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2 INDIVIDUAZIONE RETE ACQUEDOTTO E RETE FOGNARIA L ambito territoriale della Valsassina, anche per la sua collocazione montana, presenta una percentuale di popolazione servita pari all 80,3%, decisamente inferiore alla media provinciale. Nello specifico per risultano 8,423 km di sottoservizi fognari e 11,714 km di rete acquedottistica, la parte del piano urbanizzata è completamente servita mentre la restante parte del territorio (non urbanizzato) risulta non servita. 76

3 CRITICITÀ Scarsa valorizzazione dei corsi d'acqua Scarsa manutenzione dei corsi d'acqua Fenomeni di esondazione dei corsi d'acqua Necessità di monitoraggio del prelievo di acqua dalle sorgenti delle concessioni minerarie Tendenza allo spreco di acqua OPPORTUNITÀ RISORSE Ricca presenza di corsi d'acqua e di sorgenti Opportunità di valorizzare la risorsa idrica Presenza di numerose sorgenti FONTI Rapporto Ambientale PTCP Provincia di Lecco Geoportale Regione Lombardia Materiale autoprodotto Concessioni minerarie Settore ambiente Provincia di Lecco Dati Comunali PTCP Provincia di Lecco 77

4 7.3 L L L atmosfera Il monitoraggio della qualità dell'aria della Provincia di Lecco è attuato mediante 9 centraline ripartite all'interno del territorio provinciale. L'inquinante in maggiore presenza e che presenta più problematiche è il particolato fine PM10, per il quale si sono registrati superamenti di soglia su tutto il territorio, il secondo inquinante è l'ozono. Le fonti di PM 10 derivano dal traffico veicolare dato il modello insediativo disperso dei paesi e delle città della provincia di Lecco nonché delle regioni Italiane. Anche per quanto riguarda il biossido di azoto (NO2) si registrano superamenti di soglia, questo inquinante è da considerarsi uno degli inquinanti più pericolosi in quanto per sua natura è altamente corrosivo irritante per le mucose e che contribuisce all'insorgere di alterazioni delle funzioni respiratorie. La normativa italiana in attuazione alle direttive europee pone come valore limite orario 200 ug/mc con un massimo di 18 superamenti anno. (fonte rapporto ambientale PTCP Provincia di Lecco) 78

5 EMISSIONI DI PM10 (fonte rapporto ambientale PTCP Provincia di Lecco) Attraverso il modello elaborato dal progetto INEMAR5 della Regione Lombardia, è possibile individuare quali siano state nel 2005 le principali sorgenti di emissione dipm10 nella Provincia di Lecco. Complessivamente sono state emesse 830,8 tonnellate di PM10. La fonte principale è stata la combustione non industriale (principalmente il riscaldamento domestico) che da sola ha generato circa 427 tonnellate (il 51,5% delle emissioni totali) a cui si aggiungono 246 tonnellate di PM10 prodotte dal trasporto su strada (circa il 30% del totale); altre 62,2 tonnellate (il 7,5% del totale) provengono da altre sorgenti mobili e macchinari. Le combustioni industriali sono state invece responsabili delle emissioni di 27,3 tonnellate di PM10 (3,3%). Analizzando le fonti di emissione ed i relativi contributi per ogni ambito territoriale, si nota come la metà delle emissioni di PM10 siano prodotte nell ambito territoriale della Brianza Lecchese, seguito dall ambito del Lecchese (33,6% del totale delle emissioni) e dal Lario Orientale e dalla Valsassina che contribuiscono in egual misura per il restante 16%. Il contributo del trasporto su strada risulta essere maggiore alla media provinciale del 29,7% negli ambiti del Lecchese (34,9%) e del Lario Orientale (42%), inferiore nei restanti ambiti; parallelamente il contributo della combustione non industriale è maggiore alla media provinciale del 51% circa negli ambiti della Brianza Lecchese (59,3%) e della Valsassina (65%) ed inferiore nel Lario Orientale e nel Lecchese. La combustione industriale presenta il suo maggior contributo nell ambito Lecchese con il 5,3% delle emissioni di quell ambito, seguito dalla Valsassina, dalla Brianza ed infine dal Lario Orientale. L unico ambito che presenta un contributo dovuto al trattamento e smaltimento dei rifiuti è il Lecchese, sede del termovalorizzatore. (fonte rapporto ambientale PTCP Provincia di Lecco) 79

6 EMISSIONI ANNUE DI GAS SERRA L'allarme sollevato a livello internazionale dalla comunità scientifica in merito ai cambiamenti climatici ha portato nel 1997 al "Protocollo di Kyoto", documento ufficiale che impone ai Paesi sottoscrittori una riduzione delle emissioni globali di gas climalteranti, almeno del 5% rispetto ai livelli del 1990, nell'arco temporale ; tale obiettivo locale per l Italia ha comportato un impegno di diminuzione del6,5% delle emissioni di CO2 equivalente del Impegni ben più ambiziosi sono stati recentemente assunti a livello europeo (ridurre del 20% entro il 2020). Per la stima delle emissioni di gas serra nel territorio della provincia di Lecco sono stati utilizzati i dati dell inventario INEMAR aggiornati all anno Tali emissioni sono espresse come kilotonnellate/anno o come kilogrammi/abitante di CO2 equivalente, considerando con questo termine le emissioni totali di anidride carbonica, metano e protossido di azoto pesati sulla base del loro contributo all effetto serra. Le emissioni totali di gas serra stimate dal modello INEMAR, per la Provincia di Lecco, ammontano a circa kilotonnellate/anno. Dall analisi dei dati si evince che le principali fonti di emissioni di gas climalteranti sono costituite dal trasporto su strada e dai processi di combustione non industriale (principalmente il riscaldamento domestico) che emettono entrambe circa il 30% di CO2 eq, seguite dai processi di combustione industriale (19%) e di produzione industriale (9% circa). Nella Provincia di Lecco, le produzioni annuali pro capite di gas serra nel 2005 sono pari a kg/ab all anno. L analisi a livello degli Ambiti territoriali della Brianza Lecchese, del Lecchese e del Lario Orientale e della Valsassina, permettono di individuare, in rapporto al territorio stesso dell Ambito, un andamento leggermente superiore al valore provinciale per la zona della Brianza, nettamente inferiore al valore provinciale per il Lecchese e decisamente superiore nei restanti due ambiti (dovuti essenzialmente al basso popolamento di queste aree). È interessante notare come le emissioni dovute ai processi produttivi siano molto maggiori nell ambito della Brianza rispetto agli altri ambiti dovuto essenzialmente all indirizzo produttivo di questa porzione del territorio provinciale. (fonte rapporto ambientale PTCP Provincia di Lecco) 80

7 Le emissioni di gas serra in Provincia di Lecco stimate dal modello INEMAR possono essere anche categorizzate a seconda del vettore energetico. Nella Provincia di Lecco, nel 2005, il 44% delle emissioni di CO2 equivalente proviene dal consumo di metano, circa il 20% da diesel e circa il 12% da benzina verde; le emissioni di CO2 equivalente non dovute all utilizzo di combustibili rappresentano circa il 17% delle emissioni totali di gas serra. A livello pro capite non si evidenziano particolari differenze tra i diversi ambiti strategici provinciali, anche se, nel Lecchese, le emissioni di CO2 equivalente dovute a processi senza combustione risultano essere di molto inferiori rispetto agli altri ambiti. Nell ambito del Lecchese, si evidenziano le emissioni pro capite dovute alla combustione dei RSU pari a 182,4 kg/ab, assenti negli altri ambiti territoriali. 81

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9 7.3.1 Caratteristiche meteo m climatiche della Comunità Montana Dal servizio meteorologico della protezione civile della Provincia di Lecco sono state ricercate le temperature e le precipitazioni medie per gli anni e mediante l'algoritmo spline sono state approssimate le temperature misurate delle quattro stazioni di rilevamento meteorologico di -Pasturo, Esino Lario, Dervio, Premana a tutto il territorio della comunità montana Valsassina. 83

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12 CRITICITÀ Superamenti soglie e limiti di legge Traffico veicolare di passaggio OPPORTUNITÀ RISORSE Incentivare politiche e azioni volte al risparmio energetico e alla produzione di fonti di energia rinnovabili FONTI Rapporto Ambientale PTCP Provincia di Lecco Geoportale Regione Lombardia Materiale autoprodotto RSA Arpa Lombardia Protezione Civile Provincia di Lecco 86

Comune di Rapporto Ambientale Introbio

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