RELAZIONE AL BILANCIO PREVENTIVO INTRODUZIONE
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- Ugo Righi
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1 RELAZIONE AL BILANCIO PREVENTIVO INTRODUZIONE Il bilancio di previsione, che dovrebbe rappresentare il principale strumento di programmazione dell Ambito, risulta essere un semplice prospetto di spese da sostenere. D altro canto l inadeguatezza dei fondi trasferiti per i fini istituzionali che non coprono il fabbisogno occorrente alle spese di gestione rende indispensabile l integrazione con i fondi derivati dalle quote di partecipazione economica dei cacciatori che potrebbero essere diversamente destinati sul territorio. Per quanto riguarda il risarcimento dei danni alle colture agricole le disposizioni emanate dalla Giunta Regionale prevedono la partecipazione economica dell Ambito al risarcimento dei danni. Come noto il contributo regionale è previsto tramite macchinosi sistemi di calcolo che nelle intenzioni della Regione dovrebbero premiare chi si adopera per la limitazione dei danni. In effetti potendo porre preventivo rimedio al danno si otterrebbe una riduzione dello stesso, ma gli interventi di contenimento,in capo all Amministrazione Provinciale di Torino, non sono tutti trattati allo stesso modo pur avendo l Ambito dimostrato la più ampia volontà di procedere. Il presente bilancio è quindi stato redatto secondo i criteri contabili finalizzati alla copertura dei costi necessari alla sua sopravvivenza e secondo i seguenti principi: rappresentazione veritiera e corretta, nell osservanza delle norme di legge previste dal Codice Civile e dei principi contabili; chiarezza: il bilancio di previsione viene corredato da note che ne facilitano la comprensione; prudenza: secondo tale principio le perdite presunte, anche se non definitivamente realizzate, devono essere riflesse in bilancio; competenza: le operazioni sono contabilizzate nell esercizio a cui si riferiscono, e non a quello in cui si verificano i movimenti finanziari. Di seguito sono analizzate le voci di incasso e di spesa relative.
2 2. DETTAGLIO E COMMENTI DEI TITOLI DELLE ENTRATE 0 UTILIZZO AVANZO rappresenta la prevedibile perdita riferita all anno QUOTE PARTECIPAZIONE sono riferite alle quote che i cacciatori annualmente versano direttamente all Ambito. La quota di partecipazione economica dei cacciatori ammessi è stata mantenuta al massimo consentito ( 130,00) dalle disposizioni regionali. 230 CONTRIBUTO REGIONE RISARCIMENTO DANNI previsto trasferimento di fondi dalla Giunta Regionale anche se non ancora deliberato considerandolo come partita di giro 320 CONTRIBUTO REGIONE FINI ISTITUZIONALI lo stanziamento per l anno 2014 non è ancora stato definito dalla Regione, ma indicazioni derivanti dallo stanziamento per l anno 2013 portano a valutare che potrebbe essere stanziato il contributo indicato 400 QUOTE CAPRIOLO riferite alle quote che i cacciatori versano per la partecipazione al prelievo selettivo del capriolo 500 QUOTE CINGHIALE riferite alle quote che i cacciatori versano a pagamento delle fascette 510 QUOTE CINGHIALE IN SELEZIONE riferite alle quote che i cacciatori versano per la partecipazione al prelievo selettivo del cinghiale 600 ALTRE ENTRATE vendita gadget a magazzino,iscrizione corsi, storni assicurativi, ecc..
3 3. DETTAGLIO E COMMENTI DEI TITOLI DELLE USCITE 1A 1B 2A 2B 3A 3B 3C 4A 4B 5A 5B 5C 5D 5E 5F 5G 5H 5I 5L 5M 5N ACQUISTI E GESTIONI VARIE sono previsti i costi per le immissioni integrative di fauna differenziati per specie SPESE DI MIGLIORIE AMBIENTALI sono previsti i costi relativi al progetto fagiano e pernice rossa. PRESTAZIONI DI TERZI servizi pulizia, veterinari. SPESE PER CENSIMENTI, MONITORAGGIO E INANELLAMENTI adempimenti tecnici imposti da disposizioni regionali PAGHE E STIPENDI AMMINISTRATIVI non previsti i costi relativi alla segreteria sono indicati al titolo 6A PAGHE E STIPENDI VIGILANZA riferiti a personale dipendente SPESE PARTECIPAZIONI VOLONTARIE vigilanza volontaria,collaboratori occasionali SPESE PREVENZIONE DANNI titolo a compensazione regionale SPESE PER RIMBORSI DANNI titolo per risarcimento danni con fondi propri AFFITTI PASSIVI affitto locali sede, contributo proprietari per il posizionamento delle altane SPESE CONDOMINIALI non previste COSTI DEI SERVIZI riportati i costi dei servizi in linea con quelli a pre consuntivo 2013 ASSICURAZIONI assicurazione auto, incendio e furto, tutela dei frequentatori la sede MANUTENZIONI E PICCOLE RIPARAZIONI manutenzioni ordinarie su beni dell ambito SPESE PER INFORMAZIONI E PUBBLICITÀ il costo principale è derivato dalla circolare informativa SPESE PER AUTOMEZZI spese indicate riferite al pre consuntivo 2013 CANCELLERIA spese indicate riferite al pre consuntivo dell anno 2013 SPESE VIAGGIO rimborso spese componenti comitato e prestatori d opera SPESE AMMINISTRAZIONE sono conglobate nel titolo 5P e 6A MOSTRE CONVEGNI previsto per partecipazioni o preparazione di convegni/mostre INTERESSI E SPESE BANCARIE spese incasso bollettini MAV in recupero al titolo 100 delle entrate
4 5O 5P 5Q 6A 7A SPESE E COSTI DIVERSI costi dovuti ad imprevisti IMPOSTE E TASSE irap,rifiuti, ecc. ACQUISTI sono valutati sulla base degli anni passati, è stato detratto il costo auto il cui finanziamento è in scadenza a novembre 2013 PRESTAZIONI CONSULENZE PROFESSIONALI sono indicati sulla base delle spese 2013 e comprendono i costi per il personale di segreteria AMMORTAMENTI vengono inseriti gli ammortamenti previsti, in modo da uniformare i criteri adottati nel bilancio consuntivo con quelli del bilancio preventivo. In particolare viene adottato il criterio di competenza e gli acquisti di beni durevoli (cespiti) vengono imputati a conto economico in proporzione alla loro durata e non in base al criterio di cassa (cioè al momento in cui vengono pagati)
5 4. CONSIDERAZIONI FINALI La mancanza di costanza e puntualità nei trasferimenti, di cui si è già trattato in altre relazioni riferite ai bilanci preventivi e consuntivi, unita alla loro insufficienza determinano sia la mancanza di liquidità sia l impossibilità di qualsivoglia ipotesi di programmazione e gestione del territorio. Per quanto nelle possibilità del Comitato si sono previsti sia il mantenimento della quota di partecipazione economica al massimo consentito ( 130,00) dalle disposizioni regionali che gli introiti derivati dalla caccia al capriolo e al cinghiale in tutte le sue forme. Inoltre consentendo l'accesso dei cacciatori temporanei si sono prese in considerazione tutte le possibilità finalizzate al reperimento di risorse, mentre le spese, tanto quelle correnti quanto quelle di gestione, sono state contenute nei limiti della sopportabilità. Occorre inoltre evidenziare che i proventi derivanti dalla caccia al cinghiale dovranno anch essi essere destinati al risarcimento danni e non al territorio. Pertanto si è ritenuto di eliminare, rispetto ai bilanci precedenti, ulteriori entrate a carico dei cacciatori per.20,00/cad. che erano destinate alla compensazione della quota di competenza dell Ambito riferita al risarcimento dei danni alle colture agricole, alla loro prevenzione ed alle spese di perizia, in quanto non pare plausibile che il funzionamento dell Ambito debba necessariamente gravare continuamente solo sulla categoria dei cacciatori i quali sono gli unici a contribuire finanziariamente alla gestione nel suo complesso (la Regione destina circa l 80% dei fondi introitati tramite i tesserini venatori al risarcimento danni), senza che questi abbiano la benché minima possibilità di intervenire direttamente nella prevenzione dei danni. La prevenzione è nei fatti in capo alla Provincia: sarebbe più logico, vista l inerzia di questa, che la stessa venisse delegata a provvedere con fondi propri alle perizie ed ai risarcimenti. Posto però che la normativa attuale non prevede tale soluzione, sarebbe opportuno che la Giunta Regionale attivasse procedure tali da rendere l Ambito meno vulnerabile garantendogli quindi la possibilità di effettuare la prevenzione necessaria e, quando questa sia effettuata con risultati riscontrabili nel tempo, premiare in qualche misura l azione svolta con contributi da destinare al territorio. Parimenti laddove la prevenzione non venisse effettuata sarebbe logica conseguenza attribuire tutte le responsabilità, anche economiche, all Ambito. Considerato poi che la mancanza di costanza e puntualità nei trasferimenti dei fondi relativi ai fini istituzionali rappresenta la causa delle attuali difficoltà finanziarie, è parso realistico, perdurando anche l assenza di indicazioni circa l importo di eventuali trasferimenti, prevedere il contributo per i fini istituzionali per l anno 2014 sulla base delle indicazioni ricevute per l anno 2013 e sullo stato di necessità. Il bilancio di previsione così redatto, laddove i trasferimenti di fondi per i fini istituzionali relativi all anno 2014 siano effettuati nella misura indicata, presenta un pareggio in linea con le disposizioni statutarie, consentirà lo svolgimento dei compiti istituzionali assegnati dalla Giunta Regionale ed il raggiungimento degli obiettivi di seguito elencati. attuazione progetto fagiano con la tutela dei nidi e conseguente produzione fagiani Nel contesto generale della gestione si dovrà comunque: continuare ad operare con il massimo impegno ed attenzione alla gestione delle Zone di Protezione al fine di ricavarne il maggior quantitativo di fauna selvatica possibile da destinare al territorio venabile effettuare operazioni di cattura specie Lepre e Fagiano fatta salva la disponibilità della Provincia incrementare la partecipazione nella gestione degli ungulati anche attraverso forme di prelievo che consentano di ricavare risorse economiche evitare l impiego temporaneo di parte dei fondi destinati al risarcimento dei danni alle colture agricole al fine di non rendere critica la situazione dei rimborsi. In conclusione si ritiene che l Ambito abbia utilizzato tutte le opportunità concesse per il reperimento di risorse ed altro non possa più fare. Pertanto, al fine di evitare il collasso del sistema, si auspica che l Ente di riferimento garantisca il trasferimento di risorse e l emanazione di provvedimenti adeguati come logica conseguenza degli obblighi imposti.
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