Segnaletica e sicurezza nei cantieri autostradali Analisi normative e Best Practice in Autostrade per l italia

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1 Health Safety e Environnement Condirezione Generale Operations and Maintenance Segnaletica e sicurezza nei cantieri autostradali Analisi normative e Best Practice in Autostrade per l italia Pistoia, 25 giugno 2013 Il Decreto Interministeriale 4 marzo 2013: lavorare in sicurezza in presenza di traffico veicolare Aurelia Nigro Coordinamento RSPP 1

2 Introduzione PERCHE SIAMO QUI L obiettivo dell intervento è di illustrare le Best Practice adottate in Autostrade nel rispetto della normativa di riferimentoin un ottica di prevenzione e sicurezza degli operatori coinvolti e degli utenti della strada Il D.M. 10 luglio 2002: Riferimenti legislativi e Best Practice per i miglioramenti ASPI per la sicurezza nei cantieri Manuale per la sicurezza dell Operatore su strada Confronti con il Decreto Interministeriale 4 marzo

3 Chi è Autostrade per l Italia 3

4 Chi è Autostrade per l Italia

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7 La sicurezza nei cantieri ASPI un primo risultato Sulla rete ASPI sono presenti mediamente circa 140 cantieri/giorno! Il fattore di rischio principale è la presenza del traffico veicolare Incidenti stradali in prossimità cantieri nel periodo rispetto al periodo omologo precedente Incidenti totali : - 45% Incidenti con conseguenze alle persone : - 55% 7

8 Riferimenti legislativi NUOVO CODICE DELLA STRADA D.Lgs. 285/92 Regolamentazione Generale REGOLAMENTO DI ESECUZIONE E ATTUAZIONE D.P.R. 495/92 e 610/96 Norme per la realizzazione e posa dei segnali DECRETO INTERMINISTERIALE 4 Marzo 2013 DISCIPLINARE TECNICO D.M. Infr. e Trasp. 10/07/2002 Relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo 8

9 Riferimenti legislativi Fino a poco tempo fa non esisteva uno specifico riferimento legislativo che specificasse le procedure di posa e rimozione dei segnali Il DM 10 luglio 2002 disciplinava che le modalità di posa e rimozione possono tradursi in un quaderno di procedure proprie di ogni ente proprietario di strade che ne assicura il rispetto Come sappiamo il 19 aprile scorso è entrato in vigore il regolamento per l individuazione delle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgano in presenza di traffico veicolare (Art. 161, comma 2 bis del D.lgs. 81/2008) 9

10 Il D.M. 10 luglio 2002 IL DM 10 LUGLIO 2002 Scopo Tutti gli schemi riportati nel disciplinare hanno il valore di esempi e perseguono il rispetto del principio di uniformità della segnaletica su tutto il territorio nazionale Le istruzioni lasciano ai responsabili un certo margine di libertà per meglio adeguare le misure da adottare alle specifiche situazioni (infrastruttura, traffico, punti singolari, ecc ) È quindi necessaria una applicazione ragionata delle regole di base 10

11 Il D.M. 10 luglio 2002 Esempio di applicazioni ragionate (durata dei lavori) 11

12 Il D.M. 10 luglio 2002 Principi del segnalamento temporaneo Adattamento: la segnaletica temporanea deve essere adattata alle circostanze che la impongono (caratteristiche strada, natura e durata situazione, impatti del cantiere, visibilità, localizzazione, traffico) Coerenza: della situazione in atto con i segnali e tra i segnali stessi Credibilità: prescrizioni giustificate, segnaletica che segue l evoluzione del cantiere nello spazio e nel tempo, segnali rimossi per tempo, al termine dei lavori Visibilità e leggibilità: forma, dimensioni, colori, simboli e caratteri regolamentari (Regolamento), numero limitato, posizionati correttamente, in buono stato. Consigliata la ripetizione in sinistra. Il segnalamento temporaneo deve informare gli utenti, guidarli e convincerli a tenere un comportamento adeguato ad una situazione non abituale 12

13 Il D.M. 10 luglio 2002 [3] Segnali e dispositivi segnaletici [3.1] Classificazione dei segnali [3.1.5] Segnali complementari I coni e i delineatori flessibili devono essere omologati da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Secondo l art. 36, comma 6 Reg. i coni e i delineatori flessibili devono essere realizzati con pellicole di classe 2 Per i cantieri in autostrada, strada extraurbana principale e urbana di scorrimento devono essere utilizzati coni con tre fasce bianche e altezza superiore a 50 cm 13

14 Il D.M. 10 luglio

15 Il D.M. 10 luglio 2002 [3] Segnali e dispositivi segnaletici [3.2] Caratteristiche dei segnali temporanei [3.2.1] Colori I segnali verticali di pericolo e di indicazione utilizzati nella segnaletica temporanea devono essere a fondo giallo Se più segnali e/o simboli compaiono su un unico pannello, il fondo del segnale composito deve essere giallo (ad eccezione dei segnali compositi per i cantieri mobili) Per consentire l avvistamento dei segnali verticali, soprattutto nelle condizioni di scarsa visibilità, è raccomandato l utilizzo del colore giallo con il più elevato fattore di luminanza 15

16 Il D.M. 10 luglio

17 Il D.M. 10 luglio 2002 L installazione [3.3] Sostegni e supporti I pannelli devono essere fissati solidamente con un sostegno (conforme al Regolamento) ed essere stabili Possono essere utilizzati supporti e sostegni o basi mobili di tipo trasportabile e ripiegabile Gli zavorramenti non devono costituire pericolo o intralcio per la circolazione [5.3] Installazione I segnali verticali vanno montati su cavalletti o idonei sostegni con il bordo inferiore a non meno di 60 cm dal suolo Questi ultimi devono consentire una installazione di segnali in posizione verticale 17

18 Il D.M. 10 luglio

19 Il D.M. 10 luglio 2002 [4] Limitazione di velocità [4.1] Graduazione di limitazione velocità La limitazione di velocità deve essere attuata per blocchi (livelli) di 20 km/h ordinariamente. Il numero di segnali da utilizzare deve essere al massimo pari a tre Es. In avvicinamento alla testata di uno scambio di carreggiata in autostrada, per passare da 130 a 60 km/h il terzo livello di riduzione sarà portato a 30 km/h (tre segnali: ) Per il principio di credibilità deve essere evitato l impiego di segnali di limitazione di velocità eccessivamente ridotta (5, 10, 20 km/h), se non giustificati da condizioni particolarmente penalizzanti 19

20 [5] Posizionamento dei segnali [5.2] Avvicinamento, posizione, fine prescrizione Un sistema segnaletico temporaneo completo comprende di norma: Il D.M. 10 luglio una segnaletica di avvicinamento situata a monte della zona pericolosa da segnalare - una segnaletica di posizione collocata immediatamente a ridosso e lungo la zona interessata - una segnaletica di fine prescrizione a valle della zona interessata [5.3] Installazione La segnaletica di avvicinamento è posta sulla corsia di emergenza, se presente, o sulla banchina. La segnaletica di posizione è posta sulla corsia di emergenza se presente, o sulla banchina o sulla carreggiata, a seconda della tipologia di cantiere 20

21 Il D.M. 10 luglio 2002 [4] Limitazione di velocità [4.1] Graduazione di limitazione velocità La limitazione di velocità deve essere attuata per blocchi (livelli) di 20 km/h ordinariamente. Il numero di segnali da utilizzare deve essere al massimo pari a tre Es. In avvicinamento alla testata di uno scambio di carreggiata in autostrada, per passare da 130 a 60 km/h il terzo livello di riduzione sarà portato a 30 km/h (tre segnali: ) Per il principio di credibilità deve essere evitato l impiego di segnali di limitazione di velocità eccessivamente ridotta (5, 10, 20 km/h), se non giustificati da condizioni particolarmente penalizzanti 21

22 [5] Posizionamento dei segnali [5.2] Avvicinamento, posizione, fine prescrizione Un sistema segnaletico temporaneo completo comprende di norma: Il D.M. 10 luglio una segnaletica di avvicinamento situata a monte della zona pericolosa da segnalare - una segnaletica di posizione collocata immediatamente a ridosso e lungo la zona interessata - una segnaletica di fine prescrizione a valle della zona interessata [5.3] Installazione La segnaletica di avvicinamento è posta sulla corsia di emergenza, se presente, o sulla banchina. La segnaletica di posizione è posta sulla corsia di emergenza se presente, o sulla banchina o sulla carreggiata, a seconda della tipologia di cantiere 22

23 Il D.M. 10 luglio 2002 [7] Segnalamento dei veicoli I veicoli operativi impiegati per i lavori, fermi o in movimento, se esposti al traffico, devono essere visibili e riconoscibili; devono portare posteriormente il segnale di Passaggio obbligatorio per veicoli operativi (fig. II. 398) con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato Se i veicoli procedono a velocità ridotta devono essere equipaggiati anche con dispositivi supplementari a luce lampeggiante o pannelli a messaggio variabile 23

24 [8] Collocazione e rimozione dei segnali [8.1] Principi generali La sicurezza dipende dal rispetto di procedure precise che rispondono in particolare agli imperativi seguenti: - la segnaletica deve restare coerente in ogni momento Il D.M. 10 luglio l esposizione del personale al lavoro nella zona di circolazione deve essere ridotta al minimo I metodi di posa e rimozione dei segnali possono tradursi in un quaderno di procedure proprie di ogni ente proprietario di strade È necessario che gli operatori chiamati ad effettuare questi compiti ricevano una formazione specifica e che le modalità operative siano analizzate e rimesse in discussione periodicamente 24

25 [8] Collocazione e rimozione dei segnali [8.2 e 8.3] Posa e rimozione dei segnali Il D.M. 10 luglio 2002 Se non si possono installare tutti i segnali in una sola operazione, questi saranno prima depositati di piatto sulla banchina o sullo spartitraffico in corrispondenza del punto di impianto In linea generale si mettono in opera i segnali nell ordine in cui gli utenti della strada li incontrano: prima la segnaletica di avvicinamento, poi quella di posizione I segnali devono essere rimossi in ordine inverso rispetto alla posa 25

26 Il D.M. 10 luglio 2002 Cantieri fissi e cantieri mobili [9] Cantieri fissi Un cantiere è detto fisso se non subisce alcuno spostamento durante almeno una mezza giornata [10] Cantieri mobili Un cantiere mobile è caratterizzato da una progressione continua ad una velocità che può variare da poche centinaia di metri al giorno a qualche chilometro all ora Per la segnaletica dei cantieri mobili è previsto l impiego di più veicoli appositamente attrezzati Di norma il cantiere mobile può essere usato su strade con almeno due corsie per senso di marcia 26

27 Il D.M. 10 luglio 2002 [11] Segnaletica per situazioni di emergenza Le situazioni di emergenza sono riconducibili ad incidenti o anomalie di altro tipo che interessano la piattaforma (veicoli in fiamme, presenza di ostacoli, ecc ) Il segnalamento di tali pericoli comporta in genere tre fasi: Fase 1: segnalamento d urgenza (Polizia Stradale o personale dell Ente), costituito dai veicoli d intervento muniti dei dispositivi luminosi supplementari e/o di pannelli a messaggio variabile Fase 2: sistema di segnalamento alleggerito Fase 3: sistema di segnalamento completo, simile a quello previsto per i cantieri fissi 27

28 Il D.M. 10 luglio 2002 [12] Schemi segnaletici temporanei differenziati per tipo di strada [12.1] Strade tipo A, B, e D - autostrade, strade extraurbane principali, strade urbane di scorrimento (Tav. 1a - 59) Sono rappresentate solo situazioni riferite a carreggiate autostradali. Gli schemi sono però validi anche per le strade extraurbane principali e per le strade urbane di scorrimento. [12.2] Strade tipo C ed F extraurbane (Tav ) [12.3] Strade di tipo E ed F urbane (Tav ) 28

29 Strade di tipo A, B e D Tav. 1-14: Testate Il D.M. 10 luglio

30 Il D.M. 10 luglio 2002 Strade di tipo A, B e D Tav : Chiusure segnaletica di fine prescrizione segnaletica di posizione segnaletica di avvicinamento 30

31 Il D.M. 10 luglio 2002 Strade di tipo A, B e D Tav : Deviazioni 31

32 Best Practices: i miglioramenti ASPI per la sicurezza nei cantieri Il DM 10 luglio 2002 fornisce le regole di base Per migliorare le condizioni di sicurezza di chi opera in cantieri stradali in presenza di traffico veicolare è necessario fare di più Studiare eventuali integrazioni agli standard segnaletici Definire e standardizzare le procedure operative per l installazione/rimozione dei cantieri Best Practice in Aspi Garantire formazione/informazione per la corretta applicazione di standard segnaletici e procedure operative Strutturare e presidiare la programmazione e il controllo dei cantieri 32

33 Best Practice in Aspi Integrazione standard segnaletici A partire dalla primavera 2006, Aspi ha introdotto una serie di integrazioni agli standard previsti dalle normative vigenti finalizzate a: Migliorare la sicurezza del traffico in avvicinamento e in percorrenza dei cantieri autostradali Ridurre i rischi per gli operatori 33

34 Integrazione standard segnaletici Principali innovazioni: Best Practice in Aspi I pannelli a messaggio variabile sono sistematicamente utilizzati per le informazioni sulla presenza e localizzazione dei cantieri Introdotte (dal 2002) e potenziate (dal 2006) le segnalazioni luminose di preavviso precedenti la segnaletica di legge In tutti i restringimenti o deviazioni di corsia (escluse emergenze), è previsto l impiego di frecce direzionali luminose anche in orario diurno Ridefiniti gli standard minimi concernenti la tipologia e potenza delle lampade e l efficacia delle pellicole rifrangenti utilizzate per i cartelli Prescritti, nei cantieri mobili, mezzi di protezione aggiuntivi in presenza di operai e caratteristiche di massa minima per gli autocarri trainanti i carrelli luminosi Previsti, d intesa con la Polizia Stradale, specifici piani di controllo della velocità con utilizzo di box autovelox mobili realizzati da Aspi Adottata (dal 2004) nei cantieri di lunga durata con prevedibile impatto sul traffico una specifica cartellonistica informativa su tipo di lavorazione e durata prevista 34

35 Best Practice in Aspi Integrazione standard segnaletici Esempio di sequenza schematica delle presegnalazioni per un cantiere con chiusura della corsia di destra (1/3) (completamente aggiuntive rispetto agli standard di legge) LAVORI AL KM 48 PRESENZA OPERAI MEN AT WORK Anticipo variabile: preavviso tramite PMV 35

36 Integrazione standard segnaletici Best Practice in Aspi lavori a 3 km possibili code Anticipo m circa (equivalenti a 3 km dal restringimento) Anticipo m: seconda coppia di lampeggiatori integrati, in dx, con preavvisoo di chiusura corsia Anticipo m: seconda coppia di lampeggiatori integrati, in dx, con preavvisoo di chiusura corsia CONTROLLO VELOCITA IN CANTIERE Anticipo 500 m: carrello mobile (posizionamento sul margine dx o in piazzola di sosta) 36

37 Best Practice in Aspi Integrazione standard segnaletici Testata di chiusura corsia per cantieri di durata fino a 7 gg., con frecce passaggio obbligatorio integrate da lampade sequenziali a led; coni o delineatori flessibili; dispositivo lampeggiate a luce gialla (led alta efficienza) da cm 90x90 Esempi di ridefinizione della segnaletica di chiusura o deviazione corsia utilizzabile in alternativa Prescrizioni aggiuntive rispetto agli standard minimi di legge: frecce direzionali luminose tipo di lampade (led elevata efficienza) Testata di chiusura corsia da adottare nei cantieri di durata > 7 gg. o in presenza di ostacoli o macchinari nella successiva area di cantiere, composta da paletti di delimitazione e lampade sequenziali a led; 2 frecce con lampade fisse a led; coni o delineatori flessibili; dispositivo lampeggiate a luce gialla (led alta efficienza) da cm 90x90 utilizzabile in alternativa 37

38 Best Practice in Aspi Integrazione standard segnaletici Esempi di ridefinizione della segnaletica di chiusura o deviazione corsia Prescrizioni aggiuntive rispetto agli standard minimi di legge: frecce direzionali luminose tipo di lampade (led elevata efficienza) Testata standard di deviazione con delineatori modulari e lampade sequenziali a led; 2 frecce combinate con dispositivi lampeggiati a luce gialla (led alta efficienza) da cm 90x90; coni o delineatori flessibili utilizzabili separatamente in caso di necessità 38

39 Integrazione standard segnaletici Best Practice in Aspi Altri esempi di cartellonistica o dispositivi integrativi introdotti da Aspi controllo velocità m RALLENTARE OPERAI AL LAVORO MEN AT WORK Tipo di presegnalazione per cantiere mobile in corsia di emergenza voi viaggiate a 9 2 Km/h Cartello dissuasore su cavalletto con rilevatore radar di velocità POLIZIA STRADALE Box autovelox mobile per cantiere di lavoro (tipo standard approvato dalla Polizia Stradale) 39

40 Best Practice in Aspi Autorizzazione a manovre Per le necessità operative di chi opera su strada il N.C.D.S. prevede specifiche deroghe (art. 176, comma 12, 13 e 15) La Società pertanto autorizza, con specifico documento e dopo adeguata formazione, il personale (interno/esterno) purché in servizio e in caso di effettiva necessità, all esecuzione di una o più delle seguenti manovre 1. INVERSIONE DEL SENSO DI MARCIA IN AUTOSTRADA 2. INVERSIONE DEL SENSO DI MARCIA E ATTRAVERSAMENTO SU PIAZZALE DELLE STAZIONI AUTOSTRADALI 3. SOSTA IN CORSIA DI EMERGENZA 4. RETROMARCIA IN CORSIA DI EMERGENZA 5. MARCIA IN CORSIA DI EMERGENZA 6. ATTRAVERSAMENTO A PIEDI LA CARREGGIATA 7. PERCORRENZA A PIEDI LA CARREGGIATA 40

41 Best Practice in Aspi Procedure operative LINEE GUIDA PER LA SICUREZZA DELL OPERATORE SU STRADA SEZIONI SPECIFICHE: LINEE GUIDA PER L INSTALLAZIONE DEI CANTIERI FISSI 1. CHIUSURA DELLA CORSIA DI EMERGENZA 2. CHIUSURA DELLA CORSIA DI MARCIA 3. CHIUSURA DELLA CORSIA DI SORPASSO NORME COMPORTAMENTALI OPERATORI SU STRADA NORME OPERATIVE PER LA PROGRAMMAZIONE DEI CANTIERI LINEE GUIDA PER IL MONITORAGGIO DEI CANTIERI DI MANUTENZIONE PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI CANTIERI 41

42 Best Practice in Aspi Monitoraggio cantieri î Linee guida per il monitoraggio dei cantieri di manutenzione È applicabile a tutti i cantieri di manutenzione presenti su strada Sono presenti diversi livelli di controllo Viene eseguito un controllo sulle norme comportamentali degli operatori su strada e sulla corretta installazione della segnaletica di cantiere I controlli sono eseguiti con l ausilio di check-list, vengono subito adottate azioni correttive e i risultati vengono registrati 42

43 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada LINEE GUIDA PER LA SICUREZZA DELL OPERATORE SU STRADA La prima edizione delle Linee Guida viene emessa il 21 maggio 2008 Rev. 1 del 21/05/08 Altre revisioni si sono succedute fino ad arrivare alla Rev. 04 del 4 marzo

44 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada COSA SONO LE LINEE GUIDA Nelle Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada, sono riportate le norme di comportamento che devono essere adottate da tutti gli operatori che effettuano attività in autostrada con particolare attenzione alla posa, movimentazione e rimozione della segnaletica per cantieri. con colleghi esperti Le linee guida disciplinano fra le altre cose:colleghi esperti LE NORME DI COMPORTAMENTO GENERALI PER L ESECUZIONE DELLE MANOVRE IN AUTOSTRADA Rev. 1 del 21/05/08 NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI ATTIVITÀ DI VERIFICA E CONTROLLO DI BREVE DURATA NORME DI COMPORTAMENTO PER LA POSA, MOVIMENTAZIONE E RIMOZIONE DELLA SEGNALETICA PER CANTIERI NORME DI COMPORTAMENTO PER L ESECUZIONE DELLE MANOVRE IN AUTOSTRADA IN SITUAZIONI DI EMERGENZA Le Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada, sono allegate ai contratti e le norme in esse contenute devono essere rispettate anche dagli appaltatori 44

45 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI DM 10/7/2002 Gli operatori che intervengono nella zona di lavoro devono essere costantemente visibili Essi devono indossare capi di abbigliamento ad alta visibilità, di classe 3 o 2, conformi alle disposizioni di cui al D.M. 9 giugno 1995 o alla norma UNI EN 471. Per interventi occasionali è ammessa la classe 1 45

46 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI Le Linee Guida per la Sicurezza dei lavoratori su strada obbligava già fin dal 2008 tutti gli operatori (interni ed esterni) che intervengono su strada in presenza di traffico, ad indossare gli indumenti ad alta visibilità in classe 3 previsti dall articolo 37 del D.Lgs. n.495 del e regolamentati dal successivo D.M Disciplinare tecnico sugli indumenti di lavoro. Altre indicazioni riguardano l utilizzo delle scarpe di sicurezza, guanti da lavoro, elmetto e ogni altro DPI previsto dal DVR per l attività specifica. In particolare, è indicato l utilizzo di casco e guanti da lavoro in caso di scarico e movimentazione della segnaletica 46

47 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada Norme di comportamento generali per l esecuzione delle manovre in autostrada 47

48 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada Norme di comportamento generali per l esecuzione delle manovre in autostrada 48

49 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada Norme di comportamento in caso di attività di verifica e controllo di breve durata In questo capitolo sono riportate le norma di comportamento previste per il personale che interviene sulle sedi autostradali per l esecuzione di attività di verifica e controllo di breve durata. 49

50 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada Norme di comportamento per la posa, movimentazione e rimozione della segnaletica per cantieri Le vignette illustrative sono state realizzate in modo da non lasciare spazio ad interpretazioni personali e vietare i comportamenti scorretti 50

51 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada Norme di comportamento per la posa, movimentazione e rimozione della segnaletica per cantieri Tale capitolo è stato realizzato ad uso esclusivo del personale che interviene sulle sedi autostradali per la posa in opera di segnaletica per lavori o eventi che richiedono segnalazione. Tutte le attività indicate sono destinate sia al personale della Società che a quello delle imprese esterne. 51

52 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada Norme di comportamento per l esecuzione delle manovre in autostrada in situazioni di emergenza In questo capitolo sono riportate le norma di comportamento previste per il personale che interviene sulle sedi autostradali per l esecuzione di attività di verifica e controllo di breve durata. 52

53 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada FORMAZIONE INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO Rev. 1 del 21/05/08 Il personale neoassunto o in cambio mansione che non avesse già maturato esperienza ad intervenire su strada in presenza di traffico deve essere formato e informato in merito a quanto previsto nelle Linee Guida Le linee guida ribadiscono anche la necessità di un periodo di affiancamento a personale esperto per almeno due mesi L obbligo di formazione è esteso contrattualmente anche agli appaltatori e subappaltatori 53

54 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada Formazione/informazione î Linee guida per la sicurezza dell operatore su strada User Friendly Realizzazione di Schede Sintetiche user friendly estratte delle Linee guida e traduzione in Inglese, Rumeno, Arabo e Ucraino Video formativi impostati sulle istruzioni e norme comportamentali delle Linee guida 54

55 Linee Guida per la sicurezza dell operatore su strada Formazione/informazione Realizzazione di campi prova per la formazione (uno per ogni Direzione di Tronco) Formazione sul campo degli operatori impegnati in attività svolte con l interazione del traffico 55

56 Decreto Interministeriale 4 marzo 2013 LINEE GUIDA E DECRETO INTERMINISTERIALE Le Linee Guida sono naturalmente rispondenti ai dettami del Decreto di recente emanazione Autostrade per l Italia, ha partecipato al tavolo tecnico e a quello politico istituito dai Ministeri coinvolti nell emanazione del Decreto in virtù dell esperienza maturata anche nella redazione delle Linee Guida Rev. 1 del 21/05/08 56

57 GRAZIE PER L ATTENZIONEL 57

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