La cassa d espansione a monte di Torino sul Fiume Dora Riparia. A.I.Po - Ing. Gianluca Zanichelli

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1 La cassa d espansione a monte di Torino sul Fiume Dora Riparia A.I.Po - Ing. Gianluca Zanichelli

2 Inquadramento dell area

3 Vista 3D dell anfiteatro morenico di Alpignano-Rivoli Forra di Alpignano

4 Le ipotesi dello studio di fattibilità AdBPo Sch. 1 Sch. 2 traversa a valle casse in derivazione in cascata Sch. 3

5 Le ipotesi dello studio di fattibilità AdBPo Sch. 1 Sch. 2 Sch. 3 La rivisitazione AIPo

6 Portate in ingresso Idrogramma sintetico AdB - Piena Ott 2000 riparametrata a Tr200 Idrogramma più gravoso in termini di volumi

7 Nuove modellazioni idrauliche 1D (quasi2d) GOLENA SINISTRA 1 CASSA SINISTRA 2 GOLENA SINISTRA 2 CASSA DX2 GOLENA DESTRA 00 GOLENA DESTRA 0 Risultati dei diversi scenari geometrici testati Migliori effetti della cassa in configurazione completa Laminazione completa dell onda più gravosa

8 Il progetto generale AIPo

9 Il Progetto di 1 Stralcio Funzionale nuove modellazioni idrauliche 2D Manufatto regolatore

10 Copertura del suolo (Landcover)

11 Zone sensibili

12 Senza manufatto

13 Con manufatto - 1 Stralcio Funzionale

14 Il 1 Stralcio Funzionale

15 1 Stralcio Funzionale Idrogramma sintetico AdB - Portata in uscita alla sezione di valle

16 1 Stralcio Funzionale Piena Ott 2000 riparametrata a Tr200 Portata in uscita alla sezione di valle

17 Aspetti geologici Vista 3D dell anfiteatro morenico Forra di Alpignano

18 Carta geologico-tecnica e delle indagini

19 Manufatto Limitatore

20 Argini

21 Argini

22 Pianta fondazioni

23 Pianta a murature scoperte

24 Argini

25 Riqualificazione morfologica

26 CONCLUSIONI Le analisi modellistiche condotte e le prime elaborazioni progettuali hanno condotto a valutare una soddisfacente performance del sistema di laminazione già nella configurazione di 1 stralcio, corrispondente all esecuzione di soli manufatti di valle in configurazione fissa, ottimizzando la disponibilità finanziaria attuale corrispondente a 12 mln, mediante la quale si riesce a laminare l onda di piena sintetica (AdB 2004) fino al di sotto dei limiti di compatibilità con l attraversamento della città di Torino ; Tuttavia la significativa possibilità che onde di maggiore volumetria (simili a quella dell ottobre 2000) si concretizzino sul bacino e sull asta fluviale (oltrechè la necessaria considerazione dei cambiamenti climatici) rende sicuramente consigliabile un maggiore e migliore sfruttamento dell area golenale disponibile. Tale obiettivo può essere raggiunto mediante la realizzazione di ulteriori opere che vadano, da un lato, a migliorare il riempimento golenale e dall altro a preservare dalle piene più frequenti le aree a maggior vocazione agricola. Tale opportunità potrà essere ulteriormente rinforzata mediante l adozione di organi mobili sui manufatti limitatori e resa ambientalmente compatibile con la realizzazione di interventi di rinaturazione e miglioramento morfologico dell alveo e fruizione delle aree (in tempo ordinario) mediante percorsi e strutture d attraversamento. A tale proposito sarà sviluppata la progettazione di fattibilità anche in configurazione completa.

27 Impegni inter-istituzionali OBIETTIVO DELLA REGIONE PIEMONTE: Formazione di una Cabina di Regia di coordinamento per attività di progettazione, approvazione (attraverso sperimentazione di semplificazione procedurale), realizzazione, che coinvolga oltre ad AIPo e alla Direzione regionale Opere Pubbliche e Difesa del suolo, anche altri settori regionali per affrontare temi di: - pianificazione territoriale, urbanistica, (in termini di perequazione territoriale, così come previsto dalla legge regionale urbanistica, finora mai sperimentato e applicato); - ambiente; - agricoltura (indennità per i proprietari delle aree agricole); - cave; - ecc e altri Enti: - Autorità distrettuale del bacino del Po, - Ministero delle Infrastrutture Ufficio Dighe, - Città Metropolitana di Torino, - Comuni interessati dall'opera e dalla sua area d influenza; - ecc

28 Grazie per l attenzione!

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