PROGETTO MENSA IN COLLABORAZIONE CON L A.S.L. DI CREMONA
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- Battistina Guglielmi
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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CREMONA UNO SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Via Gioconda, n CREMONA (CR) - Tel: Fax: CRIC82100Q@ISTRUZIONE.IT PEC: CRIC82100Q@PEC.ISTRUZIONE.IT PROGETTO MENSA IN COLLABORAZIONE CON L A.S.L. DI CREMONA La mensa scolastica rappresenta uno dei principali momenti in cui i bambini ricevono particolari attenzione riguardo alle loro necessità alimentari; l'acquisizione di corrette abitudini alimentari accompagna il bambino nella delicata fase della crescita e lo preserva da errori che possono pregiudicare la sua salute ed il suo sviluppo psico-fisico. Il momento della mensa rappresenta, inoltre, un occasione di crescita relazionale e di promozione di corretti comportamenti a tavola. Riteniamo che la mensa possa diventare un momento educativo che permette l apprendimento e l esercizio di abilità sociali quali l autocontrollo del gesto e della voce, il rispetto per gli altri, l assunzione di atteggiamenti e di comportamenti educati, oltre che un valido sostegno ad una corretta educazione alimentare. Si individuano alcune regole da rispettare a tavola, regole che vanno esplicitate ai bambini e che devono essere sostenute da analoghe azioni in famiglia: - l uso delle posate, il rispetto del cibo e dell ambiente mensa devono diventare consuetudine comune a tutti - gli insegnanti invitano i bambini ad assaggiare e consumare, progressivamente, cibi per loro insoliti. Il nostro Istituto ha elaborato, insieme alla Dietista dell ASL di Cremona e ai rappresentanti dei genitori del Comitato mensa, un protocollo in cui sono riportate le finalità e le strategie che accompagnano il momento del pasto a scuola. L istituto, inoltre, partecipa, ormai da anni al progetto Ministeriale Frutta nelle scuole, un programma europeo finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari. Gli obiettivi del programma: incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini compresi tra i sei e gli undici anni di età; 1
2 realizzare un più stretto rapporto tra il produttore-fornitore e il consumatore, indirizzando i criteri di scelta e le singole azioni affinché si affermi una conoscenza e una consapevolezza nuova tra chi produce e chi consuma ; offrire ai bambini più occasioni ripetute nel tempo per conoscere e verificare concretamente prodotti naturali diversi in varietà e tipologia, quali opzioni di scelta alternativa, per potersi orientare fra le continue pressioni della pubblicità e sviluppare una capacità di scelta consapevole; le informazioni ai bambini saranno finalizzate e rese con metodologie pertinenti e relative al loro sistema di apprendimento (es: laboratori sensoriali). IMPEGNI ASSUNTI DAI BAMBINI NEL CORSO DEL PRANZO I bambini hanno un posto preciso assegnato in mensa che viene definito dalle insegnanti anche in base alle preferenze espresse dagli alunni. Se possibile, variare periodicamente la composizione dei tavoli per incentivare la socializzazione. All interno del gruppo di alunni che siede allo stesso tavolo a turno uno di essi svolge il ruolo di capotavola con il compito di riporre tutte le stoviglie e le posate insieme solo dopo che gli insegnanti hanno controllato che il pasto sia stato consumato. Gli spostamenti dei bambini in mensa sono limitati al momento in cui si recano in fila dalle cuoche per la distribuzione del cibo. Gli alunni devono chiedere alle cuoche la quantità di cibo che desiderano (pochissimo, poco, normale, tanto) I bambini, fin dal loro ingresso in mensa, devono mantenere un tono di voce il più possibile moderato e possono comunicare solo con i compagni seduti allo stesso tavolo. Gli alunni si impegnano a stare seduti composti, a non sporcare eccessivamente e ad utilizzare in modo corretto le posate. IMPEGNI ASSUNTI DAGLI INSEGNANTI Fin dai primi colloqui con i genitori gli insegnanti raccolgono informazioni sulle abitudini alimentari degli alunni e si impegnano a comunicare eventuali problemi. Il menu viene letto insieme ai bambini all inizio dell anno scolastico e nel momento del cambio stagionale. Vengono chiariti eventuali dubbi e nel corso dell anno si verifica il gradimento dei cibi proposti. Il menu viene letto anche giornalmente in modo che i bambini sappiano cosa mangeranno a pranzo Il menu viene mandato a casa in modo tale che i genitori ne prendano visione, siano coinvolti il più possibile e possano così proporre la sera cibi adeguati. Si stabiliscono e si richiamano alla memoria periodicamente le regole della mensa alla cui formulazione partecipano anche gli alunni. Gli insegnanti controllano che le regole vengano rispettate e definiscono eventuali premi e punizioni. 2
3 Gli insegnanti per primi devono dare il buon esempio consumando ciò che viene proposto. Gli insegnanti seguono il momento della somministrazione del pasto controllando che sia servita la quantità richiesta e invitano gli alunni ad assaggiare ciò che viene proposto. Gli insegnanti verificano successivamente che il cibo sia stato consumato e, nel caso ci siano scarti, cercano di comprenderne le motivazioni. Gli insegnanti girano tra i tavoli ad intervalli regolari per accertarsi soprattutto che i bambini assaggino i cibi meno graditi ( verdure, pesce.) Prima di uscire dalla mensa si chiedono almeno 5 minuti di silenzio per permettere ai bambini di tranquillizzarsi e per poter fare una piccola verifica sul rispetto o meno delle regole di comportamento. Gli insegnanti si impegnano ad approfondire i temi dell educazione alimentare all interno dei percorsi didattici e possono rafforzare alcune corrette abitudini con iniziative specifiche (es. colazione a scuola, merenda a scuola...). Lo spuntino di metà mattina viene consumato in classe, chiedendo ai bambini di stare tranquilli e possibilmente seduti al banco. Chi non gradisce lo spuntino può avere un alimento alternativo solo tra quelli eventualmente avanzati nei giorni precedenti (cracker o succo). La frutta viene fatta a pezzettini anche piccoli se necessario per incentivare l assaggio o sbucciata per i piccoli delle prime e seconde. Tutte le scuole dell Istituto hanno condiviso finalità e strategie con le famiglie. Di seguito sono riportate alcune esperienze e riflessioni dei bambini 3
4 Alcune esperienze e riflessioni dei bambini Il premio cittadino del comune e dell ASL di Cremona per il contributo alla riduzione dello spreco alimentare vinto da una scuola dell Istituto (un computer ed un proiettore)
5 ALLA MENSA SI STA BENE E SI ASSAGGIANO TANTE COSE BUONE!!! CIBI NUOVI E CIBI DELLA TRADIZIONE Il cibo è prezioso e non si spreca!
6 Per EXPO 2015 abbiamo lavorato su progetti legati all alimentazione e abbiamo realizzato filmati e prodotti multimediali (i prodotti sono visionabili nel sito dell Istituto Comprensivo CREMONAUNO) Il cibo è l oro del pianeta CIBO PER NOI
7 CIBO PER TUTTI!
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