Destinazioni d uso per il legname dei boschi cuneesi: castagno, faggio, robinia e rimboschimenti

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1 Destinazioni d uso per il legname dei boschi cuneesi: castagno, faggio, robinia e rimboschimenti CUNEO, 1 dicembre 2016 Corrado Cremonini - DISAFA

2 Destinazione d uso e qualità degli assortimenti A prescindere dalle evoluzioni tecnologiche in atto, è presumibile affermare che: la produzione di un qualunque assortimento sarà tanto più remunerativa quanto più caratterizzata da una qualità adeguata alla prevista destinazione d uso.

3 La qualità va intesa come espressione della capacità di soddisfare esigenze specifiche e ben definite, che possono variare nel tempo e in relazione alle destinazioni d uso Le esigenze qualitative dipendono sempre dall'impiego finale (destinazione d uso) con un ampio spettro di possibilità caratterizzato anche da requisiti molto diversi

4 lineari di squadrati Essiccazione Incollaggio di lamelle o tavole lineari lineari planari TRAVI DI LEGNO MASSICCIO TRAVI KVH TRAVI A 2-3 LAMELLE LEGNO LAMELLARE INCOLLATO X-LAM

5 TRAVI A SEZIONE IRREGOLARE

6 ETA 12/0540: MARCATURA USO FIUME CATAGNO

7 LEGNO LAMELLARE INCOLLATO E PRODOTTI DERIVATI (X-LAM, KWH, ecc.)

8 SWP 3 toppo SEGATI 2 toppo COMPENSATO / LVL tranciatura sfogliatura 1 toppo TRUCIOLARE / OSB segagione PANNELLI FIBRE, MDF PELLET

9 ASSORTIMENTO per tranciatura (e sfogliatura) REQUISITI DIMENSIONALI Ø minimo: cm lunghezza toppo: min. 260 / 310 cm REQUISITI QUALITATIVI Regolarità della sezione trasversale, contenuta rastremazione del fusto, assenza di fessurazioni da tensioni interne, buona conformazione del fusto, assenza di legno di tensione e di falso durame. Tollerati lievi difetti nella porzione più interna del fusto. per segagione (da falegnameria) Ø minimo: cm lunghezza toppo: > 310 cm Regolarità della sezione trasversale, contenuta rastremazione del fusto, assenza di legno di tensione, assenza di danni da insetti e carie. Limitazioni per nodi sani e aderenti in relazione alla destinazione d uso. Non ammessi nodi marci o cadenti né la cipollatura. l

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11 PALLET

12 ASSORTIMENTI SQUADRATI USO NON STRUTTURALE

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14 PALERIA I pali di castagno rappresentano solo una minima parte del mercato della paleria largamente rappresentato, oggi, da assortimenti di conifera(prevalentemente pino silvestre) di provenienza estera. classificazione in classi di lunghezza/ diametriche scortecciatura, tornitura(opzionale) realizzazione della punta, bruciatura della punta(opzionale) impregnazione(opzionale)

15 Perlavignalalunghezzadeipalivariadai2ai4metricondiametro Perifruttetieleserrelelunghezzevarianodai2ai5,5metri,con diametridai10ai18cm: paloditestatadafrutteto( 15-18,h5,5m) palointermediodafrutteto( 10-12,h5,5m) Se la funzione è quella di tutore, invece, la lunghezza generalmente è di1-3metri,condiametrodai2ai6cm. Ladurataèdicirca15-20anni.

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18 Paleria di robinia La durata in vigna dei pali di robinia decorticati si attesta attorno ai anni. L'assortimento standard prevedelunghezzeda2/2,5 / 2,7 fino a 3 m nei diametri da5-6e12-14cm.

19 Assortimenti di castagno e robinia si prestano ottimamente per lavori di ingegneria naturalistica, idraulica contenimento e sostegno argini, barene, bricole.

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21 Assortimenti di castagno e robinia sono più durabili rispetto ad analoghi assortimenti di conifera impregnata

22 Alterazione da agenti di carie del legno dopo 10 anni dalla messa in opera

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24 LEGNO MODIFICATO

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27 Processo di termotrattamento 2. Fase di essiccazione Il legno viene riscaldato ulteriormente a 100 C. 1. Riscaldamento Il legno viene riscaldato rapidamente a 70 C. Durata del processo: ore 4 ore 6 ore 25 ore 10 ore 3.Trattamento termico La temperatura del legno viene elevata a 215 C e l aria nella camera viene saturata con vapore. 4. Raffreddamento e stabilizzazione La temperatura nella camera cala a 50 C e viene mantenuta costante per una decina di ore.

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32 Sega a nastro a copiare per la realizzazione di sbozzi a profilo curvilineo e trafila sagomatrice

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34 Estrazione del tannino e pellettizzazione

35 Pellettizzazione

36 Le destinazioni d uso del castagno, robinia e faggio sono molteplici e molto differenti tra loro, la produzione di un qualunque assortimento sarà tanto più remunerativa quanto più caratterizzata da qualità adeguata alla sua destinazione d uso, le innovazioni tecnologiche e normative aprono spazi a nuovi sbocchi di mercato e nuove destinazioni d uso in grado di valorizzare anche gli assortimenti meno pregiati

37 GRAZIE PER L ATTENZIONE