Cina, la crescita si fermerà al 7% Wti: nuovi crolli Caffè, il valzer delle previsioni

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1 ANNO VII- 7/09/ 2015 Cina, la crescita si fermerà al 7% Wti: nuovi crolli Caffè, il valzer delle previsioni Investimenti: azioni Ue a sconto del 30% Auto: Fca vuole la fusione ma GM non risponde Commodity World Weekly, anno VI 7-14/09/2015 realizzato in collaborazione con Associazione no profit Arena Media Star Supplemento mensile: Arena Media Star Magazine Registrazione al Tribunale di Pavia n. 673 del 17/5/2007

2 7/9-13/9 EVENTI DELLA SETTIMANA a cura di Filippo Bortolan WEEK END/MOSTRE by Danilo Giovanni Maria Bucciarelli Lunedì 7 settembre Labour Day Usa 8.00 Germania, pubblicazione indice produzione industriale del mese di luglio che offre una visione generale dell andamento del settore manifatturiero. Si prevedono dati superiori alle attese, segno rialzista per l euro Europa, pubblicazione indice Sentix Investor Confidence, che misura il livello di fiducia degli investitori nell attività economica. Si tratta di un indicatore chiave, dal momento che misura lo stato d animo degli investitori nei confronti dell economia in zona euro. Dati elevati segnalano un maggiore ottimismo da parte dei consumatori. Martedì 8 settembre 4.00 Cina, saldo bilancia commerciale, ci saranno effetti tangibili sul CNY dato che gli investitori devono acquistare le esportazioni in valuta nazionale Europa, pubblicazione indice PIL del secondo trimestre, mostra l andamento generale della situazione e dello sviluppo economico. Mercoledì 9 settembre Inghilterra, pubblicazione indice produzione manifatturiera che indica lo stato del settore manifatturiero con conseguenze sul GBP Canada, annuncio dei tassi di interesse a breve termine da parte della Bank of Canada, il cui obiettivo principale è la stabilità dei prezzi. Tassi di interessi alti attraggono investitori stranieri alla ricerca di un buon ritorno facendo alzare la domanda di valuta di quel paese. Giovedì 10 settembre Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione Australia, pubblicazione cambiamento del numero di occupati, che misura il cambiamento nel numero di occupati in Australia in un dato mese. Una tendenza al rialzo indica debolezza del mercato del lavoro e ha un impatto negativo sulla spesa dei consumatori e quindi sulla crescita economica. Dati superiori al previsto devono essere interpretati come positivi/rialzisti per il dollaro neozelandese (AUD), mentre valori inferiori alle attese sono da interpretarsi in senso negativo/ribassista per il AUD Cina, pubblicazione indice prezzi al consumo, strumento chiave per misurare in cambiamenti nelle tendenze di acquisto e l inflazione in Cina Inghilterra, annuncio da parte della Bank of England sui tassi di interesse a breve termine. Venerdì 11 settembre USA, pubblicazione indice dei prezzi alla produzione (Producer Price Index, PPI), è un indicatore inflazionistico che misura il cambiamento medio dei prezzi di vendita praticati dai produttori nazionali di beni e servizi dal punto di vista del venditore. Il PPI considera tre aree di produzione: basate sull industria, basate sulle materie prime e fase di lavorazione. Quando i produttori pagano di più per beni e servizi, hanno maggiori probabilità di trasferire costi maggiori al consumatore. per questa ragione si ritiene che il PPI sia un indicatore chiave dell inflazione al consumo. Dati superiori al previsto devono essere interpretati come positivi/rialzisti per il 2 LOMBARDIA, MONZA: BELLA PRINCIPESSA DI LEONARDO E ancora visibile sino alla fine di settembre alla Villa Reale di Monza la Bella Principessa di Leondardo da Vinci, un ritratto di 33 centimetri per 23, gesso e inchiostro su pergamena. Sembrava venuto dal nulla, hainvece una lunga storia da raccontare. Una giovane donna dall aspetto delicato, ritratta di profilo, ha i capelli elegantemente acconciati e raccolti indietro in una reticella dalla quale fuoriesce il coazzone, una coda legata stretta. È esposta negli appartamenti di Umberto e Margherita nella mostra a cura di Scripta Maneant, uno dei padiglioni dell arte promossi da Vittorio Sgarbi che vede tra gli autori Martin Kemp, Mina Gregori, Cristina Geddo, Elisabetta Gnignera, esperti leonardeschi con un ruolo chiave nella ricostruzione della storia del ritratto e della sua attribuzione. Il mondo conosce l opera solo nel 1998 in occasione di un asta di Christie s a New York: viene ceduta dalla vedova dell antiquario fiorentino Giannino Marchig a un collezionista canadese per dollari (oggi ne vale 106 milioni). Egli è convinto che si tratti di un ritratto di Leonardo da Vinci, si rivolge ai massimi esperti, finanzia indagini scientifiche con l impiego delle tecnologie più sofisticate. Determinante è il ritrovamento di un impronta digitale, rilevata con una fotocamera multi spettrale. Si trova in alto a sinistra ed è stata confrontata con altre conosciute di Leonardo: l artista infatti usava sfumare le sue opere con i polpastrelli, per raggiungere quel tipico effetto di luce soffusa e colori morbidamente amalgamati in cui era impossibile scovare un segno di pennellata. Anche l esame al radiocarbonio ha confermato un antichità della pergamena compatibile con la produzione di Leonardo. L esame ai raggi infrarossi, infine, ha evidenziato una serie di pentimenti e di similitudini con la Testa di donna di profilo di Leonardo, conservata nella Royal Library del Castello di Windsor. LOMBARDIA, MANTOVA, FESTIVAL DELLA LETTERATURA Prosegue fino a domenica 13 settembre il festival della letteratura di Mantova, con oltre 350 eventi, alla presenza di altrettanti autori di saggi e romanzi, per adulti e ragazzi, provenienti da tutto il mondo. TOSCANA, SAN GIMINIANO, L ANNUNCIAZIONE DI LIPPI Il capolavoro di Filippino Lippi è in mostra nella bella città toscana, in Piazza del Duomo fino al 2 novembre prossimo.

3 EDITORIALE Sguardo sulla Cina al forum di Cernobbio Katia Ferri Melzi d Eril direttore responsabile del settimanale Commodity World Weekly e del supplemento Arena Media Star Il rallentamento della Cina ha preso il posto della crisi greca nei sondaggi dei rischi più gravi per la ripresa mondiale durante il Workshop Ambrosetti che si è svolto durante lo scorso week end sul lago di Como dove si è radunato il Gotha della finanza, e dell economia italiana con gli immancabili politici top (Renzi included) e alcuni ospiti internazionali. A turbare le riflessioni degli imprenditori convenuti al Grand Villa d Este sulle rive del lago di Como ora ci sono, in ordine di importanza: la tempesta finanziaria cinese con il 36% dei sondaggi, la frenata dei mercati emergenti (25%), le sanzioni alla Russia per la crisi ucraina (15%) e infine il terrorismo islamista (7%) che però l anno scorso non c era ed è dato in crescita. Linda Yueh, economista cinese autrice del libro la Crescita cinese, la nascita di una superpotenza economica, ha spiegato alla platea le ragioni delle turbolenze finanziarie nel suo Paese. «Fino ad oggi la Cina ha prodotto una grandissima crescita, negli ultimi 30 anni ha puntato sull accumulazione di capitale e lavoro per il 70% e sull accumulazione di fattori di produttività per il restante 30%, un dato che comprende capitale umano, riallocazione dei fattori, innovazione o spesso pura imitazione dei prodotti altrui>>. Tutto questo sistema di produzione, che ha assicurato a Pechino crescite del Pil al 9,6% annuo, è finito. «Oggi la Cina sta cambiando pelle, sta aumentando la propria resistenza agli shock, sta riducendo l export, ta aumentando i consumi interni, sta tagliando le inefficienze e sta aumentando il peso del settore privato», ha spiegato la Yueh. Insomma, la Cina sta sfruttando meglio le risorse interne e gode al suo interno di queste efficienze. A pagare le conseguenze del rallentamento cinese saranno le nazioni che esportano materie prime, come l America latina e l Africa, oppure prodotti finiti come la Germania. Anche le multinazionali dovranno fare i conti con minori ordini cinesi. In Europa le cose non andranno meglio, dice Philippe Lagrain, docente alla London School of Economics. L inflazione è bassa, il Qe non è riuscito ad aumentarla. E, diciamo noi, forse Draghi sarà contestato in seno alla Bce nel prossimo futuro. Debito e disoccupazione restano problemi seri anche se la Germania cresce, ma meno degli Stati Uniti. La colpa di questa crescita al rallentattore non è solo dei Paesi Mediterranei, però. Anche al Nord non sono rose e fiori. La Finlandia cresce meno del Portogallo, l Olanda corre meno della Francia. Insomma l Eurozna non funziona. Si evidenziano carenze di innovazione, scarsità di imprenditorialità, mercato del lavoro rigido, Stato poco efficiente, crescita insufficiente di produttività. Ma soprattutto i governi hanno dissipato il valore creato dai privati», ha incalzato Lagrain. A preoccupare sono il calo demografico che pone la crescita potenziale europea all 1%. Gli investimenti sono a -15% rispetto al Chi è indebitato non può spendere e si è fatto troppo poco sul fronte del debito delle famiglie e delle imprese>>. L Europa è malata di bassa crescita e alti debiti. La riduzione del debito è indispensabile, bisogna rafforzare il sistema bancario, stimolare le banche d investimento, ridurre la rigidità del Patto di stabilità consentendo il mancato utilizzo nel computo degli investimenti. E infine insistere con le riforme strutturali. Anche Michael Burda, professore di economia alla Humboldt Univeristy di Berlino, che ha invitato i convegnisti ad evitare populismi verso i temi dell immigrazione, mette l accento sui problemi della crescita. Mentre Nouriel Roubini, docente della University of New York s Stern School of Business, considera eccessiva la reazione delle Borse mondiali di fronte al crollo di quella di Shanghai. <<Eccessiva, irrazionale e irragionevole». Il rallentamento cinse è strutturale l anno prossimo Pechino crescerà del 6% e dopo del 5% pronostica Roubini. Sul tema della stagnazione secolare i relatori si sono divisi: Roubini non l ha esclusa, mentre Michael Burda ha ricordato che gli Usa sono usciti dalla grande depressione del 29 solo con la guerra. Infine Linda Yueh ha ricordato che quando le società invecchiano i consumi e gli investimenti calano per un lungo tempo. Chi avrà ragione? COMMODITY WORLD WEEKLY MAGAZINE - ANNO VII settembre 2015 Settimanale web edito da Katia Ferri Melzi d Eril in collaborazione con l associazione culturale senza scopo di lucro Arena Media Star. Sito web: www. arenamediastar.com Redazione: Via S. Giovannino Pavia tel info@arenamediastar.com Direttore responsabile: Katia Ferri Melzi d Eril. Contributors: Danilo Giovanni Maria Bucciarelli, Giuseppe Bono, Niccolò Carcano, Fabio Di Mari, Nicola Giori, Giulia Narisano, Michel Nchare, Margherita Vigo. Supplemento mensile: Arena Media Star Magazine. Tutti i diritti riservati. Tutti gli articoli, le opinioni, i grafici e le previsioni di Commodity World Weekly non costituiscono invito al trading. Nessun compenso è stato pagato per l inserimento di interviste, campagne pubblicitarie di onlus e mostre d arte. 3

4 La Cina frena l import di materie prime e beni Ue di Niccolò Carcano EUROZONA, LA CRESCITA RALLENTA Fo timori seguiti alla decisione dell 11 agosto di svalutare lo yuan. Al momento il tasso di cambio dello yuan contro il dollaro si sta stabilizzando, la correzione sui mercati azionari è quasi finita e i mercati finanziari mostrano la speranza di stabilizzarsi, ha detto Zhou al G20. I ministri finanziari e i governatori gli hanno dato credito e hanno appoggiato la tesi di Pechino sul fatto che la svalutazione dello yuan è un passo verso un tasso di cambio determinato dal mercato. Al termine della riunione del Consiglio direttivo il numero uno della Bce, Mario Draghi, ha affermato che l Eurozona ha continuato a crescere nel Q2 15 e lo farà anche nel H2 15 ma a un passo più lento di quanto previsto mentre sull inflazione pesano nuovi rischi di decelerazione. La Bce ha preso atto delle incertezze causate dal rallentamento delle economie emergenti, prima fra tutte la Cina e del nuovo calo del petrolio. Il piano di acquisti di titoli privati e pubblici, il cosiddetto QE, potrà essere variato in corsa all occorrenza a livello di volumi, tempi e gamma di titoli in acquisto, vista la sua flessibilità. La Bce nel frattempo ha innalzato il tetto massimo degli acquisti su una singola emissione dal 25% al 33%. La Bce ha inoltre rivisto al ribasso le stime di crescita e inflazione per il periodo Per quanto riguarda la crescita da +1,5% a +1,4% nel 2015, da +1,9% a +1,7% nel 2016 e da +2,0% a +1,8% nel Per quanto riguarda invece l inflazione da +0,3% a +0,1% nel 2015, da +1,5% a +1,1% nel 2016 e da +1,8% a +1,7% nel Dalla pubblicazione del Beige Book in data 2 settembre sarebbero arrivate maggiori indicazioni utili per il meeting di politica monetaria del settembre. Il rapporto sullo stato di salute dell economia americana, che la Fed pubblica ogni sei settimane, ha tracciato difatti un quadro dell economia relativamente rassicurante. L attività economica, nel periodo compreso tra luglio e il 24 agosto, ha continuato a espandersi a un passo da modesto a moderato. Undici distretti su dodici hanno riportato una crescita modesta o moderata con quello di Cleveland in Ohio un po in difficoltà. Durante l estate però le aree di San Francisco (tessile), Boston (prodotti chimici) e Dallas (high-tech) hanno sperimentato un rallentamento rispetto al passato a causa della crisi cinese. Nei dodici distretti monitorati dalla Fed è stato osservato un generale miglioramento del mercato del lavoro e, soprattutto, un aumento delle pressioni salariali causato dalla difficoltà di trovare alcune figure professionali. E proprio questo potrebbe spingere l America al rialzo dei tassi di interesse, per la prima volta dal 2006 (il costo del denaro è fermo invece attorno allo zero dal 2008). Si segnala un rafforzamento del settore immobiliare, anche commerciale, mentre a livello di prezzi, l inflazione è rimasta stabile conferby Niccolò Carcano Doveva essere un meeting molto tecnico quello di Ankara, giusto per mettere a punto le proposte da sottoporre ai leader al vertice che si svolgerà a metà novembre ad Antalya, sempre in Turchia. Ma le turbolenze sui mercati delle ultime settimane, innescate dalle mosse della Banca centrale cinese, e le preoccupazioni globali per le conseguenze sulle economie mondiali del rallentamento di Pechino e degli altri emergenti, hanno fatto della crisi cinese anche il piatto forte del G20 dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali tenutosi venerdì scorso, in contemporanea con il Forum Ambrosetti di Cernobbio. L ultimo dato del PIL cinese (+7,0% y/y nel Q2 15) con il sospetto che il risultato reale sia anche inferiore, spaventa i mercati. Tanto quanto l incertezza prodotta dalle ripetute svalutazioni della valuta cinese da parte della People s Bank of China, intervenuta con due iniezioni di liquidità da 150 miliardi di yuan ciascuna, che ovviamenate hanno finito per scatenare nuovo panico sui mercati finanziari. Dopo una tappa in Grecia, la paura si è spostata nel Far East. Lo stesso Fmi afferma che la ripresa resta moderata e in cima ai rischi di ulteriori ribassi c è proprio il rallentamento cinese. La priorità per la Cina, spiega il Fmi, dovrebbe essere quella di pilotare una transizione dolce verso una crescita economica più sostenibile, contenendo le vulnerabilità. Al tempo stesso la recente correzione del mercato non dovrebbe scoraggiare le autorità a portare avanti riforme, per dare ai meccanismi di mercato un ruolo decisivo nell economia. Riforme invocate anche dagli Stati Uniti, che fanno pressione sulla Cina circa i temi delle riforme e dei tassi di cambio. Gli USA ritengono che Pechino debba guardare al mercato e lasciare che le mani misteriose muovano lo yuan in alto e non solo verso il basso. La Cina dovrebbe comportarsi in linea con gli accordi presi, essere trasparente e credibile. Agli impegni presi da Pechino guarda anche la Bce, spiegando che il meeting di Ankara è l occasione per fare maggiore chiarezza sulla situazione della Cina. E capire se la frenata dell economia sia da considerarsi transitoria oppure un trend di medio-lungo periodo. Valutando anche le tensioni sul fronte dei cambi. L indebolimento delle prospettive per l economia cinese comporta due effetti che vanno tenuti ben preesenti. uno sul commercio, la riduzione degli scambi indebolisce le economie degli altri Paesi. E uno sulla fiducia che incide sui mercati azionari. Ammettendo che la bolla è scoppiata, il governatore della banca centrale cinese Zhou Xiaochuan ha cercato di allentare le tensioni e i 4

5 rex, il dollaro in fase laterale Consumi al dettaglio Ue in crescita da 21 mesi mando una crescita molto lenta. La palla passa ora alla Fed, che si riunirà il prossimo settembre. In quell occasione il numero uno della Fed, Janet Yellen, dopo l incontro terrà una conferenza stampa attraverso cui saranno annunciate non solo possibili decisioni di politica monetaria ma anche aggiornamenti sulle stime economiche. Non ci si può sbilanciare completamente, ma l impressione è che il Beige Book abbia spalancato la porta a un rialzo imminente dei tassi d interesse. FOREX: L EURO DOLLARO CHIUDE IN CALO DI MEZZA FIGURA Nell ultima settimana il biglietto verde ha finito per muoversi in modo laterale nei confronti delle principali divise estere, compreso l euro. L ultimo scambio è stato a quota 96,23, per un + 6,7% da inizio anno. In un grafico su base giornaliera le quotazioni hanno recuperato verso l alto la MAV a 100-giorni (96,02) attestandosi poco sotto la MAV a 50-giorni (96,55). Nella settimana del meeting di politica monetaria della Bce e della pubblicazione del Beige Book da parte della Fed l euro-dollaro ha finito per perdere terreno (- 0,32%). Dopo essersi mosso nell intervallo di prezzo 1,1087 1,1332 il cambio ha archiviato la settimana a quota 1,1149, in calo di circa mezza figura. L impostazione tecnico-grafica è rimasta immutata con le quotazioni delimitate verso l alto dalla MAV a 200-giorni (1,1278) e verso il basso dalla MAV a 100-giorni (1,1114). La Banca centrale europea non ha modificato la sua politica monetaria e confermato i saggi ufficiali in linea con quanto stimato in media dal mercato. Pertanto, quelli di riferimento sono rimasti fermi allo 0,05%, quelli sui depositi overnight a -0,20% e quelli marginali allo 0,30%. Si tratta della nona conferma consecutiva dei tassi attuali, posto che da inizio 2015 la Bce ha modificato la cadenza delle riunioni del direttorio sui tassi: si svolgono ora ogni sei settimane invece che ogni mese. Settimana cedente per il dollaro-yen (-2,23%). L ultimo scambio è stato a quota 118,99, in calo di circa tre figure, con anche la MAV a 200-giorni (120,81) violataverso il basso. Anche l euro ha perso terreno contro yen (-2,53%) attestandosi nel finale a quota 132,68, in calo di circa tre figure e mezzo, conanche la MAV a 100-giorni (135,93) violata verso il basso. Il ripiegamento è stato accompagnato dall ingresso in piena zona d ipervendutotecnico dell indicatore RSI a 14-giorni (29,0 punti). Per la seconda settimana consecutiva lo sterlinadollaro si è deprezzato (-1,44%) con l ultimo scambio a quota 1,5170, in calo di oltre due figure, dopo aver violato verso il basso la MAV a 200-giorni (1,5358). Anche in questo caso il ripiegamento delle quotazioni è stato accompagnato dall ingresso dell indicatore RSI a 14-giorni (26,0 punti) in piena zona d ipervenduto tecnico. Il pound inglese per la quinta settimana di fila ha perso terreno anche contro euro. L ultimo scambio dell euro-sterlina è stato a quota 0,7346, in rialzo di circa una figura, poco sopra la MAV a 200-giorni (0,7343). Gli analisti salutano la ripresa post vacanze analizzando con attenzione i nuovi dati sull andamento dell Eurozona. Le vendite al dettaglio nel mese di luglio sono cresciute dello 0,4% m/m vs estimate +0,5% m/m, dopo il -0,2% m/m di giugno. Su base annua il dato è passato da +1,7% a +2,7% vs estimate +2,0% y/y, confermandosi espansivo per il ventunesimo mese consecutivo e il migliore degli ultimi sette mesi. Nessuna sottovoce presenta un dato negativo su base annua. Il miglior risultato appartiene alla sotto-voce mail orders and internet (+6,1% y/y). IlCPI ad agosto, si è attestato a +0,2% y/y, in linea con il dato di luglio ma superiore di un decimale a quanto stimato in media dal mercato (+0,1%y/y). Si ratterebbe del quinto mese di fila nel segno di un rialzo dei prezzi al consumo. Il CPI core invece si è attestato a +1,0% y/y, in linea con il dato di luglio, e anche in questo caso superiore di undecimale rispetto alle stime degli analisti (+0,9% y/y). Qualora fosse confermato in sede di rilevazione finale, si tratterebbe del ritmo di crescita più sostenuto da agosto 2013 (+1,1% y/y). L unica sottovoce a muoversi in deflazione è quella legato al comparto energia, in calo del 7,1% su base annua. Il PPI nel mese di luglio è caduto dello 0,1% m/m, in linea con le attese, dopo il +0,0% m/m di giugno. Su base annua il dato si è confermato a -2,1%, in linea con quanto stimato in media dal mercato. I prezzi alla produzione nell Eurozona non crescono da ventiquattro mesi di fila. Su base annua tre sotto-voci su cinque si muovono indeflazione: intermediate goods (-0,7%), non-durable goods (-1,0%) e energy (-6,5%). Solo in Lussemburgo, i prezzi alla produzione si muovono in territorio positivo (+0,5% y/y). Il tasso di disoccupazione nel mese di luglio è sceso di due decimali vs estimate 11,1%, rivedendo i livelli minimi di febbraio Un anno fa il tasso didisoccupazione era pari a 11,6%. disoccupati sono 17,532 milioni, in calo di 213 mila unità rispetto a giugno. Occhi puntati sulla Grecia (25,0%) la Spagna (22,2%, in calo di due decimali) e Cipro (16,3%, in aumento di un decimale). Il tasso di disoccupazione giovanile degli under 25 si è ridotto di quattro decimali attestandosi al 21,9% (23,8% un anno fa). La situazione più critica riguarda in questo caso la Grecia (51,8%), la Spagna (48,6%)e l Italia (40,5%). 5

6 RIMO PIANO: di Niccolò Carcano Crisi cinese, ancora timori in Ue e Brics Usa pronti ad alzare il costo del denaro Occhi puntati su inflazione e crescita La Federal Reserve può davvero iniziare la normalizzazione a settembre? Ecco i motivi per cui l arrivo del rialzo dei tassi di interesse potrebbe arrivare con la riunione del settembre. I dati sull occupazione e i Non Farm payrolls negli Stati Uniti forniscono segnali contrastanti; i nuovi posti di lavoro ad agosto solo stati solo ma essendo un mese in cui molti sono in vacanza, tale dato dovrebbe essere rivisto al rialzo, mentre la crescita annuale sul salario orario medio è arrivata a quota 2.2%. Anche altri dati macro-economici statunitensi sono contrastanti: giovedì scorso la Banca Centrale Europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita e di inflazione per via del calo dei prezzi del greggio e del rallentamento dell economia cinese. Negli USA i dati di venerdì hanno mostrato che l economia ha creato meno posti di lavoro del previsto, nonostante il calo del tasso di disoccupazione.il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che l economia ha creato nuovi posti di lavoro lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento di e dopo l aumento di del mese precedente.tuttavia il tasso di disoccupazione è sceso dal 5,3% al 5,1%, meglio delle aspettative di un calo al 5,2%, segnando il minimo dall aprile IIl caos sui mercati è scoppiato subito dopo l inaspettata decisione della Cina di svalutare lo yuan all inizio del mese, una manovra che ha fatto temere un indebolimento dell economia più veloce del previsto.l rallentamento dell economia cinese e la volatilità dei mercati globali hanno creato insomma una forte incertezza sulla tempistica dell aumento dei tassi Fed. I morivi che da settimane lasciano pensare ad un rialzo sono molti. Nel mercato del lavoro, siamo a un tasso di disoccupazione al 5.1%, nonostante il tasso di partecipazione rimanga basso. I prezzi dell energia spingono l inflazione in basso, ma l inflazione core resiste. La crescita economica non è alle stelle, ma è solida e abbastanza costante. Un aumento dei tassi di interesse dello 0,25% potrebbe non tradursi in una grande differenza. L aumento dei Non Farm payrolls mostra una certa stabilità anche ad agosto, protagonista di un altissima volatilità a livello mondiale. I mercati se l aspettano: la Fed ha concluso il QE ad ottobre 2014, ha esortato ad avere pazienza per poi lasciare la porta aperta ad un rialzo dei tassi quando l economia l avrebbe permesso. I mercati si aspettano ora un rialzo dei tassi, sono preparati alla mossa, quindi perché non agire ed eliminare l incertezza? Sarebbe forse una dimostrazione di fiducia a resistere ai turbamenti mondiali. Avere l opportunità di tagliare i tassi di interesse è una decisione di politica monetaria che la Fed non può intraprendere con i livelli dei tassi attuali, ma che potrebbe ottenere rialzandosi. E dovrebbe cogliere l occasione che ha ora, per poter poi reagire se la stabilità attuale fosse destinata a rompersi. Le novità Usa sono temute in altri Paesi come i Brics. La crisi in Cina ha avuti ripercussioni anche sui mercati di Brasile, Russia, India e Sudafrica. I BRICS sono finiti nell occhio del ciclone, tra il calo delle materie prime agricole e quello dei petroliferi. Queste economie emergenti stanno rallentando o sono prossime alla recessione, come afferma Jhon Greenwood, capo economista di Invesco. Da inizio anno solo la Russia segna una performance positiva. La normalizzazione dei tassi della Fed porterà maggiore volatilità che si ripercuoterà su varie valute. EUROPA In Europa gli occhi sono stati puntati sull ultima riunione del 3 della BCE. Un punto è stato chiaro, non è prevista nessuna forma immediata di rialzo dei tassi, piuttosto le parole di Draghi sono state da guida per cogliere la posizione della banca in una congiuntura molto complicata. Draghi ha presentato un insieme di previsioni a ribasso sulle proiezioni della Banca su inflazione e crescita: l inflazione viene prevista al 1,1% nel 2016, la crescita al 1,7%. Diminuisce la dispersione di credito tra i paesi dell eurozona e continua la lenta ripresa al credito alle imprese. Ma è a proposito del QE che Draghi a fornito nuove informazioni che hanno portato ad un aggiustamento dei prezzi: la BCE è pronta a valutare un estensione del programma oltre il 2016 incrementando l importa degli acquisti (oggi fermo a 60 miliardi). PIAZZA AFFARI Notizie positive per l Italia: l Istat stima una crescita reale del Pil italiano pari a +0,3% nel terzo trimestre, con un intervallo di confidenza compreso tra +0,1% e +0,5%. In presenza di un rallentamento delle esportazioni, condizionate dalla decelerazione delle economie dei paesi emergenti, la domanda nazionale (al netto delle scorte) è attesa fornire il principale contributo positivo al Pil, spiega l Istituto di statistica nella nota mensile. In questo scenario, la crescita acquisita per il 2015 è pari allo 0,7%, proseguel Istat. BRI, ARRIVA MR NO, IL TEDESCO JENS WEIDMANN Cambio di guardia ai vertici della Banca dei regolamenti internazionali (Bri) Dal primo novembre prossimo. L istituzione che raggruppa le banche centrali di tutto il mondo e che ha sede in Svizzera a Basilea avrà un nuovo presidente. Si tratta del tedesco Jens Weidmann, capo della Bundesbank, nonché uno dei maggiori sostenitori dell intransigenza in seno al Consiglio direttivo della Bce, dove a più riprese ha contrastato la linea del presidente Mario Draghi (all estero è stato soprannominato Mr No durante le trattative per il piano di salvataggio della Grecia), Weidmann siederà al posto del francese Christian Noyer, che a fine ottobre concluderà il suo secondo mandato presso la Bri. La presidenza del Board della Bri ha una durata triennale. In quanto governatore di una banca centrale dell area euro, Weidmann siede anche nel consiglio direttivo della Bce. Dunque per Mario Draghi arriveranno tempi duri? 6

7 Azioni europee, tempo di investire? Fca pensa alla fusione, ma Gm non vuol negoziare... Al prossimo G20 si presenteranno gli Usa pronti ad alzare il costo del denaro, i Paesi Emergenti molto impauriti per questa azione ormai attesa da tempo della Fed, l Europa al duro esame dei partner mondiali sull esito del programma di quantitative easing della Bce, la Cina attanagliata da turbolenze finanziarie mai immaginate. E tutti quanti i blocchi mondiali alle prese con la debolezza dei prezzi delle materie prime, in particolare del petrolio. Del tema Cina, si parlerà a lungo e molti osservatori sperano che arrivino le conferme sulle attese: tutti sperano che l economia cresca del 7% quest anno. Ma perchè non si parla dell Europa? Come mai sono così pono pochi gli operatori istituzionali (come i fondi di Algebris) che comprano titoli europei mentre tutti vendono? L Europa oggi è considerata un mercato piuttosto pericoloso. Forse non pericoloso come il Brasile appena entrato in recessione e neanche da bollino rosso come la Cina. Quelli che non ci credono all Europa che scotta, hanno coperto le posizioni short ed elevato l esposizione del 10% sui mercati in valuta locale, perché tra il deprezzamento della valuta e il valore dei listini si trovano ai prezzi più bassi dal Insomma, se non si teme il rischio i prezzi appaiono più che scontati, conviene comprare perché rispetto al 2009 il listino europeo si è deprezzato del 33%, mentre quello americano si è apprezzato del 20. C è un gap del 50%, se si investe in dollari, come fa il 70% degli investitori istituzionali del mondo. Mai come negli ultimi 40 anni oggi parrebbe attraente un investimento in eurom se la logica è di medio-lungo periodo. Tutto fila, ma la paura, proprio sul lungo periodo, si avverte. E non bastano le rassicurazioni, che dal punto di vista dell economia reale l Eurozona va nella direzione giusta. Che le riforme strutturali di Paesi come la Spagna e l Italia procedono, che il crollo dell euro e delle materie prime facilitano la spesa, che i tassi più bassi di sempre con le banche che finalmente iniziano a sfruttarli finanziando le imprese sono una cosa buona Le preoccupazioni restano, anche Draghi non pare sereno. Restano problemi come l eccesso di capacità produttiva, la disoccupazione, l inflazione troppo bassa. Non si è sicuri di poter conseguire un Pil in crescita anche solo dell 1-1,5% all anno. In teoria, rispetto a un Btp o a un Treasury non c è dubbio, conviene investire nell azionario. Ma nei fatti tutta questa corsa all azionario europeo non si vede. Se ci si vuol fidare del numero uno di Algebris, in un portafoglio orientato sul lungo periodo oggi il 50% deve essere investito in azioni, «il 10% in Giappone, il 10 nei Paesi emergenti, il 30% negli Usa ma almeno la metà in Europa». Il resto dovrebba andare sul reddito fisso, focalizzato su titoli ibridi bancari delle banche sistemiche nei paesi sviluppati, dove gli stress test della Bce oppure della Fed sono a prova di bomba e rendono questi investimenti particolarmente sicuri. A sentir lui, anche le società quotate italiane sono molto attrenti. La scarsa profittabilità delle nostre aziende è un vantaggio. Su 100 euro di ricavi, oggi gli utili netti ammontano a 10 euro negli Usa, 6 in Europa e uno solo in Italia. È un contesto favorevole, qui si può comprare pagando multipli molto bassi. Domani ci si ritroverà in mano l effetto della ripresa, e delle riforme che - dal cuneo fiscale al jobs act - agiscono proprio sui fattori che più di tutti hanno penalizzato la produttività e la profittabilità. Il numero uno di Fca Sergio Marchionne non demorde e torna alla carica: anche nei giorni scorsi, al Gran Premio di Monza si apre sull ipotesi di una fusione Fca-Gm, un operazione che darebbe vita a un colosso senza pari nella produzione di auto mondiale. Vari analisti hanno sempre affermato che i produttori di auto nel futuro si ridurranno a 3-4 nel mondo e che anche alcuni stimati dell automotive di oggi sono destinati, in futuro, all estiziione. Visti i numeri «sarebbe irragionevole non forzare», afferma l ad di Fiat-Chrysler in varie interviste in queste ultime settimane, spiegando come non c e altra scelta che «mettere pressione su Gm per cominciare a discutere ora». Non si tratterebbe di un offerta pubblica (Opa) ostile sulla General Motors, quotata a Wall Street, spiega. Poi fa un esempio. Ci sono vari tipi di abbraccio, gentile o più fermo, afferma, ribadendo però che le ragioni per un accordo con Gm sono «indiscutibili». Dalla fusione tra le due big può nascere un entità «da 30 miliardi di dollari l anno di cash Il numero uno di Fiat Chrysler non spiega come ha ottenuto questo calcolo, ma rivela di non essre ancora riuscito a incontrare l amministratore delegato di Gm, Mary Barra, nonostante si sia fatto avanti più volte: «Non voglio uscire con lei, voglio solo vederla». Ma di appuntamenti per ora, non ne ha avuti. Mary Barra non ha rilasciato dichiarazioni ostili, semplicemente non ne vuol parlare. Non si capisce se il colosso americano General Motors ha in serbo qualche mossa finanziaria a sorpresa oppure se ha in serbo qualche particolare innovazione che potrebbe spiazzare il mercato mondiale, dunque non ha alcuna intenzione di condividerla, per ora, con altri players. Che avrebbero tutto da guadagnare solo ottenendo una fusione con GM. Marchionne sostiene di aver studiato l ipotesi di un eventuale matrimonio tra Fca e Gm «prodotto per prodotto, impianto per impianto, area per area». «Ho analizzato tutto e ho proposto di sederci insieme e di guardare insieme i numeri». Perché facendo un po di conti, assicura Marchionne, si scopre che i dati sono così buoni che è impossibile lasciare inesplorata un operazione del genere. Ma chi comanderebbe il nuovo gruppo? Mary Barra immagina che i numeri proposti da Marchionne, prevedano una maggioranza Fca nel nuovo colosso. Il numero uno di Fca spiega che il futuro porterà a un cambiamento incredibile nelle performance.. «I potenziali profitti - spiega - sono più grandi in maniera esponenziale rispetto agli attuali guadagni globali di Fca e Gm messi insieme». E se l idea non fosse condivisa? Altri potenziali partner non mancano - assicura - potrei vendere o realizzare una fusione con Fca oggi stesso. Sono in tanti ad aver mostrato interesse. Ma io non sono interessato. Perché c è un accordo migliore». 7

8 Materie prime, ultima ottava Yen Petrolio: e rublo nuovi deboli, cali sul pagano Wti il Russia conto contro dei governi i piani incerti Opec FRUMENTO Prezzi del frumento in picchiata di fronte all esuberanza delle scorte mondiali che potrebbero toccare i livelli più elevati degli ultimi 29 anni: questo è il tema della settimana per gli analisti dell International Grains Council (IGC). Le scorte globali di Frumento e cereali secondari sono stimate in formte aumento (almeno 2 milioni di tonnellate per un totale di 447 milioni di tonnellate nel corso della stagione ). La previsione spaventa il mercato, disorientato, in quanby Katia Ferri Melzi d Eril Rame: prezzi crollati ai minimi degli ultimi 6 anni. La Cina taglia gli acquisti La settimana delle materie prime si apre con nuove notizie negative sui petroliferi. La Russia non approva i piani dell Opec e non crede alle strategie del cartello circa la possibilità di stabilizzare il mercato da tramite una contrazione dell output. I fatti dimostrano che di petrolio, al di là dei proclami, ce n è sempre troppo in giro. I mercati accusano un calo di quasi 4 punti percentuali sul WTI (consgna a ottobre) che si conferma negativo. Male anche gli agricoli e i preziosi, a causa della crisi che colpisce la Cina e parte del Sud Est Asiatico. PETROLIO Ottava in discesa per il greggio, influenzato dai timori per l economia globale e l aumento delle scorte in tutto il mondo. Il greggio negli ultimi mesi è rimasto costantemente sotto pressione, per via dei timori legati all eccesso di scorte globali che hanno pesato sui prezzi.sull Ice di Londra il brent (consegna a ottobre) ha chiuso con un ribasso di 1,07 dollari (-2,11%) chiudendo a 49,61 dollari al barile. I futures sulla settimana sono scesi di 44 centesimi (-0,88%) per i timori legati al rallentamento dell economia cinese. La nazione asiatica è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli USA ed ha fatto da traino per la crescita della domanda. Sul New York Mercantile Exchange, il crude oil con consegna ad ottobre ha è sceso lo scorso venerdì di 70 centesimi, o dell 1,5%, a 46,05 dollari al barile. Nonostante i ribassi registrati nell ultima seduta, si è registrata una crescita di prezzo di 1,05 dollari (+1,84%) dopo le notizie di riduzione della produzione industriale statunitense e della riduzione del numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti, sceso la scorsa settimana a 662, (-13). Lo spread tra il Brent ed il greggio WTI è sceso a 3,56 dollari al barile venerdì pomeriggio, contro il livello di 3.98 dollari di giovedì. La produzione globale di greggio supera ancora la domanda a causa della forte crescita nella produzione del petrolio di scisto negli Stati Uniti e della decisione presa lo scorso anno dall OPEC di non ridurre la produzione. In questi giorni i traders sono in attesa di dati sul sentiment dei consumatori e di dati sull economia cinense, tra cui il report sulla bilancia commerciale e l indice dei prezzi al consumo (martedi 8 settembre). Mercoledì 9 American Petroleum Institute rilascerà i dati settimanali sulle scorte di greggio. GAS NATURALE I futures del gas naturale hanno segnato un brusco calo lo scorso venerdì. Le previsioni meteo indicano temperature più fredde negli Usa. Sul New York Mercantile Exchange, i futures del gas naturale con con- segna ad ottobre sono scesi di 7,0 centesimi, o del 2,57%, a 2,655 dollari per BTU. Il contratto del gas naturale, guardando ai dati settimanali, ha perso 2,6 centesimi, vale a dire il 2,21%,. Il gas naturale è utlizzato per produrre un quarto dell elettricità negli USA. Giovedì scorso i futures hanno chiuso con un rialzo di 7,7 centesimi,.l EIA ha dichiarato nel suo report sulle scorte un aumento di 94 miliardi di piedi cubici. Gli analisti avevano previsto un aumento inferiore, fermo a 88 miliardi di piedi cubici per la scorsa settimana. Esattamente un anno fa le scorte sono salite di 79 miliardi di piedi cubici, la media quinquennale presenta un aumento di 60 miliardi di piedi cubici.le scorte totali di gas naturale relative alla scorsa settimana ammontano a 3,193 mila miliardi di piedi cubici, il 18,3% in più rispetto ai livelli della stessa settimana del 2014 ed il 4,0% al di sopra della media quinquennale per questo periodo dell anno. La scorsa primavera le scorte sono state il 55% al di sotto della media quinquennale. Si prevede che il report sulle scorte dell Energy Information Administration, atteso per giovedì prossimo annnunci un aumento di 80miliardi di piedi cubici per la settimana scorsa. Un anno fa snno gs le scorte sono salite di 90 miliardi di piedi cubici nella stessa settimana. RAME I futures del rame salgono negli scambi altalenanti di questo lunedì, mentre gli investitori continuano a monitorare la situazione cinese..sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a settembre ha toccato il minimo intraday di 2,307 dollari la libbra, prima di attestarsi a 2,351 dollari negli scambi della mattinata a Londra, con un impennata di 3,9 centesimi, o dell 1,67%. Nelle ultime settimane il prezzo del rame è stato formtemente influenzato dalle vicende cinesi. Il 24 agosto il prezzo del metallo rosso è crollato al minimo di sei anni -2,202 dollari - a causa dei forti crolli delle borse cinesi che hanno fatto diminuire la richiesta del metallo industriale. L Ufficio Nazionale di Statistica cinese ha dichiarato di aver rivisto al ribasso il tasso di crescita del PIL del 2014 al 7,3% dal 7,4% annunciato precedentemente. Per quest anno, la Cina ha posto dunque un obiettivo di crescita in ripiegamento di circa il 7%, il minimo degli ultimi 25 anni. La notizia avrà forti ripercussioni sul metallo rosso. Infatti, rappresentando il 40% della domanda globale di ramefino al 2014, la Cina è considerata il principale consumatore mondiale. 8

9 AGRICOLI, ECCESSO DI SCORTE Caffè: tra gli analisti stime sul breve di segno opposto to le attese sono orientate verso un ribasso della quantità di prodotto a magazzino. La revisione a rialzo in particolare si concretizza in un incremento di 18 milioni di tonnellate (per un totale di 1.99 mld di tonnellate) relativo alla produzione di cereali mondiale Attualmente le stime sul frumento sono per un aumento produttivo di 10 milioni di tonnellate per un totale di 720 milioni di tonnellate. MAIS Anche le stime relative alla produzione mondiale di Mais sono state riviste a rialzo a causa di una revisione del raccolto USA che ha goduto di condizioni climatiche molto favorevoli. A livello globale, la proiezione dell IGC relativa alla produzione di mais è per un totale di 968 milioni di tonnellate, 2 milioni in più rispetto alla rilevazione precedente, ma 35 milioni di tonnellate al di sotto del record della stagione La diminuzione del raccolto è dovuta ad alcune diminuzioni della resa localizzate in Ucraina ed UE che hanno indotto una contrazione di circa il 3%. L analisi condotta dall IGC si traduce in un sentiment negativo relativo ai prezzi, che saranno mantenuti sorto pressione dai livelli elevati di scorte mondiali. Grava, nel contesto attuale, la situazione della Cina che con una crescita economica in difficoltà, induce gli investitori a prevedere un calo della domanda. SOFT COMMODITIES Gli analisti di ABN hanno emesso un report nel quale dichiarano un certo ottimismo nei confronti del comparto Softs; a cadere nel mirino dei compratori saranno cacao, caffè e zucchero, che potrebbe essere interessato da un incremento di prezzo nonostante il potenziale rialzista non sia troppo significativo. CACAO Il prezzo del cacao è soggetto ad una revisione al ribasso delle stime, ma ciò non toglie che la previsione, nel suo complesso, sia ancora sostanzialmente positiva, con prezzi che potranno risalire a seguito di una forte instabilità politica attesa in Costa d Avorio, paese primo produttore a livello mondiale che ha in programma le elezioni. CAFFE Le esportazioni brasiliane di caffè mostrano un aumento di quasi tre milioni di bags, evidenziando un rialzo di bags rispetto alla stagione passata. Proprio nel momento in cui i coltivatori stanno incrementando la produzione, le piante si stanno riprendendo dalla forte siccità del 2014, anzi si stima che le recenti ed abbondanti piogge incrementino le produzioni di 40 milioni di bags circa. Sul futuro, le prvisioni non concordano. Nel breve periodo alcune stime sono riveste però al ribasso in quanto la siccità ha provocato una riduzione della dimensione dei chicchi che ha portato ad una contrazione della produzione del 6% circa. Artur Manoel Passos di Itao Unibanco Holding ha dichiarato che la debolezza delle valute locali influenzerà il prezzo dei prodotti fino al primo trimestre del La banca d affari Abn Amro ha rivisto a rialzo le stime relative al Caffè Arabica, prodotto che potrebbe rivelarsi in grado di mettere a segno buone performances grazie ad una contrazione dell output brasiliano. Il driver di prezzo - dicono in casa ABN - rimane il Brasile, con un raccolto che potrebbe cadere al di sotto delle attese attuali. Il commento al mercato del Caffè Arabica arriva appena dopo quello di Volcafè, i cui analisti hanno rivisto a ribasso le stime relative al raccolto per 3.6 milioni di bags ad un totale di 48.3 milioni di bags. La previsione di prezzo per il prodotto è pari ad una media di 135 USd/lb nel corso dell ultimo trimestre Gli occhi degli analisti di ABN sono puntati anche sul Robusta vietnamita, la cui produzione potrebbe scendere di circa bags a 30 milioni di bags; il valore previsto rimane al di sopra del raccolto precedente, che si attesta a2 7.4 milioni di bags. Le stime non sembrano tuttavia indurre al pessimismo e le proiezioni di prezzo sono per circa 1775 dollari per tonnellata nel corso dell ultimo trimestre. Zucchero Per quanto concerne lo zucchero Abn Amro identifica in USd/ lb un buon obiettivo di prezzo da conseguire entro la fine dell anno, ma sottolinea che il potenziale rialzista del prodotto risulta limitato a causa della condizione globale di surplus a mercato. 9

10 Cina Oro in netto declino, crolla anche l argento (-5%) Platino: prezzo dimezzato rispetto a 7 anni fa by Giuseppe Bono Continua il netto declino del mercato aurifero, nonostante una marginale ripresa avvenuta solo in chiusura delle sedute di Venerdì 4 Settembre. Analizzando l andamento settimanale, i futures sul Gold hanno recuperato il campo perso nei primi giorni del mese, terminando in rialzo dopo dati sconfortanti giunti dagli USA e dalla Cina. Proprio per questo, le grandi vendite hanno incoraggiato gli acquisti del metallo. Lunedì 31 Agosto i prezzi dell oro avevano registrato ben quattro cali consecutivi, facendo delle prime 24 ore settimanali una ennesima giornata flop durante la quale si è, comunque,manifestato un positivo barlume di speranza in area 1.130$. Il metallo,dopo aver perso giorno 1 Settembre lo 0.1%,chiudendo a 1.132,5 l oncia (destando forti timori per i tassi Americani),ha guadagnato il giorno seguente lo 0,6%, chiudendo a 1.139,8 l oncia al Comex. Le consistenze dello Spdr Gold Trust, il più facoltoso Eft del pianeta legato al metallo giallo, sono rimaste invariate Mercoledì, rispetto la chiusura precedente a 682,59 tonnellate. Giovedì 3 Settembre il metallo giallo è ancora in calo sui mercati asiatici. Il lingotto viene scambiato a 1.126,09$. Ad ogni modo, gli andamenti settimanali hanno portato alla significativa perdita del 2.2%. Tutto questo è successo a causa delle speranze riposte nell aumento dei tassi da parte della Federal Reserve. Le affermazioni del vice presidente Stanley Fischer fanno supporre che esiste una buona probabilità che la Fed possa stabilire di sollevare le percentuali in occasione del vertice previsto per il 16/17 Settembre. Anche i dati Comex del N.Y. Mercantile Exanchange hanno reso manifesta una chiusura finale pari a $. E stato il peggior calo settimanale degli ultimi mesi.sul Comex, i futures dell oro con consegna a dicembre salgono di 40 centesimi, o dello 0,04% a 1.121,80 dollari l oncia troy, mentre l argento sale di 3,1 centesimi, o dello 0,21%, a 14,57 dollari. Le aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse pesano sull oro, dal momento che il metallo prezioso non riesce a tenere il passo con gli investimenti ad alto rendimento quando i tassi sono alti. ARGENTO L argento nel corso della settimana appena terminata ha avuto il picco dello 0,82%, ma ha chiuso a 14,5 $ l oncia registrando una perdita dello 0.93%. Durante l andamento settimanale il metallo ha registrato un calo del 5%, il più disastroso crollo da inizio Il silver ha sicuramente perso quota, cedendo ben 34 punti. Un dramma, se solo si pensasse che le scorte del metallo, poco meno di due anni fa, erano a livelli record. Un dato storico quello del 2013 capace di registrare al Comex 152 milioni di once. Lo scorso anno, invece, la produzione di argento ha sfiorato gli 880 milioni, con una relativa offerta pari a milioni di once (livello più importante dell ultimo lustro). Questo record è stato stabilito nel periodo in cui il prezzo del metallo è andato di male in peggio. La domanda da parte del mercato Indiano, che ha fatto da cuscinetto al crollo della domanda Cinese, ha significativamente sostenuto il settore delle gioiellerie, mentre ha perso forza la domanda di lingotti e monete destinate all investimento. Pertanto, il mercato del metallo bianco resta ancora strettamente legato alla domanda industriale. PLATINO I futures del platino, con scadenza 15 Ottobre 2015, registrano una chiusura settimanale pari a 1009,30$ ed una chiusura precedente a 1012,80$. Il platino è un metallo molto raro ed il suo processo di lavorazione è piuttosto complesso. Per queste ragioni è più costo dell argento e dell oro. Il suo prezzo ha spaccato quota 2.301,50$ l oncia a Marzo di ben sette anni fa e come possiamo notare dall ultima chiusura settimanale il prezzo ad oggi si è dimezzato. Così come per l argento e per lo stesso oro, il platino non naviga in un mercato fiorente. Infatti, i dati dimostrano che le quotazioni dei metalli del gruppo del platino hanno mostrato una sostanziale tendenza al crollo, con lo sprofondamento del metallo ai minimi storici rispetto gli ultimi sei anni. Le previsioni sul mercato del platino non sono delle migliori. Si prevede, infatti, che tale mercato dovrebbe restare in deficit per l intero anno con una riduzione pari a circa 400 mila once. 10

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