Diritto del lavoro. sintesi

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1 Diritto del lavoro sintesi

2 Di quale lavoro si interessa il diritto del lavoro la tendenza espansiva il pubbico impiego i parasubordinati le difficoltà della fase attuale

3 Le caratteristiche della disciplina che derivano dalla strutturale debolezza del soggetto lavoratore - Un contratto molto particolare; il suo effettivo contenuto di volontà è solo quello relativo alla determinazione della prestazione lavorativa, il resto essendo frutto di una quasi totale integrazione del contenuto ad opera di fonti esterne (legge e contratto collettivo) - l esistenza di una dimensione collettiva, che si esplicita nella organizzazione sindacale, nel conflitto, nella esistenza di una fonte particolare: il contratto collettivo - il carattere normalmente inderogabile delle predette fonti, che presidia non solo un interesse individuale ma, di frequente, anche un interesse collettivo (disciplina della concorrenza); tra le due dimensioni vi è spesso collegamento (come è chiaro nello statuto, dove libertà e dignità del lavoratore sono anche funzionali alla efficienza della dimensione collettiva, nella sua proiezione conflittuale)

4 dopoguerra primi anni 70 carta costituzionale collocamento Lavoro a domicilio appalti di manodopera lavoro a termine licenziamenti individuali Statuto dei lavoratori processo del lavoro Come limitare i poteri del datore di lavoro per garantire la libertà e la dignità dei lavoratori stagione del garantismo rigido Primi anni 70 anni 90 ammortizzatori sociali scala mobile parità uomo donna tfr contratti di solidarietà cfl tempo parziale collocamento - termine licenziamenti collettivi sciopero servizi pubblici il lavoro temporaneo Come compatibilizzare le classiche tutele dei lavoratori con le crisi delle imprese e le esigenze di contrastare disoccupazione stagione del garantismo flessibile Il nuovo corso del governo di destra lavoro a termine La legge Biagi orario di lavoro la contrattazione collettiva di prossimità Come elevare il tasso di attività stagione della fine del garantismo?

5 fine

6 Un lungo cammino verso la demercificazione. (ma anche, soprattutto se pensiamo agli inizi della legislazione sociale, finalità di garanzia della riproduzione sociale) La protezione del contraente debole e la limitazione dei poteri del datore di lavoro, negoziali e di gestione in via diretta (disciplina del rapporto di lavoro) in via mediata (attraverso il riconoscimento del ruolo dell autonomia collettiva: lo sviluppo del sistema di relazioni industriali). La protezione del lavoratore contro i rischi. Il trasferimento del loro costo in capo alla produzione. Lo sviluppo del welfare.

7 nel diritto si afferma, in corrispondenza con il tipo socialmente prevalente, la figura egemone del rapporto di lavoro subordinato come rapporto a tempo indeterminato caratterizzato dalla stabilità a tempo pieno L impresa baricentro del debito di sicurezza nei confronti del lavoratore

8 Lo sviluppo della legislazione antifraudolenta e della politica tesa a conformare gli assetti organizzativi dell impresa (l imprenditore come soggetto socialmente pericoloso) in particolare: la legislazione contro gli appalti di manodopera e di condizionamento degli appalti interni la legislazione sul lavoro a termine la legislazione sul lavoro a domicilio

9 La tendenza espansiva del diritto del lavoro La figura delle collaborazioni coordinate e continuative (richiamata nel 1959 e nel 1973) (riconosciuta nel segno della parasubordinazione si svilupperà nel segno della paraautonomia nella stagione della fuga dal diritto del lavoro) Il garantismo rigido : una politica che ha alle spalle un economia in forte crescita. Ad essa si accompagna l idea che l imposizione di vincoli in capo all impresa costituisca uno stimolo all innovazione ed alla crescita.

10 e dagli anni Inizia una diversa fase. Dovendosi soprattutto fronteggiare i forti disagi della situazione occupazionale - indotta, da un lato, dalla crisi delle imprese e, dall altro, dalla rilevante disoccupazione giovanile l imprenditore non appare più nella veste di soggetto socialmente pericoloso, bensì in quella di chi può dare risposte ai problemi occupazionali. compito del diritto sembra ora soprattutto quello di incentivare l occupazione agendo sulle convenienze della domanda (e quindi riducendo i costi destinati a gravare su di essa > la flessibilità)

11 Il ruolo importante attribuito alla mediazione collettiva nella regolazione del mercato del lavoro. L ordinamento mette a disposizione delle parti sociali una serie di risorse economiche normative istituzionali

12 Le risorse economiche lo sviluppo degli ammortizzatori sociali (in particolare la cigs) Le risorse normative la devoluzione di competenze normative all autonomia collettiva La flessibilizzazione delle tutele Lavoro notturno donne (art. 5, l. 903/1977) Deroga a 2112 c.c. per aziende in crisi (l. 215/1978) Deroga a norme del collocamento per mobilità (l. 36/1979) Base di computo del TFR (297/1982 = 2120 c.c. co. 2)

13 e lo sviluppo di forme flessibili di lavoro il contratto di formazione e lavoro il contratto di lavoro a tempo parziale il contratto di lavoro temporaneo

14 Le risorse istituzionali trasferimento di quote di potere amministrativo a collegi della pubblica amministrazione composti a maggioranza dalle parti sociali (le commissioni regionali per l impiego)

15 D.Lgsl. 276/2003 Le aree in cui interviene

16 Organizzazione del mercato del lavoro Promozione degli organismi deputati a favorire l incontro tra domanda ed offerta di lavoro Flessibilità del lavoro > introduzione di nuovi schemi giuridici di utilizzazione del lavoro da parte delle imprese > manutenzione di schemi già esistenti Flessibilità dell organizzazione produttiva Agevolazione delle esternalizzazioni

17 DL conv. in L , n. 148 Art.8 (sostegno alla contrattazione collettiva di prossimità) 1. I contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente piu rappresentative sul piano nazionale o territoriale ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda ai sensi della normativa di legge e degli accordi interconfederali vigenti compreso l'accordo interconfederale del 28 giugno 2011 possono realizzare specifiche intese con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati a condizione di essere sottoscritte sulla base di un criterio maggioritario relativo alle predette rappresentanze sindacali finalizzate alla maggiore occupazione, alla qualità dei contratti di lavoro, alla emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitività e di salario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all avvio di nuove attività. 2. Le specifiche intese dì cui al comma 1 possono riguardare la regolazione delle materie inerenti l organizzazione del lavoro e della produzione con riferimento: a) agli impianti audiovisivi e alla introduzione di nuove tecnologie; b) alle mansioni del lavoratore, alla classificazione e inquadramento, del personale; c) ai contratti a termine, ai contratti a orario ridotto, modulato o flessibile, al regime della solidarietà negli appalti e ai casi dì ricorso alla. somministrazione di lavoro;

18 d) alla disciplina dell'orario di lavoro; e) alle modalità. di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro comprese le collaborazioni coordinate e continuative a progetto e le partite IVA, alla trasformazione e conversione dei contratti di lavoro e alle conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro, fatta eccezione per il licenziamento discriminatorio, il licenziamento della lavoratrice in in concomitanza del matrimonio, il licenziamento della lavoratrice dall inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione al lavoro, nonché fino ad un anno di età del bambino, il licenziamento causato dalla domanda o dalla fruizione del congedo parentale e per la malattia del bambino da parte della lavoratrice o del lavoratore ed il licenziamento in caso di adozione o affidamento. 2-bis. Fermo restando il rispetto della Costituzione, nonché i vincoli derivanti dalle normative comunitarie e dalle convenzioni internazionali sul lavoro, le specifiche intese di cui al comma 1 operano anche in deroga alle disposizioni di legge che disciplinano le materie richiamate dal comma 2 ed alle relative regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro. 3. Le disposizioni contenute in contratti collettivi aziendali vigenti, approvati e sottoscritti prima dell' accordo interconfederale del 28 giugno 2011 tra le parti sociali, sono efficaci nei confronti di tutto il personale delle unità produttive cui il contratto stesso si riferisce a condizione che sia stato approvato con votazione a maggioranza dei lavoratori.

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