ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 15 ) Delibera N.512 del

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1 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 15 ) Delibera N.512 del Proponente TITO BARBINI DIPARTIMENTO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Pubblicita /Pubblicazione: Atto soggetto a pubblicazione integrale Dirigente Responsabile:Enrico Favi Estensore: Lorenzo Drosera Oggetto: Iniziativa Comunitaria Leader Plus - Approvazione Programma di Azione Locale del GAL Garfagnana Ambiente e Sviluppo Scrl Presidente della seduta: Segretario della seduta: CLAUDIO MARTINI CARLA GUIDI Presenti: TITO BARBINI CHIARA BONI AMBROGIO BRENNA SUSANNA CENNI RICCARDO CONTI TOMMASO FRANCI MARCO MONTEMAGNI ANGELO PASSALEVA ENRICO ROSSI MARIA CONCETTA ZOPPI Assenti: PAOLO BENESPERI ALLEGATI N : 1 ALLEGATI: Denominazione Pubblicazione Tipo di trasmissione Riferimento A Si Cartaceo+Digitale PAL Garfagnana Note:

2 LA GIUNTA REGIONALE Vista la Comunicazione della Commissione Europea agli stati membri n. (2000/C 139/05), Recante orientamenti per l iniziativa comunitaria in materia di sviluppo rurale ; Vista la decisione della Commissione europea n. C(2001) 4012 del Relativa alla concessione di un contributo del FEOGA, sezione orientamento a favore di un programma d iniziativa comunitaria LEADER PLUS nella regione Toscana ; Vista la propria deliberazione n del Iniziativa comunitaria LEADER PLUS. Presa d atto della stesura del DocUP approvata dalla Commissione europea ; Vista la propria deliberazione n. 901/2001 Iniziativa comunitaria LEADER PLUS Modalità per la predisposizione, valutazione e selezione dei programmi di azione locale, modificata dalla successiva deliberazione n del 1/10/01, che stabilisce le modalità di selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e di ripartizione fra i territori della Regione Toscana delle risorse previste dal Docup Leader Plus ; Visto il decreto n. 988 del del Coordinatore del Dipartimento dello Sviluppo Economico con cui si nomina la Commissione Regionale cui, come stabilito dal punto 2 dell allegato A della citata deliberazione n. 901/2001, spetta la selezione dei GAL e la valutazione dei Programmi di Azione Locale (PAL); Visto il decreto n del del responsabile del Servizio Programmi comunitari ed intersettoriali in materia agricola, con cui si approva la graduatoria che individua i GAL selezionati e riconoscibili dalla Regione Toscana per l attuazione dell I.C. Leader Plus, come previsto dal punto 9 dell allegato A della D.G.R. n. 901/01; Preso atto del verbale della Commissione per la selezione dei GAL, istituita ai sensi della citata deliberazione n. 901/01 nel quale risulta che in data 10/5/2002 è stata rilevata la conformità al Docup regionale per l iniziativa comunitaria LEADER PLUS del programma di azione locale (PAL) presentato dal Gruppo di Azione Locale GARFAGNANA AMBIENTE E SVILUPPO S.c.r.l., società consortile a responsabilità limitata con sede in Via Vittorio Emanuele n. 9 a Castelnuovo di Garfagnana (LU); Considerato che la selezione dei GAL, effettuata dalla commissione regionale come sopra descritto è condizione necessaria per il riconoscimento dei GAL stessi da parte della Regione Toscana e per l approvazione definitiva dei rispettivi PAL, compreso il piano finanziario delle risorse necessarie per l attuazione dell I.C. Leader Plus, come stabilito dal punto 9 della citata D.G.R. n. 901/01; Ritenuto pertanto di dover procedere all approvazione del PAL della società GARFAGNANA AMBIENTE E SVILUPPO S.c.r.l., riconoscendo la stessa quale soggetto attuatore ed assegnando le relative risorse finanziarie; Viste le L.R. n. 9/95 L.R. n. 18/96 recanti disposizioni in materia di pubblicità e pubblicazione dei provvedimenti amministrativi;

3 A VOTI UNANIMI DELIBERA 1. di approvare il Programma di azione locale del GAL GARFAGNANA AMBIENTE E SVILUPPO S.c.r.l., il cui programma è allegato (Allegato A) al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso; 2. di riconoscere il GAL GARFAGNANA AMBIENTE E SVILUPPO S.c.r.l. quale soggetto attuatore di tale programma, assegnando ad esso risorse finanziarie pubbliche per complessivi ,00 euro, che si renderanno disponibili con l istituzione di nuovi capitoli di bilancio all interno della UPB 522; 3. Il presente provvedimento è soggetto a pubblicità ai sensi della L.R. n. 18/96 in quanto conclusivo del procedimento amministrativo regionale. In ragione del particolare rilievo del provvedimento, che per il suo contenuto deve essere portato alla piena conoscenza della generalità dei cittadini, se ne dispone la pubblicazione per intero, compreso l allegato, sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell art. 2 comma 3 della L.R. 9/95. Il Dirigente Responsabile ENRICO FAVI SEGRETERIA DELLA GIUNTA IL COORDINATORE VALERIO PELINI Il Coordinatore MARCO GIANLUCA ROMAGNOLI

4 Servizi al cittadino Economia Economia Storia e Cultura Ambiente e Territorio

5 INDICE 1. INDICAZIONI SINTETICHE DI RIFERIMENTO Zona di intervento Denominazione GAL ZONA DI INTERVENTO Descrizione dell area di riferimento del GAL Limiti amministrativi; Superficie per comune e totale Popolazione per comune e totale Descrizione qualitativa Diagnosi iniziale a. Struttura economica e principali tendenze socio-economiche; b. Programmi di sviluppo in atto e possibili sinergie; c. Punti di forza e di debolezza della zona di intervento; DESCRIZIONE DEL GAL Denominazione, ragione sociale; Sede sociale; Altre sedi; Indirizzo, telefono/fax/posta elettronica; Nominativi Presidente/Direttore e segreteria; Composizione societaria e composizione del Consiglio di Amministrazione; Struttura gestionale ed operativa; Data costituzione e attività già svolte; Capitale sociale/solvibilità; Numero animatori SCELTE PROGRAMMATICHE Tematismi principali e secondari prescelti e loro collegamenti; Strategie riferite ai singoli tematismi; Articolazione in misure ed azioni; Collegamenti e propedeuticità fra le azioni attivate e loro inquadramento nella strategia globale del PAL; Complementarietà delle azioni previste con gli altri strumenti di sostegno finanziario operanti sul territorio di riferimento; Previsione azioni di cooperazione interregionale e transnazionale; Indicatori fisici di avanzamento delle azioni e loro quantificazione; Piano finanziario del PAL, annuale, per misura e per fondo; Procedure previste per informare e selezionare i potenziali soggetti beneficiari, attuatori e destinatari;...49

6 1. INDICAZIONI SINTETICHE DI RIFERIMENTO 1.1. Zona di intervento Il presente PAL interessa le zone eligibili per l Iniziativa Comunitaria L.E.A.D.E.R. + in Regione Toscana, della Provincia di Lucca e della Provincia di Pistoia. AREA LEADER PLUS NEL CONTESTO PROVINCIALE E REGIONALE 1.2. Denominazione GAL Il Gruppo di Azione Locale referente per l attuazione del presente PAL è la società di tipo consortile a r.l. Garfagnana Ambiente e Sviluppo. 2. ZONA DI INTERVENTO 2.1. Descrizione dell area di riferimento del GAL Limiti amministrativi; Il territorio di riferimento per l attuazione del presente PAL interessa la parte montana delle Provincie di Lucca e di Pistoia. Per la Provincia di Lucca comprende il territorio delle Comunità Montane della Garfagnana, dell Alta Versilia, della Media Valle del Serchio, della Zona N ; per la Provincia di Pistoia comprende la Comunità Montana Zona O e l area montana del comune di Pistoia. Per la Provincia di Lucca i comuni interessati sono 27, di cui 25 per l intero territorio e 2 parzialmente per la zona inserita nella Comunità Montana Zona N (Lucca e Capannori); per la Provincia di Pistoia i comuni interessati sono 9 di cui 6 per l intero territorio, 2 parzialmente per la zona inserita nella Comunità Montana Zona O (Pescia e Montale) ed 1 parzialmente per l area montana del comune di Pistoia. 1

7 AREA LEADER PLUS E LIMITI AMMINISTRATIVI COMUNALI 2

8 Aree Leader Plus, limite amministrativo Province, Comunità Montane e Territorio Montano L attuale area interessata dall IC LEADER + comprende le zone interessate precedentemente dal l IC LEADER I, LEADER II, ad eccezione della parte inserita nella Comunità Montana zona N dei Comuni di Lucca e Capannori in Provincia di Lucca. Progressione Leader I, Leader II e Leader Plus 3

9 Superficie per comune e totale La superficie totale dell area di riferimento del presente PAL, articolata per comuni e provincia, è quella risultante dalla seguenti tabelle: Provincia di Pistoia Area eligibile Leader Plus COMUNI Pop.res.al '99 Sup. Kmq Densità ab./kmq Già LEADER II Abetone ,26 22,97 x Cutigliano ,82 39,55 x Marliana ,99 67,88 x Piteglio ,05 38,32 x Sambuca pistoiese ,54 21,03 x San Marcello Pistoiese ,75 85,65 x Montale ,70 94,71 x Pescia ,16 40,37 x Pistoia ,70 142,10 x TOTALE ,67 Provincia di Lucca Area eligibile Leader Plus COMUNI Pop.res.al '99 Sup. Kmq Densità ab./kmq Capannori ,13 25,78 Lucca ,19 98,86 Già LEADER II Pescaglia ,40 54,01 x Villa Basilica ,50 51,78 x Seravezza ,40 323,48 x Stazzema ,70 42,73 x Bagni di Lucca ,70 41,60 x Barga ,50 150,69 x Borgo a Mozzano ,40 101,22 x Coreglia Antelminelli ,80 92,33 x Fabbriche di Vallico ,50 35,55 x Camporgiano ,10 89,08 x Careggine ,50 27,35 x Castelnuovo di Garf ,50 215,09 x Castiglione di Garf ,60 39,79 x Fosciandora ,80 34,39 x Gallicano ,50 124,39 x Giuncugnano ,90 29,42 x Minucciano ,00 44,26 x Molazzana ,60 38,29 x Piazza al Serchio ,10 95,46 x Pieve Fosciana ,80 84,44 x S. Romano in Garf ,00 54,88 x Sillano ,20 12,65 x Vagli di Sotto ,00 28,98 x Vergemoli ,30 14,62 x Villa Collemandina ,80 39,91 x TOTALE ,39 Provincia di Lucca e Pistoia Area eligibile Leader Plus * PROVINCIA Pop. res. al '99 Sup. Kmq Densità ab./kmq LUCCA ,92 71,39 PISTOIA ,97 60,67 TOTALE ,89 68,39 * Le diagnosi territoriali relative alle aree eligibili Leader Plus sono state condotte, nella provincia di Lucca e Pistoia, utilizzando le medesime fonti di dati e set di indicatori al fine di consentire una comparazione quali-quantitativa tra le due aree e di evidenziarne i punti di analogia e differenza. 4

10 Popolazione per comune e totale ** Area Leader della Provincia di Lucca Nel 1999 la popolazione dell area della Provincia di Lucca interessata all Iniziativa Comunitaria Leader Plus è stimata in unità per una superficie di 1181,93 Kmq 1. Tabella 1 Popolazione, Superficie territoriale, Densità demografica (1999) Comuni Popolazione (n.) Popolazione maschile (n.) Popolazione femminile (n.) Superficie territoriale (Kmq) Densità demografica C.M. GARFAGNANA Camporgiano ,10 89,08 Careggine ,46 27,39 Castelnuovo G ,50 215,09 Castiglione ,64 39,76 Fosciandora ,82 34,36 Gallicano ,50 124,39 Giuncugnano ,94 29,36 Minucciano ,00 44,26 Molazzana ,63 38,25 Piazza al Serchio ,09 95,50 Pieve Fosciana ,77 84,53 San Romano in G ,04 54,80 Sillano ,15 12,66 Vagli di Sotto ,02 28,96 Vergemoli ,30 14,62 Villa Collemandina ,81 39,90 Totale ,77 56,43 C.M. MEDIA VALLE Bagni di Lucca ,65 41,62 Barga ,53 150,62 Borgo a Mozzano ,41 101,20 Coreglia Antelminelli ,78 92,36 Fabbriche di Vallico ,53 35,48 Totale ,90 79,66 C.M. ZONA N Pescaglia ,37 54,03 Villa Basilica ,47 51,82 Lucca (parte inserita in C.M.) ,19 98,86 Capannori (parte inserita in C.M.) ,13 25,78 Totale ,16 54,04 C.M. ALTA VERSILIA Seravezza ,36 323,81 Stazzema ,72 42,72 Totale ,08 134,85 TOTALE GENERALE ,93 71,39 Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Ancitel La densità abitativa assume quindi valori non molto elevati: in media 71 abitanti per kmq, con punte minime in alcuni comuni della C. M. Garfagnana (Sillano e Vergemoli ospitano sul loro territorio, rispettivamente, 13 e 15 ab./kmq) e, sul resto del territorio, nei comuni di Fabbriche di Vallico, Bagni di Lucca e Stazzema (ciascuno con meno di 50 ab./kmq). I comuni più densamente popolati dell'area sono, invece, Seravezza e Castelnuovo Garfagnana: in entrambi i casi il valore del parametro supera i 200 ab./kmq. In generale, un elevato valore del parametro si riscontra in aree caratterizzate, tra l'altro, da una favorevole collocazione fisica del territorio (cfr. tabella 1 pf ) e da buone condizioni di accessibilità; fattori, questi, che incidono sul grado di attrattività di un comune. Una buona accessibilità determina, infatti, maggiori possibilità di sviluppo, anche grazie ad una maggiore propensione delle aziende a localizzarvi le attività produttive, una più elevata concentrazione di servizi e una più facile mobilità verso altri luoghi. Area Leader della Provincia di Pistoia Nel 1999 la popolazione dell area interessata all Iniziativa Comunitaria Leader Plus è stimata 2 in unità per una superficie di 459 Kmq ** I dati riportati nel presente lavoro si riferiscono, ad eccezione di quelli contenuti della tabella 1, all intera area Leader plus, ad esclusione dei territori di Lucca e Capannori (parte inserita in comunità montana). Per queste zone i dati disponibili non consentono, infatti, una disaggregazione a livello sub-comunale. Tuttavia, occorre precisare che tale esclusione non pregiudica la rappresentatività dell analisi quali-quantitativa effettuata per l area Leader plus complessiva. 1 I valori relativi alla popolazione al 1999 sono stimati, mentre quelli riportati in tabella 2 sono direttamente rilevati alle successive scadenze intercensuarie. 2 La comunità Montana Pistoiese è composta da 6 comuni: Abetone, Cutigliano, Marliana, Piteglio, Sambuca Pistoiese e San Marcello Pistoiese e dalle parti montane dei comuni di Montale, Pescia e Pistoia. A livello statistico risulta molto complicato calcolare gli indicatori per quelle porzioni montane degli ultimi tre comuni nominati. Per questo motivo tali indicatori sono sempre assoluti e quindi riferiti alla globalità del territorio comunale. 5

11 Tabella 1bis Popolazione, Superficie territoriale, Densità demografica (1999) Comuni Popolazione (n.) Popolazione maschile (n.) Popolazione femminile(n.) Superficie territoriale (Kmq) Densità demografica Pistoia Abetone ,26 22,97 Cutigliano ,82 39,55 Marliana ,82 67,88 Montale ,70 94,71 Pescia ,16 40,37 Pistoia ,70 142,10 Piteglio ,05 38 Sambuca Pistoiese ,54 21 S.Marcello Pistoiese ,75 86 Totale Pistoia ,00 60,67 Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Ancitel La densità abitativa assume quindi valori anche abbastanza elevati: in media 60,67 abitanti per kmq, ma questo valore del resto tiene conto dell elevato numero di abitanti presenti in alcuni comuni come quello di Pistoia con ben 363 abitanti/kmq, che come abbiamo già ricordato in nota appartiene alla Comunità Montana solo con una fetta del proprio territorio. All estremo opposto troviamo comuni con bassissima densità abitativa: Sambuca Pistoiese e l Abetone ospitano sul loro territorio, rispettivamente, 21 e 23 abitanti/kmq. In generale, quei comuni appartenenti totalmente alla Comunità Montana hanno un parametro di riferimento che non supera in nessun caso le 100 unità/kmq. In questo sottinsieme un valore del parametro un po più consistente si riscontra in aree caratterizzate, tra l'altro, da una favorevole collocazione fisica del territori e da buone condizioni di accessibilità; fattori, questi, che incidono sul grado di attrattività di un comune. Una buona accessibilità determina, infatti, maggiori possibilità di sviluppo - anche a causa di una maggiore propensione delle aziende a localizzarvi le attività produttive -, una più elevata concentrazione di servizi e una più facile mobilità verso altri luoghi. Area Leader della Provincia di Lucca: Analisi della dinamica della popolazione Allo scopo di descrivere le caratteristiche demografiche dell'area, nelle tabelle 1, 2 e 3 è presentata la consistenza della popolazione e la sua dinamica nel tempo. L analisi dell evoluzione passata, associata a quella del trend più recente, può, infatti, fornire, informazioni per una corretta interpretazione della situazione attuale. Complessivamente nel 1999 la popolazione residente nell'area è stimata in abitanti. A livello territoriale, si riscontrano valori del parametro molto bassi, solo due comuni (Seravezza e Barga) superano, sia pure di poco, i residenti e uno (Castelnuovo G.) i 5.000; mentre, all estremo opposto, una serie di comuni, Vergemoli, Fabbriche di Vallico, Giuncugnano, Careggine, Fosciandora e Sillano, non raggiungono neppure le unità. Tabella 2 - Popolazione residente dal 1961 al 1999 Comuni Popolazione 1961 Popolazione 1971 Popolazione 1981 Popolazione 1991 Popolazione 1999 C.M. GARFAGNANA C.M. MEDIA VALLE C.M. ZONA N C.M. ALTA VERSILIA TOTALE GENERALE Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Ancitel Per quanto riguarda la dinamica demografica la situazione appare, solo in parte, diversa a seconda se si considera l'evoluzione di lungo periodo o quella più recente. Tabella 3 - Evoluzione demografica dal 1961 al 1999 Comuni Var. pop. 1991/61 Var. pop. 1981/61 Var. pop. 1971/61 Var. pop. 1981/71 Var. pop. 1991/81 Var. pop. 1999/91 C.M. GARFAGNANA Totale -19,83-15,99-11,12-5,48-4,57-3,26 C.M. MEDIA VALLE Totale -11,51-6,42-5,47-1,00-5,44-3,10 C.M. ZONA N Totale -20,93-18,20-14,95-3,82-3,34-1,69 C.M. ALTA VERSILIA Totale -11,38-6,97-2,16-4,91-4,74-1,07 TOTALE GENERALE -15,44-11,14-7,77-3,65-4,84-2,67 Fonte: Elaborazioni su dati Istat Relativamente al trend di lungo periodo, quasi tutti i comuni dell'area sono stati segnati da forti fenomeni di esodo della popolazione: complessivamente, nell'ultimo trentennio intercensuario il numero di residenti si è ridotto di circa il 15%, seppure con differenze notevoli a livello territoriale. I fenomeni di più forte spopolamento riguardano: Vergemoli, che nell ultimo trentennio ha più che dimezzato la sua popolazione, Sillano e Stazzema (in entrambi i casi oltre il 40% in meno). Sul resto del territorio si registrano tassi di 6

12 riduzione differenziati, mentre Castelnuovo G. ha mantenuto pressoché stabile la sua popolazione e Seravezza ha, sia pur di poco, registrato un incremento di residenti (2,7% in più). Negli anni 90 la situazione cambia leggermente, con comuni che continuano a perdere un numero importante di residenti e comuni che registrano una, seppure in molti casi lieve, inversione di tendenza. Nel primo gruppo rientrano alcuni territori della C.M. Garfagnana: in particolare, la popolazione di Vergemoli, Careggine e Vagli di Sotto tra l epoca del Censimento del 1991 e il 31 dicembre del 1999 si è contratta in ciascun comune di oltre il 10%. Sul resto del territorio si registrano contrazioni di minore importanza (Castelnuovo G. ha perso il 2,8% della popolazione), e, in talune realtà, un leggero aumento (Villa Collemandina ha subito un incremento di residenti dell ordine del 2,6%). L analisi di questi dati suggerisce una serie di osservazioni. In generale, le tendenze demografiche negative si associano, spesso, a situazioni socio-economiche sfavorevoli, in quanto la mancanza di valide possibilità occupazionali rappresenta, soprattutto per i giovani, uno dei principali motivi di abbandono di un territorio. L area considerata non mostra evidenti segni di fenomeni di ripopolamento che, nel recente passato, sembrano aver interessano talune aree rurali, se non in pochissimi casi e, comunque, con tassi che nella maggior parte sono del tutto insignificanti (intorno al mezzo punto percentuale). A fronte di quest ultima considerazione, occorre, tuttavia, sottolineare che nei territori che nel passato sono stati segnati da forti fenomeni di esodo della popolazione la, sia pur leggera, inversione di tendenza - con trend che cominciano ad essere positivi -rappresenta un segnale molto favorevole. Area Leader della Provincia di Pistoia: Analisi della dinamica della popolazione Allo scopo di descrivere le caratteristiche demografiche dell'area, nelle tabelle 1, 2 e 3 bis è presentata la consistenza della popolazione e la sua dinamica nel tempo. L analisi dell evoluzione passata, associata a quella del trend più recente, può, infatti, fornire, informazioni per una corretta interpretazione della situazione attuale. Complessivamente nel 1999 la popolazione residente nell'area è stimata in abitanti. A livello territoriale, si riscontrano valori del parametro molto bassi, Abetone non raggiunge neppure le unità, mentre la gran parte dei comuni Cutigliano, Marliana, Piteglio e Sambuca Pistoiese oscillano tra i 1500 e i 3000 residenti. Tabella 2bis. Popolazione residente dal 1991 al 1999 Comuni Popolazione 1961 Popolazione 1971 Popolazione 1981 Popolazione 1991 Popolazione 1999 Pistoia Abetone Cutigliano Marliana Montale 1771 Pescia 2267 Pistoia 7631 Piteglio Sambuca Pistoiese S.Marcello Pistoiese Totale Pistoia Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Ancitel Per quanto riguarda la dinamica demografica la situazione appare, in parte, diversa a seconda se si considera l'evoluzione di lungo periodo o quella più recente. Tabella 3bis. Evoluzione demografica: Comuni Var pop. 1991/61 Var pop. 1981/61 Var pop. 1971/61 Var pop. 1981/71 Var pop. 1991/81 Var. pop. 1999/91 C.M. App. Pistoiese -1,28 2,58 3,82-1,19-3,77-1,51 Fonte: Elaborazioni su dati Istat Relativamente al trend di lungo periodo, la maggioranza dei comuni dell'area sono stati segnati da forti fenomeni di esodo della popolazione: complessivamente, nell'ultimo trentennio intercensuario il numero di residenti si è ridotto di circa l 1.3%, seppure con differenze notevoli a livello territoriale. I fenomeni di più forte spopolamento riguardano: Sambuca pistoiese che nell ultimo trentennio ha dimezzato la sua popolazione -, Piteglio ( con oltre il 40% in meno). Sul resto del territorio si registrano anche tassi di incrementi differenziati e tra questi spiccano i casi di Montale, CM pistoiese, dove in controtendenza si è assistito a un ripopolamento del 53% e quello di Pistoia dove negli ultimi 30 anni l incremento registrato è stato di quasi il 4%. Negli anni 90 la situazione cambia leggermente, con comuni che continuano a perdere un numero importante di residenti e comuni che registrano una, seppure in molti casi lieve, inversione di tendenza. Nel primo gruppo rientrano alcuni territori della C.M. Pistoiese: in particolare, la popolazione di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese tra l epoca del Censimento del 1991 e il 31 dicembre del 1999 si è contratta in ciascun comune di oltre il 5% -. Sul resto del territorio si registrano contrazioni di minore importanza: Pescia e Pistoia non hanno perso più del 2,4% della popolazione. L analisi di questi dati suggerisce una serie di osservazioni. In generale, le tendenze demografiche negative si associano, spesso, a situazioni socio-economiche sfavorevoli, in quanto la mancanza di valide possibilità occupazionali rappresenta, soprattutto per i giovani, uno dei principali motivi di abbandono di un territorio. 7

13 Area Leader della Provincia di Lucca: Analisi della struttura della popolazione Prima di analizzare la struttura della popolazione residente, occorre premettere che, spesso, esiste una correlazione tra le variazioni che la popolazione ha subito nel corso del tempo e la sua attuale struttura per classi di età. Infatti, i comuni che nel corso del tempo hanno subito drastici fenomeni di esodo della popolazione, generalmente a carico delle classi più giovani, si caratterizzano per una struttura demografica attuale fortemente compromessa e sbilanciata verso le classi di età più anziane. Fenomeno, questo, destinato ad accentuarsi, soprattutto in assenza di flussi in entrata di residenti giovani, in quanto nella popolazione rimasta il tasso di natalità è basso. Tabella 4 - Incidenza percentuale delle principali classi di età (stima al 1999) Comuni Fino a 2 fino a 5 anni fino a 13 anni 18 anni e15-64 anni 65 anni anni + e + 75 anni e + 85 anni e + Indice di vecchiaia (V/G) Indice di dipendenza (G+V)M Indice di ricambio generazionale (G-V/M) C.M. GARFAGNANA Totale 2,17 4,37 10,37 86,28 65,63 23,19 10,93 3,09 2,24 0,51-0,20 C.M. MEDIA VALLE Totale 2,53 4,71 10,70 86,05 64,84 23,65 11,53 3,47 2,21 0,53-0,20 C.M. ZONA N Totale 2,60 5,22 11,46 85,30 63,62 24,18 12,24 4,26 2,11 0,56-0,20 C.M. ALTA VERSILIA Totale 2,05 4,44 11,10 85,25 66,54 21,50 8,98 2,49 1,94 0,49-0,16 TOTALE GENERALE 2,31 4,57 10,71 85,92 65,38 23,09 10,85 3,19 2,16 0,52-0,19 Fonte: Elaborazioni su dati Istat A tale proposito, la tabella 4 mostra che mediamente nell'area esaminata la popolazione di età superiore ai 65 anni rappresenta circa il 23% del totale (il 3% dei quali ultra ottantacinquenni), con punte che superano il 37% nel comune di Vergemoli (il comune che in assoluto ha subito il più importante spopolamento dagli anni 60 al 1991); valori più contenuti e una struttura demografica migliore si riscontrano nei territori di Castelnuovo G., Piazza al S. e Seravezza, ciascuno con circa il 20% di abitanti di età superiore ai 65 anni. La non favorevole struttura demografica di alcuni territori è confermata anche dalla incidenza delle classi di età più giovani: nei comuni di Vergemoli e Fabbriche di Vallico, infatti, il parametro relativo all'incidenza dei residenti di età fino a 13 anni mostra i suoi valori più bassi (ben al di sotto del 10%). Anche l'analisi degli indicatori collegati alla struttura per classi di età conferma la situazione negativa appena prospettata per alcuni territori. Le situazioni più evidenti riguardano, nell ordine: Vergemoli, Fabbriche di Vallico e Molazzana dove l'indice di senilizzazione - calcolato come rapporto tra gli anziani di età superiore ai 64 anni e i giovani di età fino a 14 anni supera il valore di 4 (7,4 a Vergemoli), contro una media complessiva dell'area di 2,2. Nello stesso modo, l'indice di ricambio generazionale - calcolato rapportando lo sbilancio tra i residenti più giovani (fino a 14 anni) e quelli più anziani (di età superiore ai 64 anni) alla popolazione di età intermedia (tra 15 e 64 anni) nei territori di Vergemoli, Fabbriche di Vallico, Molazzana e Giuncugnano assume un valore meno favorevole rispetto alla media di zona. Poiché la struttura e la variazione della popolazione residente di un dato territorio sono analizzabili anche tramite gli indicatori relativi alla componente migratoria - sbilanci tra iscritti e cancellati in un comune - e alla componente naturale - sbilancio tra nati e morti - la tabella 5 presenta l'andamento di questi due parametri nell'area di indagine. Tabella 5 - Dinamica demografica: saldo naturale e migratorio (1991/81, 1996/91) Comuni Saldo naturale Saldo migratorio Saldo naturale Saldo migratorio C.M. GARFAGNANA Totale -5,38 0,81-2,95 1,10 C.M. MEDIA VALLE Totale -7,07 1,63-3,77 1,43 C.M. ZONA N Totale -7,36 4,02-3,73 1,74 C.M. ALTA VERSILIA Totale -5,65 0,91-2,92 3,34 TOTALE GENERALE -6,19 1,35-3,30 1,70 Fonte: Elaborazioni su dati Istat Per quanto riguarda il saldo naturale, un valore negativo del parametro indica un maggior numero di morti rispetto alle nascite, dovuto in primo luogo a fenomeni di invecchiamento (cui si associa un elevato tasso di mortalità) e/o a bassi tassi di fecondità della popolazione (da cui conseguono bassi valori di natalità). Nell'area di indagine, il parametro assume sempre valori tendenzialmente negativi, ma le situazioni più evidenti riguardano i territori di Fabbriche di Vallico, Giuncugnano e Sillano; al contrario, il fenomeno risulta meno preoccupante nei comuni di Castelnuovo G. e Piazza al S.. Relativamente al saldo migratorio, l'elemento di maggior rilievo riguarda il fatto che nel periodo più recente il movimento migratorio abbia complessivamente consolidato il leggero fenomeno di inversione di tendenza già avviato nel corso degli anni 80, mostrando in pressoché tutti i comuni dell'area - uniche eccezioni di rilievo sono rappresentante da Careggine, Vagli di S., Vergemoli, e Villa Basilica - valori positivi del parametro, con un flusso in ingresso di residenti (iscritti) superiore a quello in uscita (cancellati). Questo progressivo miglioramento del saldo migratorio nel periodo in esame indica come l'area esaminata - che in passato ha subito forti fenomeni di esodo della popolazione con un movimento migratorio sbilanciato verso l'abbandono sia in alcuni casi interessata da un leggero processo di rivalorizzazione demografica (comunque con valori molto contenuti) con tutti gli aspetti positivi che ne conseguono, anche in termini di migliori prospettive di vita legate alla più elevata fruibilità e disponibilità di servizi sul territorio. 8

14 Area Leader della Provincia di Pistoia: Analisi della struttura della popolazione Prima di analizzare la struttura della popolazione residente, occorre premettere che, spesso, esiste una correlazione tra le variazioni che la popolazione ha subito nel corso del tempo e la sua attuale struttura per classi di età. Infatti, i comuni che nel corso del tempo hanno subito drastici fenomeni di esodo della popolazione, generalmente a carico delle classi più giovani, si caratterizzano per una struttura demografica attuale fortemente compromessa e sbilanciata verso le classi di età più anziane. Fenomeno, questo, destinato ad accentuarsi, soprattutto in assenza di flussi in entrata di residenti giovani, in quanto nella popolazione rimasta il tasso di natalità è basso. Tabella 4bis - Incidenza percentuale delle principali classi di età (stima al 1999) Comuni Fino a 2 anni fino a 5 anni fino a 13 anni 18 anni e anni anni 65 anni e + 75 anni e + 85 anni e + Indice di vecchiaia (V/G) Indice di dipendenza (G+V)M Indice di ricambio generazionale (G-V/M) C.M. App. Pistoiese 1,85 3,79 8,88 88,43 43,30 62,98 27,43 13,04 3,57 3,16 0,57-0,29 Fonte: Elaborazioni su dati Istat A tale proposito, la tabella 4bis mostra che mediamente nell'area esaminata la popolazione di età superiore ai 65 anni rappresenta un quarto del totale (il 3.5% dei quali ultra ottantacinquenni), con punte che superano il 31% nel comune di Piteglio. La non favorevole struttura demografica di alcuni territori è confermata anche dalla incidenza delle classi di età più giovani: nei comuni di Sambuca Pistoiese, San Marcello Pistoiese infatti, il parametro relativo all'incidenza dei residenti di età fino a 13 anni mostra i suoi valori più bassi (al di sotto del 10%). Anche l'analisi degli indicatori collegati alla struttura per classi di età conferma la situazione negativa appena prospettata per alcuni territori. Le situazioni più evidenti riguardano, nell ordine: Piteglio, Sambuca Pistoiese e San Marcello Pistoiese dove l'indice di senilizzazione - calcolato come rapporto tra gli anziani di età superiore ai 64 anni e i giovani di età fino a 14 anni arriva quasi a 4 contro una media complessiva dell'area di 2,6. Nello stesso modo, l'indice di ricambio generazionale - calcolato rapportando lo sbilancio tra i residenti più giovani (fino a 14 anni) e quelli più anziani (di età superiore ai 64 anni) alla popolazione di età intermedia (tra 15 e 64 anni) nei territori di Piteglio, Sambuca Pistoiese e San Marcello Pistoiese assume un valore meno favorevole rispetto alle media di zona. Poiché la struttura e la variazione della popolazione residente di un dato territorio sono analizzabili anche tramite gli indicatori relativi alla componente migratoria - sbilanci tra iscritti e cancellati in un comune - e alla componente naturale - sbilancio tra nati e morti - la tabella 5bis presenta l'andamento di questi due parametri nell'area di indagine. Tabella 5bis - Dinamica demografica: saldo naturale e migratorio (1991/81, 1996/91) Comuni Saldo naturale (n.) Saldo migratorio (n.) Saldo naturale (n.) Saldo migratorio (n.) C.M. App. Pistoiese -2,64 0,47 0,016-0,093 Fonte: Elaborazioni su dati Istat Per quanto riguarda il saldo naturale, un valore negativo del parametro indica un maggior numero di morti rispetto alle nascite, dovuto in primo luogo a fenomeni di invecchiamento (cui si associa un elevato tasso di mortalità) e/o a bassi tassi di fecondità della popolazione (da cui conseguono bassi valori di natalità). Nell'area di indagine, il parametro assume sempre valori tendenzialmente negativi (in special modo nel decennio ); ma le situazioni più evidenti riguardano il territorio di San Marcello Pistoiese. Tra gli anni tale indicatore subisce oscillazioni molto più contenute nei comuni della CM Pistoiese. Relativamente al saldo migratorio, l'elemento di maggior rilievo riguarda il fatto che nel periodo più recente il movimento migratorio non abbia complessivamente confermato il leggero fenomeno di inversione di tendenza già avviato nel corso degli anni 80, mostrando in pressoché tutti i comuni dell'area - uniche eccezioni, anche se di lieve entità, sono rappresentante da Cutigliano e Marliana - valori negativi del parametro, con un flusso in ingresso di residenti (iscritti) inferiore a quello in uscita (cancellati). 9

15 Descrizione qualitativa 3 Area Leader della Provincia di Lucca I Comuni ricadenti nell area Leader presentano complessivamente una superficie di ettari (comprendendo anche la parte del Comune di Lucca e di Capannori inserita nella Comunità Montana); tali superfici ricadono quasi totalmente nella fascia altimetrica di montagna oltre i 750m. Tabella 1: Superficie e altitudine del centro principale, altimetria massima e minima Comuni Altitud del centro (m.s.l.m.) Altitudine minima (m.s.l.m.) Altitud. massima (m.s.l.m.) Superficie in ettari 1997 C.M. GARFAGNANA Camporgiano Careggine Castelnuovo G Castiglione Fosciandora Gallicano Giuncugnano Minucciano Molazzana Piazza al Serchio Pieve Fosciana San Romano in G Sillano Vagli di Sotto Vergemoli Villa Collemandina C.M. MEDIA VALLE Bagni di Lucca Barga Borgo a Mozzano Coreglia Antelminelli Fabbriche di Vallico C.M. ZONA N Pescaglia Villa Basilica C.M. ALTA VERSILIA Seravezza Stazzema Fonte: dati Ancitel 1996 L incidenza delle aree agricole sul totale del territorio è prevalente nella Comunità Montana della Garfagnana rispetto alle altre aree (28,6%) e nettamente inferiore nella Zona N (11,69%), come mostra la tabella 2. Tabella 2: incidenza della superficie agricola sulla superficie totale del territorio Comuni Superficie in ettari Totale SAT Incidenza % C.M. GARFAGNANA Totale ,60% C.M. MEDIA VALLE Totale ,32% C.M. ZONA N Totale ,55 11,69% C.M. ALTA VERSILIA Totale ,82 14,31% Fonte: PTC elaborazione dati UMA 1998 Con specifico riferimento alle caratteristiche orografiche, fisiomorfologiche e chimico-fisiche dei territori si possono individuare 2 sistemi di paesaggio: Il sistema Appenninico (che include il Comune di: Minucciano, Giuncugnano, Sillano, Piazza al Serchio, San Romano, Villa Collemandina, Castiglione, Pieve Fosciana, Fosciandora, Barga, Coreglia, Bagni di Lucca); Il sistema Apuano (che include il Comune di: Minucciano, Camporgiano, Vagli, Careggine, Castelnuovo, Molazzana, Vergemoli, Gallicano, Fabbriche, Borgo a Mozzano, Pescaglia, Seravezza, Stazzema). Relativamente alla caratterizzazione dell uso del suolo nei due sistemi di paesaggio: Il sistema Appenninico presenta una zona di crinale ed una di mezza costa; la zona di crinale è ricoperta in maniera continua dal bosco che si interrompe solo nelle zone di valico, mentre la zona di mezzacosta presenta vallate ampie che offrono uno sviluppo della classe d uso del suolo relativo ai prati e prati-pascoli maggiore rispetto a quello delle Apuane. In questo sistema si possono individuare tre gradazioni di zonizzazione di uso del suolo, con sviluppo parallelo alla linea di crinale zona limitrofa al fondovalle molto antropizzata; 3 Estratto da documento Il quadro conoscitivo dell area Leader plus: dalla diagnosi quantitativa della situazione socio-economica alla descrizione qualitativa dei servizi consegnato in allegato al presente PAL. 10

16 zona dove prevale il bosco e il castagneto da frutto in cui l azione antropica si riduce; zona di crinale dove prevalgono nettamente le dinamiche naturali. Il sistema Apuano è diviso in due versanti : della Valle del Serchio in cui si individuano, con il decrescere dell altitudine, bosco-pascoli e prati-pascolo, castagneto da fruttobosco-seminativi e bosco-seminativi-vigneti; della Versilia che presenta uno sviluppo più breve con dislivelli maggiori, valli anguste ed una diversa dislocazione dei nuclei insediativi. La sequenza di uso del suolo in questo caso è costituita da bosco-pascolo e prati-pascolo, bosco-seminativi ed oliveto-vigneto-seminativi. Area Leader della Provincia di Pistoia I Comuni ricadenti nell area Leader presentano complessivamente una superficie di ettari. Pare comunque opportuno fare subito un'importante precisazione, che serve del resto a spiegare anche i dati riportati nella tabella seguente. Quando parliamo di Comunità Montana Pistoiese ci riferiamo completamente a 6 comuni: Abetone, Cutigliano, Marliana, Piteglio, Sambuca Pistoiese e San Marcello Pistoiese; (che tra l'altro sono quelli con valori molto alti sia per l'altitudine del centro, che per l'altitudine massima ma anche per quella minima). Rientrano invece "parzialmente" nella CM pistoiese: Montale, Pescia mentre Pistoia non ne fa parte. Tabella 1bis: Superficie e altitudine del centro principale, altimetria massima e minima Comuni Altitud del centro (m.s.l.m.) Altitudine minima (m.s.l.m.) Altitud. massima (m.s.l.m.) Superficie in ettari Abetone ,6 Cutigliano ,5 Marliana ,9 Montale Pescia Pistoia Piteglio ,6 Sambuca Pistoiese ,2 S.Marcello Pistoiese ,9 Media ,7 Fonte: dati Ancitel 1996 L incidenza delle aree agricole sul totale del territorio è prevalente nei Comuni che appartengono solo parzialmente alla Comunità Montana Pistoiese (37.6%) rispetto all altra zona, composta invece dai 6 comuni che appartengono totalmente alla CM, (16.4%) come mostra la tabella 2bis. Tabella 2bis: incidenza della superficie agricola sulla superficie totale del territorio Comuni Superficie in ettari Totale SAT Incidenza % C.M. App. Pistoiese , ,89% Fonte: Censimento ISTAT 2000,agriccoltura, dati provvisori Con specifico riferimento alle caratteristiche orografiche, fisiomorfologiche e chimico-fisiche dei territori si possono individuare 2 sistemi di paesaggio: Il sistema Appenninico (che include il Comune di: Abetone, Cutigliano, Marliana, Piteglio, Sambuca Pistoiese e San Marcello Pistoiese); Il sistema colle monte(che include parte del Comune di:montale, Pescia, Pistoia). Relativamente alla caratterizzazione dell uso del suolo nei due sistemi di paesaggio: Il sistema Appenninico presenta una netta predominanza di bosco (faggi e castagneti) rispetto alle superficie coltivate e ai pascoli che si interrompe solo nelle zone di valico dove maggiormente si trovano le superfici agricole non utilizzate, mentre la zona di mezzacosta presenta vallate ampie che offrono uno sviluppo della classe d uso del suolo relativo ai prati e pratipascoli. Nella zona di crinale poi, prevalgono nettamente le dinamiche naturali Il sistema colle monte è caratterizzato in modo piuttosto variegato sia da boschi dove l altitudine è più elevata e via scendendo da pascoli e prati e da seminativi e vigneti Area Leader della Provincia di Lucca: Uso del suolo Le caratteristiche di agricoltura marginale emergono chiaramente dalle seguenti tabelle. Le aziende con superfici boscate rappresentano ben il 69% del totale, mentre la superficie boscata aziendale rappresenta il 42% del totale. In alcune aree come la Garfagnana il bosco oscilla fra il 34% ed 73% della SAT, mentre nella Media Valle del Serchio non scende mai al di sotto del 60%, oscillando fra il 61% ed il 68%. Le dimensioni medie delle superfici a seminativo oscillano fra 0,55 ha e 3,97 ha. L indice di boscosità dell area LEADER + della Provincia di Lucca è in media del 75%, il castagneto da frutto interessa il 4% del territorio e rappresenta il 5,2% della superficie boscata. Le superfici agricole rappresentano il 15% della superficie totale. Questi dati evidenziano da una parte un alto grado di naturalità del territorio (vedi indice di boscosità), e dall atra un agricoltura che si orienta, per vocazione indotta dalle caratteristiche del territorio, verso produzioni tipiche del bosco (prodotti del sottobosco in genere, castagne), o verso produzioni di nicchia, di alta qualità e di basso impatto ambientale. 11

17 Area Leader della Provincia di Pistoia: Uso del suolo I dati delle tabelle seguenti ci evidenziano come il territorio di analisi non è caratterizzato per specifiche produzioni ma comprende quelle attività dell uomo (forestazione, conservazione del bosco ecc.) che sono necessarie alla tutela dell ambiente e che si integrano con altre attività produttive quali il turismo, l agriturismo, l artigianato, la castanicoltura, lo sfruttamento razionale dei prodotti del sottobosco, pascoli, coltivazioni di piante e fiori. Senza dubbio quindi il principale punto di forza di quest area è costituito proprio dal patrimonio genetico, ambientale, culturale, storico e paesaggistico mentre assai precario risulta l assetto geologico, idrogeologico (sarebbero necessarie forme meglio organizzate di presidio e controllo del territorio che ridurrebbero gli effetti di eventi naturali e non quali inondazioni, frane, incendi). I progetti in questo settore sono finalizzati allo sviluppo economico e alla tutela ambientale, mediante la predisposizione dei piani di assestamento per la gestione del bosco. Viene proposto lo sviluppo delle attività agricole, sia come produttrici di reddito, che contemporaneamente come mezzo di tutela ambientale, fondandosi sulla valorizzazione dei prodotti tipici di nicchia e di qualità. Per i Comuni di Montale, Pescia e Pistoia non sono disponibili dati riferibili alle porzioni di territorio montano e si riportano i valori dell intera superificie comunale. Tabella 3bis: Aziende delle principali coltivazioni praticate nella Comunità Montana Pistoiese Comuni SAU(*) Seminativi Coltivazioni Totale Boschi Arboricoltura Totale legnose agrarie da legno Abetone Cutigliano Marliana Montale Pescia Pistoia Piteglio Sambuca Pistoiese S.Marcello Pistoiese Totale Pistoia Fonte: Censimento ISTAT 2000,agriccoltura, dati provvisori Tabella 4bis: Superfici delle principali coltivazioni praticate Comuni SAU(*) Superficie Seminativi Coltivazioni Totale Boschi Arboricoltura Agricola Altra sup. Totale legnose agrarie da legno non utiliz, Abetone Cutigliano Marliana Montale Pescia Pistoia Piteglio Sambuca Pistoiese S.Marcello Pistoiese Totale Pistoia Fonte: Censimento ISTAT 2000,agriccoltura, dati provvisori SAU(*): Superficie agricola utilizzabile Siti Natura 2000 delle Provincie di Lucca e Pistoia Il progetto Bioitaly, eseguito in attuazione della direttiva 92/43/CEE habitat, ha portato all individuazione nel territorio Leader della Provincia di Lucca di 17 siti classificati di Importanza Comunitaria (SIC) e di 4 Zone di Protezione Speciale (ZPS) e nel territorio Leader della provincia di Pistoia di 3 siti classificati Zone di protezione Speciale (ZPS) e di 5 siti di Importanza Comunitaria (SIC). Nella tabella 7 vengono presentati i siti in cui sono compresi i Comuni ricadenti nell area Leader e che rappresentano la quasi totalità dei siti natura 2000 della Provincia di Lucca e di Pistoia. Si tratta di siti in cui si trovano gli habitat e le specie di interesse per la conservazione. 12

18 Tabella 7: siti natura 2000, localizzazione ed estensione Siti natura 2000 Superficie ha Comuni area Leader interessati dai siti natura 2000 Monte Sillano - Passo Romecchio 255 Sillano Monte Castellino - Le Forbici 625 Castiglione di Garf.na, San Romano di Garf.na, Sillano, Villa Collemandina Monte Prato Fiorito - Monte Cornato - Valle dello Scesta 1870 Bagni di Lucca Pania di Corfino 135 Villa Collemandina Parco dell'orecchiella - Pania di Corfino - Lamarossa 1924 Piazza al Serchio, Villa Collemandina, San Romano di Garf.na, Sillano Monte Romecchio - Monte Rondinaio - Poggione 715 Abetone, Coreglia, Bagni di Lucca, Barga, Cutigliano Orrido di Botri 223 Bagni di Lucca Valli Glaciali di Orto di Donna - Solco d'equi 2924 Minucciano Monte Sumbra 1895 Careggine, Vagli Sotto, Stazzema Valle del Serra - Monte Altissimo 2058 Seravezza Valle del Giardino 751 Seravezza, Stazzema Monte Croce - Monte Matanna 944 Pescaglia, Stazzema, Vergemoli Monte Tambura - Monte Sella 1808 Minucciano, Seravezza, Stazzema, Vagli Sotto Monte Corchia - Le Panie 3561 Careggine, Molazzana, Seravezza, Stazzema, Vergemoli, Zone Calcaree della Val di Lima e del Balzo Nero 1447 Bagni di Lucca, Piteglio Monte Palodina 819 Fabbriche di Vallico, Gallicano Rupi Basalitiche di piazza al Serchio e Poggio 51 Camporgiano, Piazza al Serchio Praterie Primarie e Secondarie delle Apuane Careggine, Minucciano, Molazzana, Pescaglia, Seravezza, Stazzema, Vagli Sotto, Vergemoli Monte La Nuda Monte Tondo 516 Giuncugnano, Sillano Pian degli Ontani 556 Bagni di Lucca, Cutigliano Capolino 150 Abetone, Bagni di Lucca, Cutigliano Alta Valle del Sestaione 822 Abetone, Bagni di Lucca, Cutigliano Abetone 659 Abetone, Cutigliano Monte Spigolino Monte Gennaio 446 Cutigliano, San Marcello Pistoiese Libro Aperto Cima Tauffi 715 Abetone, Cutigliano La superficie totale interessata dai siti Natura 2000, come illustra la tabella sopra, risulta pertanto di ha equivalente al 26,37% circa della superficie totale dell area LEADER + delle due Provincie Diagnosi iniziale a. Struttura economica e principali tendenze socio-economiche; Area Leader della provincia di Lucca: Analisi della situazione socio-culturale e delle principali variabili macroeconomiche La situazione socio-culturale ed il benessere economico della popolazione presente nell'area sono analizzati tramite indicatori che descrivono il grado di vivacità culturale e il livello dei redditi pro-capite. Tabella 1 - Il livello di istruzione della popolazione residente (1991) Comuni Laureati /popolazione di età > 24 anni Diplomati/ popolazione di età > 24 anni con licenzia Media/popolazione di età > 14 anni Analfabeti/ popolazione di età < 65 anni C.M. GARFAGNANA 1,80 16,00 33,47 0,45 C.M. MEDIA VALLE 2,31 18,14 31,66 0,43 C.M. ZONA N 1,40 13,76 30,81 0,49 C.M. ALTA VERSILIA 2,29 20,28 31,99 0,64 TOTALE GENERALE 2,05 17,47 32,33 0,48 Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Ancitel Per quanto riguarda il primo parametro, la tabella 1 mostra la percentuale di popolazione che possiede un titolo di studio e la frazione di residenti senza titolo di studio della scuola dell'obbligo. In generale, una elevata incidenza di residenti laureati e diplomati indica una situazione favorevole dal punto di vista culturale ed economico, in quanto si può supporre che la permanenza sul territorio di persone professionalmente qualificate sia associata alla presenza di attività economiche remunerative e qualificate, oltre che ad un ambiente culturalmente vivace. Al contrario, una elevata percentuale di residenti analfabeta sul totale della popolazione appartenente alla stessa fascia di età indica una situazione di disagio sociale ed occupazionale. Nell'area esaminata, la frazione di residente di età superiore ai 24 anni che possiede un diploma di scuola media superiore è di oltre il 17% (il 2% dei quali possiede anche un diploma di laurea), mentre su tutto il territorio la popolazione analfabeta rappresenta meno dell 1% della popolazione di età inferiore ai 65 anni. Riguardo agli indicatori diretti o indiretti del benessere economico, la tabella 2 mostra che mediamente per l'anno 1995 ad ogni residente dell'area era attribuibile un reddito medio di quasi 21 milioni di lire. 13

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