SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE

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1 SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE in forma associata tra la Comunità Montana Appennino Parma Est i Comuni di LANGHIRANO LESIGNANO BAGNI MONCHIO DELLE CORTI PALANZANO TIZZANO VAL PARMA CORNIGLIO NEVIANO DEGLI ARDUINI CALESTANO REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE IN FORMA ASSOCIATA TRA LA COMUNITA MONTANA UNIONE APPENNINO PARMA EST E I COMUNI DI LANGHIRANO, LESIGNANO BAGNI, MONCHIO DELLE CORTI, PALANZANO, TIZZANO VAL PARMA, CORNIGLIO, NEVIANO DEGLI ARDUINI, CALESTANO.

2 INDICE Pagina Art.1 Oggetto... 3 Art.2 Finalità 3 Art.3 Funzioni.. 3 Art.4 Principi.. 4 Art.5 Organizzazione.. 5 Art.6 Compiti dello Sportello Unico... 5 Art.7 Avvio del Procedimento.. 7 Art.8 Procedimenti. 7 Art.9 Accesso informatico, informazione e promozione.. 7 Art.10 Sanzioni.. 8 Art.11 Tariffe Art.12 Rinvio alle norme generali... 8 Art.13 Entrata in vigore.. 8 SPORTELLO UNICO IMPRESE APPENNINO PARMA EST 2

3 Art.1 Oggetto Il presente regolamento, nell ambito della disciplina sull ordinamento generale degli Uffici e dei Servizi, della Convenzione tra la Comunità Montana Appennino Parma Est e i Comuni di Langhirano, Lesignano Bagni, Monchio delle Corti, Palanzano, Tizzano Val Parma, Corniglio, Neviano degli Arduini, Calestano per la costituzione dello Sportello Unico per le Attività Produttive in forma associata, definisce i criteri ed i metodi di gestione operativa dello Sportello Unico per le Attività Produttive, di cui al D.lgs 31 marzo 1998 n.112 (titolo II capo IV), al DPR 20 ottobre 1998 n. 447, come modificato dalla Legge n 440/2000, alla L.R. 21 aprile 1999 n.3 (parte terza, titolo V, capo VI), alla Circolare n. Dagl /43647 emessa dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio F. Bassanini in data 8 luglio 1999, alla Delibera di Giunta Regione Emilia Romagna n.1367 del 26 luglio 1999, dalla Delibera di Giunta Regione Emilia Romagna n.1431 del 30 luglio Art.2 Finalità La gestione Associata dello Sportello Unico per le Attività Produttive tra la Comunità Montana Appennino Parma Est e i Comuni di Langhirano, Lesignano Bagni, Monchio delle Corti, Palanzano, Tizzano Val Parma, Corniglio, Neviano degli Arduini, Calestano, costituisce lo strumento sinergico mediante il quale gli Enti convenzionati assicurano unicità di conduzione e la semplificazione di tutte le procedure inerenti gli impianti produttivi di beni e servizi, nonché il necessario impulso per lo sviluppo dell intero territorio. Art.3 Funzioni La gestione in forma associata assicura l esercizio delle funzioni di carattere: Amministrativo - per la gestione del procedimento; Informativo - per l assistenza e l orientamento alle imprese; Promozionale - per la diffusione e alla migliore conoscenza delle opportunità e potenzialità esistenti per lo sviluppo economico del territorio. La Legge d istituzione dello Sportello Unico per le attività produttive e le sue modifiche il successivo regolamento, nonché la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri 8 luglio 1999 (lett. e), la Delibera della Giunta Regionale del 26 luglio 1999 n.1367, individuano le attività e i settori interessati dalle funzioni dello Sportello Unico delle Attività Produttive e cioè le attività di produzione di beni e servizi ivi incluse quelle agricole, commerciali ed artigiane, le attività turistiche ed alberghiere, i servizi resi dalle banche e dagli intermediari finanziari, i servizi di telecomunicazioni, per l ottenimento di autorizzazioni qualora l attività richieda: la localizzazione la realizzazione la ristrutturazione l ampliamento la cessazione la riattivazione la riconversione la rilocalizzazione l esecuzione di opere interne SPORTELLO UNICO IMPRESE APPENNINO PARMA EST 3

4 Art.4 Principi L organizzazione in forma associata è improntata nel rispetto delle leggi dei seguenti principi: Massima attenzione alle esigenze dell utenza; Preciso rispetto dei termini e anticipazioni degli stessi, ove possibile; Rapida risoluzione di contrasti e difficoltà interpretative; Divieto di aggravamento del procedimento e perseguimento costante della semplificazione del medesimo, con l eliminazione di tutti gli adempimenti non strettamente necessari; Standardizzazione della modulistica e delle procedure; Costante innovazione tecnologica tesa alla semplificazione dei procedimenti e dei collegamenti con l utenza, anche mediante l introduzione della firma elettronica ed al miglioramento dell attività di programmazione; Trasparenza delle procedure e apertura del procedimento alle osservazioni dei soggetti portatori di interessi diffusi; Facoltà per l interessato di ricorrere all autocertificazione che attesti, sotto la propria responsabilità, la conformità del progetto alle singole prescrizioni delle norme vigenti; Facoltà dell interessato, inutilmente decorsi i termini per il rilascio degli atti di silenzio/assenso previsti, di realizzare l impianto in conformità alle autocertificazioni prodotte (previa valutazione favorevole di impatto ambientale e ottenimento della Concessione edilizia, ove previsti dalle norme vigenti); Previsione dell obbligo della riduzione in pristino nel caso di falsità di alcuna delle autocertificazioni, fatti salvi i casi di errori od omissioni materiali suscettibili di correzioni o integrazioni; Possibilità del ricorso, da parte del Comune, nella qualità di amministrazione procedente, alla Conferenza di Servizi, le cui determinazioni sostituiscono il provvedimento ai sensi dell articolo 14 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 modificata; Possibilità del ricorso alla Conferenza dei Servizi quando il progetto contrasti con le previsioni di uno strumento urbanistico; in tal caso ove la Conferenza dei Servizi registri un accordo sulla variazione dello strumento urbanistico, la determinazione costituisce proposta di variante sulla quale si pronuncia definitivamente il Consiglio Comunale, tenuto conto delle osservazioni, proposte ed opposizioni avanzate in Conferenza dei Servizi, nonché delle osservazioni ed opposizioni formulate dagli aventi titolo ai sensi della Legge 17 agosto 1942 n Effettuazione del collaudo, da parte di soggetti abilitati non collegati professionalmente né economicamente in modo diretto o indiretto all impresa, con la presenza dei tecnici dello Sportello Unico, entro i termini stabiliti; l autorizzazione e il collaudo non esonerano le Amministrazioni competenti dalle proprie funzioni di vigilanza e controllo e delle connesse responsabilità previste dalla legge. SPORTELLO UNICO IMPRESE APPENNINO PARMA EST 4

5 Art.5 Organizzazione L organizzazione dello Sportello Unico in forma associata tra la Comunità Montana Appennino Parma Est e i Comuni di Langhirano, Lesignano Bagni, Monchio delle Corti, Palanzano, Tizzano Val Parma, Corniglio, Neviano degli Arduini, Calestano, denominato Sportello Unico Imprese Appennino Parma Est, tende a garantire economicità, efficienza, efficacia e rispondenza al pubblico interesse dell azione amministrativa, secondo principi di professionalità e responsabilità e quindi sono assegnate risorse umane, finanziarie e tecniche adeguate alle finalità che devono essere perseguite. Lo Sportello Unico in forma associata è organizzato nel seguente modo: Sportello Unico - denominato di tipo A costituito con sede presso i singoli Comuni di Langhirano, Lesignano Bagni, Monchio delle Corti, Palanzano, Tizzano Val Parma, Corniglio, Neviano degli Arduini, Calestano. Sportello Unico - denominato di tipo B costituito con sede presso la Comunità Montana Appennino Parma Est di Langhirano. L Ufficio dello Sportello Unico A sarà composto da almeno un Responsabile del Servizio Sportello Unico e relativo sostituto. L Ufficio dello Sportello Unico B sarà composto da almeno : Un Responsabile del Sevizio Sportello Unico Associato, Responsabile del Procedimento, e relativo sostituto. Un unità di personale e relativo sostituto. Un addetto alla consegna e ritiro della documentazione nei riguardi degli Enti preposti ai pareri ed autorizzazioni, e relativo sostituto. L organizzazione dello Sportello Unico potrà essere rivista in funzione delle esigenze, degli adeguamenti normativi e delle finalità sopracitate. Le singole amministrazioni si impegnano a provvedere attraverso la riorganizzazione dei propri Uffici e Servizi a garantire il regolare funzionamento dello Sportello Unico. Art.6 Compiti dello Sportello Unico L Ufficio dello Sportello A ha i seguenti compiti e funzioni: Orientamento dell utenza nella richiesta di informazioni compresa la consegna della pratica di domanda e della documentazione a chi ne faccia richiesta; Ritiro della domanda dall utente; Consegna e ritiro, a/da lo Sportello di tipo B, della documentazione occorrente per lo svolgimento dei suoi compiti; Responsabile del procedimento all interno dell Ente; Emissione del provvedimento autorizzatorio finale e riconsegna della pratica al termine dell iter all utente; SPORTELLO UNICO IMPRESE APPENNINO PARMA EST 5

6 Collegamento continuo con lo Sportello di tipo B per garantirne l accesso, la disponibilità dei dati e delle informazioni relative agli adempimenti di propria competenza; Collaborazione con lo Sportello B per il rispetto delle funzioni e dei principi di cui agli articoli precedenti; Referente e coordinatore degli Uffici, all interno dell Ente, preposti ad emettere pareri ed autorizzazioni, al fine di assicurare il buon andamento delle procedure di diretta competenza del Comune; Rispetto dei tempi e delle modalità di ricevimento, trasmissione e comunicazioni relative alla pratica; L organizzazione dell archivio delle pratiche relative al proprio Comune. Referente e partecipazione alla Conferenza dei responsabili degli Sportelli A e B. Assicurare la comunicazione e l informazione nei confronti dell Impresa rispetto allo stato di avanzamento delle pratiche e delle autorizzazioni. Richiesta motivata di convocazione della conferenza dei servizi ai sensi dell art. 5 del DPR n 447/97. Acquisizione parere della Commissione edilizia. Nel caso di immobili sottoposti a vincoli paesaggistici predispone l Autorizzazione ai sensi dell art. 10 l.r. 26/78, D.lgs 490/99 art. 151 e attiva le procedure conseguenti. L Ufficio dello Sportello B ha i seguenti compiti e funzioni: La responsabilità dell attività amministrativa, della gestione e dei risultati dello Sportello Unico; La funzione di Responsabile del Procedimento per l acquisizione dei pareri esterni; Sovrintendere a tutte le attività necessarie al buon funzionamento dello Sportello Unico. Coordinare e collaborare con gli Sportelli A al fine di garantire il rispetto delle funzioni e dei principi di cui agli articoli precedenti; Provvedere all invio ed al ritiro presso le altre Amministrazioni ed Enti esterni della documentazione occorrente per lo svolgimento dei rispettivi compiti e seguirne l andamento dei procedimenti, interpellando direttamente, se necessario, i responsabili dello Sportello Unico individuati come referenti delle rispettive strutture; Sollecitare le Amministrazioni o gli Uffici in caso di ritardi nell emissione dei pareri e/o autorizzazioni o in caso di inadempimenti; Assicurare la comunicazione e l informazione nei confronti dello Sportello A e dell impresa rispetto allo stato di avanzamento delle pratiche e delle autorizzazioni; Curare che siano rispettate le comunicazioni agli interessati e le audizioni con le imprese quando necessario, coinvolgendo le amministrazioni interessate; Orientare l utenza nella richiesta di informazioni; Proporre e/o provvedere all indizione della Conferenze dei Servizi; Predisporre periodicamente relazioni sull andamento dell attività svolta dallo Sportello Unico e proporre piani di lavoro per il perseguimento degli obiettivi assegnati dagli organi politici; Definire, in accordo con i referenti individuati dagli Enti associati, i contenuti delle documentazioni di riferimento richieste dai diversi enti che andranno a costituire le cartelle di presentazione della richiesta di autorizzazione. SPORTELLO UNICO IMPRESE APPENNINO PARMA EST 6

7 Predispone la modulistica tipo per provvedimento finale. Art.7 Avvio del Procedimento L avvio del procedimento avviene con la presentazione della domanda da parte dell interessato presso gli Uffici dello Sportello Unico per le attività produttive. La domanda deve essere redatta nelle forme e nei modi stabiliti dallo Sportello Unico in forma associata e resi preventivamente pubblici. Per una migliore funzionalità dell Ufficio, qualora la domanda non sia presentata nella forma prestabilita, e rispettosa della modulistica allegata al Protocollo d Intesa sottoscritto tra i Comuni e Enti, la domanda stessa potrà non essere valutata. La domanda deve essere presentata esclusivamente e direttamente dall interessato allo Sportello Unico A, ovvero inviata anche a mezzo del servizio postale, con raccomandata a.r., allo Sportello medesimo, ai sensi delle disposizioni di cui a DPR n. 445/2000. La documentazione inoltrata dovrà essere obbligatoriamente già suddivisa e fascicolata in funzione dei pareri che andranno richiesti agli Enti interessati ( AUSL ARPA Vigili del Fuoco ecc ) per l attivazione del procedimento. In caso di inadempienza la pratica potrà non essere recepita e protocollata. La domanda, immediatamente protocollata viene immessa nell archivio informatico. Dalla data del protocollo dello Sportello Unico A prende avvio il procedimento e conseguentemente decorre il tempo per la conclusione dello stesso, che dovrà essere comunicato al richiedente assieme al nominativo del Responsabile del Procedimento. Art.8 Procedimenti Il procedimento viene attivato su domanda dei soggetti interessati e comprende tutti gli adempimenti previsti dalla normativa vigente. E compito dello Sportello unico B attivarsi presso gli altri Uffici o Amministrazioni coinvolti nel procedimento al fine di ottenere il rilascio delle autorizzazioni necessarie. A tal fine possono essere stipulati appositi accordo di programma o protocollo d intesa con le altre Amministrazioni interessate. Il DPR 447/98 e successive modifiche, individua tre tipologie di procedimenti: 1. Procedimento Semplificato 2. Procedimento mediante Autocertificazione 3. Procedura di Collaudo Ciascun procedimento è costituito da vari endoprocedimenti, che riguardano l esigenza di specifiche verifiche, pareri o autorizzazioni previste dalla legge. L iter procedurale si sviluppa secondo la disciplina di cui al D.P.R. n. 447/98 e successive modifiche ed in base al Protocollo d Intesa sottoscritto tra la Comunità Montana Appennino Parma Est, i Comuni ed Enti. Art.9 Accesso informatico, informazione e promozione SPORTELLO UNICO IMPRESE APPENNINO PARMA EST 7

8 Lo Sportello Unico sarà fornito di adeguate dotazioni tecnologiche di base che consentono una rapida gestione delle procedure ed un agevole e costante collegamento con l utenza, con le altre strutture interne e con gli Enti esterni. A partire dall attivazione dei programmi informatici messi a disposizione dello Sportello Unico, sarà consentito a chiunque vi abbia interesse, l accesso gratuito all archivio informatico gestito in forma associata, anche per via telematica, per l acquisizione di informazioni concernenti: Gli adempimenti previsti dai procedimenti per gli insediamenti produttivi; Le domande di autorizzazioni presentate, con relativo stato d avanzamento dell iter procedurale o esito finale dello stesso; La raccolta dei quesiti e delle risposte relative ai diversi procedimenti; I servizi di informazione, rivolti in particolare alle realtà imprenditoriali, relativi a finanziamenti e agevolazioni finanziarie e tributarie a livello comunitario, nazionale, regionale e locale; Le informazioni relative alla conoscenza del territorio e delle potenzialità economico- produttive offerte dallo stesso. Non sono pubbliche le informazioni che possono ledere il diritto alla privacy o alla privativa industriale o rientrino nelle limitazioni al diritto di accesso ai documenti amministrativi. Il diritto di accesso può essere esercitato indifferentemente presso gli Sportelli Unici A e B. Il diritto d accesso è regolato ai sensi della Legge 241/90 e nel rispetto della Legge 675 del 31/12/1996. Art.10 Sanzioni Lo Sportello Unico ha facoltà di esperire controlli a campione sulla veridicità delle autocertificazioni prodotte, senza aggravare il procedimento amministrativo. Ravvisata la falsità di alcune delle autocertificazioni, fatti savi i casi di errori ed omissione materiale suscettibili di correzioni o integrazioni, il Responsabile del Procedimento trasmette immediatamente gli atti alla Procura della Repubblica, dandone contestualmente comunicazione all interessato. La falsità di eventuali autocertificazioni, prodotte a corredo delle istanze, comporta responsabilità penali ed è causa ostativa al rilascio dell autorizzazione finale. Art.11 Tariffe I servizi resi dallo Sportello Unico Imprese Appennino Parma Est non sono soggetti al pagamento di diritti aggiuntivi a quelli già previsti dai singoli Comuni associati relativi ai vari procedimenti (certificati, pareri, autorizzazioni, concessioni, ecc.) La struttura responsabile del procedimento provvede alla riscossione dei diritti, riversandoli per le quote di spettanza alle Amministrazioni che hanno svolto attività istruttorie. Art.12 Rinvio alle norme generali Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, si fa rinvio alla normativa vigente in materia di Sportello Unico per le Attività Produttive, alla Legge n. 241/90 e successive modifiche ed integrazioni, nonché alle ulteriori norme di leggi vigenti in materia ed ai regolamenti Comunali sull ordinamento degli Uffici e dei Servizi ed alla Convenzione tra la Comunità Montana SPORTELLO UNICO IMPRESE APPENNINO PARMA EST 8

9 Appennino Parma Est e i Comuni di Langhirano, Lesignano Bagni, Monchio delle Corti, Palanzano, Tizzano Val Parma, Corniglio, Neviano degli Arduini, Calestano, per la costituzione dello Sportello Unico per le Attività Produttive. Art.13 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il Tale ipotesi di funzionamento potrà essere sottoposta a modifiche migliorative e cambiamenti frutto delle esperienze operative svolte, a seguito di esigenze organizzative e/o adeguamenti normativi. SPORTELLO UNICO IMPRESE APPENNINO PARMA EST 9

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