DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 20/10/2005 Identificativo Atto n. 1136

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1 DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 20/10/2005 Identificativo Atto n Oggetto: INFLUENZA AVIARIA. FERMO PROGRAMMATO OBBLIGATORIO DELL'ALLEVAMENTO DEL TACCHINO DA CARNE Il Dirigente della Struttura Programmazione veterinaria e rapporti internazionali RICHIAMATE: la D.G.R. n.8/647 del 14 settembre 2005 Influenza Aviaria, iniziative regionali ; con cui è stato approvato il Piano contro l influenza aviaria; la D.g.r. 4 agosto 2005, n 8/470: Legge regionale n.7/2000 misure regionali di sostegno a favore degli allevamenti avicoli e fauna selvatica colpiti dall influenza aviaria - Indennizzi per mancato reddito che prevede l indennizzo, in favore degli allevatori, per mancato reddito conseguente a provvedimento di ordine sanitario di fermo programmato obbligatorio dell allevamento di tacchini CONSIDERATA l attuale situazione epidemiologica internazionale determinata dalla circolazione del virus influenzale H5N1; CONSIDERATO il rischio di una possibile epidemia di influenza aviaria; RITENUTO opportuno adottare provvedimenti sanitari straordinari al fine di ridurre la possibilità di introduzione e diffusione del virus influenzale aviare CONSIDERATO che la densità degli allevamenti avicoli è tra i fattori che aumentano il rischio di diffusione del virus influenzale e che i tacchini rappresentano la specie più sensibile a tale agente infettante; RITENUTO indispensabile definire i parametri che identifichino una determinata area come area densa ; STABILITO di ridurre il rischio sanitario di diffusione del virus influenzale diminuendo la densità avicola delle aree definite come dense ; CONSIDERATO che il rischio sanitario di ogni singola area densa dipende da un insieme di fattori sanitari ed epidemiologici; RITENUTO quindi opportuno suddividere le aree dense in classi, in relazione al proprio rischio sanitario e ridurre tale rischio, prioritariamente, nelle aree dense appartenenti alle classi a maggior rischio sanitario, elencate nell Allegato 1; DATO ATTO che, al fine di ridurre il rischio sanitario di tali aree, è opportuno disporre il fermo obbligatorio programmato d attività degli allevamenti di tacchini da carne, in quanto specie particolarmente sensibile al virus influenzale aviare; 1

2 EVIDENZIATO inoltre che l'individuazione degli allevamenti di tacchini da assoggettare al fermo obbligatorio programmato avviene sulla base di criteri oggettivi, conformemente alle procedure descritte nell allegato A del presente Decreto; CONSIDERATO che il combinato disposto dell'art.16 e dell'allegato 1 del Decreto Legislativo 9 luglio 2003, n.225, prevede, tra l altro, specifiche sanzioni amministrative in caso di violazione delle misure sanitarie addottate per i casi di presenza o di sospetto di influenza aviaria; ACQUISITO il parere favorevole delle associazioni di categoria che ritengono opportuno adottare tale provvedimeto al fine di ridurre la possibilità di introduzione e diffusione del virus influenzale aviare; ATTESO che il fermo programmato obbligatorio dell allevamento del tacchino costituisce un provvedimento d urgenza che, nell ottica di una completa riorganizzazione del settore avicolo, deve essere supportato da interventi a medio e lungo termine senza i quali i relativi benefici avrebbero una efficacia limitata esclusivamente al tempo di esecuzione del fermo; VISTA la lr.16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII legislatura; D E C R E T A 1. Di applicare nel territorio della Regione Lombardia, al fine di ridurre la possibilità di introduzione e diffusione del virus influenzale aviare, il provvedimento di fermo programmato obbligatorio dell allevameto del tacchino secondo le procedure indicate nell Allegato A al presente Decreto, che ne costituisce parte integrante. 2. Di dare atto che le aree nelle quali si attua il fermo programmato obbligatorio dell allevameto del tacchino sono indicate nell Allegato 1 al presente decreto, che ne costituisce parte integrante 3. Di disporre che gli allevamenti di tacchini da sottoporre a fermo programmato obbligatorio, individuati conformemente alle procedure descritte nell allegato A, sono elencati nell Allegato 2 al presente Decreto, che ne costituisce parte integrante 4. Di stabilire che il fermo d allevamento, di cui al precedente punto 1: a) si applica dalla data di entrata in vigore del presente Provvedimento, a seconda del calendario di accasamento di ciascun allevamento b) ha una durata di almeno 6 mesi 5. Di disporre che le aziende interessate, nelle aree omogenee comprendenti gli allevamenti di tacchini sottoposti al fermo di attività di cui al presente decreto, devono programmare gli accasamenti in modo tale da garantire, comunque, il rispetto delle disposizioni previste dalle vigenti norme 2

3 6. Di incaricare i Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL, competenti per territorio, alla notifica del presente provvedimento agli allevamenti di cui all Allegato 2; 7. Di dare atto che ai trasgressori del presente provvedimento sono applicate le sanzioni pecuniarie previste all articolo 16 del Decreto Legislativo 9 luglio 2003, n. 225; 8. Il presente Decreto entra in vigore alla data della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia per consentirne l adeguata pubblicità legale Il Dirigente della Struttura Programmazione veterinaria e rapporti internazionali (Mario Astuti) 3

4 ALLEGATO A al DDUO n 15371del 20/10/05 Fermo programmato obbligatorio dell allevamento del tacchino da carne 1. FERMO PROGRAMMATO OBBLIGATORIO DELL ALLEVAMENTO DEL TACCHINO Programma Regionale 1.A Premessa Il manifestarsi di focolai di infezione di influenza aviaria può essere correlato a diversi fattori: caratteristiche biologiche del virus (largo spettro d azione, persistenza nell ambiente e in serbatoi naturali sia selvatici che domestici, patogenicità specie-specifica, ecc.) presenza di aree ad elevata densità di allevamenti avicoli contemporanea presenza di numerose specie sensibili introduzione del virus negli allevamenti per possibile contatto con volatili selvatici caratteristiche organizzative e strutturali dell industria avicola (strette connessioni funzionali fra allevamenti, elevato numero di contatti a rischio, ecc.) Considerata l attuale situazione sanitaria ed epidemiologica, al fine di ridurre il rischio sanitario di introduzione, diffusione del virus e le possibilità di una sua mutazione verso l alta patogenicità, si ritiene opportuno intervenire su uno di tali fattori alleggerendo il peso zootecnico delle aree più densamente popolate, intervenendo sugli allevamenti di tacchini in quanto si sono dimostrati la specie avicola più sensibile al virus e quella nella quale la vaccinazione ha manifestato minor efficacia. Questo alleggerimento deve essere effettuato prevedendo un fermo obbligatorio di attività, per un tempo minimo di 6 mesi, negli allevamenti di tacchini presenti in specifiche aree, definite dense, e selezionati secondo parametri oggettivi. 1.B Procedura utilizzata per definire le aree e le relative classi di rischio o Premesso che il grado di densità di un area rappresenta l elemento fondamentale di rischio sanitario per gli allevamenti in essa presenti, si definisce come Area densa, quell area nella quale si trovano almeno 2 allevamenti di tacchini ad una distanza inferiore o uguale a 2Km o All interno di ciascuna area densa sono stati considerati ulteriori fattori di rischio - presenza di allevamenti avicoli sede di focolaio negli ultimi anni - presenza di particolari tipologie di allevamenti avicoli quali ovaiole e riproduttori (allevamenti a lunga vita ) o In base alla presenza di tali fattori di rischio le aree dense risultano quindi suddivise in 4 classi di rischio ( in ordine decrescente): - classe di rischio1 (RK1): aree dense con contemporanea presenza di allevamenti avicoli sede di focolai pregressi e di allevamenti a lunga vita - classe di rischio 2 (RK2): aree dense con presenza solo di allevamenti avicoli sede di focolai pregressi - classe di rischio 3 (RK): aree dense con presenza solo di allevamenti a lunga vita - classe di rischio 4 (RK4): aree dense senza la presenza di allevamenti avicoli sede di focolai pregressi e di allevamenti a lunga vita

5 ALLEGATO A al DDUO n 15371del 20/10/05 Fermo programmato obbligatorio dell allevamento del tacchino da carne 1.C Parametri oggettivi per l individuazione degli allevamenti di tacchini in cui applicare il fermo di attività obbligatorio. In ciascuna area densa, gli allevamenti di tacchini da sottoporre al fermo obbligatorio di attività sono stati selezionati sulla scorta dell analisi oggettiva dei seguenti criteri: - allevamento sede di pregressi focolai - quante volte lo stesso allevamento è stato sede di focolaio - posizione dell allevamento rispetto ad altri allevamenti di tacchini o volatili a lunga vita - posizione dell allevamento rispetto ad aree dense limitrofe - consistenza dell allevamento 1.D Applicazione delle procedura nella realtà avicola lombarda Applicando le procedure sopra descritte, tramite il supporto del Sistema Anagrafe Regionale e del programma di Georeferenziazione degli allevamenti, sono state individuate 37 aree dense comprendenti un totale di 117 allevamenti di tacchini. Tali aree dense risultano cosi suddivise (cartina Allegato A): - 8 aree dense con un totale di 31 allevamenti di tacchini in classe di rischio 1 (RK1) - 22 aree dense con un totale di 62 allevamenti di tacchini in classe di rischio 2 (RK2) - 1 area densa con un totale di 4 allevamenti di tacchini in classe di rischio 3 (RK3) - 6 aree dense con un totale di 14 allevamenti di tacchini in classe di rischio 4 (RK4)

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7 ALLEGATO 1 al DDUO n del 20/10/05 Fermo programmato obbligatorio dell allevamento del tacchino da carne AREE DENSE NELLE QUALI SI ATTUA IL FERMO PROGRAMMATO DELL ALLEVAMENTO DEL TACCHINO Le aree dense nelle quali si attua il fermo obbligatorio d attività ai sensi del presente decreto sono: tutte le aree dense appartenenti alla Classe di rischio 1 (RK1) le aree dense appartenenti alla Classe di rischio 2 (RK2) situate nella Zona di Vaccinazione d Emergenza (ZVE) con vaccino bivalente di cui all Allegato 1 del DDUO n 1514 del 7 febbraio 2005 Linee guida per la prevenzione e il controllo dell influenza aviaria a bassa virulenza in lombardia Elenco delle aree dense in cui si attua il fermo obbligatorio d attività (cartina Allegato 1): Aree dense di Classe di rischio 1 (RK1): o RK1. 1 o RK1. 2 o RK1. 3 o RK1. 4 o RK1. 5 o RK1. 6 o RK1. 7 o RK1. 8 Aree dense di Classe di rischio 2 (RK2): o RK2. 1 o RK2. 2 o RK2. 3 o RK2. 4 o RK2. 5 o RK2. 6 o RK2. 7 o RK2. 8 o RK2. 9 o RK2. 10 o RK2. 11

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9 ALLEGATO 2 al DDUO n 15371del 20/10/2005 Fermo programmato obbligatorio dell allevamento del tacchino da carne ALLEVAMENTI DI TACCHINI APPARTENENTI ALLE AREE DENSE DI CUI ALL ALLEGATO 1 E NEI QUALI SI ATTUA IL FERMO PROGRAMMATO DELL ALLEVAMENTO Con l obiettivo di eliminare tutte le aree dense di Classe di rischio 1 (RK1) e le aree dense di Classe di rischio 2 (RK2) presenti nella Zona di Vaccinazione di Emergenza (ZVE) con vaccino bivalente di cui all allegato I del DDUO 1514/05, gli allevamenti di tacchini nei quali si attua si attua il fermo obbligatorio d attività ai sensi del presente decreto sono: o In Aree dense di Classe di rischio 1 (RK1) N Area densa Allevamento RK BS121; RK BS103; 127BS106 RK BS009 RK BS204; 078BS181 RK BS023; 172BS021; 013BS024; RK BS166; 086BS172; 086BS159; 086BS160 RK BS227 RK MN020; 028MN004 o In Aree dense di Classe di rischio 2 (RK2) N Area densa Allevamento RK BS008 RK BS106; 147BS105 RK BS107 RK BS014; 159BS015; 159BS019 RK BS230 RK CR106 RK MN007;034MN081 RK BS274 RK MN127; 036MN130 RK MN232; 026MN244 RK MN214;026MN246; 026MN250

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