2010 RELAZIONE GENERALE

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1 Consorzio Parco Nord Milano Servizio Sviluppo Parco Via Clerici, Sesto San Giovanni (MI) Tel.: Fax: E_mail: progetti@cert.parconord.milano.it Progetto preliminare fonti energetiche rinnovabili 2010 RELAZIONE GENERALE Febbraio 2012

2 Progetto preliminare fonti energetiche rinnovabili 2010 Premessa Il presente intervento prende spunto, da un lato, dalla consolidata tradizione del Parco nello sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili (biomasse ed energia solare) e, dall altro, dall esigenza di garantire la sicurezza ambientale degli utenti del parco incrementandone altresì la qualità nella fruizione. Le energie rinnovabili sono quelle forme di energia generate da fonti che, per loro caratteristica intrinseca, si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudichi le risorse naturali per le generazioni future. Sono dunque generalmente considerate "fonti di energia rinnovabile" il sole, il vento, il mare, il calore della Terra, ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro. Dal 1998 il Parco, con la realizzazione di un impianto di riscaldamento per gli uffici consortili a biomasse legnose, ha avviato lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili; tale attenzione verso le energie sostenibili, necessaria per un soggetto che faccia della tutela e della valorizzazione del territorio la propria attività istituzionale, ha trovato conferma nell installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda ad uso sanitario (solare termico) nel 1999 e, infine, con la costruzione di un impianto a pannelli solari (solare fotovoltaico) della potenza di 46 Kwh, nell anno Attualmente tale impianto è in grado di garantire il 56% del fabbisogno di energia elettrica degli uffici consortili, abbattendo, contestualmente, la dispersione di CO 2 in atmosfera di quasi 60 tonnellate. Il Consorzio si pone quindi quale obiettivo l incremento di tale percentuale, nell ottica di una totale futura indipendenza dalle energie non rinnovabili, mediante l incremento dell esistente impianto con l aggiunta di una pensilina con copertura in pannelli solari della potenza di ca. 25 Kwh, in grado di assicurare un soddisfacimento complessivo di oltre l 80% del fabbisogno annuo consortile di energia elettrica. Accanto tuttavia alle fonti energetiche rinnovabili tale sensibilità ecologica si estende anche alla scelta di soddisfare, con innovative tecnologie a basso consumo, le sempre più pressanti richieste poste dagli utenti del Parco per una fruizione più sicura; obiettivo questo che si intende sostenere mediante un adeguata illuminazione di due punti d accesso al Parco rappresentanti, nell un caso, fondamentali nodi di interscambio Parco mezzo pubblico (tram n. 31 ed autobus n. 728) e, nell altro caso, mezzo di incremento della fruizione degli spazi Parco, soprattutto in occasione delle iniziative serali aperte al pubblico (ad es. durante il festival della biodiversità). A tale proposito è stato predisposta un ipotesi per l illuminazione a led della passerella su V.le Fulvio testi, delle adiacenti fermate del tram e dell autobus e di un percorso di accesso alla sede del Parco dalla Via Clerici. In questo modo la maggiore qualità nella fruizione si abbina al risparmio energetico nell'illuminazione pubblica, un esigenza, quest ultima, assolutamente rilevante

3 soprattutto se posta in relazione con le ricadute ambientali dei processi di produzione dell energia elettrica. Una delle soluzioni più efficienti che l attuale tecnologia metta a disposizione è rappresentata per l appunto dai faretti con luce a led. Il led è una lampada a basso consumo energetico e ad alto rendimento. Si può infatti considerare che, senza perdere in intensità luminosa, l'effetto di luce generato da 3 led da 2 watt sia paragonabile a quello di una lampadina da 50 watt. Nella lampadine ad incandescenza infatti il 95% dell'energia è impiegata per portare ad incandescenza il filamento e solo il 5% per emettere luce. Oltre al risparmio economico realizzato grazie ad un minor consumo energetico, le lampade a led si caratterizzano anche per una maggiore durata suggerendone quindi l uso in situazioni, come gli impianti esterni in spazi spesso difficili da raggiungere, in cui la frequente sostituzione comporterebbe alti costi di manutenzione. Per soddisfare tali esigenze è stato quindi ipotizzato un intervento articolato nelle seguenti fasi: - formazione della struttura portante in carpenteria metallica sul lato ovest dei corpi C, D ed E della cascina centro Parco; - integrazione degli elementi di copertura, posa di celle fotovoltaiche e collegamento alla rete consortile; - preparazione impianti e predisposizioni sedi corpi illuminanti; - posa e collaudo corpi illuminanti; Il tutto come meglio descritto dagli elaborati tecnici, parte essenziale del presente progetto e nel rispetto di una programmazione degli interventi che, stante la peculiarità delle opere da realizzare e le particolari competenze richieste alle ditte affidatarie, le veda articolate in due autonomi lotti realizzativi: pannelli fotovoltaici e impianti di illuminazione, completi delle necessarie opere a corredo. Inquadramento territoriale Gli interventi in oggetto vanno ad interessare il settore nord-est del Parco nei Comuni di Cinisello Balsamo (impianto fotovoltaico) e Sesto San Giovanni (impianti di illuminazione). Le opere in oggetto stanno in parte in zona di Parco Naturale ex L.R. n. 23/06 (percorso di accesso alla Cascina Centro Parco), in parte in zona Parco naturale attrezzato di livello metropolitano (percorso di accesso alla Cascina Centro Parco e percorso di discesa dalla passerella su V.le Fulvio Testi) ex art. 5 del vigente P.T.C. del Parco approvato con L.R. 63/1990 e s.m.i. e, infine, in zona Parco attrezzato urbano ex art. 7 del citato P.T.C. (passerella su V.le Fulvio Testi). Considerando che le zone di Parco naturale attrezzato di livello metropolitano sono finalizzate al recupero naturalistico ambientale, attraverso il potenziamento delle macchie boscate esistenti, i nuovi rimboschimenti e la salvaguardia e nuova costituzione di prati e radure calpestabili 10. Gli interventi sulla Cascina del Parco

4 sono estesi anche alla demolizione e ricostruzione e all'ampliamento degli edifici esistenti, quelle di Parco attrezzato urbano sono destinate al verde, il gioco e lo sport, nonché ai parcheggi ed alle attrezzature pubbliche di supporto e collaterali. Sono ammesse, previo parere favorevole del Consorzio, sulla localizzazione e sul progetto esecutivo, altre attrezzature pubbliche ai sensi dell'art. 22, L.R. 15 aprile 1975, n. 51., infine per le zone a Parco Naturale, si dispone che siano vietate le attività e le opere che possano compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati, ; si può affermare che le opere proposte dal presente progetto, integrate con il manufatto cascina, da un lato, come i pannelli fotovoltaici ed interrate dall altro, come i faretti segnapassi per l illuminazione del percorso di ingresso, ben si armonizzino e si conformino (come da apposita dichiarazione) con le previsioni normative sopra richiamate. Quadro economico dell intervento Intervento complessivo A) Totale opere (compresa sicurezza) ,00 B) Totale progettazione ,00 Totale intervento ,00 SOMME A DISPOSIZIONE: I.V.A. 21% su B 7.238,28 I.V.A. 10% su A ,20 Contributi previdenziali su B 1.668,25 Spese tecniche interne e incarichi esterni 2.355,72 Imprevisti e pubblicazioni ,61 Acquisizione di software e di servizi informatici, informazione e comunicazione ,94 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE: , ,00 COSTO TOTALE DELL INTERVENTO ,00 (*) Progettazione preliminare, procedure amministrative, direzione generale dei lavori e Responsabilità del Procedimento assunti all interno del Consorzio. Rispetto ai costi totali dell intervento pari a ,00 il Consorzio finanzierà con propri mezzi di bilancio ,00, pari al 27,76% del costo totale dell intervento. Dati Geologici Data la tipologia dell intervento non sono state condotte particolari analisi geologiche, la natura dei terreni circostanti tuttavia è nota: si tratta normalmente di terreni alluvionali con depositi formati da ghiaie in matrice sabbiosa o, più scadenti, limoso/argillosa, nello strato superficiale sono presenti talvolta materiali di risulta. E possibile la presenza di acqua di falda ma comunque ad una quota inferiore a quella di fondo scavo prevista (ca. 12 m). Sono, in ogni caso, disponibili indagini penetrometriche e relazioni geologiche relative ad aree limitrofe.

5 Sicurezza del cantiere Conformemente a quanto disposto dalla principale normativa in materia di sicurezza dei cantieri edili, si disporrà, in sede di redazione del progetto esecutivo, se necessario, alla nomina del coordinatore in materia di sicurezza ex D.lgs 81/2008 e, in sede di aggiudicazione delle opere, alla verifica del piano operativo di sicurezza e del documento sulla valutazione dei rischi, presentati dall impresa aggiudicataria sulla base delle disposizioni del citato decreto 81/2008.