L ALTERNANZA NELLA SCUOLA DELLE COMPETENZE

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1 Percorso di formazione e ricerca-azione per i Referenti di Istituto per l alternanza scuola lavoro L ALTERNANZA NELLA SCUOLA DELLE COMPETENZE Umberto Vairetti 21 marzo 2016

2 Tutto ebbe inizio a Trento, verso la fine dell anno di grazia 1979 anche se oggi duriamo fatica a darci conto che s era nel secolo passato.

3 OGGI PARLIAMO DI ALTERNANZA NELLA SCUOLA DELLE COMPETENZE - competenze richieste dal mondo del lavoro - profili di prestazione e profili di competenza - competenze formali, non formali e informali - le competenze chiave nell alternanza - la valutazione delle competenze acquisite in alternanza - laboratorio sulle competenze trasversali Competenze (tecniche e trasversali), domanda, prestazioni, coprogettazione, programmazione triennale, valutazione

4 L ALTERNANZA NELLA DIDATTICA La scuola ha il compito di favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti: La competenza non può essere «trasferita» come una conoscenza: si impara solo facendo L alternanza è una strategia formativa particolarmente efficace perché mette gli studenti in condizione di fare avendo un risultato da produrre, in un sistema rigoroso di regole organizzative (tempi, procedure, ruoli ) La valutazione delle performance è il solo modo (sul lavoro e anche a scuola) per accertare l effettivo possesso di una competenza e poterla certificare Alternanza = percorso formativo, parte di una strategia formativa più articolata L alternanza: usa il tirocinio, ma non è solo tirocinio permette di fare un esperienza di inserimento lavorativo, in presenza di un progetto formativo individuale

5 DALLA «GUIDA OPERATIVA» MIUR Progettazione didattica delle attività di alternanza: co-progettazione dell intero percorso individuale di apprendimento un percorso unitario che miri allo sviluppo di competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale, spendibili nel mondo del lavoro equivalenza formativa tra esperienza scolastica e lavorativa in una prospettiva pluriennale con criteri di gradualità e progressività Coerenza con il Piano dell Offerta Formativa: definire le competenze attese progettare con la struttura ospitante il percorso preparare a scuola l apprendimento in azienda condividere e rielaborare in aula quanto sperimentato le discipline sono contestualizzate e coniugate con l apprendimento mediante esperienza di lavoro i risultati di apprendimento verranno valutati nell ambito delle discipline. Sono funzionali tecniche di valutazione che permettano l accertamento di processo e di risultato. L attenzione al processo consente di valutare anche gli atteggiamenti e i comportamenti

6 LA COMPETENZA - 1 Competenza: la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale continuità in contesti diversi o a livelli diversi evidenza prestazioni

7 LA COMPETENZA - 2 Ø rapporto tra sapere e fare Ø dimostrazione del possesso di capacità e conoscenze Ø assunzione di comportamenti adeguati al contesto in cui si opera Ø responsabilità nei confronti del proprio operare e del risultato Ø padronanza dei saperi, delle tecniche e degli strumenti la didattica delle competenze è: un insieme di strategie formative per sviluppare o rafforzare le competenze mettendo gli studenti alla prova

8 LA COMPETENZA 3 caratteristiche osservabili di una competenza: ü ü ü La produzione del risultato previsto L esecuzione delle operazioni richieste o prescritte L assunzione dei comportamenti richiesti o prescritti prestazione

9 LA DIDATTICA DELLE COMPETENZE Definire bene gli obiettivi La definizione degli obiettivi deve considerare: la performance (ciò che deve essere in grado di fare lo studente) le condizioni (cioè il contesto in cui deve essere realizzata la performance, molto diverso se si tratta dell aula, di un laboratorio o di un reparto aziendale) il criterio di verifica (i parametri di misurazione della prestazione e la soglia per cui essa è considerata accettabile). Condiviso tra tutti i valutatori, riconoscibile dagli studenti, «trasparente»

10 LE COMPETENZE-OBBIETTIVO DELL ALTERNANZA Quali competenze scegliere? Quali sono le competenze che le aziende ritengono decisive per un positivo inserimento in azienda dei neo-diplomati? REPERTORI INDICAZIONI DALLE IMPRESE INTERVISTE ESAME DELLE ESPERIENZE PRECEDENTI DI ALTERNANZA Imprese partner e aziende ospitanti CTS

11 LA DOMANDA DI COMPETENZE 1 SETTORE TECNOLOGICO Meccanica e meccatronica COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI 1 collabora all attività di elaborazione/innovazione di un progetto o di un prodotto studia il layout d'impianto (di un'attrezzatura, una linea di produzione ) e gli schemi; identifica le 2 determinanti strutturali e prestazionali, le unità elementari, le modalità di collegamento, le quantità necessarie per ogni tipo di componente regola e imposta i parametri o la sequenza di un processo produttivo o di una lavorazione, seleziona i 3 materiali, le attrezzature e i metodi di attrezzaggio in conformità alle specifiche disegna particolari e complessivi corredati delle specifiche utilizzando programmi di disegnazione anche 4 avanzati (2D, 3D: ad es. Autocad, Solid Works, ) 5 prepara il modello o lo stampo con l'aiuto di dati di produzione 6 Esegue tutte le operazioni di sostituzione, revisione, allineamento e centraggio, presettaggio e taratura 7 Ritira i pezzi grezzi o semilavorati e ne rileva lo stato; staffa/fissa i pezzi si attiene alle specifiche progettuali e alle distinte di lavorazione, controlla i parametri di qualità e le 8 tolleranze 9 verifica la funzionalità dei dispositivi e delle apparecchiature e il corretto avanzamento delle lavorazioni rileva l'eventuale malfunzionamento o non conformità della macchina o del processo e interviene 10 durante la lavorazione per effettuare operazioni di revisione e sostituzione dei componenti usurati effettua la diagnosi di guasti e di anomalie di funzionamento, riconoscendone le tipologie e le principali 11 cause 12 rileva e interpreta segnali di allarme derivanti da sensori e dispositivi, rileva e valuta i possibili rischi Esegue test per il controllo qualità utilizzando i piani di campionamento e i principali strumenti di misura, 13 segnala e registra le non conformità del processo o del prodotto 14 effettua il riesame del progetto tecnico di dettaglio in relazione ai dati di produzione

12 LA DOMANDA DI COMPETENZE 2 SETTORE TECNOLOGICO Informatica e Telecomunicazioni COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI individua i requisiti (di sistema o di rete) e sceglie le metodologie, le tecnologie, le applicazioni ICT, HW e 1 SW più adatte in funzione di un dato contesto o progetto progetta e implementa la soluzione software (tecnologie e linguaggio di programmazione, architettura dell'applicazione, algoritmi rilevanti); progetta e implementa un database, definendo interrogazioni per la 2 ricerca e il raggruppamento di dati; progetta semplici reti locali o ambienti ready to use per favorire la trasmissione dati imposta l'attività di testing, scegliendo cosa testare, come (quali cicli di test eseguire e quando) e fino a 3 quale profondità. Crea nuovi test case per testare le funzionalità delle nuove classi create implementa in Access tabelle, relazioni, query, maschere, report e costruisce piccole applicazioni; 4 individua eventuali errori delle query e riscrive query corrette realizza l'applicazione o nuove funzionalità a partire da requisiti, specifiche tecniche e documentazione; 5 crea i componenti necessari al corretto funzionamento dell'applicazione; verifica che il prodotto realizzato soddisfi richieste e specifiche 6 definisce e manipola dati utilizzando i comandi SQL 7 implementa programmi per la gestione dei file sequenziali installa e configura sistemi di telecomunicazione, sistemi e apparati di comunicazione, la rete, le macchine 8 o i software di base, per la sicurezza e applicativi (sia Server-Side che Client_Side) secondo i parametri richiesti dal cliente configura, personalizza e aggiorna l hardware, i SW e i SO installati in funzione dei servizi richiesti; 9 fornisce assistenza al cliente per l'utilizzazione di SW e HW 10 esegue operazioni di backup/ripristino.

13 ORGANIZZARE IL LAVORO GESTIRE INFORMAZIONI LA DOMANDA DI COMPETENZE 3 COMPETENZE ORGANIZZATIVE E RELAZIONALI mantiene costantemente l'attenzione sull'obiettivo e rispetta gli orari e i tempi assegnati garantendo il livello di qualità richiesto; individua le cause che determinano eventuali scostamenti dal risultato atteso organizza lo spazio di lavoro e le attività pianificando il proprio lavoro (priorità, tempi) in base alle disposizioni ricevute accetta e prende in carico compiti nuovi o agiuntivi, riorganizzando le proprie attività in base alle nuove esigenze applica le procedure e gli standard previsti dal manuale qualità, la normativa e le procedure di sicurezza ed impatto ambientale, le procedure in caso d'emergenza utilizza la documentazione aziendale e la manualistica per reperire le informazioni e le istruzioni necessarie per il proprio lavoro reperisce (anche sul web) e verifica informazioni relative ai requisiti di prodotto, alle caratteristiche di materiali e strumenti da impiegare, alla normativa pertinente il processo o attinente la sicurezza documenta le attività svolte secondo le procedure previste, gli standard aziendali e i requisiti del cliente, in modo da fornirne la tracciabilità, segnalando i problemi riscontrati e le soluzioni individuate raccoglie, elabora e analizza i dati sull'avanzamento delle lavorazioni, sul consumo di materiali o sui consumi energetici dell'impianto o quelli relativi al contesto di applicazione/utilizzo del prodotto o della soluzione da realizzare, derivandone informazioni utili per la produzione verifica la correttezza e il corretto avanzamento dell'emissione della documentazione, controllando la consistenza/correttezza/congurenza dei dati contenuti nei documenti prodotti; attua metodi di archiviazione efficaci, tali da permettere la facile rintracciabilità dei documenti predispone la documentazione (il manuale) delle caratteristiche tecniche del prodotto, le istruzioni per l'uso e la manutenzione; predispone la documentazione per la qualità e gestisce gli adempimenti richiesti per la certificazione del prodotto; predispone la documentazione obbligatoria ai sensi di legge, sia civilistica che fiscale

14 LA DOMANDA DI COMPETENZE 3/2 GESTIRE RISORSE GESTIRE RELAZIONI E COMPORTAMENTI GESTIRE PROBLEMI COMPETENZE ORGANIZZATIVE E RELAZIONALI utilizza in modo appropriato le risorse aziendali (materiali, attrezzature e strumenti, documenti, spazi, strutture), controllandone la disponibilità, mantenendole in ordine e in efficienza ed evitando gli sprechi utilizza le protezioni e i dispositivi prescritti dal manuale della sicurezza e esegue le operazioni richieste per il controllo e la riduzione dei rischi accetta la ripartizione del lavoro e le attività assegnate dal team leader, collaborando con gli altri addetti per il raggiungimento dei risultati previsti, condividendo le informazioni sul lavoro svolto e sui risultati ottenuti lavora in gruppo esprimendo il proprio contributo e rispettando idee e contributi degli altri membri del team; aiuta gli altri membri del team a svolgere/completare le attività assegnate; chiede o offre collaborazione in funzione del conseguimento degli obiettivi aziendali riporta con continuità e precisione al responsabile dei lavori, anche con l uso della modulistica interna rispetta lo stile e le regole aziendali e gestisce i rapporti con i diversi ruoli o le diverse aree aziendali adottando i comportamenti e le modalità di relazione richieste utilizza una terminologia appropriata e funzionale nello scambio di informazioni, sia verbale che scritto (reportistica, mail ) analizza e valuta criticamente il proprio lavoro e i risultati ottenuti, ricercando le ragioni degli eventuali errori o insuccessi aggiorna le proprie conoscenze e competenze, ricercando autonomamente soluzioni ai problemi di lavoro; ricerca occasioni di confronto con i colleghi più esperti o di altre aree aziendali affronta i problemi e le situazioni di emergenza tenendo conto delle proprie responsabilità, delle norme di sicurezza e dei requisiti minimi di esercizio; rimane calmo, concentrato e determinato anche nelle situazioni più problematiche, chiedendo aiuto e supporto quando è necessario riporta i problemi di lavorazione, ne ricerca le possibili cause e contribuisce a definire le successive azioni correttive, anche proponendo soluzioni non standard

15 LA DOMANDA DI COMPETENZE 4 DA COSA SI GENERA LA DOMANDA DI COMPETENZE? Ø organizzazione e gestione della produzione Ø trasformazioni dei modi di produzione Ø «messaggi», culture del lavoro e d impresa CHE CARATTERISTICHE HANNO LE COMPETENZE? Ø specifiche, connesse al contenuto del job Ø settoriali, connesse alle tecnologie di processo/prodotto Ø «trasversali», connesse ai valori aziendali

16 IL MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DELL ALTERNANZA 1. INDIVIDUAZIONE DELLE AZIENDE PARTNER 2. SCELTA DELLE COMPETENZE OBBIETTIVO 3. PROGETTAZIONE DEL PERCORSO TRIENNALE 4. PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE 5. PROGRAMMAZIONE DEL TIROCINIO: Ø INDIVIDUAZIONE DELLE AZIENDE OSPITANTI Ø ASSOCIAZIONE STUDENTE-AZIENDA Ø CONVENZIONE 6. VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEGLI STUDENTI 7. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 8. CONTROLLO: LE VARIAZIONI 9. VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL PERCORSO FORMATIVO

17 IL MODELLO DELL ALTERNANZA 1 1. INDIVIDUAZIONE DELLE AZIENDE PARTNER 2. SCELTA DELLE COMPETENZE OBBIETTIVO 3. PROGETTAZIONE DEL PERCORSO TRIENNALE: quali competenze è possibile sviluppare nei percorsi in alternanza? In quale anno e per quante ore? A scuola o in tirocinio? Quali prestazioni saranno richieste agli studenti e con quali criteri saranno valutate? La scuola «aggancia» le competenze obbiettivo alle competenze del riordino In collaborazione con le aziende partner: COPROGETTAZIONE

18 PROGETTAZIONE TRIENNALE 3. PROGETTAZIONE DEL PERCORSO TRIENNALE in collaborazione con le aziende partner: COPROGETTAZIONE un progetto formativo triennale centrato sull esperienza di lavoro dello studente in azienda Classi terze 80 ore Formazione preliminare sulla sicurezza, presa di contatto con l azienda, ricognizione dei processi produttivi e delle lavorazioni, piccole prove di lavorazione con la guida dell operatore (breve stage osservativo/introduttivo) Classi quarte Classi quinte 200 ore 120 ore Esecuzione (con supervisione) di uno o più compiti lavorativi, con l impiego di conoscenze e abilità acquisite a scuola o con l apprendimento di conoscenze e abilità nuove; ricostruzione delle competenze apprese (quali e a che livello) Realizzazione (con autonomia crescente) di uno o più compiti lavorativi, con analisi riflessiva e autovalutazione delle proprie prestazioni e ricostruzione del profilo di competenza acquisito

19 GRADUARE GLI OBIETTIVI I LIVELLI EQF Livello 4 Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio Livello 3 Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello studio. Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi Livello 2 Lavoro o studio sotto la supervisione con un certo grado di autonomia

20 IL MODELLO DELL ALTERNANZA 2 4. PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE: dal percorso triennale si «estrae» il progetto personalizzato per ciascun allievo, eventualmente adattando le prestazioni individuali alle sue attitudini, propensioni, abilità e contestualizzandole in funzione delle opportunità offerte dalla singola azienda ospitante 5. PROGRAMMAZIONE DEL TIROCINIO: individuate le AZIENDE OSPITANTI si associano i singoli studenti alle singole aziende, si concordano le condizioni di effettuazione del tirocinio (contestualizzazione), il calendario e la durata. Gli accordi con l azienda vengono riportati nella CONVENZIONE, cui si allegano i progetti individuali di tutti gli studenti ospitati Il progetto formativo individuale è condiviso con lo studente

21 ORGANIZZARE DIDATTICA E TIROCINIO 1 4. PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE 5. PROGRAMMAZIONE DEL TIROCINIO presso le AZIENDE OSPITANTI LA DIDATTICA Revisione della programmazione dell attività didattica: a) modifica dell orario annuale delle discipline; b) diversa articolazione del calendario settimanale; c) necessità di introdurre o di anticipare argomenti o esercitazioni Stabilire modalità e criteri con cui la valutazione dell alternanza concorre alla valutazione disciplinare e complessiva dello studente IL TIROCINIO un calendario che utilizzi i diversi periodi dell anno utilizzando un sistema di rotazione che ottimizzi la capacità di accoglienza di un azienda Definire caso per caso la possibilità di far sperimentare ad uno studente aziende diverse oppure un percorso a crescere con la stessa azienda

22 ORGANIZZARE DIDATTICA E TIROCINIO 2 RIVEDERE LA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Ø La programmazione parte da ciò che gli studenti devono essere posti in grado di fare (parte dalla valutazione) Ø Associandole alle prestazioni (risultati attesi) degli studenti: ü Si individuano le conoscenze che devono acquisire per essere in grado di fare (da fornire come prerequisiti) ü Si evidenziano le conoscenze che sono prodotte dal fare (da valorizzare, valutandole nei contesti disciplinari) Ø Si selezionano concetti, nozioni e informazioni essenziali (nuclei di conoscenze) Ø Si attribuiscono i diversi nuclei alle discipline, individuandone complementarietà e possibile sinergie Rasoio di OCCAM

23 ORGANIZZARE DIDATTICA E TIROCINIO 3 LE FORME DEL TIROCINIO Ø Permanenza degli studenti in azienda ü Con sospensione dell orario scolastico ordinario ü All inizio o alla fine dell anno scolastico ü A rotazione nella classe, con una programmazione didattica «per gruppi» Ø Realizzando project work «su commessa aziendale»: uno o più studenti fanno da elementi di collegamento con l azienda Ø Realizzando progetti con la consulenza di esperti aziendali Ø Rilevazione dei processi produttivi e delle mansioni lavorative Ø Esperienze di lavoro con supervisione (affiancamento) Ø Esperienze di lavoro in autonomia (controllo e valutazione dei risultati) Altre forme: Ø Bottega-scuola Ø Impresa simulata

24 ORGANIZZARE DIDATTICA E TIROCINIO 4 RESPONSABILITÀ E RUOLI Il dirigente scolastico Attribuisce gli incarichi ai diversi soggetti individuati nella scuola. Provvede a che tutti i Consigli di Classe coinvolti aderiscano al progetto e individuino i tutor scolastici. Predispone le condizioni organizzative per la gestione degli adempimenti. Stipula la convenzione con ciascuna azienda. Il Consiglio di classe Inserisce il progetto nella propria programmazione didattica, concordando con il referente per l alternanza la calendarizzazione delle attività. Individua tra i docenti della classe un tutor per ciascuno degli studenti partecipanti. Il referente per l alternanza scuola-lavoro Garantisce l organizzazione dell alternanza, gestendo il rapporto con le aziende. La funzione di referente può essere articolata per indirizzo. Il tutor scolastico (o interno) Garantisce l attuazione dei progetti formativi individuali degli studenti assegnati, sorvegliandone l attività e acquisendo gli elementi utili alla valutazione. Gestisce il rapporto con i tutor aziendali concordando la valutazione e la soluzione di eventuali problemi. Segnala al referente per l alternanza eventuali problemi di inidoneità dell azienda ospitante.

25 IL MODELLO DELL ALTERNANZA 3 6. VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEGLI STUDENTI: si rilevano le prestazioni e si valutano rispetto agli obbiettivi, applicando i criteri definiti dal progetto e utilizzando una «rubrica» (o «scala») di valutazione molto semplice. La valutazione di ciascuna prestazione è compito del docente responsabile per le attività a scuola e del tutor aziendale per il tirocinio. 7. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE: aggregando tutte le valutazioni delle prestazioni relative alla stessa competenza, se ne valuta e certifica il possesso da parte dello studente Il processo di valutazione considera anche l autovalutazione dello studente

26 VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEGLI STUDENTI: si rilevano le prestazioni e si valutano rispetto agli obbiettivi, applicando i criteri definiti dal progetto e utilizzando una «rubrica» (o «scala») di valutazione molto semplice. realizza il compito in modo non adeguato (non rispetta buona parte 1 delle specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo parzialmente adeguato (non rispetta 2 alcune specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo adeguato (rispetta interamente le 3 specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo più che adeguato (dando un contributo 4 personale autonomo al raggiungimento del risultato) NV non verificabile (per ragioni non riconducibili allo studente)

27 VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI - 2 «Sono funzionali tecniche di valutazione che permettano l accertamento di processo e di risultato. L attenzione al processo consente di valutare anche gli atteggiamenti e i comportamenti» Esegue il compito assegnato: ottiene il risultato previsto compiendo le operazioni richieste (sequenza) Collabora nel team di lavoro: accetta il compito assegnato, fa domande per capire, rispetta gli altri, fa proposte «i risultati di apprendimento verranno valutati nell ambito delle discipline».

28 VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI - 3 SCALA DI VALUTAZIONE CRITERIO 1 - inadeguato 2 non del tutto adeguato 3 - adeguato 4 più che adeguato Non consegue il Esegue in un tempo Tempo di Impiega un tempo di poco Rispetta i tempi risultato nei tempi sensibilmente inferiore a esecuzione superiore a quello assegnato assegnati assegnati quello assegnato Numero errori commessi Procedimento Rimozione dell errore Collaborazione Comportamento (organizzativo) Motivazione Commette errori che pregiudicano il risultato Non applica le istruzioni ricevute Non corregge gli errori segnalati Non condivide le informazioni Non rispetta le regole dell organizzazione Non si impegna per ottenere i risultati richiesti o lo fa solo se sollecitato Commette alcuni errori, che non pregiudicano l accettabilità del risultato Applica le principali istruzioni ricevute Corregge i principali errori segnalati Condivide solo alcune delle informazioni utili Rispetta solo alcune delle regole dell organizzazione Il suo impegno per il raggiungimento dei risultati richiesti è discontinuo e richiede di essere sostenuto Nessun errore Applica tutte le istruzioni ricevute Corregge tutti gli errori segnalati Condivide con capi e colleghi tutte le informazioni utili Rispetta tutte le regole dell organizzazione Si impegna continuativamente per il raggiungimento dei risultati richiesti Il risultato presenta caratteristiche superiori allo standard prescritto Sceglie la procedura più idonea Individua e corregge gli errori commessi Condivide di sua iniziativa le informazioni utili Adegua il proprio comportamento alle regole e allo stile dell organizzazione Si impegna continuativamente per migliorare il proprio apporto al lavoro

29 IL MODELLO DELL ALTERNANZA 4 8. CONTROLLO. Si rilevano: Ø Le variazioni delle prestazioni richieste allo studente (e la eventuale necessità di riformulare gli obbiettivi) Ø Le variazioni del contesto che si rendessero necessarie Ø Il rispetto dei criteri di valutazione delle prestazioni 9. VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL PERCORSO FORMATIVO: Ø aggregando le valutazioni ottenute da tutti gli studenti: in che grado sono state rese le prestazioni e a quale livello sono state sviluppate le varie competenze. Ø valutazione dell esperienza da parte degli studenti. Ø giudizi, osservazioni e suggerimenti espressi dai diversi soggetti (tutor e responsabili aziendali, docenti e genitori).

30 EFFICACIA DELL ALTERNANZA 1 Punti di forza e di debolezza del percorso formativo in alternanza Partecipazione degli studenti Fattore Livello di acquisizione delle competenze da parte degli studenti Raggiungimento degli obiettivi di apprendimento disciplinari Coinvolgimento degli insegnanti della classe Realizzazione dell attività di tutoraggio (scolastico e aziendale) Collaborazione delle aziende ospitanti Utilizzo degli strumenti di progettazione, controllo e valutazione Gestione degli adempimenti e degli accordi Gestione dei tempi e del calendario Organizzazione e gestione dell accesso degli studenti in azienda (trasporti, ecc.) Raccolta e organizzazione della documentazione Punti di forza Punti di debolezza

31 EFFICACIA DELL ALTERNANZA 2 La valutazione della collaborazione con le imprese Fattori Numero posti tirocinio offerti Disponibilità ad ospitare studenti di classi diverse Partecipazione alla definizione del percorso formativo Rispetto del contratto formativo di tirocinio Offerta di opportunità formative aggiuntive (corsi aziendali, trasferte ) Rispetto del calendario e dei tempi Continuità del tutoraggio Valutazione delle prestazioni in tirocinio Valutazione dell esperienza (giudizio complessivo) Supporto logistico offerto agli studenti (mensa, trasporto ) Eventuali premi agli studenti in tirocinio Aziende A Aziende B Aziende C Offrono adeguate opportunità di tirocinio che gestiscono nel rispetto degli accordi Collaborano in tutte le fasi del progetto, garantendo il pieno raggiungimento degli obiettivi Evidenziano discontinuità nella collaborazione o difficoltà a mantenere gli accordi

32 CONCLUSIONI MATERIALI: Ø I repertori delle competenze Ø Esempi di programmazione PER CONCLUDERE: ESERCITAZIONE Ø Individuare e descrivere gli obbiettivi di un progetto triennale di alternanza scuola-lavoro: cosa possono fare gli studenti per sviluppare le competenze obbiettivo? Ø Nel prossimo incontro: sviluppare un progetto triennale in alternanza, a scuola e in azienda

33 CONCLUSIONI Fu chiesto ad Agesilao cosa pensava che i ragazzi dovessero apprendere: ciò che devono fare da uomini, rispose. Plutarco

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