PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

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1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 845 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Adozione delle misure di conservazione specifiche delle Zone speciali di conservazione (ZSC) IT "Vermiglio-Folgarida", IT "Re' di Castello-Breguzzo" e IT "Monte Sadron", ai sensi degli artt. 37 e 38 della L.P. 23 maggio 2007, n. 11, ed in attuazione della direttiva 92/43/CEE (direttiva "Habitat"). Il giorno 20 Maggio 2016 ad ore 09:00 nella sala delle Sedute in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita sotto la presidenza del LA GIUNTA PROVINCIALE VICE PRESIDENTE ALESSANDRO OLIVI Presenti: ASSESSORI CARLO DALDOSS SARA FERRARI MAURO GILMOZZI LUCA ZENI Assenti: UGO ROSSI MICHELE DALLAPICCOLA TIZIANO MELLARINI Assiste: LA DIRIGENTE PATRIZIA GENTILE Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta Pag. 1 di 6

2 Il relatore comunica: con la direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli Habitat naturali e seminaturali della flora e della fauna selvatiche (direttiva "Habitat"), l'unione Europea si è posta l'obiettivo di creare sul proprio territorio una rete coerente di aree naturali, denominata Rete Natura 2000, al fine di conservare gli elementi più significativi della biodiversità del continente. Tale direttiva indica le procedure per l individuazione e la gestione, con modalità omogenee per tutto il territorio europeo, delle zone che compongono tale rete. Le zone citate si distinguono in Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS), queste ultime già previste dalla Direttiva 79/409/CEE Uccelli, in seguito sostituita dalla direttiva 2009/147/CE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Lo Stato italiano ha recepito la Direttiva Habitat attraverso il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, successivamente modificato con D.P.R. 12 marzo 2003, n L'art. 4 del citato decreto statale prevede che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano: adottano per le zone speciali di conservazione, entro sei mesi dalla loro designazione, le misure di conservazione necessarie che implicano all'occorrenza appropriati piani di gestione specifici od integrati ad altri piani di sviluppo e le opportune misure regolamentari, amministrative o contrattuali che siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'allegato A e delle specie di cui all'allegato B presenti nei siti. Nell ambito delle proprie competenze legislative, la Provincia Autonoma di Trento, mediante la legge provinciale n.11 ed il relativo regolamento di esecuzione, emanato con D.P.P. 3 novembre 2008 n /Leg, ha dettato la disciplina per l istituzione e la gestione della Rete Natura 2000 sul proprio territorio, ai sensi delle direttive Habitat e Uccelli, definendo in particolare le procedure di individuazione delle Zone speciali di conservazione (ZSC), nonché quelle di adozione ed approvazione delle relative misure di conservazione, prevedendo specifiche procedure di partecipazione delle comunità territorialmente interessate. Sulla base di tale disposto normativo, con deliberazioni della G.P. n d.d. 22 ottobre 2010 (come modificata con delibera di Giunta provinciale n. 259 di data ) e n. 632 d.d. 12 aprile 2013 (come modificata con deliberazione di Giunta provinciale n d.d. 20 dicembre 2013), sono state adottate le misure di conservazione di 123 su 135 ZSC del territorio provinciale. Successivamente, con deliberazione n d.d. 5 dicembre 2014, è stato approvato il Piano territoriale del Parco naturale Adamello Brenta, costituente lo stralcio del nuovo Piano del Parco e contenente al suo interno le misure di conservazione specifiche delle tre ZSC presenti nel territorio dell area protetta: IT Torbiere alta Val Rendena, IT Adamello, IT Dolomiti di Brenta. Poiché solo la ZSC Adamello risultava essere completamente contenuta nel perimetro del parco naturale, con deliberazione n. 431 d.d. 25 marzo 2016, sono state adottate misure di conservazione specifiche anche per le porzioni esterne al parco e connesse alle ZSC Torbiere alta Val Rendena e Dolomiti di Brenta. Pag. 2 di 6

3 Con deliberazione n. 29 d.d. 22 gennaio 2016 è stata inoltre approvata la revisione/variante generale del Piano del Parco Paneveggio Pale di san Martino, contenente al suo interno le misure di conservazione specifiche delle tre ZSC presenti nel territorio dell area protetta: IT Palù dei Mugheri, IT Lagorai orientale e IT Pale di San Martino. Allo stato attuale, oltre alle tre ZSC interne al Parco dello Stelvio, restano da adottare le misure di conservazione specifiche di tre ZSC: IT Vermiglio- Folgarida, IT Re di Castello-Breguzzo e IT Monte Sadron, oggetto del presente provvedimento. Ai sensi del D.P.P. n /Leg del 3 novembre 2008, il Servizio Sviluppo sostenibile e Aree protette, ha dato inizio alla fase di pubblicizzazione e di raccolta dei pareri e delle osservazioni, che ha coinvolto gli enti e i soggetti previsti dal regolamento medesimo, inviando le seguenti note: - prot. n dd. 15 febbraio 2016 per le misure di conservazione specifiche della ZSC Re di Castello Breguzzo ; - prot. n d.d. 1 marzo 2016 per le misure di conservazione specifiche della ZSC Sadron ; - prot. n d.d. 10 marzo 2016 per le misure di conservazione specifiche della ZSC Vermiglio-Folgarida. I Comuni interpellati, in quanto territorialmente interessati, sono stati 10 (Dimaro-Folgarida, Malè, Croviana, Vermiglio, Pellizzano, Commezzadura, Ossana, Mezzana, Sella Giudicarie, Valdaone), le Comunità di Valle 2 (Giudicarie e Val di Sole). Inoltre sono interpellati i proprietari forestali titolari di superfici superiori a 100 ettari: Comuni di Paspardo, Saviore, Cles, Commezzadura, Ville d'anaunia e ASUC di Carciato. Sono giunti i pareri favorevoli della Comunità delle Giudicarie e del Comune di Cles. I Comuni di Dimaro-Folgarida, Malè, Croviana, Vermiglio, Commezzadura, Ossana, Sella Giudicarie, Valdaone e la Comunità della Val di Sole hanno presentato la relata di pubblicazione, dichiarando che non sono pervenute osservazioni. I Comuni di Pellizzano e Mezzana hanno inviato la sola relata di pubblicazione, certificando il termine del periodo di pubblicazione. Non hanno risposto entro ii termini i Comuni proprietari di superfici superiori a 100 ettari: Comuni di Paspardo, Saviore,Commezzadura, Ville d'anaunia e ASUC di Carciato. La proposta di deliberazione è stata approvata in via preliminare dalla Giunta provinciale in data 29 aprile 2016, ai fini della trasmissione al Consiglio delle autonomie locali, secondo quanto disposto dall'art. 3, comma 3, del D.P.P. n /Leg del 3 novembre Successivamente, con nota del Presidente della Provincia prot. n d.d. 2 maggio 2016, è stato chiesto il parere del Consiglio delle autonomie locali che, con nota di data 12 maggio 2016, ha comunicato che nella seduta tenutasi il giorno 11 Pag. 3 di 6

4 maggio 2016 è stato espresso parere positivo sulla proposta di deliberazione in oggetto. Si dà atto pertanto del regolare completamento della procedura prevista dalla normativa provinciale per la definitiva adozione delle misure di conservazione. All approvazione da parte della Giunta provinciale farà seguito la comunicazione al Ministero competente in materia ambientale, secondo quanto stabilito in merito anche dalle disposizioni statali. La presente deliberazione è accompagnata da un allegato, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, contenente: - Misure di conservazione specifiche della ZSC IT Vermiglio-Folgarida e relativa cartografia; - Misure di conservazione specifiche della ZSC IT Re di Castello- Breguzzo e relativa cartografia. - Misure di conservazione specifiche della ZSC IT Monte Sadron e relativa cartografia. In conclusione, si propone: - di approvare le misure di conservazione specifiche delle Zone speciali di conservazione (ZSC) IT Vermiglio-Folgarida, IT Re di Castello-Breguzzo e IT Monte Sadron, ai sensi degli artt. 37 e 38 della L.P. 23 maggio 2007, n. 11, ed in attuazione della direttiva 92/43/CEE (direttiva Habitat ); - di disporre che per tutti gli habitat e specie presenti nei siti, ma non menzionati esplicitamente nelle misure di conservazione specifiche, valgono le disposizioni di cui alle misure di conservazione generali approvate con DGP n d.d , successivamente modificata dalla DGP n. 259 d.d ; - di prevedere che le misure di conservazione menzionate nei punti precedenti possano essere aggiornate direttamente, in seguito ai risultati di nuove acquisizioni scientifiche, di campagne di rilevamento, di monitoraggi dello stato di conservazione di habitat/popolazioni di specie di interesse comunitario e di valutazioni degli effetti concreti della gestione conservativa, qualora gli aggiornamenti non comportino modifiche sostanziali alle misure di conservazione, ma solo il miglioramento delle loro specifiche attribuzioni agli habitat ed alle specie che formano oggetto di conservazione. Tutto ciò premesso, LA GIUNTA PROVINCIALE - udita e condivisa la relazione; - vista la direttiva 92/43/CEE ( Habitat ); Pag. 4 di 6

5 - visto il DPR 8 settembre 1997, n "Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche"; - vista la legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11 Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d acqua e delle aree protette - ed in particolare l art. 38, relativo alle misure di conservazione; - visto il D.P.P. 3 novembre 2008 n /Leg., (Regolamento concernente le procedure per l'individuazione delle zone speciali di conservazione e delle zone di protezione speciale, per l'adozione e l'approvazione delle relative misure di conservazione e dei piani di gestione delle aree protette provinciali, nonché la composizione, le funzioni e il funzionamento della cabina di regia delle aree protette e dei ghiacciai e le disposizioni per la valutazione di incidenza (articoli 37, 38, 39, 45, 47 e 51 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11), ed in particolare il combinato disposto degli articoli 3 e 7, che definiscono le procedure per l'adozione e approvazione delle misure di conservazione delle Zone speciali di conservazione (ZSC); - viste le deliberazioni della Giunta provinciale n d.d. 22 ottobre 2010 (come modificata con delibera di Giunta provinciale n. 259 d.d ), n. 632 d.d. 12 aprile 2013 (come modificata con delibera di Giunta provinciale n d.d ), n d.d. 5 dicembre 2014, n. 431 d.d. 25 marzo 2016 e 29 d.d. 22 gennaio 2016; - visti gli atti esposti in premessa; - a voti unanimi, espressi nelle forme di legge, D E L I B E R A 1. di approvare, per i motivi indicati in premessa, le misure di conservazione specifiche delle delle Zone speciali di conservazione (ZSC) IT Vermiglio-Folgarida, IT Re di Castello-Breguzzo e IT Monte Sadron, come riportate nell'allegato, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 2. di precisare che per tutti gli habitat e specie presenti nei siti, ma non menzionati esplicitamente nelle misure di conservazione specifiche, valgono le disposizioni di cui alle misure di conservazione generali approvate con DGP n d.d , successivamente modificata dalla DGP n. 259 d.d ; 3. di disporre che le misure di conservazione menzionate nei punti precedenti possono essere direttamente aggiornate, in seguito ai risultati di nuove acquisizioni scientifiche, di campagne di rilevamento, di monitoraggi dello stato di conservazione di habitat/ popolazioni di specie di interesse comunitario e di valutazioni degli effetti concreti della gestione conservativa, qualora gli aggiornamenti non comportino modifiche sostanziali alle misure Pag. 5 di 6

6 di conservazione, ma solo il miglioramento delle loro specifiche attribuzioni agli habitat ed alle specie che formano oggetto di conservazione; 4. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige; 5. di trasmettere la presente deliberazione e relativi allegati al Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai fini del perfezionamento della procedura prevista dalla normativa vigente in materia per la designazione delle ZSC e l adozione delle relative misure di conservazione. ROE Pag. 6 di 6