SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE

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1 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune Località Classe Vincolo Tipo Vincolo N Tutela MODENA Tre Olmi MONUMENTALE Diretto S128 Denominazione Villa Gaudenzi e pertinenze Altra/e denominazione/i Ubicazione Via Barchetta, 345 Giardino di interesse storico testimoniale SI Individuazione catastale presente nel Decreto Foglio: 59 Mappale: Individuazione catastale a Febbraio 2006 Foglio: 59 Mappale: parte C.S. / Z.E. / Extra Urbana Extra Urb. Legge 364/1909 art. 5 Legge 1089/39 artt /06/1998 Legge 1089/39 art. 4 Legge 1089/39 art. 21 Legge 1089/39 art. 71 L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822 Legge 633/1941 art. 20 Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6 Decreto Lgs. 490/99 art. 5 Decreto Lgs. 490/99 art. 49 Decreto Lgs. 42/2004 artt Decreto Lgs. 42/2004 artt Decreto Lgs. 42/2004 art. 45 Osservazioni: Note: Informazioni Storiche: Vedi Relazione Storica presente nel Decreto. Proprietà: Privata

2 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 N Tutela S128 Denominazione Villa Gaudenzi e pertinenze Individuazione catastale a Febbraio 2006 Foglio: 59 Mappale: parte Estratto Catastale scala: 1/5000

3 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune MODENA Località Tre Olmi Classe Vincolo MONUMENTALE Tipo Vincolo Diretto N Tutela S128 Denominazione Villa Gaudenzi e pertinenze Altra/e denominazione/i Relazione Storica presente nel Decreto di Tutela: La Villa Gaudenzi è situata nella campagna modenese, in località Tre Olmi, comune di Modena, nella parrocchia di Freto San Salvatore. Posta a circa 4 Km dal centro città, la Villa si raggiunge dalla via Barchetta lungo uno stradello che attraversa i campi fino a raggiungere il nucleo costituito dall'edificio principale, con a lato due edifici compositi adibiti a servizi e da un'area a verde. La costruzione dell'edificio è collocabile sul finire del '700, in una mappa catastale del 1853 è possibile riconoscere la Villa con a lato due piccoli edifici: un oratorio e la casa del guardiano; la proprietà, in quegli anni, è della marchesa Maria Giovanna Campori Coccapani; alla sua morte il bene passa ai figli che lo vendono all'avvocato Augusto Gaudenzi, intorno al Dalla famiglia Gaudenzi, nella 2 metà del '900, fu venduto alla signora Gina Messerotti, dalla quale il nome "Villa Gina", per giungere poi agli attuali proprietari. La Villa, secondo le descrizioni, era allora composta di 29 ambienti su 4 piani con oratorio, casa del guardiano, serra, pollaio, scuderia, cantina, rimessa ed altri servizi. Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 vengono realizzate alcune trasformazioni che portano alla costruzione di fabbricati di servizio a lato dell'oratorio e della casa del custode e modificano l'originale impianto della Villa: da un nucleo centrale a T si sviluppano, nella parte retrostante, le ali laterali, ricavando al piano terra portici retti da pilastri ed al piano 1 terrazze volte verso il parco giardino. Attualmente il complesso è in buona parte disabitato e mostra chiari segni di degrado specie nelle parti di servizio. Dinanzi la Villa, sul lato nord, è un giardino con grandi alberature sempreverdi, dove si snodano due percorsi semicurvi e che comprende una ghiacciaia di notevoli dimensioni, parzialmente interrata. L'edificio principale è costituito da un elemento pressochè quadrato, su 2 piani, con cantina e sottotetto, con timpano coronato da campana ed allineato con le due ali laterali; al centro è collocato un portale ad arco, sormontato da un finestrone, mentre le semplici finestre rettangolari sono simmetricamente disposte. Sul retro le ali presentavano un portico, divenuto a sinistra, una serra con attiguo bucataio, mentre a destra, a tre archi su pilastri, è tuttora aperto; sopra i portici si aprono logge con portefinestre ad arco con balaustra che disimpegnano gli ambienti e, a sinistra, è stato realizzato un loggiato superiore aperto. Il giardino del lato sud comprende un prato con alberature. All'interno la distribuzione degli ambienti ripropone i caratteri consueti delle ville modenesi: ingresso centrale che attraversa da parte a parte l'edificio con ambienti posti ai lati, nei bracci laterali sono collocati lo scalone, che porta al piano nobile, e locali di servizio. Il piano nobile ripropone un lungo salone o loggia passante, con le camere ai quattro angoli con ampie finestre. Lo scalone, recentemente rifatto in marmo bianco, è inserito in un ambiente decorato sul soffitto con figura femminile gusto liberty; il Salone al piano nobile presenta cornici dipinte a grottesche e un soffitto voltato con decorazioni di architetture ispirate alla classicità romana e greca, l'apparecchiatura pittorica è attribuibile au un artista della fine dell'800. In alcune stanze sono visibili stemmi delle famiglie proprietarie, alcuni costituiscono una cornice in una saletta al piano terra, secondo un gusto neo medievale ottocentesco. La Villa, oggi disabitata, ha subito diverse trasformazioni legate agli adeguamenti tecnologici, rimangono alcuni camini in marmo e alcuni pavimenti originali. Gli edifici che sorgono a lato della Villa recano maggiori segni di degrado: il piccolo Oratorio privato della famiglia Campori, da tempo in disuso, è stato inglobato nelle costruzioni successive di servizio all'agricoltura: magazzini e rimesse; il fronte, orientato a nord-ovest, verso la campagna presenta un semplice portale ad arco sormontato da lunetta e timpano. All'interno, con soffitto a volte, due balaustre separano l'aula da due navatine laterali, resta un altare ed una cornice in stucco che probabilmente conteneva una pala d'altare. Sull'altro lato all'originaria casa del custode sono stati addossati edifici rurali oggi adibiti a capannoni e depositi. Ambedue gli edifici, nonostante siano notevolmente compositi, riprendono sui fronti nord e sud il motivo decorativo del timpano.

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