Sviluppo del linguaggio MG Baglietto
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- Patrizia Pellegrini
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1 Sviluppo del linguaggio MG Baglietto Neuropsichiatria Infantile Istituto G. Gaslini Genova
2 Componenti del Linguaggio 1) Componente fonologica: uso dei suoni, delle vocali e delle consonanti La FONOLOGIA è un sistema sofisticato di codifica dei suoni del linguaggio, essendo i fonemi le unità di base che sono variamente combinati in parole
3 2) Componente lessicale: acquisizione e arricchimento del patrimonio verbale, ovvero del vocabolario Il LESSICO è l archivio personale delle parole, di cui si può anche non conoscere il significato
4 3) Componente morfologica e sintattica: utilizzo di regole che permettono la costruzione della frase La SINTASSI è l insieme delle regole per organizzare le parole in complesse frasi per tradurre gli intenti comunicativi del parlante
5 4) Componente semantica: conoscenza del significato delle parole e delle frasi La SEMANTICA si riferisce al significato delle singole parole e all integrazione di questi significati in un linguaggio coerente
6 5) Componente pragmatica: utilizzo del linguaggio a fini relazionali La PRAGMATICA è il sistema che codifica la prassi della comunicazione verbale con le regole del tocca a me/tocca a te, iniziare a parlare e rispondere, distribuire attenzione partecipativa e comprensione, e l uso di cambi di stile in accordo a situazioni sociali diverse
7 Modelli teorici Modello cognitivista: linguaggio come parte dell assetto cognitivo; fortemente correlato con lo sviluppo cognitivo e percettivo Modello modularista: linguaggio come sistema completamente indipendente; per alcune componenti autonomo dallo sviluppo cognitivo/percettivo
8 Sviluppo del linguaggio 1. Fase prelinguistica primi 10 mesi di vita E caratterizzata da un attività fonatoria di preparazione al linguaggio e da altre modalità, quali le modificazioni del tono muscolare (dialogo tonico), il contatto visivo, il gesto. Vocalizzazione protoconversazioni 2-6 ms Lallazione canonica, sequenze consonante- vocale 6-7 mesi Lallazione variata sequenze sillabiche complesse e protoparole ms Comprensione verbale ms
9 Gesti comunicativi Tra 9-12 ms Gesti performativi o deittici, quali indicare, mostrare, offrire, dare e richieste ritualizzate; di solito vengono prodotti a distanza (distali) e non implicano alcun contatto con il destinatario; sono accompagnati dallo sguardo al destinatario del gesto e in alcuni casi il b. guarda alternativamente il destinatario e il bersaglio. Sono gesti di richiesta, per chiedere l intervento o l aiuto dell adulto e gesti di dichiarazione per attirarne l attenzione e condividere con lui l interesse per un evento esterno Dagli ms Gesti referenziali o rappresentativi, quali aprire e chiudere la mano per ciao, scuotere la testa per no, sollevare le braccia e le mani col palmo in su per non c è più; non esprimono solo un intenzione comunicativa ma rappresentano anche un referente specifico
10 2. Fase linguistica dagli mesi Comparsa delle prime parole, in genere monosillabi raddoppiati, che si riferiscono a denominazioni familiari, che indicano persone (mamma, papà, nonni, fratelli), oggetti (giocattoli, cibo, vestiario) azioni che il b. compie abitualmente (dormire, salutare, leggere, nascondere, affermare, negare) Passaggio dall uso non referenziale delle parole a quello referenziale Progressiva decontestualizzazione
11 Stadio della parola frase dagli 11 ai 24 ms il bambino utilizza una sola parola per esprimere i propri desideri; la parola per il bambino assume il significato di un intera frase, con connotazioni che variano in rapporto al contesto situazionale, alle circostanze in cui è stata pronunciata ed all espressione mimico-gestuale che l accompagna Esplosione del vocabolario dai 17 ai 24 ms Variabilità nei tempi e nell ampiezza del vocabolario
12 Esplosione del vocabolario Herschkowitz, Brain Dev. 2000
13 Stadio della frase contratta dai 18 ai 24 mesi comparsa della prima frase composta dalla associazione di due parole: prima di due sostantivi, poi di un sostantivo e un verbo, e via via altre combinazioni sempre più variate Fenomeno dell ecolalia come gioco imitativo e senza valore comunicativo
14 Stadio della frase grammaticale dopo i 24 ms Sviluppo di 2 componenti: morfologia e sintassi Vengono strutturate le prime frasi secondo schemi grammaticali. Contemporaneamente il vocabolario si arricchisce, con parole nuove. Persistono ancora alcune semplificazioni fonetiche per la difficoltà di articolare alcune consonanti di difficile pronuncia o alcuni gruppi consonantici complessi.
15 Componenti del Linguaggio Componente fonologica Componente lessicale Componente morfologica e sintattica Componente semantica Componente pragmatica Funzione conversazionale Funzione narrativa
16 3. Differenze individuali nello sviluppo del linguaggio Differenze di ritmo Età di comparsa delle prime parole In alcuni casi precoce a 8 ms o tardiva a 18 ms Ritmo di espansione del vocabolario A 20 ms da un min di 20 a un max di 600 Comprensione A 8-9 ms alcuni b nessuna, altri 200 A ms alcuni b. 20, altri 400 Differenze nello stile Stile referenziale i nomi rappresentano più del 50% delle parole prodotte Stile espressivo il vocabolario comprende soprattutto pronomi, nomi propri e formule per regolare l interazione sociale, come va via, non si tocca
17 4. Usi del linguaggio La componente pragmatica include due aspetti: 1. la capacità di conversare 2. la capacità di tener conto del punto di vista dell ascoltatore e dei suoi bisogni comunicativi Precocemente nelle prime conversazioni già emerge l utilizzo di un intonazione appropriata e di un limitato numero di frasi fatte A 4 anni emerge la capacità di adattare lo stile di conversazione all interlocutore a seconda che si tratti di un adulto, di un coetaneo o di un b. di 2 anni A 3-5 anni negli scambi dialogici i b. rivolgono ai coetanei prima richieste in forma di comando ed espressioni di possesso, in seguito richieste di informazioni e forme più cortesi di richiesta ma solo sull attività in corso Dai 5 anni fanno conversazioni su eventi passati e futuri
18 5. Consapevolezza metalinguistica Linguaggio non come strumento per comunicare ma come oggetto di analisi Nei primi anni di vita il bambino gioca con i suoni e con le parole anche in assenza di stimoli comunicativi eseguendo giochi ed esercizi linguistici, basati su rime ed esercizi grammaticali Il bambino piccolo ha difficoltà a comprendere correttamente il significato di verbi che si riferiscono a stati mentali, quali sapere, credere, pensare, immaginare, dubitare, così come i verbi che si riferiscono a diversi atti linguistici, quali pregare, promettere, ordinare; questi verbi appartengono al metalinguaggio A scuola il b. impara a trattare il linguaggio come un oggetto di analisi
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