Ristorazione scolastica Comune di Torino. - Pasti giornalmente erogati dal servizio n Pasti annui erogati

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1 Ristorazione scolastica Comune di Torino - Pasti giornalmente erogati dal servizio n Pasti annui erogati

2 Tipologia di servizio 360 plessi scolastici (asili nido, scuole infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di I grado) Pasti freschi nel preobbligo (nidi e scuole d infanzia) circa al giorno. Le scuole sono provviste di cucina e i pasti vengono cucinati in loco. Sono presenti, nelle cucine, le lavastoviglie per cui si possono adoperare stoviglie riutilizzabili. Pasti veicolati: scuole dell obbligo (elementari e scuole medie) circa pasti/die. Non sono dotate di cucina. I pasti sono cucinati in appositi centri di cottura e successivamente (veicolati) nei terminali. Si utilizzano stoviglie a perdere

3 Derrate alimentari (fabbisogno annuo) frutta: T. carni avicole: 172 T. carni di bovino: 88 T. pesce: 202 T.

4 Problematiche: quantità di rifiuti nei terminali (soprattutto scuole obbligo): 180 plessi: (primarie e secondarie) in cui attualmente si producono ingenti quantità di rifiuti (costituiti soprattutto da stoviglie monouso) - logistica significativo impiego di mezzi utilizzati per la consegna dei pasti e derrate

5 INNOVAZIONI (anno scol. 2013/14)) Con deliberazione la Giunta comunale ha previsto linee di indirizzo per il servizio di ristorazione scolastica indicando che il nuovo capitolato di gara avrebbe dovuto caratterizzarsi, tra l altro, all insegna di una maggiore sostenibilità alimentare e ambientale Il nuovo capitolato d appalto, quindi, avrebbe dovuto contribuire alla realizzazione di un sistema a filiera corta, in grado di valorizzare le risorse del nostro territorio prevedendo la possibilità, accanto al biologico, di fornire ortofrutta ottenuta da produzione a lotta integrata, sempre nell ottica di garantire la provenienza territoriale e la qualità degli alimenti

6 le tabelle merceologiche prevedono, per la maggior parte degli alimenti, una filiera di produzione interamente italiana e, per taluni prodotti, una filiera tutta piemontese. Per l ortofrutta, per la quale è richiesta la coltivazione in territorio piemontese, cercare di privilegiare forme di cooperazione fra gli stessi coltivatori.

7 acqua Si somministra acqua di rete. L adozione di tale modalità ha comportato il mancato conferimento in discarica di circa bottiglie da L. 1,5 l anno.

8 Veicoli per trasporto pasti I veicoli per il trasporto dei pasti/derrate sono a basso impatto ambientale (alimentati a GPL, metano) Elettrodomestici Gli elettrodomestici dovranno appartenere alla classe A o di corrispondente efficienza e risparmio energetico.

9 imballaggi Punteggi premianti per utilizzo di contenitori ricaricabili per detergenti ed altri prodotti di pulizia (conformemente alla norma UNI EN 13429/2005) Inoltre: - Le forniture devono essere effettuate limitando il volume degli imballaggi e utilizzando ove possibile imballaggi a rendere riutilizzabili, privilegiando i prodotti confezionati in imballaggi che limitino il quantitativo di materiale utilizzato e che siano costituiti da un unico materiale in modo da poterli più facilmente avviare alla raccolta differenziata.

10 imballaggi E fatto obbligo alle aziende di utilizzo: nelle scuole del preobbligo e ove possibile nelle scuole dell obbligo, di prodotti in confezioni di capacità maggiore evitando le monoporzioni, nel caso di imballaggi multipli, di confezioni in monomateriale anziché multimateriale; per il confezionamento di piccole quantità di derrate, anche per le diete, di sacchetti in bioplastica biodegradabili conformi alla norma UNI 13432:2005; di prodotti con etichettatura informativa ambientale che definisca chiaramente i materiali utilizzati per la realizzazione degli imballaggi, le indicazioni sulle modalità di raccolta e sulle modalità di recupero e/o di riutilizzo, e fornisca le relative indicazioni sul corretto conferimento dei medesimi al servizio di raccolta differenziata.

11 Gestione rifiuti nei plessi scolastici, i rifiuti derivanti dalla preparazione e distribuzione dei pasti devono essere convogliati negli appositi contenitori relativi raccolta differenziata come previsto dal gestore della raccolta rifiuti, in relazione alla zona dove è ubicata la scuola. Presso ogni centro di cottura e magazzino, la ditta dovrà organizzare un adeguato sistema di raccolta differenziata di ogni imballaggio o scarto di lavorazione, provvedendo al conferimento delle varie tipologie di rifiuti presso i più vicini centri di raccolta (cd. ecocentri ) o altri centri autorizzati per lo smaltimento, indipendentemente dalla presenza di specifici obblighi previsti dal gestore della raccolta di rifiuti competente per zona.

12 - Recupero pasti non distribuiti - (Buon Samaritano) dal 2004 è prevista la raccolta di pane e frutta non entrati nel circuito distributivo da destinarsi ad associazioni di volontariato che assistono gli indigenti. - A questa iniziativa, negli ultimi anni, se ne sono affiancate altre due che prendono in considerazione i pasti caldi non distribuiti

13 Riduzione dei rifiuti nelle scuole dell obbligo (Stoviglie riutilizzabili) obbligo alle aziende aggiudicatarie di adoperare stoviglie riutilizzabili nelle scuole primarie e secondarie di I grado. Giornalmente le aziende dovranno farsi carico della raccolta e relativa sanificazione di tutto lo stovigliame utilizzato nelle scuole dell obbligo (piatti, bicchieri e posate). In tal modo si evita di conferire in discarica circa 157 Tonnellate annue di plastica

14 Formazione del personale Il capitolato ha previsto tra l altro - un corso su corrette modalità uso e dosaggio dei prodotti di pulizia utilizzati, rischi per la salute e l ambiente, nonché uso dei dispositivi di protezione, gestione raccolta differenziata dei rifiuti

15 Monitoraggio e controlli Derrate alimentari utilizzate - Tutte le derrate alimentari utilizzate sono appositamente documentate dalle aziende (con relativo fornitore). Le aziende devono richiedere apposita autorizzazione per derogare da quanto sopra Gestione delle eccedenze alimentari - Vi sono report periodici di verifica sulle attività di raccolta e distribuzione agli indigenti dei pasti non entrati nel circuito distributivo Il monitoraggio sul servizio avviene anche tramite: - Ispezioni periodiche effettuate da personale degli uffici centrali - Sopralluoghi effettuati del Laboratorio chimico e merceologico della CCIAA - Chek List sulla gradibilità dei singoli piatti inviate periodicamente dalle Commissioni mensa cittadine

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