Nuovo DOMANI IN AZIENDA TOMO 2. Astolfi, Barale & Ricci

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1 TE742RA2 Astolfi, Barale & Ricci Nuovo 3 DOMANI IN AZIENDA TOMO 2 CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE PER IL SECONDO BIENNIO E PER LA CLASSE QUINTA ISTITUTO TECNICO SETTORE ECONOMICO INDIRIZZI AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING & SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI EDIZIONE MISTA

2 I materiali digitali di questa opera e i relativi aggiornamenti sono disponibili sul sito ISBN RCS Libri S.p.A. Milano Prima edizione: giugno 2013 Chiuso in redazione: marzo 2013 Ristampe Stampa: Cartoedit s.r.l., Città di Castello (PG) Hanno collaborato alla realizzazione dell opera: Redazione e prestampa: Progettazione e realizzazione copertina: Progetto grafco: Traduzione business english: Coordinamento redazionale: Coordinamento editoriale: APV Vaccani s.r.l., Milano Studio Cappellato e Laurent s.r.l., Milano APV Vaccani s.r.l., Milano Silvia Regonelli Barbara Preatoni Anna Maria Massari Hanno, inoltre, collaborato alla stesura dei testi: Delia Stroffolino per le unità La contabilità generale e Il reddito fiscale d impresa e le imposte dirette Germana Grazioli* per i moduli La contabilità gestionale e La pianificazione strategica e la programmazione aziendale Fabrizio Crespi e Ilaria Tagliabue per il modulo I prodotti bancari per le imprese * Germana Grazioli ringrazia il dottor Pier Luigi Marchini (ricercatore dell Università degli Studi di Parma, Dipartimento di Economia, Sezione di Ricerche Aziendali Gino Zappa ) per la fattiva collaborazione. Un ringraziamento particolare alla professoressa Germana Grazioli per il contributo dato nella realizzazione dei materiali digitali. I diritti di traduzione e riproduzione, totali o parziali anche ad uso interno e didattico con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume, solo a seguito di specifca autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Corso di Porta Romana n. 108, Milano, autorizzazioni@clearedi.org La realizzazione di un libro presenta aspetti complessi e richiede particolare attenzione nei controlli: per questo è molto diffcile evitare completamente errori e imprecisioni. L editore ringrazia sin da ora chi vorrà segnalarli alle redazioni. Per segnalazioni o suggerimenti relativi al presente volume scrivere a: Direzione Editoriale RCS Libri S.p.A. Divisione Education Via Rizzoli, n Milano. L editore è presente su Internet all indirizzo: L editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti dei brani o delle illustrazioni riprodotte nel volume. L editore si scusa per i possibili errori di attribuzione e dichiara la propria disponibilità a regolarizzare. Sia le operazioni descritte negli esempi, nelle esercitazioni svolte e negli esercizi da svolgere, sia quelle risultanti da riproduzioni di titoli di credito e di documenti commerciali e bancari presenti in questo volume sono state immaginate a scopo esclusivamente didattico, anche nei casi in cui vengono nominate persone, famiglie, imprese o banche esistenti, e pertanto non rappresentano situazioni o rapporti reali e non indicano prezzi, tassi, valute e altre condizioni effettivamente applicati. Inoltre, i testi tratti da articoli di giornale, libri, riviste e Internet sono stati liberamente rielaborati dagli autori a fni didattici.

3 Presentazione Quadro generale delle competenze, conoscenze e abilità Nuovo Domani in azienda 3 è stato progettato e realizzato secondo le indicazioni contenute nel Regolamento sul riordino degli Istituti Tecnici e nelle successive Linee Guida per il secondo biennio e il quinto anno degli Istituti Tecnici, settore Economico, indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing. Il volume contribuisce pertanto all acquisizione delle competenze articolate in conoscenze e abilità/prestazioni fondamentali sia per la vita scolastica, sia per il successivo inserimento nel mercato del lavoro o per la prosecuzione degli studi post-diploma. Qui di seguito riportiamo in sintesi, suddivise tra i vari moduli del volume, le competenze, le conoscenze e le abilità professionali di indirizzo che sono previste dalle disposizioni ministeriali. Modulo Competenze professionali Conoscenze Abilità TOMO 1 Modulo 1 La contabilità, i bilanci e la fiscalità d impresa Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali. Individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. Utilizzare i sistemi informativi aziendali per realizzare attività comunicative. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d impresa. Norme e procedure di revisione e controllo dei bilanci. Analisi di bilancio per indici e per flussi. Rendicontazione ambientale e sociale dell impresa. Normativa in materia di imposte sul reddito d impresa. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua inglese. Riconoscere gli elementi di positività e criticità espressi nella relazione di revisione. Interpretare l andamento della gestione aziendale attraverso l analisi di bilancio per indici e per flussi e comparare bilanci di aziende diverse. Confrontare bilanci sociali e ambientali commentandone i risultati. Interpretare la normativa fiscale e predisporre la dichiarazione dei redditi d impresa. Utilizzare lessico e fraseologia di settore anche in lingua inglese. Modulo 2 La logistica Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi differenti tipologie di imprese. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali. Individuare e accedere alla normativa civilistica con particolare riferimento alle attività aziendali. Aspetti finanziari ed economici delle diverse aree della gestione aziendale. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua inglese. Individuare e analizzare sotto il profilo strategico, finanziario ed economico le operazioni delle aree gestionali Utilizzare lessico e fraseologia di settore anche in lingua inglese. Appendice Suggerimenti per la redazione di documenti contabili con dati a scelta

4 IV Presentazione TOMO 2 Modulo 1 La contabilità gestionale Modulo 2 La pianificazione strategica e la programmazione aziendale Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. Inquadrare l attività di marketing nel ciclo di vita dell azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. Utilizzare gli strumenti di comunicazione integrata d impresa per realizzare attività comunicative. Strumenti e processo di pianificazione strategica e di controllo di gestione. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua inglese. Strumenti e processo di pianificazione strategica e di controllo di gestione. Tecniche di reporting realizzate con il supporto informatico. Business plan. Politiche di mercato e piani di marketing aziendali. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua inglese. Delineare il processo di pianificazione, programmazione e controllo individuandone i tipici strumenti e il loro utilizzo. Utilizzare lessico e fraseologia di settore anche in lingua inglese. Delineare il processo di pianificazione, programmazione e controllo individuandone i tipici strumenti e il loro utilizzo. Costruire il sistema di budget; comparare e commentare gli indici ricavati dall analisi dei dati. Predisporre report differenziati in relazione ai destinatari, anche in lingua straniera. Costruire un business plan. Elaborare piani di marketing in riferimento alle politiche di mercato dell azienda. Utilizzare lessico e fraseologia di settore anche in lingua inglese. Modulo 3 I prodotti bancari per le imprese Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. Individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale. Prodotti finanziari e loro utilizzo strategico da parte dell impresa. Lessico e fraseologia di settore anche in lingua inglese. Effettuare ricerche ed elaborare proposte in relazione a specifiche situazioni finanziarie. Utilizzare lessico e fraseologia di settore anche in lingua inglese. Competenze generali Tutti i moduli contribuiscono anche ad attivare le seguenti competenze trasversali: utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti (sociali, culturali, scientifici, economici); utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente; padroneggiare la lingua inglese e un altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi al percorso di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER); utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; identifcare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti; redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

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6 VI Guida alla lettura verifica unità 2 Le metodologie di determinazione dei costi Chiude l unità una verifica dei concetti appresi attraverso ricchi test, esercizi di comprensione, prove strutturate e semistrutturate. La verifica di fine modulo conclude il percorso di studio con esercizi strutturati e semi-strutturati. 1. Test a scelta multipla attribuisce al prodotto sia i costi variabili sia i Indica la risposta esatta (alcuni quesiti possono avere costi fissi specifici più risposte esatte). attribuisce al prodotto i costi variabili, i costi a. Il costo complessivo: fissi specifici e le quote di costi fissi comuni e dato dalla somma dei costi diretti di produzione generali più quote di costi comuni e di costi generali corrisponde al costo totale sostenuto per completare il processo produttivo corrisponde alla differenza fra ricavo di vendita e g. L area di profitto: si calcola sommando ai costi variabili il totale dei costo complessivo costi fissi diretti si calcola sottraendo dal prezzo di vendita il corrisponde al totale dei costi non divisibili costo economico tecnico b. I costi fissi: equivale all area di utile corrispondono ai costi del personale addetto è parte dell area di utile stabilmente a un processo produttivo h. Il margine di contribuzione: sono costi sostenuti a periodi fissi è dato dalla differenza fra ricavo di vendita e non variano al variare del volume di produzione costi diretti incidono in maniera costante sull unità di prodotto si calcola sottraendo dal ricavo di vendita il costo pieno del prodotto c. I centri di costo: corrisponde all utile generato dal singolo prodotto, al lordo delle imposte sono unità organizzative aziendali a cui vengono imputati i costi indiretti il valore che residua sottraendo dal ricavo di sono strumenti di raccolta costi al cui interno vendita i costi variabili e fissi diretti viene calcolato il costo complessivo di prodotto sono strumenti di raccolta costi esclusivi delle i. Il costo industriale corrisponde a: imprese industriali in quanto corrispondono a costo di materia prima e manodopera diretta + centri produttivi quote di costi generali di struttura sono centri di localizzazione di costi da imputare all oggetto finale di calcolo o da ribaltare su quote di costi comuni di produzione costo di materia prima e manodopera diretta + altri centri di costo costo di materia prima e manodopera diretta + quote di costi comuni di produzione + quote di d. La contabilità a direct costing: costi generali di struttura rileva unicamente i costi variabili rileva i costi direttamente imputabili al prodotto, variabili e fissi l. I costi indiretti sono imputati su base unica aziendale rileva i costi della direzione aziendale quando: sono attribuiti per l intero importo a un unico attribuisce al prodotto i costi variabili e fissi imputabili in modo esclusivo oggetto di calcolo sono ripartiti fra i vari oggetti di calcolo utilizzando un unica base di riparto e. I centri di responsabilità: sono centri di costo o loro raggruppamenti attribuiti alla responsabilità di un manager cui è possibile aggregarli e ripartirli secondo riguardano un processo produttivo semplice per possono corrispondere a centri di ricavo un unica base sono ripartiti secondo il criterio del numero di non possono essere centri reali ma solo virtuali unità prodotte fanno capo alla direzione aziendale m. I costi diretti: f. La contabilità a full costing: possono essere variabili o fissi attribuisce al prodotto il totale dei costi sostenuti per lo svolgimento del processo produttivo sono immediatamente riferibili al prodotto rileva i costi relativi alle operazioni interne ed sono unicamente variabili esterne di gestione verifica modulo 1 verifica modulo 1 La contabilità gestionale 1. Indica la risposta esatta (alcuni quesiti possono avere più risposte esatte). 1. Nelle scelte make or buy si mettono a confronto: a i costi inevitabili c i costi evitabili b i margini di contribuzione 2. Il full cost: a corrisponde al costo primo b può corrispondere al costo complessivo 3. Il rendimento dei fattori produttivi: a è un valore monetario b è un quantitativo non monetario d i prezzi di vendita c è sempre un costo totale c è dato dal rapporto fra i prodotti venduti e l obiettivo di vendita d può essere un costo totale o un costo unitario d è dato dal rapporto fra i prodotti ottenuti e il fattore produttivo impiegato 4. Il break even point è rappresentato: a dall intersezione della retta dei costi totali con la retta dei ricavi totali b dalla somma della retta dei costi fissi totali con la retta dei costi variabili totali c dalla differenza fra i ricavi totali e i costi variabili totali d dall eguaglianza fra i ricavi totali e i costi totali 5. Nel calcolo del margine di contribuzione semilordo si considerano: a i costi fissi specifici c i costi comuni di produzione b i costi variabili 6. I centri di costo intermedi: a corrispondono a centri produttivi b localizzano i loro costi in altri centri di costo c ribaltano i loro costi in altri centri di costo d imputano i loro costi ai centri produttivi 7. L ERP è un sistema: a informativo che integra applicazioni software b informatico di contabilità generale d i costi delle materie prime c che consente di determinare il fabbisogno di materiale per la produzione d che consente l accesso al database aziendale da parte dei clienti 8. I costi variabili incidono sull unità di prodotto in misura: a crescente c costante b decrescente d inversamente proporzionale 9. Per individuare il prodotto più remunerativo si considera: a il profitto unitario c l utile unitario b il margine di contribuzione unitario 10. I costi specifici sono costi: a che variano al variare del volume di produzione b fissi c indiretti d riferibili all oggetto di costo in maniera oggettiva d il margine di contribuzione totale Completano il volume una ricca raccolta di esercizi da svolgere... esercizi da svolgere 278 modulo 1 La contabilità gestionale All inizio del mese di luglio sono stati rilevati e valutati i dati consuntivi dei primi due trimestri: Primo trimestre Secondo trimestre Numero serie prodotte/vendute Prezzo di vendita Unità materia prima impiegate Numero operai impiegati 4 4 Numero giorni lavorati (di 8 ore) lll Nozione di costo 7 lll Variabilità dei costi 8 lll Variabilità dei costi Commenta i risultati ottenuti, determinando rendimento e produttività dei due periodi e individuando gli aspetti da migliorare. Ricerca in Internet o sul tuo manuale di Economia politica la definizione di costo e prepara una tabella che evidenzi le differenze con la nozione di costo in Economia aziendale. Un impresa industriale con una capacità produttiva di unità di prodotto sostiene costi fissi di produzione di euro. Il costo variabile unitario della materia prima è di 32 euro, della manodopera diretta è di 15 euro. Calcola il costo unitario di prodotto nelle seguenti ipotesi: a unità prodotte; b unità prodotte; c unità prodotte. Un impresa industriale con una capacità produttiva mensile di unità di prodotto nel primo trimestre dell anno ha rilevato i seguenti dati di produzione: Mese Quantità prodotta Costi fissi mensili Costi variabili gennaio febbraio marzo lll Quesiti a risposta singola 10 lll Trattazione sintetica di argomenti 11 lll Margine di contribuzione lordo Calcola il costo unitario mensile di prodotto, scomponendolo in costo fisso e costo variabile. Verifica l andamento della variazione del costo totale e spiegane le cause. 1. Quali sono le funzioni della contabilità gestionale? 2. Qual è la differenza tra efficienza ed efficacia aziendale? 3. Quali possono essere gli oggetti di costo nella contabilità gestionale? 4. In base al criterio della riferibilità all oggetto come si possono classificare i costi? 1. Illustra le modalità con cui la contabilità gestionale viene organizzata nelle imprese industriali. 2. Indica le principali differenze tra la nozione di costo in contabilità gestionale e in contabilità generale. 3. Avvalendoti di opportuni esempi illustra le differenze tra costi fissi e costi variabili. unità 2 Le metodologie di determinazione dei costi L impresa Marchesi srl, specializzata nella produzione di poltrone, ha in catalogo due modelli per ufficio, uno con rivestimento in tessuto e uno con rivestimento in materiale sintetico. I dati di produzione e vendita del primo trimestre dell anno hanno evidenziato quanto segue: modello in tessuto: unità vendute a 75 euro ciascuna, costi variabili di produzione 40 euro; 12 lll Margine di contribuzione semilordo 13 lll Margine di contribuzione Le metodologie di determinazione dei costi unità modello in materiale sintetico: unità vendute a 90 euro ciascuna, costi variabili di produzione 50 euro. Calcola il margine di contribuzione lordo unitario e totale dei due articoli e commenta i risultati ottenuti. L impresa Genzini srl produce due modelli di box doccia, in plastica e in cristallo. I dati di produzione e vendita del semestre appena concluso hanno evidenziato: modello in plastica: pezzi venduti a 150 euro ciascuno, costi variabili unitari di produzione 90 euro, costi fissi specifici euro; modello in cristallo: pezzi venduti a 300 euro ciascuno, costi variabili unitari di produzione 180 euro, costi fissi specifici euro. Calcola il margine di contribuzione lordo e semilordo dei due articoli e commenta i risultati ottenuti. Un impresa industriale realizza il prodotto Gamma in due versioni (bicolore e multicolore) e in due misure (piccola e media). I dati relativi alla produzione sono sintetizzati nella seguente tabella: Bicolore Multicolore Piccola Media Piccola Media Materia prima (costo per unità) Materia sussidiaria (costo per unità) Manodopera diretta (costo per unità) Altri costi variabili Costi fissi specifici Quantità prodotta e venduta n n n n Prezzo di vendita lll Costi congiunti 15 lll Costi congiunti 1. Calcola il margine di contribuzione totale della produzione. 2. Individua il prodotto che presenta il margine di contribuzione unitario e totale più elevato. 3. Ipotizza di aumentare le vendite di unità del/dei prodotto/i a più alto margine di contribuzione unitario e/o totale e commenta i risultati. L industria petrolchimica CRUDE OIL spa ottiene da un unico processo di lavorazione quattro prodotti congiunti, di cui due principali, G1 e G2, un sottoprodotto SP4 e un prodotto di scarto. Nell ultimo processo di lavorazione sono state ottenute unità di G1, unità di G2, 500 unità del sottoprodotto SP4 con un costo complessivo di lavorazione di euro. Il prodotto G1 è vendibile al prezzo unitario di 40 euro, G2 al prezzo di 45 euro e il sottoprodotto SP4 al prezzo di 5 euro. Calcola il costo industriale dei tre prodotti, considerando il costo del sottoprodotto pari al prezzo di vendita e utilizzando per i prodotti G1 e G2 l indice quantitativo. Un impresa industriale attua un processo di trasformazione dal quale ottiene tre prodotti tecnicamente congiunti, codificati Z1, Z2, Z3. Il costo industriale di processo è di euro e consente di ottenere 500 unità di Z1, 400 unità di Z2 e 50 unità di Z3. Il prodotto Z1 pesa 5 kg ed è venduto a 50 euro, il prodotto Z2 pesa 8 kg ed è venduto a 64 euro, il prodotto Z3 pesa 20 kg e viene collocato sul mercato a 120 euro. Determina il costo di ciascun prodotto ripartendo il costo di processo: 1. in base al ricavo totale di vendita; 2. in base al peso totale della produzione. esercizi da svolgere... il laboratorio, diviso in una parte teorica e una parte esercitativa per mettere alla prova quanto appreso... laboratorio modulo 1 unità 2 Le metodologie di determinazione dei costi Excel Calcolo dei costi con metodo ABC Situazione operativa L impresa industriale Zucchelli spa produce due articoli, codificati AK e BY. Nel mese di giugno sono state prodotte unità di AK e unità di BY. La produzione dell articolo AK ha assorbito 400 unità di materia prima a 150,00 euro per unità e 720 ore di manodopera diretta a 12,50 euro l ora. La produzione dell articolo BY ha assorbito unità di materia prima a 180,00 euro per unità e 380 ore di manodopera diretta a 12,00 euro l ora. La produzione ha comportato costi indiretti per attività, da ripartire secondo gli activity drivers indicati: Numero Attività Costi totali Activity drivers activity drivers Programmazione produzione 3.600,00 numero ordini di produzione 40 Attrezzaggi ,00 numero attrezzaggi 120 Finitura e collaudo 3.200,00 numero ore manodopera 200 Distribuzione e vendita 7.600,00 numero consegne 380 Si calcoli il costo complessivo con il metodo ABC, sapendo che l attribuzione degli activity drivers alle due produzioni è risultata la seguente: Attività Activity drivers Articolo AK Articolo BY Programmazione produzione numero ordini di produzione Attrezzaggi numero attrezzaggi Finitura e collaudo numero ore manodopera Distribuzione e vendita numero consegne Excel unità Lo stesso pulsante può essere utilizzato per na B sono inseriti i costi totali e nella colonna tornare a celle divise. C il numero di activity drivers. Nelle celle D4:D7 si scrivono le formule: Nelle celle A3:D7 è effettuato il calcolo del costo unitario di ogni activity driver. Nella colon- D5: =B5/C5 D7: =B7/C7 D4: =B4/C4 D6: =B6/C6 Figura 1 2 X Costo primo e costo industriale Il calcolo del costo primo dei due articoli è effettuato nella riga 14 del foglio di lavoro. Le celle B12:E13 contengono i dati, relativi alla materia prima e alla manodopera diretta impiegata nella lavorazione, dei costi unitari e delle quantità utilizzate nella produzione dei due prodotti. laboratorio modulo 1 1 X Activity drivers gli activity drivers e ne quantifica il numero per ciascun prodotto. Il metodo ABC (Activity Based Costing) per il calcolo dei costi determina il costo complessivo Sulla base di tali dati si imposta il calcolo dei del prodotto sommando ai costi diretti i costi costi con un foglio di lavoro in Microsoft Excel indiretti, ripartiti attraverso la valutazione delle 2010, cui viene attribuito il nome ABC e la cui attività svolte per produrlo. impostazione è visibile in figura 1 alla pagina Tale valutazione è condotta individuando le seguente. attività svolte, calcolando il costo totale delle singole attività, identificando gli activity drivers Il titolo è inserito nella cella A1, poi è esteso e calcolando il costo unitario di ogni activity e centrato sulle colonne A-G. Le celle A1:G1 driver. hanno quindi il formato di celle unite, ottenibile La situazione operativa fornisce l elenco delle con il pulsante Home-Allineamento-Unisci e attività realizzate per la produzione dei due articoli AK e BY, riporta i loro costi totali, individua evidenziato le celle allinea al centro, dopo aver A1:G1. Nelle celle F12:G13 sono calcolati i costi totali; sommando i costi della materia prima e della manodopera diretta si ottiene nelle celle F14 e G14 il costo primo dei due prodotti. La determinazione dei costi indiretti e la loro attribuzione ai due articoli è effettuata nelle celle B15:G18. Le colonne B e D contengono i numeri degli activity drivers relativi ai due prodotti, forniti dalla situazione operativa. Le formule inserite nelle colonne C ed E richiamano i costi unitari per ciascuna attività, calcolati nella tabella A4:D7. laboratorio modulo 1

7 Guida alla lettura VII... e una sezione dedicata ai casi aziendali per calare nella realtà quanto studiato. casi aziendali casi aziendali CO.STAMP srl. Una strategia per sconfiggere la crisi Leggi il caso aziendale, predisposto sulla base dell articolo di P. Preti, Il metodo della positività, pubblicato sulla alleati ed avversari nella corsa al successo». per contribuire al successo della squadra. Rispettiamo rivista Economia & Management, definisci i termini CO.STAMP dà valore alle persone, lo staff è un fattore sottolineati e rispondi alle domande. chiave di successo, sono le persone che cambiano l azienda. L età media dei dipendenti è intorno ai trent anni e il 25% delle centocinque persone che lavorano in L azienda e la sua storia azienda è occupata in posizioni tecniche che richiedono CO.STAMP srl è un azienda che produce stampi per un elevata preparazione scolastica. Il forte processo di la pressofusione di alluminio e materie plastiche per il automazione avviato a partire dall ampliamento della settore automobilistico. sede e la disponibilità di tutti i principali software di La società viene fondata nel 1968 da Tarcisio Corti progettazione esistenti sul mercato permettono loro insieme ai fratelli Giulio e Mario a Bosisio Parini, in di operare in un ambiente innovativo e stimolante. Le provincia di Lecco. È una piccola azienda, con sette retribuzioni sono, a detta dell imprenditore, superiori dipendenti, che opera da terzista per un grande cliente alla media del settore e anche così, ma non solo e non del settore delle maniglie. L azienda è ben avviata ma la soprattutto, si spiega il bassissimo turnover aziendale. situazione è difficile da sostenere nonostante l elevata L impresa è impegnata costantemente a sostenere con qualità delle lavorazioni. iniziative mirate le possibilità di crescita e di realizzazione Nel 1990 la svolta, con l ingresso in società della seconda generazione, quella dei figli, in grado di apportare spirito di squadra e forte identificazione con l azienda. personale, creando condizioni ottimali per lavorare con all azienda energie e idee innovative. Con il passaggio La mission è invece centrata sull impegno produttivo. generazionale l azienda si trasforma. Il trasferimento della «Proporre all industria del nostro settore soluzioni che le sede a Sirone, sempre in provincia di Lecco, su una permettono di rimanere competitiva attraverso innovazione, efficienza ed affidabilità!» superficie di mq, permette grandi ampliamenti, in particolare per quanto riguarda il parco macchine. L ampliamento del reparto produttivo e dello studio di prore risalto ai tre fattori chiave del successo di CO.STAMP: La brevità dell affermazione contribuisce a dare particolagettazione sono il cuore di questo rinnovamento. Tutta innovazione, efficienza e affidabilità. la famiglia è coinvolta nell attività in diverse posizioni, Innovazione aumentano i dipendenti, da diciannove a centocinque, La seconda generazione ha introdotto in azienda una e il fatturato da 5 a 20 milioni di euro. importante innovazione riguardante il prodotto, il passaggio agli stampi per pressofusione. Si tratta di stampi Oltre agli investimenti in tecnologia, il piano di sviluppo elaborato in questa fase di transizione prevede sostanzialmente di superare la debolezza strutturale della prima all inizio della attività, in grado però di generare un por- complessi di durata inferiore a quelli in plastica, prodotti formula imprenditoriale, quella di impresa terzista per un tafoglio ordini particolarmente interessante. grande cliente, allargando il numero dei clienti e diversificando le aziende servite. Oggi CO.STAMP può vantare Sapendo che nel mondo degli stampi le consegne Efficienza e affidabilità di avere nel proprio portafoglio clienti le principali case avvengono spesso con mesi di ritardo la CO.STAMP automobilistiche del mondo. ha puntato su un aspetto che può fare la differenza: il rispetto dei tempi di consegna. La scommessa vinta è stata quella di produrre stampi rispettando sempre le Vision, mission e strategia esigenze del cliente e, ancora di più, la parola data e gli La prima frase che compare all apertura del sito accordi presi. Per raggiungere tale obiettivo l azienda, che dell azienda la dice lunga sulla determinazione con cui per anni aveva affannosamente cercato di ridurre i costi la famiglia Corti gestisce l attività: «Everything is possible», attraverso il decentramento produttivo e il rapporto con tutto è possibile! subfornitori, ha scelto di percorrere la strada inversa al A questa prima frase ne seguono altre non meno significative e rappresentative della filosofia di questa nalizzazione. Di anno in anno ha quindi aumentato la decentramento, tornando dall esternalizzazione all inter- azienda: «Le parole volano, i fatti rimangono e fanno percentuale di fasi di lavorazione realizzate al proprio le aziende», «Per evolversi bisogna reagire per primi al interno fino ad arrivare, recentemente, alla copertura cambiamento!», «Nella corsa al business la velocità può dell intero ciclo produttivo. Acquisendo la proprietà, totale o di controllo, di propri precedenti subfornitori l azien- fare la differenza». Nella vision sono sintetizzati i principi e i valori che hanno portato la CO.STAMP ai traguardi attuali con tanta del processo, da quella progettuale a quella produttiva da ha raggiunto una totale indipendenza in tutte le fasi passione e impegno. fino a quella commerciale. «Tale indipendenza afferma «I nostri valori. La passione per quanto intraprendiamo. uno dei titolari ci ha permesso di spingere al massimo I nostri successi sono successi di squadra, il prodotto di il servizio al cliente dandogli un supporto fondamentale uno sforzo di tutti noi. Siamo fieri di fare la nostra parte e difficilmente reperibile presso quei concorrenti che casi aziendali 375 hanno deciso di competere utilizzando la leva del costo.» solo una piccola parte delle migliaia di parole dette è Innovazione, qualità e servizio, quindi, al posto di costo trattenuta dal cervello. Le parole volano via, ma i fatti e e prezzo, partendo dalla constatazione di come molte le azioni positive rimangono. Sono i fatti e le persone imprese del settore sono fallite perché, non avendo investito per tempo in tecnologia e in organizzazione, per molti fatti. E questa è la vision di chi, a ogni livello, lavora che costruiscono un azienda. Persone di poche parole e superare la crisi hanno avuto a disposizione solo l arma in CO.STAMP. del prezzo che, alla fine, si è dimostrata insufficiente. La Partendo dal presupposto che CO.STAMP è qualificata CO.STAMP è sempre terzista, ma lavora per commessa nel senso dell alta tecnologia informatica utilizzata, e con molta personalizzazione sulle esigenze del cliente: nel processo progettuale ingegneristico, nel parco il prezzo in alcuni casi è superiore, e anche di molto, a macchine e nella qualità degli stampi cosa oggi può quello dei concorrenti ma viene compreso e accettato davvero fare la differenza nella scelta di un partner? la dal mercato grazie alla qualità del prodotto. tempestività con la quale riesce ad evadere LE VOSTRE L efficienza richiede programmazione: il suo segreto è commesse nel rispetto delle condizioni pattuite». costituito dalla sincronizzazione e dal perfetto bilanciamento delle capacità produttive in modo da evitare la Analizziamo il caso creazione di colli di bottiglia. Essere a conoscenza con 1. Quali sono gli elementi su cui si fonda la strategia largo anticipo di un limite di capacità del parco macchine competitiva di CO.STAMP? permette di trovare soluzioni atte a soddisfare le esigenze 2. Perché le scelte strategiche dell impresa possono di consegna a clienti che acquistano su commessa. essere considerate in controtendenza nell ambito di una economia globalizzata? 3. In quale modo il rapporto con il fornitore influisce La comunicazione sull efficienza produttiva? Nella brochure aziendale è scritto: «È scientificamente 4. Definiresti quello della CO.STAMP un sistema di provato che durante una conversazione tra due persone qualità? Per quale motivo? casi aziendali Il tomo si chiude con la sezione Clil contest, in cui si trova una serie di strumenti in lingua inglese utili nell apprendimento del lessico e della terminologia di settore. In particolare, vengono proposti i casi aziendali tradotti, alcuni esercizi di lessico e comprensione, oltre a una breve raccolta di termini tecnici. Su si trovano più di 1000 lemmi tradotti di cui si può ascoltare la corretta pronuncia. 378 clil contest CO.STAMP. A strategy to defeat the crisis case study Read the following enterprise case taken from P. Preti s piece, Il metodo della positività, published on Economia & Management magazine; define the underlined terms and answer the questions. The enterprise and its story CO.STAMP is an enterprise that produces moulds for aluminium die casting and plastic elements for car industry. The company was founded in 1968 by Tarcisio Corti together with his brothers Giulio and Mario in Bosisio Parini, in the province of Lecco. It originally was a small seven employees firm, operating as subcontractor for a handles big producer. Although prosperous and in spite of high manufactoring quality, the situation became difficult to bear. The turning point came in 1990 when the second generation, which is sons, entered the society; they were able to bring new energies and ideas to the enterprise. Thanks to the generational transition the firm changed. Moving to Sirone, still in Lecco territory, in a space that takes up 6000 mq, allowed a considerable expansion, particulary concerning machinery equipment. The production department and design studio s enlargment were the core of this renovation. The whole family is now involved into the firm, each one covering a different position, while employees grew from nineteen to one hundred and five; turnover increased from 5 to 20 million euro. Besides technological investments, the development plan drawn up in this transition phase essentially considered how to overcome the structurale weakness of the original business formula of a big producer s subcontractor by extending customers number and diversifying client enterprises. CO.STAMP can nowadays be proud to have the main car manufactures of the world as a part of its customer portfolio. Vision, mission and strategy The first sentence appearing as one opens the enterprise s website tells a big deal about Corti family s determination in managing its activity: «Everything is possible»! The following phrases are no less significant and representative of this enterprise s philosophy: «Words fly, facts remain and give life to enterprises», «In order to evolve you have to be the first to react and change», «In the business race speed can make the difference». The vision summarizes principals and values that brought CO.STAMP to reach nowaday s goals with passion and commitment. «Our values. The passion for what we undertake. Our success is a team success, the result of the efforts of all of us. We are proud to contribute to the team s success. We respect allies and rivals in the race for success.» CO.STAMP values people, staff is a key factor for success; the enterprise changes thanks to people that work in it. Average employees age is around thirty years old and 25% of the one-hundred and five working staff have a technical position that requires high school preparation. Highly automated process started with location s enlargment and availability of all main design software existing on market allows the staff to operate in an innovative and stimulating environment. According to the entrepreneur salaries here are higher than the sector s average ones; this explains (but it s not the main and only reason) the really low staff turnover. The enterprise380 clil contest is constantly involved in supporting efforts that aim to personal growth and fullfillment by creating the best conditions for the developement of team spirit and strong identification with the company. Mission is focused on productive effort. «To offer to our own sector s industries solutions to let them remain competitive through innovation, efficiency and reliability.» The shortness of this statement contributes to give a particular emphasis to the three key factors of CO.STAMP s success: innovation, efficiency and reliability. Innovation Second generation introduced an important innovation in the firm concerning the product: the passage to die casting moulds. Die casting moulds are more complex and last less than the plastic ones the firm produced at the beginning of its activity, but they are able to create a particulary interesting order portfolio. Efficiency and reliability Aware that in moulds sector delivery often takes place after months of delay, CO.STAMP has focused on one detail that could really make a difference: respecting delivery terms. The bet it won was to produce stamps respecting customer s needs and, moreover, to keep promises and honour agreements. In order to reach this goal the enterprise, after years of trying with difficulty to reduce costs by production decentralization and relations with subsuppliers, decided to move in the opposite direction, coming back from outsourcing to internalization. From year to year the firm thus increased the percentage of processing phases carried out inhouse until it recently finally come to cover the whole production cycle. By obtaining the total ownership or control of those that previously were subsuppliers, the enterprise achieved complete indipendence in all processing phases, from design to production to commercial one. «Such indipendence that s one of the owners statements allowed our customer service to reach the top, giving clients a fundamental support exercises 1. Efficiency 1. Fill the missing key word. Efficiency measures the relationship between inputs into production process and the resultant outputs. It is important to achieve high efficiency because a more efficient business will produce goods than competitors. That means the business can either make a per unit sold or offer customers a than competitors. There are various ways in which a business can try to improve its efficiency: s training e.g. on-the-job training that allows an employee to improve required to work more ; s more or better capital ; s better quality; s improvement of process and reduction. key words: 386 clil contest 2. Calculating the raw materials productivity index. The workwear manufacturer Stile srl has planned to produce 9,000 overalls per month using 30,000 units of raw materials. The overall s selling price is 40. First quarter results: s January: 8,920 manufactured units, using 29,500 units of raw materials; In puoi trovare più di 1000 lemmi tradotti e puoi ascoltare la s February: 9,100 manufactured units, using 30,390 units of raw materials; corretta pronuncia degli stessi e delle loro definizioni. s March: 9,080 manufactured units, using 30,060 units of raw materials. 1. Calculate the raw materials productivity index of each month. 2. Compare expected index with actual and calculates the positive or negative differences. A 1. Expected raw materials productivity index. Accordi di Basilea Basel Accord A set of agreements issued by the Basel Committee on Bank Supervision (BCBS), which provides = 12 recommendations on banking regulations in regards to capital risk, market risk and operational risk. The 2. Actual raw materials productivity index for the quarter and comparison with expected index. accords establish banking supervision rules and criteria for capital adequacy. The minimum capital required JANUARY FEBRUARY MARCH is calculated based on Risk Weighted Assets (RWAs) = 40 = = 40 = = 40 = indicators, to ensure that banks have enough capital to meet its obligations and to cope with customer s insolvency risk (expected actual) (expected actual) 12,09 12 = + 0,09 12 = Analisi SWOT SWOT analisys SWOT stands for Strengths, Weaknesses, Opportunities and Threats. SWOT analysis is a tool to identify and X best worst best worst best worst evaluate internal and external factors that could be favorable or unfavorable to achieve a strategic GLOSSARY objective. The SWOT analysis takes information Actual Effettivo Overalls Tuta from an environmental analysis and divides it into Competitors Concorrenti Skill internal (strengths and weaknesses) and external issues Efficiency Efficienza Waste Scarto (opportunities and threats). Strengths are all elements Expected Previsto Workwear that give the business an advantage while Weaknesses are factors that place the business at a disadvantage. Opportunities are elements that the business could exploit to its advantage while threats could be the cause of troubles 2. Direct costs and gross margin 1. Fill the missing key word. ASA - Area Strategica SBU - Strategic Division, product line, single product or company brand d Affari business unit that has a different business strategy and goal than Direct costs are those costs incurred in the production process. They include variable costs of the larger company. The organizational structure of an and components used to produce goods and direct labour of who actu- SBU is typically less disciplined and more flexible than the organizational structure of the parent company, allowing the SBU to adapt very quickly to market s changes and opportunities B Balanced scorecard Balanced Performance measurement system that uses a set of scorecard indicators to measure business performance from four different perspectives: financial perspective, measuring business performance and profitability, customer perspective, monitoring customer satisfaction and market share, internal business processes perspective, which relates to production s costs and quality, and learning and growth perspective measuring employee satisfaction, skill and training. The perspective target achievements are connected to a managers rewards system business english Con questo simbolo si evidenziano le parti del testo particolarmente adatte per lo sviluppo e la verifica delle competenze.

8 Indice Presentazione Guida alla lettura III V modulo 1 La contabilità, gestionale unità 1 I costi aziendali 4 1 La contabilità gestionale 5 2 I costi nella contabilità gestionale 11 3 La classificazione dei costi 13 verifica unità 1 18 unità 2 Le metodologie di determinazione dei costi 23 1 Il direct costing 23 2 Il full costing 27 3 L Activity Based Costing 39 4 Il target costing e la lean production 42 5 I sistemi contabili evoluti 45 verifica unità 2 49 unità 3 L analisi dei costi a supporto delle decisioni aziendali 55 1 L utilizzo dei costi per la valutazione delle rimanenze di magazzino 56 2 L utilizzo dei costi per la determinazione del break even point 59 3 L utilizzo dei costi per l analisi differenziale 64 verifica unità 3 74 verifica modulo 1 78 modulo 2 La pianificazione strategica e la programmazione aziendale unità 1 Le strategie aziendali 86 1 La strategia aziendale 87 2 La strategia di corporate 93 3 La strategia di business e le strategie funzionali 99 4 La pianificazione strategica 105 verifica unità unità 2 Il budget e il reporting aziendale La programmazione aziendale e il controllo di gestione Il budget L analisi degli scostamenti Il reporting aziendale 135 verifica unità unità 3 Il business plan e il marketing plan Il business plan Il marketing plan Individuazione degli obiettivi Definizione della strategia e degli strumenti Valutazione degli aspetti economico-finanziari Esecuzione e controllo 187 verifica unità verifica modulo modulo 3 I prodotti bancari per le imprese unità 1 I finanziamenti a breve termine alle imprese Le banche nel sistema finanziario Il rapporto banca-impresa L istruttoria di fido Le diverse forme tecniche di finanziamento L apertura di credito in conto corrente L anticipazione su pegno Lo smobilizzo dei crediti commerciali Il factoring Il riporto finanziario 234 verifica unità unità 2 Le altre forme di finanziamento alle imprese Le operazioni di finanziamento a medio/lungo termine 246

9 Indice 2 Altre forme di finanziamento delle imprese I crediti non monetari Le forme di finanziamento a titolo di capitale di rischio Le forme intermedie di finanziamento La cartolarizzazione (securitization) 261 verifica unità verifica modulo Esercizi da svolgere modulo 1 La contabilità gestionale unità 1 I costi aziendali 277 unità 2 Le metodologie di determinazione dei costi 278 unità 3 L analisi dei costi a supporto delle decisioni aziendali 287 modulo 2 La pianificazione strategica e la programmazione aziendale unità 1 Le strategie aziendali 294 unità 2 Il budget e il reporting aziendale 301 unità 3 Il business plan e il marketing plan 313 modulo 3 I prodotti bancari per le imprese unità 1 I finanziamenti a breve termine alle imprese 324 unità 2 Le operazioni di impiego delle banche 329 Laboratorio modulo 1 unità 2 Le metodologie di determinazione dei costi - Excel 334 unità 3 L analisi dei costi a supporto delle decisioni aziendali - Excel 339 modulo 2 unità 2 Il budget e il reporting aziendale - Excel 348 modulo 3 unità 1 I finanziamenti a breve termine alle imprese - Excel 362 unità 2 Le operazioni di impiego delle banche - Excel 370 Casi aziendali CO.STAMP srl. Una strategia per sconfiggere la crisi 374 Fratelli Fantini spa. Strategia competitiva 376 Clil contest Case study 378 Exercises 380 Business english 386 Materiali digitali n Percorso di studio n Approfondimenti n File MP3 per simulare l interrogazione n Test di verifica per autovalutarti n Verifica di fine modulo n Siti Internet n Glossario italiano dei termini tecnici n Glossario di Business English

10 modulo 1 La contabilità gestionale Prerequisiti Distinguere le operazioni interne dalle operazioni esterne di gestione Individuare i componenti del sistema informativo aziendale Distinguere le rilevazioni contabili dalle rilevazioni non contabili Conoscere le funzioni e il contenuto del sistema informativo di bilancio Riclassificare i costi per destinazione Riconoscere le caratteristiche dei modelli di struttura organizzativa Verifica dei prerequisiti Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false o Il sistema informativo di bilancio è regolamentato dal codice civile V F o Il trasferimento della materia prima dal magazzino al reparto produttivo è un operazione interna di gestione V F o Le rilevazioni effettuate con il metodo della P.D. sono di natura contabile V F o I personal computer possono essere sia beni strumentali sia prodotti destinati alla vendita V F o Gli interessi passivi relativi a un finanziamento bancario pluriennale fanno parte del costo del venduto V F o L ufficio del personale fa parte della Funzione Amministrazione V F o Per l impresa industriale che esegue una produzione su commessa la gestione del magazzino prodotti finiti è complessa V F Barra la risposta esatta o Il sistema informativo aziendale è composto da procedure, persone e strumenti (cartacei, informatici e telematici) V F o Nella classificazione per destinazione i costi del personale sono collocati nei costi di amministrazione V F o Il pagamento della retribuzione ai dipendenti è un operazione esterna di gestione V F o Nella struttura funzionale le direzioni sono organi di staff rispetto alla Direzione generale V F o Le rilevazioni dei consumi di energia nei reparti di produzione sono di natura non contabile V F o Il rendiconto finanziario è parte del sistema informativo di bilancio V F

11 Conoscenze n Quali sono le funzioni della contabilità gestionale n Qual è l oggetto della contabilità gestionale n Com è organizzato un sistema di contabilità gestionale n Come sono classificati i costi nella contabilità gestionale n Quali costi devono essere imputati al prodotto n Quali sono i rapporti fra la contabilità gestionale e la contabilità generale n Quali scelte aziendali richiedono un analisi dei costi Che cosa imparerai e saprai fare Competenze n Descrivere le funzioni della contabilità gestionale come supporto informativo delle decisioni aziendali n Definire i diversi tipi di oggetto di cui la contabilità gestionale consente di rilevare il costo n Descrivere la struttura del sistema di rilevazione in termini di strumenti e tempi di rilevazione, elaborazione e memorizzazione dei dati n Classificare i costi secondo parametri diversi in funzione dello scopo della classificazione n Scegliere e determinare le diverse configurazioni di costo in funzione dell oggetto o dell obiettivo di calcolo n Individuare quando e in quale forma avvengono gli scambi di dati fra le due contabilità n Risolvere problemi di calcolo dei costi collegati a scelte di costi-volumi-risultati, accettazione di ordini, scelte make or buy Materiali digitali n Percorso di studio n Approfondimenti n File MP3 per simulare l interrogazione n Test di verifica per autovalutarti n Verifica di fine modulo aggiuntiva n Siti Internet n Glossario italiano dei termini tecnici n Glossario di Business English

12 unità 1 I costi aziendali Per orientarti b. Imprese che producono e commercializzano prodotti uguali, venduti a prezzi simili, spesso hanno sorti diverse: alcune realizzano profitti elevati, altre stentano ad affermarsi e finiscono con l abbandonare il mercato. Secondo te, quali possono essere i motivi di risultati economici così differenti? c. Pensi che l automazione determini l aumento o la diminuzione del costo del prodotto? L impresa deve decidere a quale prezzo collocare il proprio prodotto. Può scegliere di allinearsi al prezzo di prodotti simili, già presenti sul mercato, oppure fissare un proprio prezzo, più alto o più basso di quello praticato dalla concorrenza. In entrambi i casi, la sua decisione deve essere supportata da informazioni sia esterne (andamento del mercato, concorrenza ecc.) sia interne (costi, produttività ecc.). a. Ritieni che un informazione dettagliata sui prezzi della concorrenza sia sufficiente per stabilire un prezzo di vendita remunerativo per l impresa? d. Immagina di voler diventare un editore di libri di narrativa. Prova a elencare i costi che occorre sostenere per realizzare e mettere in vendita un libro.

13 I costi aziendali unità La contabilità gestionale La gestione aziendale richiede che vengano prese continuamente decisioni riguardanti la produzione da realizzare, i prezzi da praticare, i mercati in cui collocare i prodotti. Dall efficacia di tali scelte dipendono la crescita dell azienda, l acquisizione e la conservazione del suo vantaggio competitivo. In tale processo decisionale assumono un ruolo fondamentale sia l informazione precisa e tempestiva su quanto avviene in azienda, in particolare sulle operazioni interne di gestione, sia la valutazione delle scelte effettuate in passato. Le informazioni provenienti dalla contabilità generale si prestano poco a orientare le scelte aziendali, poiché sono di tipo consuntivo e relative esclusivamente alle operazioni esterne di gestione. All interno del sistema informativo il compito di fornire alla direzione dell impresa le informazioni necessarie per supportare le scelte aziendali è affidato alla contabilità gestionale. La contabilità gestionale rappresenta l insieme di processi, tecniche e strumenti con cui vengono raccolti, rappresentati e analizzati i dati relativi ai costi e ricavi dell attività aziendale, al fine di elaborare le informazioni di supporto alle decisioni degli organi direzionali. Funzioni della contabilità gestionale La contabilità gestionale costituisce per l impresa lo strumento di analisi degli aspetti interni della gestione e il supporto informativo nelle situazioni decisionali. Le sue funzioni possono essere sintetizzate in: supporto informativo nei giudizi di convenienza; strumento di misurazione dell efficienza aziendale; strumento di programmazione e controllo di gestione; fonte di valori per le scritture di fine esercizio in contabilità generale. Supporto informativo nei giudizi di convenienza Per l azienda la convenienza si verifica quando i margini di profitto sono elevati. L impresa potrebbe aumentare tali margini intervenendo sui prezzi di vendita, ma ciò presuppone che i prezzi non siano vincolati dal mercato. Tale ipotesi è però poco frequente e per lo più limitata alla produzione su commessa, per la quale la flessibilità dei prezzi è maggiore anche se non totale. Abituale è invece la condizione di aumentare il profitto riducendo i costi: in questo caso i dati di analisi della contabilità gestionale sono indispensabili per valutare quali costi sia conveniente ridurre. Le scelte che l impresa deve affrontare possono interessare: υ la verifica della convenienza a far svolgere il processo di fabbricazione di un prodotto interamente all interno dell azienda o, in alternativa, a trasferirlo, tutto o in parte, all esterno della stessa (scelte di make or buy); υ la decisione di aumentare la produzione di un prodotto in funzione dell andamento positivo delle vendite dello stesso nel breve periodo. Tale scelta, soltanto in apparenza semplice, richiede una valutazione accurata dei costi e dei margini di profitto, soprattutto nel caso in cui l azienda abbia già sfruttato interamente la capacità produttiva e sia costretta, per investire nel prodotto più redditizio, a ridurre la produzione di quello meno conveniente;

14 6 modulo 1 La contabilità gestionale υ la valutazione della necessità o dell opportunità, nel medio e lungo periodo, di modificare in modo significativo la capacità produttiva dell impresa, eliminando, sostituendo o ristrutturando alcune linee di produzione o unità operative. Strumento di misurazione dell efficienza aziendale La misurazione dell efficienza fornisce all impresa un informazione fondamentale sulla sua capacità di utilizzare al meglio le proprie risorse, per ottenere il massimo risultato possibile (output) da un determinato impiego di risorse (input). Specifica tecnica: è un documento che definisce tecnicamente un processo o un prodotto. Nella specifica tecnica sono descritte le caratteristiche strutturali e funzionali del processo/ prodotto e le prestazioni richieste, con l indicazione dei requisiti di efficienza, manutenibilità, ergonomia, sicurezza. Nel caso di prodotto realizzato su commessa, la specifica tecnica è un allegato al contratto, dove vengono anche definiti aspetti relativi alle condizioni di fornitura quali, per esempio, trasporto, montaggio in opera e collaudo tecnico. L efficienza può essere definita di lungo periodo, o strutturale, quando dipende dal tipo di processo produttivo utilizzato, dal metodo di lavorazione applicato e dalle specifiche tecniche di produzione. L efficienza si definisce, invece, di breve periodo quando è misurata dal rapporto fra risorse consumate e risultati ottenuti nell ambito di un processo produttivo. Poiché di norma l impresa è price taker, ossia si adegua ai prezzi di mercato non potendoli determinare, il miglioramento dell efficienza di breve periodo si ottiene con il controllo, nel senso di contenimento, dei costi. Per ridurre i costi l impresa deve puntare a massimizzare il rendimento dei fattori produttivi, attraverso la razionalizzazione del loro impiego e il controllo della loro qualità, allo scopo di evitare scarti e rallentamenti del processo produttivo. Il rendimento dei fattori produttivi è un dato quantitativo non monetario, determinato mediante questa formula: rendimento fattore produttivo x = quantità di prodotti ottenuta quantità di fattore produttivo x impiegata La valutazione del risultato avviene attraverso un confronto nel tempo, comparando il risultato dello stesso calcolo effettuato in tempi diversi, oppure mediante un confronto nello spazio, ossia comparando il rendimento con quello di altre imprese dello stesso settore. Naturalmente il rendimento dei fattori produttivi, che deve essere il più possibile elevato, dipende da molteplici variabili fra loro correlate: qualità del fattore impiegato, organizzazione del processo di produzione, abilità e impegno della manodopera, caratteristiche tecniche degli impianti ecc. Il rendimento del fattore produttivo è un indicatore di efficienza tecnica. Per valutare l efficienza dell impresa nella sua globalità occorre calcolare anche il coefficiente di produttività dei fattori produttivi impiegati, che misura il rapporto fra il valore a prezzo di vendita dei prodotti e la quantità di fattore produttivo utilizzata, secondo la formula: produttività fattore x = valore dei prodotti venduti quantità di fattore produttivo x impiegata A differenza del rendimento, che può essere un indicatore poco flessibile in particolare nelle imprese ad alta automazione, dove l impiego sia di materia prima sia di manodopera può subire variazioni molto modeste, la produttività può variare in misura significativa in quanto collegata a prezzi e volumi di vendita. Il rendimento inoltre è riferito alla produzione realizzata e non tiene conto delle giacenze invendute. Per questo motivo la produttività diventa un indicatore di efficienza anche di settori aziendali quali il commerciale e il marketing.

15 I costi aziendali unità 1 7 Esempio 1 ANALISI DELL EFFICIENZA E DELLA PRODUTTIVITÀ Un impresa industriale che effettua produzione in serie si era posta l obiettivo di produrre nell anno n unità/ mese del prodotto Alfa impiegando unità di materia prima e 10 operai per 20 giorni per 8 ore lavorative. Prezzo di vendita 150,00 euro per unità. Alla fine del 1 trimestre sono stati rilevati i seguenti dati consuntivi: s gennaio: quantità prodotte 4.980, impiegando unità di materia prima e 10 operai per 21 giorni per 8 ore; s febbraio: quantità prodotte 4.920, impiegando unità di materia prima e 9 operai per 24 giorni per 8 ore; s marzo: quantità prodotte 5.050, impiegando unità di materia prima e 10 operai per 20 giorni per 8 ore. Verifichiamo l efficienza del processo produttivo, misurando il rendimento della materia prima e della manodopera utilizzate, e la produttività dei fattori impiegati. Svolgimento Traduciamo gli obiettivi dell impresa in coefficienti di rendimento mensili: materia prima = 0,6667 manodopera = 20 = 8 = 3,1250 Calcoliamo i coefficienti di produttività attesi: = 150 materia prima = 100 manodopera = = 20 = 8 = 468,75 Calcoliamo i coefficienti effettivi di rendimento e di produttività dei fattori produttivi dei primi 3 mesi dell anno: Rendimento materia prima (prodotti ottenuti per unità di materia prima) Gennaio Febbraio Marzo = 0, = 0, = 0,6698 Produttività materia prima (ricavo ottenuto per unità di materia prima) Rendimento manodopera (prodotti ottenuti per ora lavorata) = = 99, = = 21 = 8 = 2, = 24 = 8 = 99,06 = 2, = = 100, = 20 = 8 = 3,1563 Produttività manodopera (ricavo ottenuto per ora lavorata) = = = 21 = 8 = 444,64 9 = 24 = 8 = 427, = = 20 = 8 = 473,44 Confrontando i risultati con il rendimento ipotizzato osserviamo che: s per quanto riguarda la materia prima, il rendimento è rimasto stabile, con un leggero miglioramento nel mese di marzo. Ciò sta a indicare che il rendimento del fattore produttivo era stato stimato in modo corretto e che non si sono verificati sprechi; s per quanto riguarda la manodopera, si riscontra un calo di rendimento nel mese di febbraio, recuperato però nel mese di marzo, che presenta un coefficiente migliore anche di quello di gennaio. Il calo del mese di febbraio potrebbe essere dovuto all impiego di un operaio in meno, che ha comportato condizioni di maggior affaticamento per gli altri operai, che hanno dovuto fronteggiare lo stesso obiettivo con soli 3 giorni lavorativi in più (l azienda ha potuto mantenere l obiettivo perché il processo produttivo presenta un livello di automatizzazione medio/alto). Il deciso recupero di marzo conferma l obiettivo migliorandolo. La crescita anche rispetto a gennaio, dove peraltro si era lavorato un giorno in più, potrebbe essere dovuta alla maggiore padronanza del processo produttivo acquisita con l esperienza. Per quanto riguarda invece la produttività, l obiettivo è stato centrato solo nel mese di marzo, dopo un avvio inferiore alle previsioni e un ulteriore cedimento nel mese di febbraio. Per capire le cause di questo andamento altalenante l impresa dovrà estendere l analisi al settore commerciale e al marketing.

16 8 modulo 1 La contabilità gestionale Budget: il budget è un documento di previsione riferito all esercizio successivo a quello in cui viene elaborato. È uno strumento di programmazione e controllo di breve periodo. In quanto strumento di programmazione individua gli obiettivi che il management deve perseguire. Il confronto fra i valori previsti di budget e i valori rilevati in sede consuntiva consente di realizzare un controllo continuo dell attività del periodo. Strumento di programmazione e controllo di gestione Utilizzando i dati forniti dalla contabilità gestionale l impresa può programmare l attività aziendale di breve periodo. Tale programmazione comporta che vengano formulate ipotesi produttive, in base alle quali definire standard di costo. I costi standard sono costi determinati sulla base di ipotesi, il più possibile realistiche, di attività aziendali. Le ipotesi possono riferirsi a condizioni di produzione correnti, normali o ideali, per cui si parla di costi standard correnti (riferiti alle condizioni di efficienza esistenti al momento in azienda), normali (riferiti a livelli di efficienza perseguiti, superiori a quelli correnti) o ideali (ossia riferiti al massimo livello ipotizzabile). Lo standard di costo è il prodotto della quantità standard di fattore produttivo impiegato (unità di materia prima, ore di manodopera ecc.) per prezzo standard di tali unità. I costi standard sono lo strumento più adeguato per redigere il bilancio di previsione di breve periodo, ossia il budget. Il controllo di gestione mediante budget avviene con il raffronto continuo, di norma mensile, fra obiettivi raggiunti e obiettivi programmati. Tale controllo consente all impresa di verificare l efficacia della propria azione. L efficacia di un azione è infatti la capacità di perseguire obiettivi prefissati. Quelli espressi nel budget sono obiettivi di valore, che rappresentano la sintesi di obiettivi intermedi di qualità, di quantità e di tempo. Attraverso il budget, per esempio, è possibile verificare l efficacia dell attività di vendita in termini di obiettivo di fatturato raggiunto. Tale obiettivo finale potrebbe aver avuto obiettivi intermedi correlati, quali il grado di soddisfazione del cliente (efficacia del servizio di assistenza, rilevata mediante questionari di customer satisfaction), l assenza di reclami (efficacia del controllo qualità) o l aumento dei punti vendita (efficacia dell attività di insediamento sul territorio). In questi casi l efficacia sarà misurata, al di fuori del budget, mediante il confronto di coefficienti statistici obiettivo (target) con i corrispondenti coefficienti consuntivi. Esempio 2 ANALISI DI EFFICACIA Un impresa industriale si è posta l obiettivo di vendere mensilmente unità di un certo prodotto. Nel mese di settembre le vendite sono risultate pari a Nel mese di ottobre Nel mese di dicembre Verifichiamo l efficacia dell attività di vendita nei 3 mesi. Svolgimento Efficacia vendite (prodotti venduti rispetto all obiettivo) Ottobre Novembre Dicembre = 1,0111 pari al 101,11% = 0,9778 pari al 97,78% = 1,0028 pari al 100,28% Si osserva che l efficacia dell attività di vendita ha avuto un andamento altalenante. Nel mese di dicembre il coefficiente è tornato a crescere e, anche se non ha raggiunto il livello del mese di ottobre, ha superato l obiettivo mensile.

17 I costi aziendali unità 1 9 verifica Flangia: sorta di bordo sporgente all estremità di tubi, che consente di collegare un tubo con un altro, mediante bulloni che vengono inseriti in fori di cui il bordo è provvisto. L impresa industriale Tecnodinamica spa, specializzata nella produzione di flange per impianti, si era data, per l anno appena concluso, un obiettivo di produzione e vendita, su base semestrale, di pezzi, da realizzare con l impiego di 160 tonnellate di materia prima e 5 operai per 120 giorni per 6 ore lavorative. Prezzo di vendita 5,00 euro per unità. Alla fine dell anno sono stati rilevati i seguenti dati consuntivi. Primo semestre: unità prodotte e vendute, con l impiego di 170 tonnellate di materia prima e 5 operai per 110 giorni per 6,5 ore. Secondo semestre: unità prodotte e vendute, con l impiego di 173 tonnellate di materia prima e 5 operai per 122 giorni per 6 ore. 1. Analizza l efficienza dell attività di produzione e la produttività dei fattori impiegati, confrontando i risultati dei due semestri. 2. Verifica inoltre l efficacia di tale attività, in termini di raggiungimento degli obiettivi di vendita. Traduciamo gli obiettivi dell impresa in coefficienti attesi di rendimento semestrali: materia prima =. manodopera =. Calcoliamo i coefficienti di produttività attesi:.... materia prima = 7.812,50 manodopera =. Calcoliamo i coefficienti di rendimento dei fattori produttivi nei due semestri. Rendimento materia prima (prodotti ottenuti per unità di materia prima) Produttività materia prima (ricavo ottenuto per unità di materia prima) Rendimento manodopera (prodotti ottenuti per ora lavorata) Primo semestre... = = = Secondo semestre... = = = Produttività manodopera (ricavo ottenuto per ora lavorata) = =... Efficacia (prodotti venduti rispetto all obiettivo) =... pari al...%... =... pari al 104%... Confrontando i risultati con il rendimento ipotizzato osserviamo che: per quanto riguarda la materia prima per quanto riguarda la manodopera Confrontando i risultati con la produttività ipotizzata osserviamo che: per quanto riguarda la materia prima per quanto riguarda la manodopera Per quanto riguarda invece l efficacia delle vendite

18 10 modulo 1 La contabilità gestionale Fonte di valori per le scritture di fine esercizio in contabilità generale Da ultimo, la contabilità gestionale può essere considerata una fonte di valori per le scritture in contabilità generale redatte a fine esercizio. Al termine del periodo amministrativo, la contabilità gestionale fornisce alla contabilità generale il costo di produzione, il cui importo è necessario per valutare le immobilizzazioni realizzate in economia e le rimanenze di prodotti finiti, prodotti in corso di lavorazione, semilavorati. Organizzazione della contabilità gestionale La contabilità gestionale non è obbligatoria, ma risulta regolamentata soltanto da modelli proposti dagli studiosi e sviluppati attraverso le applicazioni aziendali. L organizzazione di un sistema di contabilità gestionale comporta per l azienda un processo di: υ definizione dell oggetto di calcolo, ossia dell entità (prodotto, ciclo, reparto ecc.) di cui si vuole conoscere il costo; υ identificazione delle operazioni interne di gestione ritenute significative per il controllo. Poiché la rilevazione delle operazioni interne può essere molto onerosa, l impresa deve decidere quali operazioni controllare in base al rapporto costi/ benefici; υ misurazione dell aspetto economico e finanziario di operazioni effettuate o previste per il futuro (in questo secondo caso si tratta di individuare i criteri di stima). La misurazione presuppone sia la dotazione di strumenti di misura (macchine, persone) sia l organizzazione della stessa (continua, periodica, a campione ecc.); Stima: misurazione di un valore in condizioni di incertezza. La stima può basarsi su una situazione precedente di cui ipotizza l evoluzione (trend). Si utilizzano quindi costi e quantità storicamente determinati, a cui eventualmente applicare scarti positivi o negativi. DataWarehouse: è un insieme di dati, provenienti dalle attività operative, opportunamente ristrutturati per essere utilizzati da sistemi di supporto delle decisioni. Mentre nell ambiente operativo i dati sono rappresentati in base alle funzioni o ai processi che supportano (vendita, produzione ecc.) nel DataWarehouse i dati sono rappresentati per soggetti, svincolati dalle funzioni operative (clienti, prodotti ecc.), e comprendono solo la parte delle informazioni necessarie alle decisioni. Data Mart: sono sistemi destinati alla estrazione dei dati dalle rispettive fonti e alla loro memorizzazione in modalità utili a supportare le decisioni, ma di dimensioni minori dei DataWarehouse, e quindi più adatti a soddisfare i bisogni di singoli settori aziendali e di aziende di medie dimensioni. DSS Decision Support System: termine coniato da Gorry e Scott Morton nel I sistemi DSS sono una categoria di sistemi informativi computerizzati che supportano le attività decisionali di tipo strategico, di competenza dell alta direzione, in quanto permettono di controllare situazioni non strutturate o semistrutturate, che richiedono giudizio umano per completare il ciclo operazionale. Con i sistemi DSS è possibile effettuare complesse analisi multidimensionali utilizzando modelli statistici, finanziari, di ottimizzazione e di simulazione. I dati gestiti, manipolati in una varietà di fogli elettronici, possono provenire da serie storiche di dati, interni o esterni all impresa, ma anche da informazioni non strutturate. EIS Executive Information System: sono una forma specializzata dei DSS, sicuramente molto più semplici nell uso. L enfasi di questi sistemi è nelle visualizzazioni grafiche e nelle facili interfacce utente. Come i DSS, anche gli EIS sono sistemi informatici, creati per facilitare e supportare le esigenze decisionali di manager di alto livello. υ realizzazione di archivi e banche dati in cui le informazioni sono classificate per tutti i possibili utilizzi. Le banche dati vengono organizzate e interrogate con software particolarmente sofisticati, come i DataWarehouse e i Data Mart; υ definizione dei sistemi di analisi per l interpretazione dei risultati delle misurazioni. A seconda del tipo di analisi che si intende realizzare devono essere individuati gli strumenti e le procedure più adatte. Esistono a tale proposito strumenti informatici molto potenti e flessibili, come i DSS e gli EIS. Con questi sistemi è possibile procedere alla elaborazione di indici, alla determinazione di flussi, al calcolo di indicatori finanziari e statistici; υ individuazione delle modalità di comunicazione (reporting), ossia strumenti e procedure per la fornitura sistematica al management aziendale di informazioni utili per controllare l andamento dell attività e per prendere decisioni. Confronto fra contabilità gestionale e generale Contabilità gestionale e contabilità generale sono diverse nella forma e nel contenuto, anche se relativamente a questo secondo aspetto presentano alcuni punti di collegamento e travaso di dati.

19 I costi aziendali unità 1 11 DIFFERENZA TRA CONTABILITÀ GESTIONALE E CONTABILITÀ GENERALE Differenze relative a: Contabilità gestionale (Management Accounting) necessità d uso volontaria obbligatoria finalità fonte dei principi fornire supporto alle decisioni del management aziendale studiosi e qualsiasi altra fonte ritenuta utile prospettiva temporale storica e prospettica storica tipo di informazioni monetarie e non monetarie monetarie precisione delle informazioni relativamente bassa (il minor grado di accuratezza rispetto alla contabilità generale dipende dalla necessità di disporre di informazioni tempestive) livello di dettaglio elevato basso frequenza e tempestività del reporting frequenza diversa in funzione dello scopo: giornaliera, settimanale, mensile, trimestrale ecc. I report sono prodotti tempestivamente al termine del periodo di misurazione Contabilità generale (Financial Accounting) fornire informazioni a tutti coloro che hanno interessi nell impresa (stakeholders) codice civile e principi contabili relativamente alta frequenza trimestrale, semestrale, annuale, a scadenze fissate. I report sono prodotti con ritardi di settimane o anche di mesi rispetto al periodo esaminato 2 I costi nella contabilità gestionale Nell ambito della contabilità gestionale il termine costo assume un significato diverso rispetto a quello impiegato nella contabilità generale. Principio della competenza economica: i costi e i ricavi concorrono a formare il reddito d esercizio se si riferiscono economicamente al periodo amministrativo in esame, indipendentemente dal fatto che si sia avuta o no la loro manifestazione finanziaria. In particolare, un costo è di competenza solo se nell esercizio ha trovato il suo correlativo ricavo oppure se si riferisce a un bene acquistato e interamente consumato o a un servizio che ha ceduto tutta la sua utilità. In contabilità generale il costo è il valore di acquisto dei fattori produttivi, misurato da una variazione finanziaria passiva, ossia un uscita monetaria o un aumento di debiti. Tale valore rappresenta un componente negativo di reddito del periodo amministrativo a cui il costo è attribuito per competenza. In contabilità gestionale il costo indica il valore attribuito ai fattori produttivi impiegati per l ottenimento di un determinato oggetto di costo. La definizione mette in evidenza due aspetti: 1. il concetto di fattore produttivo impiegato, da rilevare in termini sia quantitativi sia di valore. La determinazione del fattore produttivo impiegato comporta che venga misurato (misura reale o stimata) l utilizzo dello stesso in rapporto all oggetto di costo. Per effettuare tale misurazione occorre riclassificare tutti i costi, applicando un criterio di destinazione, e scegliere quindi gli strumenti o i criteri più idonei per misurarne l impiego (cost driver); 2. l oggetto di costo, che è l entità di cui si vuole determinare il costo in termini di valore dei fattori produttivi impiegati e delle attività svolte per ottenerla. L oggetto

20 12 modulo 1 La contabilità gestionale Commesse: prodotti realizzati soltanto su ordinazione in base a specifiche del cliente o a specifiche standard dell impresa. È frequente anche il caso in cui l impresa realizza commesse con specifiche del cliente a partire da propri standard di base. Per esempio, un impianto complesso viene ridisegnato in funzione degli spazi fisici e delle esigenze logistiche del cliente. Data Mining: letteralmente estrazione di dati. È un processo di estrazione di dati da banche dati di grandi dimensioni. L estrazione di informazioni significative, effettuata mediante appositi software, avviene mediante l individuazione di associazioni, patterns, sequenze ripetute, o regolarità, nascoste nei dati. In questo contesto un pattern indica una struttura, un modello o, in generale, una rappresentazione sintetica dei dati. di costo potrebbe essere un prodotto, singolo (per esempio uno pneumatico) o complesso, costituito cioè da una serie di componenti (per esempio un automezzo). Oppure potrebbe trattarsi di un processo, o di singole fasi dello stesso. È il caso delle imprese industriali con una produzione a flusso continuo (raffinerie di petrolio, cementifici, zuccherifici, imprese siderurgiche ecc.), con prodotti fabbricati in massa e in maniera continua mediante una serie di fasi produttive; in tali imprese processo e prodotto coincidono in quanto gli impianti possono realizzare soltanto il prodotto per il quale sono stati progettati. Oggetto di costo Gli oggetti di costo vengono scelti dall impresa in funzione delle necessità conoscitive collegate alle scelte aziendali. L impresa decide di rilevare il costo di ciò che ritiene necessario controllare in quanto ritenuto fattore critico di successo. La contabilità gestionale è molto onerosa, per la varietà e molteplicità di strumenti di rilevazione e rielaborazione impiegati, pertanto, la scelta aziendale di rilevare o no alcuni dati di costo deriva da un attenta valutazione del rapporto tra i costi della rilevazione e i benefici dell utilità dell informazione. Rappresentano oggetti di costo della contabilità gestionale: a. i prodotti o le linee di prodotti. In questo caso il costo può essere utilizzato per un confronto con il prezzo di vendita di mercato, per verificare la convenienza alla produzione oppure, nel caso sia praticabile, può rappresentare il punto di partenza per la determinazione del prezzo di vendita. Quest ultima possibilità è tipica delle commesse; b. i processi produttivi o singole fasi degli stessi. La verifica del costo del processo produttivo può essere finalizzata a scelte di make or buy, oppure di riprogettazione (reenginering) del processo stesso. In questo caso l obiettivo non è tanto la verifica di un risultato economico quanto la minimizzazione dei costi; verifica c. Aree Strategiche d Affari (ASA). Per le ASA (o SBU Strategic Business Units) la misurazione dei costi è fondamentale per deciderne la conduzione strategica e valutarne la competitività. Le aree strategiche d affari costituiscono un sottoinsieme dell impresa coincidente con un business specifico. Si tratta di unità con ampia autonomia operativa e con una struttura economica propria, che consentirebbero loro, se scorporate dall azienda, di sopravvivere autonomamente. Per esempio, in una casa editrice potremmo avere due distinte ASA, rappresentate dalla editoria scolastica e dalla editoria di narrativa e saggistica; d. canali distributivi, zone o aree geografiche, sistema clienti. Si tratta di oggetti di costo gestiti dalle imprese di media-grande dimensione, di norma all interno delle misurazioni del sistema di marketing o del sistema qualità. In questo caso gli oggetti di costo sono complessi e richiedono l elaborazione di elevati volumi di dati attraverso strumenti informatici di Data Mining. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false; in quest ultimo caso suggerisci la formulazione corretta. 1. La contabilità gestionale rileva il costo dei fattori produttivi per destinazione. V F 2. Secondo la contabilità gestionale il costo rappresenta il valore di acquisto dei fattori produttivi. V F 3. L oggetto di costo è l entità di cui si vuole determinare il costo. V F 4. La contabilità gestionale non rileva tutti i costi sostenuti, ma solo quelli che ritiene di controllare. V F 5. La commessa è un insieme di prodotti ordinati da un unico committente. V F 6. La rilevazione del costo di un processo produttivo è finalizzata a determinare il prezzo di vendita del prodotto ottenuto da quel processo. V F

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