PEI ON LINE FEDERICA ROSSI. CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO MILLER Centro Clinico per l Età Evolutiva - GENOVA ALESSANDRA TERRENI
|
|
- Adelaide Pizzi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PEI ON LINE FEDERICA ROSSI CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO MILLER Centro Clinico per l Età Evolutiva - GENOVA ALESSANDRA TERRENI CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO ARISTEA Legnano -MI
2 PROGRAMMA DELLA GIORNATA COSTRUIRE E INTERPRETARE ADEGUATAMENTE UNA DIAGNOSI FUNZIONALE SECONDO IL MODELLO ICF CY CAPIRE I REALI BISOGNI DELL ALUNNO IN DIFFICOLTÀ DEFINIRE GLI OBIETTIVI PIÙ ADEGUATI ALL INTERNO DEL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE INDIVIDUARE ATTIVITÀ ED INTERVENTI VICINI AI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DEGLI ALUNNI REALIZZARE UN PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO SECONDO IL MODELLO ICF CAPACE DI RAGGIUNGERE CONCRETI OBIETTIVI EDUCATIVO-DIDATTICI E DI VITA QUOTIDIANA
3
4
5 Da Ianes 2005
6 Da Ianes 2005
7 Bisogni Educativi Speciali CONDIZIONI FISICHE difficili È il termine ombrello per: MALATTIA (acuta o cronica) DISTURBO LESIONE TRAUMA Comprende la STORIA CLINICA malattie, i ricoveri, le cure tentate, i risultati raggiunti precauzioni che l'insegnante deve prendere la necessità di assumere farmaci interventi riabilitativi visite e controlli. persone specifiche di riferimento tecnico nei vari ambiti. Le condizioni di salute vengono codificate usando l icd-10.
8 Da Ianes 2005
9 famiglia problematica pregiudizi ed ostilità culturali difficoltà socioeconomiche ambienti deprivati/devianti scarsità di servizi scarsa preparazione/disponibilità degli insegnanti materiali di apprendimento inadeguati ambiente fisico sfavorevole FATTORI CONTESTUALI AMBIENTALI: ASPETTI DEL MONDO ESTERNO CHE FORMANO IL CONTESTO DELLA VITA DI UN INDIVIDUO CHE HANNO UN IMPATTO SUL FUNZIONAMENTO DELLA PERSONA
10 Da Ianes 2005
11 FATTORI CONTESTUALI PERSONALI: ASPETTI PSICOLOGICI AFFETTIVI E COMPORTAMENTALI CORRELATI ALL INDIVIDUO
12 Studi Erickson Da Ianes 2005
13 STRUTTURE CORPOREE: SONO LE PARTI STRUTTURALI O ANATOMICHE DEL CORPO come gli organi, gli arti e le loro componenti, classificate secondo i sistemi corporei.
14 Da Ianes 2005
15 FUNZIONI CORPOREE: Sono le funzioni fisiologiche dei sistemi corporei, incluse quelle psicologiche. «CORPOREO» SI RIFERISCE ALL ORGANISMO UMANO NELLA SUA INTEREZZA, INCLUDENDO COSÌ IL CERVELLO.
16 FUNZIONI MENTALI GLOBALI della coscienza dell orientamento intellettive psicosociali globali del temperamento e della personalità dell energia e delle pulsioni del sonno SPECIFICHE dell attenzione della memoria psicomotorie emozionali percettive del pensiero cognitive di livello superiore del linguaggio di calcolo di seq. dei mov. complessi dell esperienza del sé del tempo
17 Da Ianes 2005
18 Bisogni Educativi Speciali da difficoltà nelle ATTIVITA PERSONALI cioè scarse capacità di apprendimento applicazione delle conoscenze pianificazione delle azioni autoregolazione comunicazione/linguaggi interazione/relazione autonomia personale/sociale ATTIVITA PERSONALE: È L ESECUZIONE DI UN COMPITO O DI UN AZIONE DA PARTE DI UN INDIVIDUO. Rappresenta la prospettiva individuale del funzionamento.
19 Da Ianes 2005
20 PARTECIPAZIONE SOCIALE: È IL COINVOLGIMENTO E L INTEGRAZIONE DI UNA PERSONA IN UNA SITUAZIONE REALE DI VITA. Rappresenta la prospettiva sociale del funzionamento
21 IL RUOLO DEI FATTORI CONTESTUALI NEL FUNZIONAMENTO
22
23 BIO PSICO SOCIALE BARRIERE e FACILITATORI Da Ianes 2005
24 LA SITUAZIONE GLOBALE DI UNA PERSONA (IL SUO FUNZIONAMENTO) SECONDO IL MODELLO ICF-CY CY CONDIZIONI FISICHE (input biologico) BIO PSICO SOCIALE CORPO Funz. Strutt. Corporee corporee CAPACITÀ Attività personali Performance RUOLI SOCIALI Partecipazione sociale BARRIERE E FACILITATORI FATTORI CONTESTUALI Ambientali FATTORI CONTESTUALI Personali
25 BARRIERE E FACILITATORI LE AREE FONDAMENTALI DELLA NUOVA DIAGNOSI FUNZIONALE SECONDO L'ICF BIO PSICO SOCIALE LA SITUAZIONE DI SALUTE E DI FUNZIONAMENTO DI UNA PERSONA È LA RISULTANTE GLOBALE DELLE RECIPROCHE INFLUENZE TRA I FATTORI RAPPRESENTATI NELLO SCHEMA
26
27 Diagnosi funzionale educativa o profilo di funzionamento Profilo dinamico funzionale PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Attività, materiali, metodi Verifica e valutazione
28 Diagnosi funzionale educativa Momento conoscitivo dei punti di forza/debolezza e bisogni educativi speciali
29 FASI OPERATIVE DEL PEI Pdv I PARTE: DIAGNOSI FUNZIONALE conoscere il bambino
30 ANALIZZANDO LE AREE DI FUNZIONAMENTO E LE CAPACITA SI INDIVIDUANO LE BARRIERE CHE OSTACOLANO I FACILITATORI CHE FAVORISCONO LA PERFORMANCE NB i FACILITATORI sono UNO dei mezzi che aiutano il raggiungimento dell obiettivo, ma NON L UNICO Centro Studi Erickson
31 Profilo dinamico funzionale Momento di definizione di obiettivi e scelte progettuali
32 FASI OPERATIVE DEL PEI Pdv II PARTE: IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Fase 1: sintetizzare i risultati della Diagnosi Funzionale -punti di forza: capacità e performance -deficit: carenze, incapacità -relazione tra gli ambiti di funzionamento -relazioni di influenza e mediazione Fase 2: definire gli obiettivi a lungo termine Obiettivi teoricamente adeguati Da raggiungere nell arco di 1-3 anni Progetto di Vita Fase 3: definire gli obiettivi a medio termine Obiettivi effettivi su cui si inizia a lavorare Da raggiungere nell arco di alcuni mesi/anno scolastico Fase 4: definire gli obiettivi a breve termine e le sequenze di sotto- obiettivi Ridurre le difficoltà dell obiettivo - semplificando le richieste di corretta esecuzione - attraverso l uso di aiuti necessari e sufficienti - attraverso l analisi del compito (task analysis)
33 Attività, materiali, metodi di lavoro Momento di definizione di tecniche e risorse per l insegnamento-apprendimento Centro Studi Erickson
34 FASI OPERATIVE DEL PEI Pdv III PARTE: ATTIVITA MATERIALI E METODI DI LAVORO Elaborazione di soluzioni operative finalizzate all insegnamento-apprendimento per raggiungere gli obiettivi definiti. STABILIRE IL PERCORSO DI INTERVENTO ALLEANZA PSICOEDUCATIVA
35 METODI di lavoro STRATEGIE STRUMENTI TEMPI SPAZI PERSONE coinvolte MATERIALI RISORSE PER REALIZZARE ATTIVITÀ DIDATTICHE, EDUCATIVE DI STIMOLAZIONE
36 ADATTAMENTO DEGLI OBIETTIVI CURRICOLARI E DEI MATERIALI CAMBIAMENTI MENO POSSIBILE PIU NATURALI POSSIBILE ALTERARE AL MINIMO LA SITUAZIONE IN CUI AGISCE L ALUNNOL
37 Solo la fantasia e la motivazione dell educatore possono porre dei limiti alla varietà delle proposte
38 Sequenza di risorse per l individualizzazione Organizzazione scolastica (tempi, routine..) Gestione degli spazi e aspetti architettonici Partnership e alleanze extrascolastiche Formazione e aggiornamento specifico su competenze importanti per quel bisogno Documentazione, scambio esperienze con altre scuole con esperienze analoghe Modifiche di modalità didattiche ordinarie Modifiche di materiale didattico ordinario Didattica individuale Materiale didattico individuale specifico
39 esempio 3 LIVELLI DI ADATTAMENTO DEL TESTO 1. FACILITAZIONE ED EVIDENZIAZIONE DEL TESTO speciale lente di ingrandimento 2. SEMPLIFICAZIONE SCHEMATIZZAZIONE E RISTRUTTURAZIONE DEL TESTO eliminando parti non essenziali e fornendo l idea principale 3. SEMPLIFICAZIONE E RIDUZIONE DEL TESTO in brevi periodi e concetti fondamentali 4. Affiancamento di immagini dei concetti chiave
40 Verifica e valutazione Momento di revisione della Diagnosi, del Profilo dinamico e delle Attività e materiali Centro Studi Erickson
41 FASI OPERATIVE DEL PEI Pdv IV PARTE: VERIFICHE Verifica degli obiettivi In itinere e finale Grado di generalizzazione delle abilità Sviluppo delle reali competenze Mantenimento nel tempo Competenza APPROPRIATEZZA VALIDITÀ SENSATEZZA DEGLI OBIETTIVI rispetto al Pdv DELLE ATTIVITA rispetto agli obiettivi
42 Bibliografia Ianes D., Cramerotti S., Il piano educativo individualizzato, Progetto di vita, vol. I, II, III; ed. Erickson, Trento Canevaro A., Ianes D., Buone prassi di integrazione scolastica, Erickson, Trento Ianes, D., La diagnosi funzionale secondo l ICF, Erickson, Trento OMS ICF CY Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute. Versione per bambini ed adolescenti, Erickson, Trento 2007.
Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano Dario Ianes
Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it UN ALUNNO CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI : Un alunno con apprendimento, sviluppo e comportamento in uno o più dei vari ambiti e
DettagliServizio per gli Studenti Disabili. Archimede Pitagorico. e la disabilità. Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico
Servizio per gli Studenti Disabili Archimede Pitagorico e la disabilità Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico 2009-2010 2010 ??? Come mi sento nel mio ruolo professionale? ???
DettagliPEI ON LINE FEDERICA ROSSI CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE. ISTITUTO MILLER - GENOVA Centro Clinico per l Età Evolutiva PROGRAMMA DELLA GIORNATA
PEI ON LINE FEDERICA ROSSI CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO MILLER - GENOVA Centro Clinico per l Età Evolutiva PROGRAMMA DELLA GIORNATA COSTRUIRE E INTERPRETARE ADEGUATAMENTE UNA DIAGNOSI FUNZIONALE
DettagliI Bisogni Educativi Speciali secondo l ICF e le strategie di inclusione secondo la Speciale normalità Dario Ianes
I Bisogni Educativi Speciali secondo l ICF e le strategie di inclusione secondo la Speciale normalità Dario Ianes Università di Bolzano www.darioianes.it Education Act UK, 1996 Un bambino con Bisogni Educativi
DettagliRisultati della sperimentazione
ICF L ICF: LA SPERIMENTAZIONE ICF Risultati della sperimentazione rende più chiara la comunicazione tra i soggetti coinvolti circa il funzionamento dell alunno integra l ICD 10 nel descrivere le caratteristiche
DettagliDALLA DIAGNOSI AL PROFILO DI FUNZIONAMENTO DELL ALUNNO COME BASE PER UNA PROGETTAZIONE EDUCATIVA CONDIVISA
DALLA DIAGNOSI AL PROFILO DI FUNZIONAMENTO DELL ALUNNO COME BASE PER UNA PROGETTAZIONE EDUCATIVA CONDIVISA Sofia Cramerotti Ricerca e Sviluppo area psicoeducativa e didattica Centro Studi Erickson - Trento
DettagliI BES e la didattica inclusiva
I BES e la didattica inclusiva ICS Civate (LC) - 25 giugno 2015 Periplo s.n.c. Viale Umbria 49-20135 Milano - Tel. + 39 02 36551556 - Fax + 39 0236551861 - E-mail: info@periplo.org Gli obiettivi Delineare
DettagliSpelzini Gigliola. Gigliola Spelzini Docente Scuola Primaria Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche Master DSA Ossuccio, gennaio 2017
Gigliola Spelzini Docente Scuola Primaria Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche Master DSA Ossuccio, gennaio 2017 DIFFICOLTÀ AD APPRENDERE 1. Rilevazione del bisogno 2. Segnalazione alla famiglia e
DettagliProgetto ICF Dal modello ICF dell OMS alla progettazione per l inclusione. III Circolo di Gragnano. Se si sogna da soli è solo un
+ Progetto ICF Dal modello ICF dell OMS alla progettazione per l inclusione Se si sogna da soli è solo un sogno se si sogna insieme è realtà III Circolo di Gragnano + Come è nato il nostro Progetto ICF?
DettagliIL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE. Dario Ianes Centro Studi Erickson
IL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE Dario Ianes Centro Studi Erickson LA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE SUPERA Scuola speciale separata Normalità improvvisata senza risorse specifiche
DettagliSCHEDA INFORMAZIONI DELLO STUDENTE
SCHEDA INFORMAZIONI DELLO STUDENTE Cognome Nome Sesso Nato a il Residenza Via e n Telefono Anno scolastico Livello scolastico Anni di scolarità: Anni di scolarità: sc.infanzia:, sc.primaria:, sc.secondaria:,
DettagliLettura della DF e stesura del PDF
CTI della Tremezzina Lettura della DF e stesura del PDF 5 febbraio 2015 Antonella Conti 1 Agenda I documenti per la progettazione educativa in base alla normativa nazionale Lettura della DF in ottica progettuale
DettagliProgrammazione Educativa Individualizzata
Programmazione Educativa Individualizzata Piano Educativo Individualizzato Diagnosi funzionale Attività, materiali, metodi di lavoro Profilo dinamico funzionale Verifica dell acquisizione e della appropriatezza
DettagliAlunni con. B.isogni E.ducativi S.peciali
Alunni con B.isogni E.ducativi S.peciali CHE COS E? Il bisogno educativo speciale è una qualsiasi difficoltà in ambito educativo o apprenditivo che consiste in un funzionamento problematico anche per il
DettagliBisogni Educativi Speciali e didattica inclusiva
Bisogni Educativi Speciali e didattica inclusiva Francesco Zambotti, PhD GRIIS (Gruppo di Ricerca Integrazione e Fare clic per modificare lo stile Inclusione del sottotitolo Scolastica), dello schema Università
Dettagliapprofondimenti Indice
DIAGNOSI FUNZIONALE E PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO: APPROFONDIMENTI PROF. SSA GENEROSA MANZO Indice 1 PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO E LA DIAGNOSI FUNZIONALE EDUCATIVA -------------- 3 2 LE AREE FONDAMENTALI
DettagliA scuola con bisogni educativi speciali
A scuola con bisogni educativi speciali Adriano Grossi Formazione USP Piacenza PIACENZA, 28 NOVEMBRE 2006 Oltre l ICD 10 La complementarietà delle specifiche OMS nel DPCM 23.2.06 E a SCUOLA? Partire dall
DettagliProgetto Crescere insieme con il modello ICF MONITORAGGIO IN ITINERE
Progetto Crescere insieme con il modello ICF MONITORAGGIO IN ITINERE Questionario A Come giudichi questa esperienza formativa? abbastanza utile 38% altro inutile Efficace 62% Efficace abbastanza utile
DettagliDisabilità a scuola: buone prassi per un possibile intervento
Seminario Apa La Spezia Disabilità a scuola: buone prassi per un possibile intervento Dott.ssa Elisa Niccolai Psicologa e Analista del comportamento Disabilità Legge 104/92 OMS: E persona handicappata
DettagliThis project is funded by EU. Ancona-Jesi-Senigallia 7/8 novembre Raffaela Maggi. a cura di : Raffaela Maggi
This project is funded by EU Ancona-Jesi-Senigallia 7/8 novembre 2012 Raffaela Maggi Circolari del M.P.I. n. 258/83 e n. 250/85 Legge quadro 104/92 D.P.R. 24/02/1994 Atto di indirizzo e coordinamento (compiti
DettagliGLI STUMENTI DIDATTICI NEI BES PER L INCLUSIONE
GLI STUMENTI DIDATTICI NEI BES PER L INCLUSIONE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Il Bisogno Educativo Speciale (Special Educational Need) è qualsiasi difficoltà evolutiva, permanente o transitoria, in ambito
DettagliIL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE
IL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it LA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE SUPERA Scuola speciale separata
DettagliPROFILO DINAMICO FUNZIONALE /PDDF E PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ATTRAVERSO L'USO DEL MODELLO ICF
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE /PDDF E PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ATTRAVERSO L'USO DEL MODELLO ICF Prof.ssa Nina Lomonaco Formatrice AID ninalomonaco@tiscali.it Deliberazione della Giunta Regionale
DettagliScheda di lavoro per GLH-OPERATIVO
DESTINATARI: CdC con alunni diversamente abili 5C TU 3ASC 1ASC 1ASE 1CSE 2ASC 3ASC 4ASC 4BSC 5ASC 5BSC 5ASIA 3AMASSA 4BMASSA Scheda di lavoro per GLH-OPERATIVO Alunno:......... Classe / Sezione:........
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
! MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA IC n. 6 Scuola... LA SPEZIA PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. (Ai sensi dell articolo 12 - L. 104/92) Alunno/a Classe Docente/i di sostegno
DettagliPIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE. I.c. Piero della Francesca a.s. 2012/2013
PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE I.c. Piero della Francesca a.s. 2012/2013 Direttiva ministeriale del 27/12/2012 Circ. Ministeriale n 8 del 06/03/2013 [ ] ogni alunno, con continuità o per determinati periodi,
DettagliSezionee di Novara e Piemonte Orientale
Sezionee di Novara e Piemonte Orientale FACCIAMO GRUPPO! GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NEL GRUPPO CLASSE sabato 23 ottobre 2010 Dr.ssa ANNA STROPPA psicologa e psicoterapeuta dell età evolutiva
DettagliPEDAGOGIA SPECIALE 1 A LA PERSONA CON DISABILITÀ, DIFFICOLTÀ O SVANTAGGI PRIMO MODULO. Prof. Mario Martinelli
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO PEDAGOGIA SPECIALE 1 A LA PERSONA CON DISABILITÀ, DIFFICOLTÀ O SVANTAGGI PRIMO MODULO PRIMA SERIE Prof. Mario Martinelli UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Dipartimento
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Progetto di vita A.S. 20 /20
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Progetto di vita DENOMINAZIONE DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA A.S. 20 /20 Istituto/Plesso Umee_ Area Vasta n. A.T.S. n. Comune Modello A1_Piano Educativo Individualizzato-
DettagliI CIRCOLO DIDATTICO -COMISO- INS. AURORA TERESA SIERNA
I CIRCOLO DIDATTICO ED. DE AMICIS -COMISO- INS. AURORA TERESA SIERNA B E S BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI LA SCUOLA E UNA COMUNITA QUINDI HA COME CARATTERISTICA LA CAPACITA DI ACCOGLIERE E DI INCLUDERE INCLUSIONE
DettagliPENSARE IN ICF NELLA PEDAGOGIA DELL INCLUSIONE SCOLASTICA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di San Benedetto Po- Moglia Via E. Dugoni, 26 46027 San Benedetto Po (MN) Tel: 0376 615146 Fax: 0376 615280 email:
DettagliCOSA INTENDIAMO PER BES
COSA INTENDIAMO PER BES Per Bisogno educativo Speciale intendiamo un ampia area all interno della quale convergono difficoltà apprenditive ed educative dei ragazzi che vivono all interno della comunità
DettagliIl Piano educativo individualizzato P.E.I. 08/02/15 prof. V.Gullotta 1
Il Piano educativo individualizzato P.E.I. 08/02/15 prof. V.Gullotta 1 P.E.I. - Piano Educativo Individualizzato: Che cos'è il P.E.I.? Tecnicamente, gli strumenti programmatici che accompagnano l allievo
DettagliI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI IN ADOLESCENZA. Dott.ssa Luisa Meroni UONPIA - A.O. San Gerardo Monza -
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI IN ADOLESCENZA Dott.ssa Luisa Meroni UONPIA - A.O. San Gerardo Monza - HANDICAP DSA BES Certificazione per diversa abilità scolastica L104/92 DPCM 185/06 Circolare MIUR 2004
DettagliL INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON GRAVE DISABILITA
L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON GRAVE DISABILITA Isp. Luciano Rondanini Il quadro di riferimento nazionale e internazionale : criteri clinici ed orientamenti educativi La progettualità didattica
DettagliUso dell'icf-cy Come strumento di valutazione
Uso dell'icf-cy Come strumento di valutazione Che cosa è l ICF? Si tratta della classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute accettato in sede di Org. Mondiale della
DettagliBisogni educativi speciali
Bisogni educativi speciali Dr. Loredana T. Pedata Scuola IaD Università Tor Vergata La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 sugli Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali
DettagliPDF. PDF -PEI -PDP- PDV Profilo dinamico funzionale Piano educativo individualizzato Piano didattica personalizzato Progetto di vita 07/04/15
PDF -PEI -PDP- PDV Profilo dinamico funzionale Piano educativo individualizzato Piano didattica personalizzato Progetto di vita Cominciamo con qualche puntualizzazione Pluralità e differenze rispetto alle
DettagliL importanza dell Osservazione per la costruzione del Profilo Dinamico Funzionale dell alunno con disabilità
L importanza dell Osservazione per la costruzione del Profilo Dinamico Funzionale dell alunno con disabilità come, cosa e con quali strumenti osservare Cantù, 25/02/2015 Dott.ssa Maria Concetta Carruba
DettagliALUNNI B. E. S. azione. GLI Lurago d Erba 17 marzo 2014
ALUNNI B. E. S. Normativa e documenti di riferimento Direttiva ministeriale 27/12/2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali Circolare ministeriale n.8n.8,, 06/03/2013 Direttiva
DettagliBreve guida ai codici ICF
Breve guida ai codici ICF Dott.ssa Graziella Giorgetti Responsabile UO UMEE ASUR Marche AV1 Fano CTS Fano 20 27 maggio 2014 Struttura dell ICF ICF Parte 1: Funzionamento e disabilità Parte 2: Fattori contestuali
DettagliAPPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento
APPRENDIMENTO E DISABILITA Strategie di aiuto e tecniche di intervento Disabilità - Definizione Conseguenza/risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di una persona e i fattori individuali
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Progetto di vita A.S. 20 /20
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Progetto di vita DENOMINAZIONE DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA A.S. 20 /20 Istituto/Plesso UdVM_ Area Vasta n. A.T.S. n. Comune Modello A1_Piano Educativo Individualizzato-
DettagliCLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE ICF. Centro per l Autonomia Umbro
CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE ICF Centro per l Autonomia Umbro LA PROSPETTIVA DELL OMS La salute è la chiave dello sviluppo delle Nazioni Se non viene
DettagliINDICE Prefazione... pag. 3
INDICE Prefazione... pag. 3 Parte Prima modelli e strumenti di documentazione delle molteplici attività di sostegno e di sviluppo richieste ai docenti di classe, di sostegno e di esperti dell ASL Modelli
DettagliBES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
PAROLE CHIAVE: INCLUSIONE ICF INTERNATIONAL CLASSIFICATION OF FUNCTIONING, DISABILITY AND HEALTH BES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DIRITTO ALLO STUDIO Norma Costituzionale tutela soggettiva affinché le istituzioni
DettagliLA SCUOLA E I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
LA SCUOLA E I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Con il termine Bisogno Educativo Speciale si indica una difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o apprenditivo
DettagliACCOMPAGNARE VERSO L AUTONOMIA IN UN PROGETTO DI VITA
ACCOMPAGNARE VERSO L AUTONOMIA IN UN PROGETTO DI VITA Dario Ianes Università di Bolzano www.darioianes.it IL PROGETTO DI VITA CONTRIBUISCE ALLA QUALITA DELL ESISTENZA: Accompagnare un Progetto di vita
DettagliQUALE PDP PER GLI ADHD E ALTRI BES?
Gruppo Provinciale Disturbi Comportamento Ufficio Scolastico Territoriale XIII Vicenza Centri Territoriali per l Integrazione Liceo Corradini di Thiene Convegno ADHD e altri disturbi di comportamento QUALE
DettagliI compiti della scuola per l inclusione: tempi, adempimenti, procedure
INCONTRI di FORMAZIONE sul PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO I compiti della scuola per l inclusione: tempi, adempimenti, procedure Adele Ghignatti 10 novembre 2015 LEGGE 104/92 (Art 3) E' persona handicappata
DettagliMARIO MARCHIORI I BAMBINI CON DSA NELLA SCUOLA: DALLA LEGGE 170 ALLE PRATICHE DIDATTICHE QUOTIDIANE. GIORNATA DI FORMAZIONE (Padova, 4 settembre 2013)
GIORNATA DI FORMAZIONE (Padova, 4 settembre 2013) I BAMBINI CON DSA NELLA SCUOLA: DALLA LEGGE 170 ALLE PRATICHE DIDATTICHE QUOTIDIANE Patrocinio MARIO MARCHIORI CONTENUTI: Il significato delle parole Tracce
DettagliORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ
ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ International Classification of Functioning, Disability and Health ICF Convenzione sui diritti della persona con disabilità (ONU-New York 13.12.2006) Per persone con
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO GESUALDO NOSENGO
ISTITUTO COMPRENSIVO GESUALDO NOSENGO Percorsi formativi rivolti ai docenti specializzati sul sostegno sui temi della disabilità per la promozione di figure di coordinamento Pedagogia speciale e processi
DettagliNuoro - 25 settembre 2015 Cagliari - 28 settembre 2015 Sassari - 5 ottobre 2015
Ufficio Scolastico Regionale della SARDEGNA CTS-SASSARI Centro Territoriale di Supporto Dall integrazione all inclusione Corso di formazione per docenti referenti del GLI delle Istituzioni Scolastiche
DettagliC.M. n. 8 del 6 marzo 2013 (D.M. 27 dicembre 2012)
C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 (D.M. 27 dicembre 2012) Definizione di BES Secondo l ICF (la Classifcazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) «il Bisogno Educativo Speciale
DettagliELABORARE IL PAI. Riferimenti normativi Modalità per l inclusione Modello concettuale Metodo operativo
ELABORARE IL PAI Riferimenti normativi Modalità per l inclusione Modello concettuale Metodo operativo 1 di 13 - Riferimenti normativi Riferimenti normativi Dal 1977 con la Legge 517 in Italia si è stabilito
DettagliStrumenti dell integrazione. Diagnosi funzionale Profilo dinamico funzionale Piano educativo personalizzato
Strumenti dell integrazione Diagnosi funzionale Profilo dinamico funzionale Piano educativo personalizzato Diagnosi funzionale E il testo che documenta, attraverso l anamnesi, la raccolta dei dati clinici,
DettagliLa classificazione ICF. dott.ssa Antonella Mammì dott.ssa Tiziana Buono
La classificazione ICF dott.ssa Antonella Mammì dott.ssa Tiziana Buono Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Dal 1972 l OMS iniziò a sviluppare uno schema preliminare riguardante le conseguenze delle
DettagliL interazione tra i servizi socio-sanitari, gli specialisti (psicologi, logopedisti, ecc ) e l organizzazione scolastica
L interazione tra i servizi socio-sanitari, gli specialisti (psicologi, logopedisti, ecc ) e l organizzazione scolastica Individuare i più adeguati interventi didattico-educativi Formazione referente coordinatore
Dettagli! " " ), -. ( / - " 0 / - / - 1
! # $%&& ' (( ) *+ ), -. ( / - / - / - 1 2) #., - / - ' 3 4 ( ( # $ # 5 % 4 6 + (!*+ /! + (7. *!*! 8/(7 9! 8 3 4 6 +. 2 3 : ;.! +
DettagliSTRATEGIE PRATICHE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA. Relatore: Matteo Sclafani
STRATEGIE PRATICHE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA Relatore: Matteo Sclafani La didattica inclusiva e la personalizzazione dell insegnamento come concetti non nuovi - Decreti delegati del 77 (organi collegiali)
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente
DettagliORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ ( OMS) AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION ( elaborazione e cura del DSM)
ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ ( OMS) AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION ( elaborazione e cura del DSM) ICD-10 CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE, 1975 decima revisione 1990 ICIDH CLASSIFICAZIONE
DettagliP. E. I. Piano Educativo Individualizzato
Istituto Comprensivo Centro Castel Volturno (CE) P. E. I. Piano Educativo Individualizzato Allievo/a Classe/Sezione.. ANNO SCOLASTICO 2016/2017 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ISTITUZIONE SCOLASTICA.
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Istituto Comprensivo Tivoli 2 Alfredo Baccelli - Tivoli Centro PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO dell alunno/a (Cognome e nome) Nato/a a: il Residente in prov. ( ) Via n. Recapiti telefonici: Nome della
DettagliIL MODELLO ANTROPOLOGICO ICF
IL MODELLO ANTROPOLOGICO ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute OMS, 2002 e 2007) PER UNA LETTURA OLISTICA DEL FUNZIONAMENTO UMANO Marco Braghero USR Liguria
DettagliFRANCESCO GIORDANI PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE. Anno scolastico 2015/2016. classe: Sez.
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE FRANCESCO GIORDANI I VIA LAVIANO, 18 81100 CASERTA - CENTRALINO 0823.327359 FAX 0823.325655 E_MAIL CETF02000X@ISTRUZIONE.IT - SITO
DettagliPROGRAMMAZIONE EDUCATIVA INDIVIDUALIZZATA (PEI)
Mod. 204 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA USR-LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO VIA LATINA 303 Via Latina, 303 00179 ROMA 17 Distretto Municipio VII (ex IX) - tel. 06 893 71 483 - fax
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
ISTITUZIONE SCOLASTICA ALUNNO PLESSO PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Anno Scolastico Classe cognome nome data di nascita luogo di nascita residenza telefono NUMERO DI ALUNNI DELLA CLASSE: NUMERO DI ALUNNI
DettagliLaboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B. Prof.ssa Michela Lupia
Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia Accoglienza Inclusione Bisogni Educativi Speciali Educazione Linguistica Life Skills La storia
DettagliLa didattica inclusiva. Periplo s.n.c. Via le Umbria Milano - Tel Fax
La didattica inclusiva Periplo s.n.c. Via le Umbria 49-20135 Milano - Tel. + 39 02 36551556 - Fax + 39 0236551861 - E-mail: info@periplo.org Obiettivi presentare i principi fondamentali della didattica
DettagliLa sottocategoria disturbi evolutivi specifici comprende:
Premessa L area dello svantaggio scolastico viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali e richiede una speciale attenzione da parte della scuola. Comprende problematiche diverse classificabili
DettagliAmbiti da valutare 1. APPRENDIMENTI DISCIPLINARI 2. PARTECIPAZIONE SOCIALE 3. AUTOREGOLAZIONE E COMPORTAMENTO 4. FATTORI INTRA-PERSONALI
Ambiti da valutare 1. APPRENDIMENTI DISCIPLINARI 2. PARTECIPAZIONE SOCIALE 3. AUTOREGOLAZIONE E COMPORTAMENTO 4. FATTORI INTRA-PERSONALI 5. FATTORI SOCIO-CULTURALI ICD 10 (OMS 1984 / 1992) Classificazione
DettagliGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. compiti e impegni per le scuole e i docenti. Isp. Luciano Rondanini
GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI compiti e impegni per le scuole e i docenti Isp. Luciano Rondanini ATTENZIONE AGLI EQUIVOCI Alunni con difficoltà di apprendimento sono situazioni che possono
DettagliIl Piano Didattico Personalizzato Valeria Rossini
Didattica inclusiva Un percorso integrato per studenti con bisogni educativi speciali Seminario di approfondimento Modelli d intervento-sperimentazioni possibili Suggerimenti per la stesura del progetto
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
SCUOLA / ISTITUTO I.T. G. C. FALCO (timbro della scuola) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Anno Scolastico / Cognome nome Nato il a prov. residente a via tel. Scuola I.T. FALCO di Classe sez. REDATTORI
DettagliTRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON
TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO
Dettagli5.6. Ipotesi progettuale di un percorso di lavoro possibile con la classe dell alunno con
Indice 1. Dati personali e ordine di scuola (istituzioni scolastiche di 1 0 grado e di 2 0 grado) 2.1. Registrazione delle presenze nelle istituzioni scolastiche di 1 0 grado 2.2. Registrazione delle presenze
DettagliMATERIA:PSICOLOGIA (consuntivo)
MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO GIACOMO CECONI Via Manzoni n. 6-33100 UDINE Tel. 0432/502241 - Fax 0432/510685
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI PREMESSA Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilità, alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento ed altri
DettagliI bisogni educativi speciali le azioni della scuola
I bisogni educativi speciali le azioni della scuola Seminario Bardolino 29 ottobre 2013 Dall integrazione all inclusione alcuni aspetti culturali e normativi 1947 La Costituzione 1967 Scuola di Barbiana
DettagliCircolare Prot. n
Circolare 8.04.2014 - Prot. n. 212522 Direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria Direzione regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola Direzione regionale Politiche sociali, Autonomie,
DettagliANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO
ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO : DOCENTE: ORLANDI DONATELLA DATA: 29/09/2016 FIRMA DESCRIZIONE SINTETICA DEL L integrazione degli alunni portatori di handicap come di quelli
DettagliIl piano educativo individualizzato. Elisabetta Rotta Gentile Insegnante di sostegno Istituto comprensivo di Belgioioso
Il piano educativo individualizzato Elisabetta Rotta Gentile Insegnante di sostegno Istituto comprensivo di Belgioioso Fare bene è una questione di piacere e di rispetto di se stessi A. Bacus Lindropth
DettagliCORSO ATA: diverso grado di abilità FIRENZE, 27 APRILE 2016 BASSANO ROBERTO
CORSO ATA: l assistenza a agli alunni con diverso grado di abilità FIRENZE, 27 APRILE 2016 BASSANO ROBERTO LA NORMALIT Menomazione, Disabilità ed Handicap MENOMAZIONE: perdita o anomalia a carico di strutture
DettagliCONSULENZA E SOSTEGNO PSICOLOGICO Tariffa minima Tariffa massima 1. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale 35,00 115,00
CONSULENZA E SOSTEGNO PSICOLOGICO Tariffa minima Tariffa massima 1. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale 35,00 115,00 2. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico alla coppia e
DettagliICF NEL CONTESTO SCOLASTICO
[SCUOLA INCLUSIVA E CITTADINANZA SOCIALE] ICF NEL CONTESTO SCOLASTICO DALLA DIAGNOSI FUNZIONALE ALLA PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Corso di Formazione Applicativa
DettagliPROFESSIONE PSICOLOGICA E FORMAZIONE DEGLI PSICOLOGI
PROFESSIONE PSICOLOGICA E FORMAZIONE DEGLI PSICOLOGI a cura di S. Di Nuovo s.dinuovo@unict.it LEGGE n.56 del 18 febbraio 1989. Ordinamento della professione di psicologo Articolo 1. Definizione della professione
DettagliRELAZIONE FINALE SOSTEGNO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE EMILIA PISCHEDDA Scuola Infanzia, Primaria e Scuola Secondaria di I grado Via Verdi n 18-08042 BARI SARDO (OG) C.F. 91005680912 Cod Mecc. NUIC86200C C.U.:UFYLSG Email: nuic86200c@istruzione.it
DettagliEDUCAZIONE DEL PAZIENTE LA DIAGNOSI DI MALATTIE CRONICHE O A PROGNOSI INFAUSTA
II OBIETTIVO EDUCAZIONE DEL PAZIENTE LA DIAGNOSI DI MALATTIE CRONICHE O A PROGNOSI INFAUSTA EDUCAZIONE DEL PAZIENTE ESIGENZE COGNITIVE-COMPORTAMENTALI SAPERE = Conoscere la malattia SAPER FARE = Apprendere
DettagliIntroduzione. Le attività motorie e sportive all interno della Scuola Primaria. rivestono un ruolo fondamentale poiché, oltre al perseguimento di
Introduzione Le attività motorie e sportive all interno della Scuola Primaria rivestono un ruolo fondamentale poiché, oltre al perseguimento di obiettivi di ordine motorio-prestazionale (quali il miglioramento
DettagliBISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE LABORATORIO 1 FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI a.s. 2016-17 Grosseto Paola Brunello Dirigente Scolastico
DettagliCORSO DI FORMAZIONE: La cultura del Modello I.C.F. nel modello di inclusione scolastica. Il Piano Educativo Individualizzato: Un Progetto a più Mani
CORSO DI FORMAZIONE: La cultura del Modello I.C.F. nel modello di inclusione scolastica Il Piano Educativo Individualizzato: Un Progetto a più Mani Relatore: Dr.ssa M. Luisa Boninelli Centro Studi Erickson
DettagliNon c è peggiore ingiustizia del dare cose uguali a persone che uguali non sono (Don Lorenzo Milani)
Non c è peggiore ingiustizia del dare cose uguali a persone che uguali non sono (Don Lorenzo Milani) QUALE E IL PROCESSO CHE HA ATTRAVERSATO LA SCUOLA ITALIANA DEGLI ULTIMI 40 ANNI? IL CONCETTO CHIAVE
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER
DettagliUN NUOVO STRUMENTO PER ANALIZZARE I MOLTEPLICI ASPETTI DELLA DISABILITA': LA CLASSIFICAZIONE ICF
UN NUOVO STRUMENTO PER ANALIZZARE I MOLTEPLICI ASPETTI DELLA DISABILITA': LA CLASSIFICAZIONE ICF I Bisogni Educativi Speciali secondo l ICF: un nuovo approccio di individuazione precoce delle difficoltà
DettagliAlunni Diversamente Abili (DVA)
Alunni Diversamente Abili (DVA) Protocollo per l inclusione degli studenti diversamente abili Finalità: garantire il diritto all istruzione e i necessari supporti agli alunni; inserire gli alunni diversamente
Dettagli