Laboratorio Territoriale Occupabilità MANTOVA. Una rete territoriale per l innovazione e l occupabilità

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1 Laboratorio Territoriale Occupabilità MANTOVA Una rete territoriale per l innovazione e l occupabilità

2 La partnership Il progetto, che consolida e rilancia il forte investimento territoriale con cui istituzioni, imprese, innovatori sociali e istituti scolastici hanno avviato a Mantova sperimentazioni di rilievo sui temi dell economia collaborativa (co-progettazione, co-design, sviluppo spazi co-working e talent garden) e della cultura maker, oltre che dei suoi metodi e degli strumenti, vede la convergenza di una nutrita partnership che comprende: 13 tra istituti scolastici superiori di secondo grado e licei; 5 istituti comprensivi (scuole medie ed elementari); 2 CPIA (formazione per adulti); 2 Centri accreditati per la formazione e per i servizi al lavoro; le maggiori istituzioni (Provincia e Comune di Mantova, Camera di Commercio di Mantova), anche anticipando, grazie alla presenza della Provincia di Cremona e, come anticipato, del CPIA di Cremona, future logiche di area larga; Politecnico di Milano Polo territoriale di Mantova; le associazioni industriali e artigiane mantovane (Confindustria, API, Confartigianato, CNA).

3 Gli spazi

4 Gli spazi Il Laboratorio articola, dunque: un area maker (50 mq) attrezzata con la dotazione base di un FabLab potenziata sul piano quantitativo; un area sviluppo 4.0 (100 mq) che ospiterà macchine attraverso cui, per simulazione, gli studenti e le imprese possano acquisire piena consapevolezza del processo innovativo nella sua applicazione produttiva un area coworking (50 mq) dotata di postazioni di lavoro cablate (sedia, scrivania) modulabili dagli utenti che possono lavorare singolarmente o in gruppo; un area presentazioni (50 mq) attrezzata (sedute, cattedra, videoproiettore e pannello proiezione) per workshop, conferenze ed eventi, seminari e, in funzione delle esigenze, ampliabile integrando spazi dell adiacente spazio coworking; un area servizi (35 mq), che ospita magazzino e i servizi igienici ed è la connessione tra l ingresso e l area relax; un area reception (40 mq), in diretta connessione con l esterno e di accesso alle diverse aree di lavoro. É dotata di desk (postazioni di lavoro per lo staff), di guardaroba e di scaffalature (archivio/biblioteca). un area relax (40 mq) con funzione conviviale e composta da tre ambienti: area distributori automatici, area cucina e spazi per il relax.

5 e il loro utilizzo potenziale Proprio per garantire la massima partecipazione al Laboratorio e alle sue attività, lo sforzo di programmazione dovrà implicare un forte coinvolgimento corrente degli Istituti scolastici coinvolti, anche in funzione del pieno sfruttamento della struttura. Considerando, sulla base degli spazi previsti e della loro destinazione attrezzata, che: la struttura potrà contemporaneamente ospitare, in termini di capienza, 3 gruppi di 20 soggetti circa impegnati in attività di progettazione, formazione/ progettazione e utilizzo delle macchine, la giornata può essere articolata in tre unità di utilizzo: mattina, pomeriggio e sera, l anno solare rimanda a circa 300 giorni di attività, qualora si svincoli, come previsto, dal calendario scolastico, è possibile identificare una capienza massima di presenze l anno che va considerata, rispetto l attuale progetto, un obiettivo operativo da coprire almeno al 50% e da incrementare nel futuro.

6 Principali caratteristiche Il Laboratorio sceglie come focus le logiche tecnico-industriali che non solo percorrono trasversalmente tutti gli ambiti produttivi centrali nel contesto mantovano: meccanico, tessile-moda, agroalimentare, senza escludere l agricoltura e la produzione culturale (basti pensare al ruolo che sta assumendo la digitalizzazione nell ambito della salvaguardia dei beni culturali), ma che ne condizionano ormai lo sviluppo; integra l approccio tecnico con i metodi, gli strumenti e i luoghi della coprogettazione che portano in primo piano, esplicitando in modello le vocazioni collaborative della cultura maker; fa perno sul contributo delle imprese e si rende flessibilmente disponibile a calibrare la propria operatività sulle loro esigenze di prodotto e di processo, in questo senso configurandosi come riferimento territoriale forte per l innovazione.

7 opportunità per le imprese e per i giovani del territorio Sviluppare idee innovative (co-design), a partire dai concreti bisogni di cittadini e/o imprese; Progettarne la realizzazione, mettendo in campo competenze tra loro complementari; Costruire prototipi in un ambiente, con un metodo di lavoro, con tecnologie e attraverso processi fondati sul fare, sulla collaborazione e sul coinvolgimento diretto delle diverse componenti in gioco, con particolare riferimento alle imprese; Verificare, per simulazione, l impatto dei prototipi sulla produzione, identificando precocemente le problematiche che ne potrebbero derivare e mettendo a punto opportune soluzioni tecnicoorganizzative.

8 Integrazione con il piano nazionale 4.0

9 Integrazione con il piano nazionale 4.0

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