DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ULSS 13 - Mirano MORTALITÀ PER CAUSA NELL ULSS 13 REGIONE VENETO

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1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ULSS 13 - Mirano MORTALITÀ PER CAUSA NELL ULSS 13 REGIONE VENETO

2 A cura di : Damiano Dalla Costa, Antonella Dal Pra, Silvia Milani, Flavio Valentini, Silvana Zanon. Gennaio 2014 Dipartimento di Prevenzione AULSS 13 Mirano Riviera XXIX Aprile, Dolo (VE) Telefono 041/ dipartimentoprevenzione@ulss13mirano.vene.it Il rapporto è pubblicato anche sul sito web: 2

3 INDICE INTRODUZIONE 5 MATERIALI E METODI 5 LA POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO 8 NUMERO ASSOLUTO DI DECESSI E TASSI GREZZI DI MORTALITA 10 MORTALITA PROPORZIONALE E TASSI SPECIFICI PER SESSO E PATOLOGIA 12 STANDARDIZZAZIONE INDIRETTA E SMR 17 ANNI POTENZIALI DI VITA PERSI (APVP) 21 EVOLUZIONE TEMPORALE DI ALCUNE CAUSE DI MORTE 27 TRAUMATISMI 32 CONCLUSIONI 37 APPENDICE: Note metodologiche 38 BIBLIOGRAFIA 40 Tabella 1: Quadro riassuntivo territorio e popolazione 9 Tabella 2: Mortalità proporzionale e tassi specifici di mortalità per causa di morte, uomini, anni Tabella 3: Mortalità proporzionale e tassi specifici di mortalità per causa di morte, donne, anni Tabella 4: Tassi standardizzati di mortalità per principali cause di morte (Standardizzazione indiretta), 18 uomini, Tabella 5: Tassi standardizzati di mortalità per principali cause di morte (Standardizzazione indiretta), 20 donne, Tabella 6: Anni di vita potenzialmente persi, uomini, anni Tabella 7: Anni di vita potenzialmente persi, donne, anni Tabella 8: Mortalità per incidente stradale, uomini e donne, anni Tabella 9: Mortalità per suicidio, uomini e donne, anni Figura 1: Piramide demografica dell AULSS 13 8 Figura 2: Decessi nel biennio , valori assoluti, Uomini 10 Figura 3: Decessi nel biennio , valori assoluti, Donne 10 3

4 Figura 4: Decessi nel biennio , composizione percentuale, uomini e donne 11 Figura 5: Tassi grezzi di mortalità, anni Figura 6: Frequenza delle cause di morte, uomini, anni Figura 7: Frequenza delle cause di morte, donne, Figura 8: Prime dieci cause per anni di vita potenzialmente persi: percentuale sul totale, uomini, Figura 9: Prime dieci cause per anni di vita potenzialmente persi: percentuale sul totale, donne, Figura 10: Andamento dei tassi standardizzati di mortalità per tutte le cause, anni Figura 11:Mortalità per tumori: tassi standardizzati diretti, anni Figura 12: Mortalità per tumore del polmone e tassi standardizzati diretti, anni Figura 13: Mortalità per tumore della vescica e tassi standardizzati diretti, anni Figura 14: Mortalità per tumore della mammella e tassi standardizzati diretti, donne, anni Figura 15: Mortalità per infarto miocardico acuto, e tassi standardizzati diretti, anni Figura 16: Mortalità per cardiopatie ischemiche (escluso IMA) e tassi standardizzati diretti, anni Figura 17: Mortalità per malattie cerebrovascolari, e tassi standardizzati diretti, anni Figura 18: Mortalità per incidenti stradali e tassi standardizzati diretti, anni Figura 19: Tasso standardizzato di mortalità per suicidi, periodo Figura 20: Tasso standardizzato di mortalità per incidenti stradali e suicidi, periodo

5 INTRODUZIONE I dati di mortalità sono stati tradizionalmente utilizzati per descrivere lo stato di salute di una popolazione, per il monitoraggio delle cause di morte e per un confronto tra le varie realtà territoriali, anche internazionali. Negli ultimi anni sono stati utilizzati anche per evidenziare ambiti prioritari di intervento e per valutare l efficacia di azioni di Sanità Pubblica che, come obiettivo finale, oltre al miglioramento della qualità della vita, hanno quello di un complessivo aumento dell aspettativa di vita. Questo è possibile dato che generalmente i dati di mortalità sono stabili e mettono in evidenza fattori di rischio comportamentali ed ambientali a cui è stata sottoposta la popolazione anche decenni addietro, come ad esempio le polveri sottili ritenute responsabili dell aumento di cardiopatie coronariche e recentemente dichiarate cancerogene per il polmone dallo IARC nell ottobre Allo stesso tempo però, l analisi della mortalità è in grado di provare l efficacia di adeguati e strutturati programmi preventivi di screening quali, ad esempio, la prevenzione del carcinoma della mammella tramite mammografia biennale, la prevenzione del tumore del colon-retto tramite ricerca del sangue occulto fecale e la prevenzione del carcinoma del collo dell utero tramite pap-test e test dell HPV. Il documento descrive la mortalità per causa nell AULSS 13 della Regione Veneto secondo la nuova codifica ICD X utilizzata dal Servizio Epidemiologico Regionale (S.E.R.); in esso vengono presentati ed analizzati, oltre ai principali indicatori di mortalità, gli andamenti temporali delle più frequenti cause di morte e in particolare la mortalità per incidente stradale, in costante diminuzione e per suicidio che invece hanno fatto registrare un aumento nell ultimo biennio considerato. MATERIALI E METODI Con questo rapporto si prendono in considerazione i decessi per tutte le cause verificatisi nella popolazione residente nell AULSS 13 nel periodo biennio I decessi di persone decedute nei comuni dell ULSS 13, ma non residenti in vita nel territorio, non sono considerati nel presente elaborato. I dati sono stati ottenuti dall archivio elettronico di mortalità dell AULSS 13, per gli anni 2010 e 2011, predisposto dal Sistema Epidemiologico Regionale (SER) - Centro regionale di Riferimento - che raccoglie le schede ISTAT trasmesse dalle Aziende ULSS della Regione Veneto. Si ricorda che, dopo un periodo di sperimentazione della centralizzazione del flusso di mortalità dal 2007 il SER ha preso in carico la codifica delle schede di morte, precedentemente effettuata da personale sanitario specificatamente addestrato dei Dipartimenti di Prevenzione. Il SER è stato inoltre incaricato di provvedere alla restituzione dei registri nominativi delle cause di morte in formato elettronico alle Aziende ULSS della Regione. 5

6 Come risulta dal documento SER del dicembre 2008 Le cause di morte sono definite ed individuate attraverso l utilizzo della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD). Attualmente lo standard di riferimento internazionale per le statistiche di mortalità è costituito dalla Decima Revisione della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD10), adottata anche dall ISTAT a partire dai dati dell anno Per la Regione Veneto, il CRRC-SER ha introdotto la codifica dei dati di mortalità con ICD10 a partire dall anno 2007, mantenendo anche la codifica in ICD9 per poter garantire una efficace ricostruzione degli andamenti storici. Rispetto alla precedente versione (ICD9), ICD10 presenta numerose novità: La struttura formale dei codici delle condizioni morbose (da numerici ad alfanumerici, con un numero potenziale di codici che passa da a ); L aumento dei settori nosologici (da 17 a 20); Lo spostamento di alcune condizioni morbose da un settore nosologico ad un altro; L introduzione di condizioni morbose precedentemente non note; Un maggior dettaglio nella classificazione di numerose condizioni morbose. Il documento precisa inoltre che Cambiamenti nella classificazione possono comportare discontinuità nei dati di mortalità, ciò perché lo stesso certificato di morte processato secondo sistemi di classificazione differenti può dar luogo ad un risultato finale diverso. Qualora si introduca una nuova versione del sistema di classificazione è pertanto necessaria una particolare cautela nell interpretazione degli andamenti temporali della mortalità per causa e sono di estrema utilità studi (detti di bridge coding ) che confrontino l impatto determinato da tali cambiamenti. In linea generale, si può affermare che con ICD10 l algoritmo che porta all individuazione della causa iniziale di morte privilegia patologie di tipo cronico rispetto a condizioni morbose acute/terminali, accentuando l impostazione di sanità pubblica del dato di mortalità per causa. Per il calcolo degli indicatori di mortalità si sono considerati i decessi risultanti dalle schede di morte recuperate dal SER che ha effettuato i necessari controlli di completezza dell archivio: nel 2010 sono state recuperate 2140 schede su 2157, nel 2011 le schede sono state 2069 su Come nei rapporti precedenti, si è scelto di effettuare l elaborazione relativa ad un biennio affinché i tassi specifici di mortalità per sesso e per singola causa di morte potessero assumere maggiore significatività, data l esiguità della popolazione di riferimento (circa abitanti). I tassi specifici di mortalità, nel periodo considerato, sono stati calcolati utilizzando come denominatore la popolazione residente nell AULSS 13 al Gli indicatori demografici relativi alla popolazione residente sono stati forniti dall Ufficio Controllo Gestione dell ULSS 13, che provvede ad elaborare i dati trasmessi dalle Anagrafi Comunali. 6

7 I tassi specifici di mortalità per causa e per sesso della popolazione del Veneto del 2011 sono stati forniti dal Sistema Epidemiologico Regionale della Regione del Veneto che ha provveduto alla validazione e all elaborazione dei dati provenienti dai Registri delle cause di morte delle AULSS del Veneto. I tassi di mortalità specifici per causa e per sesso della popolazione dell AULSS 13 (medie annuali dei quinquenni , e ) sono stati calcolati sui dati ISTAT dal Servizio di Epidemiologia e Sanità Pubblica della Direzione per la Prevenzione della Regione del Veneto; i tassi di mortalità specifici per causa e per sesso dei periodi successivi sono stati calcolati dal Registro delle cause di morte dell AULSS 13 attivo dal

8 LA POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO Nella tabella 1 sono riassunte le principali caratteristiche demografiche della popolazione dell ULSS 13. La popolazione al contava residenti nei 17 Comuni costituenti l ULSS. Anche nel 2011 si è confermato un saldo naturale positivo pari a 2 per 1000 abitanti, dato che il numero di nuovi nati è stato superiore a quello dei decessi. Il tasso di natalità al 31/12/2011 è stato del 9,7 per 1000 abitanti, in linea con il valore regionale (9,4 ) e con il valore nazionale (9,2 ). Pur essendo complessivamente tra le più giovani popolazioni delle ULSS venete, la struttura per età della popolazione residente evidenzia la prevalenza di anziani (soggetti dai 65 anni ed oltre) rispetto ai giovani (soggetti minori di 15 anni): alla fine del 2011 gli anziani costituivano il 19,4% della popolazione dell ULSS 13 (dati ISTAT per il Veneto 19,9% per l Italia 20,3%) contro il 14,2% dei giovani (Veneto 14,2% - Italia 14%) confermando la tendenza al progressivo invecchiamento della popolazione (Figura 1). FIGURA 1. PIRAMIDE DEMOGRAFICA ULSS 13 AL _99 fasce d'età 90_94 85_89 80_84 75_79 70_74 65_69 60_64 55_59 50_54 45_49 40_44 35_39 30_34 25_29 20_24 15_19 10_14 5_9 0-4 M F Numero residenti 8

9 TABELLA 1. QUADRO RIASSUNTIVO ULSS 13 TERRITORIO E POPOLAZIONE - ANNI VALORE NOTE Estensione territoriale (Km 2 ) 497,6 Densità abitativa (ab/kmq) 544,2 Popolazione residente (ab.) Tasso annuale di crescita della popolazione (per ab.) 7, Tasso annuale di crescita naturale (per ab.) 2,0 Tasso annuale di crescita migratoria (per ab.) 5,0 STRUTTURA PER SESSO ED ETÀ Rapporto di mascolinità (per 100 donne) 96,0 Indice di vecchiaia (per 100) Indice di dipendenza (per 100) 40,4 DINAMICA DEMOGRAFICA Tasso di natalità (per ab.) 9,7 Tasso di fecondità (per donne) 42, Tasso di mortalità (per abitanti) 7,6 Età media alla morte - uomini (anni) 76 - donne (anni) 81 Mortalità per malattie del sistema circolatorio - maschi (per ab.) 253,9 - femmine (per ab.) 299,8 Mortalità per tumori - maschi (per ab.) 308,1 - femmine (per ab.) 253,9 Mortalità per malattie dell'apparato respiratorio - maschi (per ab.) 49,3 - femmine (per ab.) 37,6 Mortalità per traumatismi e degli avvelenamenti - maschi (per ab.) 41,3 - femmine (per ab.) 8,2 Tasso di suicidio (per ab.) 8,6 Anni potenziali di vita perduti (APVP 0-69 anni) per traumatismi e per avvelenamenti/anno 1072,5 APVP 0-69 anni a causa di tumore maligno/anno 2680,0 APVP 0-69 anni a causa di malattie del sistema circolatorio/anno 816,3 9

10 NUMERO ASSOLUTO E TASSI GREZZI DI MORTALITA Nel biennio sono morte 4209 persone residenti nei comuni dell ULSS 13, (2132 maschi e 2077 femmine). L andamento del numero di decessi per fascia di età dimostra che la mortalità delle donne è nettamente spostata verso le fasce di età più avanzate rispetto agli uomini, tra quest ultimi il maggior numero di decessi è avvenuto nella fascia di età tra gli 80 e gli 84 anni, mentre nelle donne ciò avviene dai 90 anni in poi. La frequenza dei decessi avvenuti prima dei 65 anni negli uomini è quasi doppia rispetto a quella delle femmine (17,9% vs. 10,4). I decessi oltre gli 85 anni negli uomini sono metà rispetto a quelli occorsi nelle donne (24,8% vs 50,3%). FIGURA 2. DECESSI NEL BIENNIO ULSS 13, VALORI ASSOLUTI UOMINI N. decessi < _ Età (anni) FIGURA 3. DECESSI NEL BIENNIO ULSS 13, VALORI ASSOLUTI DONNE N. decessi < _ Età (anni) 10

11 FIGURA 4. DECESSI NEL BIENNIO , COMPOSIZIONE PERCENTUALE ULSS 13 UOMINI DONNE 25% 18% 10% 11% 23% < % < % 34% Il tasso grezzo di mortalità (calcolato come media del biennio) è 8,1 nei maschi e 7,6 nelle femmine. Dal al tra i residenti l andamento dei tassi di mortalità grezzi si presenta sostanzialmente stabile, ponendosi tra il 6,9 e il 7,8 nelle femmine e tra il 7,6 e lo 9,1 nei maschi. I maschi mediamente presentano tassi grezzi di mortalità maggiori delle femmine (Figura 5). FIGURA 5. TASSI GREZZI DI MORTALITÀ, ULSS 13, ANNI ,5 9,0 8,5 Valori per 1000 ab 8,0 7,5 7,0 6,5 6, Uomini Donne Totale Rispetto al biennio precedente, l età media alla morte dei maschi è aumentata da 75 anni al 76 mentre nelle femmine è passata da 82,2 a 81 anni. 11

12 MORTALITA PROPORZIONALE E TASSI SPECIFICI DI MORTALITA PER SESSO E PATOLOGIA Nelle tabelle 2 e 3 e nelle figure 6 e 7 è rappresentata la mortalità proporzionale per grandi gruppi di cause in ciascun sesso. La mortalità proporzionale è la frequenza di decessi per una causa, o più cause determinate, rispetto al totale dei decessi avvenuti nel periodo considerato ed indica il peso relativo di ciascuna patologia (o gruppo di patologie) sul totale delle morti. I raggruppamenti nosologici presi in esame sono quelli dell ICD-X maggiormente presenti nella popolazione dell ULSS 13. La prima causa di morte nei maschi (tabella 2 e figura 6) è costituita dai tumori, queste patologie provocano il 38,1% dei decessi (tasso specifico: 308,1 per abitanti). Nell ambito di questo gruppo di patologie la categoria dei tumori maggiormente rappresentata è quella dei tumori maligni della trachea, bronchi e polmoni che provoca il 9,8% delle morti maschili (tasso specifico: 79,2). Le malattie del sistema circolatorio contribuiscono per il 31,4% (tasso specifico: 253,9) al totale delle morti nel sesso maschile. In questo gruppo le patologie maggiormente rappresentate sono le cardiopatie ischemiche del cuore, che costituiscono il 13% del totale delle morti (tasso specifico: 105,4). Il gruppo Malattie dell apparato respiratorio, presenta un tasso specifico di 49,3 per abitanti, ed è responsabile del 6,1% delle morti negli uomini, mentre il gruppo di cause di morte Traumatismi e avvelenamenti si mantiene al nono posto e determina il 5,1% dei decessi (tasso specifico: 41,3). Nella AULSS 13 la distribuzione della mortalità proporzionale maschile rispecchia l andamento delle aree fortemente industrializzate, nelle quali la mortalità per tumore è ancora la prima causa di morte negli uomini. 12

13 TABELLA 2. MORTALITÀ PROPORZIONALE E TASSI SPECIFICI PER CAUSA DI MORTE, UOMINI, ULSS 13, ANNI CAUSE DI MORTE NUMERO % TASSO PER AB. MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 33 1,5 12,5 23 Setticemia 14 0,7 5,3 40 Malattie da virus dell immunodeficienza umana (HIV) 2 0,1 0,8 49 TUMORI ,1 308,1 1 Tumori maligni labbro, cavità orale e faringe 20 0,9 7,6 31 Tumori maligni esofago 19 0,9 7,2 35 Tumori maligni stomaco 41 1,9 15,5 22 Tumori maligni colon, retto e ano 71 3,3 26,9 14 Tumori maligni fegato e dei dotti biliari intraepatici 61 2,9 23,1 20 Tumori maligni pancreas 63 3,0 23,9 18 Tumori maligni laringe 16 0,8 6,1 38 Tumori maligni trachea, dei bronchi e del polmone 209 9,8 79,2 4 Melanoma maligno della cute 15 0,7 5,7 39 Tumore maligno della prostata 32 1,5 12,1 25 Tumore maligno della vescica 21 1,0 8,0 29 Tumori maligni meningi, encefalo e altre parti del SNC 28 1,3 10,6 26 Linfomi non Hodgkin 21 1,0 8,0 29 Mieloma multiplo 12 0,6 4,5 41 Leucemie 24 1,1 9,1 28 Tutto il resto dei tumori maligni 120 5,6 45,5 7 MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI 6 0,3 2,3 43 MALATTIE ENDOCRINE, NUTRIZIONALI E METABOLICHE 87 4,1 33,0 11 Diabete 69 3,2 26,2 16 DISTURBI PSICHICI E COMPORTAMENTALI 78 3,7 29,6 13 Demenza 71 3,3 26,9 14 MALATTIE SISTEMA NERVOSO 69 3,2 26,2 16 Morbo di Parkinson 19 0,9 7,2 35 Malattia di Alzheimer 28 1,3 10,6 26 MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO ,4 253,9 2 Malattie ipertensive 87 4,1 33,0 11 Cardiopatie ischemiche ,0 105,4 3 Altre malattie del cuore 115 5,4 43,6 8 Malattie cerebrovaacolari 143 6,7 54,2 5 Aterosclerosi 7 0,3 2,7 42 MAL. DEL SISTEMA RESPIRATORIO 130 6,1 49,3 6 Polmonite 19 0,9 7,2 35 Malattie croniche delle basse vie respiratorie 63 3,0 23,9 18 MAL. APPARATO DIGERENTE 99 4,6 37,5 10 Ulcera gastrica e duodenale 5 0,2 1,9 44 Cirrosi epatica e altre malattie croniche del fegato 54 2,5 20,5 21 MAL. DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO 2 0,1 0,8 49 MAL. SIST. OSTEOMUSCOLARE, TESS. CONNETTIVO 5 0,2 1,9 44 MAL. APPARATO GENITOURINARIO 20 0,9 7,6 31 CONDIZIONI MORBOSE ORIGINE PERINATALE 3 0,1 1,1 48 MALFORMAZIONI CONGENITE, ANOMALIE CROMOSOMICHE 4 0,2 1,5 46 SINTOMI, SEGNI E RISULTATI ANORMALI DI ESAMI CLINICI 4 0,2 1,5 46 TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI 109 5,1 41,3 9 Incidenti stradali 20 0,9 7,6 31 Autolesioni intenzionali 33 1,5 12,5 23 Aggressioni 1 0,0 0,4 51 Cadute accidentali 20 0,9 7,6 31 TUTTE LE CAUSE ,0 808,0 RANGO 13

14 FIGURA 6. FREQUENZA DELLE CAUSE DI MORTE, UOMINI, ULSS 13, ANNI ,5% 5,1% 4,6% 6,1% 38,1% TUMORI MALATTIE ENDOCRINE, NUTRIZIONALI E METABOLICHE MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO MAL. DEL SISTEMA RESPIRATORIO MAL. APPARATO DIGERENTE TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI Altro 31,4% 4,1% FIGURA 7. FREQUENZA DELLE CAUSE DI MORTE, DONNE, ULSS 13, ANNI ,4% 3,0% 28,7% 3,8% 4,9% TUMORI MALATTIE ENDOCRINE, NUTRIZIONALI E METABOLICHE MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO 4,5% MAL. DEL SISTEMA RESPIRATORIO MAL. APPARATO DIGERENTE TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI Altro 38,8% 14

15 TABELLA 3. MORTALITÀ PROPORZIONALE E TASSI SPECIFICI PER CAUSA DI MORTE, DONNE, ULSS 13, ANNI CAUSE DI MORTE NUMERO % TASSO PER AB. MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 36 1,7 13,4 22 Setticemia 14 0,7 5,2 38 TUMORI ,7 221,7 2 Tumori maligni labbro, cavità orale e faringe 11 0,5 4,1 40 Tumori maligni esofago 5 0,2 1,9 45 Tumori maligni stomaco 33 1,6 12,3 23 Tumori maligni colon, retto e ano 52 2,5 19,3 18 Tumori maligni fegato e dei dotti biliari intraepatici 33 1,6 12,3 23 Tumori maligni pancreas 44 2,1 16,4 21 Tumori maligni laringe 1 0,0 0,4 50 Tumori maligni trachea, dei bronchi e del polmone 77 3,7 28,6 15 Melanoma maligno della cute 9 0,4 3,3 41 Tumore maligno della mammella (solo femmine) 98 4,7 36,5 10 Tumore maligno di altre e non specificate parti dell'utero 15 0,7 5,6 37 Tumore maligno dell'ovaio 23 1,1 8,6 26 Tumore maligno della vescica 8 0,4 3,0 43 Tumori maligni meningi, encefalo e altre parti del SNC 17 0,8 6,3 32 Linfomi non Hodgkin 17 0,8 6,3 32 Mieloma multiplo 9 0,4 3,3 41 Leucemie 20 1,0 7,4 30 Tutto il resto dei tumori maligni 92 4,4 34,2 12 MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI 16 0,8 6,0 35 MALATTIE ENDOCRINE, NUTRIZIONALI E METABOLICHE 94 4,5 35,0 11 Diabete 75 3,6 27,9 16 DISTURBI PSICHICI E COMPORTAMENTALI 128 6,2 47,6 7 Demenza 125 6,0 46,5 8 MAL. SISTEMA NERVOSO 89 4,3 33,1 13 Morbo di Parkinson 16 0,8 6,0 35 Malattia di Alzheimer 49 2,4 18,2 19 MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO ,8 299,8 1 Malattie ipertensive 176 8,5 65,5 5 Cardiopatie ischemiche ,8 83,3 3 Altre malattie del cuore 152 7,3 56,5 6 Malattie cerebrovaacolari ,8 83,3 3 Aterosclerosi 6 0,3 2,2 44 MAL. APPARATO RESPIRATORIO 101 4,9 37,6 9 Polmonite 22 1,1 8,2 27 Malattie croniche delle basse vie respiratorie 45 2,2 16,7 20 MAL. APPARATO DIGERENTE 78 3,8 29,0 14 Ulcera gastrica e duodenale 4 0,2 1,5 46 Cirrosi epatica e altre malattie croniche del fegato 22 1,1 8,2 27 MAL. DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO 3 0,1 1,1 47 MAL. SIST. OSTEOMUSCOLARE, TESS. CONNETTIVO 18 0,9 6,7 31 MAL. APPARATO GENITOURINARIO 25 1,2 9,3 25 CONDIZIONI MORBOSE ORIGINE PERINATALE 1 0,0 0,4 50 MALFORMAZIONI CONGENITE, ANOMALIE CROMOSOMICHE 2 0,1 0,7 49 SINTOMI, SEGNI E RISULTATI ANORMALI DI ESAMI CLINICI 22 1,1 8,2 27 TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI 62 3,0 23,1 17 Incidenti stradali 3 0,1 1,1 47 Avvelenamenti accidentali da farmaci 1 0,0 0,4 50 Autolesioni intenzionali 14 0,7 5,2 38 Aggressioni 1 0,0 0,4 50 Cadute accidentali 17 0,8 6,3 32 TUTTE LE CAUSE ,0 772,5 RANGO 15

16 Come si vede dalla tabella 3 e dalla figura 7 le malattie del sistema circolatorio sono al primo posto tra le cause di morte nel sesso femminile, nel quale provocano il 38,8% dei decessi (tasso specifico: 299,8). Tra le malattie del sistema circolatorio che più frequentemente provocano la morte troviamo le cardiopatie ischemiche responsabili del 10,8% dei decessi totali (tasso specifico: 83,3). Le malattie cerebrovascolari rappresentano la terza causa di morte nelle donne e contribuiscono al 10,8% della mortalità (tasso specifico: 83,3). La seconda causa di morte delle donne è rappresentata dai tumori maligni che provocano il 28,7% dei decessi (tasso specifico pari a 221,7). All interno di questo settore la categoria maggiormente rappresentata è il tumore alla mammella (frequenza relativa: 4,7% - tasso specifico: 36,5) seguita dal tumore al polmone (frequenza relativa: 3,7% - tasso specifico: 28,6). 16

17 STANDARDIZZAZIONE INDIRETTA E STANDARDIZED MORTALITY RATIO (SMR) La standardizzazione permette di confrontare i tassi di mortalità di popolazioni presenti nello stesso periodo in aree geografiche diverse. La standardizzazione ha lo scopo di eliminare (o quantomeno ridurre) l influenza di una o più variabili che si ritiene possano viziare i tassi messi a confronto, come ad esempio l età. In questa relazione, per confrontare la mortalità della popolazione dell ULSS 13 con quella del Veneto, si è utilizzato il metodo della standardizzazione indiretta. La standardizzazione indiretta consiste nel moltiplicare i tassi specifici per età di un determinato evento della popolazione standard, per la distribuzione per classi d età della popolazione in studio, ottenendo in tal modo il numero di casi attesi in ogni classe di età. Il rapporto fra il totale dei casi osservati e il totale dei casi attesi è definito Standardized Mortality Ratio (SMR). Esso esprime l eccesso (SMR>100) o il difetto (SMR<100) di mortalità esistente tra la popolazione in studio a quella di riferimento (popolazione standard). Nelle tabelle 4 e 5, sono riportati gli SMR ricavati mediante standardizzazione indiretta utilizzando i tassi specifici della regione Veneto dell anno 2011 (ultimi dati disponibili al momento della stesura del lavoro). In entrambe le tabelle sono state prese in considerazione le cause di morte che si presentano con maggiore frequenza sia nella popolazione in studio, sia nella Regione Veneto. Rispetto alla regione Veneto, nel sesso maschile vi è un eccesso di mortalità imputabile a: - tumori delle meningi, dell encefalo e di altre parti del sistema nervoso centrale con SMR = 145,6 (I.C. 95% 100,5 210,8 p<0,05), - demenza (demenza vascolare, in altre malattie classificate altrove e non specificata) con SMR = 152,3 (I.C. 95% 120,7-192,2 p<0,05), - malattie ipertensive con SMR = 128,2 (I.C. 95% 103,9 158,1 p<0,05), - cardiopatie ischemiche con SMR = 101,9 (I.C. 95% 101,8 102,0 p<0,05), - malattie cerebrovascolari con SMR = 102,3 (I.C. 95% 102,2-102,5 p<0,05), - cirrosi epatica con SMR = 134,7 (I.C. 95% 103,1 175,8 p<0,05). Per le altre patologie e per le malattie comprese nei grandi raggruppamenti nosologici, la mortalità del sesso maschile, è uguale o inferiore a quella della regione. In particolare è risultata significativamente inferiore, rispetto ai valori attesi, la mortalità per i tumori maligni della trachea bronchi e polmone, per tumori della prostata e per traumatismi ed avvelenamenti. 17

18 TABELLA 4. TASSI STANDARDIZZATI DI MORTALITÀ (STANDARDIZZAZIONE INDIRETTA, UOMINI, ULSS 13, ANNI CAUSE DI MORTE DECESSI OSSERVATI DECESSI ATTESI S.M.R. INTERVALLI DI CONFIDENZA 95% MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 33 44,5 74,2 52,8 104,4 N.S.S. Setticemia 14 21,9 64,0 37,9 108,0 N.S.S. Malattie da virus dell immunodeficienza umana (HIV) 2 4,9 40,9 10,2 163,6 N.S.S. TUMORI ,4 100,3 100,3 100,4 p < 0,05 Tumori maligni labbro, cavità orale e faringe 20 23,6 84,8 54,7 131,4 N.S.S. Tumori maligni esofago 19 19,6 97,2 62,0 152,3 N.S.S. Tumori maligni stomaco 41 37,1 110,6 81,4 150,2 N.S.S. Tumori maligni colon, retto e ano 71 85,8 82,7 65,5 104,4 N.S.S. Tumori maligni fegato e dei dotti biliari intraepatici 61 59,1 103,2 80,3 132,6 N.S.S. Tumori maligni pancreas 63 55,4 113,8 88,9 145,7 N.S.S. Tumori maligni laringe 16 12,2 130,6 80,0 213,2 N.S.S. Tumori maligni trachea, dei bronchi e del polmone ,2 99,4 99,3 99,6 p < 0,05 Tumori maligni melanoma maligno 15 10,6 141,6 85,4 234,9 N.S.S. Tumori maligni prostata 32 48,7 65,7 46,5 92,9 p < 0,05 Tumori maligni rene, esclusa pelvi 17 18, ,7 149 N.S.S. Tumori maligni vescica 21 24,5 85,6 55,8 131,2 N.S.S. Tumori maligni meningi, encefalo e altre parti del SNC 28 19,2 145,6 100,5 210,8 p < 0,05 Linfomi non Hodgkin 21 19,2 109,3 71,2 167,6 N.S.S. Mieloma multiplo 12 11,6 103,1 58,5 181,5 N.S.S. Leucemie 24 23,2 103,5 69,4 154,4 N.S.S. Altri tumori maligni ,1 108,3 108,1 108,5 p < 0,05 MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI 6 7,8 76,5 34,3 170,2 N.S.S. Anemie 4 4,3 92,3 34,6 245,8 N.S.S. MAL. ENDOCRINE, NUTRIZIONALI E METABOLICHE 87 76,5 113,8 92,2 140,4 N.S.S. Diabete mellito 69 60,0 115,0 90,8 145,6 N.S.S. DISTURBI PSICHICI E COMPORTAMENTALI 78 52,4 148,9 119,3 186,0 p < 0,05 Demenza 71 46,6 152,3 120,7 192,2 p < 0,05 Disturbi psichici e comportamentali da uso di sostanze 2 3,1 65,1 16,3 260,4 N.S.S. MAL. DEL SISTEMA NERVOSO 69 72,2 95,5 75,4 120,9 N.S.S. Morbo di Parkinson 19 17,0 111,6 71,2 174,9 N.S.S. Malattia di Alzheimer 28 25,6 109,3 75,5 158,3 N.S.S. MAL. DEL SISTEMA CIRCOLATORIO ,5 101,3 101,2 101,4 p < 0,05 Malattie ipertensive 87 67,9 128,2 103,9 158,1 p < 0,05 Cardiopatie ischemiche ,8 101,9 101,8 102,0 p < 0,05 Altre malattie cardiache ,2 78,1 78,0 78,3 p < 0,05 Malattie cerebrovascolari ,7 102,3 102,2 102,5 p < 0,05 MAL. DEL SISTEMA RESPIRATORIO ,4 84,7 84,6 84,9 p < 0,05 Polmonite 19 43,1 44,0 28,1 69,1 p < 0,05 Malattie croniche delle basse vie respiratorie 63 63,2 99,7 77,9 127,6 N.S.S. MAL. APPARATO DIGERENTE 99 83,6 118,4 97,2 144,2 N.S.S. Ulcera gastrica e duodenale 5 2,8 178,9 74,4 429,7 N.S.S. Cirrosi epatica e altre malattie del fegato 54 40,1 134,7 103,1 175,8 p < 0,05 MAL. DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO 2 1,2 162,1 40,5 648,0 N.S.S. MAL. DEL SIST. OSTEOMUSCOLARE E TES. CONNETTIVO 5 5,5 91,1 37,9 218,9 N.S.S. MAL. DELL APPARATO GENITOURINARIO 20 25,5 78,5 50,6 121,7 N.S.S. ALCUNE CONDIZIONI MORBOSE CHE HANNO ORIGINE NEL PERIODO PERINATALE 3 2,2 138,1 44,6 428,3 N.S.S. MALFORMAZIONI CONGENITE, ANOMALIE CROMOSOMICHE 4 4,4 90,8 34,1 241,9 N.S.S. SINTOMI, SEGNI E RISULTATI ANORMALI DI ESAMI CLINICI 4 15,3 26,2 9,8 69,9 p < 0,05 CAUSE ESTERNE DI MORBOSITA' E MORTALITA' ,1 91,5 91,4 91,7 p < 0,05 Accidenti da trasporto 30 33,7 89,1 62,3 127,4 N.S.S. Cadute 20 18,0 111,2 71,7 172,3 N.S.S. Autolesione intenzionale 33 34,2 96,5 68,6 135,8 N.S.S. Aggressione 1 1,9 52,2 7,4 370,8 N.S.S. TOTALE ,5 99,8 99,8 99,9 p < 0,05 SIGN. 18

19 Osservando gli SMR per il sesso femminile, si evidenzia un eccesso di mortalità per: - demenza con SMR = 130,8 (I.C. 95% 130,5 131,0 p<0,05), - malattie ipertensive con SMR = 137,3 (I.C. 95% 137,1-137,5 p<0,05), Nelle donne si apprezza una mortalità più bassa rispetto a quella regionale per: tutti i tumori, cardiopatie ischemiche, setticemie e polmonite. Nel biennio , per entrambi i sessi, si è registrata una mortalità generale inferiore a quella del Veneto. 19

20 TABELLA 5. TASSI STANDARDIZZATI DI MORTALITÀ (STANDARDIZZAZIONE INDIRETTA), DONNE, ULSS 13, ANNI CAUSE DI MORTE DECESSI OSSERVATI DECESSI ATTESI S.M.R. INTERVALLI DI CONFIDENZA 95% MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 36 48,6 74,1 53,5 102,8 N.S.S. Setticemia 14 24,9 56,3 33,3 95,0 p < 0,05 TUMORI ,4 94,8 94,8 94,9 p < 0,05 Tumori maligni labbro, cavità orale e faringe 11 9,3 117,9 65,3 213,0 N.S.S. Tumori maligni esofago 5 5,7 87,2 36,3 209,5 N.S.S. Tumori maligni stomaco 33 27,6 119,5 85,0 168,1 N.S.S. Tumori maligni colon, retto e ano 52 68,0 76,4 58,2 100,3 N.S.S. Tumori maligni fegato e dei dotti biliari intraepatici 33 27,2 121,5 86,3 170,8 N.S.S. Tumori maligni pancreas 44 55,7 79,0 58,8 106,2 N.S.S. Tumori maligni laringe 1 1,5 66,0 9,3 468,8 N.S.S. Tumori maligni trachea, dei bronchi e del polmone 77 75,3 102,3 81,8 127,9 N.S.S. Melanoma maligno della cute 9 8,2 109,7 109,0 110,5 p < 0,05 Tumore maligno della mammella (solo femmine) ,6 97,4 79,9 118,7 N.S.S. Tumore maligno di altre e non specificate parti dell'utero 15 17,0 88,4 53,3 146,6 N.S.S. Tumore maligno dell'ovaio 23 28,2 81,5 54,2 122,7 N.S.S. Tumore maligno del rene, esclusa pelvi 11 11,1 98,9 54,8 178,6 N.S.S. Tumore maligno della vescica 8 8,6 93,1 46,6 186,2 N.S.S. Tumori maligni meningi, encefalo e altre parti del SNC 17 17,0 100,0 62,2 160,9 N.S.S. Linfomi non Hodgkin 17 18,0 94,7 58,9 152,3 N.S.S. Mieloma multiplo 9 13,1 68,6 35,7 131,8 N.S.S. Leucemie 20 21,3 93,8 60,5 145,4 N.S.S. Tutto il resto dei tumori maligni 81 84,5 95,8 77,1 119,1 N.S.S. MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI 16 13,7 116,5 71,4 190,2 N.S.S. MAL. ENDOCRINE, NUTRIZIONALI E METABOLICHE 94 87,2 107,9 88,1 132,0 N.S.S. Diabete mellito 75 63,4 118,3 94,3 148,3 N.S.S. DISTURBI PSICHICI E COMPORTAMENTALI ,0 125,5 125,3 125,7 p < 0,05 Demenza ,6 130,8 130,5 131,0 p < 0,05 Disturbi psichici e comportamentali da uso di sostanze 2 3,1 65,1 16,3 260,4 N.S.S. MAL. DEL SISTEMA NERVOSO ,3 88,7 72,1 109,2 N.S.S. Morbo di Parkinson 16 15,2 105,1 64,4 171,6 N.S.S. Malattia di Alzheimer 49 50,9 96,3 72,8 127,4 N.S.S. MAL. DEL SISTEMA CIRCOLATORIO ,4 96,7 96,6 96,8 p < 0,05 Malattie ipertensive ,2 137,3 137,1 137,5 p < 0,05 Cardiopatie ischemiche ,5 83,7 83,6 83,8 p < 0,05 Altre malattie cardiache ,1 77,5 77,4 77,6 p < 0,05 Malattie cerebrovascolari ,0 106,2 93,1 121,0 N.S.S. MAL. DEL SISTEMA RESPIRATORIO ,8 72,3 72,1 72,4 p < 0,05 Polmonite 22 49,9 44,1 29,0 66,9 p < 0,05 Malattie croniche delle basse vie respiratorie 45 42,8 105,2 78,5 140,8 N.S.S. MAL. APPARATO DIGERENTE 78 78,7 99,1 79,4 123,8 N.S.S. Ulcera gastrica e duodenale 4 3,0 135,2 50,7 360,2 N.S.S. Cirrosi epatica e altre malattie croniche del fegato 22 22,3 98,6 65,0 149,8 N.S.S. MAL. DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO 3 4,4 68,0 21,9 211,0 N.S.S. MAL. DEL SISTEMA OSTEOMUSCOLARE E DEL TESSUTO CONNETTIVO 18 14,3 126,1 79,5 200,2 N.S.S. MAL. DELL APPARATO GENITOURINARIO 25 30,7 81,5 55,1 120,6 N.S.S. ALCUNE CONDIZIONI MORBOSE CHE HANNO ORIGINE NEL PERIODO PERINATALE 1 1,7 57,7 8,1 409,7 N.S.S. MALFORMAZIONI CONGENITE, ANOMALIE CROMOSOMICHE 2 4,3 46,0 11,5 183,9 N.S.S. SINTOMI, SEGNI E RISULTATI ANORMALI ESAMI CLINICI 22 29,4 74,8 49,2 113,5 N.S.S. CAUSE ESTERNE DI MORBOSITA' E MORTALITA' 62 67,0 92,5 72,1 118,7 N.S.S. Accidenti da trasporto 3 8,6 35,0 11,3 108,5 N.S.S. Cadute 17 16,6 102,5 63,7 164,9 N.S.S. Autolesione intenzionale 14 10,0 139,6 82,7 235,8 N.S.S. Aggressione 1 0,7 150,8 21,2 1070,6 N.S.S. TOTALE ,1 95,1 95,1 95,1 p < 0,05 SIGN. 20

21 ANNI POTENZIALI DI VITA PERSI (APVP) Gli indicatori comunemente utilizzati negli studi di mortalità sono fortemente influenzati dai decessi che si verificano in età avanzata, per valutare la distribuzione della mortalità prematura e il danno sociale determinato da una specifica causa di morte si utilizzano come indicatori gli Anni Potenziali di Vita Persi (APVP) per una determinata causa o gruppo di cause. Tale indicatore per convenzione prende in considerazione solo i decessi avvenuti prima dei 69 anni, stimando il tempo che mediamente avrebbe potuto vivere una persona non deceduta prematuramente. Nella precedente relazione, relativa al biennio si sono calcolati gli anni di vita potenzialmente persi prima dei 65 anni quindi non si possono fare confronti con i precedenti lavori. Nelle tabelle 6 e7, gli APVP sono stati calcolati per sesso e per patologia e/o raggruppamenti e come media annuale. Sono stati inoltre calcolate le percentuali sul totale di APVP per ciascuna causa o gruppo di cause di morte ed il numero d anni di vita persi per 1000 abitanti di età compresa tra 0 e 69 anni (APVP/anno* 1000 ab.). Negli uomini (tabella 6), la graduatoria delle singole cause di morte o dei settori nosologici è parzialmente modificata considerando come indicatore gli APVP: - al primo posto troviamo i tumori (36,1%), che determinano con 1345 APVP/anno un terzo del totale degli anni di vita perduti nei soggetti di età inferiore a 69 anni; - al secondo posto ci sono le morti per traumatismi e gli avvelenamenti che contribuiscono a circa un quarto del totale degli anni di vita perduti (847 APVP/anno, pari al 22,7% del totale) rappresentati da autolesioni intenzionali e da incidenti stradali (figura 8); - al terzo posto troviamo le malattie del sistema circolatorio (652 APVP/anno, pari al 17,5% del totale), rappresentate prevalentemente dalle cardiopatie ischemiche (figura 8). 21

22 TABELLA 6. ANNI DI VITA POTENZIALMENTE PERSI, UOMINI, ULSS 13, ANNI CAUSE DI MORTE N. DECESSI 0-69 anni N. APVP % APVP *1000 ABITANTI* MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE ,0 2,5 0,8 Malattie da virus dell immunodeficienza umana (HIV) 1 12,5 0,2 0,1 TUMORI ,0 36,1 11,7 Tumori maligni labbro, cavità orale e faringe ,5 2,2 0,7 Tumori maligni esofago 6 92,5 1,2 0,4 Tumori maligni stomaco ,0 1,5 0,5 Tumori maligni colon, retto e ano ,5 2,7 0,9 Tumori maligni fegato e dei dotti biliari intraepatici ,0 1,8 0,6 Tumori maligni pancreas ,0 2,0 0,7 Tumori maligni laringe 8 102,5 1,4 0,4 Tumori maligni trachea, dei bronchi e del polmone ,0 5,0 1,6 Tumori maligni melanoma maligno ,0 2,7 0,9 Tumori maligni prostata 4 35,0 0,5 0,2 Tumori maligni vescica 3 32,5 0,4 0,1 Tumori maligni meningi, encefalo e altre parti del SNC ,0 3,4 1,1 Linfomi non Hodgkin 9 167,5 2,2 0,7 Mieloma multiplo 3 40,0 0,5 0,2 Leucemie 9 112,5 1,5 0,5 Altri tumori maligni ,5 5,5 1,8 MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI 2 35,0 0,5 0,2 MAL. ENDOCRINE, NUTRIZIONALI E METABOLICHE ,0 2,5 0,8 Diabete mellito ,5 1,6 0,5 DISTURBI PSICHICI E COMPORTAMENTALI 4 75,0 1,0 0,3 MAL. DEL SISTEMA NERVOSO 9 217,5 2,9 0,9 MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO ,0 17,5 5,7 Malattie Ipertensive ,0 1,3 0,4 Cardiopatie Ischemiche ,0 8,7 2,8 Malattie cerebro-vascolari ,0 2,6 0,8 MAL. APPARATO RESPIRATORIO ,0 3,2 1,0 Polmonite 1 2,5 0,0 0,0 Malattie croniche delle basse vie respiratorie 6 20,0 0,3 0,1 Altre malattie del sistema respiratorio ,5 2,0 0,7 MAL. APPARATO DIGERENTE ,5 5,5 1,8 Ulcera gastrica e duodenale 1 7,5 0,1 0,0 Cirrosi epatica e altre malattie croniche del fegato ,0 3,6 1,2 MALATTIA DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO 1 2,5 0,0 0,0 MAL. SISTEMA OSTEOMUSCOLARE E TESSUTO CONNETTIVO 0 0,0 0,0 0,0 MALATTIE APPARATO GENITOURINARIO 3 17,5 0,2 0,1 MALATTIE DI ORIGINE PERINATALE 3 202,5 2,7 0,9 MALFORMAZIONI CONGENITE,ANOMALIE CROMOSOMICHE 4 170,0 2,3 0,7 SINTOMI, SEGNI E RISULTATI ANORMALI DI ESAMI CLINICI 1 17,5 0,2 0,1 TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI ,0 22,7 7,4 Incidenti stradali (incidenti di traffico) ,5 6,9 2,2 Autolesione intenzionale (suicidi) ,0 8,0 2,6 Cadute accidentali 7 137,5 1,8 0,6 TUTTE LE CAUSE ,0 100,0 32,4 ANNO 22

23 FIGURA 8. PRIME 10 CAUSE PER ANNI DI VITA POTENZIALMENTE PERSI: % SUL TOTALE DI APVP, UOMINI, ULSS 13, ANNI Cardiopatie Ischemiche Autolesione intenzionale (suicidi) Incidenti stradali (incidenti di traffico) Tumore maligno della trachea,dei bronchi e del polmone Cirrosi epatica e altre malattie croniche del fegato Tumore maligno delle meningi, dell'encefalo e altre parti del SNC Melanoma maligno Tumori maligni di colon retto e ano Malattie cerebro-vascolari Linfomi non Hodgkin 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8% 9% 10% 23

24 Anche nelle donne la graduatoria delle cause di morte subisce alcune modificazioni, considerando come indicatore gli APVP (tabella 7). Tra i settori nosologici troviamo: - al primo posto si collocano i tumori con 1335,0 APVP/anno (58% del totale); - al secondo posto troviamo i traumatismi e gli avvelenamenti con 277,5 APVP/anno (12%); - al terzo posto le malattie del sistema circolatorio con 163 APVP/anno (7,1%). Considerando le singole malattie notiamo che, tra le donne di età inferiore a 69 anni, il tumore della mammella è al primo posto determinando 351 APVP/anno (15.3%), seguito dai tumori maligni del sistema nervoso centrale, del polmone, dell ovaio e annessi uterini e del colon-retto (figura 9). Sia negli uomini che nelle donne, di età inferiore a 69 anni, la quota più consistente di APVP per ciò che riguarda le morti da traumatismi e avvelenamenti è dovuta ad autolesioni intenzionali, che nel biennio hanno provocato 30 decessi negli uomini (15/anno) e 13 (6,5/anno) nelle donne, per un totale rispettivamente di 600 e di 337,5 APVP nel biennio considerato. 24

25 TABELLA 7. ANNI DI VITA POTENZIALMENTE PERSI, DONNE, ULSS 13, ANNI CAUSE DI MORTE N. DECESSI 0-69 anni N. APVP % APVP *1000 ABITANTI* MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 4 60,0 1,3 0,3 Malattie da virus dell immunodeficienza umana (HIV) 0 0,0 0,0 0,0 TUMORI ,0 58,0 11,8 Tumori maligni labbro, cavità orale e faringe 6 77,5 1,7 0,3 Tumori maligni esofago 1 10,0 0,2 0,0 Tumori maligni stomaco 8 77,5 1,7 0,3 Tumori maligni colon, retto e ano ,0 3,0 0,6 Tumori maligni fegato e dei dotti biliari intraepatici 6 70,0 1,5 0,3 Tumori maligni pancreas ,0 3,6 0,7 Tumori maligni laringe 1 22,5 0,5 0,1 Tumori maligni trachea, dei bronchi e del polmone ,0 4,2 0,9 Tumori maligni melanoma maligno 6 85,0 1,8 0,4 Tumore maligno della mammella (solo femmine) ,5 15,3 3,1 Tumore maligno dell'utero (collo, corpo e parti non specificate) 6 125,0 2,7 0,6 Tumore maligno dell'ovaio ,0 4,0 0,8 Tumori maligni vescica 1 2,5 0,1 0,0 Tumori maligni meningi, encefalo e altre parti del SNC ,5 5,2 1,1 Linfomi non Hodgkin 2 42,5 0,9 0,2 Mieloma multiplo 4 15,0 0,3 0,1 Leucemie 4 75,0 1,6 0,3 Altri tumori maligni ,5 6,7 1,4 MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI 0 0,0 0,0 0,0 MAL. ENDOCRINE, NUTRIZIONALI E METABOLICHE 7 97,5 2,1 0,4 Diabete mellito 1 7,5 0,2 0,0 DISTURBI PSICHICI E COMPORTAMENTALI 0 0,0 0,0 0,0 MAL. DEL SISTEMA NERVOSO ,0 4,7 1,0 MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO ,5 7,1 1,4 Altre malattie cardiache ,5 3,2 0,7 Malattie ipertensive 6 25,0 0,5 0,1 Cardiopatie ischemiche 9 52,5 1,1 0,2 Malattie cerebro-vascolari ,5 2,2 0,5 Altre malattie del sistema circolatorio 0 0,0 0,0 0,0 MAL. APPARATO RESPIRATORIO 4 35,0 0,8 0,2 Polmonite 0 0,0 0,0 0,0 Malattie croniche delle basse vie respiratorie 1 2,5 0,1 0,0 Altre malattie del sistema respiratorio 2 20,0 0,4 0,1 MAL. APPARATO DIGERENTE 8 90,0 2,0 0,4 Ulcera gastrica e duodenale 0 0,0 0,0 0,0 Cirrosi epatica e altre malattie croniche del fegato 5 47,5 1,0 0,2 MALATTIA DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO 0 0,0 0,0 0,0 MAL. SISTEMA OSTEOMUSCOLARE E TESSUTO CONNETTIVO 4 55,0 1,2 0,2 MALATTIE APPARATO GENITOURINARIO 2 15,0 0,3 0,1 MALATTIE D ORIGINE PERINATALE 1 67,5 1,5 0,3 MALFORMAZIONI CONGENITE,ANOMALIE CROMOSOMICHE 1 57,5 1,2 0,3 SINTOMI, SEGNI E RISULTATI ANORMALI DI ESAMI CLINICI 3 77,5 1,7 0,3 TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI ,0 12,1 2,5 Incidenti stradali (incidenti di traffico) 1 47,5 1,0 0,2 Autolesione intenzionale (suicidi) ,5 7,3 1,5 Cadute accidentali 0 0,0 0,0 0,0 TUTTE LE CAUSE ,0 100,0 20,4 ANNO 25

26 FIGURA 9. PRIME 10 CAUSE PER ANNI DI VITA POTENZIALMENTE PERSI: % SUL TOTALE DI APVP, DONNE, ULSS 13, ANNI Tumore maligno della mammella Autolesione intenzionale (suicidi) Tumore maligno meningi, encefalo e altre parti del SNC Tumore maligno trachea, bronchi e polmone Tumori maligni ovaio ed altri annessi uterini Tumori maligni del pancreas Altre Malattie cardiache Tumori maligni di colonretto e ano Tumore maligno utero (collo e corpo) e placenta Malattie cerebro-vascolari 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 26

27 EVOLUZIONE TEMPORALE DI ALCUNE CAUSE DI MORTE Si presentano gli andamenti temporali dei tassi standardizzati di mortalità per tutte le cause, per alcuni gruppi di cause e per cause specifiche. Si sottolinea che le tendenze presentate sono approssimazioni del fenomeno reale in quanto i tassi specifici dei primi tre quinquenni furono calcolati sui dati ISTAT, i tassi del periodo seguente furono calcolati dal Registro delle cause di morte dell ULSS 13 codificate con le regole della ICD9, i tassi dei biennio e sono stati calcolati dal Registro delle cause di morte dell ULSS 13 codificate con le regole della ICD10. Come si può notare dalla figura 10, la mortalità generale continua a diminuire in entrambi i sessi: nei maschi il TSD (Tasso Standardizzato Diretto per abitanti per anno) è passato da 1296,4 nel periodo a 518,0 nel biennio e nelle donne si è passati da 656,8 a 332,2: in circa trenta anni la mortalità per tutte le cause si è dimezzato in entrambi i sessi. FIGURA 10. MORTALITÀ PER TUTTE LE CAUSE: TASSI STANDARDIZZATI DIRETTI, ULSS 13, ANNI TSD per ab Donne Uomini La mortalità per tutti i tumori è diminuita di circa il 25% negli uomini con una lieve tendenza all aumento negli ultimi quattro anni; anche nelle donne la mortalità per tumore è diminuita del 25% e tendenzialmente continua a diminuire (figura 11). 27

28 FIGURA 11. MORTALITÀ PER TUMORI: TASSI STANDARDIZZATI DIRETTI, ULSS 13, ANNI TSD per ab Donne Uomini La mortalità per tumore al polmone negli uomini dagli anni Novanta si è praticamente dimezzata e tendenzialmente continua a diminuire. Nelle donne la mortalità per tumore al polmone presenta variazione del 5-7% nel periodo considerato senza mostrare una netta variazione di tendenza a causa dell aumento della diffusione dell abitudine al fumo nel sesso femminile (figura 12). FIGURA 12. MORTALITÀ PER TUMORE DEL POLMONE: TASSI STANDARDIZZATI DIRETTI, ULSS 13, ANNI TSD per ab Donne Uomini 28

29 La mortalità per tumore della vescica negli uomini ha iniziato a diminuire dopo la metà degli anni Novanta, mentre nelle donne si può considerare stabile pur con una lieve tendenza all aumento negli ultimi quattro anni (figura 13). FIGURA 13. MORTALITÀ PER TUMORE DELLA VESCICA: TASSI STANDARDIZZATI DIRETTI, ULSS 13, ANNI TSD per ab Donne Uomini Il rischio di morte per tumore alla mammella nelle donne è sostanzialmente stabile con tendenza alla diminuzione che dall inizio alla fine del periodo considerato è stata del 13,5%, rispecchiando l andamento della mortalità per questa patologia nel Veneto (figura 14). FIGURA 14. MORTALITÀ PER TUMORE DELLA MAMMELLA NELLA DONNA: TASSI STANDARDIZZATI DIRETTI, ULSS 13, ANNI TSD per ab Donne 29

30 Il rischio di morte per infarto miocardico acuto si è ridotto del 75%: il tasso di mortalità standardizzato è passato da 110,8 a 25,6 negli uomini, mentre nelle donne è passato da 43,7 a 11,3, rispecchiando l andamento della mortalità per questa patologia dell Italia (figura 15). FIGURA 15. MORTALITÀ PER INFARTO MIOCARDICO ACUTO: TASSI STANDARDIZZATI DIRETTI, ULSS 13, ANNI TSD per ab Donne Uomini La mortalità per tutte le cardiopatie ischemiche (escluso infarto miocardico acuto) è tendenzialmente in diminuzione, sia negli uomini che nelle donne, come si desume anche dalla figura 16. FIGURA 16. MORTALITÀ PER CARDIOPATIE ISCHEMICHE (ESCLUSO IMA): TASSI STANDARDIZZATI DIRETTI, ULSS 13, ANNI TSD per ab Donne Uomini 30

31 La mortalità per malattie cerebrovascolari dell encefalo, dal 2000 in poi, continua a ridursi sia negli uomini che nelle donne (figura 17). FIGURA 17. MORTALITÀ PER MALATTIE CEREBROVASCOLARI: TASSI STANDARDIZZATI DIRETTI, ULSS 13, ANNI TSD per ab Donne Uomini 31

32 TRAUMATISMI I traumatismi costituiscono una delle principale cause di morte della popolazione italiana e la principale causa di decessi nella popolazione giovane, nella fascia di età fra 15 e 24 anni. L'alta incidenza dei traumatismi come causa di decesso o di danni fisici, cognitivi e comportamentali permanenti costituisce un grave problema per la società ed un pesante onere economico, psicologico e sociale che coinvolge le vittime, i familiari, il sistema sanitario nazionale. INCIDENTI STRADALI Per quanto si registri un deciso trend in diminuzione del tasso di mortalità per questa causa, gli incidenti stradali continuano a rappresentare una priorità in sanità pubblica sia per gli esiti letali che essi determinano, sia per le disabilità permanenti e i costi sociali ad essi attribuibili. In Veneto, nel 2010, si sono verificati quasi 400 decessi per incidente stradale in lieve aumento rispetto a quanto si è verificato nel Nella ULSS 13 nel corso del biennio i decessi per incidente stradale sono stati 23 (3 donne e 20 uomini) valore quasi dimezzato rispetto al biennio precedente. I tassi standardizzati mostrano una costante tendenza alla diminuzione dal 1980 al 2011 e un netto dimezzamento negli ultimi 10 anni. FIGURA 18. MORTALITÀ PER INCIDENTI STRADALI: TASSI STANDARDIZZATI DIRETTI, ULSS 13, ANNI TSD per ab Donne Uomini Nel periodo il numero totale di decessi dovuti a incidente stradale ha interessato 442 uomini (TO 59,1) e 130 donne (TO 17,4) con un rapporto di 3,4 a 1. 32

33 Analizzando invece i tassi osservati per classi di età nello stesso periodo si rileva un primo picco di mortalità nella classe giovane adulta (15-29 anni) in entrambi i sessi ma con livelli 5 volte superiori negli uomini rispetto alle donne. Successivamente si assiste nei maschi ad una lieve flessione ma con tassi sempre superiori a 40/ e un nuovo picco statisticamente significativo tra 75 e 84 anni. Nelle donne invece si assiste ad un secondo picco tra 45 e 64 anni, con tassi che superano, di poco quello degli uomini. TABELLA 8. MORTALITÀ PER INCIDENTE STRADALE: NUMERO DI DECESSI (N.) TASSO OSSERVATO (TO) E INTERVALLO DI CONFIDENZA AL 95% PER CLASSI DI ETÀ E SESSO (TASSI PER ), ULSS 13, PERIODO classi di età Uomini Donne N TO IC 95% N TO IC 95% ,0 0,0 0,0 0 0,0 0,0 0, ,3 2,4 11,8 1 0,7 0,1 11, ,0 58,6 85, ,9 9,0 85, ,8 37,0 54,3 20 8,3 5,4 54, ,1 33,7 50, ,5 29,5 50, ,8 64,2 104, ,4 15,2 104, ,6 116,6 197, ,7 23,2 197, ,4 55,9 206,4 5 2,7 9,0 206,4 TOT ,1 53,9 64, ,4 14,6 64,9 I SUICIDI Diverso e per certi versi degno di particolare attenzione è il fenomeno legato ai suicidi. Nel Veneto si verificano ogni anno circa 300 decessi per suicidio e, di questi, più del 75% negli uomini. Nel biennio nella ULSS 13 ci sono stati 47 decessi per suicidio (14 nelle donne e 33 negli uomini). Il trend in costante diminuzione dal 2000 si è decisamente invertito a partire dal

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