PROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL

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1 PROVINCIA DI BIELLA Deliberazione della Giunta Provinciale Verbale N 277 SEDUTA DEL L anno Duemilanove addì Sette del mese di Settembre alle ore 11:00 in Biella presso la sede della Provincia, si è riunita la Giunta Provinciale previo avviso di convocazione con annesso ordine del giorno. Per la trattazione della proposta sottoindicata sono presenti: Cognome e Nome Qualifica Presenti SIMONETTI ROBERTO Presidente SI SCANZIO ORAZIO Vice Presidente SI BIOLLINO MARIELLA Assessore SI CASTAGNETTI LUCA Assessore SI DELLAROVERE GUIDO Assessore NO FAVA CAMILLO PIER GIORGIO Assessore SI GOVERNATO GREGGIO FAUSTO Assessore SI MOSCA MICHELE Assessore SI SERAFIA ALESSIO Assessore SI Assiste il Segretario Generale della Provincia Dott. Giacomo ROSSI Essendo l adunanza in numero legale il Presidente apre la discussione sul seguente O G G E T T O Art. 29 L.R. 70/96. Piani di controllo e gestione delle popolazioni faunistiche - problematiche del territorio della Provincia di Biella. Atto di indirizzo.

2 GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del ATTO n. 277 OGGETTO: Art. 29 L.R. 70/96. Piani di controllo e gestione delle popolazioni faunistiche - problematiche del territorio della Provincia di Biella. Atto di indirizzo. LA GIUNTA PROVINCIALE PREMESSO: - che, ai sensi dell articolo 19 della Legge 157/92, le Regioni, per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zooagro-forestali ed ittiche, provvedono al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia, su parere dell'istituto Nazionale per la Fauna Selvatica; - che, ai sensi dell art. 29 della L.R. 70/96, il controllo delle specie di fauna selvatica, previsto all'articolo 19, comma 2, della Legge n. 157/92, è delegato alle Amministrazioni Provinciali, che, per comprovate ragioni di protezione dei fondi coltivati e degli allevamenti, possono autorizzare, anche su proposta delle organizzazioni professionali agricole provinciali, piani di abbattimento, attuati dalle guardie delle Province con la collaborazione dei proprietari o conduttori dei fondi ricompresi nelle aree interessate dai piani di abbattimento stessi, nonché dalle Guardie Venatorie Volontarie; - che, con L.R. 27 gennaio 2000, n. 9, è stata inoltre demandata alle Province, ad integrazione ed in deroga di quanto previsto all'articolo 29, comma 2 della L.R. 70/96 e all'articolo 4 della L.R. 36/89, l'approvazione di piani di contenimento del cinghiale, da attuarsi, con mezzi e modalità indicati dall'istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, per gli interventi di controllo, finalizzati alla riduzione della specie nell'intero territorio regionale fino al livello compatibile con le caratteristiche ambientali, le esigenze di gestione del patrimonio zootecnico, la tutela del suolo e delle produzioni zootecniche ed agroforestali, la prevenzione dei rischi a persone e cose; DATO ATTO: - che i piani triennali di controllo approvati dalla Giunta Provinciale di previo parere favorevole dell I.N.F.S. di Bologna, sulle specie cinghiale, volpe e nutria, scadono il 31/12/2009; - che, con deliberazione della Giunta Provinciale n. 12 del 23/01/2009, è stato approvato, su parere favorevole dell I.N.F.S. (ora I.S.P.R.A. Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il piano quinquennale ( ) di controllo della specie cornacchia grigia da attuarsi nel rispetto dei modi e dei tempi previsti nel piano stesso; - che, con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 56 del 29/09/2008, la Provincia di Biella ha adottato il Piano faunistico-venatorio provinciale, ai sensi dell art. 10 della L. n. 157/1992 e dell art. 6 della L.R. 70/1996, divenuto esecutivo in data 06/02/2009; 2

3 PRESO ATTO: - delle ancora attuali problematiche economico-sociali e di sicurezza sulle strade riconducibili alla specie cinghiale, riscontrabili sul territorio biellese; - delle politiche di incentivazione faunistica per il ripopolamento a scopi venatori delle specie lepre e fagiano, condotte dalla Provincia di Biella negli ultimi anni nelle zone di ripopolamento e cattura di competenza; - della necessità di tenere sotto controllo l espansione e l irraggiamento della specie nutria dalle Province contermini verso i corsi d acqua biellesi; - della necessità di rinnovare il piano di controllo della volpe, che durante il periodo di validità triennale ha trovato attuazione solamente a partire dal mese di agosto 2009, per problemi di ordine logistico e gestionale dell Amministrazione Provinciale di Biella; - dei programmi di miglioramento ambientale a fini faunistici promossi dalla Provincia di anche sul territorio destinato alla caccia programmata; - delle continue richieste di interventi di contenimento delle specie cinghiale, volpe, cornacchia grigia e nutria, specialmente da parte della componente agricola che lamenta danni ingenti alle colture agricole ed al patrimonio zootecnico sia in zone di agricoltura intensiva che di agricoltura svantaggiata; DATO ATTO: - inoltre che nel territorio della Provincia di Biella alcune specie di uccelli ittiofagi, in particolare il cormorano, stanno attraversando un periodo di forte espansione numerica con sempre più frequenti incursioni di erratici ben oltre i limiti altitudinali dell areale ecologico di predilezione della specie; - che nella Provincia di Biella cominciano a insorgere problematiche legate all espansione fuori controllo di specie inselvatichite come il colombo di città, che sempre più spesso causa danni e problemi in ambito rurale e agricolo; RITENUTO: - di dover consentire una corretta gestione del territorio anche attraverso il controllo delle specie faunistiche sopra indicate, con modalità e metodi che verranno sottoposti al parere dell I.S.P.R.A. di Ozzano dell Emilia (BO); - di dare indirizzo al Dirigente del Settore Tutela Ambientale e Agricoltura, tenendo conto degli indirizzi gestionali assunti con la presente deliberazione, di provvedere alla predisposizione di opportune proposte di rinnovo dei piani di controllo, da sottoporre al parere dell I.S.P.R.A., per le specie cinghiale, nutria e volpe, per il periodo di validità del Piano faunistico-venatorio provinciale , nonché di proporre la modifica del piano di controllo della cornacchia grigia introducendo la possibilità di sparo all aspetto di esemplari adulti, escludendo categoricamente lo sparo al nido come prescritto dal Piano faunistico-venatorio provinciale; 3

4 - di dare ancora maggiore impulso al contenimento delle suddette specie particolarmente problematiche nel territorio biellese, autorizzando il personale del Nucleo di Vigilanza Faunistico-Ambientale della Provincia di Biella e le Guardie Venatorie Volontarie della Provincia di Biella ad avvalersi, per tutte le metodologie di intervento, anche della collaborazione e del contributo operativo di personale particolarmente qualificato, selezionato tra le seguenti categorie: - cacciatori esperti della zona faunistica delle alpi che hanno superato il relativo corso di formazione e le prove di tiro finali; - cacciatori in possesso di attestato di selecontrollore abilitato attraverso il superamento di appositi corsi di formazione con esami di tiro finali; - cacciatori in possesso di attestato di abilitazione alla caccia di selezione agli ungulati che hanno superato un corso di formazione con prove di tiro finali, ai sensi della D.G.R. n in data 08/07/2002, o titolo equipollente; - cacciatori in possesso di attestato di abilitazione per capi squadra e vicecapisquadra delle squadre per la caccia al cinghiale, di cui alla D.G.R. n del 01/08/2008; - cacciatori iscritti negli A.T.C. e C.A. alle squadre di caccia alla volpe; - Ufficiali e agenti di P.G. e di P.S. afferenti ad altri corpi di polizia che, ai sensi dell art. 4 c. 4 let. c) della L. 65/86, possono essere chiamati a rinforzo della Polizia Provinciale, purché dotati e abilitati all uso di arma lunga comune da sparo per i servizi di polizia rurale e zoofila ai sensi dell art. 4 del D.M. 04/03/1987, n. 145; - di dare altresì indirizzo al Dirigente del Settore Tutela Ambientale e Agricoltura di predisporre un progetto per la realizzazione di uno studio che valuti e approfondisca la necessità di un piano di contenimento rivolto agli uccelli ittiofagi ed alle specie rinselvatichite (colombo di città) nel territorio della Provincia di e, nel caso in cui il suddetto studio si concludesse in senso positivo, di attivare le necessarie procedure tecniche per l attuazione dei relativi piani di controllo numerico; DATO ATTO che è stato favorevolmente espresso il parere quale risulta apposto sulla scheda allegata alla proposta di deliberazione, ai sensi e per gli effetti dell art. 49 comma 1 del D.Lgs 267/2000, da parte del Dirigente del Settore Tutela Ambientale e Agricoltura per quanto attiene alla regolarità tecnica; Con voti unanimi favorevolmente espressi in forma palese DELIBERA Per le motivazioni di cui in premessa: - di dare indirizzo al Dirigente del Settore Tutela Ambientale e Agricoltura, tenendo conto degli indirizzi gestionali assunti con la presente deliberazione, di: 1. provvedere alla predisposizione di opportune proposte di rinnovo dei piani di controllo, da sottoporre al parere dell I.S.P.R.A., per le specie cinghiale, nutria e volpe, per il periodo di validità del Piano faunistico-venatorio provinciale , nonché di proporre la modifica del piano di controllo della cornacchia grigia introducendo la possibilità di sparo all aspetto di esemplari adulti, escludendo categoricamente lo sparo al nido come prescritto dal Piano faunistico-venatorio provinciale; 4

5 2. dare ancora maggiore impulso al contenimento delle suddette specie particolarmente problematiche nel territorio biellese, autorizzando il personale del Nucleo di Vigilanza Faunistico-Ambientale della Provincia di Biella e le Guardie Venatorie Volontarie della Provincia di Biella ad avvalersi, per tutte le metodologie di intervento, anche della collaborazione e del contributo operativo di personale particolarmente qualificato, selezionato tra le seguenti categorie: - cacciatori esperti della zona faunistica delle alpi che hanno superato il relativo corso di formazione e le prove di tiro finali; - cacciatori in possesso di attestato di selecontrollore abilitato attraverso il superamento di appositi corsi di formazione con esami di tiro finali; - cacciatori in possesso di attestato di abilitazione alla caccia di selezione agli ungulati che hanno superato un corso di formazione con prove di tiro finali, ai sensi della D.G.R. n in data 08/07/2002, o titolo equipollente; - cacciatori in possesso di attestato di abilitazione per capi squadra e vicecapisquadra delle squadre per la caccia al cinghiale, di cui alla D.G.R. n del 01/08/2008; - cacciatori iscritti negli A.T.C. e C.A. alle squadre di caccia alla volpe; - Ufficiali e agenti di P.G. e di P.S. afferenti ad altri corpi di polizia che, ai sensi dell art. 4 c. 4 let. c) della L. 65/86, possono essere chiamati a rinforzo della Polizia Provinciale, purché dotati e abilitati all uso di arma lunga comune da sparo per i servizi di polizia rurale e zoofila ai sensi dell art. 4 del D.M. 04/03/1987, n. 145; 3. predisporre altresì un progetto per la realizzazione di uno studio che valuti e approfondisca la necessità di un piano di contenimento rivolto agli uccelli ittiofagi ed alle specie rinselvatichite (colombo di città) nel territorio della Provincia di e, nel caso in cui il suddetto studio si concludesse in senso positivo, di attivare le necessarie procedure tecniche per l attuazione dei relativi piani di controllo numerico. Indi, con votazione unanime favorevole, la presente deliberazione, stante la necessità di consentire l avvio delle procedure per la realizzazione delle attività controllo delle specie sopra indicate, viene dichiarata immediatamente eseguibile, ai sensi e per gli effetti dell art. 134, quarto comma del D.Lgs 267/

6 Il presente verbale viene letto e sottoscritto come segue. IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE (Roberto SIMONETTI) PUBBLICAZIONE Certifico io sottoscritto Segretario Provinciale che la presente deliberazione viene pubblicata all albo provinciale addì e vi resterà affissa 15 giorni consecutivi. IMMEDIATA ESEGUIBILITA La presente deliberazione, pubblicata all albo provinciale il è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs 267/2000. CERTIFICATO DI ESECUTIVITA Si certifica che la suestesa deliberazione non soggetta al controllo preventivo di legittimità, è stata pubblicata nelle forme di legge all albo provinciale senza riportare nei primi dieci giorni di pubblicazione denunce di vizi di legittimità ai sensi dell art. 127, commi 1 e 2 del D.Lgs 267/2000, per cui la stessa è divenuta esecutiva il ai sensi dell art. 134, comma 3 del D.Lgs 267/

7 Il presente verbale viene letto e sottoscritto come segue. IL SEGRETARIO GENERALE F.TO G. ROSSI IL PRESIDENTE F.TO R. SIMONETTI Per copia conforme ad uso amministrativo PUBBLICAZIONE Certifico io sottoscritto Segretario Provinciale che la presente deliberazione viene pubblicata all albo provinciale addì e vi resterà affissa 15 giorni consecutivi. IMMEDIATA ESEGUIBILITA La presente deliberazione, pubblicata all albo provinciale il è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs 267/2000. CERTIFICATO DI ESECUTIVITA Si certifica che la suestesa deliberazione non soggetta al controllo preventivo di legittimità, è stata pubblicata nelle forme di legge all albo provinciale senza riportare nei primi dieci giorni di pubblicazione denunce di vizi di legittimità ai sensi dell art. 127, commi 1 e 2 del D.Lgs 267/2000, per cui la stessa è divenuta esecutiva il ai sensi dell art. 134, comma 3 del D.Lgs 267/