SPAGNA La Grande Distribuzione Organizzata

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1 INDAGINE SPAGNA La Grande Distribuzione Organizzata Studio realizzato da Carmen Barrantes ICE Agenzia, ufficio di Madrid Data di realizzazione: dicembre 2013

2 INDICE QUADRO ECONOMICO DEL PAESE 3 ANALISI DELLA STRUTTURA DISTRIBUTIVA 4 LA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA - GDO 7 Distribuzione mista con base alimentare 7 - Ipermercati 10 - Supermercati e Discount 11 Distribuzione all ingrosso 14 - Cash & Carry 14 - Mercati centrali all ingrosso 15 Distribuzione specializzata 16 - Grandi magazzini 16 - Catene di negozi 16 - Franchising 18 - Grandi superfici specializzate 19 - Centri commerciali 20 IL COMMERCIO ELETTRONICO 21 NORMATIVA COMMERCIO AL DETTAGLIO 23 SITI WEB DEI PRINCIPALI OPERATORI DELLA GDO 24 Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

3 QUADRO ECONOMICO DEL PAESE Nel 2013, l economia spagnola ha mostrato segnali di recupero nel primo semestre, riducendo i ritmi di flessione intertrimestrale rispetto a quelli del Tale andamento è stato propiziato in una certa misura dall allentamento delle tensioni finanziarie e dalla migliore performance del mercato del debito sovrano. Il miglioramento del trend delle economie della zona euro è stato un ulteriore fattore positivo. Tuttavia, l elevato tasso di disoccupazione e la persistente restrizione dell accesso al credito continuano ad ostacolare il processo di riattivazione economica del paese. Secondo i dati dell INE (Istituto spagnolo di Statistica), nel secondo trimestre dell anno 2013, il PIL spagnolo ha segnato una flessione intertrimestrale dello 0,1%, migliorando di tre decimi il trend del primo trimestre. Il tasso di variazione su base annuale si è attestato al 1,6% contro il 2% del trimestre precedente. I primi dati disponibili sul periodo luglio/settembre 2013 confermano questa tendenza. Infatti, per il terzo trimestre il tasso di crescita del PIL su base trimestrale si è attestato allo 0,1%. La stima del governo spagnolo per l intero anno 2013 indica una flessione del PIL del -1,3%. Secondo le fonti locali ed internazionali, tale andamento negativo cambierà segno nel Tuttavia, il tasso di incremento prospettato per il 2014 dalla maggior parte delle suddette fonti è più contenuto rispetto a quello dello 0,7% avanzato dalle autorità locali. Nel 2013, l analisi disaggregata della domanda interna spagnola indica un andamento meno contrattivo di tutte le sue componenti. Il consumo privato ha segnato una variazione intertrimestrale nulla nel periodo aprile/giugno, dopo la flessione di cinque decimi del trimestre precedente. I tassi di variazione su base annuale sono stati ugualmente positivi (-3,1% nel 2º trim. contro il 4,2% del 1º trim.). Altri indicatori, come il volume di vendita delle grandi aziende di beni di consumo, indicano flessioni meno accentuate, passando dal 5,2% del 2012 al 2,1% del primo semestre del Inoltre, le vendite del commercio al dettaglio sono scese del 6,3% nel periodo gennaio-luglio 2013, contro il 7,2% registratosi nel Da segnalare, infine, che le immatricolazioni di veicoli hanno subito decrementi più moderati: -2,6% nel periodo gennaio/agosto 2013 contro il 12,9% per l intero anno I primi dati forniti dal Banco de España sulla domanda interna nel terzo trimestre del 2013 indicano che il consumo privato potrebbe essere cresciuto di un decimo, gli investimenti fissi lordi avrebbero rallentato il ritmo di flessione e la spesa pubblica manterrebbe un orientamento restrittivo. L IPC-Indice dei Prezzi al Consumo si è posizionato nel mese di ottobre 2013 al 0,1%, segnando una flessione di quattro decimi rispetto al mese precedente. L inflazione media dei primi dieci mesi del 2013 si è attestata all 1,7% e le previsioni per l intero anno puntano ad un tasso dell 1,4%. Tale andamento decrescente dovrebbe continuare nel 2014, anno in cui l inflazione media dovrebbe posizionarsi sullo 0,7% secondo le ultime previsioni di FUNCAS - Fundación de las Cajas de Ahorros (data aggiornamento 13/11/2013). Primi segnali di ripresa dell economia spagnola nel Il PIL ha registrato flessioni più contenute nel periodo gennaio/giugno ed è cresciuto di un decimo nel terzo trimestre. Il consolidamento della riattivazione dovrebbe avvenire a partire dal Andamento meno contrattivo di tutte le componenti della domanda interna nel L inflazione media annua del 2013 dovrebbe attestarsi all 1,4% e le prospettive puntano ad un andamento decrescente nel Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

4 ANALISI DELLA STRUTTURA DISTRIBUTIVA Il cambiamento nelle abitudini di consumo, motivato in particolar modo dalla riduzione della spesa, ha obbligato gli operatori della grande distribuzione (GDO) a riorganizzare le loro strutture commerciali. L agilità organizzativa è diventata imprescindibile per poter rispondere con immediatezza ed efficacia alla concorrenza settoriale e, pertanto, alle esigenze del mercato. Nel 2012 la quasi totalità delle voci di spesa delle famiglie spagnole ha subito andamenti decrescenti, che sono stati particolarmente significativi nel gruppo abbigliamento e calzature (-10,2%). La GDO si adegua ai cambiamenti del consumo. Trend declinante della spesa media delle famiglie spagnole. Voci di spesa Andamento della spesa media familiare spagnola Anno 2012 Euro Var% 12/11 TOTALE ,4 Alimenti e bevande non alcoliche ,2 Bevande alcoliche e tabacco 579-4,5 Indumenti e calzature ,2 Alloggio, acqua, elettricità, gas ,7 Mobilia ed altre spese per la casa ,3 Sanità 897 0,3 Trasporti ,9 Comunicazione 862-4,6 Attività ricreative e culturali ,8 Formazione e istruzione 332 7,4 Hotel, ristoranti e caffetteria ,5 Altro ,9 Fonte: Encuesta Continua de Presupuestos Familiares - INE (Istituto spagnolo di Statistica) elaborazione dati ICE Agenzia ufficio di Madrid. La riduzione del budget destinato agli acquisti alimentari è stata, invece, limitata a due decimi rispetto al Nel periodo 2006/2012 la contrazione di questa spesa si è attestata al 3,9%. Per quanto riguarda la struttura percentuale della spesa delle famiglie spagnole, la quota alimentare si è mantenuta stabile, al di sopra del 14%, a partire dal In tale periodo, il gruppo alloggio, acqua, elettricità ed altri combustibili è stato quello che ha incrementato maggiormente la sua partecipazione al budget familiare. Dal lato opposto si trovano i trasporti che hanno ridotto la loro quota all 11,8% contro il 14,7% del Gli alimenti rappresentano per le famiglie oltre il 14% della spesa media. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

5 Struttura percentuale della spesa media familiare - Anni 2012 e 2006 Voci di spesa TOTALE 100,0 100,0 Alimenti e bevande non alcoliche 14,7 14,4 Bevande alcoliche e tabacco 2,1 1,8 Indumenti e calzature 5,0 6,8 Alloggio, acqua, elettricità, combustibili 32,3 24,8 Mobilia ed altre spese per la casa 4,4 5,9 Sanità 3,2 3,0 Trasporti 11,8 14,7 Comunicazione 3,1 2,8 Attività ricreative e culturali 5,9 6,9 Formazione e istruzione 1,2 0,9 Hotel, ristoranti e caffetteria 8,7 9,9 Altro 7,6 7,9 Fonte: Encuesta Continua de Presupuestos Familiares INE (Istituto spagnolo di Statistica) elaborazione dati ICE Agenzia - ufficio di Madrid. In uno scenario come quello attuale, fortemente colpito dalla crisi economica, il prezzo continua ad essere il fattore determinante dell acquisto. Si sono verificate riduzioni significative del consumo extra-domestico e si fa un uso migliore delle scorte alimentari. Esiste, altresì, una più accurata amministrazione degli acquisti ed una maggiore razionalizzazione dei consumi. Il numero di imprese che operano nel commercio al dettaglio si è attestato, all inizio del 2013 sulle unità, segnando un decremento dell 1,4% rispetto al Si conferma, pertanto, la tendenza negativa degli ultimi anni che hanno mantenuto flessioni ininterrotte dal Il prezzo è determinante nelle decisioni di acquisto. Contrazione nel numero di imprese che operano nel commercio al dettaglio Andamento del commercio al dettaglio (numero di imprese) Fonte: DIRCE (Censimento imprese) dell INE (Istituto spagnolo di Statistica) elaborazione dati ICE Agenzia - ufficio di Madrid. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

6 La distribuzione geografica dei dettaglianti colloca al primi posti le regioni di Andalusia, Catalogna, Madrid e Comunità di Valencia che, nel loro insieme, rappresentano il 57,6% del totale spagnolo. Dal lato opposto si trovano le città autonome di Ceuta e Melilla e le regioni di La Rioja, Cantabria e Navarra, con quote relative inferiori al 2%. Distribuzione geografica dei punti vendita al dettaglio (% sul totale) Andalusia Catalogna Madrid C.Valenciana Galizia Castilla y León Canarie Paesi Baschi Castilla - La Mancha Murcia Aragona Extremadura Baleari Asturie Navarra Cantabria La Rioja Ceuta e Melilla 6,5% 5,6% 4,7% 4,5% 4,5% 3,9% 2,7% 2,6% 2,4% 2,2% 1,3% 1,2% 0,7% 0,4% 11,7% 11,0% 16,1% 18,8% Fonte: DIRCE (Censimento imprese) dell INE (Istituto spagnolo di Statistica elaborazione dati ICE Agenzia - ufficio di Madrid. Le tendenze che hanno caratterizzato la GDO nel 2012 sono state: lo sviluppo dei prodotti a marchio del distributore (MDD), chiave del successo di alcune catene come Mercadona. Infatti, questi prodotti hanno mantenuto un andamento fortemente positivo negli ultimi anni, incrementando la loro quota di mercato fino a raggiungere, alla fine del 2012, il 42,7% del totale. Da ribadire, inoltre, la già accennata riduzione dei prezzi che è stato il comune denominatore della politica commerciale degli operatori della GDO al fine di adeguarsi alla capacità acquisitiva dei consumatori. Infine, la formula del franchising è stata quella più utilizzata dalle aziende del settore per poter incrementare la loro rete distributiva. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

7 LA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA Le figure più rilevanti della GDO nel mercato spagnolo sono: ipermercati, supermercati, discount, grandi magazzini, catene di negozi e franchising. Queste formule distributive possono essere raggruppate intorno a due grandi macro-categorie: la cosiddetta Distribuzione mista con base alimentare (composta prioritariamente da ipermercati, supermercati e discount) e la Distribuzione specializzata che opera in segmenti merceologici specifici (tessile, elettrodomestici, mobili, fotografia, giocattoli). In quest'ultimo gruppo le formule distributive più comuni sono le catene di negozi, i grandi magazzini ed il franchising. A queste tipologie bisogna però necessariamente aggiungere le grandi superfici specializzate ed i centri commerciali, vista la loro importanza sia in termini di superficie di vendita che di fatturato. Nell'analisi della struttura distributiva del paese è necessario includere, inoltre, alcune formule di distribuzione all'ingrosso come i cash & carry ed i mercati centrali all ingrosso. Questi ultimi rivestono particolare importanza per i prodotti alimentari. Infine, appare opportuna una breve analisi dell e-commerce, vista la sempre maggiore importanza di questa formula distributiva. Due grandi famiglie della GDO: Distribuzione mista con base alimentare e Distribuzione specializzata. Cash&Carry e mercati centrali si presentano come i principali canali all ingrosso. Distribuzione mista con base alimentare Lo studio della distribuzione mista con base alimentare presuppone la distinzione tra quelli che sono i suoi principali canali: ipermercati, supermercati e discount. Gli ipermercati sono la forma distributiva che conosce l offerta più ampia, soprattutto per quanto riguarda il volume dell assortimento. Il prodotto alimentare rimane la base dell offerta che viene completata con un ampia gamma di beni di consumo semidurevoli, come gli hi-fi, gli elettrodomestici, la telefonia ecc... Il supermercato è il formato distributivo più diffuso, l offerta di prodotti non alimentari è del tutto marginale e si propone come punto vendita al dettaglio principalmente per i prodotti alimentari, compresi quelli freschi che hanno una gamma più ampia di quella presente negli ipermercati. I discount sono caratterizzati dalla vendita sistematica di prodotti con un margine molto ridotto, da continue offerte e dall elevata presenza di prodotti "private label". Essi cercano, attraverso politiche di prezzo, di costruire un vantaggio competitivo nei confronti degli altri operatori. È fondamentale, al fine di compiere un analisi esauriente, studiare separatamente lo sviluppo e l evoluzione dei differenti canali distributivi; tuttavia distinguere i punti vendita tra ipermercati, supermercati e discount non è così facile e lo strumento più efficace è la misura della superficie di vendita che identifica come ipermercati quelli con maggiore metratura, mentre supermercati e discount avrebbero una superficie più ridotta. Classificazione dei punti vendita in base alla superficie. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

8 Si tratta di una tipologia di analisi che permette una rapida classificazione ed una sintetica rappresentazione dei dati ma, mentre nella distinzione tra iper e supermercati la misura della superficie di vendita è uno strumento adeguato, per il discount tale distinzione viene meno; si tratta, infatti, di una tipologia di vendita non legata all ampiezza della superficie utilizzata, ma connessa alla tipologia di prodotti offerta e al modo di presentarli alla clientela. Il discount, quindi, non va individuato separatamente bensì incluso, per sua natura, nelle diverse formule distributive. Questa è la metodologia di analisi adoperata dalla rivista specializzata Alimarket nel suo rapporto annuale sulla Grande Distribuzione, una delle fonti principali utilizzata nella presente nota, che suddivide i punti vendita al dettaglio nelle seguenti tre categorie: ipermercato (superficie superiore ai m²); supermercato (piccoli supermercati da 400 a 999 m² - grandi supermercati a partire da m²); esercizi commerciali di piccole dimensioni (fino ai 399 m²) che, in questa nota, saranno identificati come libero servizio piccolo. La superficie complessiva della GDO si è attestata nel 2012 sui m², per un totale di punti vendita. Questi dati indicano un aumento dell 1,1% della superficie complessiva ed una diminuzione dello 0,4% dei locali rispetto al In totale sono state 680 le nuove aperture del 2012 corrispondenti a m². superficie che ha segnato un decremento di circa lo 0,5% rispetto a quella di nuova creazione del 2011 ( m²). Continua ad aumentare leggermente la superficie di vendita. GDO Andamento punti vendita e superficie commerciale Nº punti vendita % var 12/11 Sup. (m²) % var 12/11 Nº punti vendita % var 11/10 Ipermercato 478 0, , , ,7 Sup. (m²) % var 11/10 Supermercato , , , ,2 Piccoli supermercati , , , ,4 Grandi supermercati , , , ,9 Libero esercizio piccolo , , , ,7 TOTALE GDO , , , ,5 Fonte: Alimarket (rivista settoriale) elaborazione dati ICE Agenzia - ufficio di Madrid. Il formato dei supermercati al di sopra dei m² (grandi supermercati) continua ad essere quello che detiene la maggior quota di superficie vendita (36,7%), seguito dai supermercati da 400 a 999 m² (32,4%). Da evidenziare che sono stati i formati più piccoli (supermercati fino a 999 m² e libero servizio) quelli che hanno subito andamenti decrescenti nel 2012 sia nel numero di punti vendita che nella metratura della superficie commerciale. Come già anticipato in precedenza, la situazione della GDO in Spagna è caratterizzata dalla presenza di giganti della distribuzione, alcuni dei quali sono filiali spagnole di gruppi internazionali. I supermercati sopra i 1000 m² sono il formato con maggior quota di superficie vendita. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

9 RANKING Distribuzione mista con base alimentare * (Nº: punti vendita / Sup.: superficie in m²) Libero serviz. Ipermercati Supermercati piccolo TOTALE Società/gruppo % sulla Nº Sup. (m²) Nº Sup. (m²) Nº Sup. (m²) Nº Sup. (m²) sup. tot. 1 Mercadona, S.A ,1 2 DIA ,2 3 Grupo Eroski ,1 4 Carrefour ,9 5 El Corte Inglés ,4 6 Lidl Super., S.A ,9 7 Auchan ,8 8 Consum ,7 9 Covirán, SCA ,6 10 Grupo El Árbol ,4 Totale top ten ,9 Totale GDO ,0 (*) La superficie contabilizzata è limitata a quella destinata, all interno dei punti vendita, ai cosiddetti prodotti di largo consumo (alimentare, profumeria e prodotti di pulizia, prodotti di bazar). Fonte: Alimarket (rivista settoriale) - elaborazione dati ICE Agenzia - ufficio di Madrid. La scissione della catena di supermercati DIA dal gruppo francese Carrefour, nel mese di luglio 2011, ha modificato, per la prima volta, il ranking spagnolo dei principali operatori della GDO che, al momento attuale, è capeggiato nell ordine da Mercadona, la suddetta catena DIA e il Grupo Eroski. Il gruppo Carrefour scende al quarto posto seguito da El Corte Inglés. Questi cinque operatori rappresentano, nel loro complesso, quasi il 48% della superficie totale della grande distribuzione commerciale spagnola. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

10 Ipermercati Il formato dell ipermercato ha registrato negli ultimi due anni un andamento stabile con leggeri incrementi sia in numero che in superficie commerciale. Alla fine del 2012 sono stati censiti un totale di 478 ipermercati, con una superficie complessiva di m². Da evidenziare, inoltre, che nel 2012 sono stati inaugurati 10 ipermercati raddoppiando il numero di aperture dell anno precedente. La quota di mercato di questo canale sul totale del volume di vendita dei prodotti alimentari si aggira sul 14,5%. Tale quota scende all 8,4% nel segmento dei prodotti freschi e raggiunge il 19% per i restanti prodotti. Il gruppo Carrefour mantiene la sua posizione di leader del segmento con il 42,4% della superficie degli ipermercati spagnoli attraverso 173 punti vendita. Il gigante francese è fortemente radicato sul territorio spagnolo, essendo presente in tutte le regioni. Nel 2012, il fatturato complessivo di Carrefour (ipermercati, supermercati, altre linee di attività) ha raggiunto i milioni di euro ed il numero di addetti si à attestato sulle unità, segnando in entrambi i casi andamenti decrescenti rispetto ai risultati ottenuti nel Al secondo posto si trovano gli ipermercati del gruppo francese Auchan, con un totale di 80 punti vendita e m². Auchan opera sotto le insegne Alcampo e Sabeco. La politica commerciale di questo gruppo è incardinata sul fattore prezzo. Infatti, gli ipermercati Alcampo si collocano come una delle catene più economiche negli ultimi anni, posizione ottenuta soprattutto grazie alla massiccia presenza di prodotti a marchio del distributore (7.000 prodotti marchio Auchan). Tra cui spicca la nuova linea Cosmia di profumi che, nel 2013, ha incorporato anche i prodotti Make Up. Il formato dell ipermercato ha avuto un andamento stabile negli ultimi due anni. Carrefour mantiene il primo posto nel formato degli ipermercati. Buon andamento del gruppo Auchan che opera in Spagna sotto le insegne Alcampo e Sabeco. TOP FIVE degli ipermercati spagnoli 2012 Ranking per superficie di vendita - m 2 (nº ipermercati) Carrefour m 2 (173) Auchan m 2 (80) Eroski m 2 (95) El Corte Inglés - Hipercor m 2 (42) E.Leclerc m 2 (17) Fonte: ALIMARKET rivista settoriale (dati aggiornati al 31/12/2012) elaborazione dati ICE Agenzia ufficio di Madrid. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

11 Il gruppo Eroski è sceso al terzo posto nella graduatoria degli ipermercati. Infatti, questo operatore ha ridotto significativamente la sua struttura commerciale negli ultimi anni, passando dai 112 ipermercati del 2010 ( m²) ai 95 ( m²) censiti alla fine del Questa riduzione si inquadra nel piano di risanamento concordato dal gruppo basco per far fronte al debito con le banche creditrici. Da segnalare che l operatore ha ottenuto una dilazione di tre anni, fino al 2017, del termine inizialmente previsto per saldare il suo debito. Gli ipermercati Hipercor, insegna del gruppo spagnolo El Corte Inglés, occupano la quarta posizione nel ranking di questo segmento con un totale di m 2 (42 punti vendita). Nel 2012, questo operatore ha inaugurato tre nuovi centri Hipercor nelle città di Badajoz, Córdoba e Zaragoza che hanno contribuito sia a mantenere la posizione del gruppo, sia a dinamizzare il segmento degli ipermercati con un investimento superiore ai 300 milioni di euro. Da evidenziare, inoltre, che El Corte Inglés, a partire dal 2012, ha adoperato per la sua offerta di prodotti alimentari una politica incentrata sulla riduzione di prezzi e sul modello commerciale di prossimità. Il gruppo E.Leclerc occupa il quinto posto nel ranking degli operatori di questo canale con una quota del 2,8% del totale della superficie commerciale del segmento ed un totale di 17 ipermercati. Eroski mantiene la politica restrittiva degli ultimi anni. L apertura di tre nuovi centri Hipercor nel 2012 ha rappresentato un investimento di 300 milioni di euro. Supermercati e discount Come accennato in precedenza, il prezzo è diventato un fattore fondamentale tra quelli che spingono all acquisto è naturale quindi che i supermercati si siano concentrati sui prodotti a basso margine, aumentando l offerta di quelli a marca bianca e cercando di ridurre i costi di gestione. Inoltre, i supermercati hanno attivato una serie di misure come campagne promozionali, offerte speciali e nuovi servizi per il consumatore. Il canale del supermercato rimane senza dubbio la tipologia che domina il panorama della distribuzione spagnola e continua a significare la fetta più importante del settore, vale a dire il 69,1% del totale della superficie della GDO che corrisponde a punti vendita, di cui inferiori ai 1000 m² e superiori a tale grandezza. I grandi supermercati hanno segnato, nel 2012, crescite intorno al 3,5% sia in numero di punti vendita che di superficie commerciale. La quota in volume di questo canale sul totale degli acquisti di prodotti alimentari si è attestata, nel 2012, al 42,5%. Per i prodotti freschi, i supermercati rappresentano il 31,5% e raggiungono il 50,7% per i restanti prodotti. Il discount, come già indicato, deve essere inteso come una tipologia di vendita presente nelle diverse formule distributive. Politiche volte alla fidelizzazione possono rivelarsi, qualora vincenti, una buona rendita per il futuro ed è, infatti, in questa direzione che si stanno concentrando tutti gli sforzi delle major del canale. Infatti, la tendenza da parte degli operatori della GDO è quella di avvicinarsi sempre di più al discount. La strategia dei super: prodotti a marca bianca, bassi margini, riduzione dei costi di gestione, offerte specialil, nuovi servizi. Il supermercato è il formato piú diffuso nella GDO spagnola, con una quota del 69% del totale della superficie di vendita. Il peso di questo canale sul totale degli acquisti alimentari si è attestato al 42,5% nel Il discount si presenta oggi come una strategia di vendita. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

12 Le aziende che operano nel segmento dei supermercati sono numerose dato che si tratta di una tipologia nella quale sono presenti gruppi locali, regionali e nazionali, e dove la fidelizzazione, la diffusione e la prossimità possono costituire dei vantaggi competitivi molti rilevanti. L indiscusso leader di questo canale è la società spagnola Mercadona, S.A. con una superficie di m 2 e punti vendita (incluso il canale del libero servizio piccolo). La quota di questo operatore sul totale della superficie GDO del paese si è attestata alla fine del 2012 sul 15,1%. L azienda ha mantenuto la sua politica espansiva nel 2012 con la apertura di 60 nuovi punti vendita, soglia che intende raggiungere anche nel Il volume di investimento di Mercadona negli ultimi tre anni è stato di milioni di euro, di cui 650 milioni corrispondono all esercizio Per quanto riguarda il fatturato, Mercadona ha raggiunto i milioni di euro nel 2012 (+7%), con un utile netto di 508 milioni di euro (+7%). Il suo volume di occupazione è di addetti. Nel 2012 ha creato nuovi posti di lavoro. Mercadona, leader indiscusso della GDO in Spagna. Negli ultimi tre anni ha investito milioni di euro. Fatturato, volume di vendita e di occupazione in crescita nel Top Five dei supermercati spagnoli 2012 * Ranking per superficie di vendita - m 2 (nº punti vendita) Mercadona m 2 (1.411) DIA m 2 (2.925) Grupo Eroski m 2 (1.476) Lidl m 2 (526) Consum m 2 (605) * I dati includono anche il canale relativo al Libero servizio piccolo. Fonte: ALIMARKET rivista settoriale (dati aggiornati al 31/12/2012) elaborazione dati ICE Agenzia ufficio di Madrid. Mercadona è presente nella maggior parte del territorio spagnolo. Nel mese di gennaio del 2013 ha aperto i suoi primi punti vendita nella regione di Navarra e prevede di arrivare anche ai Paesi Baschi (unica zona in cui non non dispone ancora di punti vendita) per la fine del 2014 o all inizio del Il progetto di internazionalizzazione, annunciato da questo operatore nel 2012, è stato invece posticipato. I piani di espansione internazionale di Mercadona sono stati posticipati. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

13 Al secondo posto si trova la catena discount Dia Distribuidora Internacional de Alimentos che, nel mese di luglio del 2011, è stata scissa dal gruppo Carrefour e ha iniziato ad essere quotata in Borsa. A partire dal 2 gennaio 2012 la catena fa parte dell Indice IBEX 35 che comprende i titoli a maggiore capitalizzazione della Borsa di Madrid. Il capitale sociale di DIA è rappresentato da azioni del valore nominale di euro 0,10 ciascuna. Questi titoli hanno ottenuto nel 2012 una rivalutazione di oltre il 39%, confermandonsi come uno dei valori più redditizi del mercato azionario spagnolo. I risultati ottenuti da Dia a livello internazionale sono stati positivi nel 2012, raggiungendo un fatturato lordo di milioni di euro, valore che segna un incremento di circa il 5,6% rispetto al A fine esercizio 2012, la rete commerciale DIA in Spagna contava punti vendita (di cui in regime di franchising) e m² di superficie. Il fatturato della catena in Spagna ha raggiunto i 4.919,6 milioni di euro, segnando un aumento del 5,4% rispetto al A livello mondiale, DIA è presente in Francia, Portogallo, Turchia, Brasile, Argentina e Cina. La catena di supermercati DIA è stata scissa dal gruppo Carrefour nel i titoli DIA hanno avuto un buon comportamento nel mercato azionario spagnolo nel Il 42% delle vendite della catena DIA vengono realizzate nel mercato spagnolo. DIA è presente nei mercati portoghese, francese, turco, brasiliano, argentino e cinese. Paese Principali variabili operative di DIA a livello internazionale (Valori in milioni di euro) Punti vendita Nº impiegati Vendite (mln ) Punti vendita Nº impiegati Vendite (mln ) Spagna , ,8 Portogallo , ,2 Brasile , ,6 Argentina Turchia , ,9 Cina , Francia , ,8 * Nº punti vendita propri ed in regime di franchising dati Fonte: DIACorporate.com elaborazione dati ICE Agenzia ufficio di Madrid. Eroski, terzo operatore della GDO spagnola, dispone ancora di una fitta rete commerciale nei segmenti dei supermercati e dei liberi servizi piccoli (1.476 punti vendita). Il gruppo basco affronta, come già accennato nella sezione relativa agli ipermercati, grossi problemi di liquidità a causa dell acquisto del 75% di Caprabo nel giugno 2007 e della sopravvenuta crisi finanziaria. A causa di questo importante indebitamento Eroski ha ridotto il numero delle aperture ed avviato un piano di razionalizzazione della propria rete mediante la cessione di punti vendita. Questa strategia di riduzione è stata mantenuta negli ultimi anni. Nel 2012, la catena basca ha venduto un totale di 23 supermercati, pari ad una superficie commerciale di m 2. Le aperture realizzate nel 2012 sono state prioritariamente incentrate sui supermercati che operano in regime di franchising. Eroski mantine il piano di razionalizzazione della propria rete. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

14 La catena tedesca Lidl Supermercados S.A. ha raggiunto nel 2012 un totale di 526 punti vendita, pari a m². La quota di mercato di questa catena sul totale della superficie del segmento è del 4,57%. A livello complessivo Lidl rappresenta il 3,9% della GDO. Da evidenziare rispetto a Lidl il notevole incremento dei rapporti con le aziende spagnole fornitrici. Infatti, la catena tedesca si propone all industria alimentaria locale come piattaforma di proiezione internazionale. Nel 2012, il 56% dell assortimento fisso della catena è stato coperto da un totale di 386 produttori spagnoli, con i quali il gruppo acquisti di Lidl ha realizzato operazioni per un valore di milioni di euro. Da questo totale il 48% è stato destinato alla commercializzazione presso i più di punti vendita del gruppo a livello mondiale. Segue nella graduatoria dei supermercati la cooperativa valenziana Consum Sdad. Coop. con un totale, alla fine del 2012, di 605 punti vendita ed una superficie di m 2. La presenza sul mercato di questo operatore si concentra soprattutto nelle regioni di Valencia e Catalogna. La rete commerciale di Lidl raggiunge i 526 punti vendita. La catena tedesca si presenta come piattaforma di proiezione internazionale per i fabbricanti spagnoli. Consum opera prioritariamente nella Comunità Valenciana e nella Catalogna. Distribuzione all ingrosso Cash & Carry Tradizionalmente, il termine Cash & Carry definisce un tipo di stabilimento di vendita all'ingrosso e self service, riservato ai professionisti. I dettaglianti indipendenti e la ristorazione sono, al momento attuale, il target più ambito dai principali operatori del Cash & Carry e lo sforzo dei medesimi è quello di avvicinare i loro punti vendita a questi clienti, offrendo nel contempo un servizio personalizzato. I cash&carry puntano sulla prossimità ed il servizio personalizzato per guadagnare maggiori quote di mercato.. Tale strategia è stata adoperata da Makro, leader del segmento, che, con un investimento di 22 milioni di euro, ha aperto il suo primo punto vendita nella zona centro della città di Madrid. Nella stessa linea si collocano le nuove insegne Bros Mercat e Comerco degli operatori Miquel Alimentaciò e Covalco rispettivamente. Principali operatori del settore Cash & Carry Ranking per superficie di vendita 2012 Nº Gruppo/società Nº Cash&Carry Superficie ( m²) 1 Makro Autoservicio Mayorista, S.A Miquel Alimentaciò Grup, S.A H.D. Covalco, S.A. (Grupo) Supersol Spain, S.L. (Cash Diplo) Alimentación Peninsular, S.A Totale selezione Totale Cash&Carry Fonte: ALIMARKET rivista settoriale - elaborazione dati ICE Agenzia ufficio di Madrid. Sul territorio spagnolo operano un totale di 634 punti vendita in regime di cash & carry, con una superficie complessiva di m² (dati al 31/12/2012). Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

15 Mercati centrali all ingrosso Per mercato centrale all ingrosso si intende una struttura in cui grandi stock di merci agroalimentari giungono direttamente dalle realtà produttive per indirizzarsi verso i canali distributivi. Si tratta di grandi superfici di solito ubicate nei pressi di importanti snodi di comunicazione. Questi mercati sono un importante asset per avvicinare la produzione al canale di vendita e al consumatore finale (dettagliante, grossista, ristorazione, collettività) snellendo la filiera e migliorando, pertanto, l efficienza dell intera catena distributiva. La società pubblica Mercasa, appartenente al SEPI (Sociedad Estatal de Participaciones Industriales) ed al Ministerio de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente, gestisce una rete di 23 mercati centrali all ingrosso, i cd. Mercas, ed è presente nella quasi totalità del territorio spagnolo. L attività di Mercasa è parte integrante della politica agroalimentare del governo spagnolo. Principali mercati centrali all ingrosso - dati 2012 (ranking per fatturato) Superficie Nº grossisti Volume di Fatturato (m²) insediati vendita (t) (mln ) Mercamadrid ,1 Mercabarna ,7 Mercavalencia ,6 Mercamálaga ,3 Mercasevilla ,9 Mercabilbao ,1 Mercapalma ,3 Mercalaspalmas ,6 Mercamurcia ,2 Mercagranada ,6 Totale rete* ,9 * Merca* Inclusi i mercati centrali non riportati in tabella. Fonte: Rapporto annuale 2012 MERCASA elaborazione dati ICE Agenzia ufficio di Madrid. La superficie globale dei Mercas si aggira sui 7,7 milioni di metri quadrati ed ospita oltre imprese, di cui sono grossisti di frutta, ortaggi, fiori, carne e pesce e le restanti svolgono attività complementari di distribuzione, servizi logistici ed attenzione agli utenti. Circa clienti al giorno realizzano acquisti in questi mercati. Le vendite dei Mercas si sono attestate, nel 2012, a 5,6 milioni di tonnellate di cui tonnellate corrispondono a prodotti ittici e tonnellate a carne. Gli stabilimenti più importanti sono, ovviamente, quelli di Madrid Mercamadrid e di Barcellona Mercabarna, capaci da soli di rappresentare il 40,6% della superficie di vendita di Mercasa, il 52,7% del volume commercializzato ed oltre il 50% del fatturato di tutta la rete. Mercasa non è completamente monopolista, altre quote di mercato sono detenute da mercati centrali che sono spesso proprietà di comuni e di altri enti territoriali. La presenza dei privati è pressoché inesistente in questo canale. I mercati centrali all ingrosso hanno un ruolo importante nella distribuzione dei prodotti agroalimentari mercati centrali all ingrosso fanno parte della rete dei Mercas. Mercabarna e Mercamadrid rappresentano oltre la metà del fatturato e del volume di vendita di tutta la rete Mercasa. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

16 Distribuzione specializzata Grandi magazzini Nel segmento dei Grandi Magazzini il gruppo spagnolo "El Corte Inglés" occupa una posizione di completa egemonia. Nel 2012 il volume di affari si è attestato sugli milioni di euro, segnando un decremento del 7,3% rispetto all anno precedente. L utile netto è stato di 265 milioni di euro. I dati aggiornati a febbraio 2013, indicano un totale di 86 magazzini della insegna El Corte Inglés, di cui 84 ubicati in Spagna. Questo gruppo ha adoperato, nel corso degli anni, una strategia di diversificazione che ha favorito la creazione di più formati commerciali: magazzini, ipermercati, supermercati e punti vendita specializzati in settori come assicurazioni, ottica, bricolage, viaggi, ecc... Il formato dei grandi magazzini è il core business del gruppo, rappresentando il 58,7% del suo fatturato complessivo. Nel 2012, il volume di affari della totalità dei formati commerciali di El Corte Inglés si è attestato sui milioni di euro, contro i milioni di euro del El Corte Inglés ha una solida posizione nella distribuzione spagnola, gode di un'immagine di prestigio e mantiene una politica di continuo ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi. La proiezione internazionale del gruppo è ancora scarsa. È presente soltanto in Portogallo con due grandi magazzini ubicati a Lisbona e Vila Nova de Gaia (Porto). El Corte Inglés occupa una posizione di egemonia nel formato dei grandi magazzini. Mantiene la sua leadership mediante l offerta continua di nuovi servizi e prodotti. Scarsa proiezione internazionale. Catene di negozi La formula commerciale delle catene di negozi ha visto uno straordinario sviluppo negli ultimi anni. Infatti, questa tipologia ha rivoluzionato la distribuzione del settore moda che nel passato era monopolio quasi esclusivo dei punti vendita multimarca e dei grandi magazzini (El Corte Inglés). A proposito del settore moda, nel 2012 i negozi di abbigliamento hanno fatturato un totale di milioni di euro, valore che segna una flessione dell 1,1% rispetto all anno precedente. Dal 2007 il fatturato del commercio di prodotti di abbigliamento ha perso un 23%. Anche i punti vendita al dettaglio, con locali, hanno segnato una tendenza negativa con una diminuzione di più di unità rispetto al periodo antecedente la crisi economica. La spesa media annua familiare per l abbigliamento è stata, nel 2012, di euro (1.130 nel 2011 / nel 2007). Nel 2012, la distribuzione delle vendite di abbigliamento tra le diverse tipologie di formato commerciale è stata la seguente: 29,7% catene di negozi; 23,8% ipermecati e supermercati; 21,9% negozi multimarca; 14,9% factory outlet; 9,7% grandi magazzini. Il trend storico vede i negozi multimarca in continua e netta discesa, così come la merce venduta nei grandi magazzini. Le catene di negozi, attori principali del settore abbigliamento rappresentando il 29,7% del fatturato complessivo di questo settore. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

17 Andamento delle quote di mercato per tipologia di formato commerciale - Settore abbigliamento 35% 30% 27% 27% 27% 26% 28,9% 29,2% 29,7% 25% 20% 15% 23,7% 23% 23% 23% 13,4% 11% 12% 22,9% 23,3% 14,1% 23,8% 21,9% 14,9% 10% 5% 12% 11% 10,3% 10,1% 9,7% 0% Negozi multimarca Catene di negozi Grandi Magazzini Iper/supermercati Factory Outlet Fonte: ACOTEX Asociación Empresarial del Comercio Textil y Complementos. I protagonisti delle catene di negozi sono i gruppi spagnoli Inditex, Punto Fa (marchio Mango) e Cortefiel. Questi tre operatori hanno avuto negli ultimi anni uno spettacolare sviluppo a livello internazionale. Il Gruppo Inditex è presente in 86 paesi, con un totale di punti vendita e addetti. Nel 2012 il fatturato del gruppo ha raggiunto i milioni di euro, con una crescita del 15,6% rispetto all anno precedente. Inditex, Punto Fa e Cortefiel continuano la propria espansione all estero. Gruppo INDITEX Var 12/11 Fatturato (mln ) ,6% Nº Punti vendita ,7% (482 negozi) Nº Paesi ,9% (4 paesi) Addetti ,9% ( addetti) I marchi commercializzati dal gruppo sono Zara, Pull & Bear, Massimo Dutti, Bershka, Stradivarius (abbigliamento), Oysho (abbigliamento intimo), Zara Home (biancheria ed articoli per la casa), Uterqüe (formato commerciale per il segmento degli accessori e complementi di moda). Gli sviluppi più significativi del gruppo nel 2012 sono stati: il rinnovo dell immagine dei negozi Zara, che è stata impostata sulla simplicità ed il contatto diretto del cliente con il prodotto; l apertura dei primi punti vendita in Armenia, Bosnia-Erzegovina, Ecuador, Georgia e l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia. Zara è il brand più importante del gruppo Inditex nel 2012 i punti vendita Zara hanno rinnovato la loro immagine. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

18 I dati relativi ai primi nove mesi del 2013 confermano l andamento positivo del gruppo Inditex. Le vendite sono cresciute del 5%, attestandosi a milioni di euro ed è stato mantenuto il ritmo di aperture che, al 31 ottobre 2013, hanno raggiunto i punti vendita. Continua, inoltre, l espansione delle vendite on line del gruppo che nel 2013 sono arrivate al mercato russo e, per il 2014, dovrebbero coprire anche i mercati sudcoreano e messicano. Tra le catene di negozi si trova anche Mango della società catalana Punto Fa. Anche in questo caso la proiezione internazionale è stata prioritaria, Mango è presente in 109 paesi con un totale di punti vendita (propri e in regime di franchising) e addetti. La triade dei principali distributori spagnoli di abbigliamento si completa con Cortefiel, che opera in 72 paesi con punti vendita (509 in regime di franchising) e addetti. Ha chiuso il 2012 con un fatturato di 954 milioni di euro. Le sue principali catene sono: Cortefiel, Pedro del Hierro, Springfield e Women'Secret. Dispone anche di una catena di outlet (Fifty Factory). L attività di e-commerce del gruppo mantiene il suo processo di espansione. I primi dati del 2013 confermano il trend positivo di Inditex. Mango è presente in 109 paesi. Cortefiel opera in 72 paesi con punti vendita. Franchising Il franchising è un settore ormai consolidato nella distribuzione spagnola e rappresenta una parte importante del commercio al dettaglio del paese. Sulla base dei dati 2012 dell AEF, Associazione spagnola del settore, il fatturato ha raggiunto i milioni di euro, valore che segna un decremento dell 1,6% rispetto all anno precedente. Attualmente sono presenti in Spagna punti vendita che operano in regime di franchising (nel 2011 erano ). Il Franchising è una realtá consolidata in Spagna. Andamento del settore Franchising Var.% 12/12 Fatturato (Mln ) ,6 Nº Insegne ,8 Nº Punti vendita ,5 Addetti ,3 Fonte: AEF Asociación Española de Franquiciadores elaborazione dati ICE Agenzia ufficio di Madrid. Il numero di insegne continua il suo trend positivo ed è arrivato, nel 2012, ad un totale di 1.040, di cui il 19,6% è costituito da marche straniere. Tra queste ultime spiccano la Francia, gli Stati Uniti d America e l Italia con 50, 37 e 32 insegne rispettivamente. L occupazione del settore si aggira intorno ai lavoratori, in crescita del 2,3% rispetto al Dal punto di vista geografico, il 75,4% delle insegne del paese è concentrato nelle regioni di Madrid, Catalogna, Comunidad Valenciana e Andalusia. A livello di fatturato, queste quattro regioni rappresentano l 80% del totale. L Italia è presente in Spagna con un totale di 32 insegne. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

19 Nel 2012, i settori che hanno concentrato i maggior numero di insegne sono stati: bellezza ed estetica (98 insegne), mobili/tessile per la casa (72) e negozi specializzati (63). Per volume di fatturato, si collocano, invece, ai primi posti: settore alimentare (8.607 milioni di euro), fast food (2.472 milioni di euro) e ristoranti e bar (2.276 milioni di euro). Anche questo canale ha subito gli effetti negativi della crisi, seppur sotto certi aspetti in maniera meno evidente rispetto ad altri settori. È giusto sottolineare che, proprio in seguito alla difficoltà di reperire fondi per nuovi investimenti, la formula del franchising è considerata come uno dei principali strumenti di espansione commerciale dai diversi operatori della GDO. Infatti, il management direttivo di quasi tutte le aziende ha confermato i vantaggi di questo canale in termini di rapidità di espansione, contenimento e condivisione (con il licenziatario) dei rischi finanziari e generali. Il franchising è uno degli strumenti piú utilizzati per espandersi nei momenti di crisi. Il settore alimentare capeggia il fatturato del franchising nel Grandi superfici specializzate Le grandi superfici specializzate sono punti vendita con un offerta incentrata principalmente, talvolta esclusivamente, su una tipologia di prodotto non alimentare. In questo canale, per quanto riguarda l abbigliamento e le attrezzature sportive, Decathlon (insegna del gruppo Oxylane) è l indiscusso leader in Spagna con circa un centinaio di punti vendita e undicimila addetti. Il fatturato di questo operatore ha subito nel 2012 e per la prima volta dall anno 2000, una flessione del 2,25%, attestandosi sui milioni di euro. La Spagna è un mercato importante anche per il gigante svedese IKEA di arredamento e mobili per la casa, rappresentando il 4,6% delle vendite dell intero gruppo. Il fatturato di Ikea Iberica nel 2012 si è attestato sui milioni di euro, segnando una flessione del 2,5% rispetto all anno precedente. Da evidenziare che il progetto di espansione di questa multinazionale prevede di raggiungere in Spagna un totale di 27 punti vendita e 8 centri commerciali. Questo progetto, programmato per il decennio 2010/2020, ha un volume di investimento complessivo di milioni di euro e la materializzazione dello stesso raddoppierebbe la presenza della catena nel paese. Opera anche nella vendita di mobili, la catena Merkamueble Europa che è fortemente radicata sul territorio attraverso i suoi 75 punti vendita (per lo più in regime di franchising). Nel 2012, il fatturato di questo operatore si è attestato sui 130 milioni di euro, valore che segna una flessione del 22,5% rispetto all anno precedente. La forte contrazione del settore arredamento negli ultimi cinque anni ha colpito in particolar modo quest operatore che, al momento attuale, tenta di mantenere la propria posizione sul mercato. Da evidenziare al riguardo la situazione di amministrazione controllata di uno dei suoi franchisee, Merkamueble, S.A, società quest ultima che, quaranta anni fa, è stata l origine dell attuale catena. Decathlon, leader del settore abbigliamento ed attrezzature sportive. IKEA prevede di arrivare ai 27 punti vendita e 8 centri commerciali in Spagna entro il Merkamueble Europa tenta di mantenere la propria posizione sul mercato. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

20 LEROY MERLIN, presente in Spagna dal 1989, è l impresa leader nella vendita di prodotti per la casa fai da te. Attualmente dispone di 55 punti vendita, in cui lavorano persone. Il fatturato della catena ha raggiunto, nel 2012, i milioni di euro. Altra major del settore è AKI presente sul terrritorio con 37 punti vendita, attiva anche nella commercializzazione di prodotti per il giardinaggio e la decorazione. A queste due insegne del gruppo francese Adeo si aggiunge una terza, BRICOMART che ha iniziato ad operare in Spagna nel 2006 e dispone al momento attuale di otto punti vendita. Il settore dei giocattoli ha forte rilievo nella distribuzione specializzata e Toys R Us è il principale operatore. La società a capitale americano, presente sul territorio spagnolo fin dal 1991, dispone attualmente di punti vendita nel mondo, di cui 48 ubicati in Spagna. Da segnalare, inoltre, l attivazione nel 2011 di una piattaforma di vendite on line in lingua spagnola, che rappresenta attualmente il 3% del fatturato complessivo dell impresa in Spagna, che supera i 270 milioni di euro. La società intende raddoppiare tale percentuale nei prossimi tre anni. Da segnalare, infine, che lo spagnolo Antonio Urcelay, responsabile in precedenza dell area europea, è stato nominato CEO della multinazionale Toys R Us a livello mondiale. Il gruppo francese Adeo domina il settore fai da te con le insegne Leroy Merlin, Aki e Bricomart. Toys R Us, leader nel settore dei giocattoli, opera in Spagna con 48 punti vendita ed una piattaforma di vendite on line. Centri commerciali Il centro commerciale, secondo la definizione data dell AECC (Associazione spagnola dei centri commerciali) è un complesso di punti vendita indipendenti, progettato e sviluppato da uno o da vari enti con criteri unitari, che si adegua in termini di grandezza, di composizione dell'offerta commerciale, di servizi e di attività collaterali alla realtà sociale in cui si inserisce. Questo formato commerciale, arrivato in Spagna negli anni ottanta, ha subito fortemente gli effetti dell attuale crisi economica, tuttavia, i dati più recenti lasciano intravedere qualche spiraglio di ripresa. Sulla base dell ultimo rapporto pubblicato dalla società di consulenza immobiliare Jones Lang LaSalle sono 678 i centri commerciali che operano in Spagna, con una superficie totale superiore ai 16 milioni di m² (dati aggiornati a settembre 2013). Nel 2013 sono stati inaugurati otto centri commerciali con una superficie complessiva di m² e le previsioni per prossimi anni sono positive. Le Isole Baleari dovrebbero segnare, fino al 2015, incrementi a due cifre della superficie commerciale; l Andalusia limiterà, invece, la sua crescita all 1,5%. Il numero di centri commerciali raggiunge i 678 con un un totale di 16 milioni di m². Si prospetta un significativo incremento della superficie commerciale nelle Isole Baleari. Ufficio di Madrid: La Grande Distribuzione Organizzata - ed. dicembre

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