Elementi delle macchine Esistono pezzi nelle macchine talmente diffusi che sono stati uniformati e standardizzati.

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1 LE FILETTATURE - (11) Teoria Elementi delle macchine Esistono pezzi nelle macchine talmente diffusi che sono stati uniformati e standardizzati. Collegamenti: il collegamento unisce più parti meccaniche. Si distinguono tra quelli permanenti o fissi (salvo casi eccezionali non vengono toccati, come le saldature, in un telaio per esempio) e quelli temporanei o smontabili (come le viti, come una ruota per esempio). FILETTATURE Servono per realizzare un collegamento smontabile (o anche per operazioni di manovra: gli elementi di manovra sono per esempio uno sgabello regolabile o oppure i piedini sotto i mobili, elettrodomestici) Le viti comprimono due pezzi l'uno con l'altro e fanno si che due pezzi non si muovono reciprocamente per attrito. La vite infatti non va a sbattere contro la parete interna del filetto. Le viti lavorano solo per trazione e non per taglio. Si chiamano dadi solamente gli elementi con cui si va ad avvitare una vite (un foro con una filettatura usato appunto per avvitare una vite);

2 SLIDE elica Solitamente le viti hanno spessore triangolare, ma possono avere anche trapezoidale, a dente di sega oppure tondo. -triangolare -trapezoidale -denti di sega (trapezio rettangolo) -profilo tondo (circolare)

3 Le filettature sono state standardizzate: esistono delle caratteristiche normate (SLIDE) dalla ISO. E' una filettatura triangolare (il filetto è quella forma che ruota intorno allo stelo della vite); l'estremità esterna della filettatura è la cresta, quella interna è il fondo. Il passo del filetto è la distanza tra due creste successive della medesima elica. C'è anche l'angolo del filetto: angolo al vertice... Madrevite: foro filettato che ospita la vite Esistono anche viti con due eliche che si rincorrono tra di loro: filetti contigui. Ossia più eliche nella stessa vite.

4 SLIDE diametri In realtà facendo riferimento a una filettatura si fa riferimento al diametro nominale che è il diametro esterno della vite. L'ultima caratteristica della filettatura è il senso di rotazione (destrorsa o sinistrorsa) SLIDE Le viti sinistrorsa vi sono ad esempio in uno dei pedali della bicicletta oppure quando bisogna mettere in tensione qualcosa. Vi sono diverse filettature standardizzate (noi usiamo la ISO).

5 Per definire in modo completo una filettatura devono indicare (SLIDE): tipo di profilo, diametro (nominale), passo (anche se standardizzato, per un diametro esistono due tipi di passi), numero di principi e senso di avvolgimento. Gli ultimi tre elementi se omessi vuol dire che sono: passo standard, un principio e senso destrorso. I triangoli del filetto presentano uno smusso sulle creste e un raccordo sul fondo. Il passo può essere passo grosso e passo fine (passo più piccolo per ogni rotazione -> dente più fine -> resiste meno carichi più pesanti; si usa per regolazioni fini. Designazione (SLIDE) Se oltre a M16, ad esempio, non indico altro allora il resto è standard. Il passo viene indicato per sottolineare un passo fine.

6 FILETTATURA WHITWORTH (W) Il passo è in pollice, angolo più stretto e accoppiamento più preciso perché non c'è spazio tra smusso e raccordo come nella ISO. Il diametro nominale è espresso in frazioni di pollice che arrivano agli ottavi e ai sedicesimi. Solitamente non si indica il passo ma il numero di filetti per pollice.

7 Filettature Gas: derivano da filettature Whitworth e con passi più fini: Per tubazioni non a tenuta stagna sul filetto A tenuta stagna. SLIDE rappresentazione vite e madrevite Vite: diametro esterno linea grossa e diametro interno linea fine. La filettatura non arriverà mai alla testa della vite (per problemi di realizzazione della filettatura): la parte in alto senza filetto è il filetto incompleto. Esso è caratterizzato da una parte vicino al filetto vero e proprio che non è a 90 con l'orizzontale. L'inizio del tratto utile di una filettatura è rappresentato con una linea grossa. La parte finale della vite è smussata per farla entrare nella madrevite. Madrevite: bisogna innanzitutto distinguere tra foro passante e foro cieco. Come per la vite non posso andare a filettare fino alla fine del foro. La fine del tratto utile della filettatura è indicata con una linea grossa. Quello che rappresento con linea grossa è il diametro interno,

8 a linea fine il diametro nominale o esterno. In alto c'è uno smusso finale che arriva al diametro esterno(?). Non bisogna campire gli elementi di bulloneria: viti e bulloni non si sezionano anche se il piano di sezione passa per essi. Nelle viste trasversali la linea fine è realizzata per poco più di 3/4 di giro (per sottolineare che è una filettatura, circa 270 ). Se però si ha un piano di sezione che passa per metà vite, nella vista trasversale la linea fine viene realizzata a 180. QUOTATURA FILETTATURA

9 Si indica il diametro nominale (quindi nel caso della madrevite le linee di riferimento partono da una linea fine). Si quota anche il tratto utile della filettatura che è quello funzionale. Inoltre le viti presentano spesso delle "gole" per far arrivare a battuta la vite (la vite non ha filettatura fino alla testa, ma cosi si può avvitare fino a battuta). Invece i fori possono avere una parte in alto a diametro maggiore per incassare la testa di una vite.

10 Errori comuni: Il foro è realizzato con una punta con un angolo di 120 gradi circa, non con angolo diverso. Ci deve essere un po' di margine tra filetto incompleto e fine del foro. La campitura si estende anche all'interno della filettatura (fino alla linea grossa) SLIDE organi di collegamento filettati

11 Anche i dadi sono standardizzati (SLIDE)

12 Le viti sono caratterizzate da (SLIDE) Esempi di viti:

13 Vite prigioniera (capire bene -> esame) Il lato radice viene montata per esempio nel blocco motore e bloccata sopra con dei dadi.

14 Differenza montaggio vite prigioniera in un foro cieco e foro passante. E' montata da un lato all'interno in modo tale che venga montata una volta è per sempre (radice) (La vite viene avvitata fino al tratto di filetto incompleto (?))

15 Slide 45: i numeri oltre UNI esprimono la resistenza della vite. Il primo numero indica il carico unitario, è legato alla rottura; il secondo indica il carico di snervamento, è legato al comportamento elastico. Slide 50: esistono dei dispositivi antiallentamento, i quali servono per non far svitare la vite, per esempio la rondella (non tutte le rondelle servono per non allentare la vite, ma per esempio solo per distribuire il carico). Questo succede per esempio quando in una macchina le vibrazioni fanno spostare le componenti. Se non mettiamo alcun dispositivo, succede che il dado lentamente si sposti verso l esterno. Una soluzione tipica è la rosetta spaccata: essa è in materiale molto elastico, è spaccata con le punte affilate e messe con un verso tali per cui deve essere concorde con il verso della filettature (destrorsa e sinistrorsa).

16 Slide 51: rosette dentate. Le dentature sono tutte piegate, come una torsione. Quando sono schiacciate hanno una capacità elastica. Dentatura esterna o interna. Nel montaggio il dado non è a contatto con il pezzo, ma si vede che c è di mezzo il dispositivo. Slide 52: rosette di sicurezza. Si utilizza una linguetta (non elastica) la quale va a piegarsi sul bordo del pezzo. In questo modo il dado non può ruotare poiché la linguetta blocca su una faccia.

17 Slide 53: dado e controdado. Nella slide abbiamo sopra una rondella un primo dado e poi un controdado. Il controdado e ruotato bloccando il dado di sotto (appunto contro il dado). Si crea una pressione sulla superficie tra i due dadi. Il dado viene spinto verso il basso dal controdado. La filettatura della vite è messa in contatto nella parte sotto nella parte del controdado, e nella superficie superiore nella parte del dado: anche se la parte con la rosetta va ad allentarsi, la forza di attrito tra i due dadi è elevatissima e i dadi rimangono bloccati.

18 Slide 55: il giunto in mezzo serve ad allineare i due pezzi (a destra e a sinistra), uniti insieme dal bullone (in realtà nessun pezzo meccanico è tenuto insieme da un solo bullone, almeno servono 4 bulloni). Non ci sono elementi di antiallentamento. Mozzo e albero. L accoppiamento tra albero e mozzo è ottenuto direttamente da un grano Slide 57: collegamento di coperchio alla scatola. È presente una rosetta (osservare le varie indicazioni)

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