Il Sistema CONAI e la gestione dei rifiuti di imballaggio
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1 Il Sistema CONAI e la gestione dei rifiuti di imballaggio Perugia, 27 febbraio 2009 Elisabetta Bottazzoli Area Rapporti con il Territorio CONAI
2 Il modello del COnsorzio NAzionale per il recupero degli Imballaggi 2
3 1. La normativa nazionale: Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 Il D.lgs 152/06 e successive modifiche, definisce per gli imballaggi: Obiettivi di riciclo e recupero Obblighi per le imprese e la Pubblica Amministrazione l istituzione di CONAI e dei Consorzi dei Materiali
4 1. La normativa nazionale: Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 I Principi Generali Il decreto stabilisce come principi generali: CHI INQUINA PAGA RESPONSABILITA CONDIVISA I produttori e gli utilizzatori di imballaggi sono responsabili della corretta gestione ambientale degli imballaggi (dalla responsabilità di processo alla responsabilità di prodotto). La Pubblica Amministrazione deve organizzare sistemi adeguati di raccolta differenziata in modo efficiente ed economico a copertura omogenea del territorio Il cittadino deve partecipare alla raccolta differenziata secondo le indicazioni della Pubblica Amministrazione.
5 1. La normativa nazionale: Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 PRODUTTORI I fornitori di materiali di imballaggio, I fabbricanti, I trasformatori e gli importatori di imballaggi vuoti e di materiali di imballaggio UTILIZZATORI I commercianti, i distributori, gli addetti al riempimento, gli utenti di imballaggi e gli importatori di imballaggi pieni I produttori e gli utilizzatori sono responsabili della corretta gestione ambientale degli imballaggi, facendosi carico di: Aderire al CONAI Pagare il Contributo Ambientale Raggiungere gli obiettivi di riciclo e recupero previsti dalla legge
6 1. La normativa nazionale: Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 I produttori, oltre ad aderire a CONAI e pagare il Contributo Ambientale CONAI, devono anche aderire ai Consorzi dei materiali: ACCIAIO ALLUMINIO (CNA) (CIAL) CARTA/CARTONE (COMIECO) LEGNO PLASTICA VETRO (RILEGNO) (COREPLA) (COREVE) Oppure, in alternativa organizzare autonomamente la gestione dei propri rifiuti di imballaggio su tutto il territorio nazionale oppure attestare sotto la propria responsabilità che è stato messo in atto un sistema di restituzione dei propri imballaggi, mediante idonea documentazione che dimostri l autosufficienza del sistema [ ].
7 1. La normativa nazionale: Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 Le aree di interesse Il decreto riguarda: tutti gli imballaggi immessi sul mercato nazionale: primari, secondari e terziari tutti gli operatori economici della filiera: produttori di materiali e di imballaggi utilizzatori di imballaggi (industria e commercio)
8 1. La normativa nazionale: Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 Gli imballaggi primari, secondari e terziari (art. 218) Imballaggio primario: imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto vendita, un unità di vendita per l utente finale o per il consumatore. In generale l imballaggio primario è quello che confeziona il singolo prodotto pronto al consumo. Imballaggio secondario: imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita, indipendentemente dal fatto che sia venduto come tale all utente finale o al consumatore, o che serva soltanto a facilitare il rifornimento degli scaffali nel punto vendita. Esso può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche. Il prodotto, una volta tolto dall imballaggio secondario, si presenta nel suo imballaggio primario, inalterato e pronto all uso. Imballaggio terziario: imballaggio concepito in modo da facilitare la manipolazione e il trasporto di merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli per evitare la loro manipolazione e i danni connessi al trasporto, esclusi i container per i trasporti stradali, ferroviari, marittimi e aerei. In generale è destinato a proteggere e a facilitare la movimentazione delle merci durante il trasporto.
9 1. La normativa nazionale: Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 Imballaggio composito (poliaccoppiato ( poliaccoppiato): imballaggio costituito in modo strutturale da diversi materiali poliaccoppiati, non separabili manualmente. Ad esempio sono imballaggi poliaccoppiati i seguenti articoli: cartone per bevande (poliaccoppiato: carta, plastica e alluminio), sacchetto composto da un foglio di alluminio accoppiato con carta, etc. Imballaggio multimateriale: imballaggio costituito da più componenti autonome in materiali diversi. A differenza dell imballaggio poliaccoppiato possono essere separati. Ad esempio sono considerati imballaggi multimateriali: scatola di cioccolati (carta per la scatola, plastica per il contenitore sagomato all interno), sacchetto di caramelle (plastica per il sacchetto, carta per singole caramelle), barattolo di caffè (alluminio per il barattolo, plastica per il coperchio), etc.
10 1. La normativa nazionale: Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 La gestione degli imballaggi ed i criteri di assimilazione (art195) I criteri qualitativi e quali/quantitativi per l'assimilazione, ai fini della raccolta e dello smaltimento, dei rifiuti speciali e dei rifiuti urbani, stabiliscono che: agli assimilati, entro un anno (dalla entrata in vigore del decreto correttivo 4/08), si applica esclusivamente una tariffazione per le quantità conferite al servizio di gestione dei rifiuti urbani. La tariffazione per le quantità conferite deve includere una parte fissa ed una variabile e una quota dei costi dello spazzamento stradale ed è determinata dall'amministrazione comunale tenendo conto anche della natura dei rifiuti, del tipo, delle dimensioni economiche e operative delle attività che li producono. a tale tariffazione si applica una riduzione, fissata dall'amministrazione comunale, in proporzione alle quantità dei rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero tramite soggetto diverso dal gestore dei rifiuti urbani. Non sono assimilabili ai rifiuti urbani: i rifiuti che si formano nelle aree produttive, compresi i magazzini di materie prime e di prodotti finiti, salvo i rifiuti prodotti negli uffici, nelle mense, negli spacci, nei bar e nei locali al servizio dei lavoratori o comunque aperti al pubblico; i rifiuti che si formano nelle strutture di vendita con superficie due volte superiore ai limiti di cui all'art.4, comma 1, lett. d), del D.Lgs.114/98*. * Superficie di vendita non superiore a 150 mq. nei comuni con popolazione residente inferiore a abitanti e a 250 mq. nei comuni con popolazione residente superiore a abitanti;.
11 2. Il Sistema CONAI-Consorzi Consorzi di Filiera E retto da statuto approvato con Decreto Ministeriale Non ha fini di lucro E costituito in forma paritaria da produttori e utilizzatori di imballaggio (oltre le imprese iscritte) TARGET Raggiungere gli obiettivi globali di recupero e riciclo Assicurare la cooperazione e il coordinamento tra i consorzi di filiera Ripartire tra i produttori e gli utilizzatori i costi Elaborare ed aggiornare il programma generale di prevenzione
12 2. La normativa nazionale: Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 Obiettivi di riciclo e recupero (art. 220, allegato E) D. Lgs. 22/97 D. Lgs. 152/ Recupero totale 50 % 60 % Riciclo totale % % Riciclo per materiale: Carta 15% 60 % Legno 15% 35 % Acciaio 15% 50 % Alluminio 15% 50 % Plastica 15% 26 % Vetro 15% 60%
13 3. Finanziamento del sistema 1. Iniziale: adesione quota una tantum a costituzione del fondo consortile: l adesione a CONAI comporta l acquisizione l di quote di partecipazione al consorzio 2. Permanente (Contributo Ambientale): al momento della prima cessione (dall ultimo produttore al primo utilizzatore) al momento dell import di imballaggi pieni o vuoti 3. Ricavi da vendita 4. Altri ricavi 13
14 3. Flusso monetario e del packaging - PRODUTTORI DI MATERIA PRIMA - PRODUTTORI DI IMBALLAGGIO - IMPORTATORI CONAI OSSERVATORIO NAZIONALE RIFIUTI UTILIZZATORI INDUSTRIALI DISTRIBUZIONE CONSUMATORI Contributo Ambientale Convenzione Accordo Quadro Anci-Conai CONSORZI MATERIALI packaging COMUNI/GESTORI RACCOLTA DIFFERENZIATA VALORIZZAZIONE, RICICLO E RECUPERO 14
15 3. Il valore unitario del Contributo Ambientale CONAI Novità della Guida all adesione e all applicazione del Contributo Ambientale
16 Risultati raggiunti nella gestione dei rifiuti di imballaggio 16
17 4. Cosa CONAI ha fatto Rafforzamento del concetto di responsabilità condivisa Riciclo e recupero: +114% di rifiuti di imballaggi avviati a riciclo +135% di rifiuti di imballaggi recuperati Circa 40 miliardi di euro di fatturato dell industria del riciclo in Italia Passaggio della percentuale di incidenza della componente imballaggi sul riciclo totale dal 14% al 22% Creazione di un nuovo settore per la selezione, preparazione e avvio a riciclo delle materie seconde pari a 4,7 miliardi di Euro e contributo significativo all industria del riciclo Enfasi crescente al tema della prevenzione in un ottica dalla culla alla culla Sostanziale stabilizzazione dell uso di materia prima vergine per produrre imballaggi. Le quote incrementali di crescita dell immesso sono state, di fatto, prodotte con MPS, senza pesare sullo stock di risorse primarie +12% nel riutilizzo degli imballaggi dal 2003 al
18 4. Riciclo per materiale ,0 60,0 obiettivi ,0 55% 50% 60% 40,0 30,0 56,9 69,5 52,5 69,7 60,4 26% 35% 20,0 10,0 28,4 53,8 0,0 Totale acciaio alluminio carta vetro plastica legno risultati Risultati di riciclo ricicclo Il sistema CONAI ha permesso di raggiungere con un anno di anticipo i target normativi di riciclo e recupero. Fonte: elaborazioni CONAI su dati Consorzi di Filiera
19 4. I risultati dell attivit attività recupero e riciclo (66,8%) Kton (33,2%) (67,0%) (33,0%) Recupero imballaggi Discarica Ribaltata la modalità di gestione dei rifiuti di imballaggio Nel 2007 solo solo il 33% dei rifiuti di imballaggio prodotti è stato smaltito in discarica Fonte: elaborazioni CONAI su dati Consorzi di Filiera 19
20 4. Il riciclo e il recupero % degli imballaggi kton ,1% 84,9% 6,6% 93,4% Recupero energetico Riciclo Fonte: Relazione alla gestione Elaborazioni Conai su dati Consorzi di Filiera 20
21 Il principale strumento: l Accordo Quadro ANCI CONAI 21
22 5. L Accordo Quadro ANCI - CONAI Il primo Accordo Quadro, siglato nel 1999, ha avuto il merito di sostenere l avvio di un sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani imperniato sulla raccolta differenziata. Nel 2004 il sistema era senza dubbio avviato nel nord Italia, solo in parte nel centro Italia, ma molto arretrato al Sud. L Accordo Quadro si pose principalmente gli obiettivi di: consolidare i sistemi attivi/attivati nelle regioni settentrionali incentivando la qualità delle raccolte; replicare nelle altre regioni, in ritardo, il processo di sviluppo dei sistemi di gestione dei rifiuti. Nel rispetto dei seguenti principi: Garanzia di volumi, certezza di ritiro da parte del sistema Conai dei rifiuti di imballaggio conferiti; Garanzia di valore, riconoscimento economico = Corrispettivo CONAI; Garanzia nel tempo, l Accordo ha una durata di 5 anni; Garanzia di trasparenza, gestione condivisa condotta da un comitato composto in modo paritario da ANCI e Conai.
23 5. I risultati dell Accordo Quadro: RD dei rifiuti di imballaggio crescente Superiore a 65 kg/ab conv Tra e 35 e 65 kg/ab conv Tra 15 e 35 kg/ab conv Inferiore a 15 kg/ab conv Fonte: elaborazione CONAI su dati Consorzi di Filiera 23
24 6. Il rinnovo dell Accordo Quadro ANCI - CONAI Il 23 dicembre 2008 è stato firmato il nuovo Accordo Quadro ANCI CONAI, con l'obiettivo di dare un nuovo impulso alla raccolta urbana. Anche la nuova versione prevede che ai Comuni che sottoscrivono le convenzioni con i Consorzi di filiera, venga riconosciuto e garantito nel tempo un corrispettivo economico in funzione della quantità e della qualità dei rifiuti urbani raccolti. I rifiuti di imballaggio in acciaio, alluminio, carta/cartone, legno, plastica e vetro vengono in tal modo conferiti al Sistema Consortile, che li avvia a riciclo in appositi centri individuati sul territorio. La piena operatività del nuovo Accordo avverrà dopo la definizione degli Allegati Tecnici di ciascun materiale (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica), prevista entro breve. 24
25 6. Il rinnovo dell Accordo Quadro ANCI - CONAI L impegno nelle aree in ritardo E stato inserito un progetto dedicato alle aree in ritardo, finanziato da Conai per due milioni di euro annui, che consente di mettere in campo strumenti straordinari di supporto agli enti locali. Periodo transitorio Il periodo transitorio, tra la scadenza dell Accordo 2004 e la piena operatività del nuovo, è stato regolamentato concordando l entità economica dell anticipo dei corrispettivi da riconoscere. Il restringimento delle fasce In cambio della garanzia del ritiro dei rifiuti di imballaggio con corrispettivi inalterati anche oltre i target di legge sono previsti restringimenti delle fasce qualitative al fine di ridurre i costi di avvio a riciclo e di smaltimento degli scarti. L impatto economico di questo risparmio potrà essere definito alla chiusura degli allegati tecnici.
26 La Regione Umbria 26
27 7. Alcuni numeri della Regione Umbria Imballaggi in ACCIAIO Anno 2006 ton kg/ab conv Anno 2007 ton kg/ab conv % PG , ,88-23% TR 207 1, ,84 18% Umbria , ,96-19% Area Centro , ,89-4% ITALIA , ,48 3% Imballaggi in ALLUMINIO Anno 2006 ton kg/ab conv Anno 2007 ton kg/ab conv % PG 210 0, ,52 25% TR 3 0,02 7 0,06 179% Umbria 213 0, ,43 27% Area Centro , ,20 13% ITALIA , ,20 23% Imballaggi in CARTA Anno 2006 ton kg/ab conv Anno 2007 ton kg/ab conv % PG , ,69 12% TR , ,66 31% Umbria , ,64 15% Area Centro , ,18 0% ITALIA , ,19 2% 27
28 7. Alcuni numeri della Regione Umbria Imballaggi in LEGNO Anno 2006 ton kg/ab conv Anno 2007 ton kg/ab conv % PG , ,84 11% TR 0 0,00 0 0,00 - Umbria , ,84 11% Area Centro , ,64 12% ITALIA , ,45 13% Imballaggi in PLASTICA Anno 2006 ton kg/ab conv Anno 2007 ton kg/ab conv % PG , ,39-3% TR 935 4, ,49 68% Umbria , ,11 12% Area Centro , ,80 26% ITALIA , ,08 13% Imballaggi in VETRO Anno 2006 ton kg/ab conv ton Anno 2007 kg/ab conv % PG ,30 nd nd nd TR ,80 nd nd nd Umbria ,40 nd nd nd Area Centro ,40 nd nd nd ITALIA ,20 nd nd nd 28
29 7. Alcuni numeri della Regione Umbria TOTALE Anno 2006 (senza VE) Anno 2007 (senza VE) ton kg/ab conv ton kg/ab conv % PG , ,32 4,8% TR , ,05 42,8% Umbria , ,97 10,1% Area Centro , ,71 4% ITALIA , ,40 6% 29
30 7. Alcuni numeri della Regione Umbria MACRO AREA GEOGRAFICA REGIONE PROV. N ABITANTI N COMUNI CENTRO UMBRIA PG CENTRO UMBRIA TR Totale UMBRIA ACCIAIO ALLUMINIO N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti % 18 31% % 34 58% % 8 24% % 10 30% % 26 28% % 44 48% CARTA LEGNO N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti % 51 86% % 20 34% % 25 76% - - 0% - 0% % 76 83% % 20 22% PLASTICA VETRO N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti % 49 83% % 51 86% % 20 61% % 9 27% % 69 75% % 60 65% 30
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