Dalla delega all'attuazione: la riforma Brunetta della pubblica amministrazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dalla delega all'attuazione: la riforma Brunetta della pubblica amministrazione"

Transcript

1 Dalla delega all'attuazione: la riforma Brunetta della pubblica amministrazione Roma, 9 ottobre Presentazione Questa mattina il Consiglio dei Ministri ha definitivamente approvato il decreto legislativo di attuazione della legge di riforma della pubblica amministrazione. La riforma ha l'obiettivo di migliorare l'organizzazione del lavoro pubblico e la qualità delle prestazioni erogate, adeguare i livelli di produttività e riconoscere finalmente i meriti e i demeriti dei dipendenti e dei dirigenti pubblici. Una "riforma positiva" l ha definita il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, oggi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri. "Perfettibile ma non perfetta e se qualcosa non va siamo aperti a cambiare in corso d'opera" ha aggiunto il ministro della pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta. Una riforma che coinvolge tutto l apparato pubblico e che nei prossimi mesi sarà sperimentata nei comuni sulla base di una intesa che il ministro ha firmato con l Anci. L'obiettivo è aumentare la produttività del lavoro pubblico dal 20 al 50 per cento. "Una rivoluzione nel funzionamento della pubblica amministrazione che è una grande spinta per la modernità del Paese - ha dichiarato il premier che ha voluto ribadire i principi della riforma: maggiore trasparenza, risposte più rapide, meno assenteismo e più cortesia e qualità dei servizi, una amministrazione realmente al servizio dei cittadini. Il ministro Brunetta, autore della riforma l ha definito un "provvedimento all'insegna del segno più: più trasparenza, più rapide risposte alle esigenze dei cittadini, più qualità, più lotta alla corruzione, più merito, più dignità e reputazione per i lavoratori, più responsabilità per i dirigenti, più produttività. Una riforma organica, dunque, non per tagliare risorse ai dipendenti pubblici - ha detto ancora Brunetta - ma per farli lavorare meglio. Una riforma fatta per 60 milioni di cittadini e anche per i 3 milioni e 600mila dipendenti. La grande novità del provvedimento è l istituzione dell agenzia di valutazione. "Una grande novità ha affermato Brunetta - che ci porta a livello europeo per standard, controlli e valutazioni. La realizzeremo nelle prossime settimane al più alto livello possibile". E la prima volta nella storia della Repubblica che una legge così articolata e rilevante per il rilancio dell efficienza e della produttività economica nel Paese viene approvata in poco più di 15 mesi. Caratteri salienti del decreto attuativo

2 Principio di trasparenza E' il principio ispiratore della riforma, la trasparenza intesa come accessibilità totale a tutte le informazioni concernenti l organizzazione, gli andamenti gestionali, l utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali e dei risultati, l attività di misurazione e valutazione, per consentire forme diffuse di controllo interno ed esterno (anche da parte del cittadino). A tal fine, ogni amministrazione adotta un programma triennale per la trasparenza della performance e per la integrità e prevede una apposita pagina web sul programma di trasparenza e integrità. Premiare il merito L asse della riforma è l attribuzione selettiva degli incentivi economici e di carriera, in modo da premiare i capaci e i meritevoli, invertendo la generale tendenza alla distribuzione a pioggia dei benefici che da decenni si verifica nella pubblica amministrazione. Il decreto fissa in materia una serie di principi nuovi: non più di un quarto dei dipendenti di ciascuna amministrazione potrà beneficiare del trattamento accessorio nella misura massima prevista dal contratto, non più della metà potrà goderne in misura ridotta al cinquanta per cento, mentre ai lavoratori meno meritevoli non sarà corrisposto alcun incentivo. La distribuzione tra le varie fasce può essere derogata dalla contrattazione collettiva integrativa entro limiti predeterminati. Inoltre vengono previste forme di incentivazione aggiuntive per le performances di eccellenza e per i progetti innovativi; criteri meritocratici per le progressioni economiche; l accesso dei dipendenti migliori a percorsi di alta formazione. Valutazione della performance Il decreto realizza il passaggio dalla cultura di mezzi (input) a quella di risultati (output ed outcome) al fine di produrre un tangibile miglioramento della performance delle amministrazioni pubbliche. Per facilitare questo passaggio si mette il cittadino-cliente al centro della programmazione degli obiettivi, grazie alla customer satisfaction, alla trasparenza e alla rendicontazione; si rafforza il collegamento tra retribuzione e performance. Per rafforzare la cultura della valutazione e della trasparenza nelle Amministrazioni si istituiscono una apposita Commissione per la valutazione, la trasparenza e l integrità e Organismi indipendenti di valutazione, in ciascuna amministrazione. La Commissione predisporrà ogni anno una graduatoria di performance delle singole amministrazioni statali in base alla quale la contrattazione collettiva nazionale ripartirà le risorse premiando le migliori strutture e alimentando una sana competizione. Contrattazione collettiva nazionale ed integrativa Riforma dell ARAN Il decreto si propone di dare vita a un processo di convergenza con il settore privato prevedendo che il dirigente sia, quale rappresentante del datore di lavoro pubblico (identificato in modo ampio nei cittadini utenti e nei contribuenti), il responsabile della gestione delle risorse umane e della qualità e quantità del prodotto delle pubbliche amministrazioni. Di particolare rilievo è anche il principio della inderogabilità della legge da parte della contrattazione, a meno di specifica indicazione della legge stessa, posto dal legislatore in apertura della legge n. 15/2009 cui viene data puntuale attuazione nel decreto legislativo in ragione della peculiarità della parte datoriale pubblica. Le nuove disposizioni creano un legame forte tra contrattazione decentrata, valutazione e premialità: in particolare, viene rafforzato, in coerenza con il settore privato, il condizionamento della contrattazione decentrata, e quindi della retribuzione accessoria, all effettivo conseguimento di risultati programmati e di risparmi di gestione.

3 L ARAN stessa viene rafforzata prevedendo che il Presidente sia nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previo favorevole parere delle competenti Commissioni parlamentari. Il Presidente rappresenta l Agenzia e coordina il Comitato di indirizzo e controllo, composto da quattro esperti di riconosciuta competenza, con il compito di coordinare la strategia negoziale e di assicurarne l omogeneità, verificando che le trattative si svolgano in coerenza con le direttive contenute negli atti di indirizzo. Dirigenti I dirigenti sono i veri responsabili dell attribuzione dei trattamenti economici accessori in quanto ad essi compete la valutazione della performance individuale di ciascun dipendente, secondo criteri certificati dal sistema di valutazione. La nuova normativa valorizza dunque la figura del dirigente, il quale avrà a disposizione reali e concreti strumenti per operare e sarà sanzionato, anche economicamente, qualora non svolga efficacemente il proprio lavoro. Viene promossa la mobilità, sia nazionale che internazionale, dei dirigenti e si prevede che i periodi lavorativi svolti saranno tenuti in considerazione ai fini del conferimento degli incarichi dirigenziali. Vengono infine fissate nuove procedure per l accesso alla dirigenza: in particolare, si prevede che l accesso alla qualifica di dirigente di prima fascia nelle amministrazioni statali e negli enti pubblici non economici avviene per concorso pubblico per titoli ed esami, indetto dalle singole amministrazioni per il cinquanta per cento dei posti disponibili annualmente, e che i vincitori del concorso saranno tenuti a compiere un periodo di formazione presso uffici amministrativi di uno Stato dell Unione europea o di un organismo comunitario o internazionale. Sanzioni e procedimento disciplinare In materia di disciplina, il decreto determina, in primo luogo, una semplificazione dei procedimenti ed un incremento della loro funzionalità, soprattutto attraverso l estensione dei poteri del dirigente della struttura in cui il dipendente lavora, la riduzione e la perentorietà dei termini, il potenziamento dell istruttoria, l abolizione dei collegi arbitrali di impugnazione e la previsione della validità della pubblicazione del codice disciplinare sul sito telematico dell amministrazione. Viene poi disciplinato in modo innovativo il rapporto fra procedimento disciplinare e procedimento penale; per i casi di false attestazioni di presenze o di falsi certificati medici sono introdotte sanzioni molto incisive, anche di carattere penale, non soltanto nei confronti del dipendente, ma altresì del medico eventualmente corresponsabile. Per esigenze di certezza e di omogeneità di trattamento viene definito un catalogo di infrazioni particolarmente gravi assoggettate al licenziamento, che potrà essere ampliato, ma non diminuito, dalla contrattazione collettiva. Sanzionato l'assenteismo Sono previsti vari tipi di sanzioni per i casi di false attestazioni di presenze o di falsi certificati medici: - per il dipendente, licenziamento disciplinare e obbligo del risarcimento del danno; - specifica fattispecie di reato per il dipendente stesso e per gli eventuali "complici", compreso il medico; - per il medico, radiazione dall albo professionale e, se dipendente o convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, licenziamento o decadenza dalla convenzione. Confermate le misure relative al controllo delle assenze:

4 - obbligo di certificazione da parte di un medico del SSN; - nvio telematico della certificazione dal medico all INPS; - controlli a domicilio anche per un solo giorno di assenza. Definizione di ulteriori infrazioni che comportano il licenziamento: - protrazione o ripetizione di assenze ingiustificate; - ingiustificato rifiuto di trasferimento; - falsità documentali o dichiarative per l assunzione o per la progressione in carriera; - reiterazione di condotte aggressive, moleste o offensive; - condanna per reati contro la p.a. o per altri reati gravi; - prolungato insufficiente rendimento. Ipotesi di responsabilità nei confronti dell amministrazione: - il dipendente è assoggettato a sanzione disciplinare se determina la condanna della p.a. al risarcimento del danno; - il dipendente è collocato in disponibilità se cagiona grave danno all ufficio di appartenenza per inefficienza o incompetenza professionale; - il dirigente o il funzionario che determina per colpa la decadenza dell azione disciplinare è assoggettato a sanzione disciplinare. Limitazione della responsabilità per l esercizio dell azione disciplinare: - in relazione all esercizio dell azione disciplinare, la responsabilità civile del dirigente è limitata ai casi di dolo o colpa grave. Road map La riforma è stata approvata in poco più di 15 mesi. Ecco, nel dettaglio, i passaggi politico-istituzionali più significativi dalla legge delega al decreto attuativo: 18 giugno 2008 Approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge delega 26 giugno 2008 Invio del disegno di legge al Senato della Repubblica (A.S. 847) 18 dicembre 2008 Approvazione, con modifiche, da parte del Senato e Trasmissione alla Camera dei Deputati (A.C. 2031) 25 febbraio 2009

5 Approvazione definitiva del Parlamento 2 marzo 2009 avvio della consultazione telematica sullo schema di decreto attuativo. La consultazione durata 3 settimane ha coinvolto interlocutori appartenenti a due distinte categorie: gli operatori direttamente interessati (sindacati, dirigenti pubblici, consumatori, imprese) e gli esperti provenienti dal mondo delle istituzioni e dell'accademia (magistrature, avvocatura, università, think tank). Ad essa hanno risposto 527 persone (il 20% del totale), in prevalenza dirigenti degli enti pubblici e delle amministrazioni provinciali e comunali. Il report dei risultati. 5 marzo 2009 Pubblicazione nella Gazzetta ufficiale n. 53 come Legge 4 marzo 2009, n maggio 2009 Approvazione del decreto legislativo attuativo in via preliminare da parte del Consiglio dei Ministri 20 maggio 2009 Trasmissione alla Conferenza Unificata e alle competenti Commissioni parlamentari per l acquisizione dell intesa e del parere previsti dalla legge di delega 17 giugno 2009 Parere del CNEL 29 luglio 2009 Intesa in sede di Conferenza Unificata in esito a numerose riunioni tecniche 23 settembre 2009 Parere delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato 2 ottobre 2009 Parere delle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro e della Commissione Bilancio e Tesoro della Camera 5 ottobre 2009 Il decreto attuativo è stato illustrato durante un incontro a Palazzo Chigi alle Parti Sociali 9 ottobre 2009 Approvazione definitiva del decreto legislativo da parte del Consiglio dei Ministri. Il provvedimento entrerà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per monitorarne l efficacia e avrà carattere sperimentale per la durata di 24 mesi.

DECRETO LEGISLATIVO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA BRUNETTA SUL LAVORO PUBBLICO E PER L EFFICIENZA E LA TRASPARENZA DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

DECRETO LEGISLATIVO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA BRUNETTA SUL LAVORO PUBBLICO E PER L EFFICIENZA E LA TRASPARENZA DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DECRETO LEGISLATIVO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA BRUNETTA SUL LAVORO PUBBLICO E PER L EFFICIENZA E LA TRASPARENZA DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Descrizione dei principali contenuti 19 maggio 2009 Indice

Dettagli

Analisi della legge 15/2009 e del D.Lgs 150/2009

Analisi della legge 15/2009 e del D.Lgs 150/2009 Analisi della legge 15/2009 e del D.Lgs 150/2009 Delega al Governo finalizzata all ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni

Dettagli

Dossier informativo n. 37

Dossier informativo n. 37 La riforma del pubblico impiego:dal d.l. 112/2008 al d.lgs. 150/2009 Dicembre 2009 Dossier informativo n. 37 Collana pubblicazioni Direzione Segreteria dell Assemblea regionale VIII Legislatura Direzione

Dettagli

Valore P.A. - Corsi di formazione Programma dettagliato del Corso

Valore P.A. - Corsi di formazione Programma dettagliato del Corso Valore P.A. - Corsi di formazione 2017 Programma dettagliato del Corso La riforma del pubblico impiego tra responsabilità disciplinare, performance e valutazione Il Corso ha ad oggetto il processo e i

Dettagli

La contrattazione collettiva integrativa alla luce del d.lgs. N. 150 del Seminario. Forum Pa maggio 2011

La contrattazione collettiva integrativa alla luce del d.lgs. N. 150 del Seminario. Forum Pa maggio 2011 La contrattazione collettiva integrativa alla luce del d.lgs. N. 150 del 2009 Seminario Forum Pa maggio 2011 A cura di ELVIRA GENTILE Direttore Generale Aran - Direzione Contrattazione I 1 Gli obiettivi

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFOMANCE. ADEGUAMENTO AL D. LGS. 150/2009. TITOLO I: PRINCIPI GENERALI

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFOMANCE. ADEGUAMENTO AL D. LGS. 150/2009. TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Allegato A) alla delibera di giunta n. 195 del 29/12/2010 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFOMANCE. ADEGUAMENTO AL D. LGS. 150/2009. TITOLO I: PRINCIPI GENERALI

Dettagli

Comunicazioni sul Memorandum d intesa sul lavoro pubblico. Commissione XI Camera dei Deputati. 21 febbraio 2007, ore 08.30

Comunicazioni sul Memorandum d intesa sul lavoro pubblico. Commissione XI Camera dei Deputati. 21 febbraio 2007, ore 08.30 Comunicazioni sul Memorandum d intesa sul lavoro pubblico Commissione XI Camera dei Deputati 21 febbraio 2007, ore 08.30 Signor Presidente, onorevoli deputati Con il Memorandum d intesa su lavoro pubblico

Dettagli

MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE

MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE CAPITOLO 1 _ FINALITÀ E DEFINIZIONI 1) Finalità La performance è misurata e valutata con riferimento all Azienda nel suo complesso,

Dettagli

RIFORMA DEL PUBBLICO IMPIEGO Novità introdotte dalla c.d. riforma Madia [d.lgs. 74/2017 e d.lgs. 75/2017]

RIFORMA DEL PUBBLICO IMPIEGO Novità introdotte dalla c.d. riforma Madia [d.lgs. 74/2017 e d.lgs. 75/2017] DIREZIONE GENERALE INFORMAZIONE GIURIDICA RIFORMA DEL PUBBLICO IMPIEGO Novità introdotte dalla c.d. riforma Madia [d.lgs. 74/2017 e d.lgs. 75/2017] Aggiornato al 16 giugno 2017 (a cura di G. Valandro)

Dettagli

CODICE DISCIPLINARE DEI DIPENDENTI DEL COMPARTO UNICO REGIONALE REGIONE FVG-ENTI LOCALI

CODICE DISCIPLINARE DEI DIPENDENTI DEL COMPARTO UNICO REGIONALE REGIONE FVG-ENTI LOCALI AI SENSI DELL ART. 55, COMMA 2 DEL D.LGS. N. SI PUBBLICA IL CODICE DISCIPLINARE DEI DIPENDENTI DEL COMPARTO. LA PUBBLICAZIONE EQUIVALE A TUTTI GLI EFFETTI ALL AFFISSIONE ALL INGRESSO DELLA SEDE DI LAVORO.

Dettagli

Gli obiettivi di creazione di valore della PA che la governance politica dovrebbe o potrebbe individuare

Gli obiettivi di creazione di valore della PA che la governance politica dovrebbe o potrebbe individuare Gli obiettivi di creazione di valore della PA che la governance politica dovrebbe o potrebbe individuare Una Pubblica Ammnistrazione Performance Oriented. Lo stato dell arte in Italia 1 Indice Razionalizzazione

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI VISTI gli articoli 33, 34, 95 e 117 della Costituzione; VISTO l articolo 15 della Carta di Nizza come recepito dal Trattato di Lisbona firmato il 13 dicembre 2007;

Dettagli

Gli. approfondimenti. di Publika LA GESTIONE DELLE ASSENZE PER MALATTIA NEL A cura di Gianluca Bertagna

Gli. approfondimenti. di Publika LA GESTIONE DELLE ASSENZE PER MALATTIA NEL A cura di Gianluca Bertagna Gli approfondimenti di Publika LA GESTIONE DELLE ASSENZE PER MALATTIA NEL 2010 A cura di Gianluca Bertagna LA GESTIONE DELLE ASSENZE PER MALATTIA NEL 2010 a cura di Gianluca Bertagna Riportiamo di seguito

Dettagli

IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE. Giampiero Rondini Delegato sindacale prov. Forlì Cesena

IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE. Giampiero Rondini Delegato sindacale prov. Forlì Cesena IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE Giampiero Rondini Delegato sindacale prov. Forlì Cesena Il nuovo quadro comandi L art.40 comma 1 recita che nelle materie relative alle sanzioni disciplinari la contrattazione

Dettagli

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 maggio 2011 n.131 Regolamento recante attuazione della previsione dell'articolo 74, comma 3, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in relazione

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Parte I CONTESTO E IMPIANTO DELLA RIFORMA BRUNETTA

INDICE SOMMARIO. Parte I CONTESTO E IMPIANTO DELLA RIFORMA BRUNETTA INDICE SOMMARIO Avvertenze per la lettura........................................... XI Parte I CONTESTO E IMPIANTO DELLA RIFORMA BRUNETTA 1. Dalla polemica sui nullafacenti alla legge delega n. 15/2009:

Dettagli

LEGGE IN MATERIA DI LAVORO PUBBLICO E PRIVATO. Renato Brunetta

LEGGE IN MATERIA DI LAVORO PUBBLICO E PRIVATO. Renato Brunetta LEGGE IN MATERIA DI LAVORO PUBBLICO E PRIVATO Renato Brunetta I contenuti Con l approvazione della legge in materia di lavoro pubblico e privato il quadro di misure per la riforma e la modernizzazione

Dettagli

CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO 30 G.G. 12 G.G.

CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO 30 G.G. 12 G.G. SETTORE AFFARI GENERALI SERVIZIO AFFARI GENERALI CONTROLLI INTERNI E TRASPARENZA Accesso agli atti: la legge 241/1990 e s.m.i consente al cittadino di visionare ed ottenere copia di documenti amministrativi

Dettagli

COMUNE DI AZZANO DECIMO (Provincia di Pordenone) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

COMUNE DI AZZANO DECIMO (Provincia di Pordenone) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI COMUNE DI AZZANO DECIMO (Provincia di Pordenone) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI Artt. da 1 a 42 omissis - T I T O L O III - DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE

Dettagli

Codice Disciplinare per i dipendenti della Pubblica Amministrazione

Codice Disciplinare per i dipendenti della Pubblica Amministrazione Codice Disciplinare per i dipendenti della Pubblica Amministrazione In base a quanto previsto dal D. Lgs. 27 ottobre 2009 n. 150, è pubblicato il nuovo Codice Disciplinare di cui all art. 3 del CCNL 11/04/2008,

Dettagli

LA RIFORMA BRUNETTA E LA SUA APPLICAZIONE AL PERSONALE DELLA SCUOLA (D.LGS. 150/2009) NORME DISCIPLINARI E CONTENZIOSO NELLA SCUOLA DELL AUTONOMIA

LA RIFORMA BRUNETTA E LA SUA APPLICAZIONE AL PERSONALE DELLA SCUOLA (D.LGS. 150/2009) NORME DISCIPLINARI E CONTENZIOSO NELLA SCUOLA DELL AUTONOMIA LA RIFORMA BRUNETTA E LA SUA APPLICAZIONE AL PERSONALE DELLA SCUOLA (D.LGS. 150/2009) NORME DISCIPLINARI E CONTENZIOSO NELLA SCUOLA DELL AUTONOMIA FED. GILDA-UNAMS a cura di Rina de Lorenzo 1 IL D.LGS.

Dettagli

FUNZIONE PUBBLICA CGIL IL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

FUNZIONE PUBBLICA CGIL IL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLA AMMINISTRAZIONE LEGISLAZIONE ANTERIORE ALL EMANAZIONE DEL T.U. n.3 / 1957 Disciplina rigorosamente unilaterale (non riconosce rilievo alcuno ai contratti) inquadramento

Dettagli

IL DIRETTORE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE

IL DIRETTORE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE Prot. n. 2015/153427 Disposizioni concernenti la competenza alla gestione delle istanze di accesso alla procedura di collaborazione volontaria, disciplinata dall articolo 1 della legge 15 dicembre 2014,

Dettagli

Il potere disciplinare del datore di lavoro pubblico

Il potere disciplinare del datore di lavoro pubblico Prof. Avv. Sandro Mainardi Università degli Studi di Bologna La Terza Riforma del lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni Il potere disciplinare del datore di lavoro pubblico Una profonda revisione, mediante

Dettagli

ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DELLA PERFORMANCE. Capo I Il ciclo della performance

ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DELLA PERFORMANCE. Capo I Il ciclo della performance ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n Capo I Il ciclo della performance Articolo 1 Misurazione della performance 1. Il

Dettagli

COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino

COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino Allegato alla delibera di Giunta Comunale n. 195 del 20 DICEMBRE 2012 Attuazione dei principi contenuti nel Decreto Legislativo n. 150 del 27/10/2009 e s.m.i.

Dettagli

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo MiBACT-DG-OR REP. Decreti 14/03/2017 N 250 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo IL DIRETTORE GENERALE VISTO il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 e successive modificazioni

Dettagli

Art. 1. Dal minimo della censura scritta fino alla multa di importo da 200,00 a 500,00 (art. 8, comma 4, del CCNL 6/5/2010)

Art. 1. Dal minimo della censura scritta fino alla multa di importo da 200,00 a 500,00 (art. 8, comma 4, del CCNL 6/5/2010) NUOVO CODICE DISCIPLINARE PER IL PERSONALE DELLA DIRIGENZA DIRIGENZA MEDICA - VETERINARIA E DELLA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA ED AMMINISTRATIVA COORDINATO CON IL D.LGS. 27/10/2009 N. 150

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE recante Delega al Governo finalizzata all ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico

DISEGNO DI LEGGE recante Delega al Governo finalizzata all ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico DISEGNO DI LEGGE recante Delega al Governo finalizzata all ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico 1. Delega al Governo in materia di riforma del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.

Dettagli

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto)

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEI RAPPORTI COLLETTIVI (Diritto sindacale) Le fonti Costituzione Legge Contratto collettivo

Dettagli

CODICE DISCIPLINARE PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO REGIONI E AUTONOMIE LOCALI INTEGRATO CON LE DISPOSIZIONI DI CUI AL D.LGS. N. 150/09.

CODICE DISCIPLINARE PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO REGIONI E AUTONOMIE LOCALI INTEGRATO CON LE DISPOSIZIONI DI CUI AL D.LGS. N. 150/09. CODICE DISCIPLINARE PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO REGIONI E AUTONOMIE LOCALI INTEGRATO CON LE DISPOSIZIONI DI CUI AL D.LGS. N. 150/09. Nel rispetto del principio della gradualità e proporzionalità

Dettagli

LE SANZIONI COMPORTAMENTO SANZIONATO NORME RIMPROVERO VERBALE SCRITTO MULTA DI IMPORTO MASSIMO PARI A 4 ORE DELLA RETRIBUZIONE

LE SANZIONI COMPORTAMENTO SANZIONATO NORME RIMPROVERO VERBALE SCRITTO MULTA DI IMPORTO MASSIMO PARI A 4 ORE DELLA RETRIBUZIONE TABELLA DI SINTESI E RIEPILOGATIVA DELLE SANZIONI DISCIPLINARI PREVISTE DALL ART. 3 DEL CCNL 11.8.2008 E DAL D.LGS. COME MODIFICATO DAL D.LGS. N. 150/2009 LE SANZIONI COMPORTAMENTO SANZIONATO NORME RIMPROVERO

Dettagli

Relazione illustrativa al Contratto Collettivo Nazionale Integrativo Professionisti di I^ qualifica professionale

Relazione illustrativa al Contratto Collettivo Nazionale Integrativo Professionisti di I^ qualifica professionale Relazione illustrativa al Contratto Collettivo Nazionale Integrativo Professionisti di I^ qualifica professionale (articolo 40, comma 3-sexies, Decreto Legislativo n. 165 del 2001) Modulo 1 - Illustrazione

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, recante delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed agli enti locali,

Dettagli

COMUNE DI (Provincia di )

COMUNE DI (Provincia di ) COMUNE DI (Provincia di ) ELENCO DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRIVI GENERALI UFFICIO PERSONALE Legenda: CIL Inizio Lavori SCIA Segnalazione Certificato Inizio Attività DIA Dichiarazione Inizio Attività (edilizia)

Dettagli

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo MiBACT-DG-OR REP. Decreti 5/04/2017 n 396 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo IL DIRETTORE GENERALE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, concernente

Dettagli

CCNL 2006/2009 Sequenza Contrattuale 25 luglio 2008 Accordo 12 maggio 2011

CCNL 2006/2009 Sequenza Contrattuale 25 luglio 2008 Accordo 12 maggio 2011 CCNL 2006/2009 Sequenza Contrattuale 25 luglio 2008 Accordo 12 maggio 2011 Posizioni Economiche Personale ATA a.s. 2012/2013 SCHEDE Posizioni ioni economiche personale ATA - a.s. 2012/2013 IMPORTO BENEFICIO

Dettagli

LEGGE 15/2009 DECRETO LEGISLATIVO ATTUATIVO SCHEDA DI LETTURA

LEGGE 15/2009 DECRETO LEGISLATIVO ATTUATIVO SCHEDA DI LETTURA LEGGE 15/2009 DECRETO LEGISLATIVO ATTUATIVO SCHEDA DI LETTURA Si è conclusa - con l approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri nella seduta dello scorso 9 ottobre - la procedura di emanazione

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE, DELLA QUALITA AGROALIMENTARE, IPPICHE E DELLA PESCA DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE E DELL'IPPICA IL DIRETTORE GENERALE Prot.

Dettagli

TABELLA RIEPILOGATIVA SANZIONI DISCIPLINARI

TABELLA RIEPILOGATIVA SANZIONI DISCIPLINARI TABELLA RIEPILOGATIVA SANZIONI DISCIPLINARI La tabella che segue riporta le fattispecie disciplinari previste dall ultimo CCNL sulle quali vengono innestate le modifiche del apportate dal D.Lgs. 27.10.2009,

Dettagli

La Normativa Antiriciclaggio e sulla Trasparenza. I compiti dei Consigli Ordini Forensi Roma 27 maggio 2016

La Normativa Antiriciclaggio e sulla Trasparenza. I compiti dei Consigli Ordini Forensi Roma 27 maggio 2016 Roma 27 maggio 2016 Relatore: Avv. Francesco Tedeschi GENESI Sentenza Corte Cassazione 21226/2011. Natura indiscutibile di Ente Pubblico Non Economico attribuito agli Ordini Professionali Art. 24 L. 247/2012

Dettagli

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo MiBACT DG-OR Rep. n. 926 del 26/06/2017 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo IL DIRETTORE GENERALE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752 concernente

Dettagli

IL QUADRO LEGISLATIVO E CONTRATTUALE

IL QUADRO LEGISLATIVO E CONTRATTUALE ANPO Associazione Nazionale Primari Ospedalieri Convegno ANPO, ASCOTI, FIALS Medici, Ferrara 28/3/2014 LA VALUTAZIONE INDIVIDUALE DEI MEDICI OSPEDALIERI: IL SISTEMA PREMIANTE IN UNA SANITA CHE CAMBIA IL

Dettagli

TABELLA INFRAZIONI DISCIPLINARI E RELATIVE SANZIONI (Aggiornata con il D. Lgs. 150/2009)

TABELLA INFRAZIONI DISCIPLINARI E RELATIVE SANZIONI (Aggiornata con il D. Lgs. 150/2009) TABELLA INFRAZIONI DISCIPLINARI E RELATIVE SANZIONI (Aggiornata con il D. Lgs. 150/2009) Riferimenti Fattispecie Disciplinari Sanzioni Art 3 comma 4 Inosservanza delle disposizioni di servizio, anche in

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N Delega al Governo per la riforma della magistratura onoraria

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N Delega al Governo per la riforma della magistratura onoraria Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2359 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BERSELLI e MUGNAI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 OTTOBRE 2010 Delega al Governo per la riforma della magistratura

Dettagli

ACCORDO CRITERI DI SELEZIONE PER LA PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE ANNO PREMESSA Quadro legislativo e contrattuale

ACCORDO CRITERI DI SELEZIONE PER LA PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE ANNO PREMESSA Quadro legislativo e contrattuale ACCORDO CRITERI DI SELEZIONE PER LA PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE ANNO 2016 TRA AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA OSPEDALI RIUNITI UMBERTO I G.M. LANCISI G. SALESI E ORGANIZZAZIONI SINDACALI AREA

Dettagli

Albo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE

Albo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE Delibera C.d.A. Nazionale n. 150 del 15.07.1999 Segreterie Comunali e Provinciali Procedura per la nomina del Segretario titolare Richiesta pubblicizzazione

Dettagli

CODICE DISCIPLINARE PER IL PERSONALE DEL COMPARTO REGIONI E AUTONOMIE LOCALI

CODICE DISCIPLINARE PER IL PERSONALE DEL COMPARTO REGIONI E AUTONOMIE LOCALI CODICE DISCIPLINARE PER IL PERSONALE DEL COMPARTO REGIONI E AUTONOMIE LOCALI COORDINAMENTO degli gli articoli 55 e seguenti del Decreto Legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 come modificati dagli artt.

Dettagli

Sistema di misurazione e valutazione della performance

Sistema di misurazione e valutazione della performance COMUNE DI ROCCAFRANCA - Provincia di Brescia - Sistema di misurazione e valutazione della performance Allegato alla deliberazione di Giunta Comunale n. 34 del 14.05.2013 ALL A Art. 1 Il Sistema di misurazione

Dettagli

MUSEO D ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE

MUSEO D ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE MUSEO D ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE (Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 15/10 del 30/04/2010,

Dettagli

RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 101 21 GENNAIO 2016 RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il Consiglio dei ministri si è riunito ieri, mercoledì 20 gennaio 2016, alle ore 21.50 a Palazzo

Dettagli

Ministero della Salute Direzione Generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del Servizio Sanitario Nazionale

Ministero della Salute Direzione Generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del Servizio Sanitario Nazionale Ministero della Salute Direzione Generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del Servizio Sanitario Nazionale focus sullo stato dell arte e prospettive di sviluppo Dott.ssa Grazia Corbello-

Dettagli

Le relazioni sindacali nelle amministrazioni Pubbliche A cura dell Avv.Maurizio Danza

Le relazioni sindacali nelle amministrazioni Pubbliche A cura dell Avv.Maurizio Danza Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Le relazioni sindacali nelle amministrazioni Pubbliche A cura dell Avv.Maurizio Danza Le relazioni sindacali nel quadro della riforma del

Dettagli

Intesa sul lavoro pubblico. definita con Governo, Regioni, Anci e Upi

Intesa sul lavoro pubblico. definita con Governo, Regioni, Anci e Upi Intesa sul lavoro pubblico definita con Governo, Regioni, Anci e Upi Il percorso della Cisl Fp Dopo l entrata in vigore del d.lgs. 150 la Cisl Fp sceglie di battersi per salvaguardare le relazioni sindacali

Dettagli

Il Ministro della Difesa M_D/GOIV/2014/CONT/A9-3/0104

Il Ministro della Difesa M_D/GOIV/2014/CONT/A9-3/0104 Il Ministro della Difesa M_D/GOIV/2014/CONT/A9-3/0104 VISTO il r.d. 18 novembre 1923 n.2440, sull amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato; VISTO il r.d. 23 maggio 1924 n.827,

Dettagli

COMUNE DI ROCCA DI MEZZO PROVINCIA DI L AQUILA Via Oratorio n Rocca di Mezzo Tel 0862/9112 FAX 0862/917364

COMUNE DI ROCCA DI MEZZO PROVINCIA DI L AQUILA Via Oratorio n Rocca di Mezzo Tel 0862/9112 FAX 0862/917364 COMUNE DI ROCCA DI MEZZO PROVINCIA DI L AQUILA Via Oratorio n 1 67048 Rocca di Mezzo Tel 0862/9112 FAX 0862/917364 RELAZIONE ILLUSTRATIVA CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO PER LA RIPARTIZIONE

Dettagli

GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014

GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014 GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014 D.Lgs 33/2013, art.10 comma 6 Arezzo, 18 dicembre 2014 La Giornata della Trasparenza nel quadro normativo La realizzazione della Giornata della Trasparenza è un adempimento

Dettagli

Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l istruzione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici - Ufficio VIII

Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l istruzione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici - Ufficio VIII IL DIRETTORE GENERALE VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, che recepisce il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione; VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 recante

Dettagli

La Rassegna Stampa di FederLab Italia

La Rassegna Stampa di FederLab Italia Rassegna Stampa del 10.06.2011 - a cura dell Ufficio Stampa di FederLab Italia Verifica Piani di rientro. Sicilia ok. Piemonte rimandato. Male Puglia e Campania Si è concluso il giro di verifiche trimestrali

Dettagli

sexties, D. Lgs. N. 165 del 2001 e circolare del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato n. 25 del 19/07/2012)

sexties, D. Lgs. N. 165 del 2001 e circolare del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato n. 25 del 19/07/2012) COMUNE DI VENEZIA Venezia, 24 marzo 2015 Direzione Risorse Umane Codice Fiscale 00339370272 San Marco, 4136 30124 Venezia Prot. gen. n. 128252 del 24/03/2015 Relazione illustrativa all ipotesi di destinazione

Dettagli

UFFICIO LEGISLATIVO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

UFFICIO LEGISLATIVO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA UFFICIO LEGISLATIVO Schema di decreto legislativo concernente il Diritto-dovere all istruzione e alla formazione, ai sensi dell articolo 2, comma 1, lettera c) della legge 28 marzo 2003, n. 53. IL PRESIDENTE

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento. Protocollo n. 97156 /2011 Disposizioni di attuazione dell articolo 3, comma 5, della legge 30 dicembre 2010, n. 238, in ordine alla richiesta dei benefici fiscali da parte dei lavoratori dipendenti rientrati

Dettagli

Nuovo Codice disciplinare Coordinato col Decreto attuativo Brunetta

Nuovo Codice disciplinare Coordinato col Decreto attuativo Brunetta Nuovo Codice disciplinare Coordinato col Decreto attuativo Brunetta Fonte Fattispecie Disciplinari Sanzioni Abrogazioni per incompatibilità CCNL in vigore Art 3 comma 4 CCNL 11/4/2008 a) Inosservanza delle

Dettagli

PARTE II DIRITTO E ORgANIzzAzIONE SANITARIA

PARTE II DIRITTO E ORgANIzzAzIONE SANITARIA PARTE II DIRITTO e organizzazione sanitaria PERSONALE 403 CAPITOLO I PERSONALE SEZIONE I Il rapporto di pubblico impiego 1. Nozioni introduttive ed evoluzione normativa. Rinviando per uno studio ancora

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE L ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI (ANCI) PER

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE L ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI (ANCI) PER PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E L ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI (ANCI) PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO E DELLA PRODUTTIVITA DEL LAVORO PUBBLICO

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SCHEMA DI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RECANTE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRATTAMENTO ECONOMICO DEI PROFESSORI E DEI RICERCATORI UNIVERSITARI, A NORMA DELL ARTICOLO 8, COMMI 1 E 3 DELLA

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Allegato 1 Il Ministro del Lavoro VISTO l articolo 1, comma 67, secondo periodo, della legge 24 dicembre 2007, n. 247, che, per il triennio 2008 2010, istituisce, nello stato di previsione del Ministero

Dettagli

Piano della Formazione anticorruzione 2016/2018. Piano triennale di prevenzione della corruzione

Piano della Formazione anticorruzione 2016/2018. Piano triennale di prevenzione della corruzione anticorruzione 2016/2018 Piano triennale di prevenzione della corruzione 2016-2018 1. Premessa Il Piano triennale per la prevenzione della corruzione (PTPC) è stato adottato con provvedimento della giunta

Dettagli

Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013

Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013 MODULO DIDATTICO 6 Le sanzioni e l accesso civico 1 of 16 In questo modulo didattico saranno illustrate le modalità

Dettagli

PROGRAMMA INPS VALORE P.A. Corsi di formazione gratuiti per dipendenti pubblici

PROGRAMMA INPS VALORE P.A. Corsi di formazione gratuiti per dipendenti pubblici PROGRAMMA INPS VALORE P.A. Corsi di formazione gratuiti per dipendenti pubblici PERSONALE, ORGANIZZAZIONE E RIFORMA DELLA PA Titolo del corso Organizzazione e disciplina del lavoro nella PA riformata Obiettivi

Dettagli

La valorizzazione del merito dei docenti

La valorizzazione del merito dei docenti Seminario Nazionale Laceno 16 17 luglio 2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione Il ruolo del Dirigente scolastico La valorizzazione del merito dei docenti Luciano Berti La norma Legge

Dettagli

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Direzione generale Organizzazione Servizio II

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Direzione generale Organizzazione Servizio II Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Direzione generale Organizzazione Servizio II MIBACT DG OR REP. Decreti 06/07/2017 N 946 VISTO il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368

Dettagli

CODICE DELLE AUTONOMIE

CODICE DELLE AUTONOMIE Presidenza del Consiglio dei Ministri CODICE DELLE AUTONOMIE Disegno di legge Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIQPAI - Segreteria - Prot. Uscita N.0000478 del 15/02/2017 Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286 e successive modificazioni recanti

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 gennaio 2011

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 gennaio 2011 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 gennaio 2011 Determinazione dei limiti e delle modalita' applicative delle disposizioni del Titolo II e III del decreto legislativo 27 ottobre 2009,

Dettagli

Riviera dei Fiori Settore 3 Ufficio Gestione del Personale

Riviera dei Fiori  Settore 3 Ufficio Gestione del Personale N Proposta N Ordine del giorno Comune di Alassio Riviera dei Fiori www.comunealassio.it comune.alassio@legalmail.it Settore 3 Ufficio Gestione del Personale PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PER LA GIUNTA COMUNALE

Dettagli

D.Lgs.231/2001 e Ddl anticorruzione

D.Lgs.231/2001 e Ddl anticorruzione Legislazione anticorruzione. Le responsabilità nella P.A. Franzina Bilardo Moreno Prosperi Convegno «Il Lavoro Pubblico dopo la Spending Rewiew» MAGGIOLI EDITORE Bologna 25 Ottobre 2012-1 - - 2 - Nell

Dettagli

La responsabilitàdisciplinare dei dipendenti pubblici dopo il d.lgs. 27 ottobre 2009, n.150 (anche alla luce del decreto legge n.

La responsabilitàdisciplinare dei dipendenti pubblici dopo il d.lgs. 27 ottobre 2009, n.150 (anche alla luce del decreto legge n. Pietro Barrera Percorso formativo per il Comune di Cerveteri 21 giugno 2010 La responsabilitàdisciplinare dei dipendenti pubblici dopo il d.lgs. 27 ottobre 2009, n.150 (anche alla luce del decreto legge

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 13/2016 (Atti del Consiglio) Disposizioni in materia di personale e uffici regionali, conferenze di servizi. Modifiche alle leggi regionali 1/2009,

Dettagli

Direttore Direzione Territoriale di Bologna

Direttore Direzione Territoriale di Bologna CURRICULUM VITAE Informazioni personali Nome Paolo Caponigro Cosenz Data di nascita 13/05/1968 Qualifica Dirigente II Fascia Amministrazione Automobile Club d Italia Incarico attuale Direttore Direzione

Dettagli

Università degli Studi di Udine

Università degli Studi di Udine RELAZIONE ILLUSTRATIVA E RELAZIONE TECNICO-FINANZIARIA SULL IPOTESI DI CONTRATTO INTEGRATIVO SU CRITERI PER LA PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE ANNI 2012 2013 2014 2015 PARTE I RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Dettagli

I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Presentazione...................................... VII Capitolo I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 1.1. Il quadro normativo.............................

Dettagli

GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DOCUMENTO PROGRAMMATICO

GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DOCUMENTO PROGRAMMATICO GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DOCUMENTO PROGRAMMATICO 2017-2019 L art. 2, comma 1, lett. d), del Regolamento n. 1/2000 attribuisce al Garante il compito di definire gli obiettivi e i programmi

Dettagli

Norme disciplinari e contenzioso nella scuola Cosa cambia per il personale della scuola dopo l entrata in vigore del DLgs n. 150 del 27 ottobre 2009

Norme disciplinari e contenzioso nella scuola Cosa cambia per il personale della scuola dopo l entrata in vigore del DLgs n. 150 del 27 ottobre 2009 Norme disciplinari e contenzioso nella scuola Cosa cambia per il personale della scuola dopo l entrata in vigore del DLgs n. 150 del 27 ottobre 2009 Scheda di approfondimento sulla Riforma della pubblica

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2015-2017 IPAB ISTITUTO SANTA MARGHERITA PREMESSA Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 ha introdotto una prima regolamentazione in materia

Dettagli

COMUNE DI CANTAGALLO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI CANTAGALLO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE ATTO NR.97 SEDUTA DEL 28.12.2012 OGGETTO: APPROVAZIONE STRALCIO REGOLAMENTO UFFICI E SERVIZI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE ED ORGANIZZATIVA.

Dettagli

CITTÀ DI ERCOLANO Provincia di Napoli SETTORE AFFARI GENERALI E PIANIFICAZIONE SEZIONE GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE ORGANIZZAZIONE E METODI

CITTÀ DI ERCOLANO Provincia di Napoli SETTORE AFFARI GENERALI E PIANIFICAZIONE SEZIONE GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE ORGANIZZAZIONE E METODI 1 Ufficio Coordinamento Deliberazioni N. di catalogazione generale Del Certificato di pubblicazione Affissa all'albo Pretorio della Città per 15 giorni consecutivi dal Lì Il Messo Notificatore DETERMINAZIONE

Dettagli

Disegno di legge per la regolamentazione e prevenzione dei conflitti collettivi di lavoro con riferimento alla libera circolazione delle persone

Disegno di legge per la regolamentazione e prevenzione dei conflitti collettivi di lavoro con riferimento alla libera circolazione delle persone Disegno di legge per la regolamentazione e prevenzione dei conflitti collettivi di lavoro con riferimento alla libera circolazione delle persone Articolo 1 (Revisione della legge 146/1990 e successive

Dettagli

La nuova Riforma del Pubblico Impiego su CD-Rom

La nuova Riforma del Pubblico Impiego su CD-Rom La nuova Riforma del Pubblico Impiego su CD-Rom Indice della documentazione contenuta nel CD-Rom La costituzione del rapporto di pubblico impiego Programmazione di fabbisogno di personale Approvazione

Dettagli

UFFICIO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA (ALLEGATO A) CODICE DISCIPLINARE DEL PERSONALE NON AVENTE QUALIFICA DIRIGENZIALE

UFFICIO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA (ALLEGATO A) CODICE DISCIPLINARE DEL PERSONALE NON AVENTE QUALIFICA DIRIGENZIALE UFFICIO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA Servizio Risorse Umane (ALLEGATO A) CODICE DISCIPLINARE DEL PERSONALE NON AVENTE QUALIFICA DIRIGENZIALE FONTE FATTISPECIE DISCIPLINARI

Dettagli

Allegato 2 Funzioni, attività, macroprocessi e processi delle strutture del Consiglio regionale del Piemonte.

Allegato 2 Funzioni, attività, macroprocessi e processi delle strutture del Consiglio regionale del Piemonte. Allegato 2 Funzioni, attività, macroprocessi e processi delle strutture del Consiglio regionale del Piemonte. Anni 2016-2018 AREA SPECIFICA AREA OBBLIGATORIA AREA GENERALE FUNZIONI, ATTIVITA, MACROPROCESSI

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del

Dettagli

IL PRESIDENTE ASSEGNA LE SEGUENTI COMPETENZE ISTITUZIONALI AGLI UFFICI ALLE DIRETTE DIPENDENZE DEL SEGRETARIO GENERALE

IL PRESIDENTE ASSEGNA LE SEGUENTI COMPETENZE ISTITUZIONALI AGLI UFFICI ALLE DIRETTE DIPENDENZE DEL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE VISTO il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e successive modifiche ed integrazioni, in particolare l art. 8, comma 2, ai sensi del quale l Autorità stabilisce le norme sulla propria

Dettagli

Il Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione

Il Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Decreto 20 ottobre 2016 - Di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione recante l individuazione dei criteri e le priorità delle procedure di assunzione di un contingente

Dettagli

COMUNE DI DONATO Provincia di Biella PIANO DELLE PERFORMANCE DEL COMUNE DI DONATO

COMUNE DI DONATO Provincia di Biella PIANO DELLE PERFORMANCE DEL COMUNE DI DONATO COMUNE DI DONATO Provincia di Biella PIANO DELLE PERFORMANCE DEL COMUNE DI DONATO 2013-2015 Allegato sub A) alla deliberazione di Giunta Comunale n. 20 del 16.4.2013 PIANO DELLE PERFORMANCE DEL COMUNE

Dettagli

LA LEGGE PER MANDARE A CASA I DIPENDENTI PUBBLICI CHE NON LAVORANO C È GIÀ E DEVE SOLTANTO ESSERE APPLICATA: È LA LEGGE BRUNETTA

LA LEGGE PER MANDARE A CASA I DIPENDENTI PUBBLICI CHE NON LAVORANO C È GIÀ E DEVE SOLTANTO ESSERE APPLICATA: È LA LEGGE BRUNETTA 999 LA LEGGE PER MANDARE A CASA I DIPENDENTI PUBBLICI CHE NON LAVORANO C È GIÀ E DEVE SOLTANTO ESSERE APPLICATA: È LA LEGGE BRUNETTA 18 gennaio 2016 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati

Dettagli

Il testo integrale della riforma Brunetta del pubblico impiego (Schema dlgs attuazione legge 15/2009 Cdm )

Il testo integrale della riforma Brunetta del pubblico impiego (Schema dlgs attuazione legge 15/2009 Cdm ) Il testo integrale della riforma Brunetta del pubblico impiego (Schema dlgs attuazione legge 15/2009 Cdm 9.10.2009) Schema di decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009 n. 15 in materia

Dettagli

COMUNE DI TUORO SUL TRASIMENO PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014 / 2016

COMUNE DI TUORO SUL TRASIMENO PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014 / 2016 COMUNE DI TUORO SUL TRASIMENO PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014 / 2016 1 INDICE Premessa pag. 3 Misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 317 del 08/08/2014

Delibera della Giunta Regionale n. 317 del 08/08/2014 n. 58 del 11 Agosto 2014 Delibera della Giunta Regionale n. 317 del 08/08/2014 Dipartimento 52 - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale 4 - Direzione Generale Tutela salute

Dettagli