Gas radon: problematiche sanitarie e approccio ASL alla riduzione del rischio

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1 Gas radon: problematiche sanitarie e approccio ASL alla riduzione del rischio Fabio Pezzotta Bergamo, 27 OTTOBRE

2 RISCHIO RADON IN PROVINCIA DI BERGAMO Fabio Pezzotta 2

3 L Organizzazione mondiale della sanità ha classificato il radon appartenente al gruppo 1 delle sostanze cancerogene per l essere umano.. 3

4 L effetto connesso all esposizione al gas radon è l'aumento di rischio di tumore polmonare. 4

5 A livello mondiale, il radon è considerato il contaminante radioattivo più pericoloso negli ambienti chiusi. Il 50% circa dell esposizione media delle persone a radiazioni ionizzanti è dovuto al radon. 5

6 Nel 2009 l'oms ha pubblicato il rapporto WHO Handbook on Indoor Radon: A Public Health Perspective nel quale si raccomanda che i Paesi adottino possibilmente un livello di riferimento di 100 Bq/mc o comunque non superiore a 300 Bq/mc. 6

7 Il rapporto dell OMS ha avuto un notevole impatto nel processo di revisione delle normative internazionali. 7

8 In Europa, un livello di riferimento non superiore 300 Bq/mc è stato inserito nella direttiva L Italia è obbligata a recepire entro febbraio

9 C.C.M. (Centro Nazionale per la Prevenzione ed il controllo delle Malattie) I.S.S. (Istituto Superiore di Sanità) Piano Nazionale Radon: 1 rapporto 2010 Piano Nazionale Radon: 2 rapporto 2013 Rischio di Tumore Polmonare attribuibile all esposizione al radon nelle abitazioni delle regioni italiane. Gli effetti combinati di radon e fumo di sigaretta. Per i dati utilizzati dall ISS per le stime del numero di decessi per tumore polmonare attribuibili al radon e al radon congiuntamente al fumo, si rimanda al Piano Nazionale Radon - 2 rapporto

10 C.C.M. (Centro Nazionale per la Prevenzione ed il controllo delle Malattie) I.S.S. (Istituto Superiore di Sanità) L I.S.S. ha stimato che in Italia, sulla base degli studi epidemiologici più recenti, il numero di casi di tumore polmonare attribuibili al radon è il 10% del totale di circa tumori polmonari/anno. La gran parte di questi casi avviene tra i fumatori a causa della sinergia tra radon e fumo di sigaretta: il rischio da radon per i fumatori risulta notevolmente più alto rispetto ai non fumatori. 10

11 Stime di casi annui di tumore polmonare tra la popolazione generale attribuibili all esposizione al radon nelle abitazioni. (fonte I.S.S. Progetto PNR II, Secondo rapporto sul rischio di tumore attribuibile al radon in Italia). 11

12 Quali condizioni fanno aumentare il rischio? Il rischio aumenta al crescere della concentrazione e del tempo di esposizione. Aumento dell 8% (RR) ogni incremento di 100 Bq/m 3 con esposizione di 30 anni. (fonte CCM-ISS) 12

13 Come cresce il rischio con la concentrazione? Gli studi compiuti hanno fornito una valutazione del rischio di contrarre un tumore al polmone in funzione della concentrazione di radon cui si è esposti. Ad esempio, alla concentrazione di: 70 Becquerel per m 3 (media italiana) si stima che circa poco più di 5 persone su mille contrarranno un tumore al polmone; 200 Becquerel per m 3 si stima che circa 17 persone su mille contrarranno un tumore al polmone; 400 Becquerel per m 3 si stima che circa 34 persone su mille contrarranno un tumore al polmone. (Fonte: ARPAV) 13

14 È più pericoloso essere esposti a bassi livelli di radon per lungo tempo o ad alti livelli per tempi brevi? A parità di esposizioni cumulative, è più pericoloso essere esposti in modo prolungato a bassi livelli piuttosto che essere esposti ad alte concentrazioni per tempi brevi. 14

15 IL RADON IN PROVINCIA DI BERGAMO il radon non è molto conosciuto e può non essere percepito come un rischio per la salute da parte dei cittadini. 15

16 La conoscenza sulle concentrazioni indoor del RADON e sua distribuzione nel territorio, è necessaria per una stima del rischio per la popolazione esposta. 16

17 VEDIAMO ORA LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA IL RADON IN REGIONE LOMBARDIA -La prima mappatura nazionale , aggiornata al 2013, ha portato a stimare una media nazionale di concentrazione di radon indoor pari a 71 Bq/m³. - In Lombardia, la media regionale è risultata pari a 112 Bq/m³. - Le maggiori concentrazioni di radon rilevate in provincia di Bergamo e di Sondrio. - La prevalenza di abitazioni con concentrazioni di radon superiori a 400 Bq/m³ è stata stimata essere attorno al 2.5%. 17

18 VEDIAMO ORA LA SITUAZIONE NEL TERRITORIO BERGAMASCO -In base alle varie campagne di misura effettuate e in particolare quelle di mappatura e monitoraggio 2003/2004 e 2009/2010, realizzate in concorso tra ARPA e ASL, risulta che la provincia di Bergamo è, in regione Lombardia, tra quelle che presentano le maggiori concentrazioni di Radon. -L indagine evidenzia una distribuzione disomogenea con le concentrazioni maggiori nelle aree vallive, in particolare Val Seriana e alta Val Brembana, nell Alto Sebino e nel circondario del Capoluogo. Nell area di pianura le concentrazioni risultano più basse. 18

19 IL RADON IN PROVINCIA DI BERGAMO I DATI DELL INDAGINE Numero di comuni interessati: 152 Numero di punti di misura/abitazioni: 709 Numero di dosimetri: 1418 Dalle elaborazioni dei dati di concentrazioni medie annuali di radon nelle abitazioni è risultato : Valore minimo: 8,61 Bq/m³ (Grumello del Monte) Valore massimo: 1767 Bq/m³ (Clusone Bq/m³ sem.inver. Media aritmetica provinciale: 190 Bq/m³ Percentuale di abitazioni > 200 Bq/m³ 15.5% (110 abitaz) Percentuale di abitazioni > 400 Bq/m³ 11% (78 abitazioni) 19

20 IL RADON IN PROVINCIA DI BERGAMO Sulla base di tale evidenza, già dal 2005 in attesa del completamento delle elaborazioni e della ufficializzazione della mappatura regionale, l ASL di Bergamo in collaborazione con il dipartimento ARPA di Bergamo ha predisposto, in base ad elaborazioni effettuate adottando criteri di cautela sanitaria, una classificazione del territorio attribuendo specifici gradi di rischio a ciascun comune. 20

21 IL RADON IN PROVINCIA DI BERGAMO Mappatura e Classificazione comuni prov. BG 21

22 IL RADON IN PROVINCIA DI BERGAMO CLASSIFICAZIONE DEI COMUNI Comuni in VIOLA (conc. Sup. 400 Bq/mc oltre il 30%) : Rischio 1 - Molto Alto - ROSSO Comuni in ROSSO (conc. Sup. 400 Bq/mc tra 6% e 30%): Rischio 2 - Alto - Comuni in GIALLO (conc. da 200 Bq/mc a Sup. 400 Bq/mc fino a 5%): Rischio 3 - Medio Alto - Comuni in VERDE (conc. inf. a 200 Bq/mc) : Rischio 4 Medio Basso - 22

23 INIZIATIVE A.S.L. DI BERGAMO (1) Proposte e contributi nei confronti dei Comuni -Mappatura e Classificazione dei Comuni in base al rischio (in collaborazione con ARPA); - Osservazioni e proposte relativi agli strumenti di pianificazione e governo del territorio (PGT e RE); - Indicazioni e Supporto per inserimento norme specifiche nei RE e applicazione delle linee guida regionali. 23

24 INIZIATIVE A.S.L. DI BERGAMO (2) Proposte e contributi nei confronti dei Comuni di altri Stakeholders FORMAZIONE INFORMAZIONE SENSIBILIZZAZIONE Esempi:Convegno asl bg 28 gennaio seminario 22 novembre incontri informativi c/o comuni 2013 seminario collegio geometri 3 ottobre 2014; iniziative formative fuori ASL2014:Parabiago, Milano 1, Lodi- in programma per 2015: seminario ordine ingegneri convegno architetti ottobre opuscoli informativi per popolazione - brochures per tecnici e amministratori ottobre

25 IL RADON NELLE COSTRUZIONI: AZIONI DI PREVENZIONE E RISANAMENTO La principale esposizione al radon avviene negli ambienti confinati: in casa, nei luoghi di lavoro, nelle scuole. Il Radon penetra all interno degli edifici attraverso le fessure (anche microscopiche), gli attacchi delle pareti al pavimento, i passaggi dei vari impianti. Vi sono forti variazioni sia spaziali che temporali: edifici anche vicini possono avere concentrazioni molto diverse, e in genere vi sono forti variazioni tra giorno e notte, estate e inverno e tra diverse condizioni meteorologiche. 25

26 IL RADON NELLE COSTRUZIONI: AZIONI DI PREVENZIONE E RISANAMENTO Non è possibile eliminare totalmente il radon. E possibile intervenire con adeguati criteri costruttivi per ridurre la concentrazione di radon negli edifici, diminuendo di conseguenza il rischio. 26

27 IL RADON NELLE COSTRUZIONI: AZIONI DI PREVENZIONE E RISANAMENTO Ci sono diversi modi (con diversa efficacia) concentrazione nei luoghi chiusi, tra cui: depressurizzare il suolo; pressurizzazione dell edificio; migliorare la ventilazione dell edificio. per ridurne la Fondamentale è fare in modo che per le nuove costruzioni si adottino criteri anti-radon. 27

28 LINEE GUIDA REGIONE LOMBARDIA IN BASE ALLE EVIDENZE DEI DATI DEL MONITORAGGIO, AL FINE DI CONCRETIZZARE AZIONI E INIZATIVE VOLTE ALLA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA ANCHE ANTICIPANDO IL PNR, NEL DICEMBRE 2011 LA REGIONE LOMBARDIA HA EMANATO APPOSITE LINEE GUIDA. LE LINEE GUIDA SONO STATE ELABORATE TENEDO CONTO ANCHE DELLE DIVERSE ESPERIENZE MATURATE SUL TERRITORIO, ED IN PARTICOLARE QUELLE DELL ASL DI BERGAMO, CHE HA CONTRI BUITO FATTIVAMENTE ALLA STESURA DEL DOCUMENTO 28

29 INIZIATIVE A.S.L. DI BERGAMO (3) Proposte e contributi nei confronti dei Comuni Indicazioni e Supporto per inserimento norme specifiche nei RE e applicazione delle linee guida regionali. Nota Direzione Generale ASL del 7 febbraio 2012 con relativo allegato; quattro successivi solleciti di cui l ultimo in data 6 maggio

30 INIZIATIVE A.S.L. DI BERGAMO (4) Proposte e contributi nei confronti dei Comuni ASL BG DIREZIONE GENERALE Data: Prot.: Oggetto: Prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor. Integrazione dei Regolamenti Edilizi. La Regione Lombardia ha predisposto recentemente delle Linee Guida tecniche, approvate con DDG n del 21/12/2011, applicabili a tutti gli edifici di nuova costruzione e agli interventi di ristrutturazione sul patrimonio edilizio esistente, invitando con Circolare del 27/12/2011, prot , i Comuni ad attivare procedure di revisione dei Regolamenti Edilizi inserendo specifiche norme per la prevenzione dell esposizione a gas radon negli ambienti confinati. Con la presente si trasmettono in allegato le indicazioni dell ASL a riguardo. f.to Il Direttore Generale dott.ssa Mara Azzi 30

31 INIZIATIVE A.S.L. DI BERGAMO (5) Allegato a nota del 07/02/2012 Prot Bozza di articolo da inserire nel Regolamento Edilizio Art. xx Prevenzione e Protezione dall inquinamento da gas radon. Gli interventi di nuova costruzione, nonché gli interventi relativi al patrimonio edilizio esistente (interventi di ristrutturazione edilizia; interventi di restauro e risanamento conservativo; interventi di manutenzione straordinaria) destinati in qualsiasi modo alla permanenza di persone (abitazioni, insediamenti produttivi, commerciali, di servizio, ecc ) devono assicurare criteri e sistemi di progettazione e costruzione tali da eliminare o mitigare a livelli di sicurezza l esposizione della popolazione al gas radon. Il riferimento per tali criteri e sistemi è costituito dal Decreto Regionale DDG del 21/12/2011 Linee Guida per la prevenzione delle esposizioni a gas radon negli ambienti indoor ed eventuali smi, allegate al presente regolamento come parte integrante e sostanziale della presente norma. La coerenza e la conformità a tali criteri e sistemi, con particolare riferimento alle tecniche di prevenzione e mitigazione di cui al cap. 3 delle Linee Guida, andrà certificata dal committente, progettista e direttore lavori in fase di progetto e in fase di abitabilità. La verifica di efficacia delle misure adottate potrà essere effettuata mediante determinazioni sulle concentrazioni residue ad intervento ultimato e prima dell occupazione dei fabbricati. 31

32 Inserite norme antiradon nei R.E. (situazione aggiornata al ) Nota: Le percentuali sono calcolate sul totale dei Comuni (244). 32

33 Risposte in confronto al rischio attribuito (situazione aggiornata al ) Totale Comuni a rischio molto alto 11 (4,5%) SI 11 (100%) Totale Comuni a rischio alto 54 (22%) SI 43 (80%) Totale Comuni a rischio medio alto 150 (61,5%) SI 103 (69%) Totale Comuni a rischio medio basso 29 (12%) SI 15 (52%) Nota: Le percentuali colonna DX sono calcolate sul totale dei Comuni (244). 33

34 INIZIATIVE A.S.L. DI BERGAMO (6) Invito e sollecito a recepire le linee guide regionali e inserire la specifica regolamentazione nei RE come proposto anche dall ASL. 34

35 35

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