Fordismo / Postfordismo e
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1 Fordismo / Postfordismo e Categorie e polarità analitiche per lo studio del lavoro Dott.Riccardo Guidi riccardo.guidi@sp.unipi.it Mercoledi 29 Febbraio
2 Premessa Le dicotomie concettuali hanno soprattutto un valore analitico. Non vi è alcun manicheismo né alcun giudizio di preferenza. La presentazione delle dicotomie si colloca ad un livello macro. Obiettivo della lezione L obiettivo della lezione è fissare alcuni riferimenti concettuali introduttivi che siano di orientamento generale per lo studio dei cambiamenti epocali del lavoro nelle società a capitalismo avanzato.
3 Fordismo Vs. Post-Fordismo Una dicotomia di successo ma da prendere con cautela. Di successo perché le due categorie sono state utilizzate per descrivere non solo un organizzazione del lavoro ma anche due epoche dei rapporti tra organizzazione del lavoro, assetti sociali e architetture istituzionali. Coordinate storiche di riferimento 1914 / 1928 : Avvio dell organizzazione fordista 1945 / 1975 : I Trent anni gloriosi di compromesso fordista-keynesiano Dopo la seconda metà degli anni 70 : gli anni dei Post- La Ford Modello T (anche detta Tin Lizzie - Utilitaria )
4 L organizzazione/modello fordista ( ) Come organizzazione della produzione e del lavoro Rigida separazione: conoscenza/ideazione/controllo Vs. esecuzione Utilizzo intenzionale di masse operaie dequalificate: i gorilla addestrati (Gramsci) Standardizzazione prodotto, scomposizione parti, assemblaggio (catena di montaggio) Parcellizzazione funzioni, cooperazione passiva, integrazione uomo-macchina Come sistema di relazioni industriali Accordo unilaterale Five Dollars (1914): salari aumentati e orario ridotto Fidelizzazione del lavoratore, ordine e costanza nei rapporti datore/lavoratore Controllo sulla vita: alti salari solo a maschi, con più di 21 anni, di buona moralità. Come contesto istituzionale Verso un mercato di massa: grandi produzioni, bassi prezzi, prodotti standard Logica push : la direzione aziendale orienta il mercato (indipendenza dalla domanda)
5 Il compromesso fordista-keynesiano ( ) Mercato (+ attori collettivi) + Stato = Benessere Grandi produzioni industriali di matrice fordista orientate al profitto Attori collettivi capaci di mediare i rapporti micro/macro e mercato/stato Diritti sociali connessi al lavoro o alla cittadinanza e grandi burocrazie pubbliche Costruzione di condizioni generali di sicurezza Tutela della libertà d impresa Crescita economica e degli standard di vita Modellizzazione dei corsi di vita e passivizzazione dei soggetti Visione consumistica del benessere Asimmetrie nascoste dello sviluppo
6 La crisi del modello fordista-keynesiano (dalla metà anni 70) Saturazione dei mercati: inattualità della logica push Mutamento della domanda Rivoluzione informatica Affermazione di nuove soggettività sociali: ordine in tensione Diffusione valori post-materialisti (Inglehart) Crisi di legittimazione sistemica Tende a invertirsi il rapporto tra fabbrica e mercato Cambia il ruolo dei lavoratori: più coinvolti e valorizzati, più orientati al risultato, più polivalenti, più invasi Gli attori collettivi si indeboliscono Emergono nuovi problemi sociali L assetto del Welfare State è sfidato La vita sociale è spinta verso la destandardizzazione Lean Production / Fabbrica integrata / Azienda-comunità / Società dei servizi Verso il Post-Fordismo
7 Post-Fordismo: dicotomie per fissare la transizione Grande Scala Vs. Piccola Scala To Made Vs. To Buy Centralità offerta Vs. Centralità domanda Standardizzazione Vs. Flessibilità Economia reale Vs. Economia finanziaria Locale Vs. Globale Alimentano almeno dagli anni 80 teorie generali e interpretazioni focalizzate sul superamento del fordismo Capitalismo disorganizzato (Lash), Scuola della regolazione (Aglietta, Boyer ), Competizione competitiva (Piore, Sabel) Industria Vs. Servizi avanzati Operai Vs. Impiegati Vs. Nuove professioni Nodo Vs. Rete Lungo termine Vs. Breve termine Identità fisse Vs. Identità mobili Protezione Vs. Attivazione Quali nuove direttrici generali del lavoro nelle società avanzate?
8 Quali nuove direttrici generali del lavoro nelle società avanzate? Ambiti della produzione e del lavoro Lavoro e Istituzioni Divisione internazionale del lavoro Occupabilità Terziario avanzato Politiche attive Conoscenza Principi di organizzazione della produzione e del lavoro Flessibilità Attivazione Outsourcing Professioni, identità lavorative, attori collettivi Professioni a-tipiche Desindacalizzazione Auto-organizzazione Precaria NB: ma il vecchio non sparisce!
Verso il post-fordismo e la società dei servizi
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