LA CONSULENZA TECNICA E LA PERIZIA IN MATERIA PENALE

Transcript

1 Cendon / Book PROCEDURA PENALE PROFESSIONAL LA CONSULENZA TECNICA E LA PERIZIA IN MATERIA PENALE Maria Tangari

2

3 Edizione GENNAIO 2015 Copyright MMXV KEY SRL VIA PALOMBO VICALVI (FR) P.I./C.F ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione, di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi.

4 Cendon / Book PEOCEDURA PENALE Professional LA CONSULENZA TECNICA E LA PERIZIA IN MATERIA PENALE Maria Tangari

5

6 L'autore Maria Tangari esercita la professione di avvocato a Parma, occupandosi prevalentemente di diritto di famiglia, diritto delle persone, minorile e penale. È mediatrice civile e commerciale e mediatrice familiare, iscritta all'a.i.me.f. (associazione italiana mediatori familiari). È socia dell'associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori (AIAF). È autrice di diverse pubblicazioni in materia. L Opera Dopo avere premesso generalissimi cenni sul procedimento penale e la tematica degli accertamenti tecnici in senso ampio, ci si sofferma sui dettagli della perizia e della consulenza tecnica in materia penale e sulla responsabilita penale del perito e del consulente tecnico.

7

8 INDICE Capitolo Primo PRINCIPI GENERALI 1. Cenni sul processo penale 2. Nozioni introduttive 3. I rilievi e gli accertamenti tecnico scientifici nella fase delle indagini preliminari Capitolo Secondo LA PERIZIA 1. Formalita preliminari al conferimento dell'incarico 2. Il conferimento dell'incarico e l'esecuzione della perizia 3. La risposta del perito ai quesiti 4. La valutazione della perizia Capitolo Terzo LA CONSULENZA TECNICA 1. La consulenza tecnica 2. La consulenza extraperitale 3. La consulenza tecnica quale mezzo di prova 4. L'obbligo di verita del consulente tecnico Capitolo Quarto LA RESPONSABILITA' PENALE DEL PERITO E DEL CONSULENTE 1. I reati del perito 2. I reati del consulente tecnico Bibliografia

9

10 Capitolo Primo PRINCIPI GENERALI La consulenza tecnica o la perizia vengono disposte quando vi è la necessità di svolgere indagini o acquisire dati o valutazioni che richiedono specifiche competenze tecniche, scientifiche o artistiche e quindi vi è la necessità di integrare le conoscenze del giurista (PM, difensore, giudice) con quelle di un esperto. APPLICAZIONI - È sempre più frequente il ricorso alla consulenza tecnica o alla perizia: calligrafica, cinematica, balistica, medico-legale, psicologica ASPETTI PROCESSUALI Bisogna distinguere, nell'ambito di questa grande famiglia, tra perizia e consulenza; tra consulenza tecnica endo-peritale ed extra-peritale; tra accertamento tecnico irripetibile e ripetibile. Per ciascun istituto sono previste differenti discipline, modalità operative, responsabilità per il tecnico incaricato, oltre che un differente peso processuale. ULTIME Secondo la sentenza Cass. pen. n /2014, al fine di valutare l'attendibilità di una teoria il giudice deve fare riferimento alle indagini dei consulenti che, tuttavia, devono avere delle fondamenta scientifiche. Di tale complessa indagine il giudice di merito è chiamato a dar conto in motivazione, esplicitando le informazioni scientifiche disponibili e fornendo razionale spiegazione, in modo completo e comprensibile a tutti, dell'apprezzamento compiuto. GIURISPRUDENZA Cass. pen., sez. I, 20 novembre 2013, n In tema di raccolta di materiale biologico, non è necessario ricorrere alla procedura prevista dall'art. 224 bis c.p.p. se il campione biologico sia stato acquisito in altro modo, con le necessarie garanzie sulla provenienza dello stesso e senza alcun intervento coattivo sulla persona. (Fattispecie nella quale la Corte ha ritenuto legittimo il prelievo di tracce biologiche da un mozzicone di sigaretta maneggiata e fumata dall'indagato, acquisito dalla polizia giudiziaria dopo che l'indagato medesimo l'aveva abbandonato). Cass. pen., sez. IV, 29 ottobre 2013, n In tema di reati concernenti le sostanze stupefacenti, il giudice non ha alcun dovere di procedere a perizia o ad accertamento tecnico per stabilire la qualità e la quantità del principio attivo di una sostanza drogante, in quanto, da un lato, egli può attingere tale conoscenza dalle diverse fonti di prova acquisite agli atti, e, dall'altro, grava sul pubblico ministero il rischio di mancata prova in ordine agli elementi a carico dell'imputato. Cass. pen., sez. VI, 26 settembre 2013, n Per accertare la natura di stupefacente 9