LA CASA DI DON BOSCO E

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1 LA CASA DI DON BOSCO E CASA CHE ACCOGLIE: Luogo in cui ciascuno è considerato come una persona C è una presenza che crea un clima Presenza amica e adulta Luogo dove ci sono proposte chiare, graduali, esigenti C è gioia e cordialità PARROCCHIA CHE EVANGELIZZA: Ambiente che si qualifica per i valori che vive e che propone Si offrono cammini di formazione e di catechesi Si aiutano i giovani a scoprire la propria vocazione nel mondo e nella Chiesa Dove si presenta un Dio simpatico CORTILE DOVE VIVERE L AMICIZIA E L ALLEGRIA: Musica, sport, teatro. Si vive lo spirito di famiglia Il cortile è il primo luogo di educazione SCUOLA CHE AVVIA ALLA VITA: Si crede al dialogo e al confronto Si educa al rispetto e alla partecipazione corresponsabile Si costruisce una personalità armonica, capace di elaborare un progetto di vita Punta alla formazione globale della persona 1. I tempi di don Bosco PREVENIRE NON REPRIMERE La vita di DB si snoda all interno del secolo XIX ( ) 1815: Congresso di Vienna: inizia l era moderna cerca di avviare un processo di restaurazione in Europa, dopo gli avvenimenti sconvolgenti della Rivoluzione francese e di Napoleone i fermenti messi in circolo in Europa (libertà, uguaglianza, fraternità) non potranno essere fermati A fine secolo il volto dell Europa sarà molto diverso. Fattori del cambio la rivoluzione industriale (a partire dall Inghilterra) sorgono nuovi stati, tra cui l Italia l espansione coloniale l emigrazione (dal 1840 al 1917 da 30 a 35 milioni di emigranti) pressione demografica (l Europa passa dal 180 milioni a 423 milioni: incremento del 150%) si accentua il pluralismo nei vari campi In ITALIA: gli elementi che favoriscono la trasformazione in campo 1

2 a. politico : la ritrovata unità nazionale (da 9 stati ad una nazione) e la fine del potere temporale dei Papi. Inizia con i moti rivoluzionari e poi le guerre di indipendenza 1861: Vittorio Emanuele II Re d Italia e 1870 Roma capitale b. religioso : per quanto riguarda la Chiesa cattolica I Papi del secolo Forte ripresa missionaria Concilio Vaticano I L enciclica Rerum novarum La proliferazione di nuove congregazioni (maschili e femminili) con finalità caritative, assistenziali, educative e missionarie. A Torino si susseguono 5 Arcivescovi: + Chiaveroti + Franzoni + Alessandro dei conti Riccardi + Lorenzo Gastaldi + Alimonda c. socio-economico : si passa da 18 a 34 milioni di abitanti la struttura resta quella agricola e artigianale forti differenze tra nord e sud povertà ovunque dal 1850 inizia in Piemonte una certa ripresa e soprattutto a Torino che passa da 65 a 330 mila abitanti forti migrazioni interne. Queste interesseranno DB d. culturale, educativo, scolastico : dopo il 1830 rinasce un certo interesse per la cultura. Il secolo XIX è il secolo pedagogico per eccellenza: Froebel, Pestalozzi, p. Girad, Montessori A Torino Ferrante Aporti 2. La realtà preventiva prima della formula Si tratta di cercare quanto di preventivo c è stato nei secoli precedenti. Silvio ANTONIANO: ( ) Dell educazione cristiana dei figlioli l opera più prestigiosa dal punto di vista pedagogico della Controriforma. S. Carlo Borromeo favorisce la nascita di quest opera, che fu certamente letta e conosciuta da s. Francesco di Sales. Appare per la prima volta l espressione buon cristiano e onesto cittadino (cfr DB!). Fine dell educazione è conoscere, amare Dio e obbedire ai suoi comandamenti Metodo dell educazione è l amore e il timore Soggetti: il padre cui spetta prospettare al figlio al bellezza della virtù e la bruttezza del vizio Alla madre un maggior senso di tenerezza e di pazienza Simile al compito del padre è quello del maestro Correzioni e castighi: occorre equilibrio, il giusto mezzo il ragazzo suole peccare per ignoranza e fragilità un mezzo efficace è il timor di Dio e il riconoscimento della bellezza della virtù Le cose fatte solo per timore non sono durevoli Occorre guadagnare il cuore Un attenzione speciale è data alla adolescenza (novità assoluta!), età pericolosissima per cui occorre un educazione preventiva nel tempo dell infanzia e della fanciullezza Le amicizie: mettere in guardia dai compagni viziosi e incoraggiare a stringere amicizie buone. Gli occhi della paterna diligenza vegliano su di lui. Etienne BINET ( ) compagno di scuola di Francesco di Sales (cui deve la sua vocazione e al quale è dedicato l ultimo capito del libro). Il suo è il metodo della bontà: Farsi amare, più che farsi temere La dolcezza è lo stile di Dio 2

3 3. Nascita di una formula: Sistema preventivo, sistema repressivo Iniziano a circolare nel 1800 in Francia all interno della discussione sulla libertà della scuola. Ecco alcuni protagonisti: POULLET Pierre Antoine ( ), animatore del Collegio di Senlis Se il collegio non è una famiglia non è nulla Collegio: esatta osservanza del regolamento, ordine, puntualità, obbedienza Famiglia: dai responsabili di richiede zelo, dedizione, vigilanza, presenza costante L importanza educativa del CUORE! È opera del cuore! Non basta che il male sia represso, bisogna che il bene si sviluppi DUPANLOUP Felix ( ). Scrive un libro De l éducation presente in traduzione italiana nella biblioteca dell Oratorio di DB e direttamente o indirettamente da lui conosciuta. Equilibrio tra prevenzione e repressione Educare esige prevenire (è quasi un sacerdozio!) C è nella descrizione del fanciullo un tratto che si trova spesso nel SP e nella letteratura di DB: l instabilità del fanciullo, da tenere presente sempre. MONFAT Antoine ( ), direttore del Collegio di Senlis (dove già aveva lavorato il Poullet). La sua direzione (di breve durata: 3 anni) coniuga la dolcezza e la forza: suaviter et fortiter. Numerosi i suoi scritti tra cui La pratica dell educazione cristiana che ebbe ripercussioni anche a Valdocco (se ne legge una parte nel 1882 durante una conferenza di tutti i salesiani). L impianto generale è ispirato a una visione cristiana della vita: il primo posto è per la fede su cui si fonda la formazione del cuore e della volontà (umana) e della mente (intellettuale). I mezzi che possiede l educatore sono il farsi temere, farsi rispettare, farsi amare Tre doveri degli Educatori verso gli alunni: amore, pazienza e rispetto. Dei castighi (DB) 1. solo dopo aver esaurito ogni altro mezzo 2. scegliere il momento favorevole 3. mai frutto di passione 4. lasciare la speranza del perdono 5. la pena deve essere giusta, moderata, proporzionata alla mancanza Ludovico PAVONI ( ) a Brescia. Forti analogie con DB: l Oratorio e la formazione professionale. Destinatari: i giovani dell infima classe. Il fine: l educazione integrale (personale e sociale, temporale ed eterna) La formula buoni cristiani e onesti cittadini è abituale nel contesto (Impero Asburgico) in cui lavora. Mezzi tipici dell azione preventiva: Religione e ragione Amore e dolcezza Vigilanza e assistenza Belle e salesiane le loro Costituzioni Ferrante APORTI ( ). Opera a Torino e lui e DB si conoscono e si incontrano. Concepisce l educazione come prevenzione e adotta il SP nell educazione, superiore a quello repressivo. Gli elementi costitutivi sono: assistenza, carità, amorevolezza, ragionevolezza, canto, ricreazione Guadagnarsi prima di tutto l affezione e la confidenza dei fanciulli I fanciulli amano chi li ama. Le scuole dell infanzia. Ebbe un forte influsso su DB. I BARNABITI e in modo speciale P. TEPPA Avvertimenti per gli educatori ecclesiastici della gioventù. Fu Rettore del Real Collegio Convitto di Moncalieri. 3

4 DB lo lesse e lo fece leggere ai suoi. Promuovere il bene e impedire il male L autorità morale dell educatore: Chi vuol essere rispettato deve essere sempre di animo pacato, tranquillo Procuri di farsi amare. Si vis amari, ama! Sono le basi del SP di DB. 4. La singolarità pedagogica di don Bosco L azione educativa di DB si intreccia con La sua attività assistenziale e benefica La cura pastorale per la salvezza delle anime L animazione spirituale delle comunità educative e religiose da lui fondate Tutta la sua vita ruota attorno a questi due fuochi: L AZIONE LA CONSACRAZIONE (p. 131: due splendide testimonianze di DB) Per il SP ne derivano due conseguenze: 1. esso non ha solo valenza pedagogica, ma possiede una chiara dimensione pastorale e spirituale 2. gli elementi pedagogici (anche di altri scritti) per essere ben compresi devono interagire quelli teologici, organizzativi, spirituali, giuridici, ascetici Il tutto va integrato nella viva personalità di DB e nella vita concreta delle istituzioni da lui fondate. Il miglioro esegeta degli scritti di DB è don Bosco stesso che crea, plasma e incarna la sua esperienza in istituzioni. Inoltre occorre tener conto dei tempi e dei contesti diversi in cui nascono gli scritti e le opere, che presentano notevoli differenze tra loro (tempi: ; Torino Francia sud Argentina ). Infine DB non ha affidato a nessuno scritto in particolare l esposizione della sua riflessione pedagogica, ma non c è scritto che non abbia un qualche rapporto con l educazione giovanile e popolare. M.O.!!! SINTESI BIOGRAFICA La biografia di don Bosco si può dividere in tre periodi: la 'preparazione' ( ); la delineazione dei tratti fondamentali della sua azione educativa ( ); il consolidamento organizzativo e 'teorico' delle sue istituzioni ( ). Si indicano i momenti più notevoli del suo itinerario di vita e di azione educativa (16 agosto) nasce nella località dei Becchi nel comune di Castelnuovo d Asti muore il padre intorno a Pasqua è ammesso alla prima comunione (febbraio) è garzone nella cascina Moglia (fino al tardo autunno 1829) riprende gli studi di lingua italiana e latina presso il sacerdote don Giovanni Calosso 1830 da dicembre frequenta la scuola comunale di Castelnuovo (Natale estate 1831) dal novembre è studente presso la scuola pubblica di Chieri entra nel Seminario di Chieri dove percorre gli studi di filosofia e teologia giugno, vigilia della festa della SS. Trinità, a Torino riceve l Ordinazione sacerdotale (novembre) entra nel Convitto ecclesiastico a Torino per lo studio pratico della morale e dell omiletica; riunisce e catechizza ragazzi e adulti (ottobre) è cappellano in una delle opere della marchesa Giulia di Barolo (maggio) (marzo): hanno luogo le peregrinazioni dell oratorio da S. Pietro in Vincoli ai Molini Dora, a casa Moretta, a prato Filippi. 4

5 1846 (12 aprile) l oratorio trova sede definitiva nella tettoia/casa Pinardi, nella periferia di Valdocco, dove in novembre don Bosco viene ad abitare con la madre; durante l inverno 1846/1847 hanno inizio le scuole serali (31 marzo) l arcivescovo mons. Fransoni, esule a Lione, nomina don Bosco 'direttore e capo spirituale' dell oratorio di s. Francesco di Sales, a cui sono 'uniti e dipendenti' gli oratori di s. Luigi e dell Angelo Custode inizia la pubblicazione delle Letture Cattoliche e apre un modesto laboratorio interno per calzolai è aperto il laboratorio dei legatori; a due chierici (tra cui il b. Michele Rua, che sarà il suo successore) e a due giovani (tra cui il futuro cardinal Giovanni Cagliero) don Bosco propone di sperimentare una forma associativa apostolica, germe della futura società salesiana; primi contatti col ministro Urbano Rattazzi; entra tra gli alunni di Valdocco s. Domenico Savio ( ) don Bosco compie il primo viaggio a Roma per sottoporre a Pio IX il suo progetto di società religiosa, consacrata ai giovani, e il primo abbozzo di Costituzioni viene completato il ginnasio (cinque classi); è istituita la compagnia di s. Giuseppe; la Società salesiana sorge come associazione religiosa privata e di fatto è inaugurato il primo istituto fuori Torino, a Mirabello Monferrato, sotto la direzione di don Rua, a cui per l occasione don Bosco indirizza una lettera, che costituisce il nucleo originario dei futuri Ricordi confidenziali (l istituto sarà trasferito a Borgo S. Martino nel 1870); ha inizio la costruzione della chiesa di Maria Ausiliatrice inizia la sua attività il collegio di Lanzo Torinese; Decretum laudis in favore della società salesiana don Bosco progetta la Biblioteca degli scrittori latini, che ha inizio nel 1866 col titolo Selecta ex latinis scriptoribus in usum scholarum è consacrata la chiesa di Maria Ausiliatrice (19 febbraio) la S. Sede approva la Società salesiana; è aperto il collegio di Cherasco; esce il primo volume della Biblioteca della gioventù italiana (nel 1885 arriverà al 204 e ultimo volume) viene assunto il collegio de nobili di Valsalice (Torino); è fondata la Congregazione religiosa femminile con il titolo di Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice le costituzioni della società salesiana vengono definitivamente approvate dalla Santa Sede l opera salesiana si estende all Europa (Francia, Spagna, Inghilterra) e al continente sudamericano (Argentina, Brasile, Uruguay, ecc.) con opere per emigranti, istituzioni scolasticoeducative, attività missionarie è approvata da Pio IX l associazione dei cooperatori e cooperatrici salesiani è celebrato il primo capitolo generale della Società di s. Francesco di Sales, seguito, vivente don Bosco, da altri tre: 1880, 1883, Nel 1877 si ha pure la pubblicazione delle pagine sul sistema preventivo e dei Regolamenti. In agosto ha inizio il Bollettino Salesiano don Bosco accetta di costruire la chiesa del S. Cuore a Roma: sarà consacrata nel (febbraio) ha inizio il collegio di Utrera in Spagna viaggio trionfale di don Bosco a Parigi penultimo viaggio a Roma (il 19 ); aprile-6 maggio: straordinarie accoglienze e permanenza in Spagna, a Sarrià-Barcellona (maggio) ultimo viaggio a Roma in occasione della consacrazione della chiesa del S. Cuore (martedì 31 gennaio, ore 4,45) don Bosco muore. Lettura del Sistema Preventivo 5

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