corso di architettura tecnica e tipologie edilizie LA LUCE, LA TECNICA Collezione Menil Houston Texas Renzo Piano

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1 Collezione Menil Houston Texas Renzo Piano LA LUCE, LA TECNICA 1

2 IL CONTESTO DEL PROGETTO La sede della Fondazione Menil è un centro di studio per una specifica collezione privata,composta da circa pezzi, con esposizioni che riguardano solo una selezione delle opere a rotazione. 2

3 L elemento che caratterizza il progetto è costituito dalle foglie che fungono da diffusori della luce naturale. 3

4 a.acc. 2011/2012 Esigenza specifica della committenza fu quella di ottenere un edificio di superficie adeguata alle collezioni da contenere, ma il cui impatto formale non mettesse in soggezione il visitatore. Per questo motivo i materiali delle chiusure verticali cercano un legame (materico e cromatico) con gli edifici dell intorno. L_15 4

5 a.acc. 2011/2012 L edificio si sviluppa su tre livelli, ma la collezione aperta al pubblico è esposta al solo piano terra. Nel piano interrato sono collocati laboratori e impianti, mentre al primo piano gli uffici e il deposito delle opere non accessibili al pubblico ma solo a ricercatori e studiosi. Le opere sono conservate in condizioni di oscurità e in atmosfera controllata. Una delle richieste esplicite della committenza era che tutte le opere esposte al pubblico potessero essere viste in luce naturale, e che si percepisse direttamente la mutazione del colore e dell intensità della luce nelle diverse ore della giornata. L_15 5

6 Il piano terra è quasi completamente illuminato in via zenitale. Le grandi sale ospitano le esposizioni temporanee, l ampio sistema di distribuzione longitudinale alloggi teche per l esposizione di oggetti di minore dimensione, oltre che il materiale illustrativo delle mostre. A questo livello sono collocati anche una biblioteca e le sale per lo studio degli allestimenti delle mostre e alcuni laboratori di restauro. 6

7 a.acc. 2011/2012 Sistemi di controllo climatico passivo. L_15 7

8 Schema di circolazione meccanica dell aria condizionata. L aria è immessa nella sale tramite griglie a pavimento, a bassissima velocità e a temperatura molto vicina a quella ambiente e estratta a soffitto, mediante canali che risultano quasi completamente nascosti dalle foglie. 8

9 Il primo schema costruttivo della foglia. L idea iniziale era quella di un elemento in ferro cemento curvo che riflettesse e diffondesse la luce naturale e quella artificiale nascosta e fornisse anche il sostegno diagonale per una travatura in reticolare in tubolari d acciaio. 9

10 Schizzo della vista frontale del sistema reticolare e delle foglie collaboranti all intradosso. 10

11 Vista frontale del sistema reticolare e delle foglie collaboranti all intradosso. 11

12 Particolare esecutivo finale di uno degli elementi strutturali in acciaio della copertura, realizzata integralmente con elementi progettati e fusi specificamente per questo edificio. 12

13 Schema assonometrico esploso del sistema strutturale reticolare e della foglia intradossale collaborante in ferro cemento. 13

14 Schizzo della soluzione finale del sistema tecnologico degli spazi espositivi. La geometria delle foglie intercetta quasi completamente la radiazione solare diretta e diffonde la luce riflessa sull elemento adiacente. 14

15 a.acc. 2011/2012 Disegno tecnico finale della soluzione adottata. Le travi reticolari sostengono gli elementi di chiusura in vetro con elevato effetto di filtraggio UV, più i condotti di areazione, nascosti alla vista dalle foglie stesse. Il pavimento è flottante in listelli di pino verniciati di nero. L_15 15

16 a.acc. 2011/2012 Esploso assonometrico della soluzione adottata. L_15 16

17 a.acc. 2011/2012 Esploso assonometrico della soluzione adottata. L_15 17

18 Fasi di fabbricazione della foglie : 1. Lo stampo in acciaio; 2. Collocazione dei ganci di ancoraggio alla struttura reticolare; 3. Rafforzamento della rete di ripartizione dei carichi in prossimità del gancio contro il punzonamento; Pulitura manuale della superficie intradossale della foglia prima di rimuoverla dallo stampo

19 Pier Luigi Nervi nel 1944 brevetta il ferrocemento 1972 Motonave La Giuseppa detta O masso Scafo in ferro cemento Armatura - Fasciame longitudinale Ø4 interasse 6 cm - Fascaime trasversale Ø4 interasse 6 cm - quattro strati di rete Ø1 con maglia 12x12 (0,8 kg/mq) disposta a sandwich Malta 10 quintali di cemento pozzolanico per 1 mc sabbia silicea 19

20 Ferro di getto duttile o ferro di getto nodulare Il materiale è caratterizzato dalla presenza di grafite sotto forma di noduli sferici. La forma sferoidale produce una minore concentrazione delle tensioni rispetto a quella lamellare. Le sfere rappresentano una elemento di arresto delle micro fessurazioni mentre. La grafite lamellare offre una via preferenziale nella formazione della cricca che porta alla rottura per schianto del pezzo sottoposto a fatica. 20

21 a.acc. 2011/2012 Consegna in cantiere delle foglie e assemblaggio delle strutture reticolari. L_15 21

22 Immagini di cantiere. 22

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25 Immagine di dettaglio della copertura. Le foglie sono state realizzate in Gran Bretagna in un cantiere navale che aveva esperienza nella realizzazione di scafi in ferro cemento. Il mix design del cls prevede l addizone di polveri di marmo bianco e di cemento bianco. Gli elementi in acciaio sono stati realizzati direttamente negli Stati Uniti, dal momento che il fornitore scelto originariamente in Gran Bretagna non fu in grado di produrre elementi conformi agli standard di qualità previsti dal progetto. 25

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27 Plastico della sala espositiva per la progettazione e la simulazione degli allestimenti. 27