MEGA Process Oriented & Risk Driven Solution
|
|
- Fulvio Biondi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MEGA Process Oriented & Risk Driven Solution Solvency 2012 La Roadmap verso la Risk Based Insurance Risk Appetite Framework: una possibile declinazione operativa
2 Agenda dell intervento 5 20 Risk Appetite: Introduzione all approccio; Risk Management Framework & Risk Appetite. Risk Appetite Framework: Una possibile soluzione operativa; L utilizzo in chiave Risk Appetite & Risk Culture delle soluzioni MEGA 2
3 Risk Appetite Il Risk Appetite: rappresenta l ammontare complessivo del Rischio che la Compagnia è disposta ad accettare per raggiungere i suoi obiettivi di Business (COSO); costituisce l ammontare e la tipologia di Rischio che la Compagnia è in grado di gestire, sostenere o rifiutare (ISO31000); è il livello di incertezza che un investitore è in grado di accettare rispetto ad eventuali cambiamenti negativi che possono intervenire nel proprio business. Lo sviluppo di un framework per il Risk Appetite si appoggia su un modello di Governance Integrato che prevede: un adeguata incentivazione del management; la definizione di un linguaggio comune relativo al Risk Appetite; lo sviluppo di una specifica infrastruttura IT. Coerentemente con la Business Strategy, la Compagnia può: Definire l ambito operativo significativo attraverso l individuazione di una Risk Preference; Effettuare assessment e simulazioni in ottica finanziaria sul perimetro rilevante. Il Risk Appetite Framework rappresenta, pertanto, uno degli elementi del più esteso Risk Management Framework, del quale utilizza parte degli strumenti e di cui costituisce uno dei principali capisaldi. 3
4 Risk Management Framework & Risk Appetite Con l obiettivo di costruire un percorso operativo che permetta di realizzare un possibile Risk Appetite Framework, si identificano i punti di contatto tra il Risk Management Framework e le principali linee guida del Risk Appetite. Formalizzare il proprio Risk Appetite Framework permette, inoltre, di diffondere all interno della Compagnia la cultura, in termini di comprensione e trattamento del rischio, che è alla base del pillar II di Solvency. Governance Dichiarazioni chiare da parte del Board sulla guidelines relative al Risk Appetite Identificazione di una mappa dei rischi rilevanti Identificazione degli indicatori finanziari di riferimento Analisi Rischi Assessment Risk Assessment effettuati su base ordinaria e straordinaria per identificare nuovi rischi o variazioni alla mappa dei rischi esistente Valutazione Rischi Quantificazione ed Aggregazione Esecuzione di attività di quantificazione per effettuare le valutazioni quantitative Aggregazione delle informazioni in ottica bottom up Assegnazione delle priorità operative Raccolta dati storici e simulazione Monitoraggio e Reporting Identificazione ed aggiornamento del framework dei controlli che permetta di soddisfare il target a livello di risk appetite Monitoraggio delle performance complessive per identificare gli scostamenti (indicatori quantitativi e qualitativi) Gestione delle azioni correttive Monitoraggio 4
5 Agenda dell intervento 5 20 Risk Appetite: Introduzione all approccio; Risk Management Framework & Risk Appetite. Risk Appetite Framework: Una possibile soluzione operativa; L utilizzo in chiave Risk Appetite & Risk Culture delle soluzioni MEGA. 5
6 Risk Appetite FW: una possibile soluzione operativa MEGA ha realizzato la sua Soluzione seguendo un approccio di tipo process-oriented e risk driven, che permette di indirizzare l azione di controllo orientando le attività aziendali sulle aree più critiche. Nell identificare la possibile soluzione si è cercato di identificare le declinazioni di tematiche quali: la modalità di riconduzione dei target di Gruppo alle eventuali controllate; il possibile trade off operativo tra approcci all analisi di tipo Top-Down o Bottom-Up. Individuazione mappa dei rischi (Risk Preference) Definizione del Risk Appetite Esecuzione Assessment e calcolo indicatori Analisi degli scostamenti e gestione piani d azione Analisi dell ambito operativo Identificazione del capitale a rischio atteso Esecuzione Risk Assessment Verifica degli scostamenti su VaR/SCR Identificazione alberature (IRSA), rischi e controlli per processo Suddivisione del valore complessivo per Business Line Individuazione heatmap per Business Line/Società Individuazione rischi critici a partire dalle heatmap Differenziazione dell alberatura in funzione delle Business Lines di competenza Individuazione del capitale per processo Esecuzione simulazione su Capitale a rischio Individuazione ed implementazione azioni correttive 6
7 Individuazione Mappa dei Rischi Le principali fasi che portano all individuazione della mappa dei rischi sono: a. Identificazione aree di business in ambito e, in approccio Top-Down, link delle stesse con i processi rilevanti; In riferimento all alberatura IRSA, il livello di processo a cui posizionare l analisi può variare, indicativamente, il terzo ed il quinto; Nel caso di Gruppi, differenziazione delle linee di business relative alle diverse controllate ed identificazione dei processi in ambito per ognuna; b. Identificazione dei rischi e dei relativi fattori di rischio; c. Pre-assessment basato sui dati storici ed identificazione dei rischi storicamente rilevanti; d. Predisposizione di un documento di sintesi che riporti il dettaglio dei rischi in ambito per il proprio business. Tale documento deve essere approvato dal Board e deve contenere la declinazione per le eventuali controllate; Una volta ottenuta l approvazione da parte del Board, il documento viene inviato ai CdA delle controllate; Eventuali variazioni richieste dalla controllate vengono integrate all interno del documento di gruppo dopo essere state sottoposte ad uno specifico iter approvativo. 7
8 Individuazione Mappa dei Rischi Risk monitoring: profilo di rischio per area di business / alberatura di processo Distribuzione dei rischi per Entità / Business Line Valore aggregato ICAAP per Unità Organizzativa/Tipologia di rischio 8
9 Definizione del Risk Appetite Le principali fasi che portano alla definizione del Risk Appetite, fase il cui obiettivo è identificare gli indicatori rilevanti ed i relativi valori target, sono: a. Estrazione dati di bilancio relativi al capitale; b. Predisposizione dei dati storici, relativi ai valori target dei rischi in ambito ed ai livelli di capitale; c. Individuazione indicatori significativi: tali indicatori potrebbero variare al variare del business della Compagnia o del modello utilizzato per rispondere all adeguatezza del requisito di capitale; d. Individuazione dei valori target per gli indicatori significativi; e. Stesura documento relativo al Risk Appetite Framework, con le relative declinazioni per le controllate; Le declinazioni possono essere svolte a partire dall ambito (Business Lines di competenza per la singola controllata), con eventuali aggiustamenti di tipo qualitativo; f. Approvazione del documento a livello di Gruppo e di singoli CdA. 9
10 Esecuzione Assessment Le principali fasi necessarie per l esecuzione degli assessment sui Rischi, a partire dai quali vengono ricalcolati gli indicatori rilevanti, sono: a. Fase di assessment effettuata sui rischi inclusi nella mappa dei rischi rilevanti; b. Tale assessment può essere svolto in modalità self o non self e richiede le seguenti informazioni: Ove possibile si chiede all assessor di valutare il rischio assoluto ed i presidi di controllo, in modo tale da ottenere il rischio residuo, ma avere chiara indicazione dell efficacia dei controlli posti in essere a mitigazione del rischio stesso; Si chiede una valutazione della frequenza attesa, in termini di numero di eventi attesi; Con l obiettivo di ottenere un set di dati utile alla simulazione statistica del Value at Risk, si chiede una valutazione, in ottica prospettica, del caso peggiore che si possa, secondo l assessor, manifestare; c. A partire dai dati forniti si procede con l attività di quantificazione e di aggregazione: a. Si costruisce la heat-map di riferimento evidenziando i rischi critici; b. Si procede, attraverso l utilizzo di un algoritmo di aggregazione, all identificazione delle curve che meglio approssimano i valori forniti e si procede con la simulazione statistica relativa all assorbimento di capitale; c. Le logiche di aggregazione dei rischi seguono quanto definito per i diversi indicatori. 10
11 Esecuzione Assessment Risk Assessment! Risk 1! Risk 2! Risk 3 Misura centralizzata del rischio inerente/assoluto Misura distribuita del rischio per i referenti di processo 11
12 Analisi degli Scostamenti Gli scostamenti vengono identificati in termini di: a. Requisito di capitale simulato in base ai risultati dell assessment; Nel caso in cui il requisito di capitale relativo alle diverse Business Unit, e disaggregato a livello di singola controllata, presenti uno scostamento superiore al range di tolleranza definito nel documento di Risk Appetite, si procede all analisi dei rischi critici; Tali rischi sono: I. Rischi con una esposizione residua elevata; II. Rischi con una esposizione assoluta elevata; III. Rischi con una frequenza alta. b. Linee di business i cui risultati sono fuori dai range target. In caso di scostamenti si procede con l identificazione delle azioni di mitigazioni, eventualmente implementate, attraverso piano d azione specifici, e con l esecuzione, a valle, di assessment straordinari di verifica. 12
13 Analisi degli Scostamenti Distribuzione delle perdite e degli eventi di rischio, aggregata per BL/ET Requisito di capitale: Simulazione relativa ai dati di scenario/rischi/storico raccolti 13
14
Approccio alla gestione del rischio
Patrocinio Il futuro dei sistemi di gestione, la nuova ISO 9001 per una qualità sostenibile Approccio pratico alla gestione del rischio Castel San Pietro Terme, 20 ottobre 2016 1 Agenda 1 ISO 9001:2015
DettagliI REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015
I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO 9001 Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti
DettagliPercorso professionalizzante per la Compliance in banca
www.abiformazione.it Percorso professionalizzante per la Compliance in banca Compliance / Corsi Professionalizzanti La nuova edizione del Percorso Professionalizzante è stata riformulata secondo l orientamento
DettagliCyber Security LA COMPLIANCE CON LE NUOVE RICHIESTE DELLA CIRCOLARE FINMA 2008/21
Cyber Security LA COMPLIANCE CON LE NUOVE RICHIESTE DELLA CIRCOLARE FINMA 2008/21 Il supporto di Advanction in risposta alle nuove richieste della Normativa finalizzate a migliorare la sorveglianza e la
DettagliUna metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni
Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni La norma UNI CEI ISO 27001 (Sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni Requisiti), recentemente pubblicata in nuova
DettagliL orientamento della cultura aziendale verso gli obiettivi di compliance.
L orientamento della cultura aziendale verso gli obiettivi di compliance. La leva della formazione per promuovere una cultura improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle norme Carlo
DettagliIl Framework del Risk Appetite in UniCredit Coinvolgimento del Top Management e Sfide operative
Il Framework del Risk Appetite in UniCredit Coinvolgimento del Top Management e Sfide operative Giovanni Albanese UniCredit Group, Head of Group Credit Risk ABI, Convegno Basilea 3 2013 Roma, 28 Giugno
DettagliCOMPLIANCE PROCESS IN BANKING GROUPS
PROCESS IN BANKING GROUPS Analisi e organizzazione dei processi e degli strumenti organizzativi per le Funzioni di Compliance nei gruppi bancari Sommario 1 Il Framework della Compliance Il supporto offerto
DettagliContenuto minimale della Relazione ORSA per il Supervisore
ALLEGATO 3 del Regolamento ORSA Contenuto minimale della Relazione ORSA per il Supervisore Contenuto minimale della Relazione ORSA dell impresa per il Supervisore (cd. ORSA Supervisory Report) Nella relazione
DettagliRischi dell informatica e scelte di trasferimento
Milano 26/05/2009 Rischi dell informatica e scelte di trasferimento Paolo Scalzini Insurance & Risk Manager A. Menarini I.F.R. Srl Introduzione L obiettivo della presentazione è fornire una panoramica
DettagliSoluzioni IT per la gestione integrata dei Rischi
Alla luce di Solvency II Dott. Agostino Carta Senior Account Società Opentech Società servizi specializzata in Soluzioni GRC Certificata ISO 9001 in: Servizi sviluppo software Servizi professionali Formazione
DettagliOperations Management Team
Operations Management Team www.omteam.it 1 OPERATIONS MANAGEMENT TEAM: un approccio scientifico per soluzioni pratiche Process Analysis & Improvement www.omteam.it 2 L Operations Management Team Nasce
DettagliDalla. misurazione alla gestione del rischio operativo. Prof.ssa Simona Cosma Università di Lecce
Dalla misurazione alla gestione del rischio operativo Prof.ssa Simona Cosma Università di Lecce 1 Contenuti Quadro di riferimento Aspetti da presidiare La relazione tra misurazione e gestione 2 Quadro
DettagliIntervento del Dott. Ruggero Battisti, Socio Fondatore Global Management Group S.r.l.
Organizatione & Financial Business Advisors ORGANIZATION & FINANCIAL BUSINESS ADVISORS INVESTIMENTI ALTERNATIVI E PRESIDIO DEI RELATIVI RISCHI Intervento del Dott. Ruggero Battisti, Socio Fondatore Global
DettagliLa nuova ISO 9001 del 2015: meno forma e più sostanza
Patrocinio La nuova ISO 9001 del 2015: meno forma e più sostanza Bologna, 3 dicembre 2015 1 La nuova ISO 9001 del 2015: meno forma e più sostanza L evoluzione dell Enterprise Risk Management, da strumento
DettagliLa governancedi SolvencyII: Risk Management e Funzione Attuariale
La governancedi SolvencyII: Risk Management e Funzione Attuariale AGENDA Compiti della Funzione Attuariale e del Risk Management Ambiti di interazione Possibili strutture organizzative 2 AGENDA Compiti
DettagliIl sistema di reporting per gli organi di vertice delle compagnie assicurative: gli effetti di Solvency 2 e Regolamento 20 sulla governance
ATTIVITA DI RICERCA 2015 Il sistema di reporting per gli organi di vertice delle compagnie assicurative: gli effetti di Solvency 2 e Regolamento 20 sulla governance PROPOSTA DI ADESIONE 1 TEMI E OBIETTIVI
DettagliIntroduzione ai lavori. Kick-off e introduzione ai lavori. Quarto Incontro. Il sistema di Governance Milano, 23 Giugno 2010 Milano, 24 marzo 2010
Introduzione ai lavori Quarto Incontro Kick-off e introduzione ai lavori Il sistema di Governance Milano, 23 Giugno 2010 Milano, 24 marzo 2010-1 - Agenda Il Sistema di Governance Point of view Deloitte
DettagliFIDITALIA S.p.A. III PILASTRO DI BASILEA 2. Informativa al pubblico sui requisiti patrimoniali individuali al 31 dicembre 2012
FIDITALIA S.p.A. III PILASTRO DI BASILEA 2 Informativa al pubblico sui requisiti patrimoniali individuali al 31 dicembre 2012 INTRODUZIONE La normativa prudenziale per gli Intermediari Finanziari è disciplinata
DettagliIL BUSINESS PLAN DI RETE. Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015
IL BUSINESS PLAN DI RETE Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015 1 Agenda Perché redigere un business plan di Rete? Obiettivi e destinatari della Guida Gruppo di lavoro Rapporto Rete d Impresa
DettagliApproccio operativo per la redazione del Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231
STUDIO FABIO FADA BUSINESS RISK SERVICES REVIND Approccio operativo per la redazione del Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 Dott. Fabio Fada Dottore
DettagliAssicurazioni Generali S.p.A. La presentazione è stata realizzata da Assicurazioni Generali ed è riservata esclusivamente ai soci CeTIF.
GRUPPO GENERALI L evoluzione del sistema dei controlli verso una gestione integrata dei rischi Assicurazioni Generali S.p.A. La presentazione è stata realizzata da Assicurazioni Generali ed è riservata
DettagliIl processo ERM: metodologie, strumenti, strategie di riduzione e controllo dei rischi a cura del Dott.RobertoMuscogiuri 16/06/2016
Il processo ERM: metodologie, strumenti, strategie di riduzione e controllo dei rischi a cura del Dott.RobertoMuscogiuri 16/06/2016 Rischio 1 Rischio 2 Rischio Rischio j Rischio j+1 Rischio j+k Rischio
DettagliSistemi di Controllo Interno e presidio dei rischi aziendali nelle Banche e nelle Assicurazioni
Organization & Financial Business Advisors AUDIT & ORGANIZATIONAL SERVICES Sistemi di Controllo Interno e presidio dei rischi aziendali nelle Banche e nelle Assicurazioni Intervento del Dott. Ruggero Battisti,
DettagliPercorso professionalizzante Risk management in banca
www.abiformazione.it Percorso professionalizzante Risk management in banca Risk management / Corsi Professionalizzanti La capacità di individuare, valutare e gestire i rischi sottesi al business bancario
DettagliPercorso professionalizzante Risk management in banca
www.abiformazione.it Percorso professionalizzante Risk management in banca Risk management / Percorso professionalizzante La capacità di individuare, valutare e gestire i rischi sottesi al business bancario
DettagliLa mitigazione del rischio operativo:
La mitigazione del rischio operativo: L utilizzo del framework di ORM per la gestione e attribuzione del rischio Giugno 2012 Agenda 2 1. Premessa 2. Il modello organizzativo di ORM in Bancoposta 3. Gli
DettagliFASI DI PROGETTAZIONE DELL ASSESSMENT
FASI DI PROGETTAZIONE DELL ASSESSMENT Chi siamo HR RiPsi nasce come divisione specializzata di Studio RiPsi grazie alla collaborazione di Psicologi e Direttori del Personale che hanno maturato consolidata
DettagliORDINE DEGLI ATTUARI
La Funzione Attuariale in ottica Solvency 2 Coordinamento, gestione e controllo in materia di riserve tecniche A. Chiricosta Roma, 1 luglio 2014 Agenda Indicazioni dalla Lettera al mercato applicazione
DettagliPIANO DI AUDIT RISK BASED APPROCCIO METODOLOGICO
18 ottobre 2012 PIANO DI AUDIT RISK BASED APPROCCIO METODOLOGICO Marco Cossutta (Partner) Fabio Meda (Manager) 1 Il processo di gestione dei rischi La definizione e il raggiungimento degli obiettivi aziendali
DettagliKit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3.
Premessa Il sistema di gestione per la qualità conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 9001:2015 dovrebbe essere implementato nell ordine di seguito indicato, che riporta le clausole della norma
DettagliWeb solution per l organizzazione aziendale. Giugno 2017
Web solution per l organizzazione aziendale Giugno 2017 Contesto (1 di 2) Il management ed il personale di un'impresa efficiente deve poter interagire, nella operatività quotidiana, agevolmente e correttamente
Dettagli*** Terzo pilastro dell accordo di Basilea II / Basilea III
Informativa al pubblico in materia di adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali
DettagliRISULTATI SURVEY LA GESTIONE DEL RISCHIO COME PRESUPPOSTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI DI LUNGO TERMINE
RISULTATI SURVEY LA GESTIONE DEL RISCHIO COME PRESUPPOSTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI DI LUNGO TERMINE LA SURVEY La Survey sulla Gestione del Rischio, come strumento per il conseguimento
DettagliGestione dell integrazione del progetto. Luigi De Laura, PMP, PE, PMI Central Italy Chapter Branch Toscana director
Gestione dell integrazione del progetto Luigi De Laura, PMP, PE, PMI Central Italy Chapter Branch Toscana director 1 Gestione dell integrazione del progetto La gestione dell integrazione di progetto include
DettagliCompetence Center CeTif Solvency II ORSA in Unipol Gruppo Finanziario
Competence Center CeTif Solvency II ORSA in Unipol Gruppo Finanziario Milano, 28 aprile 2010 Risk Management Premessa Solvency II definisce un nuovo regime di solvibilità che conferisce, rispetto al regime
DettagliOggetto: Solvency II - ulteriori indicazioni per l avvio della fase di pre-application di un modello interno
SERVIZIO STUDI SEZIONE AFFARI INTERNAZIONALI Roma 19 maggio 2010 Prot. n. 07-10-000136 All.ti n. 2 Alle Imprese di assicurazione con sede legale in Italia LORO SEDI Oggetto: Solvency II - ulteriori indicazioni
DettagliGestione del rischio clinico nelle rete Onco Ematologica Piemontese
Gestione del rischio clinico nelle rete Onco Ematologica Piemontese Assessment sull applicazione della raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici nell ambito
DettagliOfferta di servizi consulenziali alle società di calcio professionistico Labet Srl. All rights reserved.
Offerta di servizi consulenziali alle società di calcio professionistico 1 Labet: i settori di intervento nel calcio professionistico 1. ASSISTENZA NEGLI ADEMPIMENTI RELATIVI ALL OTTENIMENTO DELLA LICENZE
DettagliProcedure relative al sistema di controllo interno sull informativa finanziaria
ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande della presente sezione Controllo interno sull
DettagliBusiness Continuity: criticità e best practice
Business Continuity: criticità e best practice Workshop CeTIF: la gestione dell operatività bancaria Milano, 13 aprile 2005 Chiara Frigerio, CeTIF - Università Cattolica di Milano www.cetif.it 1 Dipartimento
DettagliPerformance Delivered: il cruscotto direzionale implementato nell azienda sanitaria. 5 Convegno Nazionale. Federico Lega, Università Bocconi
Performance Delivered: il cruscotto direzionale implementato nell azienda sanitaria Federico Lega, Università Bocconi 5 Convegno Nazionale Milano, 23 maggio 2016 1 Agenda Il punto di partenza: il cruscotto
DettagliPercorso professionalizzante Internal audit in banca
www.abiformazione.it Percorso professionalizzante Internal audit in banca Internal audit / Corsi Professionalizzanti Gli specialisti della Funzione Internal Audit operanti presso le banche e gli intermediari
DettagliL esperienza di ecobudget nel Comune di Bologna
Strumenti per il governo sostenibile dell ambiente urbano dopo Aalborg - Ravenna 22 ottobre 2004 L esperienza di ecobudget nel Comune di Bologna Dott. Marco Farina Arch. Cristina Garzillo Ing. Raffaella
DettagliIl nuovo SREP L approccio del Gruppo BPER
Il nuovo SREP L approccio del Gruppo BPER Relatore: Marco Zecchini, Direzione Rischi di Gruppo 24/6/2015 L approccio del Gruppo BPER al nuovo SREP Principali Milestones 2014/2015 (1/2) Gennaio 2014 Fusione
DettagliRisk management, gestione del capitale e controlli interni
Risk management, gestione del capitale e controlli interni Agenda Il capitale a copertura dei rischi Capitale a rischio, capitale disponibile e pianificazione del capitale Il problema dell integrazione
DettagliLinee Guida per l Assicurazione della Qualità nella Ricerca
Linee Guida per l Assicurazione della Qualità nella Ricerca Premessa L Università di Ferrara stabilisce, dichiara e persegue adeguate politiche della ricerca, monitora in che misura tali politiche siano
DettagliRisk Management e massimizzazione del valore degli NPL
Risk Management e massimizzazione del valore degli NPL Gestione Strategica, Governo e anche in considerazione delle Linee Guida BCE Convention Aifirm ll Sistema Bancario dopo la Crisi Finanziaria e la
DettagliL approccio alla gestione integrata dei processi e dei controlli in BPB
L approccio alla gestione integrata dei processi e dei controlli in BPB Milano, 23 Maggio 2013 Franco Nardulli Resp. Linea Risorse Organizzative 1 AGENDA 1 Il Gruppo Banca Popolare di Bari 2 Il Progetto
DettagliSolvency II terzo pilastro Roma, 13 luglio 2016
Solvency II terzo pilastro Roma, 13 luglio 2016 Lucilla Caterini Grossi Indice Bilancio contabile vs bilancio di vigilanza Solvency II Terzo pilastro Solvency II: reporting pubblico vs reporting per il
DettagliMetodologia per l analisi dei requisiti. Analisi dei processi aziendali. Business System Planning. I processi aziendali
Studio di fattibilità Business System Planning dott.ssa Enrica Gentile a.a. 2003-2004 Permette di: hiarire e comprendere le richieste di progetto Valutare la fattibilità del progetto Lezione n.11 ott.ssa
DettagliSicuramente www.clusit.it
Sicuramente www.clusit.it L applicazione degli standard della sicurezza delle informazioni nella piccola e media impresa Claudio Telmon Clusit ctelmon@clusit.it Sicuramente www.clusit.it Associazione no
DettagliWorkshop Approccio Risk Based e Sistema Qualità
Workshop Approccio Risk Based e Sistema Qualità Congresso GIQAR 18 20 maggio 2016 (Parma) 1 Guidance FDA (August 2013) «Guidance for Industry: Oversight on Clinical Investigations A Risk Based Approach
DettagliAcque potabili: la rete per la qualità
Seminario Acque potabili: la rete per la qualità Verso un sistema integrato di sorveglianza, monitoraggio e gestione del rischio: il modello Water Safety Plans Tolmezzo, 12 maggio 2016 T.d.P. Claudia STEFANUTTI
DettagliAspetti evolutivi dei sistemi di controllo: l'esperienza di BancoPosta e Poste Italiane
Aspetti evolutivi dei sistemi di controllo: l'esperienza di BancoPosta e Poste Italiane Milano 17 giugno 2008 Roberto Russo Responsabile Revisione Interna BancoPosta Versione:1.0. Premessa 2 L evoluzione
DettagliStrategia e auditing aziendale (Strategie finanziarie e risk management)
Strategia e auditing aziendale (Strategie finanziarie e risk management) Giuseppe Marzo Università di Ferrara mrzgpp@unife.it Anno Accademico 2015-2016 LA GESTIONE DELLE OPZIONI REALI La gestione delle
DettagliFORWARD LOOKING ASSESSMENT OF OWN RISK:
FORWARD LOOKING ASSESSMENT OF OWN RISK: GLI ULTIMI SVILUPPI DI SOLVENCY II Le nuove linee guida per il Sistema di Governance Antonia Di Bella Trieste, 15 maggio 2014 1 Titre de la présentation AGENDA 1.
DettagliModello del Sistema organizzativo
Modello del Sistema organizzativo 1 Modello organizzativo Obiettivo principale della banca Gestire il rischio di non conformità alle norme (sana gestione) Rischio di svolgimento dei processi in maniera
DettagliRischio di mercato Quantitativa No. Rischio di cambio Quantitativa No. Rischio di concentrazione Qualitativa Sì
Tavola 1 Adeguatezza patrimoniale al 30/06/2015 (valori in unità di euro) qualitativa (a) Descrizione dell informazione Sintetica descrizione del metodo adottato dall intermediario nella valutazione dell
DettagliData Governance: linee guide operative e tecniche per il governo della qualità dei dati
ATTIVITA DI RICERCA 2015 Data Governance: linee guide operative e tecniche per il governo della qualità dei dati PROPOSTA DI ADESIONE 1 TEMI E MOTIVAZIONI I temi introdotti dalla Circolare 263 in tema
DettagliINFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2016
INFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2016 Marzo 2017 1. PREMESSA Il Consiglio di Amministrazione è tenuto a rendere
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna
DettagliINFORMATIVA AL PUBBLICO
INFORMATIVA AL PUBBLICO al 31.12.2008 Pagina 1/7 INDICE Premessa... 3 Note... 4 Elenco delle tavole informative... 5 Tavola 3: Composizione del patrimonio di vigilanza...5 Tavola 4: Adeguatezza patrimoniale...7
DettagliComunità di pratica Nedcommunity Risk management, piano strategico e organi di governo: business case
Making the traveller s day better Comunità di pratica Nedcommunity Risk management, piano strategico e organi di governo: business case Milano, 2 Luglio 204 Group Enterprise Risk Management Contenuto del
DettagliUn programma intelligente a supporto delle decisioni: il caso BCC di Roma
Un programma intelligente a supporto delle decisioni: il caso BCC di Roma Rossano Giuppa Responsabile Pianificazione e Gestione Rischi Banca di Credito Cooperativo di Roma Roma, 12 novembre 2004 ABI Palazzo
DettagliCooperative Compliance & Delega Fiscale
Cooperative Compliance & Delega Fiscale Tax Risk Management per le imprese internazionali Milano, 27 Maggio 2014 Giuseppe Zingaro AGENDA La Legge di delega fiscale Il progetto di adempimento collaborativo
DettagliOrganizzare per Crescere
Life cycle continuous improvement Il contesto La rapida evoluzione dei mercati, il progredire delle tecnologie, la concorrenza rafforzata dal periodo di crisi e la crescita delle esigenze dei clienti creano
DettagliAREA C: SISTEMI INTEGRATI
AREA C: SISTEMI INTEGRATI Codice Titolo Ore C01 Formazione in merito al Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN 28 ISO 9001 C02 Internal Auditing secondo la linea guida UNI EN ISO 19011:2012 28 C03 Formazione
DettagliI sistemi di Pianificazione e Controllo. Emilio Botrugno
1 I sistemi di Pianificazione e Controllo 1 2 3 4 3 L azienda come generatrice di VALORE Fornitori Clienti INPUT ATTIVITÀ 1 ATTIVITÀ 2 ATTIVITÀ n OUTPUT RISORSE utilizzate: - materiali - persone - servizi
DettagliProgetto di Business Management. Milano
Milano Alcune premesse Il sistema di controllo di gestione e della rappresentazione ed essa collegata (report di periodo) ha bisogno di trovare «adeguatezza» rispetto alla tipologia di impresa; Tuttavia
DettagliLA FUNZIONE COMPLIANCE DI UNICREDIT
LA FUNZIONE COMPLIANCE DI UNICREDIT Evoluzione e nuove sfide Graziella Capellini, Head of Italy Roma, 11 Novembre 2010 La in UniCredit è A il frutto di una evoluzione B che continua nel tempo C Business
DettagliMISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE
MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE CAPITOLO 1 _ FINALITÀ E DEFINIZIONI 1) Finalità La performance è misurata e valutata con riferimento all Azienda nel suo complesso,
DettagliDiagnosi energetica o certificazione ISO 50001: saper scegliere consapevolmente
Diagnosi energetica o certificazione ISO 50001: saper scegliere consapevolmente ENERGIA Da problema Ad opportunità STRUMENTI per ottimizzare i costi dell energia AUDIT ENERGETICO NORMA ISO 50001 Sistemi
DettagliLa Sostenibilità nel Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane
La Sostenibilità nel Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Lorenzo Radice Roma, 4 giugno 2014 La Sostenibilità «Lo Sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere
DettagliTÜV Rheinland Italia
TÜV Rheinland Italia TÜV Rheinland Italia 1997 Founded to ensure the safety in the Italian market 2015 TÜV Rheinland Italy Business Stream 01 02 03 04 Business Stream Industrial Business Stream Mobility
DettagliImplementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo
Divisione Organizzazione Aziendale L insieme di uomini, mezzi e tecnologie, dev essere orchestrato in logiche di efficienza L ottimizzazione dei processi aziendali responsabilità, procedure di governo
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 AREA COMUNE SERVIZI PER LE IMPRESE Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale
Dettagli21 Settembre Torino RiskiaTo. Le nuove sfide dell ERM: la gestione integrata dei rischi aziendali a cura di Luisella RAVERA e Fabio GHI
21 Settembre Torino RiskiaTo Le nuove sfide dell ERM: la gestione integrata dei rischi aziendali a cura di Luisella RAVERA e Fabio GHI Risk Management Linee Guida e Normativa Codice Civile Art. 2428 (La
DettagliTecnica bancaria programma II modulo
Tecnica bancaria programma II modulo Università degli Studi di Trieste Facoltà di Economia e Commercio Deams Dipartimento di Economia Aziendale Matematica e Statistica Tecnica Bancaria 520EC Marco Galdiolo
DettagliRischio Operativo. IT, Model & Conduct Risk Aree di sovrapposizione e possibili approcci metodologici. Roma, 21 Giugno 2016
Operativo IT, Model & Conduct Risk Aree di sovrapposizione e possibili approcci metodologici Roma, 21 Giugno 2016 1 Agenda Operativo q Principali componenti q Principali aree di sovrapposizione (IT, Model
DettagliUrban Transport Roadmaps
Urban Transport Roadmaps Strumento a supporto dello sviluppo di politiche di trasporto e mobilità sostenibile Webinar di formazione a cura di Francesca Fermi TRT Trasporti e Territorio Agenda Presentazione
DettagliPIANIFICAZIONE STRATEGICA & RISK REPORTING
PIANIFICAZIONE STRATEGICA & RISK REPORTING RISULTATI 2016 Andrea Scribano 26.01.2017 IN COLLABORAZIONE CON SDA Bocconi CDR - Claudio Dematté Research Division IL PERCORSO DAL 2011 AD OGGI Modelli di calcolo
DettagliIL GREEN PUBLIC PROCUREMENT IN PROVINCIA DI BERGAMO
IL GREEN PUBLIC PROCUREMENT IN PROVINCIA DI BERGAMO Dr.ssa AnnaMaria Bentivoglio Dr.ssa Monica Giusto Consulenti Provincia di Bergamo Perugia, 20 settembre 2010 Sommario Applicazione del GPP in Provincia
DettagliIl ruolo dei controlli nella gestione del rischio di frode
Il ruolo dei controlli nella gestione del rischio di frode Questo materiale didattico rientra nell ambito dei Percorsi e-learning di alta formazione specialistica del Progetto Esperi@ - Rafforzamento della
DettagliLa costruzione del Repository dei processi a supporto dello sviluppo organizzativo
La costruzione del Repository dei processi a supporto dello sviluppo organizzativo Banca Popolare di Milano Milano, 18 maggio 2004 Agenda La costruzione del Repository Gli obiettivi Perchè un Modello aziendale
DettagliLe relazioni tra CdA, Comitato Rischi e Funzioni di Controllo. Elisabetta Gualandri
Sessione I: Governance e controlli Le relazioni tra CdA, Comitato Rischi e Funzioni di Controllo Elisabetta Gualandri BPER: Banca Università di Modena e Reggio Emilia Roma, 24 giugno 2015 1 Governance
DettagliGestione dei Fondi Pensione a contribuzione definita attraverso un approccio a prestazione definita
Gestione dei Fondi Pensione a contribuzione definita attraverso un approccio a prestazione definita Giampaolo Crenca Ordine degli Attuari Giornata Nazionale della Previdenza Napoli - 12 Maggio 2016 La
Dettagli20 ALLEGATO. Questo allegato contiene i seguenti documenti: 1- ESEMPIO DI PROCEDURA DI RIESAME DELLA DIREZIONE
20 ALLEGATO Questo allegato contiene i seguenti documenti: 1- ESEMPIO DI PROCEDURA DI RIESAME DELLA DIREZIONE 1- ESEMPIO DI PROCEDURA DI RIESAME DELLA DIREZIONE Indice 1 Scopo... 3 2 Campo di applicazione...
DettagliCertified Business Analysis Professional Programma dei Gruppi di studio per la preparazione alla certificazione
Certified Business Analysis Professional Programma dei Gruppi di studio per la preparazione alla certificazione Programma Obiettivi: : Aspettative: Preparare i partecipanti al di studio per l'esame di
DettagliLINEE GUIDA PER IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E RISCHI BREMBO
LINEE GUIDA PER IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E RISCHI BREMBO Elaborato dal Comitato di Controllo Interno e Rischi G. Cavallini Presidente Comitato Controllo e Rischi Firma: Approvato dal Consiglio di
DettagliRoberto Marconi UN ESPERIENZA DI UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA PER INNOVARE IL SISTEMA DI MANAGEMENT
Roberto Marconi UN ESPERIENZA DI UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA PER INNOVARE IL SISTEMA DI MANAGEMENT Contesto di riferimento Il Consorzio Operativo Gruppo Montepaschi è la società che svolge in accentrato
DettagliKick Off Gruppo di Lavoro AIIC. Cyber Insurance
Kick Off Gruppo di Lavoro AIIC Cyber Insurance Roma 8 giugno2016 Coordinatori: Luisa Franchina, Fabrizio Loppini, Giuliano Merlo Agenda Obiettivi del gruppo di lavoro Approccio metodologico Attività proposte
DettagliIl governo del Rischio informatico alla luce delle Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale
ATTIVITA DI RICERCA 2014 Il governo del Rischio informatico alla luce delle Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale Metodologie, processi e strumenti PROPOSTA DI PARTECIPAZIONE 1 TEMI E MOTIVAZIONI
DettagliGestione dei rischi di progetto
Gestione dei rischi di progetto Luigi De Laura, PMP, PE, PMI Central Italy Chapter Branch Toscana director Rv. 3 1 Definizione di Rischio Rischio Eventualità di subire un danno (più incerto di quello implicito
DettagliModelli e metodologie per l analisi strategica
Modelli e metodologie per l analisi strategica Realizzazione del progetto e controllo strategico Vicenza, A.A. 2011-2012 Schema ANALISI VISION PROGETTO STRATEGICO STRATEGIC DESIGN REALIZZAZIONE E CONTROLLO
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Marketing, sviluppo commerciale e pubbliche relazioni Sequenza di processo Marketing
DettagliISO 14001:2015 NUOVI APPROCCI DELL AUDIT DI CERTIFICAZIONE
NUOVI APPROCCI DELL AUDIT DI CERTIFICAZIONE Stefano Aldini Milano, 6 ottobre 2015 CONFORMA La mission Promuovere la qualità, la sicurezza e la protezione dell ambiente attraverso certificazioni, prove
Dettagli2017 CETIF Milano, 07/06/2017 INFORMAZIONI CREDITIZIE PER LA VERIFICA DELLA SOSTENIBILITÀ
INFORMAZIONI CREDITIZIE PER LA VERIFICA DELLA SOSTENIBILITÀ Agenda Importanza delle banche dati esterne Stima del reddito puntuale Ricostruzione della housing unit dei soggetti censiti in CRIF Indicatore
DettagliAnalisi del processo: definizione del flusso, descrizione del miglior percorso possibile
SMBG: PDTA, Analisi, Pianificazione di un Percorso per l Autocontrollo Analisi del processo: definizione del flusso, descrizione del miglior percorso possibile A. Arcangeli LA CLINICAL GOVERNANCE LA CLINICAL
DettagliAvv. Clara Cairoli - COTRAL S.p.A. - Roma
Il Sistema integrato dei controlli Avv. Clara Cairoli - COTRAL S.p.A. - Roma O tempora o mores - Novità in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche Roma, 6 giugno 2013 I PRINCIPI
Dettagli