Cisco UCS: un'analisi reale del TCO

Transcript

1 Cisco UCS: un'analisi reale del TCO White paper di ENTERPRISE MANAGEMENT ASSOCIATES (EMA ) Per Cisco Aprile 2011 EMA: IT E RICERCA SULLA GESTIONE DEI DATI, CONSULENZA E ANALISI SETTORIALI

2 Sommario Introduzione Panoramica di Cisco UCS Analisi del TCO di UCS Elaborazione Rete Virtualizzazione Archiviazione Gestione Prospettiva EMA

3 Introduzione Le continue sfide economiche e la costante crescita delle forze competitive hanno contribuito a creare un clima aziendale del tutto nuovo. Le aziende di oggi devono dare la massima priorità al contenimento dei costi e all'aumento dell'efficienza per generare profitti e mantenere la competitività. Ovviamente l'it ha le medesime esigenze e l'obiettivo di un vero data center automatizzato è finalmente alla portata di tutti grazie alla maturazione e alla convergenza delle principali tecnologie. Il percorso che ha portato all'automazione dei data center è stato lungo e complesso. Negli ultimi decenni sono state sviluppate e lanciate un'infinità di tecnologie di gestione dei data center per un'elaborazione "su richiesta", "autonoma" e basata sul concetto di "utilità". Tutte promettevano data center in grado di offrire elevata disponibilità e prestazioni avanzate delle applicazioni aziendali a prezzi contenuti. Se il punto cardine di un data center automatizzato è la virtualizzazione, la possibiilità di unificare le risorse di computing, rete e storage in un'unica infrastruttura condivisa, che sia coordinata attraverso una singola piattaforma di management, è un concetto estremamente interessante. Questo permetterebbe all'it di erogare servizi in base alle effettive necessità aziendali e in tempi rapidi. Fino a poco tempo fa, tuttavia, molte iniziative raggiungevano solo parzialmente gli obiettivi preposti, principalmente a causa della mancata integrazione tra i principali data center compartimentalizzati, preposti per servizi quali virtualizzazione, elaborazione, rete, archiviazione e gestione. Mentre gli investimenti in ambienti individuali forniscono valore aziendale, l'integrazione e l'orchestrazione tra i diversi ambienti è un requisito necessario per una piattaforma di gestione comune, al fine di utilizzare appieno il potenziale economico dei data center automatizzati. In termini di TCO, il metodo più diffuso per ridurre i costi dei data center consiste nel seguente approccio: aumentare l'efficienza amministrativa (riducendo i costi di manodopera IT); diminuire i requisiti energetici, di riscaldamento e di raffreddamento; ridurre i costi generali di hardware e di cablaggio; diminuire i costi dell'hardware per i server e l'ingombro fisico. Cisco occupa da anni una posizione leader nel settore dei data center, sviluppando numerose tecnologie di virtualizzazione innovative e sta ora consolidando la propria posizione nel mercato della virtualizzazione dei server grazie al lancio, avvenuto nella metà del 2009, di Unified Computing. Cisco ha capitalizzato le tendenze e le necessità del mercato progettando ex novo Cisco UCS (Unified Computing System) e imparando dagli errori commessi dalle prime aziende che si sono affacciate al mercato dei blade. Cisco ha quindi fatto "tabula rasa" delle esperienze precedenti e ha ricominciato la progettazione da zero. UCS offre la promessa di data center automatizzati implementando la gestione tra ambienti separati, ottimizzando la flessibilità e l'agilità aziendale grazie a all'elaborazione "stateless" e offrendo le funzionalità di virtualizzazione richieste dai data center moderni. Cisco ha chiesto a Enterprise Management Associates (EMA) di analizzare in dettaglio il TCO di UCS, dimostrando come la combinazione dei tre aspetti di UCS (elaborazione, archiviazione e rete), assieme a un alto grado di virtualizzazione e a un unico gestore centrale, offra un TCO più basso e un ROI considerevole rispetto alle soluzioni legacy della concorrenza. Questo white paper di EMA inizia con una breve panoramica su UCS, passando successivamente a un'analisi approfondita del TCO e concentrandosi sugli aspetti principali da cui gli amministratori IT possono trarre vantaggi significativi: elaborazione, rete, archiviazione, virtualizzazione e gestione. Il white paper adotta un approccio pragmatico per la valutazione del TCO, basandosi soprattutto sulle esperienze reali dei clienti con UCS e si conclude con il punto di vista di EMA in merito ai risultati evidenziati nel documento.

4 Panoramica di Cisco UCS Cisco ha presentato Unified Computing System, o UCS, nel marzo del UCS comprende un insieme innovativo di tecnologie di rete, elaborazione, virtualizzazione e gestione in un'unica unità gestita a livello centralizzato, caratterizzata da standard aperti e da un unico motore di policy comune. UCS integra perfettamente componenti hardware e software, offrendo un'architettura a prestazioni elevate e vantaggiosa che supporta un'ampia varietà di hardware, tra cui dispositivi Cisco e non. Da una prospettiva di rete, che costituisce il punto di forza tradizionale di Cisco, Unified Fabric rappresenta "l'arma segreta" che alimenta molti dei vantaggi UCS, ottimizzando la flessibilità dell'architettura. Unified Fabric è la colonna portante della convergenza di rete che trasporta il traffico di tutte le reti, comprese le LAN, SAN e di gestione, attraverso connessioni Ethernet a bassa latenza a 10 Gbps. Gli approcci tradizionali, basati su connessioni con schede di rete, cavi e switch dedicati per ciascuna rete, comportano elevate spese operative e in conto capitale a causa del costo del cablaggio e dei dispositivi di switching, nonché una serie di complessità di ogni tipo. Unified Fabric è in grado di ridurre il tutto in un unico gruppo di cavi e un unico protocollo, diminuendo significativamente i costi delle reti dei data center. Questo gruppo unico di cavi e di protocolli consente di connettere qualsiasi tipo di array di archiviazione, compresi NAS, iscsi e Direct Attached Storage simultaneamente con array SAN. Cisco ha anche ottimizzato la virtualizzazione di rete, consentendo la completa separazione delle connessioni di rete fisiche e logiche. Con questo approccio unificato, più chassis blade Cisco UCS e i relativi server vengono considerati come un unico "chassis blade virtuale" in termini di implementazione e di gestione. Lo "chassis blade virtuale" di Cisco consente anche di incorporare i server rack direttamente nell'ambiente con un'integrazione di rete e di gestione completa. Questo è un altro esempio dell'innovazione di Cisco nelle funzionalità tipiche dei server nei data center. Da una prospettiva di rete, che costituisce il punto di forza tradizionale di Cisco, Unified Fabric rappresenta "l'arma segreta" che alimenta molti dei vantaggi UCS, ottimizzando la flessibilità dell'architettura. UCS ha anche introdotto diversi miglioramenti nella tecnologia dei server. Grazie alla collaborazione con Intel, VMware ed EMC, Cisco ha sviluppato un'innovativa architettura di server, sia blade che per rack, progettata per il più alto grado di virtualizzazione e di gestione, compreso il provisioning rapido. Poiché i server di oggi tendono a eseguire applicazioni a 64 bit a elevato consumo di memoria, inclusi sistemi operativi, macchine virtuali, database e applicazioni aziendali, occorre aggiornare la memoria dei server molto prima che diventi necessario aggiornare la CPU. Cisco Extended Memory Technology, sviluppata in collaborazione con Intel, consente ai server UCS a due socket di supportare fino a 384 GB di RAM tramite 48 DIMM: più del doppio della memoria supportata dai server tradizionali. L'architettura di memoria di Cisco è unica in quanto consente anche l'utilizzo di chip a 1333 MHz su tutti i 48 moduli DIMM, mentre i server di altri fornitori cedono a 800 MHz quando servono capacità di RAM superiori a causa delle restrizioni dell'architettura legate alla memoria.

5 La tecnologia di Cisco offre una velocità di accesso alla memoria fino al 27% più rapida con densità di memoria elevate. La velocità di accesso più rapida rappresenta un aspetto critico per i database con prestazioni elevate che non richiedono solo grandi quantità di memoria ma anche bassa latenza. È previsto anche un nuovo server con montaggio in rack (aprile 2011) UCS C260 2RU. Questo server è dotato di due processori Intel Xeon E7 serie 2800 che consentono a due socket di supportare fino a 1 TB di memoria per tutti i 64 moduli DIMM utilizzando Cisco Extended Memory Technology. Le aziende possono ora ospitare applicazioni utilizzando server a due socket meno costosi anche nei casi che prevedono invece server a quattro socket a causa dei vincoli di memoria e di prestazione. La convergenza della tecnologia della memoria estesa, la rapida evoluzione della progettazione dei processori, la maturazione delle tecnologie di virtualizzazione, le strutture di rete avanzate e le tecnologie di gestione sviluppate negli ultimi dieci anni hanno portato a un concetto di cloud computing a un prezzo accessibile per le imprese di tutte le dimensioni. Cisco è sempre stata all'avanguardia in questo settore e UCS rappresenta uno dei primi approcci integrati per combinare tutte queste innovazioni in un'unica piattaforma per il provisioning di servizi IT. Con Cisco UCS, è ora possibile utilizzare nei data center una vera elaborazione "stateless" con la massima flessibilità. Tuttavia non è possibile sostenere quanto affermato senza dimostrare come tecnologie quali UCS possano giustificare il loro costo. L'obiettivo del presente documento è proprio questo: EMA ha analizzato i benefici ottenuti da alcuni clienti UCS in termini di TCO. Analisi del TCO di UCS Come precedentemente affermato, il presente documento esamina il TCO di Cisco Unified Computing System, concentrandosi su cinque punti chiave: 1. Elaborazione: i vantaggi, in termini di TCO, ottenuti dalla combinazione delle configurazioni di memoria e processori ad alta densità e della tecnologia della memoria estesa, associati alla tecnologia dei processori Intel Xeon. 2. Rete: i vantaggi, in termini di TCO, realizzati grazie alla rete convergente, tra cui FCoE (Fiber Channel over Ethernet) e Cisco Unified Fabric, nonché alla riduzione dei costi di cablaggio, switching e gestione. 3. Virtualizzazione: il risparmio ottenuto dalla virtualizzazione dell'hardware e del software per il server, che semplifica il trasferimento delle applicazioni aziendali da un server a un altro. Questo aspetto comprende l'implementazione delle macchine virtuali e degli hypervisor che possono essere gestiti direttamente da UCS. 4. Archiviazione: i vantaggi realizzati grazie all'integrazione semplificata delle tecnologie di archiviazione esistenti ed emergenti in un data center completamente virtualizzato basato su UCS. Con UCS, è inoltre possibile utilizzare la virtualizzazione dell'archiviazione integrata per rinviare gli acquisti delle tecnologie SAN. 5. Gestione: la riduzione dei costi ottenuta grazie alla convergenza dell'efficienza della gestione di elaborazione, rete, virtualizzazione e archiviazione tramite Cisco UCS Manager, compresa l'integrazione degli strumenti di gestione utente personalizzati e legacy in UCS mediante le interfacce aperte XML e API.

6 Figura 1. Cisco Unified Computing System Il presente documento fornisce un'analisi dettagliata dei cinque aspetti del TCO precedentemente citati, convalidandone i vantaggi specifici attraverso l'esame delle implementazioni attuali di UCS presso i clienti. 1. Elaborazione Come affermato precedentemente, le applicazioni per data center sono vincolate alla memoria e tendono a esaurirla molto prima di altre risorse, tra cui CPU e dischi rigidi. Le applicazioni a uso intensivo di memoria comprendono virtualizzazione, database e altre applicazioni aziendali progettate per fornire prestazioni e capacità di risposta elevate archiviando una grande quantità di dati nella memoria. In particolare, con la virtualizzazione i requisiti di memoria dei server sono sempre maggiori. Le tecnologie delle macchine virtuali, come VMware, costituiscono un metodo trasparente per inserire le applicazioni dei server all'interno di un "contenitore" portatile facilmente trasferibile da un server all'altro nel data center, a seconda delle esigenze aziendali. Inoltre, consentono di eseguire più macchine virtuali in un unico server, ottimizzando l'utilizzo dell'hardware e riducendo i costi. Aggiungendo poi le tecnologie di mobilità VM come VMware vmotion e le relative policy, è possibile spostare le VM da un server a un altro laddove necessario. La tecnologia brevettata Cisco Extended Memory Tecnology, disponibile per i blade serie B e server con montaggio in rack serie C, supporta fino a 384 GB di RAM per server (una quantità di RAM due volte superiore a quella dei server a due socket convenzionali). Dal punto di vista del TCO, Cisco consente anche l'utilizzo di moduli DIMM da 4 GB al posto di quelli da 8 GB, offrendo la flessibilità necessaria per supportare 384 GB con DIMM a 8 GB o consentendo di risparmiare fino al 20% utilizzando chip a 4 GB per un totale di 192 GB. Questa soluzione offre ai clienti Cisco la massima flessibilità durante la configurazione dei server UCS per soddisfare i requisiti aziendali e di bilancio. Il server blade B230 di Cisco, di dimensioni dimezzate, con due processori Intel Nehalem EX e slot a 32 DIMM, è un server eccellente in termini di elaborazione, memoria e ingombro, adatto a utenti con requisiti di database importanti o che desiderano un'alternativa alle architetture basate su RISC.

7 La tabella seguente mostra i risparmi che si possono ottenere grazie a Cisco Extended Memory: Figura 2. Cisco Extended Memory consente di risparmiare fino al 24% rispetto ai costi di memoria della concorrenza Numerosi clienti Cisco hanno segnalato vantaggi significativi in termini di TCO, derivati dall'architettura di elaborazione UCS, tra i quali: EMC: fornitore di tecnologie per le infrastrutture informative, ha eseguito la migrazione da una precedente infrastruttura Sun SPARC e Solaris a Cisco Unified Computing System in esecuzione su Linux e Oracle RAC. EMC ha segnalato che la nuova implementazione UCS offre prestazioni 20 volte superiori rispetto alle soluzioni precedenti, una riduzione dei tempi di risposta dell'utente finale e runtime dei batch ridotti di oltre il 60%, con un aumento dei tempi di transazione Oracle pari all'800%. Secondo stime EMC, UCS consente inoltre un risparmio da 5 a 7 milioni di dollari annui grazie alla riduzione dei costi ambientali dei data center, delle licenze software, della manutenzione software e hardware e del supporto ambientale. NetApp: fornitore di soluzioni di archiviazione che ha realizzato un cloud privato di "progettazione come servizio" a scopi di verifica; l'utilizzo di UCS ha consentito il consolidamento di 51 chassis per server blade e 714 server in 120 server e 15 chassis UCS. Terremark: provider di servizi che ha segnalato un aumento del 400% nella densità server dopo l'implementazione di UCS (rispetto all'architettura server precedente). Il precedente fornitore di server supportava un massimo di otto server (64 core) per rack, mentre UCS supporta 32 server (256 core) per rack, con gli stessi requisiti di alimentazione e di raffreddamento. Terremark ha inoltre evidenziato che UCS offre una capacità di memoria maggiore del 300% per rack, consentendo di eseguire un numero maggiore di macchine virtuali rispetto a prima. Tutor Perini: azienda edile, a seguito di numerose acquisizioni, ha realizzato un nuovo data center per il consolidamento di cinque data center. L'implementazione di UCS nel nuovo data center ha consentito il consolidamento di 230 server in quattro chassis UCS con 22 server blade, riducendo l'ingombro del hardware del 60% e i consumi energetici del 38% rispetto alle architetture data center precedenti.

8 2. Rete Le reti tradizionali di data center possono richiedere fino a otto porte e cavi dedicati per ciascun server fisico in uno scenario di implementazione di tipo VMware. Al momento sono disponibili diversi nuovi moduli I/O di chassis blade convergenti, ma questi, diversamente dall'innovativo approccio unificato di "chassis virtuale" di Cisco, vengono ancora allineati con l'architettura tradizionale in quanto richiedono diversi ricetrasmettitori e cavi Ethernet e Fibre Channel separati e dedicati che partono dallo chassis. Cisco ha introdotto per la prima volta le reti convergenti attraverso Unified Fabric, che offre un'unica connessione Ethernet a bassa latenza e lossless (senza perdite) per ogni tipo di traffico di rete, compresi Fibre Channel, Fiber Channel over Ethernet, iscsi, NAS e HPC, il tutto mediante un unico cavo. In questo modo è possibile ottenere diverse riduzioni dei costi, comprese delle significative diminuzioni delle complessità e dei costi di cablaggio (e delle relative spese necessarie per l'installazione e la manutenzione di tutti i cavi), e notevoli risparmi sui costi di configurazione di rete e di switching, con conseguente riduzione del consumo delle porte dello switch. Figura 3. Cisco Unified Fabric I blade Cisco UCS non richiedono switch individuali nello chassis, generalmente necessari per le architetture blade server tradizionali. La possibilità di eliminare l'acquisto di ulteriori switch per ciascuno chassis riduce significativamente i costi, le complessità di gestione e le spese generali. Con le interconnessioni Unified Fabric, l'intero dominio di gestione assume le caratteristiche di un unico sistema con upstream di switch Ethernet e Fibre Channel, semplificando la gestione del livello 2 e la configurazione di rete Fibre Channel. Il concetto di "chassis blade virtuale" di Cisco UCS costituisce un elemento di differenziazione nel mercato. Questa architettura offre anche "latenza" di rete prevedibile e affidabile tra tutti i server (rack e blade) dello "chassis virtuale", rispetto ai progetti attuali della concorrenza con latenza variabile tra i blade a seconda della posizione occupata nei diversi chassis. L'infrastruttura di rete convergente determina un aumento delle

9 prestazioni grazie all'eliminazione delle conversioni di protocollo tra dispositivi Fibre Channel ed Ethernet, oltre a una latenza prevedibile di cruciale importanza per le prestazioni delle applicazioni critiche. Gli studi condotti da EMA hanno dimostrato che gli switch Cisco Nexus 5000 Unified Fabric consentono un risparmio del 33% su hardware, supporto, installazione e alimentazione rispetto alle connessioni LAN e SAN convenzionali "non consolidate" e un risparmio fino al 95% sui costi di cablaggio tra rack. Ad esempio, i costi totali richiesti da un data center di 500 server non consolidato per un periodo di tre anni ammontano approssimativamente a 4,5 milioni di dollari; il costo di una rete consolidata basata su switch Nexus 5000 ammonta a 3 milioni di dollari. Si ottiene in tal modo un risparmio pari a 1,5 milioni di dollari in tre anni. Questi calcoli tengono conto dell'hardware di rete, dell'installazione dei cavi e dei costi di alimentazione. Figura 4. Confronto dei costi delle reti tradizionali rispetto alle reti consolidate I seguenti clienti Cisco hanno registrato una significativa riduzione dei costi di rete attraverso l'implementazione di UCS: ExamWorks: azienda di consultazione medica e legale, ha diminuito il cablaggio da 35 connessioni Gig-E a otto connessioni Ethernet a 10 Gbps tramite UCS. NetApp: fornitore di soluzioni di archiviazione, ha ridotto i costi di cablaggio del 78% tramite UCS, passando dall'utilizzo di cavi a 250. Nighthawk Radiology Services: fornitore di servizi sanitari, è riuscito a ridurre il numero di cavi per chassis del 500% con UCS. Pacific Coast Building Materials: azienda edile, ha diminuito il numero di cavi per chassis da 15 a 4.

10 3. Virtualizzazione Le tecnologie di gestione della virtualizzazione stanno infine convergendo in un unico punto d'incontro grazie all'emergere di standard fondamentali del settore, unitamente alla creazione delle macchine virtuali (VM), come l'unità di virtualizzazione atomica. Tutto ciò è possibile grazie alle VM e agli "hypervisor", che si basano sul concetto di astrazione delle VM dall'hardware sottostante. Tecnologie come VMware VMotion, Microsoft Live Migration e offerte simili di altri fornitori di hypervisor, che sono in grado di trasferire un'applicazione in esecuzione in loco da un server a un altro, forniscono le basi per una reale virtualizzazione. Queste tecnologie sono ormai in grado di offrire servizi di elaborazione basati sul concetto di "utilità", consentendo l'esecuzione delle applicazioni aziendali su hardware di diversi tipi, sia internamente che esternamente al data center (comprese le risorse basate su cloud), spostandosi continuamente da un server all'altro e da una piattaforma all'altra in base alle diverse esigenze. Sebbene UCS sia stato progettato sia per gli ambienti virtuali che per quelli non virtuali, la possibilità di gestire sistemi completamente virtualizzati costituisce un suo punto di forza significativo. UCS integra protezione e rete in un'unica policy che viaggia in parallelo alle macchine virtuali. Supporta VM di numerosi produttori, tra i quali VMware, Citrix e Microsoft, e offre un notevole valore in termini di virtualizzazione server e desktop. L'hardware per server può essere ora collocato in pool di risorse e UCS Manager può essere utilizzato per il bilanciamento automatico dell'utilizzo dei server, in modo da ottimizzare la curva costi e prestazioni. Tuttavia, le VM costituiscono solo una parte della storia della virtualizzazione UCS. Le schede UCS Virtual Network, o vnic, sono dispositivi I/O i cui tipi e identità vengono configurati su richiesta. Le interfacce di rete con provisioning dinamico sono ormai in grado di collegarsi direttamente alle VM e forniscono una visibilità end-to-end direttamente sulle VM. Le vnic sono compatibili con le VM, consentendone lo spostamento o la disattivazione senza impatto sulla connettività di rete delle altre VM in esecuzione sullo stesso server. Cosa più importante, la definizione dell'interfaccia, i profili di rete e la sicurezza viaggiano in parallelo con i server e sono associati alle VM. UCS supporta anche l'architettura VN-Link di Cisco, che consente la configurazione di più collegamenti virtuali su un unico collegamento fisico. I collegamenti virtuali connettono le vnic delle VM a un'interfaccia virtuale all'interno della struttura, consentendo una gestione dei link di rete all'interno delle macchine virtuali analoga a quella dei link fisici. Questa metodologia si applica anche alle vhba (HBA virtuali). Quando una macchina virtuale viene spostata da un server fisico a un altro, l'interfaccia virtuale, o vnic, alla quale è connesso il link virtuale della VM viene associata automaticamente a una porta fisica diversa. Ciò consente lo spostamento delle VM da un server all'altro senza che siano perse le specifiche caratteristiche di rete. Inoltre, vengono ridotte al minimo le modifiche che è necessario apportare o configurare manualmente nel caso di uno spostamento.

11 Figura 5. Tecnologia Cisco VN-Link In termini di riduzione del TCO, la virtualizzazione rappresenta la vera "arma segreta" di UCS, poiché si sovrappone e accelera i vantaggi sui costi realizzati da UCS e da altri componenti di terze parti. Gli esempi che seguono descrivono i risparmi ottenuti dall'aumento delle capacità di virtualizzazione realizzate dai clienti UCS: Examworks: azienda di consultazione medica e legale, ha ottenuto un risparmio di dollari annui evitando l'acquisto di nuovi PC grazie all'implementazione di desktop virtualizzati sui server UCS. Ha dichiarato inoltre che i costi per il supporto di desktop virtuali, mediante l'utilizzo di UCS, risultano inferiori del 67% rispetto alle architetture server convenzionali. Savvis: questo fornitore di servizi IT ha lanciato Symphony Virtual Private Data Center (VPDC), un servizio basato su UCS. VPDC è un cloud privato che consente di ottimizzare l'utilizzo dell'hardware, garantendo nel contempo prestazioni ottimali e soddisfacendo i requisiti aziendali in termini di SLA. Oltre a consentire un notevole risparmio in termini di denaro, questa soluzione garantisce a Savvis un vantaggio competitivo considerevole. 4. Archiviazione Come indicato precedentemente, uno dei vantaggi principali di UCS è la possibilità di unificare le risorse tramite un unico strumento di gestione e una struttura di rete convergente. UCS consente ai server di accedere alle risorse di archiviazione mediante una vasta gamma di supporti che comprendono Ethernet, Fibre Channel, FCoE e iscsi, proteggendo gli investimenti esistenti e consentendo un percorso di aggiornamento flessibile in base alle specifiche esigenze aziendali. Unified Fabric supporta anche le SAN di diversi produttori tra i quali Compellent, EMC, NetApp, NEC, Hitachi, HP e 3PAR, nonché adattatori di archiviazione HBA e CNA di Emulex eqlogic, estendendo ulteriormente la propria flessibilità e preservando gli investimenti di archiviazione esistenti. L'utilizzo di Cisco Unified Fabric consente inoltre di ridurre i costi per le interconnessioni e lo switching da Fiber Channel a Ethernet.

12 UCS consente agli amministratori del sistema di definire in anticipo le policy di accesso per l'archiviazione, che diventano parte integrante del profilo di servizio UCS standard, risparmiando le risorse IT durante il provisioning, il de- e il re-provisioning dei server ed eliminando la necessità di un altro intervento da parte dell'amministratore del sistema. I clienti che hanno ottenuto benefici dalle funzionalità di archiviazione di UCS includono: LaSalle Solutions: fornitore di servizi che è stato in grado di sospendere l'acquisto di un array di archiviazione EMC utilizzando 4 TB archiviazione integrata fornita sui blade UCS, per l'esecuzione di 15 VM per blade. Quando le esigenze supereranno i 4 TB per blade, LaSalle potrà aggiungere un array di archiviazione utilizzando Cisco Extended Memory Technology per ottimizzare la densità dei server. 5. Gestione L'approccio di gestione di UCS si differenzia da quello degli altri fornitori in quanto prevede una gestione unificata di tutti i server, la rete, l'accesso all'archiviazione e l'infrastruttura di virtualizzazione da un unico punto di controllo. UCS Manager rappresenta "l'arma segreta" di UCS, fornendo un unico punto e piano di gestione per tutte le risorse UCS, sia che si tratti di server, sia che si tratti di rete o di connettività dell'archiviazione. Questa capacità aumenta notevolmente la flessibilità e l'agilità necessarie al personale del data center per rispondere in tempo reale alle mutevoli esigenze aziendali. Per i server UCS, questa funzionalità di gestione "senza agente" elimina l'onere della manutenzione richiesto da altre soluzioni per sincronizzare più versioni firmware in modo da assicurarne la funzionalità. Un altro vantaggio chiave offerto da UCS è rappresentato dal fatto che è stato progettato per fornire delle interfacce aperte, comprese GUI, CLI e accesso API basato su XML per gestire le risorse UCS. In questo modo i clienti di UCS possono integrare gli strumenti di gestione dei data center esistenti con UCS, mantenendo gli investimenti esistenti e scrivendo i propri programmi per l'interfacciamento diretto con UCS Manager. Poiché tutti gli amministratori dei data center (che si occupano di elaborazione, rete, virtualizzazione o archiviazione) interagiscono con UCS Manager attraverso un accesso basato sui ruoli e un'unica interfaccia, possono collaborare in modo dinamico alla creazione di "profili di servizio" UCS riutilizzabili per usi e applicazioni specifici. I profili di servizio sono gruppi di dati che integrano lo stato dei server e della rete, la configurazione e le policy infrastrutturali in "profili" portatili e riutilizzabili. L'utilizzo di modelli consente agli amministratori di implementare rapidamente e in modo automatizzato e ripetibile i server con configurazioni predefinite, senza la necessità di modificare le impostazioni per i requisiti delle applicazioni conosciute. Questa metodologia di progettazione unica, da riutilizzare in base alle necessità, consente la realizzazione di una vera e propria elaborazione "stateless", con il vantaggio funzionale di tempi di produzione ridotti per i nuovi server e la garanzia di un'effettiva portabilità dei carichi di lavoro (siano essi virtualizzati o meno). UCS Manager può aumentare notevolmente la flessibilità dinamica di ogni data center. I modelli dei profili di servizio UCS consentono agli amministratori di velocizzare del 47% l'implementazione dei blade con una riduzione dei passi necessari del 67% rispetto alle altre soluzioni.

13 Figura 6. Profili di servizio di Cisco UCS Manager UCS Manager individua automaticamente nuove risorse (ad esempio i server) non appena queste vengono collegate, ne esegue in modo automatico il provisioning e le predispone per l'uso (o le dispone in un pool di risorse) a seconda di policy predefinite. La capacità basata su policy dei profili di servizio UCS offre un forte risparmio in termini di riduzione della manodopera e di ottimizzazione dell'utilizzo hardware, sia in ambienti monolitici che in ambienti virtualizzati. Con l'aumento della domanda in ambito aziendale, UCS esegue il provisioning automatico di risorse aggiuntive per mantenere i livelli di servizio. L'aggiunta automatica dei server ai pool di risorse riduce la necessità di duplicare i server per capacità di picco, in quanto ora possono essere condivisi con più gruppi di applicazioni. Figura 7. Vantaggi dei profili di servizio e dei "pool di risorse" di Cisco UCS

14 I clienti di UCS che hanno ottenuto valore da Cisco UCS Manager includono: Examworks: supporta utenti con un reparto IT di quattro persone (un amministratore ogni 250 utenti), rispetto alle altre aziende dello stesso settore che necessitano di 20 dipendenti ogni utenti (un amministratore ogni 50 utenti): una riduzione del 500% delle spese operative con un risparmio di 1,1 milioni di dollari in termini di manodopera. Examworks ha affermato che la possibilità di convertire rapidamente i server delle aziende acquisite in macchine virtuali e di trasferirli a UCS diminuisce drasticamente i tempi di integrazione e aumenta nel contempo la capacità di risposta, consentendo l'integrazione dei sistemi delle aziende acquisite in un solo weekend. Holmesglen TAFE: fornitore di formazione, ha ridotto il tempo di provisioning dei nuovi server passando da svariati giorni o settimane a pochi minuti grazie a UCS Manager. Mediapro: azienda multimediale, ha risparmiato euro internalizzando la fornitura dei contenuti con UCS. È stata anche in grado di accelerare il time-to-market per i nuovi servizi del 50% grazie all'efficienza ottenuta da UCS Manager e dalla virtualizzazione, mantenendo invariato il livello del personale IT durante i periodi di crescita aziendale grazie a una maggiore efficienza amministrativa. Prospettiva EMA La convergenza delle principali tecnologie del data center rappresentata da UCS, preannuncia un profondo cambiamento in termini di fornitura dei servizi alle aziende. La possibilità di unificare tutti i componenti di un'applicazione aziendale in un contenitore portatile e facile da gestire (come una macchina virtuale), associata alla possibilità di definire un gruppo completo di policy, conosciuto come modelli di servizio, consentono a UCS Manager di stabilire una corrispondenza efficace tra le applicazioni aziendali e i pool delle risorse hardware, in base alle caratteristiche di disponibilità e prestazione. Insieme, offrono la possibilità di soddisfare i requisiti aziendali ottimizzando nel contempo gli investimenti nei data center. Fortunatamente per i clienti UCS, Cisco ha progettato UCS in modo da garantire l'implementazione incrementale volta a offrire un notevole valore aziendale in ogni fase del processo. Ad esempio, un'azienda potrebbe inizialmente scegliere di implementare i server UCS per ospitare carichi convenzionali (non virtualizzati) senza passare a Unified Fabric, ricavando valore aziendale dai server prima di implementare ulteriori componenti UCS. I cinque aspetti del TCO precedentemente descritti sono indipendenti in termini di offerta di valore aziendale ma, prevedibilmente, la loro combinazione accelera il time-to-value e il ritorno sugli investimenti. EMA ha analizzato il valore aziendale ricavato da numerosi clienti Cisco. I risultati di questa analisi, insieme a un'esposizione significativa alle tecnologie UCS sin dalla loro introduzione, ha portato alla conclusione che i clienti Cisco che hanno scelto di investire in UCS hanno la possibilità di ricavare un valore aziendale significativo e quantificabile in un periodo di tempo relativamente breve, aumentando complessivamente la capacità di risposta, le prestazioni, l'agilità aziendale e la disponibilità delle applicazioni aziendali critiche.