Movimento 5 Stelle Torino. Elezioni comunali 2011 Programma di lavoro

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1 Movimento 5 Stelle Torino Elezioni comunali 2011 Programma di lavoro Versione /3/2011

2 INDICE 1. POLITICA PULITA Impegni dei nostri candidati in caso di elezione Fuori i soldi dalla politica comunale 4 2. TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA DEL COMUNE Partecipazione dei cittadini Trasparenza Servizi ai cittadini Organizzazione del Comune 6 3. IL BILANCIO DI TORINO 6 4. ACQUA PUBBLICA 8 5. AMBIENTE E RIFIUTI Ambiente Rifiuti 9 6. URBANISTICA E TERRITORIO ENERGIA MOBILITA' SOSTENIBILE Trasporto pubblico urbano Trasporto ferroviario Mobilità ciclabile Mobilità privata Trasporto delle merci LAVORO, INNOVAZIONE, IMPRESA COMMERCIO CULTURA, TURISMO E SPORT Cultura Turismo Sport SCUOLA SERVIZI PER I GIOVANI Educazione alla cittadinanza Sostegno all'inserimento lavorativo e sociale Attività culturali, sportive e artistiche Prevenzione delle dipendenze SERVIZI PER ANZIANI E CATEGORIE DEBOLI SICUREZZA 22 2

3 16. TUTELA DEGLI ANIMALI SOLIDARIETA', COMUNITA', BELLEZZA DIRITTI E PARI OPPORTUNITA' 23 3

4 1. POLITICA PULITA I nostri candidati: sono tutti incensurati non hanno tessere di partito non fanno politica per professione non sono mai stati eletti prima da nessuna parte faranno massimo due mandati in politica in tutta la loro vita 1.1. Impegni dei nostri candidati in caso di elezione Rifiutare qualsiasi rimborso elettorale o finanziamento occulto delle spese di partito; Rendicontare pubblicamente l'uso di qualsiasi fondo pubblico avuto per svolgere l'incarico che ricoprono (es. spese d'ufficio, rimborsi spese ecc.); Tagliarsi lo stipendio a massimo 2500 euro al mese, anche se sindaco o assessore, destinando il resto a progetti benefici per i cittadini (nota: da quest'anno un consigliere comunale dovrebbe prendere circa 1200 euro al mese, un consigliere di circoscrizione circa 400); Dedicare all'incarico il tempo necessario per essere presente con regolarità e svolgere bene il lavoro per cui si è stati eletti; Rifiutare i doppi incarichi elettivi ognuno deve essere eletto in un posto soltanto, e fare bene quel lavoro lì; se qualcuno dovesse essere eletto sia in Comune che in Circoscrizione, lascerà uno dei due posti al candidato che segue; Consultare pubblicamente ogni sei mesi i cittadini per chiedere se stanno facendo bene o se devono dimettersi; Decidere online con i simpatizzanti le posizioni da prendere in Consiglio Comunale; Portare avanti le posizioni del Movimento e dei suoi elettori e non le proprie idee; l'eletto rappresenta gli elettori e non se stesso Fuori i soldi dalla politica comunale Taglio a 2500 euro netti mensili per i compensi di tutte le cariche politiche del Comune di Torino, compreso il sindaco e gli assessori; Divieto del doppio gettone di presenza per le riunioni serali che sforano oltre la mezzanotte, per Comune e Circoscrizioni; Vincolo del gettone di presenza alla effettiva partecipazione almeno al 75% della seduta (non firmo e me ne vado come succede ora); Limite di euro lordi annui per gli stipendi dei dirigenti comunali e di euro lordi annui per tutte le altre posizioni lavorative, comprensivi di tutte le voci (bonus, premi...), tagliando quelli più alti alla prima occasione; Inserimento nei contratti di tutti i dirigenti comunali di una parte dello stipendio pari ad almeno il 30% legata ai risultati in termini di qualità dei servizi al cittadino; Divieto di assunzione in Comune o di ingaggio come consulenti di parenti e coniugi di politici comunali, nazionali e regionali fino al terzo grado; 4

5 Maggiore diffusione dell elenco di tutti i consulenti del Comune con i relativi compensi; Verifica dell'effettiva utilità di ciascuna società e fondazione partecipata e chiusura di quelle create soltanto per moltiplicare le poltrone. 2. TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA DEL COMUNE 2.1. Partecipazione dei cittadini Introduzione (previa modifica dello Statuto comunale) e uso regolare di referendum deliberativi senza quorum, per permettere ai cittadini di decidere direttamente su specifiche questioni, utilizzando Internet per renderli economicamente sostenibili; Adozione del metodo del bilancio partecipativo, permettendo ai cittadini di scegliere tramite pubbliche consultazioni a quali servizi o progetti dedicare il 5% del bilancio comunale; Elezione del difensore civico da parte di tutti i cittadini, con effettivi poteri di rappresentanza e sanzione dei comportamenti scorretti del Comune; Promozione dei comitati spontanei di zona, su scala più piccola rispetto alle Circoscrizioni, per permettere la partecipazione attiva anche di chi non ha Internet; Istituzione nelle biblioteche di quartiere di un punto di partecipazione dal basso dove i cittadini possono trovare informazioni sui temi in discussione in Consiglio Comunale e in Circoscrizione, partecipare ed essere consultati; Istituzione di osservatori di quartiere con lo scopo di monitorare le necessità di ogni zona della città, su scala più piccola rispetto alle Circoscrizioni, supportati da un apposito ufficio di relazione con i cittadini; Istituzione di un assessorato specifico per la partecipazione dei cittadini e per il decentramento delle funzioni comunali; 2.2. Trasparenza Trasparenza totale del bilancio e delle spese del Comune, permettendo di sapere effettivamente come vengono spesi i soldi dei cittadini fino all'ultima fattura; Accesso informatico libero ai dati e agli atti dell amministrazione comunale, utilizzando standard e formati aperti, e condividendo con licenze libere il codice del software realizzato per conto del Comune, le mappe, il materiale multimediale e altri prodotti intellettuali realizzati con i soldi dei cittadini; Realizzazione di un notiziario/newsletter di zona (sia cartaceo che ) che permetta ai cittadini interessati di essere avvisati per tempo delle attività comunali (cantieri...) e delle discussioni in corso che riguardano la specifica zona in cui abitano, vivono, lavorano; Trasmissione in diretta streaming non solo del Consiglio Comunale ma di tutti gli incontri delle commissioni e delle Circoscrizioni, con possibilità da parte dei consiglieri e del pubblico di registrare e trasmettere proprie riprese; 5

6 2.3. Servizi ai cittadini Progetti di alfabetizzazione informatica per anziani, disabili e altri cittadini che ne avessero bisogno, in modo da facilitare l accesso alle informazioni, la richiesta di documenti e la velocizzazione delle loro pratiche; Creazione di sportelli unici medici-finanziari-sociali-amministrativi, accessibili di persona, per telefono, via Skype e via web, che risolvano i problemi burocratici che subiscono i cittadini tutti i giorni; Obbligo (effettivamente rispettato) per tutti gli uffici comunali di rispondere alle e- mail dei cittadini entro due giorni lavorativi; Obbligo di sportello telefonico su numero verde o a tariffazione urbana per tutti i servizi gestiti o appaltati dal Comune (niente numeri da un euro al minuto); Controllo partecipativo della qualità dei servizi comunali tramite questionari di valutazione della soddisfazione dei cittadini (eventualmente online per ridurre i costi); Introduzione definitiva e generalizzata della carta d identità elettronica per ridurre l impegno burocratico dell amministrazione, permettendone l'uso certificato per scaricare documentazione, inviare richieste, partecipare a consultazioni e referendum; Permettere a ogni cittadino di registrare la propria presso il Comune (anche non certificata) per ricevere avvisi informali in tempo reale sul suo territorio (traffico, cantieri...), sui temi che gli interessano (discussioni, proposte di delibera...) e sulle pratiche che lo riguardano (multe, certificati, richieste di atti...); 2.4. Organizzazione del Comune Abolizione del Direttore Generale e sostituzione con un coordinatore scelto a turno tra i dirigenti; Blocco delle consulenze ovunque possibile e valorizzazione delle professionalità presenti nell'organico del Comune; Investimento nella formazione continua e nella crescita professionale dei dipendenti del Comune; Valutazione sistematica degli effettivi carichi di lavoro in ogni ufficio comunale, spostando poi le persone da dove non servono a dove servono; Lotta contro l'assenteismo senza buonismi inappropriati; Decentramento progressivo delle funzioni tecnico-amministrative dovunque possibile, rendendole più vicine al territorio. 3. IL BILANCIO DI TORINO Stop ai derivati e simili che generano facilmente cassa nell immediato ma squilibri sulle generazioni future; Richiesta di un intervento centrale del governo con una legge speciale per il debito di Torino come già avvenuto per altri Comuni altamente indebitati, richiedendo 6

7 al governo di cancellare il progetto della TAV Torino-Lione e usare una parte del risparmio per ripagare il debito di Torino; Maggiore trasparenza, facilitazione dell accesso ai dettagli dei dati riportati sul bilancio e produzione di un documento di consuntivo che sia comprensibile a cittadini attivi interessati; Introduzione di meccanismi di controllo sull efficienza e l efficacia della gestione delle casse comunali, quali indicatori di performance, che mettano in relazione quanto previsto con gli obiettivi effettivamente raggiunti; Rafforzamento di strumenti di meritocrazia e di premio alle buone prestazioni, per incentivare un costante miglioramento del servizio offerto ai cittadini; Analisi delle partecipazioni detenute dal comune di Torino per verificare la possibilità di liberare risorse a parziale copertura dell attuale costo dell'indebitamento e pertanto a diminuzione della rigidità strutturale da esso generata. Sono escluse le partecipazioni necessarie per garantire l accesso di tutti i cittadini ai servizi e ai beni essenziali, quindi tutti i settori dei servizi pubblici per i quali una gestione concorrenziale nel libero mercato non garantirebbe la soddisfazione dei bisogni primari dei cittadini stessi; Nel caso in cui si voglia vendere una partecipazione, privilegiare l azionariato diffuso tra i cittadini torinesi rispetto alla privatizzazione con vendita a banche, investitori finanziari e grandi gruppi industriali; Verifica degli introiti non dichiarati derivanti da affitti attraverso il censimento delle abitazioni che risultano sfitte (non identificate come prima casa o come affittate), in cambio di una semplificazione degli oneri burocratici per proprietari e affittuari ovunque possibile; Lotta all evasione sulla tassa dei rifiuti tramite invio automatico da parte dell agenzia delle entrate, in seguito alla registrazione del contratto di affitto, di bollettino per il pagamento della tassa rifiuti anche in caso di domicilio e non solo di residenza; Lotta dura all evasione fiscale utilizzando tutte le informazioni in possesso del Comune per individuare e denunciare gli evasori delle imposte (anche quelle nazionali); Introduzione di cittadini controllori nei consigli di amministrazione delle partecipate comunali e obbligo, in visione di spese e opere importanti, di consulta con i cittadini tramite assemblea pubblica e consultazioni online; Riduzione dei costi informatici e telematici tramite l utilizzo di software libero e di sistemi di telefonia via Internet negli uffici comunali; Riduzione delle spese correnti per consulenze esterne tramite un migliore impiego delle risorse umane interne, con ricorso ad esterni solo in caso di effettiva incapacità di adempiere all incarico, e investimenti nella formazione del personale affinché acquisiscano le competenze tecniche necessarie per svolgere le attività internamente; Rinegoziazione del debito per ridurne l'onerosità e rivederne le scadenze e valutazione di un eventuale ricollocazione del debito in mano ai cittadini torinesi tramite emissione di obbligazioni, sottraendolo alle banche d'affari. 7

8 4. ACQUA PUBBLICA Tutela e sovranità pubblica del ciclo dell acqua, evitando qualsiasi privatizzazione di Smat e dell acquedotto, che vanno gestiti come enti speciali di diritto pubblico; Quantitativo minimo di acqua gratuito garantito: 50 litri a persona al giorno (1000 litri di acqua costano al comune 1 euro) e definizione di un sistema di tariffazione che penalizzi gli sprechi d'acqua; Acqua pubblica certificata e monitorata: Pubblicazione delle analisi mensili delle acque di falda e dei pozzi di captazione (Smat mette a disposizione i dati di prelievo ai toretti cittadini senza specificare la data di analisi); Un punto SMAT in ogni quartiere: Installazione di punti di distribuzione di acqua fresca gratuita, liscia o gassata a prezzo popolare (fontane leggere) al prezzo di 5 centesimi a litro; Ulteriore diffusione delle fontane pubbliche (toret) in particolare nelle aree a grande frequentazione pedonale e ciclabile, con pubblicazione di una mappa aggiornata sul sito del Comune; Seria politica di riduzione degli sprechi d'acqua nella rete di distribuzione e presso l'utente finale; Acqua pubblica in caraffa nei locali: Incentivazione per i locali pubblici all utilizzo di acqua di rubinetto disincentivando la vendita in bottiglia; Introduzione di direttive affinché si distribuisca, in via preferenziale, acqua in bottiglie di vetro rigorosamente con vuoto a rendere. 5. AMBIENTE E RIFIUTI 5.1. Ambiente Riduzione dell'inquinamento in città riducendo il traffico veicolare, incentivando l'uso delle biciclette e mezzi ecologici, incentivando l'abolizione degli impianti di riscaldamento obsoleti e lavando le strade; Protezione di giardini e piazze alberate da ulteriori abbattimenti e cementificazioni; Nelle zone di grandi interventi edilizi, realizzazione delle zone verdi e dei servizi in contemporanea con gli alloggi, o perlomeno garanzie economiche (fidejussione) da parte dei costruttori sui fondi per realizzarli; Incentivazione di centri di educazione ambientale convenzionati con le scuole; Incentivazione di "orti urbani" organizzati e riconosciuti dal Comune e gestiti dalle Circoscrizioni; Riduzione dell inquinamento elettromagnetico impedendo il proliferare selvaggio di antenne di comunicazione (telefonia) sui tetti delle case e riduzione del numero attuale di antenne predisposte, imponendo l uso di un unica antenna per tutti i gestori (non una antenna per singolo gestore); Lotta all inquinamento luminoso evitando la diffusione dell illuminazione pubblica e privata verso il cielo; 8

9 Lotta all inquinamento acustico dei veicoli con una campagna di controlli specifici sulle emissioni acustiche delle automobili e delle motociclette e con adozione dove possibile di asfalto apposito; Limiti alle pubblicità sonore negli spazi pubblici torinesi (stazioni, piazze...) Rifiuti Adozione di politiche di prevenzione e riduzione dei rifiuti prodotti, con adesione alla Campagna Europea meno 100kg/abitante/anno ; Riduzione degli imballaggi mediante incentivazione della diffusione dei distributori automatici "alla spina" e dei negozi leggeri; Incentivazione delle campagne di raccolta di indumenti e scarpe con la collaborazione di cooperative sociali; Creazione di laboratori per la riparazione e il riuso in ogni quartiere; Sperimentazione dell'utilizzo di stoviglie lavabili non solo nelle scuole comunali ma anche in tutte quelle convenzionate; Obbligo di mettere cestini di recupero carta nei punti di distribuzione per chiunque distribuisca giornali, volantini e materiali cartacei sul suolo pubblico; Obbligo per tutti gli esercizi pubblici che distribuiscono cibo di strada di ridurre i rifiuti generati e favorirne il riciclo: fornire cestini differenziati per materiale, richiedere ai clienti di differenziare il rifiuto, evitare l uso di imballaggi e supporti inutili, servirsi di materiale lavabile e riutilizzabile ovunque possibile, oppure utilizzare materiale biodegradabile o facilmente riciclabile; Controllo della differenziazione dei rifiuti dei mercati, sensibilizzando I commercianti e facendo rispettare il vincolo a differenziare i rifiuti nella pulizia delle aree mercatali; Attivazione di corsi al riciclo, al riuso e alla corretta differenziazione dei rifiuti mediante corsi nelle scuole e nei quartieri con dimostrazione pratica; Estensione all intero territorio cittadino della raccolta differenziata porta a porta entro il (costo stimato circa , a fronte di circa 500 milioni di euro preventivati per realizzare l inceneritore del Gerbido), con l obiettivo di raggiungere almeno il 70% di raccolta differenziata a livello cittadino entro il 2012; Completamento della rete degli Ecocentri su tutto il territorio comunale in ogni quartiere; raccolta degli olii domestici per ricavarne biodiesel; Adozione degli strumenti tecnici necessari al passaggio da tassa (TARSU) a tariffa puntuale (TIA), per poter pagare lo smaltimento dei rifiuti in proporzione alla quantità di rifiuto indifferenziato conferito, premiando chi genera meno rifiuti; Blocco immediato e totale dei lavori di costruzione dell inceneritore di Torino (Gerbido), e di qualsiasi progetto di ulteriori inceneritori o impianti di distruzione dei rifiuti, per la loro inutilità a fronte delle altre misure previste in questo programma, e per la loro nocività per la salute dei cittadini; Costruzione (o riconversione dell impianto del Gerbido) di impianti di trattamento a freddo del rifiuto residuo (es. trattamenti meccanico-biologici) in territorio torinese o contiguo, per trattare e differenziare anche i rifiuti non differenziati dai cittadini. Promozione di controlli periodici sui materiali di combustione dei cementifici presenti nel Comune di Torino. 9

10 6. URBANISTICA E TERRITORIO Rovesciamento delle priorità urbanistiche: prima i servizi ai cittadini e la qualità della vita, e non le esigenze dei costruttori e degli investitori immobiliari; Stop al consumo del territorio e a ulteriori cementificazioni, bloccando la costruzione di nuovi quartieri e favorendo invece il recupero e il restauro del patrimonio edilizio esistente, e comunque costruendo sulle aree da riqualificare e non su aree verdi, agricole o poco densamente abitate; Abbandono dell'idea che l'unica riqualificazione possibile per le aree in disuso sia costruirci sopra centri commerciali; Adozione di pratiche di urbanistica dal basso con la partecipazione dei cittadini, chiedendo innanzi tutto a loro quali sono le priorità e le esigenze urbanistiche del proprio quartiere, e poi vincolando a tali priorità le richieste degli attori privati che attualmente dettano le scelte urbanistiche (costruttori, aziende, banche, assicurazioni); Adozione di nuovi indici urbanistici basati sul bilancio delle emissioni di CO 2 (descritti nel seguito di questa sezione) in aggiunta a quelli esistenti (indice edificatorio o cubatura ), per assicurare la sostenibilità energetica ed ambientale di ogni piano urbanistico; Riduzione obbligatoria del consumo energetico delle nuove costruzioni rendendo vincolante come valore minimo il raggiungimento della classe A di efficienza energetica; Piano di diagnosi energetica di tutti gli edifici esistenti, con conseguenti progetti di miglioramento dell efficienza energetica; Valutazione obbligatoria del grado di recupero delle acque piovane di ogni nuova costruzione, con vincoli per limitare o eliminare del tutto l impermeabilizzazione dei suoli che causa l ingrossamento dei fiumi e fa aumentare il pericolo di piene; Aumento della qualità delle aree verdi create durante le riconversioni urbanistiche, tramite indici legati alla capacità di produrre ossigeno e alle possibilità d uso da parte dei cittadini; Aumento delle aree pedonali anche nelle periferie, assicurando ad ogni cittadino almeno un mq di area pedonale nel suo quartiere e creando un collegamento ciclabile che colleghi queste isole pedonali; l'obiettivo è di fornire un centro pedonale a ogni quartiere, in cui attirare la vita sociale della zona; Monitoraggio delle relazioni sociali cittadine come guida per i piani urbanistici: le azioni quotidiane dei torinesi determinano una rete di relazioni tra la viabilità, la necessità di servizi e la progettazione degli stessi; Nuovo piano energetico e nuovo regolamento edilizio comunale per rendere applicabili tutte le misure sopra descritte; Analisi e rivalutazione di tutte le varianti urbanistiche degli ultimi anni analizzandone la sostenibilità ambientale senza forzature e contrastando le speculazioni edilizie; Recupero degli edifici pubblici e privati lasciati in stato di abbandono, destinandoli a funzioni sociali fino a che il proprietario non ne proponga e garantisca un uso adeguato; 10

11 Incentivazione all utilizzo di materiale riciclato certificato per i lavori di ristrutturazione di edifici; Opposizione alla costruzione di edifici alti (grattacieli) e blocco dei progetti approvati, per preservare il paesaggio della città e per la loro insostenibilità ambientale. 7. ENERGIA Promuovere e incentivare l autosufficienza energetica del parco edilizio esistente Interventi strutturali per la diffusione delle fonti rinnovabili di energia e della micro produzione combinata di energia elettrica e calore; Piano di monitoraggio informatizzato degli impianti termici mediante il metodo della firma energetica, identificando gli impianti termici energeticamente inefficienti e che necessitano di urgenti interventi di riqualificazione, e programmando automaticamente gli interventi dell anno successivo in funzione del rapporto costi/benefici, per diminuire i consumi energetici degli edifici più energivori ed inquinanti; Pubblicazione online delle certificazioni energetiche degli edifici e loro confronto con i dati reali di consumo, evidenziando automaticamente quelli che consumano più del dichiarato e facendo partire richieste di intervento per riportarli al valore dichiarato; Pubblicazione di un piano di riduzione programmata dei consumi energetici degli edifici del Comune e dei risultati ottenuti; Pubblicazione di un piano per l utilizzo di energie rinnovabili negli edifici del Comune e pubblicazione della tipologia di impianti installati e dei risultati ottenuti; Obbligatorietà della redazione di una diagnosi energetica in tutti gli edifici dotati di impianto termico centralizzato destinati a civile abitazione e attività terziarie, con una cubatura superiore a 3500 metri cubi e costruiti antecedentemente al 2005, con l obiettivo di riduzione dei consumi del 25% in 5 anni; Trasformazione dell'agenzia Energia e Ambiente di Torino in una struttura di supporto per il cittadino e per gli amministratori di condominio, aiutandoli gratuitamente a risparmiare energia; Incentivazione comunale alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato e alla certificazione energetica, riducendo gli oneri e le imposte comunali ai cittadini che dimostrano una riduzione efficace dei consumi energetici degli edifici, facilitando l accesso a credito agevolato e contribuendo direttamente al costo della certificazione energetica; Azzeramento degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria per tutti gli edifici di nuova costruzione o ristrutturati che attraverso l utilizzo di fonti rinnovabili di energia e soluzioni costruttive tecnologicamente avanzate garantiscono bilanci energetici positivi (edifici ad energia positiva); Risparmio energetico nella pubblica illuminazione, adottando gruppi semaforici a led e dispositivi per la riduzione del livello di illuminazione in funzione della densità di traffico; Promozione di cooperative solari e cooperative esco (energy saving company) con proprietà diffusa tra i cittadini, per facilitare interventi su complessi edilizi ed edifici pubblici facendo ricadere sui cittadini i relativi guadagni. 11

12 8. MOBILITA SOSTENIBILE 8.1. Trasporto pubblico urbano Tessera elettronica di mobilità cittadina valida per pagare qualsiasi mezzo di spostamento (bus, metro, bike sharing, car sharing, taxi) con credito prepagato o con addebito su conto corrente, incentivando l'uso dei mezzi pubblici grazie alla semplificazione del pagamento; Blocco dell'aumento (già previsto) a 1,30 euro del prezzo del biglietto, reperendo le risorse necessarie tramite un aumento dei costi della mobilità privata; Sconti progressivi fino alla gratuità del servizio man mano che l'utente della tessera aumenta l'uso dei mezzi: grazie al conteggio effettuato tramite la tessera, se i primi 50 viaggi dell'anno costano un euro, i secondi 50 possono costare 80 centesimi e poi così via fino a zero; Sconti sul trasporto pubblico per le famiglie: biglietto familiare scontato, viaggi gratuiti fino a 14 anni se si viaggia col genitore, sconti crescenti sugli abbonamenti per i figli oltre il primo; Sperimentazione di servizi di trasporto pubblico gratuito con l'obiettivo di valutare i costi e la sostenibilità per rendere gratuito il trasporto pubblico di base entro il 2016, recuperando i costi (circa 100 milioni di euro l'anno) da una riduzione delle spese dello Stato in infrastrutture, sanità, personale addetto e danni ambientali; Pressione sul Parlamento per eliminare l'obbligo del 35% minimo di entrate da biglietti per il trasporto pubblico; Trasporti pubblici puliti: potenziamento veicoli elettrici (linee STAR e car sharing), adeguamento del parco veicoli esistenti a sistemi meno inquinanti o emissioni zero (Green Public Procurement); Investimenti sulla rete tranviaria, difendendo le attuali linee (in particolare il 18 fino a corso Settembrini) e estendendola dove utile; migliorare la velocità (priorità semaforiche e, dove possibile, protezione delle sedi e transito esclusivo tranviario); acquistare i futuri tram in modo che possano circolare sull'intera rete, evitando di dover gestire troppi modelli diversi; Servizi pubblici integrati nelle ore notturne: potenziamento della rete notturna, specie in occasione di manifestazioni varie, e valutazione di progetti di bus a chiamata; garanzia dell'apertura notturna regolare della metropolitana; Servizio di bus espresso senza fermate per l'aeroporto su tracciato innovativo (es. M1 Marche Aeroporto via tangenziale); Rivalutazione del progetto originario di linee metropolitane ( ) in modo da servire tutta la città, con adeguati interscambi con le linee di superficie; Revisione del tracciato proposto per la linea 2 di metropolitana, con studio di ipotesi per un capolinea nord più esterno alla città e per un interscambio con la linea 1 a Porta Nuova anziché a Re Umberto; Studio di un piano organico per le ulteriori linee, valutando una linea 3 sull'asse Piazza Vittorio Piazza Castello Via Cernaia e un riutilizzo come linea 4 del tratto di ferrovia Torino-Ceres da Porta Palazzo a Madonna di Campagna / Venaria; Risanamento della Azienda GTT liberando risorse tramite la razionalizzazione della piramide dirigenziale; 12

13 Indagine approfondita sul caso degli incassi perduti nel crack Defendini, valutando azioni legali anche verso i dirigenti responsabili Trasporto ferroviario Pressione attiva del Comune su Trenitalia e ministeri per il miglioramento dei collegamenti interregionali (regionali Milano, linea adriatica...) e per l ingresso di nuovi operatori (Arenaways); Investimento per l'attivazione del servizio ferroviario metropolitano, con treni suburbani cadenzati nel passante ferroviario; Per la ferrovia Torino-Caselle-Ceres, abbandono del progetto di tunnel sotto corso Grosseto e sostituzione con un collegamento ferroviario in superficie tra Rebaudengo e Borgaro lungo la Stura, con fermata a Villaretto, recuperando il tratto abbandonato come metropolitana; Cancellazione del progetto della TAV Torino-Lione, opera inutile che genera costi elevati a fronte dei benefici minimi, liberando così ingenti risorse nazionali per il trasporto metropolitano Mobilità ciclabile Sviluppo della rete ciclabile secondo standard di mobilità moderna, vedendo lo spostamento in bici come un trasporto e non come una gita di piacere, e garantendo dunque percorsi protetti, diretti, veloci e senza interruzioni e tortuosità su tutte le direttrici di scorrimento; Pianificazione metropolitana della rete ciclabile, collegando anche i comuni della cintura; Inasprimento di controlli e sanzioni contro la sosta sulle piste ciclabili; Abbattimento delle barriere architettoniche, ove possibile, per il corretto transito sulle piste (dehors, paletti, scalini, ecc); Riduzione della Tassa sul Passo Carraio e rifinanziamento delle rastrelliere per bici per i condomini che ne autorizzano il parcheggio all interno dei cortili; Istituzione di maggiori parcheggi per le bici private nelle aree di grande afflusso, con obbligatorietà per uffici pubblici e privati con più di 20 dipendenti; Promozione delle bici elettriche, eventualmente con appositi incentivi; Estensione del bike sharing a tutta la città ed integrazione con il servizio pubblico; Creazione di coperture nei parcheggi di bike sharing tramite introiti derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari (agevolazioni per aziende ecosostenibili); Predisposizione ai semafori di una zona anteriore specifica per le bici (sull esempio svedese) per evitare l inalazione dei gas di scarico durante le soste ai semafori; Possibilità di trasportare le bici sui mezzi pubblici, mediante portabici esterno sui bus o spazio dedicato sui vagoni di tram e metro; Obbligo di valutazione dell'impatto dei cantieri sulla mobilità ciclistica predisponendo passaggi alternativi per tutta la durata dei lavori. 13

14 8.4. Mobilità privata Incentivazione dei veicoli elettrici attraverso l installazione di colonnine di ricarica pubbliche e privilegi nelle regole di circolazione (es. passaggio in ZTL), convertendo progressivamente all'elettrico il parco veicoli del Comune; Promozione del car sharing di auto elettriche come modo per avere un'auto piccola e non inquinante solo quando serve, permettendo alle famiglie di rinunciare ad almeno un'auto, con un risparmio significativo ( euro annui) sul bilancio familiare; Modulazione intelligente dei limiti di velocità portandoli a 70 km/h sui viali di scorrimento protetti ma riducendoli a 30 km/h ( zone 30 ) in tutte le vie residenziali, grazie anche a strumenti di dissuasione psicologica e fisica (incroci rialzati, chicane...); l'obiettivo è di far scorrere il traffico dove deve scorrere, riducendo l'inquinamento e le code, ma di ridurre la pericolosità, il rumore e l'inquinamento nelle zone densamente abitate; Pedonalizzazione o riduzione decisa del traffico nelle vie commerciali, utilizzando sensi unici alternati o pedonalizzazioni di singoli isolati, o riservandole eventualmente al solo mezzo pubblico (es. strade strette con tram e molti negozi come via Monginevro e via Chiesa della Salute); Estensione progressiva della pedonalizzazione del centro, con chiusure dell'area attorno a via Roma e via Po nel fine settimana; Corsia preferenziale "car pooling" per auto con minimo 3 persone a bordo, sulla tangenziale di Torino e sulle strade di ingresso in città, nelle ore di punta; Promozione dei parcheggi periferici di interscambio, con una migliore segnaletica e con agevolazioni tariffarie sui mezzi pubblici per chi li usa; Disincentivi all'uso dell'auto privata per recarsi a Torino da parte dei pendolari della provincia, ad esempio con forme di tariffazione dell'ingresso in città per chi non è diretto a un parcheggio di interscambio; Abbandono del sistema di divieti secondo la catalogazione Euro X (funzionale solo a chi fabbrica automobili, e che non considera l'enorme costo energetico e ambientale di cambiare auto ogni pochi anni) e sostituzione con disincentivi all'uso frequente dell'auto (vedi punti seguenti); quel che conta non è solo quanto inquino per km ma quanti km faccio; Tariffazione della sosta a pagamento proporzionale a valore, inquinamento e frequenza d'uso dell'auto; il costo orario può essere radicalmente aumentato, fornendo poi tessere sconto per un numero massimo di ore mensili e per uso solo con auto medio-piccole; Piano di disincentivazione e progressiva eliminazione dalla città delle auto inutilmente ingombranti, pericolose e inquinanti (SUV, auto sportive) entro il 2016; Eliminazione degli incentivi privati a recarsi in auto nelle zone centrali (es. parcheggi gratuiti per i dipendenti, abbonamenti aziendali ai parcheggi...) convincendo le imprese a incentivare invece l'uso dei mezzi pubblici; Piano per la sosta notturna dei veicoli di grandi dimensioni (camper, furgoni, camion...) evitando che occupino spazio nelle vie residenziali e concentrandoli in zone protette dove la carenza di parcheggi è inferiore; 14

15 Promozione della figura del mobility manager cittadino e aziendale, facendo rispettare le leggi che lo prevedono; Piano di contrasto specifico per la maleducazione stradale dove il comportamento di un singolo genera grandi disagi a tutti (sosta in doppia fila su assi di scorrimento, sosta alle fermate dei bus e sugli scivoli, sosta su marciapiedi e piste ciclabili, svolte a sinistra da centro viale...); Difesa dalla distruzione delle infrastrutture viabili già esistenti (es. sopraelevata di corso Potenza) ma anche restrizione dei nuovi investimenti in viabilità ai soli casi di stretta ed effettiva necessità, investendo preferibilmente in opere di trasporto pubblico (es. piuttosto che allargare la tangenziale si può eliminare traffico portando la metropolitana fino a Rivoli); Opposizione al progetto della Tangenziale Est, in quanto devastante per l'ambiente collinare e inutile per il traffico di penetrazione in città; Pianificazione dei lavori con vincolo a un massimo di cantieri contemporanei in zona (se è chiusa la via X non si può lavorare nella via parallela Y) e con notiziario di via distribuito sul territorio per annunciare lavori e per consultare i cittadini; Taglio di almeno il 50% dei parcheggi con strisce gialle (parcheggi gratuiti in zone centrali riservati ad autorità e istituzioni di vario genere); possono esistere solo se motivati da esigenze di servizio, non per il normale parcheggio degli impiegati e dei dirigenti; Verifica e riduzione dei permessi di esenzione da ZTL e blocchi del traffico assicurando che non diventino un privilegio indebito; 8.5. Trasporto delle merci Piattaforma logistica merci creando intermodalità con i gli attuali e futuri sistemi su rotaia (treni/tram) avvalendosi altresì di veicoli elettrici per il trasporto finale su gomma. Il trasporto e la distribuzione del collettame è oggetto d inquinamento atmosferico in quanto la distribuzione è affidata a decine e decine di vettori privati. Questi ultimi, avvalendosi di una propria logistica di smistamento, massimizzano tempi e costi in base alle loro esigenze, recandosi infine, anche in gruppo, nelle medesime vie per consegnare piccoli e medi colli. La proposta sta nell istituire un centro di raccoglimento e smistamento unificato che provvederà alla distribuzione in base a criteri di massimizzazione e tempistica della consegna delle merci. Inoltre valutando l attuale intermodalità offerta dalla città si possono già conglobare e attivare i siti già esistenti. 9. LAVORO, INNOVAZIONE, IMPRESA Piano strategico cittadino per promuovere la riconversione della città verso settori industriali innovativi e in crescita, in particolare le nuove tecnologie energetiche e ambientali, e per facilitare l innovazione di prodotto rendendo i tradizionali settori dell industria torinese (meccanica, automobile, informatica...) moderni e sostenibili; 15

16 Lavori verdi: creazione di nuovi posti di lavoro grazie alla green economy (raccolta porta a porta, centri di trattamento di rifiuti a freddo, interventi di efficientamento energetico, eco-design); Definizione di un piano di borse di studio per attirare i migliori studenti, sulla base di parametri da definire, in cambio di impegno a lavorare a Torino per almeno cinque anni dopo la laurea; Ampliamento dei centri per l'impiego creando una connessione diretta con i job placement universitari e favorire la ricerca attiva del lavoro: informazioni su opportunità di lavoro a livello comunale e circoscrizionale, stesura curricula vitae, promozione e riconversione dei lavoratori e della formazione dei giovani verso i settori a maggior crescita; Incentivazione partnership tra imprese locali e università su progetti di ricerca e sviluppo, fondamentali per consentire la creazione di nuovi posti di lavoro; Sviluppo delle relazioni tra scuola superiore, università e impresa con stage mirati e collaborazioni in modo da favorire l ingresso nel mercato del lavoro dei giovani; Fondo di investimento diffuso torinesi per torinesi che permetta a chi ha accumulato un patrimonio monetario di investirlo nel finanziamento delle giovani imprese innovative del territorio, a condizioni vantaggiose per entrambi; Formule di garanzia comunale sui mutui e sui finanziamenti alle giovani imprese innovative; Valorizzazione e crescita delle iniziative per attirare investimenti dall estero, in cambio di impegni solidi e garantiti da penali sulla continuità della creazione di posti di lavoro qualificati a Torino, evitando nuovi casi Motorola; Servizio wi-fi pubblico gratuito a bassa emissione (minore di 0.6 V/m come in Liechtenstein) nelle piazze, nei parchi, nei principali luoghi pubblici e negli uffici comunali; Promozione del modello di condivisione dei dati e dei prodotti intellettuali secondo licenze libere come volano per la creazione di un ecosistema dell'intelligenza che faciliti la nascita di nuove imprese; Creazione di punti pubblici di telelavoro, telecentri nelle aree industriali dismesse o negli edifici comunali vuoti e avvio di un programma di sperimentazione del telelavoro con le aziende del territorio; Locazione agevolata a ore di locali comunali per giovani professionisti abilitati per consentire loro di iniziare ad esercitare la professione con i pochi clienti iniziali; Locazione agevolata di locali comunali in disuso per nuove attività, imprese e negozi aperte da giovani; Piano di mobilità comunale finalizzato alla ridistribuzione del personale delle grosse aziende (Comune, Provincia, Regione, Poste, ASL, ecc.) assegnando, a parità di mansione, la sede decentrata più vicina all abitazione del dipendente; Agevolazione del rientro dei torinesi espatriati ed emigrati, con una piattaforma web di incrocio tra professionalità maturate e necessità locali; Piattaforma di crowdsourcing comunale (sito Web di committenza di lavoro professionale) per far incontrare le necessità delle imprese del territorio con l offerta da parte di liberi professionisti, precari e partite IVA; 16

17 Definizione di un piano di sostegno al reddito per lavoratori precari, disoccupati, in mobilità, o in CIG a zero ore in cambio di attività lavorative comunali (pulizia strade, pedobus, aiuto a invalidi e anziani, etc.); Imporre per delibera la trasparenza all'interno della filiera degli appalti pubblici per consentire l'emersione del lavoro in nero e precario; 10. COMMERCIO Promozione di un'economia etica e solidale all'interno del territorio torinese con particolare attenzione alle realtà che perseguono la filiera corta; Campagna di comunicazione a sostegno di prodotti stagionali offerti da produttori locali, prodotti tipici del territorio locale, prodotti sfusi (mercati aperti rionali), in cambio dell'offerta di questi prodotti a prezzi accessibili; Opposizione alla realizzazione di altri centri commerciali nel comune di Torino; Realizzazione di centri commerciali naturali in ogni quartiere tramite la pedonalizzazione di strade commerciali; Destinazione di locali comuni in ciascuna circoscrizione ai Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.) per la distribuzione degli ordini collettivi e miglioramento accesso e partecipazione locale, a spazi di scambio solidale tra cittadini (baratti, donazioni, riutilizzo), e a spazi informativi per aziende certificate bio-europea; Sostegno ad iniziative di microcredito locale con partecipazione attiva dei privati cittadini; Coordinamento con la Regione per promuovere la creazione di un sistema economico solidale, con attenzione agli strumenti necessari per il suo normale funzionamento (moneta complementare) ed auto sostentamento; Zone "last minute" all'interno dei supermercati per prodotti prossimi alla scadenza a prezzi ribassati. 11. CULTURA, TURISMO E SPORT Cultura Sostegno all integrazione etnica e agli scambi culturali tramite corsi di lingua, cucina etnica, artigianato organizzati dalle associazioni locali negli spazi comuni gestiti dalle circoscrizioni, con una migliore interazione con il Centro Interculturale del Comune; Sviluppo e creazione di eventi che introducano l istruzione e la cultura in strada, rendendola il più possibile accessibile ai cittadini; Passaggio al concetto di mecenatismo economico : il Comune finanzia l'avvio di nuovi progetti e istituzioni culturali, che però devono essere in grado di mantenersi da sole dopo massimo due anni di investimento; Patto di sopravvivenza con le istituzioni culturali di eccellenza (es. Teatro Regio, Teatro Stabile): il Comune cerca di mantenere i finanziamenti pubblici, le istituzioni si impegnano a tagliare i costi insostenibili e a programmare attività che 17

18 richiamino grandi numeri di spettatori/visitatori, che coinvolgano la cittadinanza e che possano sostenersi economicamente da sole; Proseguimento dei piani di promozione dei giovani artisti torinesi, compresi spazi ed eventi per la promozione e la vendita delle loro opere; Promozione di zone centrali SIAE free per le esibizioni di strada, tramite prenotazione e previa iscrizione comunale, come già avviene in alcune grandi città europee; Razionalizzazione delle società partecipate nel settore cinematografico, con l'obiettivo che le attività professionali possano a regime sostenersi economicamente da sole, e di investire i fondi pubblici nella promozione di opere giovanili e di particolare valore culturale e sociale; Garanzia della gratuità dei musei un giorno al mese per i residenti a Torino; Turismo Sviluppo del turismo congressuale ristrutturando e offrendo strutture a prezzi di favore per i primi anni; Razionalizzazione delle iniziative di promozione turistica, diminuendo dirigenze e poltrone e puntando invece su una migliore organizzazione e comunicazione internazionale, specialmente via Internet; Realizzazione di un servizio di guida turistica virtuale al territorio su telefonino e terminali mobili; Promozione dei sentieri della collina torinese come modo di fruizione naturale del territorio per turisti e torinesi; Scambi di progetti di gestioni turistiche con paesi e città straniere per favorire reciprocamente il turismo; Sport Riconoscimento del fatto che il ruolo del Comune è primariamente quello di favorire la pratica sportiva di base, prima che di sostenere lo sport professionistico; Introduzione di un sistema di valutazione dell uso degli impianti sportivi e ricreativi comunali dati in concessione, con possibilità di annullamento della concessione in caso di mancata valorizzazione o speculazioni; Rendere gli impianti sportivi redditizi per il Comune (salvo le attività assistenziali) utilizzando tariffe di mercato e controllando meglio la gestione degli stessi; Promozione e incentivazione di grandi eventi sportivi nelle strutture esistenti e post olimpiche (Campionati Mondiali/Europei di Atletica, Campionati Mondiali/Europei di Nuoto, Campionati Mondiali/Europei arti marziali, sci, ecc.) e insieme verifica puntuale dei risultati in termini di ricaduta sulla città, evitando di rifinanziare gli eventi che non rendono e quelli legati soltanto a logiche di scambio politico; Vendita / chiusura / cambio di destinazione delle strutture ex olimpiche non in grado di mantenersi da sole; 18

19 Consulenza di allenamento gratuita negli impianti comunali per i principali sport che aiutano la salute (es. corsa, camminata, ciclismo, nuoto...), mettendo a disposizione gratuita dei cittadini degli allenatori competenti e certificati che possano indicare il modo migliore per avvicinarsi a un attività sportiva amatoriale in tutta sicurezza. 12. SCUOLA Investimento per più posti negli asili e sviluppo dei micro-nidi familiari e aziendali, data la grossa difficoltà di accesso all asilo da parte delle famiglie e la frequente distanza dal posto di lavoro, con l'obiettivo di garantire un posto in asilo a tutti, anche alle famiglie presunte ricche ; Organizzazione e sostegno di pedibus (accompagnamento a piedi strutturato dei bambini sul percorso casa-scuola) per tutte le scuole comunali, anche in sinergia con associazioni ed anziani del quartiere sul modello nonno civico ; Insegnamento ai bambini dell'utilizzo sicuro e consapevole delle reti informatiche e di risorse come il software libero e le tecnologie VoIP, per comunicare e creare liberamente in rete; Valorizzazione dell'educazione fisica fin dalle scuole elementari, mens sana in corpore sano, trattandosi di un reale investimento sul futuro in termini di salute, di socializzazione e di cultura. Promozione delle collaborazioni delle scuole con le società sportive; Avvio di laboratori di educazione alimentare aperti a bambini e genitori, promuovendo la partecipazione di entrambe le parti al fine di arginare la piaga dell'obesità infantile e di promuovere stili di vita sani; Creazione nelle scuole di nuovi laboratori informatici tramite progetti che riutilizzino macchine donate dei cittadini e revitalizzate attraverso l applicazione di software libero, ottenendo il duplice effetto di ridurre i rifiuti elettronici e diffondere la conoscenza di sistemi operativi non proprietari; Promozione della didattica on-line per le scuole, l'università e la formazione continua (tramite accordi con le varie istituzioni educative) per facilitare l ascolto ed il riascolto delle lezioni senza essere necessariamente presenti in aula, con condivisione universale e gratuita a tutta la cittadinanza del patrimonio di conoscenza contenuto nelle lezioni, tramite un apposito servizio comunale; Avvio sperimentale di strategie di digitalizzazione della didattica attraverso e- book e lavagne elettroniche per ridurre il costo dei testi, eliminare il peso del loro trasporto e migliorare l'interazione e l'efficacia della didattica; Estensione del capitolato di gestione delle mense scolastiche anche alle scuole paritarie, contrastando la tendenza ad andare in deroga al capitolato, autorizzandosi di fatto alla poca trasparenza dei menù, all'utilizzo di stoviglie di plastica e, più in generale, al non rispetto delle norme comunali; Sfruttamento più esteso degli edifici scolastici favorendo l apertura pomeridiana delle strutture per realizzare corsi tenuti da associazioni di volontariato, quali alfabetizzazione informatica, italiano per stranieri, gruppi di studio, corsi di ballo o ginnastica, realizzando dunque punti di aggregazione per i giovani; 19

20 Richiesta al governo di escludere dal patto di stabilità le spese comunali per la scuola primaria in modo da permettere al Comune di investire in questo settore senza eccessivi vincoli finanziari. 13. SERVIZI PER I GIOVANI Educazione alla cittadinanza Ampliamento dei momenti destinati all'educazione civica nell'ambito scolastico di ogni ordine e grado e con attività concrete sul territorio di appartenenza (città e circoscrizioni); Garanzia, tramite attività dentro e fuori le scuole, del fatto che i giovani ricevano una adeguata educazione su vari temi di rilevanza civile, come il rispetto dell'ambiente, la sana alimentazione, l'affettività e la sessualità; Promozione del rapporto con le istituzioni e della partecipazione alla discussione politica educando i giovani a interessarsi della cosa pubblica; Organizzazione a intervalli regolari di una consultazione generale dei giovani della città per chiedere a loro quali sono le esigenze, le necessità, le priorità; Ingaggio dei giovani come guida alla città per turisti e visitatori, specialmente loro coetanei; Educazione alla tolleranza reciproca e lotta ai fenomeni di bullismo; Sostegno all'inserimento lavorativo e sociale Promozione di momenti e servizi di supporto all'orientamento scolastico, universitario e professionale; Offerta di possibilità di formazione continua ai giovani in cerca di lavoro, che non riescono a trovarlo o che lo perdono; Garanzia di una adeguata assistenza ai giovani precari e disoccupati in termini di accesso ai servizi comunali e alle relative opportunità di sostegno e riqualificazione; Realizzazione di borse di studio per lavorare presso le biblioteche o altri locali pubblici di interesse socio-culturale in cambio del pagamento della retta e delle spese universitarie o di altri servizi di formazione; Promozione del servizio civile europeo, nazionale e comunale; Sostegno economico ai giovani che vogliono lasciare la casa familiare e andare a vivere da soli; Piano di borse di studio e prestiti d'onore comunali per l'alta formazione per permettere ai giovani più meritevoli della città di conseguire all'estero le specializzazioni e i master più prestigiosi; Attività culturali, sportive e artistiche Organizzazione sistematica di centri pubblici per i giovani, destinando locali comunali e circoscrizionali (es. locali in disuso, vecchie scuole...) ad attività 20

21 artistiche, musicali, creative e culturali dei giovani torinesi dove proporre idee innovative creare dibattiti, workshop ed esprimere le proprie abilità; Possibilità di ottenere gratuitamente il certificato di sana e robusta costituzione per svolgere attività non agonistiche; Estensione fino ai 30 anni della tariffa GTT rivolta agli studenti universitari; Promozione di gemellaggi, scambi giovanili e viaggi di studio comunitari ed extracomunitari; Prevenzione delle dipendenze Prevenzione dei rischi connessi al consumo di tabacco, droghe e alcool tramite attività scolastiche ed extrascolastiche di comunicazione e discussione tra pari e con esperti; Realizzazione di punti informativi nei locali durante il fine settimana; Realizzazione di sportelli d'ascolto nelle circoscrizioni per disagi di varia natura. 14. SERVIZI PER ANZIANI E CATEGORIE DEBOLI Realizzazione di un piano strategico per l'edilizia popolare e agevolata che parta dall'esigenza di riutilizzare il vasto patrimonio sfitto della città per offrire abitazioni a prezzi sostenibili, sia in termini di case popolari vere e proprie, sia i termini di agevolazioni sul mutuo per chi vuole comprare la prima casa con un reddito medio-basso; Promozione delle strutture di co-housing per dare maggiore sostegno alle famiglie con necessità di assistenza di anziani in famiglia e per creare rapporti di collaborazione tra single anziani e single giovani; Potenziamento di una rete di centri diurni per anziani come luogo di socializzazione, di mantenimento delle autonomie e delle capacità funzionali, ma anche come servizio di sostituzione rispetto al carico di cura famigliare per gli anziani; Ampliamento e organizzazione delle opportunità di volontariato civico per gli anziani in attività utili alla collettività, dalla sorveglianza del traffico davanti alle scuole alla manutenzione di spazi verdi e locali civici; Realizzazione di opportunità di tutoraggio sociale degli anziani verso i giovani e gli adolescenti, con l'utilizzo di locali decentrati nei quartieri; Promozione di attività fisiche dolci per gli anziani negli impianti sportivi comunali; Promozione di opportunità di formazione continua per gli anziani, compresa l'alfabetizzazione informatica e l'educazione all'uso delle nuove forme di partecipazione e di interazione con il Comune, contrastando l'analfabetismo di ritorno; Piano di mobilità per i disabili, invertendo il trend di tagli ai buoni taxi e ai finanziamenti per la mobilità; 21

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