ORARI SCOLASTICI VALIDI PER L ANNO SCOLASTICO 2015/16

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via A. Manzoni 1, Preganziol (Treviso) Tel CF segreteria@icpreganziol.gov.it - tvic81300t@istruzione.it Consiglio di Istituto Delibera N 15 ORARI SCOLASTICI VALIDI PER L ANNO SCOLASTICO 2015/16

2 INDICE n capitolo pagina Premessa 3 1 Dati identificativi dell istituto 4 2 Scuole, sezioni, classi, alunni 4 3 Personale, servizi amministrativi e orari uffici 4 4 Contesto socio economico e culturale 5 5 Servizi non curricolari della scuola 6 6 Finalità educative culturali e formative dell istituto 7 7 Linee di sviluppo 8 8 Funzioni strumentali 9 9 Autovalutazione d istituto Rapporti con il territorio Macro-aree di progetto Finalità del Piano dell offerta formativa 27 Scuola dell infanzia 28 I campi di esperienza Tempo scuola e orario della giornata nella scuola dell infanzia Finalità della scuola dell infanzia Profilo delle competenze al termine della scuola dell infanzia Documentazione Scuola primaria 31 Le aree disciplinari Tempo scuola e orario delle lezioni Compiti per casa Finalità della scuola primaria Profilo dell alunno in uscita Scuola secondaria di 1 grado 34 Le discipline Tempo scuola e orario delle lezioni Finalità della scuola secondaria di 1 grado Profilo dell alunno in uscita 13 Valutazione degli alunni 36 La valutazione nella scuola dell infanzia La valutazione nella scuola primaria e secondaria di 1 grado La valutazione del comportamento nella scuola primaria La valutazione del comportamento nella scuola secondaria di 1 grado La validità dell anno scolastico La certificazione delle competenze 14 Accoglienza e integrazione Criteri formazione sezioni infanzia e classi primaria e secondaria di 1 grado Rapporti scuola e famiglia Organismi della scuola Allegati 49 Certificato delle competenze di classe 5^ scuola primaria 49 Certificato delle competenze di classe 3^ scuola secondaria 1 grado 51 Consiglio orientativo di classe 3^ scuola secondaria 1 grado 53 Patto educativo di corresponsabilità 54 Piano annuale dell inclusione 61 Protocollo accoglienza dell alunno straniero 68 Regolamento disciplinare 83 Regolamento d istituto 86 Scheda informativa di raccordo PS dell alunno 96 Schede di raccordo IP, PS e SS dell alunno straniero 99 2

3 PREMESSA Il Piano dell Offerta Formativa (POF) è il piano che il Collegio docenti e il Consiglio d Istituto dell I. C. di Preganziol in piena autonomia assumono come documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa. Il POF rappresenta il punto di incontro di un sistema complesso di relazioni, finalità, vincoli e mette in rapporto le variabili che caratterizzano il sistema scuola, le finalità, gli obiettivi generali e specifici di apprendimento, il curricolo orario, la realtà del contesto territoriale, le caratteristiche dell utenza, i genitori e loro aspettative nei confronti dell educazione dei figli, gli organici della scuola, la professionalità e gli operatori, le attrezzature, le risorse finanziarie e i vincoli contrattuali, i rapporti con il Comune e gli Enti locali del territorio. Questi parametri misurano le scelte e le decisioni della scuola di Preganziol. Nel POF tutte le componenti che partecipano alla vita della scuola devono trovare le naturali modalità con cui s intendono tradurre in pratica le Indicazioni nazionali e allo stesso tempo coniugare gli interessi specifici legati al nostro territorio. I contenuti di questo documento programmatico sono dati dall insieme delle attività e dei progetti mediante i quali l IC di Preganziol anno dopo anno assolve la sua missione nel campo dell educazione e dell istruzione e della formazione, nel confronto quotidiano con il mondo reale per lo sviluppo organico della persona. Il POF dell anno 2013/2014 intende integrare e soddisfare le esigenze del contesto ambientale e le legittime attese delle famiglie, rispettando nel contempo e valorizzando le caratteristiche di tutti gli alunni indistintamente. Il POF vuol contribuire a facilitare la scelta della famiglia, dei bambini e dei ragazzi al momento dell iscrizione alla scuola e sviluppare in tutte le componenti scolastiche sentimenti di identificazione e appartenenza che devono incrementare positivamente il rapporto con la complessità della realtà scolastica dove il raggiungimento del successo formativo esige spesso il superamento di ansie e frustrazioni e aiuta a formare un clima interno rassicurante che può aiutare a gestire efficacemente l intero sistema. Noi operatori della scuola di Preganziol lavoriamo assieme per un identità culturale e progettuale condivisa. Con l acquisizione della didattica del progetto pensiamo ad una delle fondamentali caratteristiche dell autonomia: Il lavorare per progetti. Il progetto è un azione unitaria interamante articolata per fasi. I progetti conferiscono alla scuola una determinata identità che è proiettata ad affermare ed esaltare la comunità locale, nazionale, della civiltà europea e mondiale. Il senso che vogliamo darci con queste linee programmatiche è allora quello di riconoscerci nella dimensione culturale e valoriale tracciata in questi anni. Il POF dell I.C. assume la valenza culturale e pedagogica di una comunità educante che vede la famiglia centro delle scelte educative, partecipe e che inevitabilmente incide nell articolazione organizzativa del servizio scolastico ed incide profondamente sulla qualità educativa. I processi di educazione apprendimento si sviluppano all'interno del sistema scolastico coerentemente in un processo continuo di cambiamento che dura 11 anni e vengono contestualizzati nel quadro della cooperazione tra le varie componenti. 3

4 1. DATI IDENTIFICATIVI DELL ISTITUTO Codice meccanografico dell'istituto TVIC81300T Ordine di scuola Istituto Comprensivo Via A. Manzoni 4 CAP e città Preganziol Provincia Treviso Telefono / Fax Posta elettronica Posta elettronica certificata Sito segreteria@icpreganziol.gov.it tvic81300t@pec.istruzione.it 2. SCUOLE, SEZIONI, CLASSI, ALUNNI grado di scuola nome località telefono: 0422 fax: 0422 dell infanzia Arcobaleno 1 Frescada Arcobaleno 2 Preganziol Giovanni XXIII Preganziol primaria Vittorino da Feltre Frescada est Giovanni Comisso Frescada ovest Carlo Tegon Sambughè Raimondo Franchetti Santrovaso secondaria di 1 grado Ugo Foscolo Preganziol grado di scuola nome località sezioni o classi alunne/i dell infanzia Arcobaleno 1 Frescada Arcobaleno 2 Preganziol 3 64 Giovanni XXIII Preganziol primaria Vittorino da Feltre Frescada est 5 96 Giovanni Comisso Frescada ovest 5 98 Carlo Tegon Sambughè Raimondo Franchetti Santrovaso 4 75 secondaria di 1 grado Ugo Foscolo Preganziol Totali PERSONALE, SERVIZI AMMINISTRATIVI E ORARI UFFICI Dirigenza scuola nome località ruolo Istituto comprensivo segreteria Preganziol Dirigente scolastico: 1 Istituto comprensivo segreteria Preganziol Docente collaboratore del Dirigente scolastico: 1 Docenti grado di scuola nome località docenti dell infanzia Arcobaleno 1 Frescada 13 1 sostegno + spezzone Arcobaleno 2 Preganziol 6 2 sostegno + spezzone Giovanni XXIII Preganziol 35 1 sostegno + 2 spezzoni primaria Vittorino da Feltre Frescada est 8 1 sostegno + spezzone Giovanni Comisso Frescada ovest 7 1 sostegno + 2 spezzoni Carlo Tegon Sambughè 7 1 spezzone Raimondo Franchetti Santrovaso 7 / secondaria di 1 grado Ugo Foscolo Preganziol 35 4 sostegno 4

5 Inoltre, il personale ATA assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali e operative connesse all attività e al buon funzionamento della scuola, in un rapporto di collaborazione con il Dirigente scolastico e con il personale docente. I servizi generali amministrativo-contabili e il lavoro del personale ATA sono organizzati dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, che svolge funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti secondo le direttive ricevute dal Dirigente scolastico. Le procedure dei servizi sono organizzate in modo da garantire: semplificazione e celerità, trasparenza, informatizzazione dei servizi di segreteria e flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. A.T.A. scuola nome località ruolo Istituto comprensivo segreteria Preganziol Direttore servizi generali e amministrativi:1 Istituto comprensivo segreteria Preganziol assistenti amministrativi 7 dell infanzia Arcobaleno 1 Frescada collaboratori scolastici 4 Arcobaleno 2 Preganziol collaboratori scolastici 2 primaria Giovanni XXIII Preganziol collaboratori scolastici 5 Vittorino da Feltre Frescada est collaboratori scolastici 2 Giovanni Comisso Frescada collaboratori scolastici 2 + spezzone ovest Carlo Tegon Sambughè collaboratori scolastici 1 + spezzone Raimondo Santrovaso collaboratori scolastici 1+ spezzone Franchetti secondaria di 1 grado Ugo Foscolo Preganziol collaboratori scolastici 4 + spezzone Orario di ricevimento al pubblico degli uffici Ufficio personale docente Ufficio contabilità Ufficio protocollo Dal lunedì al venerdì martedì e giovedì Ufficio didattica / alunni Dal lunedì al venerdì e martedì e giovedì Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Dal lunedì al venerdì (previo preavviso telefonico anche per lo stesso giorno) Dirigente scolastico e collaboratore del Dirigente scolastico per appuntamento da fissare con la segreteria telefonando nei seguenti orari: tutti i giorni dalle 8.00 alle 9.00, dalle alle e il martedì dalle alle IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE Preganziol è un centro di circa abitanti che si sviluppa intorno al Terraglio: lo storico asse stradale che unisce Mestre a Treviso; localizzato in una posizione quasi intermedia tra i due centri, è divenuto area di intenso sviluppo economico ed edilizio, nonché di significativa immigrazione. Vi sono due componenti del flusso migratorio: - famiglie provenienti dai centri urbani di Mestre e Treviso che rendono l area sempre più assimilabile alla periferia delle due città; - lavoratori e famiglie provenienti da Paesi esterni all'area comunitaria. I due tipi di immigrazione contribuiscono in modo diverso a modificare le caratteristiche della popolazione del paese che, nel corso di pochi decenni, da centro rurale si è trasformato in centro commerciale e neo/industriale: dalle città vicine giunge una popolazione giovane che si caratterizza per un livello socio/culturale medio; dai Paesi extracomunitari vi è un importante flusso in entrata di popolazione che richiede specifici interventi di accoglienza, mediazione culturale e linguistica. Se a questo si aggiungono le profonde trasformazioni economiche che interessano l area di Preganziol e tutta la provincia di Treviso, ne risulta un contesto molto dinamico e in via di forte mutamento, che rende complesso il raggiungimento di un sistema di valori condiviso. 5

6 5. SERVIZI NON CURRICOLARI DELLA SCUOLA Entrata alunni Nei plessi di scuola dell infanzia Arcobaleno 1 di Frescada, di scuola primaria di Preganziol capoluogo e Frescada Ovest funziona l ingresso anticipato a pagamento. In tutti i plessi della scuola primaria funziona il servizio Pedibus gratuito: gli alunni sono guidati da adulti accompagnatori volontari, che raggruppano i bambini nei punti di ritrovo e li accompagnano a scuola. Nei plessi di scuola primaria di Preganziol capoluogo, Sambughè e Santrovaso nonchè di secondaria di 1 grado di Preganziol, è attivo il servizio di trasporto scolastico a pagamento. Tempo Integrato Nei plessi di scuola primaria di Frescada Ovest e Sambughè è attivo il Tempo Integrato, facoltativo e gestito da una cooperativa esterna a pagamento. Offre attività di studio assistito e laboratoriali nei pomeriggi non curricolari. È attivo in questi plessi stante la richiesta delle famiglie. Non può essere attivato nella scuola primaria di Preganziol capoluogo perché in questa sono presenti, con autorizzazione del Ministero, sezioni a tempo pieno (40 ore). Servizio mensa In ogni plesso funziona il servizio di refezione gestito dal Comune e sottoposto alla vigilanza della Commissione mensa dei genitori, che è eletta annualmente. La Commissione controlla: - la qualità e la quantità dei cibi forniti, - le operazioni di distribuzione dei pasti, - la pulizia e l igiene dei locali scolastici, - eventuali carenze delle strutture e dei materiali. La ditta fornitrice dei pasti è LA SERENISSIMA. Biblioteca scolastica Nella scuola dell infanzia sviluppare la motivazione alla lettura costituisce un operazione complessa che non può esaurirsi unicamente in ambito scolastico, ma può risultare efficace se si avvia un processo analogo e contemporaneo all interno dell ambito familiare. Per questo motivo viene offerta ai bambini l opportunità del prestito settimanale del libro. Le finalità del prestito sono: - avviare il bambino ad uso corretto dei libri, anche in ambito diverso da quello scolastico; - far sperimentare come funziona una biblioteca; - sollecitare i genitori e coinvolgerli ad utilizzare i libri nelle relazioni con i bambini; - stimolare l autonomia del bambino nella scelta del libro; Nella scuola dell infanzia esiste anche il prestito di libri per i genitori su argomenti pedagogico-educativi. In ciascun plesso della scuola primaria è presente la biblioteca scolastica e gli alunni delle varie classi possono prendere in prestito i libri secondo un calendario concordato. Il libro preso in prestito, viene registrato e va riconsegnato con scadenza settimanale o quindicinale. Poiché si ritiene che la lettura sia un momento formativo importante per il bambino, si chiede la collaborazione delle famiglie al fine di rendere davvero motivanti ed arricchenti sia i primi approcci al testo scritto (classi prime) sia le successive fasi in cui l alunno diventa più competente. E importante che i genitori aiutino il proprio figlio ad aver cura del materiale preso in prestito dalla scuola e a rispettare i tempi di consegna stabiliti. In ogni plesso un insegnante coordina le attività relative alla biblioteca. Nella scuola primaria di Preganziol capoluogo è gestita in collaborazione con il comitato genitori. La scuola secondaria di 1 grado usufruisce della biblioteca comunale, dedicando momenti specifici di frequenza durante le ore di lezione con accesso al prestito anche per sviluppare tematiche varie, di interesse disciplinare e personale. English camp estivo Dalla classe terza di scuola primaria alla terza di secondaria di 1 grado è organizzato un English camp estivo l ultima settimana di agosto e la prima di settembre. Il progetto d istituto oramai decennale è gestito da The English Experience di Norwich come attività a pagamento con adesione facoltativa. Potenzia le abilità linguistiche in inglese con lezioni proposte da insegnanti madrelingua e con attività varie (sportive, manuali e ricreative) guidate da esperti leader, incoraggiando a dialogare in modo spontaneo nonché migliorando anche la propria autostima. Gli insegnanti 6

7 inglesi vengono ospitati presso alcune famiglie. Al termine del camp viene organizzato un breve spettacolo per i genitori. Vacanze-studio all estero Per la scuola secondaria di 1 grado sono organizzate - una vacanza studio nel Regno Unito a pagamento, in estate, di circa due settimane e in famiglia e con docente accompagnatore esterno all I.C. - una vacanza studio in Spagna a pagamento, durante l anno scolastico (aprile-maggio 2015), di alcuni giorni, in famiglia e con docenti accompagnatori dell I.C. Centro sportivo scolastico Nella scuola secondaria di 1 grado è organizzato un centro sportivo scolastico (C.S.S.) pomeridiano in orario extra-scolastico finanziato da fondi ministeriali vincolati. 6. FINALITA EDUCATIVE CULTURALI E FORMATIVE DELL ISTITUTO MOTIVAZIONI IN BISOGNI EDUCATIVI RAPPORTO AL CONTESTO TERRITORIALE Attenzione alla salute L'intento generale dell'istituto è: e al benessere personale come condizione cooperazione. della vita collettiva Richiesta di formazione e forte accelerazione delle conoscenze Richiesta di consapevolezza dell importanza dei valori democratici in una società complessa e multiculturale Proporsi come luogo, in cui le persone siano incoraggiate a sviluppare al massimo le loro potenzialità individuali in un clima di benessere e Promuovere l attenzione alla salute e alla cura della persona (progetti proposti dall ULSS N 9 di Treviso; servizio Spazio-Ascolto promosso dalla cooperativa Il Sestante; progetto Sport IPS ) L'intento generale dell'istituto è: Predisporre le condizioni ottimali per l acquisizione degli strumenti culturali propri delle diverse discipline previste nelle Indicazioni Nazionali Educare all uso dei diversi codici comunicativi della lingua, della matematica, delle arti espressive, in molteplici contesti di esperienza Garantire l acquisizione delle abilità di base della lettura, della scrittura, del calcolo in modo adeguato per affrontare i successivi percorsi scolastici Promuovere la capacità di rielaborare conoscenze e informazioni Promuovere la capacità di riflettere sul proprio percorso di apprendimento ( imparare a imparare ) Avviare gli alunni alla conoscenza delle nuove tecnologie dell informazione e dei linguaggi multimediali (il blog della scuola) L'intento generale dell'istituto è: Promuovere la formazione dell uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione (educazione alla cittadinanza e costituzione) Promuovere i valori etici fondamentali, quali il pluralismo, la multiculturalità, la tolleranza, la convivenza pacifica e serena, l accettazione dell altro da sé, la responsabilità verso se stessi e verso gli altri Educare alla capacità di dialogare, ascoltare, rispettare i punti di vista e le opinioni degli altri, promuovere i propri. Promuove la realizzazione del Patto Educativo di Corresponsabilità nelle classi dei tre ordini di scuola, considerandola una buona prassi per la crescita educativo-sociale degli allievi. 7. LINEE DI SVILUPPO L impegno della scuola per il successo formativo si concretizza attraverso: - la progettualità didattica ed educativa - la flessibilità dell organizzazione didattica - ricerca, sperimentazione e aggiornamento degli insegnanti - le funzioni strumentali al progetto d Istituto - L autovalutazione 7

8 - I rapporti con il territorio La progettualità didattica ed educativa La progettualità didattica ed educativa della scuola si fonda sulla stretta interrelazione tra: efficacia dell insegnamento e successo formativo, intesa come capacità di promuovere negli alunni lo sviluppo delle potenzialità personali. Nello specifico, tre sono le variabili ritenute essenziali per una didattica efficace: - la qualità delle relazioni interpersonali all interno del gruppo classe - l individuazione di metodologie adeguate - la personalizzazione degli interventi I curricoli disciplinari L azione educativa e didattica si esplica soprattutto attraverso la programmazione collegiale, declinata nelle singole progettazioni disciplinari, dove gli insegnamenti sono coordinati, integrati ed arricchiti. I dipartimenti disciplinari elaborano i piani di lavoro basandosi sulle Indicazioni ministeriali, in armonia con le linee progettuali di classe e nel rispetto delle finalità individuate nel presente Piano dell Offerta Formativa. I gruppi disciplinari delle scuole primaria e secondaria di primo grado sono impegnati nella definizione dei livelli di competenza e dei gradi (basilare, intermedio, consolidato, avanzato, eccellente) con cui l alunno padroneggia conoscenze, abilità ed esercita autonomia e responsabilità, riferiti all articolazione delle 8 competenze chiave europee. La flessibilità dell organizzazione didattica La flessibilità è la condizione fondamentale per la realizzazione effettiva delle scelte didattiche progettate dalla scuola: essa riguarda sia l orario degli insegnanti, sia le modalità di attivazione del curricolo. Nel nostro Istituto Comprensivo la flessibilità si attua anche attraverso l apertura delle classi, programmata dai docenti in alcuni momenti dell anno scolastico. Ricerca, sperimentazione ed aggiornamento degli insegnanti Ricerca e sperimentazione La scuola è impegnata nella ricerca per l identificazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento e dei disturbi del comportamento: 1. rileva eventuali comportamenti problema, tramite osservazioni occasionali e sistematiche, centrate sulle modalità di relazione degli alunni con i coetanei; 2. utilizza prove di lettura strutturate per effettuare una prima indagine su correttezza, rapidità e comprensione; 3. utilizza le prove I.n.val.si degli anni precedenti e simili per valutare le competenze linguistiche e logico-matematiche; 4. richiede alle famiglie la disponibilità ad un accertamento presso l USL del territorio per i bambini che dimostrano ritardi preoccupanti in uno o più di questi ambiti; 5. programma attività di recupero per i bambini in difficoltà in collaborazione con psicologi, logopedisti, psicomotricisti e famiglie; 6. da due anni, nelle classi prime, si realizza un percorso di rilevazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento in collaborazione con l USL di Treviso. Aggiornamento Nel corrente anno scolastico il Collegio dei Docenti ha individuato come temi per l aggiornamento: - dall educazione motoria alla pratica sportiva - disturbi specifici dell apprendimento - utilizzo di internet e rischi collegati - sicurezza 8

9 8. FUNZIONI STRUMENTALI Si riportano le relazioni delle Funzioni strumentali al Piano dell offerta formativa valide per l a.s. in corso e che presumibilmente continueranno negli anni successivi. PROGETTO Funzione Strumentale Continuità e Valutazione PROGETTO N 1 CONTINUITÀ E VALUTAZIONE DESTINATARI Infanzia: alunni frequentanti 3 anno I-P :classi 1^ 2^ 3^ 4^ 5^( diario) S- classi: 1^ 2^ 3^ RESPONSABILE/I DEL Patrizia Multineddu PROGETTO OBIETTIVI Scopo fondamentale del corso: promuovere la continuità tra i tre ordini di scuola I-P-S DURATA PREVISTA (descrivere esattamente: Ottobre- Dicembre- Gennaio: periodo e n di ore parziali Valutazione : 4hx6D=24h e complessive) Continuità: I-P: 2hx18D = 36h P-S: 4hx2D = 8h I-P-S Open Day 3hx35D= 105h Settimana accoglienza P-S:2hx18D= 36h Febbraio-Marzo: Continuità: I-P:2hx16D=32h Attività di accoglienza:3hx6d=18h Diario d Istituto: 2hx2D=4h selezione materiali Maggio-Giugno: Passaggio informazioni I-P Passaggio informazioni P-S; formazione classi prime P; formazione classi prime S. (calendario impegni 40h) RISORSE UMANE Docenti di scuola dell Infanzia-Primaria-Secondaria UTILIZZATE (Docenti, ATA, Esterni, ecc.) BENI E SERVIZI (strumenti, materiali, risorse logistiche ed organizzative, ecc. - con relativa spesa) CONTENUTI METODOLOGIA ADOTTATA Aula Scuola Secondaria Ugo Foscolo Uso del fotocopiatore-fotocopie dei materiali di consultazione e dei materiali prodotti. Pedagogici:condivisione criteri di valutazione; Diario d Istituto. Organizzativi: Open Day; accoglienza alunni I-P e P-S; Passaggio delle informazioni I-P e P-S; Formazioni classi prime P e S. Incontri di commissione; attività di laboratorio. PROGRAMMA (tabella oraria e programma analitico degli argomenti da illustrare ai destinatari e al personale coinvolto) Valutazione 1 incontro di due ore: condivisione criteri di valutazione ; Valutazione: 4hx6D= 24h Aggiornamento per l'unificazione dei criteri di valutazione:6h; Incontro commissione I-P per feedback passaggio informazioni I-P e valutazione griglia prerequisiti ingresso classe 1^- 2hx18D= 36h; Incontro con Referenti Secondaria Prof.sse Vincenzi per organizzazione settimana dell accoglienza 4hx2D=8h; Open Day: Docenti I-P-S 3hx35D=105h; Firma del responsabile del progetto Patrizia Multineddu 9

10 PROGRAMMA (tabella oraria e programma analitico degli argomenti da illustrare ai destinatari e al personale coinvolto) Settimana accoglienza P in S: Docenti S-5 incontri di due ore:attività di laboratorio, 2hx18D=36h; Organizzazione Giornate accoglienza I in P: 2hx16D=32h; Attività di accoglienza Docenti I: 3hx6D= 18h; Diario d Istituto: selezione dei materiali realizzati 4hx1D= 4h; Passaggio informazioni I-P, P-S 3 incontri di 2h per ogni ordine: presentazione criticità e informazioni secondo indicatori concordati; Formazione gruppi prime P: 1 incontro di 2h, presentazione bozza; Formazione classi prime S: 1 incontro di 2h dopo la chiusura degli scrutini S. VALUTAZIONE IN ITINERE Incontro commissione I-P per feedback passaggio informazioni I-P (durante il corso verrà e valutazione griglia prerequisiti in ingresso classe 1^: compilato un questionario si è svolto regolarmente per valutare se la si è dimostrato utile metodologia e gli argomenti sono state apportate modifiche trattati sono rispondenti Incontro con Referenti S: alle aspettative e/o ai si è svolto regolarmente bisogni dei partecipanti) si è dimostrato utile sono state apportate modifiche Incontro con Referenti S: si è svolto regolarmente si è dimostrato utile sono state apportate modifiche Giornate dell accoglienza: Infanzia-Primaria esito positivo esito negativo perché Primaria-Secondaria esito positivo esito negativo perché Diario d Istituto: Partecipazione classi P n. su S n. su VERIFICA DEI RISULTATI (al termine delle attività Come sopra una prova anonima e/o un questionario permetterà una valutazione complessiva dell intervento) PROGETTO Funzione Strumentale Disabilità PROGETTO N 2 DISABILITÀ DESTINATARI Classi: tutte le classi e sezioni dell Istituto Complessivo Alunni: 6 Scuola dell Infanzia; 19 Scuola Primaria; 10 Scuola Secondaria di 1 Grado. RESPONSABILE DEL Katia Di Benedetto PROGETTO OBIETTIVI Scopo fondamentale del corso: A. Organizzare e gestire le problematiche relative alla disabilità a livello di Istituto. 10

11 OBIETTIVI DURATA PREVISTA (descrivere esattamente: periodo e n di ore parziali e complessive) RISORSE UMANE UTILIZZATE (Docenti, ATA, Esterni, ecc.) BENI E SERVIZI (strumenti, materiali, risorse logistiche ed organizzative, ecc. - con relativa spesa) CONTENUTI METODOLOGIA ADOTTATA PROGRAMMA (tabella oraria e programma analitico degli argomenti da illustrare ai destinatari e al personale coinvolto) VALUTAZIONE IN ITINERE (durante il corso verrà compilato un questionario per valutare se la metodologia e gli argomenti trattati sono rispondenti alle aspettative e/o ai bisogni dei partecipanti) VERIFICA DEI RISULTATI (al termine delle attività una prova anonima e/o un questionario permetterà una valutazione complessiva dell intervento) B. Organizzare e gestire problematiche relative alla disabilità nei vari gruppi di docenti di sezione e di classe. C. Mantenere contatti con enti. A) Intero anno scolastico B) Intero anno scolastico C) Intero anno scolastico Ins.ti Referenti di sostegno per i vari ordini di scuola (Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado) dell Istituto Comprensivo (incontro iniziale di 1 ora composto da 3 persone, me compresa). Referenti di sostegno per i vari ordini di scuola (Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado) dell Istituto Comprensivo (incontro intermedio di 1 ora composto da 3 persone, me compresa). Referenti di sostegno per i vari ordini di scuola (Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado) dell Istituto Comprensivo (incontro finale di 2 ore composto da 3 persone, me compresa). Accompagnamento degli studenti certificati durante il corso dell anno scolastico attraverso incontri con la famiglia, gli operatori sanitari e i docenti. Organizzazione e monitoraggio della documentazione inerente alle disabilità, come Accordo di Programma (PDF, PEI ). Mantenere il contatto con enti per stabilire incontri ed individuare problematiche. Confronto tra i tre ordini di scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado). Raccordo con gli enti del territorio. Incontri con le famiglie, gli specialisti e i docenti, in base alle esigenze dei singoli casi e alle necessità dell Istituto. Dopo aver eseguito gli incontri con le referenti di sostegno dei vari ordini di scuola (Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado) presenti all interno dell Istituto Comprensivo, nel corso dell anno scolastico, si valuterà la conformità del progetto alle necessità dell Istituto. Questionario di valutazione del lavoro effettuato. Firma del responsabile del progetto Katia Di Benedetto 11

12 PROGETTO Funzione Strumentale DSA PROGETTO N 3 DSA DESTINATARI Classi: tutte N alunni: 8 alunni di scuola primaria; 17 alunni scuola secondaria di primo grado RESPONSABILE/I DEL Carraro Paola, Marchetti Nicoletta PROGETTO OBIETTIVI Scopo fondamentale del corso: Accompagnare gli studenti DSA, le loro famiglie e i docenti dei team e dei Consigli di Classe durante l anno scolastico al fine di favorire il successo formativo. Formare i docenti in ordine alla predisposizione del PDP (piano didattico personalizzato). Partecipare agli incontri del CTI per concordare con le scuole del territorio iniziative, percorsi, modulistica e protocollo. DURATA PREVISTA (descrivere esattamente: periodo e n di ore parziali e complessive) RISORSE UMANE UTILIZZATE (Docenti, ATA, Esterni, ecc.) BENI E SERVIZI (strumenti, materiali, risorse logistiche ed organizzative, ecc. - con relativa spesa) CONTENUTI METODOLOGIA ADOTTATA PROGRAMMA (tabella oraria e programma analitico degli argomenti da illustrare ai destinatari e al personale coinvolto) VALUTAZIONE IN ITINERE (durante il corso verrà compilato un questionario per valutare se la metodologia e gli argomenti trattati sono rispondenti alle aspettative e/o ai bisogni dei partecipanti) A) Intero anno scolastico B) Intero anno scolastico C) Intero anno scolastico Ins.ti Referenti di plesso Docenti della classe dove sono presenti alunni con DSA 1docente per area: nella scuola primaria ins.ti di area linguistica; Fotocopie Eventuali supporti didattici Impugnafacile 1 per alunno dell'ultimo anno scuola Infanzia Software Accompagnamento degli studenti certificati DSA durante il corso dell anno scolastico attraverso incontri con la famiglia, gli operatori sanitari e i docenti; servizio di tutoring nella predisposizione e nel monitoraggio in itinere dei PDP. B)Percorso di raccordo con il CTI A) Incontri con gli studenti DSA, le famiglie, gli specialisti e i docenti dei moduli e dei Consigli di Classe, in base alle esigenze dei singoli casi. B) Incontri promossi dal CTI. Incontri con gli studenti DSA, le famiglie, gli specialisti e i docenti, in base alle esigenze dei singoli casi. Incontri CTI. Monitoraggio PDP 12

13 VERIFICA DEI RISULTATI (al termine delle attività una prova anonima e/o un questionario permetterà una valutazione complessiva dell intervento) La verifica dei risultati sarà effettuata sulla base di questionari somministrati ai docenti interessati per l individuazione di eventuali criticità del progetto e/o del percorso attuato attraverso il PDP (Piano Didattico Personalizzato) Firma delle responsabili del progetto Paola Carraro Nicoletta Marchetti PROGETTO Funzione Strumentale Multiculturalità PROGETTO N 4 FUNZIONE STRUMENTALE MULTICULTURALITÀ (Progetto Intercultura -Commissione Multiculturalità - Alfabetizzazione Alunni Stranieri) DESTINATARI Classi: tutte le classi dell IC N alunni: tutti gli alunni dell IC RESPONSABILE/I DEL Funzione Strumentale Multiculturalità (Di Bari Grazia) PROGETTO OBIETTIVI Scopo fondamentale del corso: Riconoscere la diversità come ricchezza. Promuovere e diffondere la cultura dell Inclusione. Migliorare le competenze scolastiche degli alunni con cittadinanza non italiana e bilingui. Migliorare la qualità del servizio offerto dall Istituto Comprensivo di Preganziol alle famiglie e agli alunni non italiani, diversificando gli interventi in base alle esigenze espresse dagli Insegnanti che affrontano quotidianamente i problemi dell inserimento e dell integrazione. Coordinare la Commissione Multiculturalità. Seguire l inserimento degli alunni neo-arrivati e monitorare in itinere l evolversi della situazione nel contesto di apprendimento, mediante la collaborazione degli Insegnanti, per rispondere con tempestività ed efficacia ai bisogni rilevati. Mantenere ed incentivare i rapporti con i mediatori interculturali e con le figure disponibili ( volontari ), sia per favorire i rapporti scuola-famiglia, che per interventi didattici. A tal fine è attiva una convenzione con la cooperativa Una casa per l uomo. Salvo urgenze, i momenti previsti durante l a.s. a ciò dedicati sono stati individuati, dall esperienza passata, all inizio dell a.s. specialmente per la scuola dell infanzia, in occasione dei colloqui individuali per la primaria e la secondaria di 1 grado di novembre/dicembre e aprile/maggio e degli incontri G.I.O.. OBIETTIVI In presenza di singoli casi che lo richiedano, collaborare con i servizi del territorio (enti locali, ASL, Associazioni di volontariato, case famiglia. ). Partecipare agli incontri della Rete Integrazione Alunni Stranieri di Treviso per la condivisione delle esperienze, per lo scambio di idee, per la formazione professionale e per accedere ai fondi regionali che permettono l attivazione dei laboratori di 1^ alfabetizzazione. Collaborare per l attuazione del progetto di Rete per l integrazione degli Alunni Stranieri, organizzando e coordinando laboratori linguistici in Lingua 2 per gli alunni che necessitino di questo supporto. 13

14 OBIETTIVI DURATA PREVISTA (descrivere esattamente: periodo e n di ore parziali e complessive) Tali laboratori possono essere organizzati per fasce di livello di competenza della lingua in orario scolastico. Organizzare e coordinare corsi di recupero in orario scolastico ed extra-scolastico con i volontari ( da anni è attiva una collaborazione con i volontari dell Associazione A.V.A.). Raccogliere bisogni formativi e proporre percorsi di formazione/strumenti per i docenti, volti a promuovere l utilizzo nella quotidianità scolastica di metodi e strategie didattiche afferenti alla Pedagogia dell Inclusione. Coordinare i docenti della Commissione riguardo alla promozione all interno dell Istituto di un percorso interculturale di educazione alla mondialità in raccordo con il territorio. E prevista anche l organizzazione della Giornata dell Intercultura (in data da definirsi dopo il primo incontro di Commissione), pensata, sin dalla sua prima realizzazione, in un ottica di proposta agli alunni e docenti di attività volte a riconoscere la diversità come ricchezza, a rafforzare e a diffondere l integrazione. L idea è di una condivisione di intenti per quanto possibile in verticale, dall Infanzia alla Secondaria di 1 con un livello di approfondimento diverso. Per la realizzazione di questa giornata ci si è avvalsi, in questi anni, anche della collaborazione di volontari di diverse realtà territoriali radicate da anni nella nostra Provincia (Circolo Hilal, Cittadinanza Attiva, Coordinamento del volontariato) che si sono resi disponibili ad intervenire nelle nostre scuole e hanno contribuito a creare la giusta atmosfera per affrontare in modo diverso queste tematiche. Partecipazione biennale dell Istituto alla Mostra Interculturale provinciale organizzata dalla Rete Integrazione di Treviso a cui i plessi dell IC contribuiscono con i lavori prodotti in occasione della Giornata dell Intercultura con cadenza biennale. Implementare la Biblioteca Interculturale già presente nei singoli plessi attraverso l acquisto di materiale di alfabetizzazione, materiale interculturale. Predisporre, all interno di un lavoro di Commissione, materiale facilmente fruibile di alfabetizzazione suddiviso per livelli A1 e A2 e per ceppi linguistici, con particolare attenzione a quello utilizzabile per alunni di lingua cinese. La durata è pari all intero anno scolastico 2014/15: si veda conferimento incarico FS Di Bari Grazia. Sono previsti, per la Commissione, 4 incontri di due ore per un totale di 8 ore, per ciascun membro della Commissione Multiculturalità, distribuite tra Novembre 2014 e Giugno Le ore complessive richieste sono 64: Novembre/Dicembre: 2 ore Gennaio/Febbraio: 2 ore Marzo/Aprile: 2 ore Maggio/Giugno: 2 ore Si richiede una retribuzione forfettaria per i docenti coinvolti nella organizzazione della Giornata dell Intercultura, impegnati sui plessi con un numero maggiore di classi, in orario aggiuntivo rispetto alle ore retribuite per la Commissione Multiculturalità. 14

15 DURATA PREVISTA (descrivere esattamente: periodo e n di ore parziali e complessive) Nello specifico: 15 ore saranno destinate alla Secondaria di 1, 15 ore al plesso del Cap, 4 ore (per un totale di 24 ore) a ciascun altro plesso dell IC, per un totale di 54 ore. RISORSE UMANE Funzione Strumentale Multiculturalità Di Bari Grazia. UTILIZZATE Docenti Referenti plessi Commissione Multiculturalità. (Docenti, ATA, Esterni, Volontari A.V.A. e volontari esterni. ecc.) Mediatori interculturali. Enti del territorio. BENI E SERVIZI (strumenti, materiali, risorse logistiche ed organizzative, ecc. - con relativa spesa) Si prevede un totale di circa 15 ore di mediazione per l a.s. in corso e a tal fine è stata richiesta una previsione di spesa da parte dell Istituto (si consulti la convenzione con la Cooperativa Una casa per l uomo ). Per le risorse relative al Progetto Alfabetizzazione si veda Scheda Progetto relativa. Per le risorse relative all Intercultura si chiede un importo pari a 300 euro da destinarsi all acquisto di materiale di facile consumo nei plessi, necessario per organizzare le attività interculturali durante l anno. Inoltre, un importo pari ad euro 300 per l acquisto di materiale per la biblioteca interculturale dei plessi. Per le risorse relative al lavoro di Commissione si richiede un importo pari ad euro 300 per l acquisto di materiale vario di alfabetizzazione (testi, audiovisi, software) e di un paio di risme A4 per la produzione di fascicoli di materiale di alfabetizzazione da destinarsi ad ogni plesso dell IC. Le risorse logistiche sono da individuare negli spazi interni ed esterni dei plessi dell IC. CONTENUTI Il tema del percorso interculturale di educazione alla mondialità sarà definito dopo il primo incontro della FS con la Rete Integrazione Alunni Stranieri di Treviso, previsto per il mese di Novembre Il tema sarà definito puntualmente dai plessi a partire dalla prima riunione di Commissione di Novembre in modo da procedere con gradualità alla definizione del percorso in verticale. I contenuti specifici dei diversi approcci nei plessi saranno dunque condivisi tra Novembre e Marzo in Commissione. Alfabetizzazione alunni Stranieri. Collaborazione con i servizi del territorio. Rapporti con mediatori interculturali. METODOLOGIA ADOTTATA La Commissione lavorerà ai sopracitati obiettivi sia in modo collegiale che in sottogruppi, a seconda delle necessità sopraggiunte attraverso incontri calendarizzati di lavoro. In relazione alle diverse attività dei plessi inerenti la Giornata dell Intercultura: lettura e drammatizzazione di testi, videoproiezioni, ascolto di musiche, danze, produzione di disegni, cartelloni e altri materiali, giochi di gruppo. Incontri ad inizio di anno con volontari A.V.A. ed esterni. Rilevazione bisogni esigenze dei plessi e conseguente intervento a richiesta. Lavoro di organizzazione, coordinamento, monitoraggio e valutazione della FS durante tutto l anno. 15

16 PROGRAMMA (tabella oraria e programma analitico degli argomenti da illustrare ai destinatari e al personale coinvolto) Convocazione in 4 incontri della Commissione Multiculturalità: Novembre-Dicembre: linee guida da parte del referente di Commissione ai membri di Commissione; accoglienza e monitoraggio alunni stranieri; rilevazione bisogni dei vari plessi in vista dell avvio dei laboratori di alfabetizzazione; condivisione da parte della FS del tema scelto in Rete Stranieri per la Giornata di Intercultura, con i membri di Commissione; definizione data Giornata dell Intercultura. VALUTAZIONE IN ITINERE (durante il corso verrà compilato un questionario per valutare se la metodologia e gli argomenti trattati sono rispondenti alle aspettative e/o ai bisogni dei partecipanti) VERIFICA DEI RISULTATI (al termine delle attività una prova anonima e/o un questionario permetterà una valutazione complessiva dell intervento) Gennaio-Febbraio: lavoro collegiale e per sottogruppi per la produzione di materiale di alfabetizzazione e di suddivisione dello stesso per ceppi linguistici (con particolare attenzione a quello cinese); monitoraggio laboratori di alfabetizzazione e degli interventi di eventuali volontari esterni; presentazione e condivisione in Commissione del programma di ogni plesso relativamente alla Giornata dell Intercultura, linee guida Referente per l'organizzazione logistica e contatti con il territorio. Marzo-Aprile: prosieguo lavoro collegiale e per sottogruppi per la produzione di materiale di alfabetizzazione e di suddivisione dello stesso per ceppi linguistici (con particolare attenzione a quello cinese); organizzazione e realizzazione giornata Interculturale o report sul percorso durante l'anno di educazione alla mondialità per i plessi che intendano avviare interventi di educazione alla mondialità in itinere.. Richiesta autorizzazioni attività al D.S. e avvii in itinere durante l a.s. Maggio-Giugno: conclusione dei lavori di produzione materiale alfabetizzazione; feedback dei vari plessi della Giornata dell Intercultura. Contatti in corso d anno con i volontari A.V.A. ed esterni. Organizzazione e attuazione laboratori alfabetizzazione come previsto da scheda relativa. La Commissione sarà l'organo preposto al vaglio delle proposte e alla loro autorizzazione mediante contatti via e mail tra Referente e membri e negli incontri di Commissione. Ogni laboratorio di alfabetizzazione sarà sottoposto ad analisi dei contenuti tramite consegna preventiva del progetto al vaglio della F.S. e della Dirigenza. Ogni referente plesso Commissione Multiculturalità consegnerà alla FS una verifica in itinere e finale della Giornata dell Intercultura. Monitoraggio in itinere del lavoro svolto dai volontari A.V.A. e dai volontari esterni. Valutazione finale dei laboratori di alfabetizzazione ( si vedo Scheda Progetto AAS). Valutazione finale attuazione Giornata dell Intercultura nei vari plessi dell IC attraverso i referenti plessi. Il Referente di Commissione, al termine delle attività interculturali e di alfabetizzazione, valuterà assieme ai membri della Commissione l'effettiva ricaduta delle attività intraprese e la loro ripetibilità. I membri si faranno portavoce delle realtà e delle problematiche eventualmente emerse. Valutazione complessiva degli interventi dei volontari attraverso colloqui con i docenti e i volontari stessi. Firma del responsabile del progetto Grazia Di Bari 16

17 PROGETTO Funzione Strumentale Orientamento PROGETTO N 5 Orientamento DESTINATARI Classi: tutte Alunni n : 420 Scuola secondaria di 1 grado RESPONSABILE/I DEL Elisa Durigon PROGETTO OBIETTIVI Scopo fondamentale: L orientamento è un processo di apprendimento contestuale all attività curricolare, struttura non accessoria ma centrale dell azione formativa: sviluppa alcune dimensioni di personalità che favoriscono la progressiva ricerca-costruzione dell identità dello studente sul piano personale competente sociale (modo personale di rispondere ai compiti di vita). Obiettivi formativi: Sviluppare e poi potenziare nell alunno la consapevolezza e la conoscenza di sé e la crescita globale delle capacita progettuali e decisionali; Educare alla realtà come conoscenza e assunzione di ruoli attivi e responsabili; Potenziare nell alunno la consapevolezza di se, sviluppare atteggiamenti metacognitivi (metodo di studio, motivazione, autovalutazione, competenze disposizionali); Educare al lavoro come espressione e valorizzazione di sè; Favorire un informazione corretta e completa del sistema istruzioneformazione professionale superiore; Sostenere una scelta scolastica coerente e responsabile; DURATA PREVISTA (descrivere esattamente: periodo e n di ore parziali e complessive) RISORSE UMANE UTILIZZATE (Docenti, ATA, Esterni, ecc.) BENI E SERVIZI (strumenti, materiali, risorse logistiche ed organizzative, ecc. - con relativa spesa) Scopo ambiti della funzione: L azione progettuale coordinamento commissione come individuazione di strategie e strumenti formativi orientanti; L azione informativa organizzativa come attività di supporto della scelta scolastica degli alunni di terza media (organizzazione open day, incontri, interventi di ex alunni alle superiori ); L azione di formazione formazione rivolta a docenti genitori come supporto alla scelta (incontri, sportello, orientamento ); L azione continuità scuola secondaria scuola secondaria superiore (laboratori per la continuità- scuola aperta..); Il raccordo con il territorio come risorsa economica e luogo di attività produttive (esempi di impresa e di profili professionali); Il raccordo con istituzioni, reti ed enti (istituti superiori, Provincia, Regione, Associazioni e Rappresentanze del mondo del lavoro e sindacale); Incremento del numero di servizi di orientamento specifici che operino in stretta integrazione a livello territoriale e che utilizzino metodi e materiali di lavoro condivisi. Primo quadrimestre ore parziali: 4 ore complessive di formazione rivolte ai docenti di Lettere delle classi seconde (4 x 6 + referente progetto); 4 ore complessive di coordinamento rivolte ai docenti di Lettere delle classi terze (4 x 6 + referente progetto); ore totali: 48 4 di formazione Docenti del CdC; commissione orientamento (docenti di Lettere classi 2^ e 3^); Referente di progetto; esperti esterni; Guide strutturate, testi scolastici (antologia sez. orientamento), testi di supporto, stampa specialistica, schede predisposte; aula informatica, aula magna, televisore e dvd; 17

18 CONTENUTI METODOLOGIA ADOTTATA PROGRAMMA (tabella oraria e programma analitico degli argomenti da illustrare ai destinatari e al personale coinvolto) A cominciare dalla prima classe della scuola secondaria di I e per l'arco dell'intero triennio, vengono proposti agli studenti percorsi di orientamento formativo volti a consentire la maturazione e l'acquisizione di: a. una conoscenza realistica di sé (interessi, valori, attitudini e talenti); b. un concetto positivo di sé (autostima e senso di autoefficacia); c. la capacità di prendere decisioni consapevoli e maturate; d. conoscenze articolate e corrette del sistema scolastico superiore; e. un'adeguata conoscenza della realtà economica locale. Più precisamente gli aspetti sviluppati sono: Classi prime: accoglienza - conoscenza di sé - sviluppo dell alunno cittadino - mondo del lavoro; Classi seconde: conoscenza di sé - sviluppo dell alunno cittadino - mondo del lavoro e professioni; Classi terze: conoscenza di sé - ipotesi progettuale - conoscenza dell offerta formativa del territorio e delle caratteristiche degli indirizzi scolastici superiori, mondo del lavoro e delle professioni, scelta scolastica. Lezione frontale, lezione dilogata, lavoro di gruppo, attività laboratoriali, ricerca individuale. CONOSCENZA DI SE : SVILUPPO DI UN'IDENTITÀ PERSONALE E SOCIALE COMPETENTE PERCORSO ATTRAVERSO GLI STIMOLI OFFERTI DALLA PROGETTAZIONE DISCIPLINARE E DEL CONSIGLIO DI CLASSE, DEL SE' ATTRAVERSO L ANALISI DEI PUNTI FORZA DEBOLEZZA - INTERESSI- ATTITUDINI. COSTRUZIONE PROFILO FORMATIVO INDIVIDUALE: QUESTIONARIO ATTITUDINALE-PROFESSIONALE ATTRAVERSO SCHEDE E MATERIALI VARI AUTOVALUTATIVI. GLI SCHERMI DEL CUORE - PERCORSO EDUCATIVO PER LO SVILUPPO DELLA SESSUALITÀ CONSAPEVOLE- OPERATORI USL (PERCORSO RIVOLTO AGLI ALUNNI DI CLASSE TERZA); GIOVANI ADULTI PER GIOVANI STUDENTI- VOLONTARI PER IL RECUPERO ABILITÀ - COORDINATO DAL SESTANTE - RECUPERO POMERIDIANO DI ABILITÀ DISCIPLINARI PER ALUNNI CON BISOGNI SPECIFICI. SVILUPPO DELL ALUNNO CITTADINO: valorizzazione del contesto sociale - Consulta degli studenti, Cittadinanza e costituzione, ed. ambientale, CCR (per le classi seconde); CONOSCENZA DEL MONDO DEL LAVORO Approfondimento o riepilogo di argomenti relativi al mondo dell'economia (settori produttivi, l'impresa, il capitale, la banca...); Completamento visite ad attività produttive (settore terziario: servizi, Banca ); Il lavoro nella Costituzione, la sicurezza nel lavoro, educazione alla legalità; Sviluppo di tematiche inerenti all evoluzione storico sociale del lavoro; Eventuale partecipazione a concorsi provinciali (ANMIL, Confederazioni sindacali); I PERCORSI SCOLASTICI SUPERIORI (CLASSI TERZE) Consultazione in internet dei profili scolastici e dell offerta del territorio scelta materiali e opuscoli informativi inviati dalle scuole - ; Lavoro per gruppi d'interesse (piano di studi scuole, ore per materie, come si raggiunge la scuola, spendibilità delle competenze); Incontro serale informativo rivolto alle famiglie e agli studenti presso il nostro Istituto (il progetto orientamento; l'architettura dell'offerta formativa sia dell'istruzione sia della formazione professionale...); Stand Orientamento atrio (materiali e informazioni varie sulle scuole superiori); Sportello Istruzione - Orientamento (referente di progetto) dedicato ai genitori e agli alunni; 18

19 PROGRAMMA (tabella oraria e programma analitico degli argomenti da illustrare ai destinatari e al personale coinvolto) VALUTAZIONE IN ITINERE (durante il corso verrà compilato un questionario per valutare se la metodologia e gli argomenti trattati sono rispondenti alle aspettative e/o ai bisogni dei partecipanti) VERIFICA DEI RISULTATI (al termine delle attività una prova anonima e/o un questionario permetterà una valutazione complessiva dell intervento) Eventuali incontri con ex-alunni per la condivisione di esperienze; Incontri serali informativi rivolti alle famiglie e agli studenti - presso la scuola polo con la presenza degli Ist. Superiori del territorio; Open Day; Ministage presso l'istituto superiore; Visite organizzate alle scuole per gruppi d interesse su richiesta; Attuazione presso la nostra scuola di moduli didattici caratterizzanti gli indirizzi delle scuole superiori aderenti al progetto Continuità; Formulazione giudizio orientativo da parte del Consiglio di classe; INCONTRI PER GENITORI Presentazione del percorso orientamento nella progettazione del Consiglio di Classe - autoconsapevolezza dell alunno diffusione delle iniziative in chiave orientante attenzione ai bisogni - Coinvolgimento costante dei genitori per operare la scelta. Si valutano l'interesse e la partecipazione degli alunni alle attività proposte Questionario di gradimento Firma del responsabile del progetto Durigon Elisa 9. AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO L oggetto di osservazione e rilevazione dei punti di forza da valorizzare e potenziare e dei punti di debolezza, verso cui indirizzare lo sforzo per il miglioramento è il Piano dell Offerta Formativa. Potrà realizzarsi tracciando un profilo complessivo della scuola, attraverso l analisi dei seguenti aspetti da osservare: Il dichiarato Cosa dice di fare la scuola? L agito Cosa fa realmente la scuola? Il pensato Cosa pensano/progettano/vorrebbero progettare gli operatori della scuola? Il percepito Cosa e come vivono i genitori le proposte della scuola? 10. RAPPORTI CON IL TERRITORIO Alcune attività didattiche dell Istituto sono svolte in collaborazione con Enti, Associazioni, Istituzioni del territorio comunale e/o provinciale: si tratta di iniziative preziose che contribuiscono a far crescere negli alunni il senso di appartenenza e a far crescere nella comunità la conoscenza e la condivisione delle proposte della scuola. I rapporti con il territorio si concretizzano in quanto sotto riportato. 1. Collaborazioni con strutture collocate all interno e fuori dal territorio comunale per percorsi didattici educativi attivati dagli insegnanti e dagli esperti in orario scolastico: Biblioteca comunale; Polizia locale; Nido comunale Aquilone e nuvola ; Cooperativa Onlus Il Sestante; Protezione civile; ULSS N 9 di Treviso; Servizio Educazione e Promozione alla Salute SEPS; AIDO; AVIS; CONI; Polizia postale per la sicurezza in internet. 2. Progettazione di percorsi di alfabetizzazione per alunni non italofoni e/o con difficoltà d'apprendimento con l attuazione di laboratori di 1^ e 2^ livello La lingua per comunicare" e "La lingua per studiare, recupero individualizzato o a piccoli gruppi a cura dei volontari A.V.A. e di volontari esterni, Progetto SCU.TER (in collaborazione con la parrocchia di Frescada est). 19

20 3. Realizzazione del progetto Multiculturalità. 4. Sono attive le convenzioni con l associazione di mediazione multiculturale Una casa per l uomo di Montebelluna e con l associazione di volontariato A.V.A. 5. Convenzioni anche in itinere. 6. Collaborazione con il Comitato genitori per la realizzazione di manifestazioni e progetti. 7. Rapporti di rete riportati in tabella. Rete Capofila Finalità a Rete di Treviso per l integrazione degli alunni stranieri IC 1 Treviso Integrazione alunni C.N.I. Formazione. Promozione interculturalità. b Rete Centro Territoriale per IC Integrazione scolastica e postscolastica l integrazione degli alunni Preganziol alunni diversamente diversamente abili di Preganziol abili. CTI di Preganziol Formazione. c Rete Orientamento ITST Mazzotti Collaborazione fra IC per produrre materiali comuni d Rete Amministrazione trasparente ITES Riccati-Luzzatti Condivisione buone pratiche per amministrazione trasparente CTI e Piano annuale per l inclusività (PAI) In applicazione della normativa ministeriale specifica - DM "Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica"; - CM 8/2013 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica - Nota Protocollo n. 1551, Piano Annuale per l inclusività Direttiva e C.M. 8/2013 l I.C. di Preganziol, scuola capofila della rete di scuole Centro territoriale per l integrazione di Preganziol (CTI Preganziol), sta elaborando un Piano annuale per l inclusività condiviso fra le stesse, attraverso un gruppo di lavoro comune che elaborerà un prodotto unitario per tutto il proprio territorio di riferimento di Treviso sud. Tale documento permetterà di individuare annualmente gli aspetti di forza e di debolezza delle attività inclusive svolte da ciascuna istituzione scolastica e, quindi, di predisporre un piano delle risorse da offrire e richiedere a soggetti pubblici e del privato sociale, per impostare, in vista dell anno scolastico successivo, una migliore accoglienza degli alunni che richiedono particolare attenzione e di quelli con diversi Bisogni Educativi Speciali (BES). 11. MACRO-AREE DI PROGETTO Il Collegio dei Docenti, attraverso le proprie commissioni di lavoro e i docenti incaricati delle Funzioni Strumentali, si è impegnato con specifici progetti in alcuni settori da anni ritenuti importanti nel nostro Istituto. ATTIVITÀ SPORTIVE Nel corso dell anno scolastico la scuola realizza il progetto macro-contenitore di tutte le attività sportive denominato SPORT IPS, declinato in attività di: a. calcio; b. campionati studenteschi di atletica leggera, corsa campestre, pallavolo, pallacanestro (Basket school cup) ; c. centro sportivo scolastico (C.S.S.) per la s. secondaria di 1 grado: ampliamento dell offerta formativa nell ambito delle scienze motorie in orario extra-curricolare. Per l a.s. 2014/15 è istituito anche un Centro sportivo scolastico (C.S.S.) per la s. primaria, quale condizione necessaria per l attivazione del progetto Sport di classe che prevede la formazione/informazione in materia di educazione motoria nella scuola primaria in orario curricolare. d. feste sportive finali e premiazioni; e. gioco sport; f. interventi di esperti di varie discipline sportive 20

21 g. nuoto; h. tennis; CONTINUITÀ E VALUTAZIONE Il Collegio dei docenti ha attivato due commissioni con il compito di promuovere, incrementare e sostenere le modalità ritenute più efficaci a garantire agli alunni il passaggio armonico da un ordine di scuola a un altro, per mezzo di iniziative che coinvolgono i docenti delle scuole interessate, alunni e genitori. Le commissioni continuità sono coordinate dalla funzione strumentale Continuità e valutazione e si articola nei seguenti gruppi di lavoro: 1. Commissione continuità Infanzia Primaria 2. Commissione continuità Primaria Secondaria di 1 grado 3. Commissione valutazione primaria secondaria di primo grado 4. Per quanto riguarda la continuità nido infanzia è previsto un incontro tra educatrici dei nidi comunali Aquilone e Nuvola ed insegnanti delle scuole dell infanzia per il passaggio di informazioni e programmazione di attività comuni con visita dei bambini del nido alla scuola dell infanzia. Le commissioni si ritrovano periodicamente ed hanno il compito di delineare le modalità di un adeguato passaggio degli alunni tra le istituzioni scolastiche nell ottica della verticalizzazione: 1. Dalla scuola dell infanzia alla scuola primaria e dalla primaria alla secondaria di 1 grado. La commissione è composta da insegnanti che lavorano nei plessi della scuola dell infanzia dell Istituto e paritarie del territorio, nei plessi della scuola primaria e secondaria di 1 grado. Punti importanti di tali passaggi sono: - Svolgimento di attività con forte valenza unificatrice tra tutti i bambini che provengono da scuole diverse (Es.: il diario d istituto) - Momenti di incontro tra alunni dei diversi ordini di scuola per conoscere gli ambienti, gli spazi, le persone. Le visite sono organizzate in modo che vi sia la possibilità di interagire tra bambini della scuola dell infanzia e della scuola primaria e tra i ragazzi della scuola primaria e secondaria di 1 grado. - La visita dei genitori alle scuole prima dell iscrizione per offrire la possibilità di conoscere le diverse realtà scolastiche del territorio (open-day). - L incontro dei genitori con il Dirigente Scolastico ed alcuni insegnanti, che presumibilmente opereranno nelle classi prime l anno successivo, con lo scopo di offrire una conoscenza più dettagliata dei nuovi ambienti e di precisare meglio i legami tra le istituzioni. - Incontri tra insegnanti dei tre ordini di scuola suddivisi in infanzia primaria e primaria - secondaria di 1 grado nei mesi di giugno e settembre per il passaggio delle informazioni, tenendo conto dei criteri stabiliti dal Collegio Docenti, delle informazioni e degli strumenti di valutazione forniti dagli insegnanti delle scuole dell infanzia e delle scuole primarie, utilizzati nell ottica di sostenere l alunno nel suo percorso di crescita. Le informazioni raccolte sono strumento utile alla formazione di classi equilibrate. 2. Dalla scuola secondaria di 1 grado alla scuola secondaria di 2 grado La commissione, che si occupa anche della continuità tra questi due ordini di scuola, è la commissione orientamento. E composta dai docenti coordinatori delle classi terze della scuola secondaria di 1 grado; essa promuove e coordina le seguenti azioni di continuità tra la scuola secondaria di 1^ grado e la scuola superiore: - Moduli didattici e laboratori di scuola superiore - Richiesta esiti prove d ingresso - Richiesta risultati finali 1^ anno e sintesi - Accoglienza e accompagnamento alunni primo anno DISABILITÀ: INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI La scuola si attiva per: - Far in modo che l inserimento dell alunno sia integrante, attraverso adeguati interventi (L 53/2003) e anche nei casi più gravi, far in modo che si sviluppino semplici forme di socializzazione con il gruppo classe e con l intera scuola. 21

22 - Far in modo che il progetto educativo individualizzato predisposto dai team docenti sia concordato e condiviso con la famiglia e il servizio di neuropsichiatria infantile dell USL territoriale, risponda ai bisogni e alle urgenze degli alunni e miri a far raggiungere loro le abilità minime irrinunciabili per vivere significativamente la realtà. Dei team docenti fanno parte a pieno titolo anche gli assistenti educatori. - Attivare strategie che permettano agli alunni di partecipare all attività della classe e della scuola. - Predisporre attività inserendo gli alunni in piccoli gruppi di coetanei per seguire il loro percorso di crescita in un contesto integrante di relazioni e di operatività reale. La scuola, inoltre, individua quattro momenti fondamentali per la stesura del Piano educativo individualizzato (PEI) dell alunno con disabilità: - Conoscere: è importante la consulenza degli esperti per avere un quadro chiaro delle potenzialità cognitive e degli aspetti compromessi; - Programmare: sia le strategie compensative che dispensative; - Individuare: i contenuti disciplinari e trasversali; - Porre attenzione a contestualizzare il lavoro a scuola nel progetto di vita dell alunno: o comunicandogli/le cosa e perché si sta facendo con/per lui; o concordando con la famiglia le scelte strategiche in funzione del suo crescere come persona; o coinvolgendo i compagni di classe per condividere, collaborare e aiutare. Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) "viene redatto dalla unità multidisciplinare dell'usl in collaborazione con il personale insegnante e i famigliari o gli esercenti la potestà parentale." (DPR ; Intesa S/R , art. 2) L'unità multidisciplinare è composta da: medico specialista nella patologia, specialista in neuropsichiatria infantile, terapista della riabilitazione, psicologo, operatori sociali. Il PDF è un documento, redatto successivamente alla Diagnosi Funzionale (DF), che raccoglie la sintesi conoscitiva, riferita al singolo alunno, relativamente alle osservazioni compiute sullo stesso in contesti diversi, da parte di tutti i differenti operatori che interagiscono con lui: famiglia, scuola, servizi. Ha lo scopo di integrare le diverse informazioni già acquisite e indicare, dopo il primo inserimento scolastico, "il prevedibile livello di sviluppo che il bambino potrà raggiungere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni)" (DPR ). Questo documento "indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap, con relative possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate progressivamente, rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata" (DL 297/94). Descrive cioè "in modo analitico i possibili livelli di risposta dell'alunno in situazione di handicap riferiti alle relazioni in atto e a quelle programmabili" (DPR ). In sostanza Il P.D.F., senza pretese definitorie e classificatorie, rappresenta un momento di interazione e di confronto tra i diversi punti di vista dei soggetti coinvolti nella relazione educativa con l'alunno (docenti, tecnici USL e, fin dove possibile, la famiglia). e successivamente il Piano Educativo Individualizzato. Il P.E.I. è redatto congiuntamente dagli operatori dell' USL, compresi gli operatori addetti all assistenza, dagli insegnanti curricolari e di sostegno, con la collaborazione della famiglia (DPR , art.5). E' perciò costruito da tutti coloro che, in modi, livelli e contesti diversi, operano per "quel determinato soggetto in situazione di handicap. La stesura di tale documento diviene così il risultato di un'azione congiunta, che acquisisce il carattere di progetto unitario e integrato di una pluralità di interventi espressi da più persone concordi sia sull'obiettivo da raggiungere che sulle procedure, sui tempi e sulle modalità sia degli interventi stessi che delle verifiche. Il Piano riporta in modo chiaro e dettagliato gli obiettivi educativi e di apprendimento, i risultati che si intendono raggiungere, le modalità ed i tempi di verifica, prevedendo incontri con l equipe. Possono essere previsti: 1. curricoli individualizzati sui bisogni speciali dell alunno 22

23 2. curricoli semplificati, ma strettamente legati a quelli del gruppo classe La scelta del curricolo e delle strategie migliori per realizzarlo spetta al consiglio di classe/team docenti che si fa carico delle individualità di ciascun alunno del gruppo ad esso assegnato. Il P.E.I. è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l'alunno con disabilità, per un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione. Per ogni alunno con disabilità inserito nella scuola viene redatto il P.E.I., a testimonianza del raccordo tra gli interventi predisposti a suo favore, per l'anno scolastico in corso, sulla base dei dati derivanti dalla Diagnosi Funzionale e dal Profilo Dinamico Funzionale. Gli interventi propositivi vengono integrati tra di loro in modo da giungere alla redazione conclusiva di un P.E.I. che sia correlato alle disabilità dell'alunno stesso, alle sue conseguenti difficoltà e alle potenzialità dell'alunno comunque disponibili. (DPR , art.5) La strutturazione del P.E.I. è complessa e si configura come mappa ragionata di tutti i progetti di intervento: didattico - educativi, riabilitativi, di socializzazione, di integrazione tra scuola ed extra-scuola. Alle verifiche periodiche partecipano gli operatori scolastici (insegnanti di classe, insegnante di sostegno), gli operatori dei servizi dell'usl ed i genitori dell'alunno (DPR , art. 6). Gli incontri verranno opportunamente concordati e calendarizzati a cura del Dirigente Scolastico, e per ogni incontro verrà redatto apposito verbale. EDUCAZIONE ALLA SALUTE La crescita è un momento cruciale del ciclo di vita individuale caratterizzato da profondi mutamenti psico-fisiologici che contribuiscono alla costruzione dell identità. In questo ambito si inserisce l'educazione alla salute, volta al miglioramento del benessere personale e alla prevenzione del disagio nella sfera cognitiva, fisica, emotiva e relazionale. A tale scopo la scuola, in collaborazione con ULSS, AVIS, AIDO, Associazioni onlus ed esperti esterni, mette in atto interventi educativi per promuovere la crescita e lo sviluppo integrale del singolo, instillando la consapevolezza dell'importanza del vivere bene con se stessi e con gli altri. È promossa una formazione all affettività e alla sessualità consapevoli, in particolare in classe terza di scuola secondaria di 1 grado, mediante il pluriennale progetto Gli schermi del cuore, un percorso educativo con operatori ULSS specializzati. MULTICULTURALITÀ Il progetto per gli alunni stranieri, coordinato da una funzione strumentale e sostenuto dalla Rete Integrazione Alunni Stranieri di Treviso prevede: - Un Protocollo di accoglienza che esplicita le procedure di prima accoglienza, di integrazione e personalizzazione del percorso scolastico dell allievo - L attivazione di laboratori di prima e seconda alfabetizzazione con l utilizzo di materiali didattici specifici - L implementazione delle biblioteche interculturali dei singoli plessi - Iniziative di educazione alla mondialità e cittadinanza - Iniziative rivolte alle famiglie degli alunni stranieri ORIENTAMENTO L'orientamento è da considerarsi come un'attività che mette in grado gli individui di identificare le proprie capacità, competenze, interessi; prendere decisioni consapevoli in materia d'istruzione, formazione, occupazione; gestire i propri percorsi personali di vita nelle situazioni di appredimento, di lavoro e in qualunque altro contesto in cui tali capacità e competenze vengono acquisite e/o sviluppate. Nelle Linee guida nazionali per l'orientamento si legge punto di partenza e base del nuovo sistema è la centralità del sistema scolastico nella sua interezza, che costituisce il luogo insostituibile nel quale ogni giovane deve acquisire e potenziare le competenze di base e trasversali per l'orientamento, necessarie a sviluppare la propria identità, autonomia, decisione e progettualità. Su queste premesse si declina il progetto Orientamento del nostro Istituto volto a garantire lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione attraverso l'acquisizione e/o 23

24 potenziamento delle competenze di base e trasversali per l'orientamento, necessarie a sviluppare la propria identità, autonomia, decisione e progettualità. Analizzati i fabbisogni socio-economici del territorio grazie alla collaborazione con Treviso Orienta Accordi di rete e dei bisogni delle singole persone l'istituto permette l'acquisizione di competenze orientative attraverso: la predisposizione di un curricolo formativo unitario e verticale che, a vari livelli, realizza azioni di orientamento; un insegnamento finalizzato al valore orientativo delle singole discipline; l'erogazione di servizi di orientamento e di attività di tutorato e accompagnamento; la predisposizione di un Piano organico inserito nel POF con l'indicazione degli standard minimi di orientamento. Si veda il modello Consiglio orientativo nella sezione allegati. PERCORSO ORIENTAMENTO DI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO CLASSE 1^ ACCOGLIENZA. Ingresso alla scuola media: attuazione del protocollo con percorso di inclusione e benvenuto. CONOSCENZA DI SÉ. Sviluppo di una identità personale. I coetanei: percorso di crescita e sviluppo delle identità personali attraverso gli stimoli offerti dalla progettazione disciplinare e del consiglio di classe, con particolare attenzione allo sviluppo psico-fisico, alle abilità relazionali, al rispetto delle regole di comportamento. La famiglia. Valorizzazione del contesto familiare, domestico, sociale realizzata attraverso letture, testi vari, conversazioni e riflessioni. SVILUPPO DELL ALUNNO CITTADINO. Valorizzazione del contesto scolastico- Le regole di classe- il regolamento d istituto- Consulta degli studenti, Cittadinanza e costituzione, ed. ambientale. CONOSCENZA DEL MONDO DEL LAVORO. Il settore primario-visita aziende agricole del territorio. PERCORSI FORMATIVI Spazio Ascolto della Cooperativa il Sestante: operatori per l ascolto dei bisogni e dei disagi di alunni, genitori, docenti per classe 1^, 2^, 3^. Giovani volontari per giovani cittadini: recupero pomeridiano di abilità disciplinari per alunni con bisogni specifici in collaborazione con la Cooperativa il Sestante 1^, 2^, 3^. CLASSE 2^ CONOSCENZA DI SÉ. Sviluppo di una identità personale e sociale competente- percorso di sviluppo attraverso gli stimoli offerti dalla progettazione disciplinare e del consiglio di classe, di atteggiamenti metacognitivi ( metodo di studio, motivazione, autovalutazione, competenze disposizionali) SVILUPPO DELL ALUNNO CITTADINO. Valorizzazione del contesto sociale. Consulta degli studenti. Cittadinanza e costituzione. Educazione ambientale. Consiglio comunale dei ragazzi. CONOSCENZA DEL MONDO DEL LAVORO. Il settore secondario: visita ad aziende/imprese industriali del territorio. I percorsi scolastici di scuola secondaria di 2 grado: primo approccio. PERCORSI FORMATIVI L emozione di scegliere della Cooperativa il Sestante: percorso educativo per operare scelte consapevoli (quattro incontri) CLASSE 3^ CONOSCENZA DI SÉ. Sviluppo di una identità personale e sociale competente. Percorso attraverso gli stimoli offerti dalla progettazione disciplinare e del Consiglio di classe, del sé attraverso l analisi di punti di forza, debolezza, interessi e attitudini. Costruzione del profilo formativo individuale: questionario attitudinale-professionale attraverso schede e materiali vari autovalutativi (fascicolo allegato all antologia) SVILUPPO DELL ALUNNO CITTADINO: valorizzazione del contesto sociale. Consulta degli studenti, Cittadinanza e costituzione, ed. ambientale. CONOSCENZA DEL MONDO DEL LAVORO Approfondimento o riepilogo di argomenti relativi al mondo dell'economia (settori produttivi, l'impresa, il capitale, la banca). Completamento visite ad attività produttive (settore 24

25 terziario: servizi, banca). Il lavoro nella Costituzione. La sicurezza nel lavoro. La legge 626, educazione alla legalità Sviluppo di tematiche inerenti all evoluzione storico sociale del lavoro Partecipazione a concorsi provinciali (ANMIL, Confederazioni sindacali) PERCORSI SCOLASTICI DI SCUOLA SECONDARIA DI 2 GRADO - Consultazione in internet dei profili scolastici e dell offerta del territorio- sceltamateriali e opuscoli informativi inviati dalle scuole - Lavoro per gruppi d'interesse (piano di studi scuole, ore per materie, come si raggiunge la scuola, spendibilità delle competenze) - Incontri con ex-alunni per la condivisione di esperienze - Open Day ( tabella in classe) - Stand Orientamento atrio (materiali e informazioni varie sulle scuole superiori) - Sportello Istruzione - Orientamento (Figura Strumentale) dedicato ai genitori e agli alunni: sportello di informazione e consulenza, sezione specifica all'interno del sito ecc.). - Visite organizzate alle scuole per gruppi d interesse su richiesta - Attuazione presso la nostra scuola di moduli didattici caratterizzanti gli indirizzi delle scuole superiori aderenti al progetto Continuità - Formulazione giudizio orientativo da parte del C. di classe INCONTRI PER GENITORI Soprattutto nella scuola secondaria di 1 grado si promuove lo sviluppo delle competenze chiave con forte valore orientativo secondo il modello riportato. Competenze chiave Costrutti orientamento Comunicazione in madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale Credenze di efficacia Interessi professionali Valori professionali Apertura mentale Autodeterminazione Controllo delle idee irrazionali Strategie decisionali Problem solving Autoregolazione Obiettivi professionali Assertività, ricerca di aiuti e alleanze Capacità di presentarsi PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ - PEC Per la nostra scuola, la costruzione di un clima di classe positivo rappresenta il terreno ideale per la realizzazione di atteggiamenti collaborativi, dove, alunni, insegnanti e genitori sperimentano insieme l efficacia delle loro azioni. A tale scopo si privilegia il clima di classe democratico cooperativo, pur nel rispetto dei ruoli dove: - Gli alunni preferiscono lavorare insieme ai loro compagni, chiedono ed offrono aiuto; - Gli obiettivi da perseguire e i modi per raggiungerli sono condivisi e di gruppo (contratti formativi); - Gli obiettivi sono sociali e cognitivi; - La valutazione è rispetto a criteri preventivamente concordati con gli alunni e dopo un lavoro di gruppo segue sempre anche una revisione metacognitiva degli esiti e dei processi attuati e una valutazione individuale delle competenze acquisite; - Si instaura tra le persone un interdipendenza positiva per raggiungere gli obiettivi comuni ( i miei compagni hanno bisogno di me e io di loro ) - Il patto educativo di corresponsabilità: - serve a creare un accordo da rispettare per stare bene insieme, a riflettere sulle regole, sulle sanzioni, sugli obiettivi, sui comportamenti e sull'organizzazione, a sentirsi parte di una squadra che vuole perseguire gli stessi obiettivi, a sentirsi impegnati e sostenuti dai docenti e dai genitori - serve a maturare l impegno alla convivenza democratica, anche nell ambito dell educazione alla cittadinanza 25

26 Viene sottoscritto dai genitori al momento dell iscrizione. Viene letto e analizzato da insegnanti e genitori in occasione della prima assemblea generale (per la scuola dell infanzia) e di classe (per la primaria e la secondaria di 1 grado). PEDIBUS Il Pedibus è: - il modo più sicuro, ecologico e divertente per andare e tornare da scuola, - un autobus che va a piedi, è formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti volontari (genitori, nonni,...), un autista davanti e un controllore che chiude la fila, lungo percorsi prestabiliti e messi in sicurezza, - come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle fermate predisposte lungo il cammino, fermate opportunamente indicate da cartelli che riportano gli orari d arrivo e partenza, - viaggia col sole e con la pioggia e ciascuno indossa un gilet rifrangente, Il Pedibus è un esperienza utile sotto diversi punti di vista: - Movimento: il PediBus permette di fare regolare esercizio fisico; - Sicurezza: i bambini del PediBus fanno parte di un gruppo grande e visibile sorvegliato da adulti; - Educazione stradale: il PediBus consente ai bambini di imparare ad orientarsi nel loro quartiere. - Socializzazione: il PediBus dà la possibilità ai bambini di parlare e fare nuove amicizie; - Aria: il PediBus contribuisce a ridurre il traffico e migliorare la qualità dell aria; - Autonomia: il PediBus aiuta i bimbi a diventare più indipendenti; - Coinvolgimento di bambini, genitori, insegnanti, tecnici comunali, associazioni di volontariato, circoscrizioni e abitanti del quartiere; - Risparmio: il PediBus permette di consumare meno energia e combustibili fossili. PREVENZIONE DEL DISAGIO SCOLASTICO Gli insegnanti si trovano sempre più frequentemente ad operare con alunni che presentano significativi disturbi dell attenzione e difficoltà relazionali. Per questi alunni, che rientrano nella norma per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo, esistono due rischi: - di rallentamenti dei ritmi di apprendimento, con la conseguente difficoltà nello sviluppo di competenze specifiche nei vari ambiti disciplinari - di influire negativamente sul clima di classe per la difficoltà ad interagire positivamente Per i casi che non sono di competenza medico-specialistica, la scuola progetta interventi e percorsi personalizzati ed adotta inoltre le seguenti modalità, maturate dall esperienza, in risposta alle problematiche poste dai disagi socio-apprenditivi. Scuola dell infanzia Nella scuola dell infanzia per prevenire i disagi socio-apprenditivi si attuano le seguenti metodologie: - Osservazione sistematica iniziale e periodica. - Creazione di sottogruppi di lavoro per favorire attività di rinforzo. - Sperimentazione di metodologie didattiche: percorsi di apprendimento individualizzato - Utilizzo ore di insegnamento dei docenti per recupero individualizzato Scuola primaria - Particolare attenzione alle classi prime fin dal momento della formazione di gruppi flessibili, utilizzando anche il maggior numero di risorse possibili, per accogliere con particolare considerazione quei bambini, che si trovano in situazione di svantaggio, in modo da permettere un intervento tempestivo; - Sperimentazione di metodologie e strumenti didattici che portino i gruppi classe a sviluppare forme di aiuto reciproco e di interdipendenza positiva tra pari, nell ottica della cooperazione: in molte classi delle nostre scuole si svolgono esperienze di apprendimento cooperativo, metacognitivo. Scuola secondaria di 1 grado È attivo lo sportello di Spazio-Ascolto che svolge attività di bassa soglia rivolto a genitori, studenti, docenti e personale ATA. Prevede protocollo di avvio ad altre figure competenti in 26

27 caso di reale grave bisogno. E realizzato da un educatore della cooperativa Il Sestante in collaborazione con l ULSS 9. - particolare attenzione alle classi prime fin dal momento della formazione delle sezioni anche sulla base delle informazioni fornite dagli insegnanti della scuola primaria e raccolte nella scheda informativa di raccordo scuola primaria scuola secondaria di primo grado. SICUREZZA E PRIMO SOCCORSO Nell Istituto Comprensivo di Preganziol è incaricato R.S.P.P. l ing. Bardelle. La relativa commissione è composta da un referente per plesso ed ha il compito di: - segnalare eventuali situazioni di pericolo rilevate tramite relazione scritta; - organizzare le prove di evacuazione, in genere due per anno scolastico; - cooperare con con la Protezione Civile di Preganziol anche organizzando incontri formativi sul tema della sicurezza e così promuovendo una cultura condivisa della sicurezza e preparando gli alunni, fin dalla scuola dell infanzia, al riconoscimento del pericolo e del rischio e alla corretta reazione allo stesso in contesto scolastico e non; - promuovere la divulgazione delle disposizioni ministeriali riguardanti la somministrazione di farmaci salvavita; - controllare che la cassetta del materiale di primo soccorso sia fornita secondo la normativa; - proporre corsi di formazione in materia di primo soccorso con personale specializzato. 12. FINALITÀ DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell Offerta Formativa consegue dalle scelte educative fin qui delineate. La scuola infatti, si propone come ambiente educativo che: rispetto agli alunni - promuove la maturazione di un concetto adeguato di sé, che favorisca nel contempo l autostima, l autoaccettazione e l accettazione dell altro - privilegia l operatività e l impegno attivo dell alunno nel processo di apprendimento - rispetta i diversi ritmi di apprendimento - valorizza le diverse forme di intelligenza - agevola la maturazione armonica del singolo individuo - permette di sperimentare nella quotidianità che si può essere ascoltati e capiti, esprimendo bisogni, desideri e aspettative: Patto educativo di corresponsabilità rispetto alle attese delle famiglie - fornisce agli alunni un istruzione di base, metodologie di lavoro e strategie di apprendimento tali da consentire loro di affrontare con sicurezza e fiducia i successivi livelli di formazione scolastica - contribuisce alla formazione della personalità degli alunni, educandoli ad atteggiamenti collaborativi e di responsabilità, in un clima positivo di relazioni con compagni ed insegnanti - mette a disposizione un offerta articolata di organizzazione scolastica per andare incontro alle diverse esigenze familiari - si propone come luogo dove alunni, genitori e insegnanti imparano a costruire relazioni e vivere esperienze positive rispetto al territorio si identifica come - luogo di incontro e di aggregazione per alunni e famiglie - agenzia che promuove la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storicoambientale del territorio comunale, provinciale, regionale - agenzia che collabora con associazioni, strutture educative e culturali presenti nella comunità, avviando e consolidando contatti ed esperienze rispetto alla società contemporanea si impegna a - pensare la propria offerta formativa in funzione della crescita di cittadini del domani - sviluppare negli alunni la capacità di imparare ad apprendere in modo autonomo e personale - realizzare concretamente l accoglienza e l integrazione 27

28 - sviluppare l abitudine a lavorare in gruppo nell ottica della gestione responsabile dei ruoli da svolgere e dell interdipendenza positiva tra i membri: collaborare con gli altri su un compito comune - offrire esperienze per l apprendimento delle nuove tecnologie della comunicazione e dei linguaggi multimediali. L azione educativa e didattica si esplica attraverso gli insegnamenti indicati nei campi di esperienza per la scuola dell infanzia e disciplinari per la scuola primaria e secondaria di 1 grado, che sono coordinati, integrati ed arricchiti nella programmazione collegiale. I piani di lavoro sono elaborati dai gruppi di insegnanti, in accordo con: - le indicazioni dei curricoli - la progettazione educativa e didattica del Collegio dei docenti - le linee progettuali del consiglio di intersezione (infanzia), interclasse (primaria) e di classe (secondaria di 1^ grado) La collaborazione tra gli insegnanti nella progettazione garantisce unitarietà e condivisione di interventi educativi. La programmazione si attua a livello di: team/classe; area/dipartimento disciplinare; intersezione, interclasse, classe. SCUOLA DELL INFANZIA I campi di esperienza I campi di esperienza nella scuola dell infanzia sono luoghi del fare e dell agire del bambino orientati all azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico culturali. Le scuole, all interno della loro autonomia didattica, articoleranno i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività. Nella scuola dell infanzia gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento atti a favorire l organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. I campi di esperienza sono: 1. Il sé e l altro le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. 2. Il corpo in movimento identità, autonomia, salute. 3. Immagini, suoni e colori gestualità, arte, musica, multimedialità. 4. I discorsi e le parole comunicazione, lingua, cultura. 5. La conoscenza del mondo ordine, misura, spazio, tempo, natura. Tempo scuola e orario della giornata nella scuola dell infanzia ORARI SCOLASTICI VALIDI PER L ANNO SCOLASTICO 2015/16 LA GIORNATA SCOLASTICA scuole dell infanzia Arcobaleno 1 Frescada, Arcobaleno 2 Preganziol Ingresso e accoglienza: gioco libero Uscita antimeridiana straordinaria pranzo Uscita pomeridiana straordinaria Uscita Finalità della scuola dell infanzia Per ogni bambino o bambina la scuola dell infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell identità, dell autonomia, della competenza, della cittadinanza. Sviluppare l identità: imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell affrontare nuove esperienze, imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile. Sviluppare l autonomia: acquisire capacità di interpretare e governare il proprio corpo, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, far da sé e saper chiedere aiuto, decidere motivando le proprie opinioni e scelte. Sviluppare la competenza: riflettere sull esperienza attraverso l esplorazione, l osservazione e il confronto, narrare e rappresentare fatti significativi, fare domande. 28

29 Sviluppare il senso della cittadinanza: scoprire gli altri, gestire i contrasti attraverso regole condivise, favorire relazioni, riconoscere diritti e doveri. Le varie attività didattico - educative che gli insegnanti progettano e propongono, investono sia la sfera affettivo relazionale, sia quella didattico-cognitiva di ciascun allievo e mirano a: - Promuovere la crescita del bambino come persona che interagisce in modo positivo con se stesso, con gli altri e con l ambiente che lo circonda; - Valorizzare l individualità riconoscendo la diversità come fonte di arricchimento; - Favorire l acquisizione di conoscenze e competenze aggiornate, stabili nel tempo e trasferibili; Profilo delle competenze al termine della scuola dell infanzia BAMBINO E BAMBINA IO SONO E SO FARE CON GLI ALTRI IO E GLI ALTRI IO IMPARO Riconosco le mie cose e le so gestire con cura Imparo a conoscermi e a relazionare con gli altri So esprimere le mie opinioni Ho fiducia negli adulti di riferimento So chiedere aiuto Ascolto e rispetto gli altri Interagisco con l ambiente in modo responsabile Conosco me stesso confrontandomi con gli altri Mi piace andare a scuola e mi impegno Ho voglia di imparare cose nuove, sono curioso, faccio domande Apprendo in modo attivo Imparo a usare le mie conoscenze nei diversi ambiti So esprimere le mie conoscenze usando i diversi linguaggi Competenze attese. Nella scuola dell infanzia con il termine competenza si indica il possesso di un insieme di abilità, di conoscenze e di atteggiamenti (affettivo-cognitivi). Pur ritenendo le seguenti competenze conseguibili al termine della scuola dell infanzia, va tenuto presente che ogni bambino resta, comunque, un soggetto unico, con un proprio stile cognitivo e una propria personalità e che, nell interpretazione delle stesse, vanno considerati alcuni dati tipici dell età evolutiva presa in considerazione, che è caratterizzata da: - L esigenza di operare su dati concreti - Il bisogno di valutare in base a poche variabili - Una forte tendenza al pensiero egocentrico Il sé e l altro: - Possiede la coscienza di sé. - Gestisce incarichi e responsabilità nei giochi, nelle attività, nel soddisfare le proprie esigenze. - Accetta alcune regole. - Esprime emozioni, sentimenti e bisogni. - Ha costruito di sé una buona immagine. - Interagisce con adulti e bambini. Il corpo in movimento: - Conosce e rappresenta l io corporeo. - Coordina andature e gesti motori. - Nelle azioni struttura lo spazio e il tempo. - Controlla l equilibrio e la lateralità Immagini, suoni e colori: - Si esprime, comunica e rappresenta attraverso l uso di più linguaggi in maniera personale. - Esplora e utilizza in modo creativo oggetti, strumenti, tecniche proprie dei linguaggi multimediali. I discorsi e le parole: - Ascolta, esprime, comprende e comunica messaggi adeguati all età. - Elabora ipotesi e tentativi nei confronti della lingua scritta. 29

30 - Usa il linguaggio in maniera creativa. La conoscenza del mondo: - Confronta, classifica, ordina,opera semplici quantificazioni e misurazioni e simbolizza i dati rilevati nelle esperienze. - Comprende, analizza, discrimina, struttura e simbolizza lo spazio. - Discrimina, analizza, ordina, comprende dati temporali nelle azioni, nei fatti e nei racconti. - Manifesta interesse, possiede adeguate conoscenze e assume atteggiamenti positivi nei confronti dell ambiente naturale. - Individua problemi, formula ipotesi, le confronta con altri, trova soluzioni e si auto corregge. Documentazione La documentazione offre la possibilità di rendere visibile alle insegnanti, ai bambini e ai genitori il percorso fatto durante l anno. Le modalità di documentazione della nostra scuola si concretizzano in: - materiale prodotto dal bambino durante le attività di sezione. Viene consegnato a fine anno scolastico suddiviso per Unità di apprendimento (UDA) corredato da note informative per facilitare la lettura da parte dei genitori, raccolto in una cartellina. - materiale prodotto dal bambino durante l attività per gruppi omogenei d età e corredato da note informative per facilitare la lettura da parte dei genitori. Viene consegnato a fine percorso. - raccoglitore personale con gli elaborati dei bambini, appeso in sezione a disposizione dello stesso bambino e/o e del genitore. - esposizione in salone e nella sezione degli elaborati grafico pittorico -manipolativi più significativi relativi al percorso (cartelloni, plastici) - esposizione nell atrio di fotografie delle esperienze particolari e significative - realizzazione di un dvd con i momenti più significativi di tutto il percorso scolastico e proiezione dello stesso durante la riunione assembleare di fine anno scolastico Laboratori didattici: gruppi omogenei per età nella scuola dell infanzia Nella scuola dell infanzia sono organizzati laboratori didattici con gruppi di bambini della stessa età utilizzando la flessibilità oraria dei docenti. Le attività variano di anno in anno a seconda dello sfondo integratore individuato nella progettazione delle unità di apprendimento e delle esigenze formative degli alunni. Esse riguardano i seguenti ambiti condivisi: - l attività motoria e la psicomotricità - biblioteca e laboratorio espressivo linguistico - attività grafico - pittoriche - attività logico-matematiche e orientamento grafico nello spazio quadrettato (bambini di cinque anni) - laboratorio di inglese (bambini di cinque anni) - progetto intercultura - progetto ecologico: imparare a riciclare - laboratorio manipolativo - progetto sport presso la palestra della scuola primaria Vittorino da Feltre di Frescada est. Prerequisiti per la classe prima di scuola primaria. PREREQUISITI AUSPICABILI PER LA SCUOLA PRIMARIA, CLASSE PRIMA AUTONOMIA 1. vestirsi PERSONALE 2. spogliarsi 3. usare le posate 4. usare in modo autonomo i servizi igienici(wc) 5. avere cura del proprio materiale RISPETTO DELLE 1. stare seduti almeno per un tempo limitato necessario allo REGOLE svolgimento del compito assegnato ASCOLTO E 1. di semplici consegne COMPRENSIONE 30

31 ORIENTAMENTO SPAZIALE MOTRICITÀ FINE CONTARE 1. orientarsi praticamente nello spazio vissuto 2. orientarsi nello spazio-foglio (sopra-sotto, davanti-dietro) 1. prensione pollice-indice 2. impugnare correttamente la matita 3. usare la colla stick in modo adeguato 4. usare le forbici per ritagliare figure semplici 5. colorare negli spazi 1. utilizzare strategie di conteggio di oggetti 2. visualizzare la quantità anche con le mani 3. rappresentare graficamente quantità con dotts (pallini) SCUOLA PRIMARIA Le aree disciplinari Nella scuola primaria le discipline devono essere intese come aree disciplinari. L aggregazione degli ambiti disciplinari è deliberata dal Collegio Docenti nel rispetto delle disposizioni ministeriali e secondo criteri legati alla ricerca di un omogeneità dell aggregazione e a una pari dignità di carico professionale. L abbinamento insegnante/discipline non è da intendersi rigidamente, ma anzi sono da favorire gli scambi e le aperture per consentire una flessibilità organizzativa alla scuola primaria. Questo significa che in alcuni periodi, in relazione alle esigenze della classe, sulla base di un progetto (es.: progetto Pedibus) o di un attività specifica (es.: elaborazione delle regole di classe), potranno essere privilegiate da un punto di vista temporale alcune discipline rispetto ad altre in una concezione che vede le discipline come strumenti a servizio dei progetti e delle attività formative proposte alla classe. Nella scuola primaria possono essere approfondite aree disciplinari ad integrazione del curricolo previa approvazione di progetti mirati promossi dal Collegio docenti anche in raccordo con il territorio. Le discipline e le educazioni Scuola primaria: ore settimanali per discipline, educazioni e studio assistito Classi 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Modelli orari 29, , , , ,5 40 Italiano Matematica Scienze 2 Storia Geografia ,5 4 4,5 4 4,5 4 Educazione all immagine 1,5 2 1, Educazione motoria Educazione alla musica Inglese Religione 2 Studio assistito italiano* Studio assistito matematica* Totale ore lezione 27, , , , ,5 35 Mense * = A prescindere dal docente che lo effettua. Tempo scuola e orari delle lezioni L attuale distribuzione del lavoro scolastico è in cinque giorni con due rientri pomeridiani. Le linee-guida per garantire la corretta attuazione di questo tempo- scuola, riguardano: - le modalità di assegnazione dei compiti per casa agli alunni, - i criteri per la distribuzione delle discipline e delle educazioni all interno di ciascuna giornata scolastica, tenendo conto dei livelli di faticabilità, che ciascuna di esse comporta, - i minimi e massimi orari delle discipline e delle educazioni 31

32 Criteri per la distribuzione delle discipline ed educazioni nelle giornate scolastiche: è privilegiato il pomeriggio per collocare le educazioni all immagine, motoria e al suono e alla musica e/o inserire attività più leggere legate alle discipline. A tale scopo si organizzano laboratori di vario genere, ad esempio di lettura espressiva, lavori di gruppo sul metodo di studio, drammatizzazione per classi aperte. Inoltre è dedicata particolare attenzione ad un equa distribuzione delle discipline nelle prime ore del mattino, particolarmente adatte allo svolgimento di attività che richiedono maggior attenzione e concentrazione. ORARI SCOLASTICI VALIDI PER L ANNO SCOLASTICO 2015/16 CAPOLUOGO, FRESCADA EST, FRESCADA OVEST 29,5 ORE. 27,5 + 2 mense LU MA ME GI VE mensa mensa CAPOLUOGO 40 ORE mense (6 classi) LU MA ME GI VE mensa mensa mensa mensa mensa SAMBUGHÈ, SANTROVASO 29,5 ORE. 27,5 + 2 mense LU MA ME GI VE mensa mensa Compiti per casa I compiti per casa, rappresentano un occasione per accrescere l autonomia e formare il senso di responsabilità nel bambino. Svolgendo dei compiti a casa impara: 1. a darsi dei tempi, 2. ad acquisire il suo personale metodo di studio, scegliendolo tra i vari metodi sperimentati in classe con i coetanei con la guida degli insegnanti. A scuola si privilegia una metodologia di lavoro basata su attività di lettura di testi di studio, ricerca di parolechiave, preparazione di schemi riassuntivi, stesura di mappe concettuali, anche con il supporto di video e libri per l approfondimento degli argomenti ed a casa gli alunni applicano queste competenze con lo studio individuale 3. a rivedere il lavoro fatto a scuola, rendendosi conto, in modo più dettagliato, di cosa sa fare bene e senza difficoltà e cosa non gli è chiaro. Tenendo presente la diffusa tendenza da parte dei bambini a considerare i compiti per casa come un faticoso obbligo che si aggiunge alle loro giornate già molto ricche di impegni, si pone molta attenzione nel: - fornire scopo e concretezza ad ogni compito assegnato 32

33 - non assegnare compiti per casa nei giorni di rientro tranne in prima dove si ritiene opportuno far rileggere ai bambini le parole scritte a scuola per agevolare l apprendimento della lettura - regolare il carico di compiti concordandolo a livello di team docente Ciascun insegnante scrive i compiti assegnati nel registro elettronico, in modo che sia ben visibile l andamento e la regolazione della quantità. A tale proposito, durante le assemblee di classe si effettua il monitoraggio, per avere un feedback sulla quantità e capacità di svolgimento dei compiti assegnati. I genitori, gli insegnanti e gli operatori del tempo integrato operano in sinergia nell attribuire senso ai vari compiti assegnati, anche accostando ciò che il bambino apprende alla vita di tutti i giorni. E fondamentale inoltre mantenere un atteggiamento di ascolto e di comprensione per capire le motivazioni che spingono i bambini a non fare i compiti e che spesso consistono in semplici richieste di aiuto legate al bisogno di una maggior attenzione e di conferme da parte dell adulto. Altre volte invece può trattarsi di un effettiva difficoltà, dove è necessario aiutare il bambino ad organizzarsi, cercando di fargli comprendere la logica con cui dev essere affrontato il compito, cioè suggerire le strategie che servono ad imparare ad imparare. Particolarmente delicati sono i momenti di passaggio da un ciclo di scuola all altro (prima primaria, prima secondaria di primo grado, prima secondaria di secondo grado). In questi casi il sostegno può concretizzarsi nell aiutare i bambini o ragazzi a trovare un nuovo metodo di studio. Le finalità della scuola primaria 1. La centralità del bambino nella progettazione dei percorsi di apprendimentoinsegnamento. Ciò implica che ogni percorso progettato partirà sempre dall esperienza e dal vissuto degli alunni per arrivare alla successiva formalizzazione. 2. Sviluppo della creatività. Come capacità di generare una pluralità di idee partendo da uno stimolo; capacità di uscire dagli schemi di pensiero abituali per trovare strade nuove per la soluzione di problemi; capacità di selezionare, riorganizzare ed elaborare le idee prodotte per farle convergere verso un applicazione concreta, originale e personalizzata. 3. Lo sviluppo di una pluralità di linguaggi. Ogni linguaggio che interpreta ed esprime la realtà sarà valorizzato nella didattica anche al fine di permettere a ciascuno di scegliere il canale espressivo più consono alle proprie potenzialità. 4. Lo sviluppo di un atteggiamento di ricerca come stile di apprendimento. La scuola si presenta come l ambiente nel quale il bambino dà voce ai suoi perché e trova un ampia gamma di strumenti da usare per trovare le risposte. L insegnante si pone come guida all interno di un percorso che l alunno intraprende in continuo scambio con la realtà. 5. L apertura verso il mondo esterno, sia nei temi affrontati in classe sia nell organizzazione del servizio. Ciò comporta una certa flessibilità nei contenuti affrontati di anno in anno con i bambini, ma anche il fatto che la scuola si pone come luogo di incontro per le varie componenti della società e chiede loro di mantenere il contatto con le esigenze e le domande delle future generazioni. Profilo dell alunno in uscita Alla fine del percorso scolastico nella scuola primaria l alunno sarà in grado di: 1. Relazionarsi in modo positivo con i compagni di classe e con gli adulti 2. Esprimere le proprie opinioni in modo pacato 3. Rispettare le regole di convivenza democratica 4. Impegnarsi nello studio, nella ricerca di un proprio metodo nel portare a temine i compiti assegnati e la relativa revisione metacognitiva 5. Individuare i problemi e trovare strategie per la loro risoluzione 6. Assumersi responsabilità sia a livello individuale, sia a livello di gruppo 7. Riflettere sulle esperienze effettuate e autovalutarle 8. Rispettare le persone, le cose e le opinioni degli altri 9. Comportarsi adeguatamente nelle situazioni di pericolo 33

34 Italiano + 1 ora approfondimento Storia Geografia Inglese Francese o Spagnolo Matematica Scienze Arte Musica Tecnologia Scienze motorie Religione Studio assistito italiano Studio assistito matematica Mense Totale ore l SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO Successiva alla scuola primaria, la scuola secondaria di 1 grado accoglie gli studenti e le studentesse nel periodo di passaggio verso l adolescenza, ne prosegue l orientamento educativo, eleva il livello di educazione e di istruzione personale, accresce le capacità di partecipazione e di contributo ai valori della cultura e della civiltà e costituisce, infine, grazie agli sviluppi metodologici e didattici conformi alla sua natura secondaria, la premessa indispensabile per l ulteriore impegno dei ragazzi nel secondo ciclo di istruzione e di formazione. Le discipline Il percorso educativo della Scuola Secondaria di 1 grado mira a far perseguire agli allievi gli obiettivi specifici di apprendimento indicati per il primo biennio e per la terza classe e a trasformarli, con la mediazione di opportune unità di apprendimento programmate dai docenti, in competenze personali di ciascun allievo. Gli obiettivi specifici di apprendimento sono ordinati sia per discipline, sia per attività connesse. Scuola secondaria di 1 grado: ore settimanali per discipline e studio assistito per tutte le classi TEMPO NORMALE 30 ORE TEMPO PROLUNGATO 36 ORE ORARI SCOLASTICI VALIDI PER L ANNO SCOLASTICO 2015/16 TEMPO SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO TEMPO ORDINARIO da a LU MA ME GI VE intervallo intervallo intervallo intervallo intervallo intervallo intervallo intervallo intervallo intervallo TEMPO PROLUNGATO da a LU MA ME GI VE intervallo Intervallo intervallo intervallo intervallo intervallo Intervallo intervallo intervallo intervallo mensa mensa mensa studio assistito studio assistito studio assistito 34

35 Le finalità della scuola secondaria di 1 grado Compito della scuola è di produrre conoscenze (sapere), far acquisire competenze (saper fare), promuovere comportamenti (saper essere) e sviluppare l orientamento (saper scegliere). In particolare la scuola secondaria di 1 grado si propone di : 1. formare la personalità dell allievo in modo armonico, costruendo la sua identità attraverso percorsi formativi coerenti e completi che gli consentano di inserirsi e orientarsi criticamente nella società attuale; 2. far acquisire una mentalità aperta alle diverse esperienze e alle complesse problematiche che caratterizzano la società attuale, al fine di educare al rispetto, alla solidarietà e all accettazione del diverso da sé; 3. arricchire, attraverso una diversificata gamma di attività, l offerta formativa per suscitare la motivazione e il senso di appartenenza alla scuola; 4. rafforzare nei ragazzi le potenzialità positive e riequilibrare situazioni di svantaggio, integrando allievi di diverse abilità; 5. favorire attività che, connotando la scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, la rendono anche un punto di riferimento costante per gli allievi. Profilo dell alunno in uscita dalla scuola secondaria di 1 grado Alla fine del percorso scolastico nella scuola secondaria lo studente sarà in grado di: AUTONOMIA PERSONALE AUTONOMIA SOCIALE AUTONOMIA COGNITIVA IMPARARE AD IMPARARE COMUNICARE RISOLVERE I PROBLEMI Guidato, organizza il proprio apprendimento Guidato, comprende messaggi di natura diversa Guidato, affronta semplici situazioni problematiche Individua e utilizza varie fonti di informazione Definisce le proprie strategie e il proprio metodo di studio in funzione dei tempi PROGETTARE Guidato, individua tempi e modi per un progetto semplice Utilizza le proprie conoscenze per fissare obiettivi significativi Valuta tempi e modi per definire strategie Verifica i risultati raggiunti Comprende messaggi di diversa complessità Riconosce, interpreta diversi tipi di linguaggio ed utilizza supporti diversi COLLABORARE E PARTECIPARE E' disponibile all'interazione con gli altri Interagisce con gli altri rispettando l opinione altrui Comprende le diverse argomentazioni e propone soluzioni condivise Sa prestare attenzione alle esigenze ed ai diritti di tutti Propone soluzioni utilizzando contenuti e metodi delle varie discipline Prende decisioni anche in condizioni d incertezza INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI Guidato, individua semplici collegamenti tra fenomeni e concetti diversi Individua analogie e differenze riconoscendo relazioni di causa ed effetto ACQUISIRE E INTERPRETARE L'INFORMAZIONE Usa alcuni essenziali mezzi comunicativi Valuta e seleziona l informazione acquisita Valuta la coerenza dell informazione con le conoscenze possedute 35

36 13. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Secondo le indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione (scuola primaria e secondaria di 1 grado), la valutazione assume una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. La scuola raggiunge le sue finalità nella misura in cui promuove apprendimenti significativi e garantisce il successo formativo di tutti gli alunni, valorizzando la diversità di ciascuno. L apprendimento è significativo quando la scuola è in grado di promuovere la capacità degli studenti, di dare senso alla varietà delle loro esperienze per ridurne la frammentazione e il carattere episodico, attraverso una progettazione capace di rispondere ai bisogni dell alunno, (coniugarli con l offerta formativa del l Istituto) nel rispetto delle indicazioni nazionali. La valutazione formativa risponde ai criteri di: - globalità, in cui si valuta tutto il percorso di crescita di ogni alunno - processualità, in cui si valutano le situazioni di partenza, gli stili di apprendimento e le soggettività - valorizzazione delle potenzialità individuali - condivisione dei criteri di valutazione: gli insegnanti fanno svolgere periodicamente agli alunni delle verifiche scritte e orali, test e prove pratiche per accertare progressi o difficoltà e per farli riflettere su cosa li ha portati alla riuscita o all errore. Partendo dall accordo con gli alunni su come vanno svolte ottimamente le consegne, l insegnante favorisce l autovalutazione (la capacità dell alunno di dire come ha svolto un lavoro), esprime la sua valutazione e fa riflettere l alunno su cosa va bene e in cosa deve migliorare. La valutazione del processo formativo di ciascun alunno ha lo scopo di: - condurre l alunno alla capacità di autovalutarsi, sostenendolo con adeguati feedback per affrontare il lavoro scolastico con fiducia in se stesso - offrire all insegnante l opportunità di autovalutare l efficacia della progettazione, delle scelte metodologiche e delle strategie adottate - comunicare alle famiglie i livelli di competenza raggiunti dal loro figlio rispetto agli obiettivi previsti nella progettazione di classe - costruire un alleanza educativa con la famiglia e percorsi di collaborazione nei casi di difficoltà - promuovere una valutazione formativa in grado di rilevare i miglioramenti in itinere La valutazione riguarda: - comportamenti attraverso i quali gli alunni dimostrano il loro grado di autonomia,e di responsabilità, motivazione ad apprendere, capacità di collaborare e di costruire legami cooperativi, conoscenza delle regole, comprensione e condivisione della necessità di rispettarle - attività (pratiche, scritte, orali) elaborate dagli alunni che dimostrano le conoscenze e le abilità acquisite La valutazione si effettua: - all inizio di ciascun percorso di apprendimento per verificare la situazione della classe e quindi programmare le attività in modo rispondente ai bisogni formativi emersi - durante e alla fine di un attività proposta per verificare il livello raggiunto e attivare interventi di recupero/consolidamento/avanzamento - i criteri di valutazione sono concordati tra gli insegnanti del team/consiglio di classe. I criteri di verifica e di valutazione degli alunni diversamente abili o con bisogni speciali sono concordati nei team docenti e nei consigli di classe con la famiglia ed esplicitati nel progetto personalizzato di ciascun alunno. La valutazione nella scuola dell infanzia PRECEDE Prima di incominciare a progettare le insegnanti operano una attenta osservazione dei bambini e compilano le griglie di osservazione dei bambini ACCOMPAGNA 36

37 Durante il percorso didattico tutte le attività vengono monitorate dalle insegnanti e, quindi modificate secondo le necessità didattiche degli allievi. Ai bambini in uscita vengono proposte delle prove del curricolo di matematica e di italiano redatte dalla commissione continuità verticale. FORMATIVA Le insegnanti attraverso la compilazione dei moduli per i colloqui individuali evidenziano i punti di debolezza e di forza nel percorso di sviluppo di ogni bambino e quindi individuano opportune strategie per valorizzare o potenziare le abilità. RELAZIONE DI SINTESI A conclusione dell ultimo anno di scuola dell infanzia le insegnanti raccolgono tutte le informazioni in schede che riassumono il livello di competenza raggiunta dai bambini. Questo tipo di valutazione costituisce un utile strumento per il passaggio delle informazioni sui bambini agli insegnanti della scuola primaria. AREA COGNITIVA ABILITÀ DI APPRENDIMENTO AUTONOMIA PERSONALE AUTONOMIA NELL ATTIVITÀ LINGUAGGIO VERBALE E NON VERBALE STRUTTURA LOGICO SPAZIO TEMPORALE - Mangia, si veste, usufruisce dei servizi igienici in modo autonomo - Usa con sicurezza tutti gli spazi e i materiali della scuola - Usa gli spazi e i materiali della scuola con la presenza dell insegnante - Ha cura del proprio materiale - Ha poca cura del proprio materiale - Non ha cura del proprio materiale - Porta a termine un attività in completa autonomia - Data una consegna, individua, ricerca e trova i materiali necessari - Ipotizza soluzioni personali su procedure e/o problemi da risolvere - Ha bisogno di uno stimolo iniziale per organizzare il lavoro - Necessita di continui incoraggiamenti e conferme per svolgere il lavoro - Non è in grado di organizzarsi e di lavorare in modo autonomo - Espone le proprie esperienze in modo chiaro e completo - Espone le proprie esperienze con frasi molto semplici - Espone le proprie esperienze con frasi non complete - Espone le proprie esperienze con difficoltà di pronunzia (balbuzie, confusione di suoni, omissione di suoni..) - Legge immagini e le descrive - Utilizza in modo efficace il linguaggio grafico-pittorico - Ascolta e comprende facili consegne - Ascolta e comprende ciò che viene raccontato o letto - Partecipa alla ripetizione di filastrocche e canzoni collettive - Non partecipa alla ripetizione di filastrocche e canzoni collettive - Ha acquisito la capacità di raggruppare, classificare, ordinare, seriare autonomamente - Ha acquisito la capacità di raggruppare, classificare, ordinare, seriare guidato dall insegnante - Ha acquisito la capacità di raggruppare, classificare, ordinare, seriare con difficoltà - Riconosce ed utilizza relazioni spaziali e topologiche autonomamente - Riconosce ed utilizza relazioni spaziali e topologiche guidato dall insegnante - Riconosce ed utilizza relazioni spaziali e topologiche con difficoltà 37

38 ABILITÀ MOTORIE - Si orienta sul foglio bianco e quadrettato autonomamente - Si orienta sul foglio bianco e quadrettato guidato dall insegnante - Si orienta sul foglio bianco e quadrettato con difficoltà - Stabilisce relazioni di quantità autonomamente - Stabilisce relazioni di quantità guidato dall insegnante - Stabilisce relazioni di quantità con difficoltà - Ordina sequenze autonomamente - Ordina sequenze guidato dall insegnante - Ordina sequenze con difficoltà - Presenta adeguata capacità nei compiti di motricità fine - Presenta scarsa capacità nei compiti di motricità fine - Controlla schemi motori semplici (correre, strisciare, gattonare, rotolare) - Ha una buona coordinazione globale dei movimenti (saltare, arrampicarsi, fare capriole,stare in equilibrio) - Riconosce le parti del corpo - Rappresenta in modo completo lo schema corporeo - Non rappresenta in modo completo lo schema corporeo ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELL ESPERIENZA SCOLASTICA AUTOSTIMA - Apprezza il suo lavoro - È insoddisfatto del suo lavoro - Ha bisogno di essere rassicurato - Ha bisogno di essere valorizzato - Affronta con sicurezza le proposte nuove - Accetta di essere corretto - Non accetta di essere corretto INIZIATIVA - È propositivo - Interviene in modo pertinente - Si organizza spontaneamente - Interviene sempre - Interviene solo se sollecitato - Imita il lavoro o il gioco dei compagni - Subisce le proposte degli altri - Diverge dalle proposte dell insegnante CURIOSITÀ - Interviene per chiedere chiarimenti - Accetta proposte nuove - Mostra interesse per le cose nuove - Scopre ed elabora nuove strategie - Interagisce nelle attività su istruzione dell insegnante FATICABILITÀ - Porta a termine il lavoro con cura ed impegno - È poco preciso nel modo di lavorare - È frettoloso nel modo di lavorare - Rispetta i ritmi del gruppo - Non rispetta i ritmi del gruppo - Si concentra nel proprio lavoro - Mantiene la concentrazione per un certo tempo - Va aiutato a mantenere la concentrazione INTERESSI - Accoglie le attività proposte - Si orienta maggiormente verso una specifica attività - Si adegua alle proposte ma senza entusiasmo - Non si fa coinvolgere nelle attività (atteggiamento passivo) - Rifiuta le attività proposte (atteggiamento di ribellione) - Gli interessi sono approfonditi - Gli interessi sono vari - Gli interessi sono limitati 38

39 PARTECIPAZIONE - Si assume spontaneamente compiti nel lavoro e nel gioco - Collabora nelle attività di gruppo aiutando anche i compagni più piccoli - Ha bisogno di conoscere bene l attività proposta prima di accettarla - Si inserisce attivamente solo se stimolato dall insegnante - Non accetta proposte - Assume atteggiamenti provocatori per attirare l attenzione su di sé AREA SOCIALE ACCOGLIENZA - Si separa tranquillamente dai genitori inserendosi spontaneamente nel gruppo - Per il distacco dai genitori ha bisogno dell accoglienza dell insegnante - Cerca un compagno per superare il distacco dai genitori - Supera il distacco inserendosi in un attività già iniziata dai compagni - Dopo il distacco si ferma ad osservare prima di inserirsi in un gruppo ATTEGGIAMENTO VERSO I COMPAGNI NEL GIOCO ATTEGGIAMENTO VERSO I COMPAGNI NELLE ATTIVITÀ ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELL ADULTO - Conosce e rispetta le regole di convivenza democratica - Non rispetta le regole di convivenza democratica - Gioca e lavora volentieri con tutti i compagni - Presta aiuto di propria iniziativa a compagni più piccoli o in difficoltà - Cerca la compagnia di alcuni compagni - Gioca spesso da solo - Interagisce positivamente nel gioco prendendo accordi con i compagni - Resta in disparte a guardare i giochi scelti dai compagni - Sa adeguarsi ai giochi scelti dai compagni - Impone spesso le proprie scelte ai compagni - Decide chi può partecipare al gioco - Propone ai compagni giochi non adatti - Partecipa attivamente al gioco simbolico e alle ttività collettive - Collabora in modo proficuo al lavoro di gruppo - Accetta passivamente le attività proposte dai compagni - Accetta le proposta dei compagni e le modifica - Si inserisce nelle attività solo se invitato da un compagno - Non accetta mai le proposte dei compagni - Si avvicina spontaneamente all insegnante per esprimere le proprie richieste - Accetta le proposte dell insegnante interagendo in modo appropriato - Rifiuta le proposte dell insegnante - Ricerca e chiede il contatto fisico con l insegnante - Ricerca l attenzione dell insegnante - Chiede continuamente la conferma dell insegnante - Assume atteggiamenti di sfida e provocazione - Evita il rapporto diretto con l adulto La valutazione nella scuola primaria e secondaria di 1 grado Valutazione intermedia e finale La valutazione è quadrimestrale: intermedia a febbraio, finale a giugno. I documenti di valutazione sono: la scheda di valutazione ed il certificato delle competenze. La scheda di valutazione, compilata collegialmente, è consegnata al termine di ogni anno di scuola primaria e secondaria di 1 grado; riporta la valutazione degli apprendimenti e del 39

40 livello globale di maturità e formazione raggiunto dall alunno: impegno, partecipazione, attenzione, comportamento, grado di preparazione, progressi rispetto alla situazione di partenza. Per la scuola secondaria: rispetto delle regole, relazionalità, partecipazione e impegno. Il certificato delle competenze è consegnato al termine della classe 5^ della scuola primaria e della classe 3^ della scuola secondaria di 1 grado secondo i livelli di competenza e i gradi di padronanza all interno di ogni ambito, condivisi dai docenti come da prospetto sotto riportato e basati sulle 8 competenze europee. Si vedano il Certificato delle competenze al termine della scuola primaria e il Certificato delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado nella sezione allegati. Griglia di corrispondenza fra voto e conoscenze - abilità - competenze Conoscenze: sono l insieme di informazioni, fatti precisi e teorie pratiche che sono il risultato dell assimilazione delle informazioni acquisite attraverso contenuti, osservazioni pratiche, sperimentazione, conversazioni, visite didattiche Abilità: capacità di applicare le conoscenze cognitive e pratiche (saper fare) che si possono acquisire tramite azione assidua, ripetuta Competenza è costituita da conoscenze e abilità, richiede la comprovata capacità di usare conoscenze e abilità, ma soprattutto capacità sociali e cognitive ideologiche in contesti diversi per risolvere problemi. La competenza è un sapere agito in situazione, che ha dentro conoscenza, abilità, ma anche la disposizione personale, che richiede autonomia e responsabilità. Premessa: 1. La griglia sarà presentata agli alunni ed alle famiglie alla consegna del primo documento di valutazione; 2. I voti saranno assegnati con valenza formativa; 3. La scheda di valutazione scuola primaria si articolerà in voti dal 5 al 10; 4. La scheda di valutazione scuola secondaria di 1 grado si articolerà in voti dal 4 al 10. Voto Conoscenze abilità- competenze 4 Conoscenze gravemente lacunose. Abilità non espresse o applicate con gravi difficoltà. Conoscenze lacunose ed incomplete dei contenuti e dei linguaggi. Abilità parziali, in 5 via di acquisizione. Conoscenza dei contenuti minimi e uso accettabile dei vari linguaggi. Abilità 6 essenziali applicate in situazioni semplici e note. Competenze basilari. Conoscenza sostanziale ma non approfondita dei contenuti e uso corretto dei vari 7 linguaggi. Abilità adeguate. Competenze intermedie. Conoscenza completa dei contenuti e uso corretto e appropriato dei vari linguaggi. 8 Autonomia nell applicazione delle conoscenze. Competenze intermedie consolidate. Conoscenza sicura dei contenuti e uso chiaro e consapevole dei vari linguaggi. 9 capacità di stabilire in modo autonomo e personale collegamenti e relazioni. Competenze avanzate. 10 Conoscenza completa e approfondita dei contenuti; esposizione chiara e articolata con uso sicuro e consapevole dei vari linguaggi. Autonomia personale nell applicazione delle conoscenze e rielaborazione con apporti di ordine critico. Competenze eccellenti. La valutazione del comportamento nella scuola primaria Descrittori per la rilevazione del comportamento Rilevazione del comportamento e degli obiettivi formativi RISPETTO DELLE REGOLE In relazione alle norme che regolano il comportamento sociale, l allievo/a dimostra - di contribuire al rispetto delle regole per sé e per gli altri - di condividere le regole e di rispettarle/non rispettarle - di contribuire alla elaborazione delle regole - di conoscere il valore delle regole e di rispettarle/non rispettarle 40

41 - un comportamento oppositivo rispetto alle regole RELAZIONE Si relaziona con i compagni e con gli adulti - non accogliendo/accogliendo la diversità - non attuando/attuando la cooperazione e la solidarietà - non riconoscendo/riconoscendo ruoli diversi nel rapporto adulto-bambino - non interagendo/interagendo con buone maniere PARTECIPAZIONE Partecipa alla vita scolastica - non avendo/avendo cura dell ambiente - non avendo/avendo cura del materiale - non contribuendo/contribuendo alla soluzione dei problemi - non contribuendo/contribuendo ad un clima di classe positivo - non manifestando/manifestando bisogni e punti di vista IMPEGNO e si impegna - costantemente - con sufficiente regolarità - in alcuni ambiti disciplinari - in maniera discontinua AUTONOMIA Nel lavoro personale manifesta una autonomia - piena - buona - sufficiente - settoriale La valutazione globale del comportamento nella scuola primaria viene espressa con un giudizio. La valutazione del comportamento nella scuola secondaria di 1 grado Descrittori per la rilevazione del comportamento Rilevazione del comportamento e degli obiettivi formativi RISPETTO DELLE REGOLE In relazione alle norme che regolano il comportamento sociale, l alunno/a dimostra - di condividere le regole. - di rispettare le regole. - di accettare le regole. - di accettare parzialmente le regole. - mancanza di autocontrollo - di rifiutare le regole RELAZIONE Nella comunicazione e nella relazione interpersonale - si propone in modo costruttivo - si dimostra collaborativo/a - si dimostra disponibile - si propone in modo selettivo - si dimostra talvolta conflittuale - evita di interagire PARTECIPAZIONE Partecipa alle attività - in modo attivo e costruttivo - in modo attivo - in modo pertinente - in modo settoriale - in modo poco pertinente - solo se sollecitato/a IMPEGNO 41

42 e l impegno risulta - assiduo e produttivo - costante - abbastanza regolare - limitato ad alcune discipline - superficiale - scarso La valutazione globale del comportamento nella scuola secondaria di 1 grado viene espressa con un voto in decimi. Corrispondenza tra voto - descrittori del comportamento-sanzioni La valutazione del comportamento si propone di favorire l acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizzi nell adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Il voto di condotta è attribuito dai Docenti, su proposta del Coordinatore di Classe, in sede di scrutinio, dopo attento ascolto reciproco ed è il risultato della valutazione, compiuta dagli Insegnanti, sul comportamento tenuto dallo Studente stesso, in base ai seguenti indicatori: Rispetto delle regole Comunicazione e relazione interpersonale Partecipazione al dialogo educativo-didattico Impegno VOTO GIUDIZIO INDICATORI DI COMPORTAMENTO SANZIONI DISCIPLINARI 5 COMPORTAMENTO MOLTO SCORRETTO 6 COMPORTAMENTO POCO CORRETTO 7 SCARSA PROPENSIONE AL DIALOGO EDUCATIVO E/O PRESENZA POCO COSTRUTTIVA PER PASSIVITÀ O ESUBERANZA 8 COMPORTAMENTO NELLA NORMA 9 CONDOTTA OTTIMA Rifiuta regole di convivenza interna, regole e norme della comunità. Si rapporta in modo molto conflittuale, e intollerante; non rispetta né adulti né pari. L atteggiamento verso le attività didattiche è di completo disinteresse e di continuo disturbo alle lezioni. Dimostra scarso impegno. Non sempre rispetta regole di convivenza interna, regole e norme della comunità. Si rapporta con i compagni in modo a volte conflittuale, non rispetta punti di vista diversi. Partecipa in modo discontinuo e poco pertinente. Si impegna in modo saltuario e superficiale. Accetta parzialmente regole di convivenza interna, regole e norme della comunità. Non sempre rispetta i compagni e i loro punti di vista. Partecipa in modo discontinuo. Si impegna in modo poco costante e superficiale. Accetta regole di convivenza interna, regole e norme della comunità. Relaziona con i compagni in modo selettivo. Dimostra una discreta partecipazione. Si impegna in modo abbastanza regolare. Rispetta regole di convivenza interna, regole e norme della comunità. Ascolta i compagni tenendo conto dei loro punti di vista. Partecipa in modo attivo. Ripetute sanzioni scritte ed eventuale allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica (ART.2, punto D,E Regolamento Disciplinare d Istituto) Avvertimenti scritti e sanzioni scritte (ART.2, punto C, D Regolamento Disciplinare d Istituto) Richiami verbali e avvertimenti scritti (ART.2, punto C Regolamento Disciplinare d Istituto) Richiami verbali Nessuna 42

43 Si impegna in modo attivo e consapevole del proprio dovere. 10 CONDOTTA Condivide regole di convivenza interna, regole e Nessuna ECCELLENTE norme della comunità. Ascolta i compagni tenendo conto dei loro punti di vista; rispetta i compagni diversi per condizione, provenienza e mette in atto comportamenti di accoglienza e di aiuto. Partecipa ad ogni attività in modo attivo e costruttivo. Si impegna in modo assiduo e produttivo nella consapevolezza del proprio dovere. NOTE: La valutazione inferiore a sei decimi, secondo art.4, DM 5 del 16/01/2009, determina la non ammissione al successivo anno di corso o all esame conclusivo del ciclo. In presenza d infrazioni e sospensioni, nell assegnazione del voto di condotta successivo, si terrà conto dell impegno e del ravvedimento dimostrato al fine di maturare atteggiamenti più consapevoli e rispettosi ed evitare di ripetere gli errori compiuti. 14. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE Vademecum per l accoglienza e l integrazione dell alunno straniero L Istituto Comprensivo di Preganziol, in ottemperanza al DPR del , n 394 art. 45, istituisce una Commissione Accoglienza/Intercultura, come gruppo di lavoro ed articolazione del Collegio Docenti, composta dal Dirigente Scolastico, dal docente funzione strumentale e dai docenti referenti di ogni plesso scolastico appartenente all Istituto. La Commissione ha il compito di individuare i criteri d'inserimento e il viaggio di accoglienza garantendo l applicazione del protocollo di accoglienza approvato. a. Iscrizione Il personale di segreteria: - iscrive il minore; - raccoglie informazioni e documenti relativi la precedente scolarità e la biografia linguistica; - avvisa tempestivamente l insegnante referente e i coordinatori di plesso per favorire le fasi d inserimento; - fornisce ai genitori informazioni sul sistema scolastico e la modulistica relativa alla frequenza. b. Attribuzione alla classe L alunno viene destinato alla classe tenendo conto di questi criteri: - età anagrafica; - scolarità pregressa; - conoscenze, abilità, competenze possedute; - paese di provenienza e caratteristiche della lingua d origine e/o di scolarizzazione; - situazione della classe d accoglienza (numero alunni, altri stranieri, handicap ); - disponibilità e competenze degli insegnanti. c. Accoglienza e primo inserimento L insegnante referente effettua un passaggio di informazioni e stabilisce con i docenti il percorso di accoglienza. Tutti i docenti sono coinvolti nell accoglienza, essi valutano le modalità di primo inserimento: - frequenza piena o ad orario ridotto; - intervento di un mediatore culturale; - attività di accoglienza in classe; - attività di conoscenza della struttura scolastica per l alunno; - testi e materiale scolastico da far acquistare al neo arrivato; - testi e materiale scolastico che la scuola può fornire. d. Attuazione di un percorso personalizzato Nel primissimo periodo gli insegnanti : - osservano l alunno ai fini di avviare un percorso personalizzato; 43

44 - chiedono all insegnante referente e/o alla Commissione il materiale di prima alfabetizzazione; - utilizzano le risorse della scuola per interventi di tipo laboratoriale. La scuola programma attività di recupero e sostegno utilizzando tutte le risorse per individualizzare l insegnamento: - compresenza degli insegnanti; - collaborazione tra classi (es. frequenza per alcune ore in altra classe); - laboratorio linguistico; - orario aggiuntivo degli insegnanti; - presenza di insegnanti volontari; - collaborazione con operatori del comune; - centri aggregativi pomeridiani. L alunno ha diritto di frequentare il laboratorio di L2 per apprendere la lingua italiana e, contemporaneamente, deve essere accompagnato per facilitare l aggancio con il gruppo classe. e. Adattamento dei programmi Si propone di operare delle scelte sulle materie di apprendimento e dei contenuti all interno di esse, tenendo in considerazione la possibilità di : - omettere - sostituire - ridurre Ciò significa che l alunno inizialmente può: - uscire dalla classe per attività di prima alfabetizzazione (interventi individualizzati); - frequentare in altre classi lezioni di italiano e discipline che utilizzino linguaggi universali (ed. artistica, motoria, musicale, informatica) o attuate sotto forma di laboratorio; - seguire la programmazione di classe con un percorso ridotto e facilitato; - inizialmente non è auspicabile l insegnamento di lingue straniere. Risulterà fondamentale operare delle scelte sulle materie di apprendimento e all interno di esse. Progettare un percorso individualizzato significa anche accettare che l alunno straniero non debba fare tutto. f. Valutazione del percorso scolastico Strettamente collegato alla programmazione vi è un altro aspetto fondamentale rappresentato dalla valutazione scolastica degli alunni stranieri, in riferimento alla quale i tradizionali parametri valutativi non sono utilizzabili. I progressi fatti da un alunno straniero non possono essere paragonati ai progressi standard della classe: questo risulterebbe frustrante per l alunno e per la sua famiglia e non renderebbe giustizia degli sforzi fatti e dei risultati ottenuti. In caso di arrivi di minori in concomitanza con le schede di valutazione, si utilizzerà solo la parte della scheda riguardante il profilo generale dell alunno delineando la situazione di partenza e tralasciando i giudizi nelle singole discipline. Dopo che l alunno ha svolto un percorso individualizzato, ogni singola disciplina verrà valutata in relazione agli obiettivi previsti dalla programmazione (semplificata, personalizzata, ridotta ). g. Considerazioni per un percorso interculturale L interculturalità è un sistema educativo che rispetta e valorizza ogni cultura, riconosce la differenza come valore positivo e come risorsa. Essa privilegia un apprendimento caratterizzato dalla capacità di decentrare il proprio punto di vista al fine di rafforzare la formazione di un identità più dinamica e capace di dialogare con ogni forma di alterità. La scuola deve porsi quindi il compito di promuovere la conoscenza delle varie culture sia attraverso le discipline scolastiche, sia attraverso la realizzazione di momenti forti di incontro e di convivialità. La scuola deve promuovere la conoscenza dei principi espressi dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dalla Convenzione sui Diritti dei Minori. h. Collaborazione con il territorio 44

45 Per promuovere una reale e piena integrazione dei ragazzi, nel più vasto contesto sociale e, per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità e rispetto delle differenze, la scuola ha bisogno delle risorse del territorio, della collaborazione con enti locali, associazioni, servizi La scuola contatta e propone all Amministrazione Comunale progetti per attività che concorrano a favorire una cultura dell accoglienza e dello scambio culturale e che rimuovano eventuali ostacoli all integrazione. La scuola stabilisce contatti con le associazioni di volontariato per favorire lo scambio di conoscenze e competenze e per affrontare tematiche concrete. La scuola collabora con le famiglie e promuove occasioni di incontro, di scambio e di formazione e favorisce la partecipazione. N.B. I punti sopra trattati sono ulteriormente specificati e approfonditi nel documento Protocollo di Accoglienza dell alunno straniero consultabile ne sito alla voce Regolamenti e Patti. 15. CRITERI FORMAZIONE SEZIONI INFANZIA E CLASSI PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO Scuola dell infanzia: CRITERI FORMAZIONE SEZIONI PREMESSA. In prima istanza le sezioni sono costituite in base alle scelte del tempo scuola effettuate dai genitori. Nell eventuale gruppo residuo si procede in base alla scelta di tempo scuola della maggioranza. In seconda istanza le sezioni sono costituite in base ai seguenti criteri: 1. Sezioni eterogenee per età: bambini delle tre età (3,4 e 5 anni). 2. Indicazioni delle educatrici degli asili nido di provenienza. 3. Maggior equilibrio possibile tra alunni stranieri, situazioni di handicap certificate, situazioni di disagio socio-ambientale note. 4. Maggior equilibrio possibile tra maschi e femmine. 5. Separazione fratelli e gemelli in sezioni e saloni diversi. Scuola primaria: CRITERI FORMAZIONE CLASSI PREMESSA. In prima istanza le classi sono costituite in base alle scelte del tempo scuola effettuate dai genitori. Nell eventuale gruppo residuo si procede in base alla scelta di tempo scuola della maggioranza. In seconda istanza le classi sono costituite in base ai seguenti criteri: 1. Indicazioni delle insegnanti della scuola dell infanzia sulle dinamiche comportamentali e relazionali dei bambini nonché della F.S. Continuità I-P. 2. Maggior equilibrio possibile tra alunni stranieri, situazioni di handicap certificate, situazioni di disagio socio-ambientale rilevate dalle insegnanti della scuola dell infanzia nonché della F.S. Continuità I-P e/o dall equipe psicopedagogica di competenza. 3. Maggior equilibrio possibile tra maschi e femmine. 4. Analisi delle relazioni di sintesi sugli alunni della scuola dell infanzia da parte degli insegnanti della scuola primaria. 5. Separazione fratelli e gemelli. COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI PRIME PRIMARIA. Dopo il passaggio informazioni I-P - fra i docenti previsti e alla presenza della F.S. Continuità e Valutazione - a fine a.s. precedente si riunirà la Commissione in oggetto costituita da: Dirigente scolastico, F.S. Continuità e Valutazione, insegnanti delle future classi prime scuola primaria (solo nei casi di gruppi da suddividere e quindi di classi NON già costituite, ovvero usualmente solo nel caso del Capoluogo. In tale caso le prime due settimane di frequenza prevedono gruppi aperti ed un osservatore esterno non docente delle classi. Il gruppo docenti previsto per ciascuna classe prima del medesimo tempo scuola è estratto a sorte al termine del periodo di osservazione). Scuola secondaria 1 grado: CRITERI FORMAZIONE CLASSI 45

46 PREMESSA. In prima istanza le classi sono costituite in base alle scelte del tempo scuola e della lingua effettuate dai genitori. Nell eventuale gruppo residuo si procede in base alla scelta di tempo scuola della maggioranza. In seconda istanza le classi sono costituite in base ai seguenti criteri: 1. Formazione gruppi classe omogenei nell eterogeneità: uso degli strumenti di valutazione (Livelli emersi dalle prove INVALSI Classi quinte). 2. Indicazioni delle insegnanti della scuola primaria sulle dinamiche relazionali nonché della F.S. Continuità P-S. 3. Scelta della sezione solo nel caso di fratello frequentante il triennio (libri di testo), su specifica richiesta del genitore. 4. Equilibrio numerico tra maschi e femmine. 5. Distribuzione di gruppi equilibrati a seconda delle scuole primarie di provenienza. 6. Presenza equilibrata di alunni stranieri in tutte le classi, verificato il T.S. e lingua scelta. 7. Presenza equilibrata di alunni DSA per sezione, verificato il T.S. e lingua scelta. 8. Riequilibrio ripetenze e nuovi ingressi, verificato il T.S. e lingua scelta. 9. Separazione fratelli e gemelli. COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI PRIME SECONDARIA. Dopo il passaggio informazioni P-S - fra i docenti previsti e alla presenza della F.S. Continuità e Valutazione - a fine a.s. precedente si riunirà la Commissione in oggetto costituita da: Dirigente scolastico, F.S. Continuità e Valutazione e docenti non impegnati con esami di stato. 16. RAPPORTI SCUOLA E FAMIGLIA I rapporti fra scuola e famiglia sono la condizione che permette di realizzare le finalità educative che la scuola si propone. I rapporti fondati sulla condivisione dei progetti educativi, saranno improntati alla collaborazione e al rispetto dei rispettivi ruoli di docenti e genitori. Occasioni d incontro e di partecipazione Nell ambito del progetto continuità, sono riservate specifiche iniziative ai genitori degli alunni del primo anno di scuola dell infanzia e delle prime classi della primaria e secondaria di primo grado. Ogni anno, prima delle iscrizioni sono previsti gli open day, giornate in cui i genitori, intenzionati ad iscrivere il loro figlio in una delle scuole del nostro Istituto Comprensivo, lo accompagnano in visita alla scuola prescelta. In quest occasione gli insegnanti accolgono genitori e figli, coinvolgendoli in iniziative finalizzate a conoscere la scuola: gli spazi, i laboratori, gli alunni che la frequentano ed i loro elaborati, realizzati nei vari momenti di vita scolastica curricolare e/o laboratoriale, documentazioni di attività di classe e/o di plesso. Viene favorita la presenza degli alunni e delle famiglie al fine di enfatizzare le specificità ed i punti di forza dell I.C. e del plesso, come interventi diretti. Prima delle iscrizioni alla scuola primaria e nella secondaria di 1 grado, è prevista anche una riunione preliminare con la partecipazione del Dirigente Scolastico e di alcuni insegnanti per presentare le scuole. Nei primi giorni di settembre gli insegnanti della scuola dell infanzia e nella prima settimana di scuola gli insegnanti della primaria, incontrano i genitori dei nuovi alunni iscritti per informazioni di tipo organizzativo. Entro il mese di ottobre, sono organizzate le assemblee di classe (nella scuola dell infanzia si tratta di un assemblea generale aperta a tutte le sezioni) aperte a tutti i genitori, all interno delle quali si presenta il piano annuale di lavoro, si legge il patto educativo di corresponsabilità e vengono eletti i rappresentanti dei genitori nei Consigli di intersezione (infanzia), Consigli di interclasse (primaria), Consigli di classe (secondaria 1 grado). Nei tre ordini di scuola dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado i genitori eletti come rappresentanti, partecipano rispettivamente ai Consigli di Intersezione, Consigli di Interclasse e Consigli di classe, nel corso dell anno scolastico. La scuola organizza incontri aperti a tutti i genitori con esperti su temi di particolare interesse, quali l orientamento scolastico, le problematiche dell infanzia e dell adolescenza. 46

47 La scuola dell infanzia organizza ogni anno, in ottobre la tradizionale festa dell autunno, in dicembre la festa di Natale, con canti a tema e scambio di auguri. A fine anno scolastico organizza una festa di fine anno con canti, giochi, gare che coinvolgono anche i genitori e mostra di attività documentate, svolte durante l anno. Durante l assemblea di fine anno scolastico, vengono illustrate le attività svolte dai bambini tramite videoproiezione. I genitori possono utilizzare i locali della scuola, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, per assemblee di classe indette autonomamente. Colloqui con gli insegnanti Le famiglie degli alunni delle scuole dell infanzia e primaria sono informate sull andamento scolastico dei figli con colloqui individuali, secondo un calendario predisposto e comunicato annualmente. Nella scuola secondaria di 1 grado i genitori sono ricevuti dai docenti delle singole discipline per un ora una volta alla settimana, con orario fissato da prenotare nell apposito raccoglitore all ingresso. I genitori che, per motivi di lavoro, non possono mai accedere ai ricevimenti del mattino, hanno la possibilità di incontrare i docenti durante due ricevimenti generali pomeridiani di metà quadrimestre organizzati per gruppi di discipline. I rappresentanti dei genitori, eletti a far parte degli organi collegiali, partecipano ai consigli di classe. Per tutti possono essere richiesti colloqui anche in altri momenti, qualora se ne ravvisi la necessità sia da parte dei docenti, che dei genitori. 17. ORGANISMI DELLA SCUOLA Che cosa sono Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate. Rappresentanza Il processo educativo nella scuola si costruisce, in primo luogo nella comunicazione tra docente e alunno e si arricchisce in virtù dello scambio con l'intera comunità che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori è un contributo fondamentale. Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello delle lezioni Composizione Consiglio di intersezione Scuola dell Infanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Consiglio di interclasse Scuola primaria: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Consiglio di classe Scuola secondaria di 1 grado: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Consiglio d'istituto Il Consiglio d istituto è l organo di indirizzo e di controllo. In istituzioni scolastiche con più di 500 alunni come la nostra, è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il dirigente scolastico. E presieduto da uno dei membri eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. 47

48 La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da 2 genitori. Di diritto ne fanno parte il dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa. Principali compiti e funzioni Il Consiglio di intersezione, quello di interclasse e di classe, hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti. Il Consiglio d istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il Programma annuale e il Conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio: l'adozione e la modifica del regolamento interno dell'istituto; la definizione dei criteri per l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola; la definizione dei criteri per l esercizio della attività negoziale del Dirigente scolastico (contratti, convenzioni, utilizzo dei locali scolastici da parte di terzi); la decisione in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe comprese le attività para/inter/extrascolastiche. Ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità del Programma annuale, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti. Inoltre il Consiglio d istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, dell'istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. La Giunta esecutiva prepara i lavori del Consiglio d istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal D.I. 44/2001, art.2, comma 3, entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio d istituto il Programma delle attività finanziarie dell istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario. Elezioni I rappresentanti dei genitori vengono eletti nel corso di assemblee convocate dal dirigente scolastico entro il 31 ottobre. Entro quella data, infatti, il dirigente scolastico convoca per ciascuna sezione (di scuola dell infanzia) o classe (di scuola primaria o secondaria di 1 grado) - l'assemblea dei genitori. Le procedure operative sono contenute nella O.M. 215/91, artt.21 e 22. Per il Consiglio d istituto, sia in caso di rinnovo dell'organo, giunto alla scadenza triennale, sia in caso di prima costituzione, le elezioni vengono indette dal dirigente scolastico. Le operazioni di votazione debbono svolgersi in un giorno festivo dalle ore 8.00 alle ore e in quello successivo dalle ore 8.00 alle 13.00, entro il termine fissato dai direttori degli uffici scolastici regionali. Indicazioni più dettagliate in merito alle procedure sono contenute nella C.M. 192/00, nella O.M. 215/91 e nella O.M. 277/98 che modifica e integra la precedente normativa. Il Consiglio d istituto, a sua volta, elegge al suo interno la Giunta esecutiva. 48

49 18. ALLEGATI. ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via A. Manzoni 1, Preganziol (Treviso) Tel CF segreteria@icpreganziol.gov.it - tvic81300t@istruzione.it Certificato N Certificato delle competenze al termine della scuola primaria Alunno/a Nato/a a (provincia ) il scuola primaria classe 5^ sezione anno scolastico 20 /20 Tenendo conto degli Atti di Ufficio, è certificato, al termine della scuola primaria, il livello in decimi delle competenze maturate dall alunno nella scuola e nell extrascuola, secondo la normativa vigente (legge 169/2008) Competenze Competenze linguistiche Competenze in lingua inglese livello A1* Competenze matematiche Competenze scientifiche Competenze tecniche e informatiche Competenze storicogeografiche Competenze motorie Competenze musicali Competenze artistiche Competenze sociali e civiche Imparare a imparare Spirito d iniziativa e intraprendenza Preganziol, giugno 20 Livelli di competenza (basilare-intermedio-consolidato avanzato-eccellente) Valutazione espressa in decimi IL DIRIGENTESCOLASTICO Francesca Mondin * Livello del Quadro Comune Europeo di riferimento del Consiglio d Europa per le lingue. 49

50 Descrizione delle competenze Le competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità ed autonomia. Competenze linguistiche: Ascolta e comprende testi di vario tipo. Comunica in modo chiaro e pertinente. Legge e comprende testi di vario tipo. Scrive e rielabora testi corretti, chiari e coerenti. Padroneggia le conoscenze logico-sintattiche e le categorie lessicali. Competenze in lingua inglese: Comprende istruzioni e frasi di uso quotidiano pronunciate chiaramente. Identifica il significato generale di un discorso riferito ad argomenti conosciuti. Legge e comprende semplici e brevi testi. Comunica, anche in forma scritta, messaggi semplici, brevi e comprensibili relativi ad argomenti noti di interesse quotidiano. Competenze matematiche: Opera con i numeri naturali, decimali e frazionari e padroneggia i concetti elementari della matematica. Organizza e interpreta dati in tabelle e diagrammi. Risolve semplici problemi di esperienza. Competenze scientifiche: Osserva fenomeni naturali del proprio ambiente ed è in grado di selezionare fatti e conoscenze necessari a spiegarli. Competenze tecniche e informatiche: Scrive testi, con immagini e tabelle, li salva, li archivia. Utilizza la posta elettronica. Usa correttamente gli strumenti disciplinari. Competenze storiche e geografiche: Si orienta nello spazio e nel tempo. Identifica le principali caratteristiche fisico-antropologiche del territorio. Usa la documentazione e l osservazione per conoscere realtà storiche e geografiche. Competenze motorie: Utilizza schemi motori e posturali con autocontrollo in azioni simultanee. Conosce e rispetta le regole di giochi di squadra. Competenze musicali: Distingue gli elementi basilari del linguaggio musicale. Esegue semplici brani vocali e strumentali. Competenze artistiche: Produce elaborati con l utilizzo di tecniche e materiali diversi. Competenze sociali e civiche: Rispetta le regole e le norme della comunità. Rispetta gli altri e la diversità. Rispetta l ambiente e le cose. Imparare a imparare: Applica strategie di studio acquisite e pianifica un proprio lavoro descrivendone le fasi. Nell affrontare problemi di esperienza ipotizza soluzioni e seleziona le più efficaci. Spirito d iniziativa e intraprendenza: Assume iniziative personali, porta a termine compiti valutando anche gli esiti del lavoro. LIVELLO VOTO Descrizione dei livelli BASILARE 6 Utilizza la maggior parte delle conoscenze e le abilità in modo essenziale. Esegue i compiti richiesti con il supporto di domande stimolo e indicazioni dell adulto o dei compagni. INTERMEDIO 7 Utilizza in modo adeguato la maggior parte delle conoscenze e delle abilità. Porta a termine in autonomia e di propria iniziativa i compiti dove sono coinvolte conoscenze e abilità che utilizza con sicurezza; porta a termine compiti più complessi con il supporto dell insegnante e dei compagni. CONSOLIDATO 8 Padroneggia in modo adeguato tutte le conoscenze e le abilità. Assume iniziative e porta a termine compiti affidati in modo responsabile. E in grado di utilizzare conoscenze e abilità per risolvere problemi legati all esperienza con istruzioni date e in contesti noti. AVANZATO 9 Padroneggia in modo consapevole tutte le conoscenze e le abilità. Assume iniziative e porta a termine compiti affidati in modo responsabile e autonomo. E in grado di trasferire conoscenze e abilità per risolvere problemi. ECCELLENTE 10 Padroneggia in modo completo e approfondito le conoscenze e le abilità. In contesti conosciuti: assume iniziative e porta a termine compiti in modo autonomo e responsabile; è in grado di dare istruzioni ad altri; utilizza conoscenze e abilità per risolvere autonomamente problemi. È in grado di reperire e organizzare conoscenze nuove e di mettere a punto procedure di soluzione originali. In caso di mancato conseguimento del livello basilare della competenza prevista, non si procede alla relativa certificazione e si adotta la dicitura: livello basilare non raggiunto (NR). 50

51 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via A. Manzoni 1, Preganziol (Treviso) Tel CF segreteria@icpreganziol.gov.it - tvic81300t@istruzione.it Certificato N Certificato delle competenze al termine del 1^ ciclo di istruzione Il Dirigente scolastico e il Presidente della Commissione di esame Visti gli Atti di Ufficio relativi alle valutazioni degli Insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di Classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di esame di Stato l alunno/a CERTIFICANO che Nato/a a (provincia ) il ha superato l esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di /decimi e ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle discipline di studio. Competenze Competenze linguistiche Competenze in lingua inglese Competenze nella 2^ lingua comunitaria Competenze matematiche Competenze scientifiche Competenze tecniche e informatiche Competenze storico-geografiche Competenze motorie Competenze musicali Competenze artistiche Competenze sociali e civiche Imparare ad imparare Spirito di iniziativa e intraprendenza Preganziol, giugno 20 Livelli di competenza (basilare-intermedio-consolidato avanzato-eccellente) Valutazione espressa in decimi 51

52 Descrizione delle competenze Le competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità ed autonomia. Competenze linguistiche:comunica ed espone in modo efficace, formulando anche giudizi; ascolta e comprende testi di vario genere; legge testi di diversa tipologia per interpretare, ricercare e rielaborare informazioni; scrive in modo coerente, coeso e corretto testi di vario tipo; applica le competenze lessicali acquisite; padroneggia le conoscenze morfo-sintattiche Competenze nelle lingue comunitarie: Comprende messaggi scritti ed orali inerenti la quotidianità. Ricava informazioni da testi di vario genere. Produce messaggi scritti ed orali su argomenti collegati al proprio vissuto. Competenze matematiche: Conosce, comprende ed applica formule e procedimenti. Identifica, comprende e risolve problemi. Utilizza correttamente il linguaggio matematico. Competenze scientifiche: Individua problemi scientifici; sa verificarli mediante esperienze dirette o l uso di semplici modelli. Organizza i dati in grafici, schemi o tabelle; sa riferirli ed esprime conclusioni. Competenze tecniche e informatiche: Finalizza comportamenti e scelte alla salvaguardia della salute. Conosce e usa in maniera corretta i principali strumenti informatici e del disegno tecnico. Sa utilizzare la rete per reperire informazioni; organizza e confronta le informazioni reperite in rete anche con altre fonti documentali, testimoniali, bibliografiche Competenze storico-geografiche: Si orienta correttamente nel tempo e nello spazio. Conosce ed espone gli avvenimenti storici e li sa relazionare con il presente. Utilizza fonti diverse e le sa interpretare. Individua la relazione uomo-ambiente e le conseguenze sul territorio. Competenze motorie: conosce ed applica correttamente le proprie capacità motorie in contesti diversi. Conosce la tecnica e le regole di alcune discipline sportive. Sa gestire con autocontrollo le situazioni competitive. Competenze musicali: Esegue in modo espressivo brani vocali e strumentali. Riconosce e utilizza gli elementi formali e strutturali del linguaggio e della notazione musicale. Legge criticamente messaggi musicali, li colloca nel loro contesto storico e ambientale ed esprime giudizi personali. Competenze artistiche: legge criticamente messaggi visivi di tipo diverso. Individua nelle opere d arte di epoche diverse gli elementi compositivi, il significato e la contestualizzazione temporale/spaziale. Esprime giudizi estetici e critici su opere artistiche. Sperimenta e rielabora opere grafico-pittoriche e plastiche con varie tecniche espressive. Competenze sociali e civiche: Conosce le norme e le rispetta. Si impegna in modo responsabile, autonomo e costruttivo. Sa valutare le conseguenze dei propri comportamenti. Imparare a imparare: Sa ricavare informazioni da fonti diverse e le rielabora in mappe, schemi, scalette e riassunti. Sa collegare le informazioni tra loro. Sa utilizzare autonomamente i diversi linguaggi espressivi. Sa pianificare il proprio lavoro. Spirito d iniziativa e intraprendenza: Conosce strutture produttive, amministrative e culturali regionali e nazionali per maturare scelte consapevoli. Sa assumere iniziative personali portandole a termine in modo accurato e responsabile. Sa collaborare con i pari e con l adulto per redigere semplici progetti, per individuare problemi e strumenti di indagine, assumendo anche ruoli di responsabilità. LIVELLO VOTO Descrizione dei livelli BASILARE 6 Utilizza la maggior parte delle conoscenze e le abilità in modo essenziale. Esegue i compiti richiesti con il supporto di domande stimolo e indicazioni dell adulto o dei compagni. INTERMEDIO 7 Utilizza in modo adeguato la maggior parte delle conoscenze e delle abilità. Porta a termine in autonomia e di propria iniziativa i compiti dove sono coinvolte conoscenze e abilità che utilizza con sicurezza; porta a termine compiti più complessi con il supporto dell insegnante e dei compagni. CONSOLIDATO 8 Padroneggia in modo adeguato tutte le conoscenze e le abilità. Assume iniziative e porta a termine compiti affidati in modo responsabile. E in grado di utilizzare conoscenze e abilità per risolvere problemi legati all esperienza con istruzioni date e in contesti noti. AVANZATO 9 Padroneggia in modo consapevole tutte le conoscenze e le abilità. Assume iniziative e porta a termine compiti affidati in modo responsabile e autonomo. E in grado di trasferire conoscenze e abilità per risolvere problemi. ECCELLENTE 10 Padroneggia in modo completo e approfondito le conoscenze e le abilità. In contesti conosciuti: assume iniziative e porta a termine compiti in modo autonomo e responsabile; è in grado di dare istruzioni ad altri; utilizza conoscenze e abilità per risolvere autonomamente problemi. È in grado di reperire e organizzare conoscenze nuove e di mettere a punto procedure di soluzione originali. In caso di mancato conseguimento del livello basilare della competenza prevista, non si procede alla relativa certificazione e si adotta la dicitura: livello basilare non raggiunto (NR). 52

53 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via A. Manzoni 1, Preganziol (Treviso) Tel CF segreteria@icpreganziol.gov.it - tvic81300t@istruzione.it CONSIGLIO ORIENTATIVO SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO ALUNNO CLASSE 3^ SEZIONE ANNO SCOLASTICO 20 / AUTOVALUTAZIONE DELL ALUNNO SUGLI INTERESSI PERSONALI (massimo due) musicale aziendale biologico meccanico socio-educativo arti visive giuridico matematico-informatico elettronico turistico lettere classiche vendita agrario trasporti alberghiero lettere moderne fisico/ chimico costruzioni sanitario estetica /moda Competenze acquisite parzialmente non acquisite acquisite espressive logiche operative Pertanto si consiglia l iscrizione a Formazione professionale Centri di formazione professionale: durata: 3 anni (ulteriore specializzazione di un anno) Firma dell Alunno VALUTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il metodo di ancora poco lavoro è produttivo produttivo La motivazione buona sufficiente allo studio è non produttivo non sufficiente Istruzione Istruzione tecnica Istruzione liceale professionale DURATA: DURATA: 5 ANNI DURATA: 5 ANNI 2 BIENNI +1 QUINTO Turismo, Marketing. Liceo classico. ANNO* Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale. Servizi per la manutenzione e l assistenza tecnica. Servizi per l enogastronomia e l ospitalità alberghiera. Servizi sociosanitari. Servizi commerciali. Produzioni artigianali e industriali. Trasporti e Logistica. Liceo scientifico (opzione Informatica e tecnologico). Telecomunicazioni. Liceo linguistico. Costruzioni, Ambiente e Liceo scienze Territorio. umane(opzione Meccanica, Meccatronica ed economia). Energie. Liceo artistico (tre Elettronica ed Elettrotecnica. indirizzi). Tessile, Abbigliamento e Liceo musicale-coreutico. Moda. Agraria e Agroindustria. Grafica e Comunicazione. Chimica, Materiali e Bioteconologie. Accesso all Università Accesso all Università Accesso all Università Sarà indicato l indirizzo preciso solo nel caso in cui l alunno/a abbia dimostrato particolari attitudini per il Consiglio di Classe Il Coordinatore 53

54 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via A. Manzoni 1, Preganziol (Treviso) Tel CF segreteria@icpreganziol.gov.it - tvic81300t@istruzione.it PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA Anno Scolastico 20 /20

55 - Visto l art. 3 del DPR 235/2007; - Preso atto che: Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico La formazione e l educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell allievo, della scuola, della famiglia e dell intera comunità scolastica; La scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti; la scuola è l ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l obiettivo di costruire un alleanza educativa con i genitori e con gli allievi, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. È importante creare un clima sereno e corretto,favorendo lo sviluppo delle conoscenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno delle diverse abilità, l accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione. 1) RECIPROCITÀ NEI DIRITTI E DOVERI Le carte fondamentali d istituto (regolamento d istituto, Piano dell Offerta Formativa POF -, programmazioni ecc) esplicitano i diritti e doveri dei genitori/affidatari, diritti e doveri degli allievi e diritti e doveri degli operatori scolastici. Le carte fondamentali d istituto sono consultabili nel sito d Istituto a chiunque ne abbia interesse. 2) IMPEGNI DI CORRESPONSABILITÀ Il genitore, sottoscrivendo l istanza d iscrizione, assume impegno: a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità; b) a sollecitarne l osservanza da parte dell allievo/studente. Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell istituzione scolastica e responsabile gestionale, assume impegno affinché i diritti degli allievi e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti. 3) DISCIPLINA Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che: a) le infrazioni disciplinari da parte dell allievo possono dar luogo a sanzioni disciplinari; b) nell eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone, la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007); c) il regolamento d istituto disciplina le modalità d irrogazione delle sanzioni disciplinari e d impugnazione. 55

56 I seguenti impegni, declinati nei diversi ordini di scuola, sono traguardi a lungo termine. La scuola si impegna a. La famiglia si impegna a. L allievo/a si impegna a. OFFERTA FORMATIVA RELAZIONALITÀ Rendere un servizio alla persona attraverso l elaborazione e la realizzazione della propria offerta formativa; presentare e pubblicizzare il POF e tutte le attività progettate; proporre un Offerta Formativa che favorisca il benessere psico-fisico necessario all apprendimento e allo sviluppo della persona; condurre l allievo ad una sempre più chiara conoscenza di sé, guidandolo alla conquista della propria identità; creare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; non compiere atti che offendano la persona e la civile convivenza; maturare comunicare con i genitori a livello individuale e assembleare; Prendere visione del Patto Educativo di Corresponsabilità, condividerlo e farne motivo di riflessione con i propri figli; prendere visione del POF competenza; conoscere il Regolamento di Istituto; impartire ai figli le regole del vivere civile; ricercare linee educative condivise con i docenti per un efficace azione comune; ricercare e costruire con i docenti una comunicazione chiara e corretta basata sull ascolto reciproco; Conoscere il POF,; conoscere e rispettare il Regolamento d Istituto e il Patto Educativo di Corresponsabilità tra scuola e famiglia. rispettare i docenti, i compagni e tutto il personale della scuola sviluppando rapporti di integrazione e di solidarietà; rispettare le cose proprie ed altrui, gli arredi, i materiali didattici e tutto il patrimonio comune della scuola; non compiere atti che offendano la persona, la civile convivenza ed il regolare svolgimento delle attività; tenere, anche fuori della scuola, un comportamento educato e rispettoso verso tutti 56

57 INTERVENTI EDUCATIVI PARTECIPAZIONE La scuola si impegna a. La famiglia si impegna a. L allievo/a si impegna a. sviluppare/consolidare il senso di leggere e firmare sempre tutte le utilizzare il diario per appartenenza alla comunità scolastica comunicazioni per annotare puntualmente i lavori e presa visione; assegnati; locale; risolvere eventuali conflitti o far firmare puntualmente le rafforzare il senso di collaborazione, situazioni comunicazioni cooperazione e responsabilità; problematiche attraverso il dialogo e scuola-famiglia; tutelare la salute della collettività; la far rispettare le norme di sicurezza fiducia reciproca; da parte rispettare la salute del proprio figlio degli operatori e degli allievi; e della collettività; far rispettare le norme di rispettare le regole per il buon comportamento funzionamento della scuola; perché le regole di convivenza civile si evitare di giustificare trasformino in comportamenti a priori il proprio figlio condivisi; dare fiducia ai docenti; controllare che l abbigliamento sia adeguato al luogo; prendere in considerazione le proposte dei genitori e degli allievi; favorire la presenza e la partecipazione degli allievi, delle famiglie, degli operatori scolastici e del territorio alle attività proposte; promuovere il confronto positivo; tenersi aggiornata sull attività scolastica dei propri figli verificando le comunicazioni; partecipare agli incontri scuolafamiglia documentandosi sull andamento didattico disciplinare; informarsi costantemente del percorso didattico - educativo svolto a scuola; evitare il confronto non costruttivo; partecipare con attenzione durante le attività scolastiche; intervenire costruttivamente ; agire produttivamente; 57

58 INTERVENTI DIDATTICI La scuola si impegna a. La famiglia si impegna a. L allievo/a si impegna a. individuare i bisogni formativi espliciti e impliciti; rilevare le carenze e individuare gli obiettivi da conseguire; distribuire e calibrare i carichi di lavoro; verificare sistematicamente lo studio per abituare l allievo ad una corretta applicazione e sviluppare il metodo di studio(escluso Infanzia); predisporre interventi di aiuto, consulenza, assistenza e supporto per lo studio/attività individuale; progettare interventi di sostegno e recupero; mettere in atto strategie innovative e proporre agli allievi attività, anche di tipo laboratoriale; creare situazioni di apprendimento in cui gli studenti possano costruire un sapere unitario; guidare gli allievi a valorizzare il patrimonio culturale; programmare le verifiche al termine di ogni percorso didattico; spiegare i criteri di verifica e di valutazione; provvedere tempestivamente alla prendere periodicamente contatto con gli docenti; collaborare con i docenti per l attuazione di eventuali strategie di recupero e approfondimento; aiutare il figlio ad organizzare gli impegni di studio e le attività extrascolastiche in modo adeguato e proporzionato;( escluso Infanzia) controllare che il proprio figlio abbia eseguito con cura i compiti assegnati dopo aver consultato il diario(escluso Infanzia); a presentare giustificazione per i compiti non svolti solo in casi eccezionali (escluso Infanzia); procurare il materiale occorrente e funzionale alle attività scolastiche Riflettere sul proprio impegno scolastico riflettere sul proprio metodo di studio e apportarvi i correttivi necessari suggeriti dai docenti;(esclusa Infanzia) impegnarsi assiduamente nello studio per raggiungere gli obiettivi formativi e didattici (escluso Infanzia); consultare il diario per eseguire regolarmente i compiti assegnati (escluso Infanzia); svolgere i compiti con ordine e precisione e puntualità (escluso Infanzia); presentare,in caso non venissero svolti, giustificazione scritta dai genitori e (escluso Infanzia); recuperare in breve tempo i compiti non svolti( escluso Infanzia) 58

59 correzione delle prove di verifica attivando processi di auto-correzione e di valutazione VALUTAZIONE La scuola si impegna a. La famiglia si impegna a. L allievo/a si impegna a. comunicare alle famiglie la situazione didattico - disciplinare dei propri figli. collaborare e confrontarsi con i docenti per potenziare nell allievo una coscienza delle proprie risorse e delle proprie carenze. avere consapevolezza delle proprie capacità, dei propri limiti e dell importanza dei risultati conseguiti. PUNTUALITÀ NORMATIVE garantire la puntualità delle lezioni; essere tempestiva nelle comunicazioni alle famiglie esplicitare tutti i regolamenti di Istituto; tutelare la privacy. rispettare l orario di ingresso; limitare al minimo indispensabile le assenze, le uscite o le entrate fuori orario; giustificare sempre eventuali assenze o ritardi per garantire la regolarità della frequenza scolastica; essere rintracciabile quando il figlio si trova a scuola. educare al rispetto di tutti Regolamenti scolastici. rispettare l ora d inizio delle lezioni; far firmare sempre gli avvisi scritti; portare sempre la giustificazione delle assenze; portare sempre il diario. (escluso Infanzia) rispettare quanto previsto da tutti i Regolamenti d Istituto; riflettere sui comportamenti da adottare nei luoghi pubblici; osservare nei confronti di tutti la stessa attenzione e riservatezza che si richiede per se stessi accettare le sanzioni come momento di riflessione sui propri errori. 59

60 ATTI VANDALICI MENSA La scuola si impegna a. La famiglia si impegna a. L allievo/a si impegna a. raccogliere informazioni sui risarcire al soggetto o ai soggetti rispettare le decisioni prese responsabili del danno; danneggiato/i il danno provocato; dalla scuola; valutare l entità del danno da parte far riflettere il proprio figlio sul mantenere un comportamento degli comportamento da adottare in una corretto nel appositi organi competenti; comunità; rispetto dei Regolamenti di esigere la riparazione del danno; mettere in pratica provvedimenti Istituto. individuare le sanzioni disciplinari correttivi nelle sedi opportune; atti a migliorare il comportamento del avvertire le Forze dell Ordine se il proprio figlio. danno è grave. educare all assaggio dei diversi cibi; concordare con gli allievi di consumare almeno una delle pietanze previste dal menù; educare al valore del cibo; guidare e monitorare la corretta raccolta differenziata dei rifiuti. far assaggiare vari cibi per educare a gusti diversi; evitare di fornire ai figli merende; alternative ai pasti previsti dalla mensa; educare al valore del cibo; educare i figli alla corretta raccolta differenziata dei rifiuti. abituarsi all assaggio dei diversi cibi; consumare almeno una delle pietanze previste dal menù; rispettare il cibo; eseguire una corretta raccolta differenziata dei rifiuti. Il Dirigente Scolastico Mondin Francesca I sottoscritti genitori/affidatari dell alunno/a dichiarano di aver preso visione di quanto riportato nella presente nota e di condividerla in pieno. Firma dei genitori/affidatari Firma dell alunno/a Firma dei docenti di classe Preganziol, Il presente patto resterà in vigore fino a nuova delibera del Consiglio di Istituto. 60

61 PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE (P.A.I.) "per una scuola inclusiva per tutti, nessuno escluso, nel rispetto delle differenze" Elaborato in data 3/02/2014 dal gruppo di lavoro CTI Preganziol NORMATIVA DI RIFERIMENTO Direttiva M. 27/12/2012 C.M. n 8 del 6/3/2013 Nota prot. n /2013 del 27/06/2013 Nota prot. N del 22/11/2013 PRINCIPI GENERALI DELLA PEDAGOGIA INCLUSIVA Lo studio semantico del termine inclusione, grazie ai contributi provenienti dalla letteratura sociale e culturale, anche di origine anglosassone, implica una visione allargata del termine coinvolgendo non solo la scuola ma anche tutto ciò che è esterno ad essa. La scuola diventa inclusiva quando: - nel suo interno sa accogliere tutte le diversità e riformulare a tal fine le proprie scelte organizzative, progettuali, metodologiche didattiche e logistiche; - sa instaurare collaborazioni e alleanze con famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo e associazionismo, in una fitta rete di solidarietà garantita da politiche strutturate e da normative coerenti. Così intesa, l inclusione diventa una dimensione nella quale tutti si sentono parte di un tutto, dove non è importante essere uguali ma è importante partecipare ognuno con la propria personalità, il proprio modo di essere, i propri talenti e la propria cultura. L inclusione, quindi, si configura non come un aiuto per scalare la normalità, ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. A questo riguardo è rilevante l apporto, anche sul piano culturale, del modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell OMS, che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo di funzionamento e sull analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni. In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Va quindi potenziata la cultura dell inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti della comunità educante. COSA è PER NOI IL PIANO PER L INCLUSIONE? Il Piano è per noi una dichiarazione d intenti, considerati i bisogni emersi, per convogliare in modo funzionale ed efficace le risorse possedute verso il raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni. A CHI SI RIVOLGE? Il piano si rivolge a tutti gli attori del processo educativo: alunni, insegnanti e genitori coinvolti nel processo d inclusione della scuola in quanto istituzione costituita di individualità

62 fisiologicamente diverse tra loro. Ogni componente ha la duplice funzione di destinatario e di risorsa del Piano. I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (Special Educational Needs) La recente normativa ha introdotto la nozione di Bisogno Educativo Speciale (B.E.S.) come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell inclusione: - individualizzazione, percorsi differenziati per obiettivi comuni; - personalizzazione, percorsi e obiettivi differenziati; - strumenti compensativi; - misure dispensative; - impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali. Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. A titolo di esempio si riportano alcune delle tipologie di B.E.S. maggiormente ricorrenti in situazione scolastica. Vi sono comprese 3 grandi categorie: 1. Disabilità certificate (Legge 104/1992) Minorati vista Minorati udito Psicofisici 2. Disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010) DSA (disturbi specifici dell apprendimento) NAS (disturbo non altrimenti specificato) ADHD/DOP (disturbo dell attenzione e iperattivita ) FIL (Funzionamento intellettivo limite) Disturbi area non verbale(es. Disprassia ) Disturbi area verbale 3. Svantaggio - Socio-economico - Linguistico-culturale - Disagio comportamentale / relazionale/emotivo. PIÙ STRUMENTI AI CONSIGLI DI CLASSE E TEAM DOCENTI Il riconoscimento formale, con verbalizzazione motivata da parte dei consigli di classe e/o team è il primo momento della storia inclusiva degli alunni con B.E.S. legati a svantaggio, diverso quindi dalle disabilità certificate o dai disturbi evolutivi specifici, in quanto per questi la formalizzazione è prevista dalla legge (L. 104/1992 art. 3, commi 1 e 3 oppure L. 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012). Le scuole, per questi alunni, possono avvalersi anche degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della legge 170/2010 (DM 5669/2011). Strumento privilegiato, anche in questo caso, è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare secondo un elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. La Direttiva, a tale proposito, ricorda che ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici o sociali. Si avrà quindi cura di monitorare l efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il tempo strettamente necessario. Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici. 62

63 AZIONI A LIVELLO D ISTITUTO (GLI ) I compiti del GLI d Istituto si estendono alle problematiche relative a tutti i B.E.S. I suoi componenti (come previsto dalla C.M. n 8 prot. 561 del : funzioni strumentali, referenti DSA, handicap, intercultura, docenti con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali ) sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola e assume la denominazione di Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI), è coordinato dal Dirigente Scolastico o da un suo Delegato e svolge le seguenti funzioni: rilevazione dei B.E.S. presenti nella scuola; proposta al Collegio dei Docenti degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLI Operativi elaborazione della proposta del Piano Annuale per l Inclusività (P.A.I.) riferito a tutti gli alunni con B.E.S., da redigere al termine di ogni anno scolastico, entro il mese di giugno. A tale scopo, il G.L.I. formula un ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell anno successivo. Il Piano viene quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato al competente Ufficio Scolastico Regionale, nonché ai G.L.I.P. e al G.L.I.R., per la richiesta di organico di sostegno. A seguito di ciò, l U.S.R. assegna alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno. Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola il Gruppo provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale il Dirigente Scolastico procederà all assegnazione definitiva. 63

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68 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via A. Manzoni 1, Preganziol (Treviso) Tel CF segreteria@icpreganziol.gov.it - tvic81300t@istruzione.it Rete Integrazione Alunni Stranieri di Treviso PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA DELL'ALUNNO STRANIERO PROCEDURE DI APPLICAZIONE

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