Indice. Parte quarta Elementi di qualità del servizio Sistemi di gestione. Parte quinta Piano di numerazione Quadro normativo ed evoluzione

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1 Indice Parte quarta Elementi di qualità del servizio Sistemi di gestione Parte quinta Piano di numerazione Quadro normativo ed evoluzione

2 Parte quarta Elementi di qualità del servizio Sistemi di gestione 2

3 Elementi di qualità del servizio UNI-ISO 8402: La Qualità è l insieme delle proprietà e caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite. ITU-T, Racc. E.800: La Qualità del Servizio è l effetto globale delle prestazioni del servizio che determina il grado di soddisfazione del fruitore del servizio stesso. RACE QOSMIC: La Qualità del Servizio è un insieme di attributi percepibili dall utente che caratterizzano un servizio nella sua globalità. Viene espressa in un linguaggio comprensibile agli utenti e si traduce in un numero adeguato di parametri per i quali possono essere determinati sia valori oggettivi che soggettivi. I valori oggettivi sono definiti e misurati in termini di parametri adeguati al particolare servizio considerato e verificabili dal cliente. I valori soggettivi sono definiti e stimati dal fornitore del servizio in termini di giudizio del cliente del servizio; inoltre devono essere rilevati per mezzo di interviste presso l utenza. Riassumendo: La QdS è una grandezza trasversale, multidisciplinare, con implicanze tecniche ed organizzative, con caratteristiche non solo oggettive, ma anche soggettive. 3

4 Elementi di qualità del servizio Possiamo operare una suddivisione che rappresenti i principali aspetti dell erogazione del servizio di TLC; ciascuno rappresenta un distinto momento di interfaccia tra cliente e gestore: Vendita Accesso al servizio Connessione e comunicazione Assistenza tecnica Fatturazione 4

5 Elementi di qualità del servizio Aspetti peculiari del servizio telefonico: Il servizio si manifesta nel momento stesso in cui il cliente lo richiede Non si possono effettuare misure intrusive 5

6 Elementi di qualità del servizio INPUT Modellizzazione semplificata di una chiamata POTS AR ER ES CO OUTPUT AR: Accesso alla Rete; è la fase di accesso alla rete ed è percepita dal cliente col tono di centrale ER: Efficacia della Rete; è la fase di accesso alla connessione percepita dal cliente col tono di libero od occupato ES: Efficacia della Selezione; è la fase che permette di verificare eventuali errori di instradamento CO: Conversazione Per quanto riguarda i parametri tecnici sono misurati: TAR: Tasso di Accessibilità alla Rete; è la percentuale di chiamate che hanno avuto accesso alla rete TMAR: Tempo Medio di Accesso alla Rete; esprime il tempo medio che intercorre tra lo sgancio del microtelefono e la ricezione del tono di centrale AAR: Accuratezza dell Accesso alla Rete; è la percentuale di chiamate in cui il tono di centrale viene inviato correttamente (in frequenza e livello) TER: Tasso di Efficacia della Rete; è la percentuale di chiamate che giungono a destinazione (cioè che ricevono i criteri relativi) TMER: Tempo Medio di Efficacia della Rete; esprime il tempo medio che intercorre tra l invio delle cifre di selezione e la ricezione di uno dei criteri di FS AER: Accuratezza dell Efficacia della Rete; esprime la percentuale di chiamate in cui si ricevono correttamente i criteri e gli eventuali mess. TES: Tasso di Efficacia della Selezione; è la percentuale di chiamate che sono instradate correttamente TMC: T asso di Mantenimento della Connessione; è la percentuale di conversazioni che non vengono interrotte prematuramente TCC: Tasso di Conformità della Comunicazione; è la percentuale di conversazioni regolarmente terminate e conformi, cioè che si svolgono con un livello di qualità trasmissiva che soddisfa le esigenze dei clienti. Per quanto riguarda gli effetti percepiti dal cliente, questi vengono intervistati su: Soddisfazione complessiva della qualità delle telefonate Soddisfazione della comunicazione urbana/interdistrettuale/internazionale distintamente per clientela residenziale e affari Comunicazioni al primo tentativo per chiamate urbane/interdistrettuali/internazionali distintamente per clientela residenziale e affari Assenza problemi durante le conversazioni urbane/interdistrettuali/internazionali distintamente per clientela residenziale e affari 6

7 Elementi di qualità tecnica del servizio SERVIZIO ASPETTO INDICE DI QUALITA' FONTE Accesso Tempo medio di attesa I/S Telefonia al servizio % entro R.d.S. I di Tasso di guasto dei c.p. I base Assistenza Tempo medio di ripristino I tecnica Guasti rip. entro il I giorno dalla segnal. I/S Guasti rip. entro il II giorno dalla segnal. I/S % chiamate ai Cust. Care con risp. al I tent. S Connessione Tempestività della risp. dei Customer Care S e ASR del servizio dei Customer Care I Comunicazione Grado di risp. dei Customer Care entro <x sec. I Telefonia pubblica Conness. e Comun. % disponibilità app. ad orario illimitato S Accesso al Tempo medio di attesa I/S Trasmissione servizio % entro tempo obbiettivo I Assistenza Tasso di reclamo per PARD/anno I dati tecnica % guasti ripara ti entro le 3 ore I Connessione e Assenza di errori o microinterruzioni di tx S Comunicazione % di chiamate al CC di AT con risp. al I tentativo S 7

8 Struttura della rete di supervisione SGU (628) BBN (24) Stadi remotizzati di accesso NNC (Roma) NNC Nord Ovest Aree Gateway Ogni centro pluri-regionale (4) controlla con opportune modalità una certa porzione di rete sia per quanto riguarda le centrali od i nodi di commutazione, sia per quanto riguarda le giunzioni trasmissive fra i nodi. 8

9 Network Traffic Management Scopi: Supervisione dell andamento del traffico Ottimizzazione del rendimento delle risorse di rete Protezione del traffico Supporto alle attività di manutenzione In sostanza l NTM si esplica attraverso due momenti: la supervisione il controllo (protettivo o espansivo) Vengono a tal fine continuamente rilevati degli appositi parametri tipo: impegni per circuito/ora, % occupazione fasci, % tentativi persi, ecc.. Su questi vengono impostate delle soglie di allarme. 9

10 Network Traffic Management Controlli protettivi Sono mirati a proteggere la rete da sovraccarichi cioè riducono la quantità di traffico verso destinazioni che potrebbero andare in congestione. Le possibili azioni (conformi alla E.412 ITU) sono: ARF: Alternative Routing From ART: Alternative Routing To CB: Code Blocking CG: Call Gapping CD: Circuit Directionalization SKIP SCR: Selective Circuit Reservation 10

11 Network Traffic Management es.: ARF Alternative Routing From A B C Viene bloccata temporaneamente una % di traffico che può traboccare sul fascio AB dal fascio AC es.: CG Call Gapping Rete Telefonica Il controllo permette di limitare il numero di chiamate nel tempo verso una destinazione. Si può applicare dal country code, al distretto, ecc., fino al singolo numero, specifica ogni quanti secondi deve passare una chiamata. 11

12 Network Traffic Management Controlli espansivi: es.: TAR: Temporary Alternative Routing B A Il controllo permette di aggiungere temporaneamente una via alternativa, non prevista dal normale piano di instradamento, verso una o più destinazioni. La centrale A in questo caso raggiunge B attraverso la nuova via che passa per X. C D X 12

13 Altri elementi di supervisione Non esiste solo la supervisione relativa alle funzionalità degli impianti di Commutazione e Trasmissione ma anche dei servizi e dei contenuti erogati. Esistono degli appositi centri di controllo col compito di monitorare la regolare erogazione dei servizi, questi utilizzano anche particolari sonde che simulano la fruizione di alcuni (es.: contenuti multimediali). Questi centri, come i precedenti sono in contatto con il Customer Care (187, 191, 119) per segnalare eventuali problemi a rilevante impatto sul servizio e darne delle stime per i tempi di risoluzione. In casi particolarmente gravi si inserisce una fonia informativa sugli alberi fonici di post-selezione del C.C. Poiché in genere le segnalazioni arrivano in parallelo anche dai clienti esiste un sistema che permette al front end di rilevare in automatico e eventualmente segnalare agli enti di piattaforma se non già rilevato, se stanno arrivando in misura rilevante chiamate che riguardano un determinato servizio o elemento di rete. 13

14 Parte quinta Piano di numerazione Quadro normativo ed evoluzione 14

15 Piano di numerazione Ora è emanato dall Authority, è un documento essenziale per lo svolgimento del servizio telefonico. L ultimo è del (data G.U.). Ha il fine di garantire, ferma restando la tutela del cliente, la piena interoperabilità tra i gestori, di promuovere lo sviluppo e diffusione dei servizi innovativi e la loro visibilità in termini di tariffazione. E organizzato per servizi, es.: geografico e non. Definisce i prezzi massimi per i servizi a tariffazione speciale. Si raccorda con le normative internazionali. Sulla sua base vengono rilasciate/revocate le numerazioni o gli archi di numerazione ai gestori. Sulla sua base vengono rilasciate le numerazioni ed criteri d uso della carrier selection e per i vari customer care. 15

16 Piano di numerazione Sarà portato gradualmente a compimento. Prevede una lunghezza massima di numerazione entrante dall estero di 15 cifre di cui fino a 11 nazionali. La suddivisione dei servizi è fatta in base alla prima cifra: 0 numerazione per servizi geografici 1 numerazione per servizi a tariffazione speciale 2 numerazione riservata per esigenze future 3 numerazione per servizi di comunicazione mobile e personale 4 numerazione per servizi interni di rete 5 numerazione riservata per VoIP 6 numerazione riservata per esigenze future 7 numerazione per servizi Internet dial-up 8 numerazione per servizi a tariffazione speciale 9 numerazione riservata per esigenze future Per i servizi geografici ripartisce il territorio ai fini della tassazione in distretti (TI: tass. urbana). Questo per consentire la tassazione in base alla distanza e per consentire l assegnazione dei blocchi di numerazione ai gestori. 16

17 Quadro normativo - Premessa Stato di fatto ante 1987 in Europa: un solo gestore monopolista in ogni nazione per ogni segmento di traffico/servizio o un unico gestore per tutte le tipologie. Storicamente il processo di diffusione della telefonia in Europa è stato lo stesso ovunque: molte compagnie locali - poche compagnie per il traffico nazionale un unica compagnia per il traffico internazionale Gli alti costi per la realizzazione delle reti nazionali e l esigenza di pervenire all interconnessione delle reti esistenti aveva favorito/costretto il nascere di operatori pubblici nazionali che hanno instaurato un regime monopolista nelle relative nazioni. La comunità europea nell ottica di favorire lo svilupparsi di un vero mercato ha voluto e pilotato il processo di liberalizzazione. Prima, durante o dopo si è di norma attuata anche la privatizzazione dei gestori pubblici. 17

18 Quadro normativo - Premessa La Normativa delle TLC è: ASIMMETRICA è favorevole ai Nuovi Operatori INCUMBENT vs NE INCUMBENT vs NE FACILITY BASED non esiste l obbligo, da parte dei Nuovi Operatori, di costruire una rete propria 18

19 Quadro normativo - Evoluzione Evoluzione prevista della Normativa nelle TLC Intensità della regolamentazione monopolio apertura mercato mercato competitivo REGOLATOR E GESTORE REGOLATORE GESTORE GESTORE ANTITRUST 19

20 Quadro normativo Evoluzione tariffe/prezzi INCUMBENT NEW ENTRANT TARIFFE PREZZI TARIFFE + PRICE-CAP PREZZI PREZZI PREZZI Il price-cap era un meccanismo che fissa le diminuzioni (o gli aumenti) delle tariffe legandole ad un recupero annuale di produttività, ha la forma: I-p dove I è il tasso di inflazione e p il recupero di produttività. 20

21 Quadro normativo - Evoluzione I principi base del processo di liberalizzazione erano contenuti nel Libro verde del 1987 che fissava i principi di: separazione tra regolazione e gestione, definizione delle linee guida per la concorrenza, dell offerta di una rete aperta (ONP), orientamento delle tariffe ai costi, liberalizzazione dei terminali. Anno Principali direttive UE Recepimento Italia 1988 Liberalizzazione dei terminali Servizi a valore aggiunto ONP circuiti affittati Liberalizzazione servizi satellitari Liberalizzazione servizi CATV ONP telefonia vocale Liberalizzazione servizi radiomobili Piena concorrenza Autorizzazioni e licenze Interconnessione 1997 Unbundling Local Loop 2000 Wireless Local Loop Nuovo quadro regolamentare Europeo

22 Quadro normativo - L'interconnessione Definizione Collegamento fisico e logico tra reti di TLC aperte al pubblico finalizzato a consentire agli utenti di tali reti di comunicare tra loro Soggetti obbligati Tutti gli OLO gestori di Reti. Gli OLO con SMP sono anche obbligati a pubblicare il listino di interconnessione Modalità Tipologie Accordi commerciali tra le parti con possibilità dell Autorità di approvare o disapprovare l accordo o di intervenire in caso di mancato accordo La raccolta, la terminazione ed il transito possono essere effettuati via: singolo SGU, singolo SGT, doppio SGT 22

23 Quadro normativo - Unbundling del local loop A partire dal 2001 è possibile per gli altri gestori di rete fissa oltre che operare sul traffico urbano anche raccogliere direttamente il traffico dalla sede cliente. TI è obbligata a dare in affitto agli altri gestori le coppie di rame degli utenti che decideranno di passare a loro. L affitto del doppino è a carico degli altri gestori, la manutenzione a carico TI. SGU A U OLO (ULL) P U A R M A R M BOX BOX A R M BOX BOX BOX BOX 23

24 Quadro normativo - La portabilità del numero Il fatto che ogni gestore abbia assegnati degli archi di numerazione potrebbe di per sè costituire una barriera formidabile alla possibilità per il cliente di poter cambiare operatore. D altra parte la rete deve sapere dove è attestato fisicamente il numero chiamato. Il problema si risolve realizzando la prestazione di portabilità. In particolare questa si suddivide in: Service Provider Portability Location (o Geographic) Portability Service Portability Dall è possibile richiedere la Service Provider Portability, tecnicamente realizzata al momento con la prestazione di Onward routing. In futuro si utilizzerà rete intelligente interfacciata con un database centrale posto inizialmente al Ministero delle Comunicazioni. L authority ha regolamentato la prestazione distinguendo i ruoli di: Operatore Assegnatario (Donor): è quello a cui appartiene la numerazione Operatore Cedente (Donating): è quello che cede il cliente col numero che, nel caso di prima portabilità coincide col Donor Operatore Ricevente (Recipient): è quello che acquisisce il cliente col numero del Donor. E naturalmente previsto che in caso di rescissione del contratto del cliente, il numero torni al Donor. 24

25 Quadro normativo - Carrier preselection Un altro fattore che costituisce una barriera allo sviluppo della concorrenza del settore è la necessità per i nuovi gestori, a differenza del dominante, di dover avere un codice di accesso per essere selezionati (codici 10xyz > modalità easy access). Per rendere egualmente accessibili i gestori l Authority ha stabilito che dall venga tecnicamente realizzata la modalità equal access attraverso il sistema della Carrier preselection. In sostanza è possibile richiedere all operatore dominante che fornisce l accesso di configurare la porta del cliente in modo che questa, senza alcuna preselezione, faccia instradare la chiamata direttamente ad un altro gestore. La prestazione è stata attivata in quasi tutti i distretti in funzione delle richieste degli altri gestori. Naturalmente è garantita la modalità easy access con la quale selezionare qualsiasi operatore. 25

26 Codice delle Comunicazioni Il è stato emanato il CdC che recepisce le raccomandazioni europee del 2002 e successive. Coerentemente a queste stabilisce che la regolamentazione deve essere commisurata al grado di competitività dei mercati. La AGCom ha fatto una analisi dei mercati rilevanti (18, elencati dalla UE) e, una volta determinati, ogni 18. Nel caso vengano individuati operatori con Significativa Potere di Mercato (viene data una apposita definizione) si applicano obblighi regolamentari specifici. Si ha pertanto una regolamentazione proporzionata al grado di apertura del mercato. L Autorità può decidere se mantenere, modificare o abolire degli obblighi specifici di ciascun mercato. Il tutto ovviamente nel mantenimento dei diritti degli utenti in particolar modo con rifermento alle condizioni contrattuali, qualità del servizio, integrità della rete, Servizio Universale. 26

27 Codice delle Comunicazioni LISTA DEI MERCATI RILEVANTI RETAIL MARKET 1. Accesso alla rete telefonica pubblica in postazione fissa, per clienti residenziali 2. Accesso alla rete telefonica pubblica in postazione fissa, per clienti non residenziali 3. Servizi telefonici locali e/o nazionali disponibili al pubblico forniti in postazione fissa, per clienti residenziali 4. Servizi telefonici internazionali disponibili al pubblico forniti in postazione fissa per clienti residenziali 5. Servizi telefonici locali e/o nazionali disponibili al pubblico forniti in postazione fissa, per clienti non residenziali 6. Servizi telefonici internazionali disponibili al pubblico forniti in postazione fissa per clienti non residenziali 7. Insieme minimo di Linee affittate 27

28 Codice delle Comunicazioni WHOLESALE MARKET LISTA DEI MERCATI RILEVANTI 8. Raccolta delle chiamate nella rete telefonica pubblica fissa 9. Terminazione delle chiamate su singole reti telefoniche pubbliche fisse 10. Servizi di transito nella rete telefonica pubblica fissa 11. Accesso disaggregato all ingrosso (ivi compreso l accesso condiviso) alle reti e sottoreti metalliche 12. Accesso a banda larga all ingrosso 13. Fornitura all ingrosso di segmenti terminali di linee affittate 14. Fornitura all ingrosso di segmenti di linee affittate su circuiti interurbani 15. Accesso e raccolta delle chiamate nelle reti telefoniche pubbliche mobili 16. Terminazione di chiamate vocali su singole reti mobili 17. Mercato nazionale all ingrosso per servizi internazionali di roaming per le reti telefoniche pubbliche mobili 18. Servizi di diffusione radiotelevisiva per trasmissione di contenuti agli utenti finali 28

29 Codice delle Comunicazioni obblighi dell operatore SMP 1/4 Gli obblighi in materia di interconnessione e di accesso che, ai sensi della normativa vigente, l AGCom può imporre, modificare o revocare possono riguardare: Obbligo di interconnettere reti o risorse di rete e di concedere un accesso a determinati elementi o risorse di rete, compreso l ULL; Obbligo di concedere un accesso alle interfacce tecniche, ai protocolli e ad altre tecnologie indispensabili per l interoperabilità dei servizi; Obbligo di consentire la coubicazione o la condivisione degli impianti, incluse le infrastrutture civili (condotti, edifici, piloni); Obbligo di fornire servizi di rete intelligente o servizi di roaming; Obbligo di garantire l'accesso ai sistemi di supporto operativo o a sistemi software analoghi necessari per garantire eque condizioni di concorrenza nella fornitura dei servizi 29

30 Codice delle Comunicazioni obblighi dell operatore SMP 2/4 Obbligo di garantire servizi all ingrosso che permettano agli altri operatori di formulare offerte finali competitive rispetto a quelle che l operatore SMP fornisce alla propria clientela finale ( replicabilità delle offerte ); Obbligo di consentire ai propri abbonati di accedere ai servizi di qualsiasi operatore interconnesso, tramite le prestazioni di CS e di CPS. Obbligo di rendere pubbliche determinate informazioni (informazioni di carattere contabile, specifiche tecniche, caratteristiche della rete, termini e condizioni per la fornitura e per l uso di infrastrutture/servizi, prezzi); Obbligo di fornire servizi e informazioni garantendo condizioni (anche economiche) equivalenti e un livello di qualità identico rispetto a quelli offerti alle proprie direzioni commerciali/società consociate/partner commerciali ( parità di trattamento interna/esterna ); 30

31 Codice delle Comunicazioni obblighi dell operatore SMP 3/4 Obbligo di astenersi dal fissare prezzi al dettaglio eccessivi o, viceversa, dal fissare prezzi al di sotto dei costi volti ad impedire la concorrenza ( prezzi predatori ), oppure dal fissare prezzi che privilegino ingiustificatamente determinati utenti o, infine, dall accorpare in modo indebito i servizi offerti. A tal fine, l AGCom può prescrivere agli operatori SMP: -di orientare i prezzi al dettaglio ai costi e di tenere un sistema di contabilità che dimostri che i prezzi applicati si basano sui costi, maggiorati di una equa remunerazione del capitale investito. L AGCom incarica annualmente un ente indipendente di verificare la conformità del sistema contabile; - di rispettare determinati massimali per i prezzi al dettaglio, di controllare le singole tariffe o di orientare le proprie tariffe ai costi o ai prezzi su mercati comparabili.. 31

32 Codice delle Comunicazioni obblighi dell operatore SMP 4/4 Obbligo di tenere una contabilità separata. In particolare tale obbligo è finalizzato a rendere certificabile i prezzi wholesale e i prezzi dei trasferimenti interni, al fine di garantire l osservanza dell obbligo di non discriminazione e per evitare sovvenzioni incrociate. L AGCom può specificare la metodologia contabile da usare. Qualora, in circostanze eccezionali, l AGCom intenda imporre agli operatori SMP obblighi diversi da quelli sopra indicati, deve farne richiesta alla Commissione europea, la quale adotta una decisione che autorizza o vieta l adozione dei provvedimenti. L AGCom notifica alla Commissione europea l elenco degli operatori SMP, nonché gli obblighi imposti nei loro confronti. Inoltre, l AGCom notifica alla Commissione europea ogni eventuale cambiamento avente un incidenza sugli obblighi alle imprese interessate. 32

33 Codice delle Comunicazioni Servizio Universale Non rientrano più negli obblighi da SU: il servizio informazione abbonati in elenco; il servizio di telefonia pubblica svolto nei luoghi/aree territoriali ove il Ministero delle comunicazioni riscontrerà che esiste una disponibilità di telefoni pubblici a pagamento tale da soddisfare le ragionevoli esigenze degli utenti. Il Ministero ha individuato dette localizzazioni entro 60 giorni dall entrata in vigore del presente Codice L AGCom può designare più imprese o gruppi di imprese per fornire i diversi elementi del SU o per coprire differenti parti del territorio nazionale. Il sistema di designazione garantisce che il SU sia fornito secondo criteri di economicità. 33

34 Codice delle Comunicazioni Qualità del servizio 1/2 L AGCom può prescrivere agli operatori che forniscono servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico di misurare la qualità del servizio attraverso appositi parametri. L AGCom può inoltre prescrivere che detti parametri vengano resi pubblici, stabilendone la forma e le modalità di pubblicazione. In particolare, l Autorità controlla il rispetto degli obiettivi di qualità da parte degli operatori incaricati della fornitura del SU. In caso di ripetuto non raggiungimento degli obiettivi stabiliti, l AGCom adotta misure specifiche. Inoltre, l AGCom può esigere una verifica indipendente, a spese dell operatore, allo scopo di verificare l esattezza dei dati forniti. 34

35 Codice delle Comunicazioni Qualità del servizio 2/2 Il Codice prevede dei parametri di qualità: tempo di fornitura dell allacciamento iniziale tasso di malfunzionamento per linea di accesso tempo di riparazione dei malfunzionamenti percentuale di chiamate a vuoto tempo di instaurazione della chiamata tempi di risposta dei servizi tramite operatori tempi di risposta dei servizi di consultazione elenchi percentuale di telefoni pubblici a pagamento in servizio fatture contestate Sia per le definizioni che per i metodi di misura viene fatto riferimento alla normativa ETSI. (*) (*) Da notare che il tutto vale a prescindere dall evoluzione tecnologica che per TI implica VoIP 35

36 Codice delle Comunicazioni Reti e impianti Le infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione hanno carattere di pubblica utilità e sono assimilate ad ogni effetto alle opere di urbanizzazione primaria, pur restando di proprietà degli operatori. Ciò implica che gli operatori di TLC: sono autorità esproprianti. Ad essi, dunque, è riconosciuto il potere di espropriare e di curare il relativo procedimento. possono imporre servitù telefonica. 36

37 Considerazioni finali 1/2 Dal 98 a oggi cosa è successo nel mercato delle TLC in Italia? Più di 5 milioni di clienti hanno un operatore alternativo: nei primi 7 anni il 30% del traffico complessivo nazionale e internazionale è passato alla concorrenza. Neanche nel Regno Unito è successo tanto in così poco tempo. Traffico voce: decresce Il traffico dati ha superato il traffico voce da fisso, dal 2003 al 2006 il traffico è passato da 150 miliardi a oltre 300 miliardi di minuti. Nessun altro settore ha avuto un evoluzione di questo tipo. Lato regolamentazione sarà sempre più posta attenzione alle piattaforme di NGN ed alle relative attività di standardizzazione unitamente ai servizi ivi veicolati, es.: multimedia, VoIP, ecc. 37

38 Considerazioni finali 2/2 Dati AGCom Comunicati dal Presidente alla Camera dei Deputati il : Dal 1998 (costituzione Autorità) i prezzi dei servizi di TLC sono diminuiti del 18% a fronte di un aumento dell inflazione di oltre il 20%. Solo nel 2006 sono diminuiti dell 1,2% con inflazione del 2,1%. Negli altri settori liberalizzati invece il trend è stato opposto: sempre dal 1998 al 2006 i prezzi per i servizi di pubblica utilità sono aumentati del 22%. I servizi postali ad esempio che non sono ancora soggetti alla normativa dell Autorità sono aumentati del 18%. L Italia presenta poi ha prezzi medi inferiori a quelli dei principali paesi europei quali: Germania, Gran Bretagna, Francia spesso presi a modello. 38

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