Noi insieme a voi REGIONE VENETO

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1 Noi insieme a voi REGIONE VENETO

2 L'A.V.O. Associazione Volontari Ospedalieri è un'associazione laica di volontari che dedicano una parte del loro tempo al servizio dei malati affiancandoli con una presenza gratuita, continua e amichevole

3 Gli obiettivi dell'a.v.o. sono: sostenere la persona malata e chiunque si trovi in condizione di disagio psicofisico o di sofferenza; condividere le ansie e le difficoltà dei familiari del malato; integrare le prestazioni del personale sanitario nel rispetto dei diversi ruoli; promuovere una cultura della solidarietà per garantire la tutela delle persone più deboli.

4 A.V.O. in Veneto Presente a Padova dal 1981, oggi opera in 28 località nella Regione, presso: Ospedali e ULSS IOV (Istituto Oncologico Veneto) Case di cura convenzionate Case di riposo RSA e centri diurni Strutture intermedie e hospice Servizi ADI Centri sollievo per malati di Alzheimer Servizi screening.

5 IL PDTA PDTA significa «Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale» per pazienti oncologici. Il PDTA disegna un percorso chiaro e condiviso che il medico, pur nella sua libertà decisionale, segue allo scopo di raggiungere il migliore risultato possibile per il paziente oncologico.

6 Ma il Paziente... nel momento in cui si prospetta la possibilità di essere affetto da cancro, ha la percezione di entrare in un tunnel, dentro al quale non sa cosagliaccadràedicuinonriescea vedere la fine.

7 Il PDTA prevede: Esami diagnostici; interventi chirurgici più o meno invasivi; visite mediche; terapie e chemioterapie.

8 Questo percorso spesso comporta: difficoltà durante la fase di prenotazione; attese negli ambulatori ; attese degli esiti degli esami; periodi di ospedalizzazione; effetti collaterali provocati dalle terapie.

9 Senza dimenticare il resto: difficoltà familiari e lavorative; difficoltà nelle relazioni di coppia; solitudine; talvolta, abbandono. Tutto ciò costituisce motivo di ansia, stress, perdita di fiducia e crea incertezza nei confronti del futuro

10 COME IL VOLONTARIO SI INSERISCE NEL PERCORSO DI CURA DEL MALATO ONCOLOGICO? A.V.O. da parecchi anni è presente non solo nei REPARTI ospedalieri, dove comunque continua ad operare offrendo ascolto e aiuto ai pazienti e alle loro famiglie, MA ANCHE...

11 NELLE ACCOGLIENZE Per essere vicino al paziente nel suo primo ingresso nella struttura; Per accompagnarlo negli uffici, negli ambulatori, nei reparti che deve raggiungere; Per aiutarlo ad espletare qualche pratica burocratica e a seguire le procedure.. Per essere vicino al paziente al suo primo ingresso nella sttura;

12 NEGLI AMBULATORI Per affiancare il paziente durante le attese; per stabilire qualora il paziente lo voglia un dialogo con lui; per ascoltare e supportare i familiari dei pazienti; per fare da tramite tra operatori sanitari e pazienti.

13 NEI DAY HOSPITAL Per continuare il dialogo con il paziente; per essergli d'aiuto con piccoli servizi.

14 NEGLI HOSPICE Per accompagnare con discrezione estrema il paziente nell'ultimo tratto del suo percorso; per dare sostegno e conforto anche ai familiari.

15 Inoltre per le pazienti sottoposte a chemioterapia, AVO Padova in collaborazione con il servizio di psico oncologia dello IOV e con l UPA di Padova ha attivato il progetto «NON SMETTERE DI PIACERTI»

16 Gli obiettivi del progetto Aiutare le pazienti relazione a continuare serenamente la vita di Limitare il senso di frustrazione che la perdita dei capelli o gli inestetismi della pelle dovuti alle terapie comportano.

17 27/09/16 Fornisce, in caso di perdita dei capelli, la parrucca per tutto il tempo necessario alla ricrescita

18 27/09/16 Fornisce consulenza estetica e prodotti anallergici per curare e prevenire gli inestetismi della pelle dovuti alla chemioterapia

19 L'importanza della figura del volontario accanto al paziente oncologico è dovuta a tre fattori rilevanti. 1. Il volontario è un ESTRANEO, non un familiare. Chi si appoggia a lui gli affida un carico emotivo che, in una situazione già difficile, si vuole risparmiare ad amici e parenti. 2. Il volontario è un PARI. A differenza del medico e del personale sanitario non crea alcuna soggezione. 3. Con il volontario il paziente può PARLARE DI SE e non solo della sua malattia e recuperare così la percezione di se come persona nella su interezza e non solo come persona ammalata.

20 Questa presenza amichevole e discreta in un momento critico di sofferenza può essere quindi importantissima, a maggior ragione in percorsi lunghi e delicati come quelli dei malati oncologici.

21 Noi insieme voi 27/09/16

22 PER L'ATTENZIONE!

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