Anno Scolastico 2012/13

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1 ISTITUTO SAN PAOLO delle Suore Angeliche via Buonarroti, MILANO tel fax istitutosanpaolo@virgilio.it Anno Scolastico 2012/13 PIANO dell OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.)

2 1. PRESENTAZIONE Questo documento contiene la proposta formativa della scuola per l anno scolastico 2012/13, che rappresenta la sintesi tra le esperienze educative e didattiche realizzate negli anni scorsi e le linee culturali, formative e operative che caratterizzeranno il futuro dell intero Istituto. La proposta formativa contenuta nel POF è ovviamente correlata alla riforma della scuola in atto nel sistema scolastico italiano, in particolare essa fa riferimento alle coordinate culturali, organizzative e operative contenute nel D.M. 31/07/07 e nelle direttive n. 68 del 3/08/07 (Indicazioni per il curricolo). La lettura attenta e meditata del POF permetterà di dare esplicito consenso a che l intera opera di revisione e di elaborazione dei percorsi formativi personalizzati trovi ampia attuazione durante il corrente anno scolastico. L Istituto San Paolo delle Suore Angeliche opera in Milano dal 1938, adeguandosi continuamente alle esigenze della società e del mondo scolastico milanese, si ispira ad un progetto educativo di chiara impronta cristiana che ha per obiettivo la formazione della persona nel contesto di una società complessa e in rapida evoluzione; è particolarmente attento a creare un ambiente sereno e aperto, ad assicurare una preparazione adeguata e approfondita, ad offrire attività facoltative e integrative atte a stimolare la ricerca del proprio miglioramento umano, religioso, culturale, fisico; pone particolare cura nel valorizzare le capacità degli allievi in modo che ciascuno scopra i propri doni, li faccia fruttificare e li metta a disposizione degli altri; promuove incontri che favoriscano i rapporti scuola-famiglia affinché genitori e docenti si sentano ugualmente impegnati a costruire l avvenire dei ragazzi. L Istituto San Paolo delle Suore Angeliche è situato nella zona Fiera di Milano, che si configura nella vita cittadina sia come importante polo economico, sia come zona residenziale. Gli alunni provengono non solo dalla zona di insediamento dell Istituto, ma anche da altre zone di Milano e dell hinterland ed appartengono ad un ceto sociale medio-alto; le loro famiglie hanno mediamente un buon livello d istruzione e sono portatrici di una domanda di formazione piuttosto qualificata. Tenendo conto delle caratteristiche sopra indicate e del territorio sul quale opera, l Istituto San Paolo offre un percorso formativo che ha inizio con l Asilo Nido e termina con la Scuola Secondaria di 1 Grado. E caratteristica peculiare dell Istituto la continuità educativa e didattica tra i diversi gradi di Scuola presenti all interno dell Istituto in conformità al sistema educativo nazionale. Gli obiettivi educativi e didattici e le metodologie dell insegnamento sono coordinati verticalmente, tra un grado e l altro di scuola.

3 2. ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE Le strutture di partecipazione sono istituite per realizzare una sempre maggiore corresponsabilità e collaborazione fra docenti, studenti e genitori nella gestione della scuola, contribuendo concretamente alla realizzazione dei percorsi educativi. Gli organi collegiali e partecipativi nell Istituto sono: Il Consiglio d Istituto Le finalità e le funzioni riguardano il coordinamento generale e la verifica delle attività della scuola in ordine al progetto educativo e al progetto formativo, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe. Ne sono membri di diritto: il Presidente, il Gestore (nelle persone della Madre Superiora e della Madre Economa), la Coordinatrice Didattica. Ne sono membri eletti: due rappresentanti dei genitori degli alunni per ogni grado di scuola, due rappresentanti degli insegnanti per ogni grado di scuola. Il Consiglio d Istituto viene eletto ogni tre anni e si riunisce nel corso dell anno. Il Collegio Verticale E composto dai rappresentanti dei docenti di tutti gli ordini e gradi di scuola ed è presieduto dalla Coordinatrice Didattica. Assicura il principio di continuità e coordinamento tra vari gradi scolastici e verifica l andamento delle attività. Determina inoltre il tema dell anno e prepara i momenti che coinvolgono l intero Istituto (Natale, Pasqua, Scuola Aperta, Andemm al Domm, Festa di fine anno). Si riunisce con scadenza bimensile. Il Collegio Docenti E composto da tutto il personale docente di ogni ordine e grado della scuola ed è convocato e presieduto dalla Coordinatrice Didattica. Al Collegio dei Docenti compete la programmazione degli orientamenti educativi e didattici nei loro momenti di proposta, discussione, decisione e verifica. Il Consiglio di Interclasse (scuola primaria) E composto da tutti gli insegnanti di ogni singola classe ed è convocato e presieduto dalla Coordinatrice Didattica. Si riunisce una volta al mese. Può venire allargato ai rappresentanti dei genitori, Il Consiglio di Classe (scuola secondaria) E composto da tutti gli insegnanti di ogni singola classe ed è convocato e presieduto dal Dirigente Scolastico. Può venire allargato ai rappresentanti dei genitori, previa convocazione del Dirigente Scolastico. Quest organo ha il compito di: analizzare il profitto e il comportamento di ogni studente; seguire l itinerario educativo della classe e del singolo; organizzare le Unità di Apprendimento (U.A.), proporre e coordinare le attività didattiche; svolgere funzione di tutoraggio per ogni singolo alunno; formulare valutazioni periodiche.

4 2.1 ORGANIGRAMMA DIREZIONE Coordinatrice delle Attività Didattiche ed Educative: Dott.ssa Capoletti Tiziana Segreteria Didattica: De Vecchi Antonella SCUOLA DELL INFANZIA Sez. Blu: Priori Dalila Lubera Benedetta Sez. Arancione: Rosa Alessandra Sez. Verde: Suor Annamaria Ospedale Sez. Lilla: Negri Pianella Pasqualino di Marineo Valeria Ed. Motoria: Colombi Carla Ed. Musicale: Merli Jessica Inglese: Rodriguez Sol SCUOLA PRIMARIA Classe Prima A: Albertoli Paola Classe Seconda A: Siclari Tiziana Classe Seconda B: Accorroni Marina Classe Terza A: Palagi Paola Classe Quarta A: Vailati Rita Classe Quinta A: Sommella Alessandra Classe Quinta B: Altieri Assuntala I.R.C.: Suor Vera Lleshi Inglese: Amici Lariana Rodriguez Sol Conversazione Inglese: Berry Carlene Musica: Merli Jessica Sc. Motorie e Sportive: Colombi Carla Informatica: Canetta Alessandro Spagnolo: Rodriguez Sol Educatori di sostegno: Giarrana Vincenzo Miccoli Francesco Porcino Caterina SCUOLA SECONDARIA 1 Vice e St. Geo. 3ªA: Filippi Manuela Lettere 2ªB Ita. 3ªA: Crozzoletto Stefania Lettere 2ªA: Romano Gemma Lettere 1ªA: Puricelli Francesca I.R.C.: Baruffini Don Paolo Sc. Matematiche 1ª-2ª-3ªA: Amato Attilio Sc. Matematiche 2ªB: Nulli Gabriela Inglese 1ª-2ª-3ªA-2ªB: Amici Lariana Spagnolo 1ª-2ª-3ªA-2ªB: Colangelo Laura Arte-Immagine 1ª-2ª-3ªA-2ªB: Orsenigo Cristina Musica 1ª-2ª-3ªA-2ªB: Mirra Denise Tecnologia 1ª-2ª-3ªA-2ªB: Canetta Alessandro Sc.Mot.Sport. 1ª-2ª-3ªA-2ªB: Gabrielli Marco Educatori di sostegno: Lutzu Mirella Salimbeni Andrea AMMINISTRAZIONE Economa: Suor Alda Mollaschi Segreteria Amministrativa: Vaccarossa Monica

5 3. ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E RISORSE MATERIALI La scuola si avvale di ambienti appositamente progettati e realizzati allo scopo di assicurare la migliore fruibilità degli spazi in relazione agli scopi dell attività formativa. L Istituito dispone delle seguenti strutture : aule per attività disciplinari biblioteca laboratorio di scienze laboratorio informatico (in rete con Internet) laboratorio linguistico laboratorio musicale (Scuola dell Infanzia) aula video salone (per incontri, spettacoli, lezioni aperte) palestra campo sportivo polifunzionale refettorio infermeria Cappella Le strutture sono conformi alle disposizioni della Legge 626/94 e successiva 81/2008 in materia di sicurezza. SEGRETERIA AMMINISTRATIVA (piano terra) La Segreteria Amministrativa è aperta al pubblico da lunedì a venerdì nei seguenti orari: ; ed è a disposizione degli utenti per espletare tutte le formalità relative ai pagamenti dell iscrizione e della retta scolastica. SEGRETERIA DIDATTICA (3 piano) La Segreteria Didattica è aperta al pubblico da lunedì a venerdì nei seguenti orari: ; ed è a disposizione degli utenti per fornire informazioni e modulistica relativa alla didattica, produrre documenti e fissare appuntamenti con la Coordinatrice delle Attività Didattiche.

6 4. DATI SULL ISTITUTO SCUOLA DELL INFANZIA Alunni M F Totale Sez. Blu Sez. Arancione Sez. Verde Sez. Lilla Totale SCUOLA PRIMARIA Alunni M F Totale Classe PRIMA Classe SECONDA A Classe SECONDA B Classe TERZA Classe QUARTA Classe QUINTA A Classe QUINTA B Totale SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO Alunni M F Totale Classe 1ª A Classe 2ª AeB Classe 3ª A Totale

7 5. CALENDARIO SCOLASTICO 1 e 2 novembre 2012 FESTA DI TUTTI I SANTI COMMEMORAZIONE DEFUNTI 7 e 8 dicembre 2012 SANT AMBROGIO e IMMACOLATA dal 22 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013 (7 gennaio ripresa lezioni) VACANZE NATALIZIE dal 14 al 17 febbraio 2013 CARNEVALE AMBROSIANO dal 28 marzo al 2 aprile 2013 (3 aprile ripresa lezioni) VACANZE PASQUALI 25 e 26 aprile 2013 FESTA DELLA LIBERAZIONE 1 maggio 2013 FESTA DEI LAVORATORI 7 giugno 2013 ULTIMO GIORNO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO 29 giugno 2013 ULTIMO GIORNO DI SCUOLA INFANZIA E NIDO

8 SCUOLA DELL INFANZIA 1. PERCORSO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell infanzia concorre all educazione armonica ed integrale dei bambini e delle bambine nel rispetto e nella valorizzazione: dei ritmi evolutivi delle capacità delle differenze e dell identità di ciascuno della responsabilità educativa delle famiglie. Il bambino, nella Scuola dell Infanzia, passa molte ore della propria giornata, pertanto essa diventa territorio di vita. Questo territorio, che ha una funzione sociale ed educativa governato da regole precise, deve contenere tutte le opportunità che permettano al bambino di sviluppare le competenze secondo ritmi, interessi, propensioni che ciascun bambino esprime. In questo senso la Scuola dell Infanzia è luogo elettivo di esperienze di vita. Il bambino oggi è un soggetto che costruisce le sue conoscenze, ha il potere di imparare con facilità dall ambiente che lo circonda attraverso un esperienza piacevole e divertente quale il gioco. Dal momento che il bambino è un attivo costruttore della sua conoscenza, non può che essere costruttivo anche l intervento dell educatore. 2. RUOLO DELL INSEGNANTE Le insegnanti accompagnano nell esperienza il bambino: insieme a lui attivano un processo di costruzione ogni volta più ampio dell informazione e delle regole della realtà che il bambino scopre attraverso la sua attività, escludendo impostazioni scolastiche che tendono a precocizzare gli apprendimenti formali ed attraverso le apposite mediazioni educative/didattiche, riconoscendo come connotati essenziali del proprio servizio educativo: la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei più vari contesti di esperienza, come condizione per pensare, fare ed agire; la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni (gioco di finzione, di immaginazione e di identificazione per lo sviluppo delle capacità di elaborazione e di trasformazione simbolica delle esperienze). La strutturazione ludiforme dell attività educativa e didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità ed identità; il rilievo alla conoscenza di sé ed alle esperienze di contatto con la natura, le cose, i materiali, l ambiente sociale e la cultura per orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi via via più ordinati ed organizzati di esplorazione e di ricerca.

9 3. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO DELLA SCUOLA Elaborare un progetto educativo e didattico significa trasformare la scuola in un ambiente ricco di valori umani e spirituali, idoneo ad offrire al bambino molte opportunità educative, varie possibilità e stimolazioni mediante le quali il bambino, sotto la guida dell insegnante, possa armonicamente crescere in tutti gli aspetti della sua personalità: psicofisico, logico cognitivo, espressivo comunicativo, emotivo, morale e spirituale. Ciò implica: una conoscenza del bambino una conoscenza dei suoi bisogni affettivi, cognitivi, sociali una conoscenza dell ambiente socioculturale in cui vive. L insegnante attraverso la cultura e le proprie esperienze spirituali, pedagogiche, psicologiche, metodologiche e didattiche, la sensibilità e la relazione educativa, guida il bambino a prendere coscienza di sé e delle proprie capacità, a conoscere la realtà e ad adattarsi ad essa. 4. METODO EDUCATIVO ATTENZIONE: favorendo di atteggiamenti di rispetto verso le persone, la vita, la natura, le cose CORRESPONSABILITA : lasciandosi coinvolgere da protagonisti: bambini, docenti, famiglie nel processo educativo che si avvale del metodo deduttivo (dedurre il sapere partendo dall esperienza) CONDISCENDENZA: consentendo al bambino di esprimere la propria indole e inclinazione INDUSTRIOSITA : mettendo a frutto la disponibilità e la creatività per promuovere la crescita di ogni bambino nella sua originalità PREVENZIONE: assicurando quelle condizioni che permettono al bambino di formare un immagine positiva di sé AMICIZIA: favorendo il rapporto interpersonale in cui ogni bambino si senta riconosciuto e accolto così com è VERIFICA: per approntare il cammino verso la meta educativa.

10 5. FINALITA EDUCATIVE Maturazione dell identità Compito della scuola è il rafforzamento dell identità personale dei bambini sotto tre profili: CORPOREO INTELLETTUALE PSICODINAMICO Tutto questo deve avvenire tramite una conoscenza del senso della vita e con relazioni più aperte. Tale prospettiva include: 1. promozione di una vita relazionale più aperta 2. affinamento delle potenzialità cognitive 3. stima di sé 4. fiducia nelle proprie capacità 5. motivazione della curiosità 6. espressione e controllo delle proprie emozioni. Importante sviluppare nel bambino la libertà di pensiero nel rispetto della divergenza personale, consentendogli di cogliere il senso delle sue azioni e di prendere coscienza della realtà nonché della possibilità di considerarla e di scegliere di modificarla. Conquista dell autonomia La conquista dell autonomia costituisce un elemento essenziale per la maturazione dell identità: queste due finalità sono strettamente collegate. La conquista dell autonomia si articola: 1. proposta di contesti relazionali diversi 2. sviluppo della libertà di pensiero 3. capacità di compiere scelte 4. capacità di esprimere il proprio pensiero 5. accettazione della novità 6. rispetto dei valori universali e cristiani: libertà, solidarietà, giustizia, rispetto di sé e degli altri. 7. comprensione delle proprie azioni nel tempo e nello spazio 8. sviluppo di atteggiamenti che favoriscono le capacità di mettere in relazione, inventare, progettare

11 Sviluppo delle competenze La scuola consolida nel bambino le attività sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione dell esperienza, dell esplorazione e ricostruzione della realtà. In questa prospettiva essa agisce in molteplici direzioni: 1. produzione e comprensione di messaggi 2. capacità di compiere esperienze autonome 3. capacità di riorganizzare le proprie competenze 4. utilizzo di molteplici strumenti di conoscenza 5. sviluppo dell emotività 6. sviluppo della capacità logiche di raggruppamento e quantificazione di fatti e menomi della realtà 6. formazione iniziale di abilità e atteggiamenti di tipo scientifico. La scuola dell infanzia valorizza l intuizione, l immaginazione, il sentimento di gusto e l intelligenza creativa e mostra come queste risorse siano indispensabili per affrontare e risolvere in modo soddisfacente i problemi che si incontrano nella vita, da quelli relazionali e morali a quelli intellettuali ed operativi Dimensioni di sviluppo Al loro ingresso nella scuola dell infanzia, i bambini hanno già una loro storia personale che li ha portati a possedere un complesso patrimonio di conoscenze, abilità, atteggiamenti, valori, abitudini. Essi appaiono soggetti attivi, curiosi, interessati a conoscere e capire, in grado di interagire con gli altri e con l ambiente circostante, e di servirsi della loro mediazione per conoscere e modificare ulteriormente la realtà. Per favorire lo sviluppo educativo la scuola deve offrire ai bambini: 1. le mediazioni tra le diversità, 2. il contenimento affettivo, 3. le occasioni stimolanti 4. coinvolgere le famiglie 5. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Il sé e l altro Rafforzare l autonomia, la stima di sé e l identità Rispettare, aiutare gli altri e lavorare in gruppo Registrare i momenti e le situazioni che suscitano paura, stupore Soffermarsi sull esistenza di Dio, sul senso della vita, sul messaggio evangelico

12 Corpo, movimento, salute Rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana Muoversi con destrezza nello spazio circostante il gioco Muoversi spontaneamente ed in modo guidato, da soli e in gruppo Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personale, l ambiente Controllare l affettività e le emozioni in maniera adeguata all età Fruizione e produzione di messaggi Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con gli adulti e con i coetanei Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette di fiabe, favole, storie Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all esperienza lasciando la traccia di sé in modo creativo Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie Sperimentare diverse forme di espressione artistica del mondo esterno ed interno attraverso l uso di strumenti e materiali anche multimediali. Esplorare, conoscere e progettare Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare sviluppando i cinque sensi Contare oggetti, immagini, persone; aggiungere, togliere e valutare la quantità; ordinare e raggruppare per colore, forma e grandezza Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone in situazioni spaziali Elaborare progetti propri o in collaborazione da realizzare con continuità e concretezza Adoperare lo schema del chi, cosa, quando, come perché formulando ipotesi per risolvere problemi chiarire situazioni, raccontare fatti. 6. OSSERVAZIONE All interno dell azione professionale dell insegnante, l osservazione occasionale e sistematica appresa attraverso specifici itinerari formativi, consente di valutare le esigenze del bambino e di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità delle sue risposte, poiché la progettazione degli interventi si modula e si mette a punto costantemente sui modi di essere, sui ritmi di sviluppo e sugli stili d apprendimento di ogni soggetto. 7. ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCOLASTICO L orario di apertura è compreso tra le ore 9:30 e le ore 16:30, con possibilità di prescuola dalle ore 8:00 alle ore 9:30 Nel rispetto del bambino si raccomanda la massima puntualità Gli orari di uscita sono: ore 12:00 (escluso il pranzo) ore 13:00 e 16:30 (in questi orari la scuola garantisce un servizio mensa il cui costo è a carico delle famiglie)

13 8. PROGETTAZIONE E PERCORSO EDUCATIVO La progettazione, le cui linee generali sono stilate annualmente dal collegio dei docenti, è aperta, flessibile, costruita in progressione e lontana da schematismi, coerente alla concezione cristiana dell uomo e della realtà su cui si fonda la nostra scuola, conforme alle finalità e agli obiettivi specifici d apprendimento, secondo le indicazioni nazionali per i piani personalizzati, pertanto capace di sollecitare tutte le potenzialità, i linguaggi e le forme d intelligenza del bambino. Le attività svolte per raggiungere finalità ed obiettivi sono suddivise in: attività di sezione attività di laboratorio attività che coinvolgono i bambini di tutta la scuola quali gite, uscite, visite al museo. progetti specifici relativi alle attività curricolari quali: 1. progetto di attività motoria: il progetto si prefigge di sviluppare le attività motorie di base e a favorire l armonica crescita psicofisica. L attività psicomotoria si svolge due volte la settimana con una docente specialista. 2. progetto musicale: la musica sviluppa la personalità, abitua a concentrarsi e a fare silenzio nell ascoltare. Inoltre stimola ad acquisire sicurezza, a superare inibizioni, a raggiungere l autodisciplina. L attività musicale si svolge una volta la settimana con docente specialista 3. progetto lingua inglese: il progetto è rivolto ai bambini/a di 4 e 5 anni e consiste nell approccio a una lingua straniera in un età in cui i bambini sono particolarmente ricettivi. E volto a favorire il futuro apprendimento di una lingua straniera, la conoscenza e l apprezzamento di culture e realtà diverse. Nella nostra scuola sono previsti due particolari progetti per una continuità verticale: - progetto continuità nido/scuola dell infanzia - progetto continuità scuola dell infanzia/scuola primaria

14 9. ATTIVITA EXTRACURRICOLARI Sono previste oltre alle attività curricolari anche attività extracurricolari facoltative, alcune delle quali pomeridiane, i cui costi sono aggiuntivi alla retta. I bambini potranno essere iscritti ai seguenti corsi: - informatica solo bambini di 5 anni (una volta alla settimana) - calcio dai 4 anni (una volta alla settimana) - atletica dai 4 anni (una volta alla settimana) - ginnastica artistica dai 4 anni (due volte alla settimana) 10. VERIFICA La valutazione dei livelli di sviluppo prevede: Un momento iniziale che serve a delineare un quadro delle capacità e delle conoscenze del bambino che accede alla scuola dell infanzia; Momenti interni al processo didattico che consentono di individualizzare ed eventualmente modificare ed aggiustare le proposte educative ed i percorsi Verifica finale degli esiti formativi, della qualità dell attività educativa e didattica e del significato globale dell esperienza scolastica. 11. SCUOLA E FAMIGLIA La nostra scuola dell infanzia: riconosce nella famiglia il contesto educativo primario per il bambino e pertanto favorisce una linea di dialogo, di confronto e di aiuto nel rispetto delle reciproche competenze; ritiene preminente la centralità del bambino/a, il rispetto della sua identità promovendo lo sviluppo attraverso la risposta attenta e puntuale a tutte le esigenze culturali e materiali, psicologiche e spirituali; sollecita, nel corso dell anno scolastico, incontri e colloqui con i genitori allo scopo di consentire uno scambio d informazioni e collaborazione nell ambito di un rapporto di reciprocità per garantire coerenza nell azione educativa; favorisce l accoglienza personalizzata del bambino/a, creando un clima sereno adatto a rendere meno traumatico il momento dell inserimento e del distacco dalla famiglia; promuove l integrazione scolastica per i bambini portatori di handicap, elaborando un progetto educativo in collaborazione con l équipe di competenza secondo le esigenze individuali; considera con discrezione e rispettosa comprensione e solidarietà le situazioni familiari difficili;

15 sensibilizza la famiglia affinché lo svolgimento di particolari momenti della vita scolastica, quali ricorrenze e incontri festosi, avvenga in forma partecipativa, discreta, rispettosa della tranquillità dei bambini; A questo scopo la scuola crea un clima di dialogo, confronto, aiuto reciproco che coinvolge i genitori, li valorizza e ne potenzia la partecipazione responsabile così da favorire preziose opportunità di conoscenza e collaborazione. Pertanto è prevista: 1. riunione preliminare con i genitori dei nuovi iscritti e colloqui individuali 2. assemblea di sezione 3. elezione annuale dei rappresentanti di sezione 4. colloqui individuali 5. proposte formative per i genitori

16 SCUOLA PRIMARIA 1. TEMPO SCOLASTICO Nell ambito dell autonomia concessa ai singoli Istituti si tiene conto delle richieste educative, sociali e ambientali delle famiglie, delle risorse umane e di ciò che offre il territorio circostante. L anno scolastico è articolato in due quadrimestri. E obbligatoria la frequenza per due sabati all anno: - la giornata di Scuola Aperta: 10 novembre la marcia Andemm al Domm : 13 aprile 2013 Per facilitare la frequenza delle attività pomeridiane extra-curricolari la scuola organizza un servizio mensa il cui costo è a carico delle famiglie e un momento di ricreazione assistito da personale dell istituto (si rimanda alla lettura del relativo regolamento). Nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì è garantito un servizio dopo-scuola, il cui costo sarà a carico delle famiglie, con orario dalle 14:30 alle 16:30. Il tempo scolastico settimanale è di 29 ore, così articolate: Servizio quotidiano di pre-scuola dalle 8:00 alle 8:15, con le insegnanti a turno Orario delle lezioni per classi 1ªA - 2ªAeB GIORNI OBBLIGATORI (lunedì e martedì) Prima ora 8:15-9:10 Seconda ora 9:10-10:05 Intervallo merenda 10:05-10:20 Terza ora 10:20-11:15 Quarta ora 11:15-12:05 Mensa e ricreazione 12:10-13:20 Quinta ora 13:30-14:30 Sesta ora 14:30-15:30 Settima ora 15:30-16:30 Orario delle lezioni per classi 3ªA - 4ªA e 5ª AeB GIORNI OBBLIGATORI (lunedì e martedì) Prima ora 8:15-9:10 Seconda ora 9:10-10:05 Intervallo merenda 10:05-10:20 Terza ora 10:20-11:15 Quarta ora 11:15-12:05 Quinta ora 12:05-12:55 Mensa e ricreazione 13:00-14:20 Sesta ora 14:30-15:30 Settima ora 15:30-16:30

17 Orario delle lezioni per tutte le classi (mercoledì-giovedì-venerdì) Prima ora 8:15-9:10 Seconda ora 9:10-10:05 Intervallo merenda 10:05-10:20 Terza ora 10:20-11:15 Quarta ora 11:15-12:05 Quinta ora 12:05-12:55 Mensa e ricreazione 13:05-14:15 DOPOSCUOLA (facoltativo) Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle ore 14:30 alle ore 16:30 2. FORMAZIONE E VALORI La tradizione educativa dell Istituto San Paolo delle Suore Angeliche prospetta un percorso di formazione attiva per l acquisizione e la padronanza: - di saperi essenziali finalizzati a promuovere la costruzione della identità personale e della personalità culturale e sociale - di capacità di comprensione della realtà in termini di conoscenze, abilità e competenze. Peraltro, queste opzioni formative curricolari, centrate sulla persona, concordano con la riflessione pedagogica accreditata sulla scolarità di base. Infatti, sul piano della motivazione e della operatività didattica le opzioni assumono concretamente il significato di aiuto all alunno perché possa: - costruirsi iniziali competenze procedurali - di area e trasversali - che lo rendano capace di procurarsi nuove conoscenze più che di riceverle per trasmissione - comprendere i valori come atteggiamenti fondanti in ordine alle scelte di vita.

18 3. FINALITÀ La scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità ed ha il fine di fare acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base (Decreto Legislativo). In questa proposta culturale si individuano distinte finalità da perseguire gradualmente nell arco della scuola primaria: la capacità di interrogarsi e di interrogare la realtà circostante la maturazione dell identità la conquista dell'autonomia il rispetto di sé, dell altro, dell ambiente come doni la capacità di relazione interpersonale la valorizzazione del potenziale individuale l evoluzione delle competenze lo sviluppo di capacità creativa e critica. 4. QUALI SAPERI Il riconoscimento pedagogico delle valenze formative dei saperi disciplinari permette di individuare traguardi ritenuti non rinunciabili, consoni ai bisogni individuali e sociali rilevati. In tal modo si può costruire un apparato servente * che risponde a quattro essenziali interrogativi sull educazione e sull istruzione scolastica: sapere per ² sapere perché ³ sapere come ¹ sapere che * Vedi Programmazioni curricolari di classe.

19 le materie, come parti di saperi codificati, linguaggi, concetti, ecc. ¹ le procedure, i modi di operare degli specifici saperi ² le domande, i problemi posti dalle curiosità dei singoli soggetti o da bisogni sociali che danno avvio allo studio motivato ³ le visioni del mondo, i caratteri culturali della società, luoghi dei significati, delle chiavi di senso. La traduzione operativa dei punti indicati in obiettivi, attività, valutazioni costituisce la programmazione didattica per le singole classi, ovvero il cosiddetto curricolo esplicito, dichiarato dall Istituto. Le insegnanti ne hanno curato le parti commisurandole alla situazione iniziale e dinamica dei discenti, ovvero ai cosiddetti curricoli impliciti dei quali sono portatori. 5. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO (O.G.P.F.) Realizzano la promozione dell educazione integrale della personalità dei fanciulli. valorizzare l esperienza del fanciullo sviluppare le dimensioni cognitive, affettive, sociali, corporee, etiche, religiose educazione alla cittadinanza dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie formali dalle idee alla vita: il confronto interpersonale la diversità delle persone e delle culture come ricchezza praticare l impegno personale e la solidarietà sociale

20 6. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (Desunti da Indicazioni per il curricolo Ministero Pubblica Istruzione) Hanno un duplice significato: definiscono l insieme delle discipline di studio e dell educazione alla Convivenza Civile; indicano l insieme delle conoscenze-abilità distinte per ciascuna disciplina ed educazione e poggiano sul principio della sintesi e dell ologramma ITALIANO L alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari ) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi. Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura). Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa. 6.2 INGLESE L alunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall insegnante, stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera. Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine. Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

21 6.3 STORIA L alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. Usa la linea del tempo per collocare un fatto o un periodo storico. Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). Sa raccontare i fatti studiati. Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l importanza del patrimonio artistico e culturale. 6.4 GEOGRAFIA L alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, etc.) con particolare attenzione a quelli italiani. E in grado di conoscere e localizzare i principali oggetti geografici fisici (monti, fiumi, laghi..) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture ) dell Italia. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie). 6.5 MATEMATICA L alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici cha ha imparato siano utili per operare nella realtà. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura. Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario tipo. Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni. Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati). Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando a usare le espressioni è più probabile, è meno probabile e, nei casi più semplici, dando una prima quantificazione.

22 6.6 SCIENZE L alunno fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti. Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti. Con la guida dell insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali, misura. Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato. 6.7 INFORMATICA L alunno esamina oggetti e processi in relazione all impatto con l ambiente. Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della storia dell umanità, osservando oggetti del passato. È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità comunicative. Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri. 6.8 MUSICA A) Discriminare, elaborare ed esplorare il suono in base ai suoi parametri e la musica in base alle sue funzioni - Riconosce tipologie diverse di prodotti e generi musicali - Esprime valutazioni legate all'analisi del brano ascoltato e/o eseguito. -Riconosce il metro, la tonalità e il modo di un brano ascoltato -Conosce la funzione della musica nella storia e nella società a partire della Preistoria fino ai Romani B) Gestire diverse possibilità espressive della voce utilizzando la notazione tradizionale e l apprendimento per imitazione - Canta brani in monodia e polifonia con l'accompagnamento musicale - Fruisce delle composizioni musicali quali opera lirica, musical, concerto, sapendone cogliere gli aspetti fondamentali. - Esegue brani musicali e vocali, da solo o in gruppo in monodia di complessa difficoltà e in polifonia di media difficoltà. D) Eseguire, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali - Riconoscere, scrivere, leggere e intonare la note da sol 2 a sol 4 in chiave di violino - Esegue al flauto brani appresi attraverso la letto-scrittura dello spartito in notazione tradizionale e in audiopercettiva che utilizzano l'estensione sol 3- re 4 curandone l'interpretazione - Esegue al metallofono cromatico appresi attraverso la letto-scrittura dello spartito in notazione tradizionale e in audiopercettiva brani che utilizzano l estensione sol 2- sol 4 curandone l interpretazione.

23 6.9 ARTE E IMMAGINE L alunno sviluppa la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche attraverso: - il guardare e l osservare immagini e oggetti presenti nell ambiente - l utilizzare strumenti diversi per produrre immagini grafiche, pittoriche,plastiche -conoscere i principali beni artistico-culturali presenti nel nostro territorio SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l ascolto e l osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali. Si muove nell ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. Comprende all interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili del vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva. 7. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER L EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE La scuola si impegna, nell arco del quinquennio, ad organizzare attività educative e didattiche unitarie relative alle seguenti indicazioni: 1) Educazione alla cittadinanza 2) Educazione stradale 3) Educazione ambientale 4) Educazione alla salute 5) Educazione alimentare 6) Educazione all affettività

24 8. UNITÀ DI APPRENDIMENTO (U.d.A.) Le U.d.A. sono lo strumento che consente la trasformazione degli obiettivi di apprendimento (O.S.A.) in obiettivi formativi e quindi reali competenze degli allievi. L insieme delle U.d.A. con le eventuali differenziazioni che si fossero rese opportune per i singoli alunni, dà origine al Piano di studio personalizzato (PSP). L U.d.A. è centrata sull alunno, che ne è punto di partenza nonché punto di arrivo. La loro progettazione dipende essenzialmente dalle caratteristiche della classe che l insegnante ha di fronte a sé, dalle conoscenze pregresse degli alunni, capacità, stili, ritmi di apprendimento e progressi, ed è pertanto dinamica e modificabile. L U.d.A. presuppone un processo circolare: dall ideazione/progettazione alla prassi/ attuazione, alla verifica/valutazione di quanto progettato e messo in atto. 9. PROGETTI 9.1 SPORTELLO D ASCOLTO Lo sportello d ascolto si pone nell ottica della prevenzione educativa. E rivolto a genitori ed insegnanti della Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado e agli alunni di quest ultima. Non avendo obiettivi di diagnosi e cura, l attenzione durante i colloqui è rivolta all analisi dei problemi evolutivi per sostenere i ragazzi nella costruzione della loro identità, nell espressione delle loro potenzialità e nella capacità di orientarsi in una realtà sempre più complessa, prevenendo varie forme di disagio evolutivo e scolastico. La finalità di questo servizio è promuovere il benessere a scuola, promuovere una cultura della prevenzione radicata nella quotidianità e non solo in termini di eccezionalità per far fronte all emergenza. 9.2 PROGETTO ACCOGLIENZA È il primo progetto con cui gli allievi vengono accolti nella Scuola Primaria dell Istituto S. Paolo delle Suore Angeliche. Esso prende l avvio già nell anno che precede il loro ingresso nel nuovo ordine e grado di scuola. Il Progetto Accoglienza prevede alcuni l incontro del Dirigente Scolastico con i genitori e i futuri alunni per la presentazione del POF (Piano dell Offerta Formativa) della scuola, comprensivo sia delle attività obbligatorie per tutti gli allievi delle future prime, sia di quelle opzionali aggiuntive e facoltative su cui si dovranno pronunciare genitori e allievi. In questa sede ai genitori vengono consegnati i moduli per l iscrizione formale e un prospetto con tutte le attività opzionali e facoltative già ripartite nell arco dell anno scolastico per ciascuna classe. Il Progetto Accoglienza presenta un momento particolarmente impegnativo per la scuola e per le famiglie nella scelta del percorso scolastico da far intraprendere a ciascun alunno.

25 9.3 PROGETTO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI L Istituto, tenendo conto dell incremento del numero di alunni stranieri che frequentano la scuola primaria, ha elaborato un progetto di accoglienza degli alunni stranieri, caratterizzato dal rispetto di un protocollo di accoglienza che prevede le seguenti fasi: a) Colloquio iniziale del Dirigente Scolastico con i genitori e gli allievi interessati all inserimento nella Scuola; b) Colloquio tra la famiglia, il futuro allievo e l insegnante o gli insegnanti per la compilazione della scheda autobiografica. Un problema comune, ai ragazzi stranieri e abbastanza diffuso, è rappresentato dall apprendimento della lingua italiana per permettere a ciascuno di relazionarsi con compagni ed insegnanti. Al riguardo, nella scuola è stato formato un gruppo di docenti (task-force) che si fa carico dell allievo al momento del suo arrivo e che appronta poi il Piano di Studio e/o di lavoro personalizzato. c) Graduale inserimento dell allievo/a nella classe individuata che in ogni caso viene preventivamente informata del nuovo arrivo e quindi coinvolta responsabilmente nell aiutare il nuovo compagno/compagna ad inserirsi nel contesto della scuola. 9.4 PROGETTO LETTURA Il progetto si rivolge sia alla scuola primaria che alla scuola secondaria di 1 grado. Esso si propone di promuovere l amore e il piacere per la lettura mediante una fruizione ludica degli spazi, coinvolgendo in maniera attiva le famiglie e favorendo le occasioni di incontro tra i diversi ordini di scuola. La biblioteca diventa così il luogo dove fare esperienze di lettura in modo libero, condividendo con altri il piacere di raccontare e raccontarsi. 10. ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA SCOLASTICA 10.1 INSEGNAMENTI SPECIALISTICI Le insegnanti di classe e gli insegnanti specialisti elaborano le rispettive programmazioni in coerenza con gli obiettivi generali del processo formativo (O.G.P.F.). L orario settimanale degli insegnamenti specialistici è il seguente: CLASSI 1ªA 2ªAeB 3ªA CLASSI 4ªA 5ªAeB - 2 ore di inglese - 2 ore di inglese * - 1 ora di conversazione inglese - 1 ora di conversazione inglese - 2 ore di scienze motorie - 1 ora di spagnolo - 2 ore di musica - 2 ore di scienze motorie - 2 ore di religione - 2 ore di musica - 1 ora di informatica - 2 ore di religione - 1 ora di informatica preparazione agli esami STARTERS e MOVERS al British Council di Milano

26 10.2 CORSO INTEGRATIVO ALLA DIDATTICA CURRICOLARE Corso di didattica teatrale gestito da uno specialista esterno. 11. ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI L Istituto organizza, oltre l orario obbligatorio, i seguenti corsi facoltativi di: Ginnastica artistica Atletica Karate Calcetto Pianoforte Chitarra Nuoto presso la Piscina Nuova Canottieri Olona (Giovedì pomeriggio) 12. INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA Nel corso dell anno scolastico sono previste due riunioni di classe: - Una ad inizio anno, in cui le insegnanti presentano ai genitori la programmazione curricolare annuale, sottolineando, in particolare, le ragioni delle scelte e le coerenze tra proposte didattiche e finalità formative - Una in occasione della consegna delle schede del primo quadrimestre, nella quale le insegnanti informano i genitori circa l andamento dell attività scolastica. I colloqui individuali insegnanti-genitori, concordati previo appuntamento, si terranno: dal 7 novembre 2012 fino al 18 gennaio 2013 dal 4 marzo al 31 maggio 2013 Sono intesi come peculiare opportunità di scambio e confronto diretto di osservazioni e orientamenti relativi alla crescita cognitiva, affettiva, umana dell alunno.

27 SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO 1. TEMPO SCOLASTICO Nell ambito dell autonomia concessa ai singoli Istituti si tiene conto delle richieste educative, sociali e ambientali delle famiglie, delle risorse umane e di ciò che offre il territorio circostante. In base alle regole di detta autonomia verrà utilizzata la flessibilità dell orario settimanale, l adattamento del calendario scolastico e la flessibilità del gruppo classe. L anno scolastico è articolato in due quadrimestri. L orario delle classi è a tempo normale (T.N.): 30 ore settimanali per attività obbligatorie 3 ore aggiuntive e facoltative di insegnamenti opzionali E obbligatoria la frequenza per due sabati all anno: - la giornata di Scuola Aperta: 10 novembre la marcia Andemm al Domm : 13 aprile 2013 Nel corso dei quadrimestri verranno organizzate nelle singole classi e per tutte le discipline, attività atte a completare il monte ore annuale delle diverse materie. Per facilitare la frequenza delle attività pomeridiane extra-curricolari la scuola organizza un servizio mensa il cui costo è a carico delle famiglie e un momento di ricreazione assistito da personale dell istituto (si rimanda alla lettura del relativo regolamento). Nei giorni in cui non sono previste attività di laboratorio è garantito un servizio dopo-scuola, il cui costo sarà pure a carico delle famiglie, con orario dalle alle (si rimanda alla lettura del relativo regolamento). Orario delle lezioni Prima ora 8:15-9:10 Seconda ora 9:10-10:05 Intervallo merenda 10:05-10:20 Terza ora 10:20-11:15 Quarta ora 11:15-12:10 Quinta ora 12:10-12:55 Intervallo pausa 12:55-13:00 Sesta ora 13:00-13:50 Mensa e ricreazione 14:00-14:45 Settima ora 14:50-15:40 Ottava ora 15:40-16:30

28 2. LINEE CULTURALI, EDUCATIVE, METODOLOGICHE, OPERATIVE 2.1 ASSI CULTURALI DI RIFERIMENTO DELL ISTITUTO La nostra scuola intende rispondere alle domande d istruzione e di integrazione dell educazione familiare, inoltre guida l alunno alla scoperta di un originale progetto di vita umana e cristiana da assumere con consapevolezza. E una Scuola cattolica che vuole formare onesti cittadini e buoni cristiani secondo lo spirito di Sant Antonio Maria Zaccaria, mirando ad ottenere in ogni ragazzo una persona: umanamente e culturalmente preparata socialmente aperta e disponibile cristianamente matura, libera e capace di scegliere come vocazione, quel modo di vita che meglio corrisponde ai suoi ideali Le dimensioni privilegiate, che attraversano ogni momento della nostra azione educativa sono: Dimensione educativa e culturale E propria della scuola, tanto nelle discipline dello studio quanto nelle attività complementari. Questa parte del progetto educativo è sviluppata ed approfondita in particolare dal Collegio dei Docenti in relazione alle materie di studio e alle attività didattiche in genere. I punti nodali di questa dimensione sono: la formazione della coscienza, l educazione all amore, l educazione alle responsabilità sociali. La formazione della coscienza. Si tratta di aiutare il ragazzo ad acquisire capacità di giudizio e discernimento etico; di promuovere una seria formazione critica circa i modelli culturali e le norme della convivenza sociale in relazione ai valori fondamentali; di offrire una lettura evangelica della realtà, indispensabile per poter esprimere giudizi sui movimenti culturali del proprio tempo e sui valori che continuamente emergono dalla storia. L educazione all amore. Si tratta, in primo luogo, di creare nel nostro ambiente un clima ricco di scambi comunicativo-affettivi; di offrire un adeguata formazione, anche culturale in funzione dell età, che faccia apprezzare i valori della sessualità, del rispetto di sé e degli altri, della reciprocità e della donazione. Inoltre diventa un impegno della scuola offrire un adeguata comunicazione dello stile di vita cristiana anche in questo settore. L educazione alle responsabilità sociali. E componente essenziale della formazione umana e cristiana. Essa impegna a contrastare la cultura diffusa dell indifferenza, della concorrenza esasperata, del profitto individuale e a formare una mentalità cooperativa e aperta alla solidarietà. I giovani saranno aiutati, nel rispetto della loro età, ad affrontare problemi che richiedono la collaborazione e l assunzione di responsabilità per il bene comune: la pace, l ambiente, i rapporti sociali e politici, nazionali e internazionali, i diritti delle persone indifese. A questo proposito la scuola dà la possibilità di conoscere e riflettere sulle sofferenze e la necessità di un aiuto (povertà, emarginazione, disagio giovanile, handicap, terza età).

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