Le MALATTIE PROFESSIONALI
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- Amerigo Rosi
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1 Le MALATTIE PROFESONALI Responsabilità civili e penali Avv. Giorgio Carozzi
2 Italia Andamento negli anni delle MP Anno Anno Anno % M.p. riconosciute su denunciate in Italia ( ) Differenza % Differenza Anno Anno Dati INAIL Elaborazione di Claudio Calabresi (Snop) %
3 LE MALATTIE PRINCIPALI Malattie professionali osteo-artro-muscolo-tendinee: oltre il 70% Tumori professionali: 5-6% altre patologie respiratorie e pneumoconiosi da silice e silicati: 7% ipoacusie da rumore: 12% patologie della cute: meno del 2% disturbi psichici: nel 2013 solo 37 casi Dati INAIL Elaborazione di Claudio Calabresi (Snop)
4 PROVENIENZA delle PATOLOGIE PROFESONALI Settori maggiormente esposti: 1. Agricoltura (22%), 2. Costruzioni (15%) 3. Servizi (7%). contributi per genere: la componente femminile è passata nell ultimo decennio dal contributo quasi residuale (< 10%) di anni or sono al 27-28% di questi ultimi anni. Dati INAIL Elaborazione di Claudio Calabresi (Snop)
5 La NORMATIVA APPLICABILE D.lgs 81/08 T.U. Sicurezza e Salute sul Lavoro D.Lgs 152/06 T.U. Normativa ambientale D.Lgs 231/01 Responsabilità Amministrativa Imprese, art. 25 septies Codice Penale: a) Art. 590 Lesioni gravi o gravissime: Chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale se i fatti sono commessi con violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena per le lesioni gravi è della reclusione da tre mesi a un anno o della multa da euro 500 a euro e la pena per le lesioni gravissime è della reclusione da uno a tre anni. (perseguibile d ufficio per l'igiene del lavoro o malattia professionale) Art. 589 Omicidio Colposo: Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona se il fatto è commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è. la reclusione da due a sette anni.
6 IL RISARCIMENTO Come per gli infortuni sul lavoro, anche per le malattie professionali, l indennizzo INAIL non è sufficiente per la copertura del danno subito e il dipendente ha diritto all ulteriore risarcimento del danno biologico, cosiddetto danno differenziale, cioè del danno ottenuto dalla differenza tra quanto versato dall INAIL per l infortunio o malattia professionale e la maggior somma risarcibile dal datore di lavoro a titolo di responsabilità civile. (Vedi tabelle dei Tribunali) Cass. sent. n del
7 Cass. n /2013 In tema di omicidio colposo in danno di lavoratori esposti ad amianto, non è sufficiente per ritenere sussistente il nesso di causalità affermare che l'esposizione a polveri di amianto viene indicata da leggi scientifiche universali e probabilistiche come causa dell'asbestosi, del tumore polmonare, del mesoltelioma pleurico e delle placche pleuriche, essendo, invece necessario accertare che la malattia che ha afflitto il singolo lavoratore sia insorta, si sia aggravata o si sia manifestata in un più breve periodo di latenza per effetto dell'esposizione a rischio, così come verificata.
8 Danno differenziale le linee guida della Cassazione - Cassazione Civile, sez. VI, ordinanza 30/08/2016 n Il credito risarcitorio della vittima si riduce per surrogazione solo e nella misura in cui abbia ricevuto dall'assicuratore sociale (INAIL) indennizzi destinati a ristorare danni che dal punto dì vista civilistico possano dirsi effettivamente patiti e pagati. Quindi, la sottrazione potrà operarsi solo se i titoli di poste sono identici. Per le invalidità permanenti superiori al 16%, l Inail paga all assicurato una rendita. L importo di questa rendita è stabilito dalla 'Tabella che costituisce l'allegato 5 al dm
9 MASMA In caso di azione di surrogazione da parte dell'ente assicuratore nei confronti del responsabile, il differenziale, cioè quanto ancora dovuto al danneggiato va calcolato tenendo presente che: quanto pagato a titolo di danno patrimoniale non può decurtare quanto ancora dovuto a titolo di biologico; il danno patrimoniale va risarcito - e dunque è consentita la surroga da parte dell'ente - solo se effettivamente patito; in tal caso il danneggiato dovrà essere risarcito integralmente del biologico e l'ente dovrà essere rimborsato del patrimoniale effettivamente causato, per il quale vi sarà surrogazione e dunque trasferimento del diritto di credito.
10 INDENNIZZO INAIL E DANNO DIFFERENZIALE Cass. 3074/16. le somme versate dall INAIL a titolo di indennizzo non possono considerarsi integralmente satisfattive del diritto al risarcimento del danno biologico: infatti, l'erogazione effettuata dall'inail è strutturata in termini di indennizzo e non di risarcimento del danno, con rilevanti differenze l'indennizzo trova il suo fondamento nella finalità solidaristica prevista dall'art. 38 Cost. e mira a garantire esclusivamente un sostegno sociale all infortunato, mentre il diritto al risarcimento del danno biologico trova titolo nell'art. 32 Cost. e mira ad assicurare un integrale ristoro del danno la prospettiva della norma non è quella di fissare in via generale ed omnicomprensiva gli aspetti risarcitori del danno biologico, ma solo quella di definire i meri aspetti indennitari agli specifici ed unici fini dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali.
11 Cassazione Civile, Sez. 6, 20 aprile 2016, n Malattia professionale contratta a causa delle inadeguatezza delle condizioni di lavoro: domanda di risarcimento - rigettata Rilevava la Corte che era onere del lavoratore di allegare e dimostrare le regole di condotta che assumeva essere state violate dal datore di lavoro Era mancata la dimostrazione che il danno subito fosse riferibile a colpa della società, per avere la stessa violato obblighi di comportamento imposti da norme di fonte legale o suggerite dalla tecnica e/o dalla esperienza al fine di tutelare l integrità fisica del lavoratore.
12 D.Lgs 231/01- Responsabilità dell ENTE Art. 25-septies - Omicidio colposo con violazione delle norme di tutela della salute e sicurezza sul lavoro Pecuniaria Interdittive in misura non inferiore a 250 quote e non superiore a 500. Violazione commessa ex art 55 c.2 D.lgs 81/08 sanzione pecuniaria non inferiore a 1000 quote (Le quote vanno da 258 a 1546) a) Interdizione dall'esercizio dell'attività: b) Sospensione o revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali per l illecito: c) Divieto di contrattare con la P.A.: d) Esclusione da, ed eventuale revoca di, agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi: e) Divieto di pubblicizzare beni o servizi:
13 D.Lgs 231/01- Responsabilità dell ENTE Art. 25-septies - lesioni gravi o gravissime per violazione norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro Pecuniaria Interdittive in misura non superiore a 250 quote a) Interdizione dall'esercizio dell'attività: b) Sospensione o revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali per l illecito: c) Divieto di contrattare con la pubblica amministrazione: d) Esclusione da, ed eventuale revoca di, agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi: e) Divieto di pubblicizzare beni o servizi:
14 D.Lgs 231/01- Responsabilità dell ENTE Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione 1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al D.Lgs, n. 231/01, deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l adempimento di tutti gli obblighi giuridici Art. 6 b) il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza dei modelli di curare il loro aggiornamento è stato affidato a un organismo dell'ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo; d) non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell'organismo di cui alla lettera b)
15 Grazie per l attenzione
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