Speciale Data Center. Consulting & Support Center 01/2013. La rivista per gli specialisti della continuità operativa

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1 Consulting & Support Center La rivista per gli specialisti della continuità operativa 01/2013 RIVISTA PERIODICA A DIFFUSIONE GRATUITA REALIZZATA DA CHLORIDE SRL EMERSON NETWORK POWER in questo numero News dal mondo delle norme e degli standard Efficienza energetica nei data center: tecnologie e metriche a supporto Consulting&Support Center: scopri le novità! Case History: Green Vodafone Village Speciale Data Center

2 IN questo NumEro: 3 Novità Nuovi servizi CSC 4 Eventi Prossimi appuntamenti 5 Normative News dal mondo delle norme e degli standard 10 Intervista Peter Lambrecht e l approccio tecnologico di Emerson con il data center 11 White Paper Massimizzare l efficienza, la capacità e la disponibilità del data center grazie a un infrastruttura integrata (II Parte) 16 Articolo Efficienza energetica nei data center: tecnologie e metriche a supporto 23 Soluzioni Gli UPS Low Power di Emerson Network Power Rack Knurr DCM: Data Center Module 26 Case history Green Vodafone Village Consulting & Support Center Per maggiori informazioni, scrivere una mail a: Consulting.Italy@Emerson.com Numero verde Consulenza Tecnica: Responsabile progetto: Emma Salerno Pubblicazione edita da: Chloride srl - Emerson Network Power Sede legale e direzione amministrativa: CHLORIDE S.r.l. via Fornace Castel Guelfo (Bo) Reg. Imprese , Bologna Capitale Sociale: euro Socio Unico

3 Consulting&Support Center: scopri le novità! Per andare incontro alle esigenze di dinamicità dei suoi utenti, CSC - Consulting&Support Center - ha pensato ad una nuova gamma di servizi e strumenti volti ad agevolare il lavoro di tecnici e progettisti. Sito Si presenta in una veste rinnovata l area web dedicata ai tecnici e agli studi di ingegneria, dove è possibile trovare documentazione e supporto qualificato su problematiche relative alle infrastrutture critiche. Configuratore UPS Mobile è una Web App gratuita e semplice da usare. Può essere utilizzata sia online che offline ed è scaricabile all indirizzo: Definiti i parametri di base, per ogni configurazione vengono visualizzate immediatamente le informazioni più importanti: una breve descrizione dell UPS, Nuovo Configuratore per Sistemi di Condizionamento Da oggi è disponibile per tutti gli iscritti al sito il Configuratore per Sistemi di Condizionamento che consente in 6 semplici passaggi di individuare il sistema di condizionamento di precisione che meglio risponde alle esigenze infrastrutturali del progetto. Web App Configuratore UPS Mobile Per tutti i professionisti più dinamici e al passo con i tempi, CSC ha pensato a una nuova App per la configurazione di UPS che permette in soli 3 touch di individuare la soluzione più adeguata ad ogni installazione e velocizzare la scelta del sistema fin dalla fase di progettazione. Visita il sito una scheda tecnica dinamica, la documentazione di approfondimento sul prodotto. Con un semplice click sarà inoltre possibile inviare i pdf al proprio indirizzo (per sfogliarlo con calma una volta in ufficio) o ad un amico, oppure inviare una richiesta di informazioni aggiuntive direttamente a Emerson Network Power. e affidati agli specialisti della Business Continuity. 3

4 Eventi e prossimi appuntamenti IT & Facility, le due facce del data center Per maggiori informazioni visita il sito alla sezione Novità & Eventi Efficienza e continuità operativa, risparmio energetico e massima flessibilità. Come realizzare e gestire il Data Center con un approccio integrato. Dopo il grande successo delle prime due tappe del roadshow Emerson dedicato alla progettazione e gestione integrata dei moderni data center, sarà possibile partecipare ai prossimi appuntamenti previsti per marzo a Padova e aprile a Roma. In ciascuna delle tappe sarà possibile assistere ad un intervento a cura di Gartner sui trend del settore IT e ad approfondimenti realizzati dagli esperti di Emerson Network Power. Tra i principali temi del roadshow: le linee guida per progettare o rinnovare i data center, le strategie di miglioramento dell efficienza energetica dell architettura IT e la gestione ottimale e integrata della struttura (DCIM). Si alterneranno inoltre ospiti di rilevo che illustreranno case history di successo. PROSSIMI EVENTI IN PROGRAMMA Information Technology Forum: Milano, 26 febbraio 2013 Emerson Network Power parteciperà a IT Forum, la prima edizione della Mostra - Convegno dedicata ai Sistemi, Soluzioni e Tecnologie Innovative, che si terrà presso il Mercedes Benz Center di Milano. Per maggiori informazioni: Formazione e aggiornamento Continuano nel 2013 gli appuntamenti con i Seminari CEI e gli Incontri Tecnici con AiCARR, che si svolgeranno nelle principali città italiane e affronteranno rispettivamente i temi della sicurezza degli impianti elettrici e della continuità operativa (AC Power e Condizionamento di precisione). Per informazioni sulle modalità di iscrizione, visita il sito 4

5 News dal mondo delle norme e degli standard CEI Fascicolo Anno Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica La presente seconda edizione riporta le modifiche necessarie per rispettare quanto previsto nella delibera 84/2012/R/EEL, pubblicata in data 8 marzo 2012, che fissa alcuni criteri per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale. L Articolo 12 della presente Norma riporta le modifiche al fine di razionalizzare la misura dell energia elettrica degli utenti connessi alle reti delle società di distribuzione dell energia elettrica in BT. Al fine di semplificare la lettura da parte degli utenti interessati, si è preferito pubblicare una seconda edizione della Norma CEI 0-21 invece che una Variante. Inoltre, sempre con lo scopo di rendere agevole l utilizzo del presente documento, tutte le modifiche introdotte nella presente edizione sono state evidenziate con una doppia barra a destra del testo della stessa. La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI 0-21: che rimane applicabile fino al La presente versione della Norma Tecnica incorpora l Errata Corrige n. 1 di Giugno Coloro che fossero in possesso della versione precedente della Norma Tecnica, ma di pari edizione (non comprensiva delle pagine suddette), possono scaricarle gratuitamente collegandosi all apposita Sezione di WebStore attraverso il link del pannello di navigazione presente in questa stessa scheda bibliografica. CEI CLC/TS Fascicolo Anno Macchine elettriche rotanti - Parte 31: Selezione di motori energeticamente efficienti comprese le applicazioni a velocità variabile - Guida all impiego La presente Specifica Tecnica costituisce una guida all impiego efficace sotto il profilo energetico dei motori asincroni trifase a gabbia ad una sola velocità (le cui classi di rendimento sono state introdotte dalla EN ), quando essi vengono utilizzati sia in applicazioni a velocità fissa, che nell ambito di azionamenti a frequenza variabile. Essa è indirizzata non solo a costruttori di motori, OEM, utilizzatori finali, ma anche a controllori, legislatori e a quanti altri risultino interessati. La presente Specifica Tecnica riporta il testo in inglese e italiano della CLC/TS ; rispetto al precedente fascicolo n E di maggio 2011, essa contiene la traduzione completa della TS sopra indicata. CEI EN Fascicolo Anno Apparati per la misura dell energia elettrica (c.a.) - Collaudo di accettazione - Parte 31: Prescrizioni particolari per contatori statici di energia attiva (classi 0,2 S, 0,5 S, 1 e 2 e indici di classe A, B e C) La presente Norma specifica prescrizioni particolari per il collaudo di accettazione di contatori statici di energia attiva a inserzione diretta o ad inserzione mediante trasformatore (classi 0,2 S, 0,5 S, 1 e 2 e indici di classe A, B e C), nuovi di fabbrica e forniti a lotti di dimensione superiore alle 50 unità. Il metodo di accettazione, per lotti di dimensioni minori, dovrebbe essere concordato fra il costruttore ed il cliente. La presente Norma insieme alla CEI EN : sostituisce parzialmente la CEI EN 61358: La Norma soddisfa requisiti essenziali specifici della Direttiva Europea 2004/22/EC. La presente Norma riporta il testo in inglese e italiano della EN ; rispetto al precedente fascicolo n E di febbraio 2011, essa contiene la traduzione completa della EN sopra indicata. CEI EN Fascicolo Anno Apparati per la misura dell energia elettrica - Fidatezza - Parte 32-1: Durabilità - Prova di stabilità delle caratteristiche metrologiche mediante applicazione di temperatura elevata La presente Norma specifica un metodo per provare la stabilità delle caratteristiche metrologiche dei contatori di energia elettrica. La prova consiste nel sottoporre un campione ai valori limite superiori di temperatura, tensione e corrente nell ambito di un intervallo di funzionamento specificato e per un periodo di tempo esteso. La Norma copre il requisito essenziale 5, Durabilità della Direttiva Europea 2004/22/EC sugli strumenti di misura (MID). CEI EN Fascicolo Anno Trasformatori di potenza - Parte 1: Generalità La presente Norma si applica a trasformatori di potenza monofasi e trifasi (anche auto-trasformatori), con l eccezione di talune categorie di piccoli trasformatori e di trasformatori speciali. La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI EN : che rimane applicabile fino al ed include i seguenti nuovi contenuti tecnici: definizione del contenuto armonico, paragrafo relativo al trasporto, simboli relativi alle connessione per trasformatori monofase, requisiti di sicurezza ed ambientali, requisiti per i sistemi di conservazione del liquido, articolo rela- Nel periodo Giugno-Dicembre sono state pubblicate 412 Norme CEI. Di seguito si segnalano alcune norme che possono essere di interesse per gli impiantisti e per gli utilizzatori 5

6 6 tivo alle correnti in c.c., prove di vuoto, pressione e tenuta sui serbatoi, strutture per il monitoraggio delle condizioni e considerazioni ambientali e di sicurezza. Questa Norma viene pubblicata dal CEI in una prima fase nella sola lingua inglese, per consentirne l immediato utilizzo da parte degli utenti interessati, nel rispetto della data di pubblicazione fissata dagli Enti Normatori internazionali. Successivamente il CEI pubblicherà, in un nuovo fascicolo, la stessa Norma in versione italianoinglese; tale nuova versione avrà la stessa validità della presente. La presente Norma recepisce il testo originale inglese della Pubblicazione IEC. Gli acquirenti della presente Norma riceveranno gratuitamente la versione bilingue in formato PDF, o in alternativa potranno acquistare la versione bilingue in formato cartaceo, usufruendo del 70 % di sconto. La presente Norma é annullata e sostituita dalla Nuova edizione, CEI EN : (CEI ), tuttavia rimane applicabile fino al CEI EN /A1 - VARIANTE - Fascicolo Anno Apparecchiatura a bassa tensione Parte 3: Interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità combinate con fusibili La presente Variante riporta un nuovo articolo 2 per termini e definizioni e modifica principalmente i paragrafi relativi alla classificazione, alle caratteristiche, alle prescrizioni di costruzione e prestazione e alle prove. CEI EN /A1 - VARIANTE - Fascicolo Anno Apparecchiature a bassa tensione - Parte 1: Regole generali Le principali novità introdotte dalla presente Variante sono: le modifiche apportate all Allegato D che ora si riferisce alle relazioni tra unità di serraggio e dispositivi di connessione; il nuovo Allegato T normativo che tratta le funzioni dei relè di sovraccarico elettronici; il nuovo Allegato U informativo che fornisce esempi di circuiti di comando. CEI EN Fascicolo Anno Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 3: Quadri di distribuzione destinati ad essere utilizzati da persone comuni (DBO) La presente Norma definisce le prescrizioni particolari per i quadri di distribuzione destinati ad essere utilizzati da persone comuni (DBO). I circuiti di uscita contengono apparecchi di protezione destinati ad essere manovrati da persone comuni; la tensione verso terra assegnata non è superiore a 300 V c.a.; la corrente nominale dei circuiti di uscita non è superiore a 125 A e la corrente nominale del quadro non è superiore a 250 A; l esecuzione è chiusa e fissa; l impiego è per interno o per esterno. La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI EN : (CEI 17-13/3) che rimane applicabile fino al La Norma è allineata alla CEI EN : con la quale è utilizzata congiuntamente. CEI EN Fascicolo E - Anno Apparecchiature a bassa tensione - Profili di dispositivo per apparecchi industriali connessi in rete - Parte 2: Profili base di dispositivo per avviatori e per apparecchi similari La presente Norma specifica i profili base di dispositivi per avviatori e per apparecchi similari trattati nelle Norme dei contattori e avviatori elettromeccanici, dei regolatori e avviatori a semiconduttori in c.a., dei regolatori in c.a. e contattori per carichi diversi da motori, per gli apparecchi integrati di manovra e protezione, per le unità di comando per protezione termica incorporate in macchine elettriche rotanti. Utilizzando le regole della corrispondente Parte 1, la Norma definisce un insieme comune di funzionalità (dati e comportamento) per la connessione in rete degli apparecchi e dispositivi di cui sopra. CEI EN Fascicolo E - Anno Accumulatori e batterie contenenti elettroliti alcalini o altri non acidi - Elementi ricaricabili stagni portatili - Parte 2 - Nichel - Idruri metallici La presente Parte della EN/IEC specifica la marcatura, la designazione, le dimensioni, le prove ed i requisiti per elementi singoli portatili ermetici al nichel-idruri metallici, piccoli prismatici, cilindrici e a bottone, adatti per essere utilizzati in qualsiasi orientamento. La presente include le seguenti modifiche tecniche rilevanti rispetto alla precedente: - Articolo 4: aggiunta di 2 parametri, - Clausola 5: aggiunta di elementi di tipo S e di elementi di tipo T, - Paragrafo 6.1.2: aggiunta di nuovi elementi cilindrici, - Paragrafo 7.8: aggiunta di una prova specifica per elementi di tipo S. La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI EN : di cui costituisce una revisione tecnica e rimane applicabile fino al CEI EN /A13 - Fascicolo Anno Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali La presente Variante alla Norma CEI EN : , comprende le definizioni, le prescrizioni e le prove relative a tutti i tipi di interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati; essa si applica agli interruttori differenziali con funzionamento dipendente o indipendente dalla

7 tensione di rete, per installazioni fisse domestiche e similari, senza sganciatori di sovracorrente incorporati, per tensioni nominali non superiori a 440 V in corrente alternata e per correnti nominali non superiori a 125 A. La presente Variante modifica: -) Paragrafo 8.11 Dispositivo di prova. -) Paragrafo 9.16 Verifica di funzionamento del dispositivo di prova ai limiti della tensione nominale. CEI EN /A14 - Fascicolo Anno Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali Il presente documento rappresenta una Variante della Norma CEI EN : , che si applica agli interruttori differenziali con funzionamento dipendente o indipendente dalla tensione di rete, per installazioni domestiche e similari, con sganciatori di sovracorrente incorporati e adatti al sezionamento, per tensioni nominali non superiori a 440 V in corrente alternata e per correnti nominali non superiori a 125 A e potere di cortocircuito nominale non superiore a A, per installazioni fisse e funzionamento a 50 Hz o 60 Hz. La presente Variante modifica: - il Paragrafo 8.11 Dispositivo di prova. - il Paragrafo 9.16 Verifica di funzionamento del dispositivo di prova ai limiti della tensione nominale. - il Paragrafo G Marcatura dell assieme interruttore automatico e dispositivo differenziale adattabile. - il Paragrafo G.4.4 Compatibilità elettrica. CEI CLC/TR Fascicolo E - RAPPOR- TO TECNICO - Anno Fusibili di bassa tensione - Parte 5: Guida di applicazione dei fusibili di bassa tensione Questo Rapporto Tecnico, che serve da guida di applicazione per i fusibili a bassa tensione, mostra come i fusibili limitatori di corrente siano facilmente applicabili per proteggere le apparecchiature elettriche ed elettroniche complesse. Questo Rapporto Tecnico riguarda i fusibili a bassa tensione fino a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua progettati e costruiti in conformità con la serie di Norme EN/IEC CEI EN Fascicolo E - Anno Fusibili per bassa tensione - Parte 6: Prescrizioni supplementari per cartucce per la protezione dei sistemi di conversione fotovoltaica dell energia solare Questa nuova Norma indica i requisiti aggiuntivi rispetto a quelli riportati nella Norma CEI EN per i fusibili utilizzati per la protezione di stringhe e schiere fotovoltaiche e nei circuiti con tensioni nominali fino a V in c.c. La presente Norma viene utilizzata congiuntamente alla Norma CEI EN : CEI EN Fascicolo Anno Apparecchi di illuminazione - Parte 2-2: Prescrizioni particolari - Apparecchi di illuminazione da incasso La presente Norma specifica i requisiti relativi agli apparecchi di illuminazione da incasso che incorporano sorgenti luminose per funzionamento con tensioni di alimentazioni fino a 1000 V. I principali cambiamenti introdotti in questa nuova edizione consistono nell aggiornamento con l ultima edizione della Parte generale La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI EN : , che rimane applicabile fino al CEI EN /A1 - Fascicolo Anno Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari - Sezione 18: Apparecchi per piscine e usi similari Questa Variante alla Norma CEI EN modifica i paragrafi Classificazione e Cablaggio esterno e interno. CEI EN Fascicolo Anno Trasformatori di misura - Parte 3: Prescrizioni addizionali per trasformatori di tensione induttivi La presente Norma si applica ai nuovi trasformatori di tensione induttivi utilizzati con strumenti di misura elettrici e con dispositivi di protezione elettrici, a frequenze da 15 Hz a 100 Hz. La presente norma sostituisce la Norma CEI EN : che rimane applicabile fino al La presente Norma viene utilizzata congiuntamente alla Norma CEI EN : La presente Norma soddisfa i requisiti generali delle direttive 2006/95/CE e 2004/108/CE. CEI EN Fascicolo E - Anno Trasformatori di misura - Parte 5: Prescrizioni addizionali per trasformatori di tensione capacitivi La presente Norma si applica ai nuovi trasformatori di tensione capacitivi monofase collegati tra linea e terra, per tensioni di sistema Um maggiori o uguali a 72,5 kv, a frequenza di rete comprese tra 15 Hz e 100 Hz. Essi hanno lo scopo di fornire una bassa tensione per misure, funzioni di controllo e di protezione. La presente Norma soddisfa i requisiti generali delle direttive 2006/95/CE e 2004/108/CE. La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI EN : , che rimane applicabile fino al La presente Norma viene utilizzata congiuntamente alla Norma CEI EN : CEI EN Fascicolo E - Anno Reti e sistemi di comunicazione per l automazione nell ambito dei sistemi elettrici - Parte 7-1: Strutture di comunicazione di base - Principi e modelli La presente Norma introduce i metodi di model- News dal mondo delle norme e degli standard 7

8 8 lazione, i principi di comunicazione e i modelli di informazione che sono usati nelle varie parti della serie EN/IEC Il suo scopo è di fornire da un punto di vista concettuale, nell ambito dell automazione dei sistemi elettrici, assistenza a comprendere i concetti della modellazione di base e i metodi di descrizione per: - i modelli d informazione specifici della sottostazione; - le funzionalità delle apparecchiature; - i sistemi di comunicazione per consentire interoperabilità tra le varie funzionalità. Inoltre la Norma fornisce spiegazioni e prescrizioni dettagliate relativamente alla relazione tra le Norme EN/ IEC , EN/IEC , EN/IEC e EN/IEC spiegando infine come i servizi astratti e i modelli della serie EN/ IEC sono tradotti in reali protocolli di comunicazione come definiti nella IEC I concetti e i modelli forniti in questa Norma possono anche essere applicati per descrivere i modelli di informazione e le funzioni per: - impianti di potenza idroelettrici, - scambi informativi tra sottostazioni, - scambi informativi per l automazione distribuita, - scambi informativi tra sottostazioni e centri di controllo, - scambi informativi per contatori elettrici, - supervisione e diagnosi, - scambi informativi con sistemi per la configurazione di apparato. Rispetto alla precedente edizione, nella Norma attuale sono introdotti: - il modello per dati statistici e dati statistici storici, - i concetti di proxy, gateway, gerarchia LD e ingressi LN, - il modello per la sincronizzazione del tempo, - i concetti correlati a funzionalità di prove differenti, - la funzione di logging esteso. La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI EN : , che rimane applicabile fino al CEI EN Fascicolo E - Anno Reti e sistemi di comunicazione per l automazione nell ambito dei sistemi elettrici - Parte 8-1: Corrispondenza dei servizi di comunicazione specifici (SCSM) - Corrispondenza con MMS (ISO e ISO ) e con ISO/IEC La Norma specifica un metodo per scambiare, attraverso reti locali, dati critici e non critici dal punto di vista temporale, facendo corrispondere oggetti e servizi definiti dalla Abstract Communication Service Interface (ACSI) nelle strutture informative definite dalla Manufacturing Message Specification (MMS) e dalla Norma ISO/IEC I principali cambiamenti rispetto alla precedente edizione riguardano: - il supporto di Gigabit Ethernet; - la ridondanza del protocollo di livello link; - l estensione di lunghezza dell oggetto di riferimento; - l estensione della ragione per tipo di inclusione per logging completo; - la corrispondenza dei servizi di tracciamento; - una seconda corrispondenza dell oggetto di riferimento quando esso è usato nei servizi di tracciamento o come collegamento; - l estensione dell enumerazione della causa addizionale; - la simulazione di telegrammi GOOSE (Generic Object Oriented Substation Event); - la cosiddetta lunghezza fissa codificata GOOSE; - la rimozione del Blocco di Controllo SCL. La presente Norma sostituisce la CEI EN : , recepita attraverso Ceinforma e rimane applicabile fino al CEI EN Fascicolo E - Anno Reti e sistemi di comunicazione per l automazione nell ambito dei sistemi elettrici - Parte 9-2: Corrispondenza dei servizi di comunicazione specifici (SCSM) - Valori campionati sulla ISO/IEC La Norma definisce la corrispondenza dei servizi di comunicazione specifici per la trasmissione di valori campionati conformi alla specifica astratta contenuta nella EN/IEC La corrispondenza è quella del modello astratto su una pila di protocolli mista che utilizza l accesso diretto al protocollo di collegamento definito dalla ISO/IEC per la trasmissione dei campioni in combinazione con la EN/IEC I principali cambiamenti rispetto alla precedente edizione riguardano l aggiunta di un livello di collegamento ridondante opzionale, la ridefinizione dei campi riservati all interno del protocollo di collegamento e l evoluzione di alcuni componenti riguardanti il campionamento dei valori. La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI EN : (CEI ) che rimane applicabile fino al CEI Fascicolo Anno VOLUME Norma CEI 64-8 per impianti elettrici utilizzatori Criteri di applicabilità. Prescrizioni di progettazione ed esecuzione. Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008, n.37 Il presente Volume è identico a quello in formato cartaceo, disponibile come Raccolta di Documenti Normativi nella sezione WebStore del Sito Internet del CEI. Esso contiene i sette fascicoli corrispondenti alle 7 Parti che costituiscono l edizione 2012 (settima) della Norma CEI 64-8, Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Il contenuto tecnico della Norma risulta aggiornato, in tutte le sue parti, ai più recenti documenti internazionali ed in particolare a quelli del TC 64 CENELEC.

9 Le modifiche introdotte tengono conto dell evoluzione tecnologica del settore avvenuta in questi anni, proseguendo il percorso di costante approfondimento e di aggiornamento degli argomenti fondamentali per la sicurezza iniziato nel 1994, anno della pubblicazione della prima edizione della Norma CEI Per rendere più agevole la comprensione e l applicazione delle varie disposizioni, sono stati inseriti a fronte del testo normativo commenti esplicativi che fanno riferimento, quando è il caso, all effettiva pratica di progettazione e installazione nel settore dell impiantistica elettrica italiana. Nel volume sono inoltre riportati i testi della legge 1 marzo 1968, n.186 e del Decreto ministeriale 22 gennaio 2008 n.37, aggiornato con Decreto 19 luglio 2010; che sono rilevanti con riferimento al ruolo giuridico delle norme CEI. Infatti l art 2 della Legge e l articolo 6 del Decreto affermano che gli impianti devono essere costruiti a regola d arte, e che è agevole raggiungere questo obiettivo se si seguono le Norme CEI. Il presente Volume, contrassegnato da un particolare numero di fascicolo (fasc ), viene reso disponibile on line, in formato PDF, a partire dal mese di luglio Le sette Parti della CEI 64-8:2012 che compongono la presente edizione del Volume, entrano in vigore il 1 novembre CEI EN Fascicolo Anno Apparecchiature elettromedicali - Parte 2: Prescrizioni particolari per la sicurezza fondamentale e le prestazioni essenziali delle apparecchiature con sorgente ottica non-laser destinate ad uso terapeutico, diagnostico, di monitoraggio e cosmetico/estetico Questa Norma si applica alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali delle apparecchiature che incorporano una o più sorgenti di radiazione ottica nell intervallo di lunghezze d onda da 200 nm a nm, ad eccezione della radiazione laser, e destinata a produrre effetti fotobiologici non visibili sull uomo o sugli animali, per applicazioni terapeutiche, di diagnostica, di sorveglianza, cosmetiche/ estetiche o veterinarie da qui in poi chiamati apparecchiature con sorgente ottica non coerente. Le apparecchiature con sorgente ottica possono consistere di una o più sorgenti di radiazione, con o senza alimentazione elettrica, oppure possono essere incorporate in un sistema complesso che comprende sistemi ottici, elettrici o meccanici, o sorgenti di altre radiazioni. La presente Norma viene utilizzata congiuntamente alla Norma CEI EN : La presente Norma riporta il testo in inglese e italiano della EN ; rispetto al precedente fascicolo n E di aprile 2012, essa contiene la traduzione completa della EN sopra indicata. 9

10 Intervista a Peter Lambrecht: l approccio di Emerson Network Power per l efficientamento del data center Incontriamo Peter Lambrecht, Vice President Key Account Sales IT & Finance EMEA di Emerson Network Power 10 Quali fattori principali occorre considerare per sviluppare una corretta strategia di efficientamento del data center? Continuità operativa, condizionamento, monitoraggio e controllo dei consumi: sono tutti aspetti essenziali quando si parla di data center di ultima generazione e per questo l approccio deve essere di tipo olistico. È necessario intervenire sinergicamente su più fronti introducendo un alimentazione efficiente e modulare, sistemi di raffreddamento che intervengano solo dov è necessario, ottimizzando i costi e salvaguardando l ambiente il più possibile. In funzione del conseguimento della massima efficienza ed efficacia delle infrastrutture IT, è oggi essenziale l adozione di roadmap specifiche e l utilizzo di piattaforme di gestione. Quello che Emerson Network Power propone è un sistema di management che permetta agli addetti IT di migliorare l efficienza anticipando il percorso di crescita del data center e monitorandone i costi di gestione. Quali tecnologie mette in campo Emerson affinché questa strategia si realizzi al meglio? Emerson Network Power mette in campo prodotti e competenze e, dal punto di vista delle soluzioni, l offerta non è limitata ad un solo aspetto dell infrastruttura: non ci rivolgiamo infatti alla sola parte elettrica o di raffreddamento o soltanto alla parte di management e gestione, ma offriamo un pacchetto completo a partire dalle multiprese a gestione remota (PDU) come Liebert MPH e Liebert MPX, gli UPS modulari ad alta efficienza energetica Chloride e Liebert, il software specifico per la gestione dell infrastruttura informatica (DCIM), rack Knürr e i chiller Liebert. E tutto questo è ulteriormente supportato dalla competenza dei tecnici sia nella fase di consulenza progettuale che nel post-sales. Ottimizzare l efficienza del data center ha impatti positivi sull ambiente. Quali sono i dati di Emerson a testimonianza di questo? Come azienda sentiamo di avere, a livello mondiale, una forte responsabilità sociale relativamente a questo tema. Quindi come cercare di contenere l impatto sull ambiente? Affidandosi ad aziende che, come noi, nella fase di sviluppo di nuove soluzioni sono alla ricerca sia di prestazioni ottimali che di tecnologie che assicurino un emissione inferiore di CO2, si garantisce una riduzione dell impatto ambientale con un approccio globale. Il problema è analogo a quello che si manifesta nella progettazione di edifici, dove errori legati a sprechi e dimensionamento non corretto della struttura, se contenuti, portano a risparmi sulla spesa energetica mai sotto il 20-25%. Quali sono gli elementi distintivi dell approccio e della tecnologia proposti da Emerson? La strategia negli ultimi anni è stata quella di presentarsi come referente unico per i CIO che intendono affrontare le sfide legate all implementazione e allo sviluppo degli ambienti IT. Le evoluzioni che si stanno determinando nel mercato confermano la correttezza di questo approccio. Considerando il data center non come la semplice somma dei suoi componenti ma in tutta la sua complessità, Emerson Network Power fornisce ai suoi partner un portfolio di soluzioni e strumenti completo che li supporta nell analisi, sviluppo, implementazione e gestione di tutta l infrastruttura IT: dal building blocker ai rack, dalla distribuzione alla protezione della continuità di alimentazione, dal cooling alla gestione completa del data center o data center infrastructure management. Che suggerimenti dà Emerson alle organizzazioni che intendono procedere in questa direzione? I suggerimenti sono semplici: conoscere, ottimizzare e gestire. Innanzitutto è necessario essere consapevoli della struttura di cui si dispone e prevederne lo sviluppo. In seconda battuta occorre implementare soluzioni che consentano di ottenere la massima protezione ed efficienza dell infrastruttura ad alta-densità: soluzioni di condizionamento scalabili e UPS modulari dotati di un architettura ridondante che prevengano le vulnerabilità dell architettura power. Infine dotare il proprio data center di piattaforme di ultima generazione che permettano di monitorare e gestire in tempo reale ogni singolo dispositivo consentendogli di operare in modo ottimale in tutte le situazioni. Ciò permette di controllare in modo semplice le performance, ottenere livelli più alti di efficienza operativa, identificare immediatamente i problemi e intervenire immediatamente in caso di guasto. Quali dati evidenziano un miglioramento del Roi a fronte di attività di efficientamento del data center? Alte prestazioni, continuità operativa, efficienza energetica e attenzione ai costi: sono tutti fattori imprescindibili oggi. Per questo sono necessari strumenti di analisi e controllo per gestire nel miglior modo energia e calore. Emerson ha sviluppato una roadmap che ha l obiettivo di permettere ai responsabili IT di ridurre i consumi energetici: si tratta di Energy Logic. Il programma si basa sul concetto di effetto cascata, secondo il quale la riduzione di 1 Watt a livello di microprocessore produce un risparmio medio sul consumo energetico totale pari a 2,84 Watt. Implementando gli step di Energy Logic, è possibile ottenere un risparmio potenziale superiore al 50% del carico energetico di un data center. Lo scopo è fornire le informazioni necessarie per prendere decisioni efficaci sull ottimizzazione dei consumi e sulla gestione delle risorse - in termini di continuità elettrica, raffreddamento e spazio - senza compromessi sulla disponibilità o la flessibilità dei sistemi IT.

11 Massimizzare l efficienza, la capacità e la disponibilità del data center grazie ad un infrastruttura integrata Nel precedente numero del CSC Paper abbiamo pubblicato la prima parte di questo White Paper in cui venivano individuate le tipiche sfide infrastrutturali che i gestori di data center devono affrontare attualmente e le best practice ormai consolidate del settore. Sono state inoltre esaminate le nuove soluzioni di infrastruttura integrate che possono aiutare i gestori di data center ad attuare le best practice ed è stato proposto il primo di tre scenari di progetti di data center con un confronto tra i costi di un approccio tradizionale e quelli di una soluzione integrata Emerson Network Power. Ti proponiamo di seguito la Seconda Parte del White Paper. Scenario 2: realizzazione di uno spazio per 75 kw di apparecchiature IT White Paper II Parte Emerson Network Power ha chiesto a una società di progettazione terza di mettere a confronto due opzioni di realizzazione. Convenzionali Integrate Risparmi sui costi % di risparmio Costi della sala: Costruzione, servizi di engineering UPS, distribuzione, condizionamento, rack, dispositivi antincendio, installazione $ $ 0 $ % $ $ $ % CAPEX totale $ $ $ % Consumo energetico annuale: Energia utilizzata da apparecchiature di alimentazione e condizionamento $ $ $ % OPEX a 5 anni $ $ $ % TCO a 5 anni $ $ $ % Tabella 1: Analisi dei costi di una soluzione convenzionale rispetto a una soluzione integrata SmartMod in un implementazione IT da 75 kw. In questo caso, la struttura del data center dovrebbe contenere 75 kw di apparecchiature IT. Dal momento che si tratterebbe di una realizzazione essenzialmente nuova, l organizzazione dovrebbe investire in tutte le apparecchiature infrastrutturali, oltre a costruire una struttura per ospitare il data center. Inoltre, poiché questo scenario rappresenta verosimilmente un espansione fisica, un implementazione di un data center remoto o un altro piccolo ambiente di nuova costruzione, si deve anche integrare la ridondanza N+1 a livello di alimentazione e di condizionamento dell infrastruttura. Tenendo conto di queste considerazioni, la società di progettazione si è trovata di fronte a due alternative: costruire un edificio completamente nuovo in cui ospitare 75 kw di apparecchiature IT o realizzare un infrastruttura integrata modulare: SmartMod di Emerson Network Power. Le soluzioni integrate modulari, come SmartMod di Emerson Network Power, sono studiate per rispondere a queste esigenze utilizzando un contenitore sicuro e autonomo dotato di un infrastruttura preconfigurata di alimentazione, condizionamento e monitoraggio. Le soluzioni di data center modulari sono ideali per siti remoti (specie quando non è disponibile acqua refrigerata). Inoltre offrono una capacità di espansione rapida mediante installazione sulla soletta di un magazzino, o nell ambito di una strategia di espansione completa o modulare del data center. Le soluzioni integrate modulari consentono ai responsabili di data center di gestire in modo efficace un infrastruttura sicura in grado di ottimizzare 11

12 12 l efficienza, la capacità, la disponibilità e l uso dello spazio in numerose applicazioni, compresi casi di superamento della capacità, siti remoti e ripristino di emergenza. Le soluzioni integrate modulari possono inoltre accogliere un ventaglio allargato di capacità e densità, rispetto a soluzioni autonome su scala ridotta. Pertanto sono ideali per supportare implementazioni sia a breve che a lungo termine per le operazioni di data center di grandi dimensioni. Scenario 2 Approccio convenzionale 75 kw, 85 m quadrati 1 fila, 13 rack 3 unità di condizionamento perimetrali (N+1) (2) UPS da 100 kva (N+1) Costruzione di un nuovo edificio Approccio integrato 75 kw, 43 m quadrati 1 fila, 8 rack 4 Liebert CRV (N+1), Controlli Liebert icom 1 UPS Liebert APM da 90 kva (N+1) Enclosure SmartMod Domande cruciali da porsi prima di scegliere questo tipo di soluzione Qual è la capacità che la soluzione dovrà supportare? Anche se le soluzioni integrate modulari si possono adattare a molteplici capacità IT, sono economicamente meno interessanti in caso di implementazioni ridotte (fino a 40 kw). Se si cerca un implementazione rapida o un ripristino di emergenza per un ambiente più piccolo, potrebbe essere ideale affidarsi a soluzioni a fila singola (in grado di accogliere 3-6 rack di apparecchiature, per circa 20 kw di densità IT). Quali sono i progetti per l espansione a lungo termine dell implementazione modulare del data center? Le implementazioni modulari rappresentano un opzione eccellente per accogliere la capacità in eccesso di un data center posto in un vero e proprio edificio fisico, ma potrebbero non essere le più efficienti, dal punto di vista dei costi, se questi eventi hanno cadenza sporadica e irregolare. Se l esigenza di una maggiore capacità è occasionale e confinata a un singolo sito del data center, potrebbe essere preferibile, anche dal punto di vista dei costi, un approccio integrato basato su file di rack. Analisi dei costi Come per SmartRow, l implementazione di una soluzione integrata modulare (vedere la tabella 1) richiederebbe un investimento iniziale in infrastrutture più cospicuo (nel caso di un implementazione SmartMod, i costi aumenterebbero di altri $ rispetto a un approccio convenzionale). Tuttavia, questa disparità è in gran parte dovuta al fatto che le implementazioni modulari richiedono investimenti in un enclosure, che essenzialmente fungerà da sala per le apparecchiature IT e l infrastruttura del data center. Di conseguenza, l implementazione modulare consentirebbe di evitare tutte le spese associate alla costruzione di una sala dedicata. È inoltre importante sottolineare il vantaggio principale di questo approccio: i tempi di realizzazione della soluzione integrata modulare sarebbero molto più rapidi di quelli richiesti per costruire una struttura nuova per il data center. Si tratta di una peculiarità esclusiva dell approccio modulare che incrementa ulteriormente l efficienza dell installazione di una soluzione integrata. In termini di consumo energetico annuale, l approccio integrato modulare si dimostra decisamente più efficiente di quello convenzionale, in quanto utilizza quasi il 30% in meno di energia su base annua, pari a un risparmio di $ in OPEX a cinque anni (vedere la tabella 1). Questo risultato può essere attribuito al fatto che nella progettazione generale della soluzione SmartMod si è tenuto conto delle molteplici best practice prima ricordate in precedenza per ottimizzare l efficienza senza compromettere la disponibilità. Ad esempio, utilizzando il condizionamento di precisione per file di rack con ventole a commutazione elettrica (EC) a velocità variabile, compressori Digital Scroll e capacità di controllo intelligente, SmartMod offre una migliore gestione della portata dell aria rispetto al modello convenzionale. L infrastruttura di condizionamento della soluzione modulare consente a sua volta di conseguire significativi risparmi energetici rispetto al condizionamento di precisione perimetrale tradizionale. Scegliere la giusta soluzione integrata: SmartMod Principali vantaggi della soluzione SmartMod Efficienza: le tecnologie di alimentazione e condizionamento ad elevata efficienza integrate nell architettura modulare possono ridurre significativamente il consumo energetico rispetto ai data center convenzionali. I sistemi pre-ingegnerizzati possono essere installati in soli pochi mesi, con un ulteriore miglioramento dell efficienza operativa.

13 Risparmio: l architettura modulare non grava sull infrastruttura di alimentazione e condizionamento esistente. I costi di installazione vengono fortemente ridotti evitando un espansione costosa del data center esistente o la costruzione di un data center nuovo. Interoperabilità: l infrastruttura pre-ingegnerizzata dell architettura modulare è progettata e adeguata per le più diffuse densità dei data center. Il software di gestione integrato può inoltre interagire senza problemi con i sistemi esistenti. Controllabilità: consente ai gestori di data center di monitorare e gestire in remoto l infrastruttura, le condizioni ambientali, i sistemi di sicurezza e l accesso all enclosure. Complessivamente, se si considerano i risparmi sui costi della sala e di consumo energetico, l approccio integrato determinerebbe una riduzione dell 11% su un costo totale di proprietà di 1 milione di dollari in un periodo di cinque anni rispetto a un approccio convenzionale, per un risparmio totale su 5 anni superiore a $ Scenario 3: installazione di 160 kw di apparecchiature IT in una sala preesistente Nell ultimo scenario, alla società incaricata del progetto è stato chiesto di mettere a confronto due alternative per l installazione di 160 kw di apparecchiature IT in un data center esistente. Diversamente dai due scenari precedenti, questo data center non richiederà ulteriori espansioni strutturali. La società si è trovata di fronte a due alternative: un data center con rack a media densità disposti in una tradizionale configurazione a corridoio caldo/ freddo alternati e un ambiente di rack ad alta densità con un infrastruttura integrata basata su file di rack, dotata di apparecchiatura di condizionamento di precisione e chiusura del corridoio: SmartAisle di Emerson Network Power. Scegliere la giusta soluzione integrata: SmartAisle I gestori IT e di data center impegnati nell espansione della capacità delle strutture esistenti spesso hanno bisogno di approcci nuovi all infrastruttura fisica per migliorare l efficienza senza sacrificare gli investimenti correnti o compromettere la flessibilità futura. Tuttavia, le frequenti modifiche a un data center già esistente possono spesso determinare sistemi infrastrutturali incompatibili che pregiudicano le efficienze operative ed energetiche, oltre che la flessibilità di gestire in modo efficiente i rapidi mutamenti. Infrastrutture integrate basate su file di rack - come SmartAisle di Emerson Network Power - riuniscono le varie parti dell infrastruttura IT in un sistema collegato che concorre al miglioramento dei costi, della disponibilità e della gestione. Queste soluzioni integrano le tecnologie esistenti in materia di alimentazione, condizionamento di precisione e controllo del data center in una configurazione intelligente basata su file di rack in linea con le best practice di progettazione per ottimizzare l efficienza operativa. Le infrastrutture integrate basate su SmartAisle sono ideali per le strutture esistenti interessate da una rapida crescita. Anche se i tempi di implementazione possono essere più lenti delle soluzioni integrate preconfigurate, la scalabilità e l interoperabilità con le infrastrutture esistenti rende le infrastrutture integrate basate su file di rack ideali per questi ambienti. Inoltre, dato che le configurazioni possono variare ampiamente a seconda del tipo di apparecchiatura presente, le best practice non sono necessariamente forzate da questo approccio. Per contro, le infrastrutture integrate basate su file di rack si avvalgono di elementi fondanti standard per raggiungere queste best practice di progettazione e, in quanto tali, devono essere implementate e mantenute in previsione della crescita nel tempo. Scenario 3 Approccio convenzionale 160 kw, 138 m quadrati 3 file, 27 rack 4 unità di condizionamento perimetrali UPS 200 kva 3 armadi di distribuzione Approccio integrato 160 kw, 80 m quadrati 2 file, 16 rack 4 Liebert CRV con Controlli Liebert icom Chiusura del corridoio freddo 2 UPS Liebert APM da 90 kva Liebert MB Busway Domande cruciali da porsi prima di scegliere questo tipo di soluzione È possibile sfruttare l infrastruttura esistente? Anche se l interoperabilità delle apparecchiature IT è uno dei vantaggi fondamentali di qualsiasi ar- 13

14 Convenzionali Integrate Risparmi sui costi % di risparmio Costi della sala: Servizi di impiantistica, di installazione e di engineering Apparecchiature dell infrastruttura: UPS, distribuzione, condizionamento, rack, impianti antincendio $ $ $ % $ $ $ % CAPEX totale $ $ $ % Consumo energetico annuale: Energia utilizzata da apparecchiature di alimentazione e condizionamento $ $ $ % OPEX a 5 anni $ $ $ % TCO a 5 anni $ $ $ % Tabella 2: Analisi dei costi di una soluzione convenzionale rispetto a una soluzione integrata SmartAisle in un implementazione IT da 160 kw chitettura integrata, l infrastruttura esistente può essere utilizzata congiuntamente a una soluzione SmartAisle. L alimentazione, il condizionamento e i rack esistenti possono essere integrati e ottimizzati servendosi di una delle nuove soluzioni integrate attualmente disponibili. Qual è la capacità prevista dell installazione del data center? Per massimizzare i risparmi a livello di CAPEX e OPEX, l architettura integrata è preferibile in installazioni con apparecchiature IT fino a 400 kw. Le architetture convenzionali sono per contro le tecnologie più idonee per i grandi data center aziendali. L uso di tecnologie aziendali convenzionali può ridurre i costi di capitale per alimentazione e condizionamento quando il carico del data center supera i kw. I metodi convenzionali possono costituire un alternativa migliore anche se le architetture integrate possono essere facilmente impiegate per pod ad alta densità nell ambito di progetti convenzionali. Con che velocità è possibile espandere la capacità IT? Se il data center si trova a dover affrontare rapidi incrementi nel numero di server, l interoperabilità tra i rack, i PDU per rack e le distribuzioni bus possono migliorare notevolmente la velocità di implementazione e abbattere i costi di installazione. Questi sono fattori da prendere in considerazione quando si valuta il ROI per una soluzione integrata. Analisi dei costi Dal punto di vista dell efficienza dello spazio, l approccio integrato utilizza molto meno spazio di quello convenzionale, quantificabile in oltre 65 m quadrati. Anche se i risparmi in termini di spazio non vengono considerati nel confronto dei costi complessivi, l uso di un architettura aperta ad elevata densità consentirebbe all organizzazione di preservare altri 56 m quadrati di spazio del pavimento sopraelevato per una futura espansione, evitando costosi e laboriosi ammodernamenti. Dal punto di vista dei costi, grazie alla generale facilità di installazione specifica delle soluzioni integrate, l approccio offre ingenti risparmi, pari all 11% ($56.000) rispetto a quello convenzionale. Principali vantaggi della soluzione SmartAisle Efficienza: può incrementare l efficienza energetica grazie all impiego di sistemi di condizionamento ad elevata efficienza per file di rack e a strategie di chiusura dei corridoi; è in grado di razionalizzare la produttività IT con una gestione completa. Risparmio: l architettura può essere usata per il retrofit dell infrastruttura esistente mirato a supportare una maggiore capacità e densità. Interoperabilità: i rack e i moduli di condizionamento e di alimentazione sono progettati per essere interoperabili al fine di semplificare la progettazione del data center e la gestione del cambiamento. Controllabilità: è in grado di razionalizzare la pianificazione IT per ottimizzare l utilizzo dello spazio e della capacità. Può monitorare i livelli operativi dell apparecchiatura, l alimentazione, la temperatura, l umidità e i controlli per ridurre i guasti/le riparazioni. Inoltre, dato che l approccio integrato usa un numero molto inferiore di rack - eliminando un intera fila rispetto all approccio convenzionale - le configurazioni di IT e infrastruttura possono essere completate in tempi notevolmente più rapidi, con

15 un ulteriore aumento dell efficienza di progettazione/attuazione del data center. Sul versante dell infrastruttura, grazie alla necessità di meno rack e alla possibilità di eliminare una PDU di sala in virtù dell integrazione della soluzione busway gestita Liebert MB, l approccio integrato ad un architettura aperta è un alternativa economicamente più interessante rispetto al data center convenzionale, con risparmi di $ rispetto ai costi infrastrutturali di un progetto convenzionale. Dal punto di vista del consumo energetico, l uso di corridoi freddi da parte dell architettura aperta, associato al condizionamento di precisione per file di rack e ad una tecnologia di controllo intelligente, massimizza l efficienza di condizionamento del data center, risparmiando un 27% annuo di energia rispetto al progetto convenzionale. Estrapolati su cinque anni, questi miglioramenti dell efficienza generano risparmi di $ per il solo OPEX. Abbinati ai risparmi a livello di CAPEX, in costi di apparecchiature per sale computer e infrastruttura, determinano ancora una volta un TCO fortemente ridotto per l approccio integrato rispetto a quello di un progetto convenzionale, con un $ di costi in meno. Conclusioni I gestori dei moderni data center devono confrontarsi con sfide nuove di cui, tradizionalmente, l industria IT non si è occupata. Agendo in linea con gli aggressivi driver di attività imposti dalla dirigenza, il dipartimento IT ora ha la responsabilità di ridurre al minimo il costo totale di proprietà dell infrastruttura del data center senza che ciò incida negativamente sulla disponibilità dei sistemi critici. Se rimane la possibilità di sfruttare gli approcci convenzionali alla progettazione dei data center - spesso con notevole dispendio di tempo, spazio e risorse - stanno emergendo nuove architetture di infrastrutture integrate in numerose configurazioni per rispondere alle esigenze aziendali peculiari di ciascuna organizzazione, aumentando al contempo l efficienza, mantenendo la disponibilità e accelerando l implementazione. Come dimostrato dalla precedente analisi dei costi, infrastrutture intelligenti e integrate possono offrire ai gestori dei data center notevoli miglioramenti in termini di efficienza energetica, utilizzo dello spazio e costi finali, rispetto agli approcci tradizionali alla progettazione di data center. Questi risparmi possono essere attribuiti direttamente agli intrinseci vantaggi delle soluzioni preconfigurate per data center, come pure al rigoroso rispetto delle best practice di progetto volte a massimizzare l efficienza senza compromettere la disponibilità dell attività del data center. L intero White Paper è disponible sul sito di consulenza e supporto progettuale

16 Efficienza energetica nei Data Center: tecnologie e metriche a supporto A cura di Diego Chisena e Roberto Felisi Emerson Network Power Il continuo aumento dei costi dell energia comporta inevitabilmente un aumento dei costi operativi in qualsiasi settore. In ambito Data Center, in particolare, dove sono richiesti elevati livelli di disponibilità e affidabilità, il condizionamento ambientale rappresenta un importante voce di costo. E un dato oramai consolidato che per mantenere in esercizio un Data Center, almeno un terzo del totale dell energia consumata è impiegato per far funzionare il solo sistema di condizionamento. Risparmiare energia, garantendo comunque i livelli di continuità e disponibilità attese, è possibile adottando sistemi sempre più efficienti. L efficienza energetica, nell ambito del condizionamento di precisione, è ottenibile attraverso una serie di scelte progettuali e attraverso l adozione di tecnologie in grado di monitorare, controllare e adattarsi al sempre più mutevole funzionamento dei moderni Data Center. Il collegamento in rete (LAN) dei condizionatori per ottimizzare il funzionamento e modulare la capacità frigorifera, l integrazione nel loop di controllo dei vari dispositivi di condizionamento (Unità ambiente e Freecooling Chiller ad esempio), il monitoraggio locale o remoto via Web e la disponibilità di sensori per la misura del consumo energetico dei vari componenti del Data Center permettono un analisi dinamica dell evoluzione dei consumi e la creazione di metriche quali il PUE che permettono di monitorare l evoluzione del Data Center nel tempo. 1. Introduzione Il primo decennio del XXI secolo è stato contraddistinto dalla rapida crescita ed evoluzione dei Data Center. I Data Center manager sono stati costretti a reagire a cambiamenti rapidi e continui, dettati dai requisiti di capacità e disponibilità delle loro aziende, e alla densità delle apparecchiature utilizzate per farvi fronte. Oggi, i Data Center devono entrare in una nuova fase, contrassegnata da un approccio più proattivo alla gestione per raggiungere una maggiore efficienza, una migliore pianificazione e livelli più elevati di servizio. Per ottenere informazioni utilizzabili sul funzionamento dei Data Center occorre la capacità di raccogliere, consolidare e analizzare i dati di tutta la struttura, impiegando dispositivi, sensori e software di gestione avanzati. I Data Center sono stati da sempre concepiti in prospettiva di una crescita futura, ma negli ultimi dieci anni la domanda è cresciuta così rapidamente rendendo fattori critici di successo la disponibilità di spazi opportunamente configurati in termini di potenza elettrica e capacità di condizionamento. Figura 1. Esempio di un Data Center diviso nei suoi componenti principali. 16

17 La difficoltà dei manager di Data Center nel soddisfare la domanda di potenza dei propri server ha creato conflitti ulteriormente esacerbati dalla tendenza emersa nella seconda metà del decennio per il contenimento dei consumi energetici derivanti dall aumento del costo dell energia. In seguito all incremento della densità e della quantità dei server, il consumo energetico dei Data Center è diventato un fattore importante in termini di gestione dei costi dell IT e per alcune aziende in risposta alle preoccupazioni per il riscaldamento globale. I primi tentativi per ridurre il consumo energetico dei Data Center si sono concentrati sull abbattimento dei costi per il condizionamento, che rappresenta più di un terzo del consumo energetico totale. Si è visto però che un approccio olistico, che riconosca l interdipendenza dei vari mattoncini che compongono il Data Center, sia la direzione più efficiente ed efficace da perseguire e in tal senso i benefici sono facilmente identificabili e misurabili. L adozione di tecnologie di virtualizzazione ha creato un ambiente applicativo in evoluzione dinamica sovrapposto a un ambiente fisico essenzialmente statico, aumentando la complessità dei Data Center e introducendo nuove sfide per la gestione dell infrastruttura fisica. Nella maggior parte delle organizzazioni, i responsabili di Data Center mancavano degli strumenti necessari per affrontare con efficacia queste sfide. I nuovi sistemi di gestione della rete, essenziali per consentire al personale di monitorare e gestire le apparecchiature IT, miglioravano enormemente la gestione della parte IT demarcando ulteriormente il gap esistente tra l infrastruttura IT e l infrastruttura fisica rappresentata dal condizionamento e dalla distribuzione di potenza. Inoltre, i sistemi di gestione degli edifici utilizzati dai responsabili degli impianti per monitorare l alimentazione e il condizionamento dei Data Center non erano, e parzialmente non lo sono ancora, in grado di gestire in modo altrettanto efficiente ed integrato l infrastruttura fisica che tende ad essere gestita in modo reattivo piuttosto che proattivo. Ma l evoluzione da un approccio reattivo a uno proattivo per la gestione e il monitoraggio dell infrastruttura richiede, come evidenziato in precedenza, un approccio maggiormente olistico che deve considerare come far interagire le varie tecnologie e soprattutto deve valutare quali tecnologie scegliere per garantire certezze in un ambito tutt altro che deterministico quale è il mondo IT. 2. I passi per un monitoraggio efficiente dell infrastruttura Benché negli ultimi anni siano stati sviluppati strumenti sofisticati per la gestione dei Data Center, molte organizzazioni continuano a non avere la capacità di offrire un monitoraggio completo dei sistemi dell infrastruttura fisica. Il problema è in parte dovuto alla diversità dei sistemi che compongono l infrastruttura stessa e solamente in parte giustificabile dai rapidi cambiamenti che lo stanno interessando. In parte è anche imputabile alla mancanza di una roadmap semplice e chiara che raccolga tutti questi diversi sistemi in una rete comune. 2.1 Misurazione Assiomaticamente: misuriamo ciò che conosciamo e conosciamo solo quel che misuriamo. Se non si misura qualcosa come lo si può controllare? Ecco perché i primi passi in questa logica prevedono che si conosca come l intera infrastruttura del Data Center sta funzionando e quali siano gli elementi che possono influenzare l efficienza ed i costi operativi. L utilizzo di strumenti di misura, in grado di raccogliere dati critici sull alimentazione, sul condizionamento e su altri parametri, aiutano senz altro ad avere una migliore comprensione dell andamento dell infrastruttura. Questo deve essere però rapportato ad indicatori di performance misurabili puntualmente e dinamicamente nel tempo. Electrical Supply 3% Lighting 1% uninterruptible Power Supply 8% miscellaneous 3% Air Conditioning 33% It Equipment 52% Figura 2. Esempio dei consumi di un Data Center. La misurazione puntuale e ripetuta nel tempo permette anche di monitorare il livello di utilizzo di un Data Center. Infatti un Data Center viene tipicamente progettato per un carico massimo che viene normalmente raggiunto dopo qualche anno dallo start up dello stesso. Il sistema di misurazione in questo contesto, se non integrato in un sistema intelligente in grado di intervenire nel loop di regolazione, permette di aumentare il livello di conoscenza e deve consentire di massimizzare l efficienza energetica in presenza di carichi termici variabili con la completa implementazione delle apparecchiature IT nel Data Center Rilevamento delle temperature Un parametro che ha acquisito un notevole peso negli ultimi anni nelle preoccupazioni di un Data Center manager è senz altro la densità. Le nuove tecnologie, quali blade server e processori sempre più potenti e sempre più miniaturizzati, hanno determinato l aumento di calore da dissipare sviluppato dai server a parità di dimensione, misurata in kw/m2 oppure più genericamente in kw/rack. 17

18 18 Apparentemente la crescita della densità sembrerebbe impattare sul solo condizionamento, ma in realtà impatta su molte altre variabili, quali la disponibilità di energia elettrica e l efficienza degli alimentatori dual cord che non sono però oggetto di questa relazione anche se introducono un aumento della complessità del Data Center stesso. Al fine di garantire un adeguato condizionamento all interno di un Data Center progettato solo qualche anno fa, con un carico termico uniforme di 1-2 kw/m2, è sufficiente misurare la temperatura dell aria di ripresa o eventualmente quella dell aria di mandata. Nei moderni Data Center invece, questo approccio non è più adeguato in quanto la distribuzione dei carichi e del relativo sviluppo di calore può variare sensibilmente da rack a rack anche nell ordine del 800%! Pertanto i server installati nei vari rack possono dissipare 2-3kW, altri 6-8kW ed altri ancora 18-20kW. In un contesto così eterogeneo risulta pertanto fondamentale poter gestire le varie esigenze in maniera puntuale: sia la quantità d aria che la relativa temperatura per ciascun rack. Inoltre, i sensori presenti sulle unità di condizionamento devono necessariamente essere in grado di rilevare la temperatura d ingresso del server fornendo così al controllo di bordo un più preciso e più puntuale controllo della temperatura dell aria nel server. Con la migrazione di un maggior numero di sistemi di condizionamento alla configurazione in file e in rack, questi sensori possono essere collegati direttamente a una particolare unità standard di condizionamento presente nel mercato in linea con la fila di rack, in grado di supportare una mini rete di sensori che misurano la temperatura di ingresso del server per rack adiacenti e regolano il condizionamento di conseguenza al fine di massimizzare l efficienza energetica. Tipicamente si installa uno o più sensori in ogni rack. Se i rack sono disposti in una configurazione a corridoio caldo/corridoio freddo (senza contenimento) e se il carico nella fila è uniforme, è accettabile anche un sensore a rack alternati. I sensori dovrebbero essere collocati vicino alla parte superiore del rack, dove le temperature sono in genere più alte e dove maggiore è l effetto di bypass di aria dalla zona calda alla zona fredda della fila di rack. In alternativa, i sensori di temperatura possono essere ridotti se viene adottato l approccio del contenimento del corridoio freddo per cui - oltre a fornire le informazioni sulla temperatura - tali sensori possono essere gestiti, in configurazioni particolari, anche per monitorare indirettamente il volume d aria richiesto dai server Monitoraggio del consumo elettrico Data la crescita delle densità di alimentazione e dei costi energetici, la possibilità di monitorare il consumo energetico è fondamentale per la gestione efficiente del Data Center. Il punto in cui vengo- no misurati i consumi può influenzare il metodo di misurazione dell efficienza. Per avere una visione complessiva del consumo di energia all interno di un Data Center, occorre monitorare l assorbimento dei vari impianti tecnologici, e in particolare, del condizionamento. Dovranno poi essere rilevati i consumi a valle del gruppo di continuità (UPS), in uscita dei quadri elettrici (PDU) e all interno dei rack per determinare i consumi del carico IT. I rilevamenti effettuati forniranno una misurazione di base del consumo di energia del Data Center che potrà essere utilizzata per calcolare quanto efficientemente il Data Center utilizza l energia elettrica che lo alimenta (PUE, acronimo di Power Usage Effectiveness) e identificare i trend del consumo energetico, come rapporto tra la potenza assorbita totale e la potenza assorbita dai dispositivi IT. Più in generale il PUE viene utilizzato come metrica per analizzare l efficienza complessiva del Data Center, con particolare riguardo alla relazione tra potenza assorbita dai Server e quella assorbita dal Data Center nel suo complesso. Poiché soltanto l energia consumata per l elaborazione e trasferimento dati rappresenta valore aggiunto per il Data Center, un rapporto il più possibile vicino a 1 rappresenta la condizione di massima efficienza. Attualmente la maggior parte dei Data Center ha PUE compreso tra 2 e 3, mentre valori ideali di un green Data Center si attestano su 1,2 e 1,5. E importante comprendere che il PUE non può essere sinonimo reale dell efficienza di un Data Center in quanto l output dello stesso non viene misurato (non vi è ad oggi una metrica riconosciuta che definisca l energia impiegata per bit/byte/mbyte elaborato) Rilevamento di perdite di fluidi Altro elemento critico da monitorare nei Data Center sono le eventuali perdite d acqua dalle condutture che possono causare danni alle apparecchiature per migliaia di Euro e un costo certamente superiore se si considera la perdita di dati, di transazioni dei clienti e di produttività dell azienda. I sistemi di rilevamento delle perdite d acqua utilizzano sensori in posizioni strategiche per rilevare le perdite all interno di un Data Center e attivare allarmi per impedire i danni conseguenti. I sensori devono essere posizionati in tutti i punti del Data Center in cui sono presenti fluidi, anche intorno ai tubi dell acqua e del glicole, alle linee di mandata e scarico dell umidificatore agli scarichi della condensa. Un sistema di rilevamento delle perdite d acqua può funzionare autonomamente o essere collegato al sistema di monitoraggio centralizzato per semplificare la gestione degli allarmi. In entrambi i casi, è un elemento importante della rete di sensori che offre ai responsabili dei Data Center visibilità sulle condizioni operative. 2.2 Controllo Gli attuali sistemi di condizionamento sono prov-

19 visti di controlli che incrementano l affidabilità e consentono a più unità di interagire tra loro per migliorare le prestazioni e l efficienza. Le unità possono essere connesse in rete tra loro per scambiarsi informazioni e per consentire un monitoraggio e controllo dell intero sistema anche direttamente via Web attraverso un normale WEB browser. Figura 3. Esempio di pannello di controllo Controllo intelligente del condizionamento di precisione I controlli intelligenti integrati nei condizionatori dell aria a livello di sala o di fila consentono a questi sistemi di mantenere un controllo preciso e altamente efficiente della temperatura e dell umidità. Coordinano il funzionamento di più unità di condizionamento in modo che siano complementari e non in conflitto tra loro, come talvolta accade in assenza di controlli pensati per operare in rete. In un unità, per esempio, potrebbe essere rilevata una scarsa umidità che potrebbe attivare l umidificatore interno del sistema di condizionamento di precisione. Prima di attivarlo, tuttavia, l unità controlla autonomamente i valori dell umidità delle altre unità al fine di ottimizzare l impiego delle risorse ed evitare comportamenti antagonistici tra le unità stesse. Impianti installati sino a qualche anno fa possono ancora funzionare in maniera non coordinata determinando inutili e gravosi dispendi energetici. 2.3 Monitoraggio e gestione centralizzata Gli attuali sistemi di alimentazione e condizionamento sono dotati di sofisticati display che forniscono numerosissimi dati operativi. Un sistema di condizionamento standard, ad esempio, può mostrare l andamento delle temperature in ingresso ai server su più rack. Tuttavia, nel sempre più dinamico mondo del Data Center, in cui ogni secondo è importante, la gestione locale dei sistemi infrastrutturali è generalmente inadeguata a soddisfare i requisiti di elevata efficienza e affidabilità. Per far fronte alle sempre più forti esigenze si è pertanto introdotto l uso di sistemi di monitoraggio centralizzati. Oggi sono disponibili sistemi di monitoraggio centralizzati che operano su tutta la rete IT esistente o su una rete separata dedicata. I siti di dimensioni inferiori ai m2 preferiscono in genere usare la rete ethernet esistente invece di installarne una separata, mentre strutture più grandi preferiscono la creazione di una rete dati dedicata che consenta l integrazione con i sistemi di automazione e di gestione dell edificio e la gestione di più strutture Gestione di avvisi e allarmi La riduzione al minimo dei tempi di fermo dei sistemi a supporto del Data Center è la ragione che tradizionalmente ha motivato l adozione di un sistema di monitoraggio, e continua a rappresentare un enorme vantaggio competitivo per l azienda. La possibilità di ricevere notifica immediata di un guasto, o di un evento che potrebbe provocare un guasto, consente una reazione più rapida ed efficiente alla risoluzione dei malfunzionamenti del sistema. Altrettanto importante è che un sistema di gestione centralizzata degli allarmi offre un unica visione dell operatività del Data Center e può assegnare la priorità agli allarmi, in base alla loro criticità, per assicurare che agli incidenti più gravi sia riservata la priorità maggiore. Ogni allarme deve essere valutato in base all impatto che può avere sull operatività. Ad esempio, potrebbe essere accettabile rimandare la riparazione di un unità di condizionamento di precisione se ve ne sono altre in stand-by pronte ad intervenire, ma non nel caso in cui sia l unica unità presente. Figura 4. Il monitoraggio centralizzato fornisce una visione d insieme del funzionamento dell intero Data Center Monitoraggio dell efficienza energetica I costi dell energia assorbono una significativa percentuale dei costi operativi di un Data Center, ma numerose strutture mancano di funzionalità di monitoraggio dell energia. Figura 5. Il monitoraggio dell efficienza energetica fornisce una visione d insieme del evoluzione dei consumi al variare delle condizioni operative. 19

20 2.3.3 Monitoraggio e gestione remota Il monitoraggio remoto del Data Center e degli impianti a supporto (condizionamento in primis) può sollevare il personale interno dal peso del monitoraggio delle infrastrutture per affidarlo a un organizzazione dotata di risorse dedicate a questo compito. Organizzazioni dotate di una profonda competenza in materia di infrastrutture che, oltre a un migliore utilizzo delle risorse, possono anche reagire più rapidamente ai problemi. 2.4 Il monitoraggio centralizzato offre una visione d insieme dell operatività del Data Center A un livello successivo, i dati prodotti dal sistema di monitoraggio possono essere utilizzati per analizzare gli andamenti operativi delle apparecchiature e sviluppare programmi di manutenzione preventiva più efficienti. Infine, la visibilità dell infrastruttura del Data Center, resa possibile da un sistema centralizzato, può contribuire a evitare i problemi creati dalla variazione delle condizioni operative. Ad esempio, monitorando accuratamente le variazioni delle temperature dell aria in ingresso ai server è possibile comprendere con largo anticipo se sia il caso di rivedere il lay out oppure di aggiungere un unità di condizionamento, prima che il surriscaldamento diventi rischioso per i server da cui dipende l azienda e quindi la continuità del business. I punti evidenziati nella seguente tabella rappresentano le strategie consolidate per migliorare l efficienza e la disponibilità all interno del Data Center e forniscono una base olistica per la gestione dell intera infrastruttura. 1 Descrizione Impatto sulla disponibilità Impatto sull efficienza Rilevamento delle temperature Impedire il surriscaldamento dell apparecchiatura Controllo più preciso della portata dell aria e della temperatura nel rack, ottimizzando la capacità e l efficienza del condizionamento 2 Monitoraggio dell alimentazione Impedire il sovraccarico dei circuiti Identificare ed eliminare capacità inutilizzata; quantificare i miglioramenti dell efficienza 3 Monitoraggio delle condizioni dei rack Impedire condizioni non sicure all interno del rack; reagire rapidamente ai problemi Prevenire l inefficienza dell organizzazione creata dai tempi di inattività di server e applicazioni 4 Rilevamento di perdite di fluidi Impedire interruzioni dovute a perdite d acqua Ridurre gli sprechi energetici causati da perdite delle apparecchiature 5 Controllo del condizionamento Migliore manutenzione del sistema di condizionamento Abbattere i costi del condizionamento migliorando la gestione delle aree di accumulo del calore; ottimizzare il funzionamento di più unità 6 Gestione di avvisi e allarmi Reazione più rapida agli eventi; manutenzione proattiva Automatizzare le operazioni per dare al personale il tempo necessario per occuparsi di altre problematiche 7 Monitoraggio dell efficienza energetica Evitare scelte azzardate che possono mostrare un risparmio energetico a scapito della disponibilità Ottimizzare l efficienza sulla base delle misurazioni delle condizioni operative 8 Remoto Tempi di inattività Dedicarsi a problemi strategici Tabella 1. Strategie per il miglioramento dell efficienza di un Data Center Un esempio di efficienza energetica Affinché i numeri presentati siano paragonabili, è stato assunto che la potenza dei Data Center sia la stessa e che le città di riferimento siano Roma e Milano. Nello sviluppo dell analisi vengono esposte soluzioni sulla base di valori medi reali rilevati dal funzionamento di numerosi Data Center. Le assunzioni fatte sono indicate in Appendice A come pure gli strumenti utilizzati. I risultati delle analisi sono riportati nelle Tabelle 2 e 3 per Milano e Roma rispettivamente. Il case study si riferisce ad un Data Center da 300 kw installato nelle città di Roma e di Milano gestito in modo legacy (controllo della temperatura e dell umidità di ritorno ai condizionatori; set point 24 C 50%), con ridondanza N+1 sui condizionatori.

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