Il concordato preventivo in continuità: la predisposizione del piano di risanamento e la relazione del professionista attestatore
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- Ippolito Marchetti
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1 Il concordato preventivo in continuità: la predisposizione del piano di risanamento e la relazione del professionista attestatore Hotel La Playa - Patti, 4 marzo 2016 Antonio Del Pozzo - Ordinario di Contabilità e bilancio Università di Messina - antoniodelpozzo@hotmail.com
2 20% Il 20% ca. delle PMI in Sicilia è considerato a rischio. In Italia 24 mila PMI con debiti finanziari pari a 71 mld. di euro (fonte Cerved settembre 2014) 2
3 Difficoltà applicative Da settembre 2012 a maggio 2014 sono stati all incirca i ricorsi per accedere alla procedura di concordato preventivo Secondo «l Osservatorio sulla crisi e processi di risanamento» dell Università di Brescia, in media, la metà delle imprese che ha utilizzato il concordato è poi fallita Complessità, tempi e costi della procedura Applicabilità solo da parte di imprese «managerializzate» Mancanza di una normativa a favore della nuova finanza 3
4 Perché frequenti bocciature? Mancata revisione dei dati di bilancio Mancato Turnaround Insostenibilità finanziaria del business plan Inadeguata valutazione del valore economico del capitale o dei beni Sottrazione di beni dell attivo fallimentare Incongruenze tecniche SECONDO LA COMMISSIONE RORDORF IL CONCORDATO CON CONTINUITA E LA FORMA PRIVILEGIATA DI GESTIONE DELLA CRISI SENZA FALLIMENTO 4
5 Evoluzione della «cultura della crisi» in atto La crisi è individuabile per tempo mediante alcuni segnali di pre-allerta Quando l impresa è in crisi, non è più soltanto dei suoi azionisti L aggravamento del dissesto danneggia la collettività (clienti, fornitori, finanziatori, stato, ecc.) Gli amministratori rispondono dell aggravamento del danno causato alla collettività 5
6 6
7 Condizioni per il salvataggio Rimozione della crisi Enterprise value > Passivo riconfigurato Reputazione, marchi Ritorno al valore e generazione di flussi di cassa positivi Coinvolgimento attivo degli stakeholders Socio di riferimento «bancabile» 7
8 Differenti ruoli di differenti professionisti Advisor che redige il piano: la sua presenza non è obbligatoria Professionista attestatore Art. 186 bis 2 lett. a - Il piano di cui all art. 161, secondo comma, lettera e), deve contenere anche un analitica indicazione dei costi e dei ricavi attesi dalla prosecuzione dell attività d impresa prevista dal piano di concordato, delle risorse finanziarie necessarie e delle relative modalità di copertura Art. 186 bis 2 lett. b - La relazione del professionista di cui all art. 161, terzo comma, deve attestare che la prosecuzione dell attività d impresa prevista dal piano di concordato è funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori 8
9 I flussi economico-finanziari previsti dall art. 186 bis 2 L.F. Situazione di partenza Stato patrimoniale Conto economico Flusso di cassa Margini Indici KPI Fino all omologazione Costi/ricavi Fabbisogno finanziario Eventuali finanziamenti ex art quinquies Post omologazione ( 3 anni) Costi/ricavi Fabbisogno finanziario Stato patrimoniale Conto economico Flusso di cassa atteso Margini Indici KPI 9
10 A) Il piano di risanamento 10
11 I punti nevralgici del piano di risanamento 1. AGGIORNATA RELAZIONE DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE, ECONOMICA E FINANZIARIA Valore del capitale di funzionamento e il reddito infrannuale Revisione delle voci contabili Margini e KPI 2. INDIVIDUAZIONE DELLE CAUSE DELLA CRISI E TURNAROUND Fattori che hanno determinato la crisi Rimozione dei fattori di crisi Interventi di risanamento e Action Plan DIMOSTRAZIONE SUPERAMENTO DELLA CRISI OMOLOGA ATTUAZIONE 4. MANOVRA FINANZIARIA E FALCIDIA EV Debito sostenibile Falcidia Rating obiettivo atteso 3. SIMULAZIONE DEI FLUSSI ECONOMICO-FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA Assumptions Ricavi e costi operativi EBITDA - EBIT CCNO CAPEX 11
12 1. Aggiornata relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria Né il legislatore né i principi contabili disciplinano la prospettiva di valutazione, i principi generali e i singoli criteri di valutazione È un bilancio straordinario redatto secondo regole ordinarie, tenendo conto delle prospettive del piano E sintetico ma completo (stato patrimoniale, conto economico, note al bilancio, criteri di valutazione e ragioni dei cambiamenti) Esprime il valore del capitale di funzionamento (attività e passività) dell azienda a garanzia dei terzi e il reddito infrannuale Il criterio di valutazione prevalente delle attività è il costo storico. Domina il principio di prudenza 12
13 1. Aggiornata relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria Revisione delle principali poste di bilancio: Immobilizzazioni immateriali e materiali Crediti Debiti Magazzino Riclassificazione del bilancio Determinazione dei margini di situazione finanziaria Individuazione e determinazione degli «indicatori chiave di performance» (KPI) 13
14 Eccessivo indebitamento Turbolenze dei mercati Perdita di competitività Mercati di sbocco inadeguati Eccessivi costi fissi di struttura operativa Investimenti errati Inadeguatezza delle procedure manageriali Rimozione fattori contingenti 14
15 2.Turnaround e Action Plan Nuovi attori chiave e cambiamenti della Leadership Cambiamenti di strategia Nuovi mercati e nuove fonti di ricavo Coinvolgimento degli stakeholders Interventi sulla struttura (organizzazione, pruduzione, rete di vendita) Individuazione del perimetro core/non core Eventuali operazioni straordinarie 15
16 3. SIMULAZIONE DEI FLUSSI ECONOMICO-FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA AREE FUNZIONALI MARKETING PRODUZIONE MARKETING COSTI DI GESTIONE CORRENTE Ricavi operativi Costi materie prime Servizi industriali Provvigioni Pubblicità Esplicitare le assumption: Mercato Quantità vendute Prezzi di vendita Inflazione Costi variabili Costi di struttura LOGISTICA ORGANIZZAZIONE Trasporti Costo del personale Altri costi Altri costi variabili EBITDA L EBITDA (o MOL) è il flusso finanziario che dimostra la capacità dell azienda di generare risorse finanziarie a B/T. E fondamentale nei rapporti con i finanziatori 16
17 3. SIMULAZIONE DEI FLUSSI ECONOMICO-FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA INVESTIMENTI ± Δ Crediti commerciali ± Δ magazzino prodotti finiti ± Δ Delta debiti commerciali ± Δ magazzino materie prime e merci Ai fini della previsione del fabbisogno finanziario, considerato che l azienda è in fase di ripartenza, è particolarmente importante valutare gli investimenti in capitale circolante netto operativo. Assumption sulla rotazione attesa dei crediti, dei debiti e del magazzino e sui tempi di svolgimento dei cicli commerciali, finanziari e monetari. ± Δ CCNO 17
18 3. SIMULAZIONE DEI FLUSSI ECONOMICO-FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA CAPEX impianti macchinari attrezzature spese promozionali potenziamento della rete di vendite Il CAPEX (capital expenditure) esprime l ammontare fisiologico degli investimenti in capitale fisso necessari per il mantenimento dei livelli di competitività. Assumption sugli investimenti necessari in Immobilizzazioni materiali e immateriali (rete di vendita, piano promozionale rivitalizzazione dei marchi ecc.) ± Δ Investimenti 18
19 3. DETERMINAZIONE DEL FLUSSO DI CASSA OPERATIVO (UNLEVERED) EBITDA (Flusso di CCN generato dalla gestione) +/- Variazioni Capitale Circolante Netto Operativo - Variazioni del Fondi rischi ed oneri e TFR - Investimenti operativi in capitale fisso (CAPEX) = Flusso monetario libero generato dalla gestione operativa FCFO FINO AD OMOLOGA 20XX ATTESI
20 4.a Il valore economico o il valore di mercato. Che cosa è nel piano In caso di mancata soddisfazione integrale dei creditori privilegiati, relazione giurata di un professionista sul valore di liquidazione, tenuto conto del valore di mercato Valore del capitale economico operativo (dell attivo) Enterprise Value Per i beni isolati: valori di mercato 20
21 4.b La falcidia il sacrificio per i creditori definizione del rapporto tra il valore del capitale operativo e il valore del debito stima del sacrificio richiesto ai finanziatori ripartizione del sacrificio tenendo conto della composizione e dei diritti delle classi Considerare il valore di mercato dei beni? Considerare i flussi di cassa generati dal complesso funzionante? 21
22 4.b Relazioni tra falcidia e transazione fiscale 182-ter L.F. D.L. 98/2011 Il privilegio che assiste i crediti tributari per imposte dirette viene esteso alle relative sanzioni La percentuale, i tempi di pagamento e le eventuali garanzie offerte per il pagamento dei debiti erariali non possono essere inferiori a quelli offerti ai creditori che hanno un grado di privilegio inferiore 22
23 4.c La manovra finanziaria Nuovi covenants dei finanziamenti Tempi e condizioni di rimborso Eventuali apporti di capitale proprio, tenuto conto delle sopravvenienze attive da concordato Simulare il rating atteso e la sostenibilità del debito 23
24 4.c DETERMINAZIONE DEL FLUSSO DI CASSA LEVERED DETERMINAZIONE DEL FLUSSO DI CASSA LEVERED + FCFO al lordo delle imposte + Afflussi di finanziamenti prededucibili - Rimborsi di finanziamenti prededucibili - Flussi di rimborso del debito pre-esistente + Aumenti di indebitamento - Interessi passivi netti - Imposte sull'utile netto = FCFE (Flusso monetario netto per i soci) + Apporti di capitale proprio = Variazione della liquidità netta FINO AD OMOLOGA 20XX ATTESI
25 B) Il ruolo dell attestatore 25
26 I principali elementi dell engagement letter portata dell attestazione assunzione di responsabilità da parte del management circa la veridicità dei dati contenuti nel Piano poteri di acquisizione di informazioni integrative o supplementari rispetto a quelle contenute nel Piano ipotesi di recesso dall incarico: mancata consegna della documentazione; mancanza di collaborazione da parte dell imprenditore e/o del management; emersione di elementi che facciano venire meno l indipendenza dell Attestatore periodo coperto dal Piano ( a consuntivo e pro-forma) principali tipologie di verifiche che saranno svolte e team di lavoro data orientativa di previsto rilascio del giudizio finale ed eventuali giudizi intermedi se richiesti tempo minimo che deve decorrere tra la consegna del Piano e il rilascio dell attestazione L oggetto dell incarico deve essere l attività di analisi e verifica del Piano finalizzata all attestazione e non già l attestazione stessa. Ciò in quanto non necessariamente l attività dell Attestatore conduce all attestazione del Piano, considerato che essa può concludersi anche con esito negativo. Fonte: «PRINCIPI DI ATTESTAZIONE DEI PIANI DI RISANAMENTO» a cura di AIDEA, IRDCEC, ANDAF, APRI, OCRI. 26
27 La dimostrazione della convenienza e della fattibilità del piano La relazione dell esperto si sostanzia in una sorta di comfort letter la quale attesta la veridicità dei dati e la fattibilità del piano (art. 161 L.F.) True Veridicità dei dati Attendibilità delle ipotesi Fair fattibilità Convenienza 27
28 1. Attendibilità dei dati della situazione patrimoniale 2. Attendibilità delle ipotesi della simulazione dei flussi 3. Verifica di coerenza interna dei dati 4. Verifica di congruenza dei dati 5. Stress test 6. Verifica di convenienza della proposta 28
29 Individuali Mancanza di tempo Poca conoscenza del business oggetto di valutazione Indipendenza rispetto al soggetto che richiede l attestazione Interni all azienda Competenza e track record del professionista che redige il piano Adeguatezza del sistema interno di pianificazione e controllo Ambientali Reale interesse da parte dei creditori e degli stakeholders alla realizzazione del piano Specifici del piano Qualità delle informazioni Qualità dei dati Qualità delle ipotesi (assumptions) alla base del piano Qualora l incarico venisse conferito in epoca anteriore all ultimazione del Piano, l Attestatore potrà valutare il rischio sulla base di dichiarazioni del debitore, nonché in base alla conoscenza della professionalità dell advisor. 29
30 Le esigenze da contemperare Giudizio sulla completezza e adeguatezza formale del piano, assicurando che sia conforme ai requisiti di chiarezza e comparabilità Identificazione dei punti di forza e di debolezza. Opportunità e minacce (analisi SWOT) 30
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