REGIONE EMILIA ROMAGNA COMUNE DI LIGONCHIO (RE)

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1 REGIONE EMILIA ROMAGNA COMUNE DI LIGONCHIO (RE) RICHIESTA DI CONCESSIONE DI DERIVAZIONE IDROELETTRICA DAL TORRENTE ROSSENDOLA IN COMUNE DI LIGONCHIO (RE) procedimento unico ai sensi dell'art. 12 del Dlgs 387/03 PROGETTO DEFINITIVO COMMITTENTE P.E.I. s.r.l. - PRODUZIONE ENERGIA IDROELETTRICA Via della Rotonda n Roma DATA novembre 2014 ELABORATO RELAZIONE PRELIMINARE SULLE STRUTTURE TAVOLA TAV. R12 PROGETTISTA COLLABORATORI ing. GIOVANNI MASO via Cavour, SACILE (PN) tel / fax ing. ROBERTO CABAI

2 RELAZIONE PRELIMINARE SULLE STRUTTURE PREMESSA Il presente progetto non prevede la realizzazione di importanti strutture in cemento armato. Si è infatti generalmente optato per l'impiego di elementi prefabbricati anche per la realizzazione della vasca di calma e di carico. L'unico elemento che potrebbe essere necessario posare in opera è la canaletta derivatrice posta sotto la griglia di captazione dell'acqua, si effettua quindi nel seguito la verifica di galleggiamento del manufatto, esponendo inoltre i lineamenti delle modalità di calcolo delle eventuali strutture in CA, da effettuarsi in fase di progettazione esecutiva.

3 VERIFICA AL GALLEGGIAMENTO La verifica al galleggiamento del canale di adduzione viene sviluppata con riferimento alla sezione più sfavorevole che è ben rappresentata dalla sezione B-B di tavola P9. La condizione di verifica più gravosa si ha considerando il manufatto vuoto all interno e completamente immerso in acqua fino all'altezza dei fori di drenaggio, che saranno posti alla quota di sfioro del manufatto stesso e quindi a 90 cm di profondità del piano campagna. Non si tiene conto invece, agendo a favore della sicurezza, del fatto che sulla briglia esistente sono presenti numerosi altri fori di drenaggio e che quindi la sottopressione dell'acqua non coincide con quella idrostatica. L'azione di sollevamento dell'acqua è data dalla spinta di Archimede pari a: = dove: = 1,30 =1,00 =0,90 =1000 / base manufatto; lunghezza manufatto; altezza falda rispetto al fondo del manufatto; peso di volume dell'acqua Da cui risulta: = 1170 L'azione instabilizzante di progetto, tenendo conto che la spinta di Archimede è un' azione sfavorevole e variabile, è dunque:

4 , = 1,5 = 1755 Alla spinta di Archimede si oppone il peso proprio della canaletta, calcolato assumendo il peso specifico del calcestruzzo = 2500 kg/mc, sommato al peso della griglia soprastante (pesi per metro lineare): = + = =2300 L'azione stabilizzante, permanente e favorevole, è dunque:! ", = 0,9 =2070 Essendo! ", >, la verifica risulta soddisfatta. CALCOLI STRUTTURE IN C.A. Il calcolo delle strutture in C.A. verrà sviluppato nel progetto esecutivo relativamente alle strutture più significative ed in particolare a: eventuali manufatti in C.A. opera di presa; eventuali altre opere in C.A. (pozzetti). La classificazione sismica è formulata sulla base degli studi del Servizio Sismico Nazionale (SSN), del Gruppo Nazionale per la Difesa dei Terremoti (GNDT) e dell Istituto Nazionale di Geofisica (ING). La classificazione è stata approvata con l Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 20/03/2003 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per la costruzione in zona sismica. Il territorio nazionale è stato suddiviso in 4 classi con livelli decrescenti di pericolosità sismica in relazione a 4 differenti valori di accelerazione orizzontale (ag/g) d ancoraggio dello

5 spettro di risposta elastico e a 4 differenti valori di accelerazione di picco orizzontale del suolo (ag/g), con probabilità di superamento del 10% in 50 anni. Le analisi per le strutture in c.a. verranno svolte considerando un azione sismica statica equivalente presa in opportuna combinazione con i carichi verticali ed agente nelle due principali direzioni ortogonali rispetto agli assi dei manufatti; il metodo di verifica adottato sarà quello degli stati limite ultimi. Le opere in C.A. con funzione di tenuta idraulica saranno verificate nei confronti della fessurazione. NORMATIVA DI RIFERIMENTO I calcoli verranno condotti nel rispetto delle normative vigenti di seguito elencate. [1] D.M. Infrastrutture 14 gennaio 2008 "Nuove norme tecniche per le costruzioni". [2] Circolare D.M. Infrastrutture 2 febbraio 2009 "Istruzioni per l'applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni". [3] D.M. LL.PP. 11 Marzo 1988 Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. [4] Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 20 marzo 2003 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica e successive modificazioni e integrazioni. [5] Delibera Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna 112 del [6] Legge Regionale Emilia-Romagna n 19/2008.

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