PRIMO ANNO DI FORMAZIONE

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1 PROGRAMMA CORSI INTERAZIENDALI ADDETTO ALLE CURE SOCIOSANITARIE Ordinanza ACSS, 20 dicembre 2010 (stato al ) PRIMO ANNO DI FORMAZIONE FORMAS Associazione per la formazione nelle strutture sanitarie e negli istituti sociali del Cantone Ticino

2 PREMESSA Durante l insegnamento e nelle cure prestate è fondamentale considerare sempre le varie fasce d età, le diverse situazioni sia patologiche, sia di disabilità fisiche, mentali o psichiche e inoltre i fattori socioculturali, ambientali e spirituali. È pure necessario evidenziare l importanza della relazione cliente-équipeparenti, nonché l osservazione e la trasmissione dei dati oggettivi rilevati durante le cure. Sottolineando sempre l importanza del coinvolgimento dei clienti nelle cure stesse, nel rispetto della loro autonomia. Tutte le situazioni fanno riferimento al Piano di formazione per addetto alle cure sociosanitarie del 20 dicembre 2010 (stato al ). 2/21

3 Il programma dei corsi è elaborato a partire dall Ordinanza sulla formazione professionale di base di Operatrice socioassistenziale/operatore socioassistenziale emanata dall Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia UFFT (Ordinanza 16 giugno 2005, Revisione 2 dicembre 2010). I corsi sono istituiti dall organizzazione mantello svizzera del mondo del lavoro in ambito sociale Savoir Social. In un programma quadro sono fissati contenuto, organizzazione e attuazione degli stessi. Nel regolamento concernente i corsi di Savoir Social si cita, all Art. 1: a) L obbiettivo dei corsi è di trasmettere alle persone in formazione (PIF) le competenze di base necessarie per l esercizio della professione. Nel quadro della loro attività in seno all azienda di tirocinio, le PIF sono tenute ad applicare, consolidare e approfondire le conoscenze, le competenze e gli atteggiamenti fondamentali acquisiti durante i corsi. (16 giugno 2005). 3/21

4 BASE CONCETTUALE I corsi (CI) sono organizzati dalla FORMAS in collaborazione con la CPS Mendrisio. Il programma dei CI è coerentemente subordinato a quello della formazione teorica. Lo scopo dei CI è di unire coerentemente ciò che viene trattato a livello scolastico e ciò che viene effettuato nella pratica professionale. I CI servono da laboratorio affinché la PIF possa avere l occasione di mettere in pratica delle competenze legate a situazioni particolari, che potrebbe non incontrare nella propria pratica professionale. Scuola Tirocinio CI 4/21

5 All interno di questa parte di formazione i formatori, attraverso la creazione di situazioni di cura vicine alla loro realtà professionale, dovrebbero permettere alle PIF di attivarsi nella costruzione della propria identità professionale e di un loro divenire professionisti competenti. Non limitarsi a comunicare informazioni che questi ultimi riceverebbero passivamente. Per riprendere ciò che dice Develay "apprendere è riuscire a trovare del senso in una situazione, padroneggiando un abilità, collegandola ad altre e riuscendo a trasferirla". La PIF messa in situazione di vivere delle esperienze in un laboratorio simile al suo luogo di lavoro, avrà la possibilità di analizzarle al fine di acquisire sicurezza, integrarle e costruire così il proprio sapere globale professionale. Kolb, sostiene che l esperienza è fonte ed esito finale di ogni percorso d apprendimento. Colui che apprende, deve essere in grado di utilizzare le differenti abilità che caratterizzano le quattro fasi: l esperienza concreta l osservazione riflessiva la concettualizzazione astratta la sperimentazione attiva 5/21

6 Presentiamo graficamente il Modello Esperienzale 1 di Kolb: Non bisogna comunque dimenticare che l ambiente di lavoro offre molte opportunità di apprendimento ma per riuscire ad integrarle si deve procedere ad una riflessione e ad un vero e proprio processo. Ed è proprio la riflessione sull esperienza, che vorremmo incentivare e promuovere concretamente nelle PIF a partire dalle loro esperienze vissute;consapevoli del fatto che queste costituiscono la base di formazione per nuove idee astratte che potranno poi applicare e testare in altre ulteriori esperienze. 1 E. Guastalli-La Camera, R. Pedrali-Plebani, J. Scherf; Appunti di viaggio; Parte specifica insegnamento; Scuola Superiore per le formazioni sanitarie, 2002/2003 6/21

7 L esperienza non può diventare apprendimento se non è oggetto di riflessione. Quanto esposto rappresenta la sfida che i CI propongono a tutti i partners. 7/21

8 PROGRAMMA CORSI INTERAZIENDALI 1 o ANNO 1.1 Aiutare e sostenere i clienti per le cure igieniche e sanitarie Assiste i clienti quando si vestono e svestono Atelier relativi alla tecnica del vestirsi e svestirsi in relazione alla situazione, considerando clienti con handicap fisici, psichici e/o mentali Marzo Aprile 4 Dal primo al Primo e Uso dei mezzi ausiliari per vestirsi e svestirsi Adattare l abbigliamento in relazione alla situazione dell ospite 8/21

9 1.2 Aiutare e sostenere i clienti per le cure igieniche e sanitarie Assiste i clienti nella funzione di eliminare Principi di assistenza al cliente nell accompagnarlo alla toilette Principi, mezzi ausiliari e prodotti per l incontinenza Osservazione qualitativa di urine, feci e secrezioni Marzo Aprile 4 Dal primo al quarto Terzo e quarto Immagine di sé legata alla situazione, concetto d intimità e dignità Misure assistenziali per cliente con disturbi digestivi e vomito 9/21

10 1.3 Aiutare e sostenere i clienti per le cure igieniche e sanitarie Assiste i clienti nella cura del corpo Dal punto di vista del personale curante, quali comportamenti sono da adattare alle risorse e ai limiti del cliente Le tecniche dell igiene completa o parziale a letto, lavandino, doccia, bagno Aprile Maggio Giugno 16 Dal primo al quarto, terzo e quarto e Cura capelli, barba, naso, occhi, orecchie Manicure e pedicure Igiene cavo orale, con e senza protesi Tecnica igiene intima maschile e femminile Preparazione e riordino materiale Relazione con cliente nel rispetto della dignità e dell intimità Osservazione della cute e delle mucose Rifacimento letto vuoto e occupato 10/21

11 1.5 Aiutare e sostenere i clienti per le cure igieniche e sanitarie Presta assistenza per mobilizzare, posizionare e trasferire i clienti Principi di ergonomia per l operatore Principi di Kinaesthetics, relativi ai posizionamenti / mobilizzazione dei clienti Mezzi ausiliari per la mobilizzazione Primo Dicembre Gennaio 8 Dal primo al quarto Primo, terzo e quarto 16 Febbraio Marzo 11/21

12 2.1 Accompagnare e sostenere i clienti nelle attività della vita quotidiana Assiste i clienti a svolgere le attività previste nell organizzazione della giornata In relazione alla situazione, considerando risorse, limiti ed abitudini dei clienti, aiuto per la organizzazione delle attività di vita quotidiana Primo Novembre Dicembre 13 Dal primo al quarto Primo e terzo Relazione professionale Giochi di ruolo Principi di attivazione Principi di animazione Assistenza cliente audioleso (3 ore) Assistenza cliente ipovedente (4 ore) Gennaio Febbraio ATIDU 7 Utilizzo dei mezzi ausiliari della comunicazione di supporto Febbraio Maggio 12/21

13 2.4 Accompagnare e sostenere i clienti nelle attività della vita quotidiana Assiste i clienti quando mangiano e bevono Cura e assistenza dei clienti nel bisogno di mangiare e bere Riconoscere i disturbi della deglutizione Mezzi ausiliari per l alimentazione Primo Dicembre Gennaio 4 Dal primo al terzo Primo e Compilare bilancio delle bevande Direttive somministrazione medicamenti. Sicurezza ed igiene nella manipolazione dei farmaci (Atelier) Condivisione del pasto 13/21

14 2.5 Accompagnare e sostenere i clienti nelle attività della vita quotidiana Prepara con e per i clienti la prima colazione e gli spuntini Preparazione di piccoli pasti (colazioni, spuntini e merende) Coinvolgimento degli ospiti in relazione alle loro capacità per le seguenti attività: Maggio 8 Dal primo al Primo Condivisione e convivialità nel momento del pasto Preparazione, riordino e pulizia della sala da pranzo Allestimento del vassoio 14/21

15 2.6 Accompagnare e sostenere i clienti nelle attività della vita quotidiana Pone attenzione alla relazione con il cliente che è il punto di riferimento del suo agire Giochi di ruolo e atelier: Principi di base della comunicazione Ascolto attivo Febbraio 4 Dal primo al quarto Primo,, terzo e quarto Comunicazione verbale e non verbale Relazione d aiuto Marzo Maggio Conoscenze di base dei disturbi sensoriali Conoscenze di base dei disturbi percettivi 15/21

16 3.1 Sostenere i clienti nello svolgimento dei lavori domestici Prepara e riordina la sala da pranzo Organizzazione delle dispense Coinvolgere i clienti, in base alle loro capacità, per quanto concerne: Preparare e apparecchiare la sala da pranzo per le diverse occasioni Primo Novembre Dicembre 8 Primo Primo Piani di pulizia della cucina e della sala da pranzo Sistema di ordinazione dei menù Sistema di smaltimento dei rifiuti 16/21

17 3.2 Sostenere i clienti nello svolgimento dei lavori domestici Assiste i clienti nella cura del loro ambiente di vita, delle piante e degli animali Elettrodomestici e prodotti per la pulizia e loro utilizzo (con intervento ditta di prodotti di pulizia) Cura delle piante d appartamento e fiori Primo e Dicembre Gennaio 8 Dal primo al Primo e Prevenzione degli infortuni domestici Febbraio Visita struttura 17/21

18 3.4 Sostenere i clienti nello svolgimento dei lavori domestici Assiste i clienti nella cura della biancheria Visita Lavanderia centralizzata Gennaio 4 Dal primo al Primo e Febbraio 18/21

19 4.2 Rispettare e applicare le norme di igiene e sicurezza Applica le norme di igiene. Disinfetta strumenti e superfici Concetto di igiene e prevenzione delle infezioni Lavaggio e disinfezione delle mani Pulizia e disinfezione superfici e materiali di cura Primo Dicembre Gennaio 4 Dal primo al quarto Primo, e quarto Preparazione del materiale per la sterilizzazione Comportamento in caso di liquidi biologici negli ambienti e al letto dell utente 4 Dal al quarto 19/21

20 5.3 Partecipare alle attività di amministrazione, logistica e organizzazione del lavoro Pulisce apparecchi e mobilio e si assicura che siano sempre pronti per il loro utilizzo Utilizzo e modo di funzionamento di diversi apparecchi e mezzi ausiliari (deambulatori, stampelle, sedie a rotelle, ecc.) Gennaio Febbraio 4 Primo e Primo Pulizia e disinfezione di mobili, superfici e apparecchi Atelier 20/21

21 6.1 Sviluppare e rispettare il proprio ruolo professionale e collaborare con il gruppo curante Riconosce le proprie risorse e i propri limiti: se necessario sollecita l aiuto di personale specializzato Apprendimento in una situazione nuova: risorse, limiti e responsabilità Lavorare in un gruppo Ruolo della PIF, Identità e ruolo Primo Novembre Dicembre 12 Dal primo al quarto Primo, e quarto. Analisi di una situazione, priorità e organizzazione del lavoro Metodo CoRe Libro di lavoro Mansionario ACSS Sito internet 21/21

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