PIANO AZIENDALE INTEGRATO DI SICUREZZA ALIMENTARE (PAISA) 2016

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1 DIPARETIMENTO DI PREVENZIONE ASL NOVARA STRUTTURE DI SICUREZZA ALIMENTARE PIANO AZIENDALE INTEGRATO DI SICUREZZA ALIMENTARE (PAISA) 2016 La sicurezza degli alimenti è il risultato di diversi fattori, occorrono e sono indispensabili: requisiti d'igiene minimi garantiti per legge, stesura di programmi e procedure per la sicurezza degli alimenti basati sui principi dell analisi del rischio e loro valutazione, efficacia dei controlli ufficiali per verificare l'osservanza delle norme sanitarie vigenti. I principi basilari introdotti nel 2006 dalle norme comunitarie del cdd pacchetto igiene, che garantiscono la sicurezza alimentare per il consumatore, possono essere così riassunti: la responsabilità principale della sicurezza dei prodotti alimentari è in capo all operatore del settore alimentare (OSA); l OSA deve garantire la sicurezza dei propri prodotti che vengono immessi sul mercato predisponendo ed attuando procedure operative predefinite, verificandone l efficacia mediante controlli e monitoraggi sulle stesse (autocontrollo, haccp); l OSA deve assicurare un sistema per la tracciabilità e la rintracciabilità dei propri prodotti alimentari ed ha l obbligo di provvedere al blocco ed al ritiro dal mercato dei prodotti qualora si ipotizzino o si evidenzino pericoli per la salute dei consumatori derivabili dal loro consumo; al Ministero della Salute, agli Assessorati Regionali alla Salute ed alle ASL spettano la pianificazione, la programmazione e l esecuzione dei controlli ufficiali sugli OSA. La Regione Piemonte, a seguito delle norme comunitarie, ha elaborato il Piano Integrato dei Controlli di Sicurezza Alimentare (PRISA) anche per il 2016; l ASL Novara in attuazione alle disposizioni regionali ha redatto il proprio Piano Aziendale di Sicurezza Alimentare (PAISA) in cui sono contenuti i criteri ed i dettagli della programmazione dei controlli ufficiali sul territorio di competenza. Il Direttore Generale dell ASL, per garantire l attuazione del PAISA attraverso l efficace integrazione dei Servizi che si occupano di sicurezza alimentare, ha provveduto a costituire, nell ambito del Dipartimento di Prevenzione, un apposito gruppo di progetto composto dagli operatori delle seguenti Strutture: - Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN) - Sevizio di Igiene ed Assistenza Veterinaria Area di Sanità Animale (SIAV A) - Sevizio di Igiene ed Assistenza Veterinaria Area di Igiene degli alimenti di origine animale (SIAV B) - Sevizio di Igiene ed Assistenza Veterinaria Area di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche (SIAV C) Obiettivo primario dei Servizi è la tutela sanitaria del consumatore attraverso il controllo lungo tutta la filiera alimentare che può essere suddivisa in tre macro-aree: produzione primaria, che comprende l allevamento degli animali da reddito e le coltivazioni vegetali cerealicole ed orto-frutticole; trasformazione e lavorazione di alimenti di origine animale e vegetale; distribuzione, commercializzazione e somministrazione di alimenti di origine animale e vegetale. I Servizi svolgono attività di vigilanza, ispezione, audit e campionamento presso allevamenti, aziende agricole, macelli, industrie alimentari, laboratori artigianali, depositi, punti vendita di alimenti e locali di somministrazione pubblica e collettiva, per controllare la conformità ai requisiti normativi del settore alimentare e migliorare costantemente la sanità degli animali da reddito e la qualità igienico sanitaria dei prodotti destinati al consumatore, cui deve essere sempre garantita la salubrità e la sicurezza di ciò che mangia. Controlli vengono effettuati anche sulle imprese che producono e distribuiscono materiali destinati al contatto con gli alimenti (contenitori e involucri), integratori, additivi alimentari e prodotti fitosanitari.

2 1. ATTIVITA DI CONTROLLO SULLE STRUTTURE DEL TERRITORIO. A. Produzione primaria Nelle aziende zootecniche viene costantemente verificata la corretta applicazione delle misure e dei provvedimenti previsti a garanzia della sicurezza alimentare (prevenzione delle malattie trasmissibili all uomo); contestualmente viene effettuata attività di prevenzione (controllo diagnostico e biosicurezza) delle malattie degli animali non trasmissibili all uomo, a tutela della sanità animale delle produzioni zootecniche. Attività Area Sanità Animale Controlli effettuati Campionamenti/Prelievi Allevamenti bovini Allevamenti suini Allevamenti ovi-caprini Allevamenti equini Allevamenti avicoli Allevamenti ittici Vengono inoltre effettuati controlli sul benessere animale, sui residui indesiderati di farmaci o di contaminanti ambientali, sugli alimenti destinati agli animali produttori di alimenti per l uomo e sui requisiti sanitari del latte crudo. Tali verifiche sono modulate in base alla valutazione del rischio. Attività Controlli effettuati Benessere animale 61 Farmacosorveglianza 129 Alimentazione animale 75 Produzione latte in allevamento 81 Nel ambito dei prodotti alimentari di origine vegetale, vengono effettuati controlli in merito all uso dei prodotti fitosanitari con verifica del possesso dei certificati di abilitazione all acquisto ed all utilizzo di tali prodotti, dei quaderni di campagna (registro dei trattamenti) allo scopo di accertare se i prodotti chimici utilizzati siano provvisti di autorizzazione ministeriale e il loro uso sia consentito per le colture trattate. Altresì si effettuano controlli dei requisiti nei depositi dei prodotti fitosanitari nelle aziende in cui è previsto il loro utilizzo. Attività Controlli effettuati Aziende agricole 37 B. Attività in esercizi di produzione, lavorazione e trasformazione Questo settore comprende: laboratori di produzione all ingrosso ed al dettaglio di alimenti di origine animale e vegetale. Nell ambito dell ispezione in queste attività vengono effettuate le seguenti tipologie di verifiche: verifica della struttura, delle condizioni igieniche dei prodotti, dei processi di lavorazione e valutazione del piano di autocontrollo aziendale. La frequenza delle ispezioni in queste strutture è stabilita dalla Direzione di Sanità Pubblica della Regione Piemonte che assegna ad ogni tipologia di attività una diversa percentuale di copertura in base alla valutazione del rischio. Sul territorio dell Asl sono presenti anche 10 impianti di macellazione nei quali è prevista la presenza costante del medico veterinario in ogni fase della lavorazione. Anno 2016 Controlli effettuati Produttori all ingrosso (Industria alimentare) 294 Produttori al dettaglio (Laboratori artigianali) 249

3 C. Attività di distribuzione al dettaglio, all ingrosso e somministrazione Questo settore comprende: spacci di vendita, supermercati, piattaforme distributive, macellerie, pollerie, pescherie, ambulanti, depositi frigoriferi e non, ristorazione pubblica (bar, ristoranti etc.) e collettiva (mense di vario tipo). Nell ambito dell ispezione in queste attività vengono effettuate le seguenti tipologie di verifiche: verifica della struttura, delle condizioni igieniche dei prodotti e dei processi di lavorazione e valutazione del piano di autocontrollo aziendale. La frequenza delle ispezioni in queste di strutture è stabilita dalla Direzione di Sanità Pubblica della Regione Piemonte che assegna ad ogni tipologia di attività una diversa percentuale di copertura. Anno 2016 Controlli effettuati Distribuzione all ingrosso 51 Distribuzione al dettaglio 298 Ristorazione pubblica 427 Ristorazione collettiva ESITI DEI CONTROLLI Quando le ispezioni condotte presso gli operatori del settore alimentare e dei mangimi hanno evidenziato inadeguatezze o lievi non conformità rispetto a quanto previsto dalle norme sanitarie di settore sono state impartite prescrizioni al fine di ripristinare idonee condizioni igienico-sanitarie. In caso di non conformità di maggior impatto si è altresì provveduto a comminare sanzioni amministrative e a formulare ipotesi di reato all Autorità Giudiziaria. Sanzioni Ipotesi di reato PIANI DI CAMPIONAMENTO I campionamenti vengono eseguiti nell ambito delle normali attività di controllo programmate e, in alcuni casi, su sospetto in seguito a rilievo di non conformità evidenziate durante i controlli o a comunicazione di irregolarità e non conformità da parte di altre Autorità od Organi di controllo. Tabella Piano campionamenti alimenti, mangimi, materiali a contatto con alimenti (MOCA) Tipologia campione Numero campioni Numero campioni irregolari Campioni microbiologici su alimenti Campioni chimici su alimenti Piano nazionale residui Piano nazionale alimentazione animale 90 1 Prelievi per BSE/TSE Campioni radioattività 42 0 Fitosanitari 55 0 Campioni su alimenti di provenienza comunitaria 47 0 Campioni per ricerca Trichinella s. su carni di suini e cinghiali MOCA 16 2

4 4. SISTEMA ALLERTA RAPIDO NAZIONALE E INTERNAZIONALE. A tutela del consumatore questo sistema, grazie ai sistemi di tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti, permettere di individuare e ritirare dal mercato prodotti alimentari che si sono rivelati pericolosi o potenzialmente dannosi per la salute dell uomo e degli animali dopo la loro commercializzazione. Presso il Dipartimento di Prevenzione è stato istituito l Ufficio Unico Informatizzato per l Allerta Alimentare tramite il quale vengono gestiti, secondo procedure consolidate, tutti gli stati di allerta riferiti alla sicurezza alimentare. Nel corso dell anno sono stati gestiti 80 stati allerta in arrivo e 3 in partenza, per un totale di 177 interventi presso operatori del settore degli alimenti e dei mangimi, escludendo dal mercato diverse tonnellate di prodotti alimentari considerati pericolosi per la salute umana. 5. MALATTIE A TRASMISSIONE ALIMENTARE Nell anno 2016 si sono registrati 64 casi singoli e 9 episodi di tossinfezioni alimentari. L analisi degli agenti eziologici implicati nei casi singoli ha evidenziato 36 casi riferibili a Salmonella, 21 a Campylobacter, 2 a Listeria Monocytogenes, 1 a Virus Epatite A, 1 a Virus Epatite E, 1 a Escherichia Coli 0:157, 1 a Giardia e 1 ad Amine biologiche. Degli episodi epidemici, 3 sono imputabili a tossinfezione originata in ambito familiare e 1 dovuto a contaminazione della rete idrica di un quartiere di Novara. Non sempre è stato possibile individuare l agente eziologico; tra quelli individuati risultano Salmonella, Campylobacter, Virus Epatite A. I restanti 5 episodi sono stati causati da intolleranza/avvelenamento da funghi. 6. CONTROLLO ACQUE POTABILI Il sistema di distribuzione delle acque potabili sul territorio dell ASL NO è composto da 97 reti, che vengono regolarmente controllate. Nel 2016 sono stati effettuati i seguenti campioni: Campioni - acquedotto: casette dell acqua: 46 - utenze privilegiate *: 24 * edifici in cui l acqua è fornita al pubblico (es. strutture sanitarie, socio-assistenziali, scolastiche, ecc.) 7. CERTIFICAZIONE PER L ESPORTAZIONE Gli alimenti prodotti sul nostro territorio e destinati ad essere esportati verso Paesi Terzi sono accompagnati da un certificato sanitario che costituisce la garanzia di igiene e salubrità richiesta dalle norme sull esportazione e dagli accordi internazionali. L attività di certificazione risulta particolarmente importante per il SIAV Area B per la grande quantità di formaggio gorgonzola d.o.p. che viene esportato in tutto il mondo. Nel corso del 2016 sono stati emessi i seguenti certificati: SIAV Area A 220 SIAV Area B 2616 SIAV Area C 300 SIAN 280

5 8. NUTRIZIONE Le principali aree di intervento hanno riguardato: - la sorveglianza nutrizionale con l indagine OKKIO alla salute effettuata su un campione di 25 classi delle scuole primarie del territorio dell ASL NO per un totale di 486 bambini nella fascia di età 8-9 anni; - la ristorazione collettiva con approvazione di 1264 tabelle dietetiche (per settimana e fascia di età) per la ristorazione scolastica, 191 tabelle dietetiche (per settimana) per le strutture collettivo-assistenziali e di 2668 menù speciali (per settimana e fascia di età) e con la vigilanza nutrizionale in 70 strutture scolastiche e in 15 assistenziali. L opera di educazione sanitaria è stata svolta dal personale SIAN, prevalentemente nel setting scuola di ogni ordine e grado, sviluppando le tematiche della corretta alimentazione a partire dalla colazione fino al consumo di frutta e verdura. La consulenza dietetico nutrizionale ha comportato l impegno complessivo di 469 ore dedicate alle prime visite e di 519 ore dedicate ai controlli.

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