Il ruolo del logopedista: trattamento del bambino o educazione della famiglia

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1 Il ruolo del logopedista: trattamento del bambino o educazione della famiglia logopedista libera professionista

2 Principi di trattamento Educare all ascolto e all autoascolto Rendere più ampia la respirazione Liberare la fonazione da atteggiamenti sfinterici laringei Adeguare la lunghezza della frase al volume corrente Adeguare il ritmo alle esigenze di rifornimento Dissociare l incremento di tonalità dallo sforzo Riconoscere ed evitare i traumatismi vocali Migliorare le abilità sociali

3 Limiti del trattamento Scarsa consapevolezza dei soggetti Limitata attenzione e motivazione Difficoltà di generalizzazione

4 Progetto voce

5 La disfonia infantile è la conseguenza di Un comportamento vocale in eccesso di funzione dovuto a Un comportamento comunicativo disfunzionale Situazioni ambientali sfavorevoli

6 È necessario Coinvolgere la famiglia perchè modificare il comportamento comunicativo adeguare l ambiente per migliorare il comportamento vocale

7 Che cosa fare per coinvolgere la famiglia? Dare informazioni? Consegnare NORME DI IGIENE VOCALE? Suggerire consigli? Ingiungere divieti?

8 Impegno Da Che cosa chiedere di fare A Come chiedere per ottenere

9 Il counseling logopedico nelle disfonie croniche infantili è un caso particolare del counseling esplora la situazione di partenza,il problema da affrontare è già esplicito apparentemente, ma deve essere circostanziato Informa Offre un modello di riferimento Accompagna e sostiene il cambiamento

10 Counseling logopedico Esperienza di buona comunicazione dove gli interlocutori svolgono un ruolo paritario condividendo uno spazio, un tempo, obiettivi comuni

11 Counseling Fondatori di questo approccio Carl Rogers e Rollo May anni 50 secolo scorso In Italia si diffonde negli anni 90

12 Strumenti Domande aperte Ascolto attivo Feedback fenomenologico Riformulazione

13 Ascoltare l ascolto attento e accogliente, privo di giudizio da parte del counselor crea un clima di fiducia che permette la crescita della persona, della sua capacità di riconoscere i propri bisogni e di attivare le migliori risorse per soddisfarli.

14 Triade di atteggiamenti personali costitutivi dell aiuto secondo Carl Rogers Genuinità Congruenza tra ciò che si sente, ciò che si pensa, ciò che si fa e ciò che si è. Accettazione incondizionata Assenza di giudizi morali, riprovazione, approvazione Comprensione empatica capacità di mettersi al posto dell altro, di vedere il mondo come lo vede costui

15 Requisiti del counselor Conoscenza di sé, dei propri bisogni e accettazione delle proprie fragilità Capacità di rimanere nel presente contattando ciò che c è senza giudizio e interpretazione Fiducia nella capacità di ciascuno di tendere ad una evoluzione positiva

16 Errori da evitare Risposte vissi Valutative è giusto, è sbagliato Di interpretazione fa così perché Risposte di supporto non si preoccupi Risposta di soluzione al problema basta che Risposte inquisitorie perché, non mi ha detto..

17 Counseling logopedico Prima dei 6 anni di età Salvo eccezioni il counseling ai genitori è il solo intervento praticabile. Dopo i 6 anni Il counseling è il presupposto alla terapia diretta Con il crescere dell età, il bambino assume un ruolo sempre più attivo nel processo di cambiamento.

18 Come presupposto alla terapia logopedica Un incontro iniziale con i soli genitori Brevi condivisioni al termine di ciascun incontro con il bambino Un incontro conclusivo

19 Obiettivi del percorso Diradare/eliminare episodi ricorrenti di afonia Ridurre i tempi di recupero Ridurre/eliminare la fatica Escludere dai criteri di valutazione l aspetto estetico

20 Prospettiva dei genitori Normalizzare la qualità della voce del bambino Logopedia individuata come soluzione del problema

21 Prospettiva del terapista Ridurre il dispendio vocale Migliorando la qualità della comunicazione Rispondendo agli effettivi bisogni del bambino

22 Obiettivi del primo colloquio Fare sperimentare un buon ascolto Migliorare la conoscenza del problema Ampliare la visione sulla personale situazione Sincronizzare gli obiettivi Ottenere una presa di responsabilità da parte dei genitori Aiutare i genitori a porsi degli obiettivi

23 Incontro iniziale Si pongono le basi Dell affidamento Dell alleanza terapeutica Attivazione dei genitori

24 Primo passo Cercare di comprendere Il punto di vista dei genitori La qualità della loro comunicazione La qualità della loro espressione verbale e vocale per intravedere i modelli offerti al bambino

25 Quali punti di vista e posizioni sono riscontrabili? Delega Sfida Medicalizzazione Correzione Svalutazione Ipervalutazione Pessimismo Coinvolgimento Fiducia Educazione Modellamento Realismo Ottimismo

26 Come comunicano? Quanto spazio si prende ciascuno Alternanza dei turni L intensità della voce La qualità della voce Il ritmo La mimica La postura La coerenza

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29 Secondo passo considerazione situazioni ambientali: Abitazione Attività hobbistiche e ludico/sportive Inquinamento acustico Distanze e competizione segnale/rumore Bilancio del carico vocale

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31 Terzo passo quando la voce perde le staffe? Ci sono Ascoltatemi Ho bisogno di spazio Competizione tra fratelli Pressione temporale Pressione prestazionale Aggressività Impulsività

32 Rispondere alla domanda implicita Se i genitori portano qualcuna delle tematiche precedenti è necessario metterle a fuoco e trovare un modo per considerarle e mediarle passare dallo sfogo vocale all espressione verbale delle richieste

33 Migliorare la comunicazione Essere un buon interlocutore Essere un buon modello Essere un buon mediatore

34 ESSERE BUONI COMUNICATORI RICHIEDE ATTENZIONE A distanze adeguate sintonia: tono intensità ritmo linguaggio appropriato coerenza tempo rispetto di turni

35 Essere autorevoli Ottenere il consenso con la parola Negoziare le richieste Richiedere con equità

36 Essere buoni mediatori Cogliere i segnali di intenzione ad intervenire Rivolgere l attenzione a chi parla mantenendo il contatto Confermare l accoglimento di queste Tenere in standby il successivo oratore Passare il turno rispettando la cronologia delle iniziative Favorire l inserimento di chi tende a non intervenire Sintetizzare i passaggi della discussione di tanto in tanto al cambio di turno

37 Incontro conclusivo Dove siamo arrivati? Quali sono i punti di forza maturati? Quali sono le fragilità? Come proseguire lasciando la logopedia?

38 La disfonia infantile È una grande sfida che può essere affrontata positivamente grazie ad un effettivo coinvolgimento della famiglia Richiede attenzione accoglienza e tenacia Per la famiglia può essere un opportunità di migliorare la qualità della vita Per il terapista il privilegio di accompagnare un impegno di crescita

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40 Grazie per la vostra attenzione

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