IL QUADRO DEL SISTEMA IDRICO DEL COMUNE DI MILANO
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- Giuditta Perri
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1 Convegno Scenari di qualità ambientale nel sistema di depurazione di Milano Comune di Milano Palazzo Marino, 23 aprile 2008 IL QUADRO DEL SISTEMA IDRICO DEL COMUNE DI MILANO Relatore: Dott. Ing. Roberto Recchia Direttore A.A.T.O. Città di Milano Azienda Speciale del Comune di Milano
2 Autorità d Ambito Territoriale Ottimale della Città di Milano L Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.) della Città di Milano è costituito sul e dal territorio del solo Comune di Milano. La riforma dei servizi idrici delineata in origine dalla Legge 36/1994 e s.m.i., il D.Lgs 152/2006, la L.R. 26/2003 e s.m.i., nonché il D.Lgs. 267/200, hanno definito un quadro normativo in cui è stata individuata la costituzione dell Autorità d Ambito Territoriale Ottimale (AATO) della Città di Milano sotto forma di Azienda Speciale del Comune di Milano dall aprile L Autorità d Ambito Territoriale Ottimale (A.A.T.O.) della Città di Milano ha tra i propri compiti le funzioni di indirizzo, monitoraggio e controllo della gestione delle risorse idriche della Città di Milano. L Autorità determina quindi le tariffe, pianifica la gestione, predispone il programma degli interventi sulla rete idrica (acquedotto, fognatura), affida il servizio al Gestore e ne controlla l operato. Obiettivo è la razionalizzazione del servizio idrico integrato per una sempre maggiore efficienza, efficacia ed economicità. IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DELLA CITTA DI MILANO: acquedotto, fognatura, depurazione
3 IL SISTEMA DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE Già nel XIII secolo i monaci Cistercensi dell Abbazia di Chiaravalle utilizzavano le acque luride di Milano, derivandole dalla Roggia Vettabbia per i numerosi canali secondari, che venivano distribuite nei canaletti di adduzione dai quali tracimavano e irrigavano un esteso comprensorio agricolo, coltivato per lo più a marcita, arricchendo di minerali e composti organici il terreno sottostante. Un sistema antesignano dell odierna fitodepurazione. Col passare del tempo il territorio ha subito varie modificazioni morfologiche fino a giungere ad oggi ad avere una conformazione recapitante che risulta idrograficamente suddiviso in tre sottobacini scolanti facenti capo a corpi ricettori diversi e, precisamente:
4 IL SISTEMA DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE Il Bacino Orientale con una superficie di circa ettari, risulta servito dal Collettore di Gronda Basso ed ha recapito finale nel Fiume Lambro Settentrionale previo trattamento depurativo nell impianto di Peschiera Borromeo. Il Bacino Centro-Orientale con una superficie di circa ettari, risulta servito dai collettori di Gentilino e Vicentino (Centro storico) e dall Emissario di Nosedo, con recapito finale nella Roggia Vettabbia e nel Cavo Redefossi previo trattamento dei reflui nell Impianto di depurazione di Nosedo. Il Bacino Occidentale comprendente anche il territorio del Comune di Settimo Milanese, con una superficie di circa ettari, è servito dal Collettore di Nosedo dagli Emissari Occidentali Interno ed Esterno, con recapito finale nel Colatore Lambro Meridionale, previa depurazione delle acque reflue presso l impianto di depurazione di Milano Sud.
5 I bacini di scolo dell Ambito Milanese ed i rispettivi recapiti depurativi Bacino Orientale Bacino Occidentale Bacino Centro-Orientale Impianto di Depurazione di Peschiera Borromeo Impianto di Depurazione di Milano Nosedo Impianto di Depurazione di Milano San Rocco Abitanti Equivalenti (AE) di potenzialità depurativa IMPIANTO Q 24 [m 3 /s] Qmax (Q 24 x 3) [m 3 /s] POTENZIALITA' [AE] Milano Nosedo 5,00 15, Milano Sud San Rocco 4,00 12, Milano Peschiera Borromeo 1,10 3,
6 LIVELLI DI SERVIZIO DELLE ACQUE REFLUE: PRINCIPALI INDICATORI > 98% la copertura del servizio (84% nell ATO di Roma; 84% la media nazionale) il 99% attraverso reti per le acque miste e l 1% per le acque bianche < 2% la sommatoria dei reflui prodotti dai nuclei isolati (<50 AE) esterni all unico agglomerato di Tipo 2 (1 agglomerato n impianti dep.) secondo la metodologia tecnica proposta dalla Reg. Lombardia, in rif. al D.Lgs. 152/99) 60 anni circa l età media della rete (28 anni il valore della media nazionale) 98% circa dei volumi reflui avviati a trattamento depurativo (64% la media nazionale): 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Nazionale Piemonte Percentuale di scarichi avviati a trattamento ATO 3 - Piemonte- Torinese Veneto Lazio Campania Puglia Calabria Sicilia MILANO
7 LIVELLI DI SERVIZIO DEPURAZIONE: PRINCIPALI INDICATORI 100% i reflui avviati al servizio e depurati (98% nell ATO di Roma; 73% la media nazionale) Abitanti Equivalenti (AE) di capacità depurativa <2 anni l età media degli impianti (16 anni il valore della media nazionale) tutti rispettati i parametri normativi di riferimento
8 Il Piano d Ambito L Autorità ha approvato nel mese di agosto 2007 il Piano d Ambito della Città di Milano, che costituisce il primo documento di pianificazione pluriennale del Servizio Idrico Integrato Milanese. Questi i principali elementi di Piano: Durata 20 anni: dal 2008 al 2027 Investimenti infrastrutturali per circa 840 milioni ; Gestore unico: società a totale partecipazione pubblica; Tariffa stabile nel primo biennio di Piano La tariffa media dell ATO della Città di Milano è oggi pari a soli 0,54 /m 3 : una tra le più basse applicate in Italia e in Europa, a fronte di un servizio eccellente!
9 Strategie d intervento per il settore fognatura e depurazione Sulla base delle informazioni acquisite e delle elaborazioni provenienti dal confronto con i principali parametri (indicatori di controllo) è stato predisposto un programma ventennale che schematicamente si può pensare volto secondo due tipologie di intervento: mantenimento degli standard o di conservazione dei livelli ottimali; raggiungimento dell eccellenza del servizio ovvero di superamento delle criticità. Strategia di intervento nel settore fognatura Completamento della copertura del servizio Potenziamento del servizio Mantenimento del livello di efficienza delle reti Salvaguardia della rete e del sistema depurativo Controllo e smaltimento delle acque meteoriche drenate Strategia di intervento nel settore depurazione Mantenimento del grado di efficienza degli impianti Equilibrio idraulico dei bacini scolanti Eventuale incremento del potenziale della capacità di trattamento del sistema
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