CHIUSURE ORIZZONTALI DI COPERTURA INCLINATE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
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- Olimpia Domenica Piazza
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1 CHIUSURE ORIZZONTALI DI COPERTURA INCLINATE
2 Chiusure orizzontali di copertura discontinue - Costituite da piani inclinati (falde) La geometria dipende della pianta dell edificio e della pendenza da conferire La pendenza è determinata da: - condizioni climatiche (nevosità, piovosità, ventosità del sito) - tipologia di elementi che costituiscono il manto - eventuale uso del sottotetto
3 Coperture a falde inclinate - Terminologia linea di colmo: linea, generalmente orizzontale, che limita superiormente una falda; da questa linea, che è un displuvio, si allontana la pioggia che cade sulla falda; linea di gronda: linea, generalmente orizzontale, che limita inferiormente una falda; verso la linea di gronda scende la pioggia che cade sulla falda; di norma le linee di gronda sono contenute in un unico piano orizzontale; monta della falda: l altezza del colmo rispetto al piano orizzontale passante per la linea di gronda; pendenza della falda: è l angolo d inclinazione rispetto all orizzontale del piano della falda; si esprime in gradi (15, 20, ecc.) oppure in percentuale (30%, 35%, ecc.); impluvio o compluvio: linea d intersezione di due falde contigue che insistono su due linee di gronda formanti un angolo concavo (<180 ); lungo questa linea deve collocarsi una canaletta inclinata (conversa) che raccoglie le acque delle due falde; displuvio: linea d intersezione di due falde contigue che insistono su due linee di gronda formanti un angolo convesso (>180 ); da questa linea si allontanano le acque delle due falde che si intersecano.
4 Tetti a falde spioventi
5 Coperture a falde inclinate - Conformazione Nella progettazione dei tetti è buona norma: - che le falde abbiano tutte la stessa pendenza; - che le linee di gronda (perimetro della pianta del tetto) siano tutte sul medesimo piano orizzontale; - che le linee d impluvio siano ridotte al minimo, in quanto zone a rischio d infiltrazione d acqua; - che non vi siano linee di gronda o caditoie e pluviali in zone interne della copertura, in quanto è preferibile che lo smaltimento delle acque avvenga direttamente, rapidamente e facilmente verso l esterno
6 Tetti ad una falda o a leggio Tetti a due falde o a capanna
7 Tetti a padiglione Tetto a due falde con testate di padiglione
8 La struttura delle coperture a falde (tranne nel caso di solaio inclinato) è composta da: - una grossa orditura, costituita da elementi aventi funzione portante; - una piccola orditura, costituita da elementi di supporto, che sostengono il manto e gli eventuali altri strati funzionali (coibente termico, barriera al vapore, ecc.) Se è in legno, occorre utilizzare essenze forti, come quercia, castagno o abete La grossa orditura si compone di elementi portanti di vario tipo: - capriate - arcarecci - falsi puntoni
9 La piccola orditura si compone dei cosiddetti correnti (8x8 o 5x8 cm) e correntini (5x5 cm) in castagno, quercia o abete
10 In caso di sottotetto abitabile, direttamente sulla grossa orditura (a passo opportunamente ristretto) oppure sui correnti, si può fissare un piano continuo, realizzato con: - tavolato: tavole da 2 3 cm, da impiegarsi come supporto del manto di finitura (tegole, lastre, pannelli)
11 - pianellato: pianelle in laterizio (30x13x2,5 cm) appoggiate sull orditura, che supportano il manto di finitura in tegole; oggi il sistema è usato soprattutto nel recupero
12 - tavellinato: tavelline forate in laterizio (40x25x2,5 cm), che hanno lo stesso impiego delle pianelle, ma hanno il vantaggio di essere più leggere e di richiedere un interasse maggiore dei correnti.
13 Procedimenti costruttivi (1/2)
14 Procedimenti costruttivi (2/2)
15 Dal punto di vista statico, a seconda degli appoggi della struttura portante, il tetto a falde può essere: - spingente - non spingente Procedimento a falsi puntoni tetto spingente non adatto in zona sismica Procedimento a capriate o procedimento ad arcarecci tetti non spingenti
16 Procedimento a falsi puntoni I falsi puntoni sono elementi lineari tessuti ortogonalmente alla linea di gronda o lungo linee di displuvio e compluvio e poggiati su murature portanti (perimetrali e di spina), su colmarecci e dormienti ovvero, nel caso di strutture intelaiate, su setti, pilastri o travi Procedimento a falsi puntoni Tetto spingente
17 Stratificazione - muratura in blocchi alleggeriti sul solaio in corrispondenza del colmo - puntoni 20x25 o 25x30 ad interasse cm - arcarecci 8x10 o 10x12 ad interasse cm - tavolato spessore 2-3 cm oppure correnti 8x8 o 8x5 ad interasse cm e correntini 5x5 ad interasse 20 cm - sottocoppo (per garantire l impermeabilizzazione) e tegole
18 Procedimento a falsi puntoni su colmareccio
19 Stratificazione - Pilastrini sul solaio - colmareccio poggiato sui pilastrini o su murature a timpano laterali - puntoni 20x25 o 25x30 ad interasse cm - arcarecci 8x10 o 10x12 ad interasse cm - tavolato spessore 2-3 cm oppure correnti 8x8 o 8x5 ad interasse cm e correntini 5x5 ad interasse 20 cm - sottocoppo (per garantire l impermeabilizzazione) e tegole
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21 Procedimento ad arcarecci Gli arcarecci sono elementi lineari tessuti parallelamente alla linea di gronda e appoggiati su capriate o su murature portanti (timpani), ovvero nel caso di strutture intelaiate, su setti, pilastri o travi. Oggi costituiscono il sistema più diffuso, in quanto non generano spinte agli appoggi
22 Stratificazione - timpani in blocchi alleggeriti ad interasse max 5 m, secondo la geometria della copertura (in corrispondenza delle travi del sottostante solaio o, se ricadono sulla parte alleggerita del solaio irrobustendo questo con fasce piene disposte al di sotto dei timpani) - arcarecci 12x15 o 15x20 ad interasse cm - tavolato spessore 2-3 cm oppure correnti 8x8 o 8x5 ad interasse cm e correntini 5x5 ad interasse 20 cm - sottocoppo (per garantire l impermeabilizzazione) e tegole
23 Procedimento a capriate Quando non si possono utilizzare muri trasversali e di spina per sostenere il tetto, si deve ricorrere a strutture non spingenti dette capriate, che poggiano sui muri perimetrali e sorreggono gli arcarecci o (più raramente) direttamente la piccola orditura.
24 Stratificazione - capriate in legno ad interasse cm su luci fino a m; per luci fino a 7 m non necessitano le saette, oltre questa dimensione le saette sono necessarie per opporsi all inflessione dei puntoni - arcarecci 10x12 o 12x15 ad interasse cm - tavolato spessore 2-3 cm oppure correnti 8x8 o 8x5 ad interasse cm e correntini 5x5 ad interasse 20 cm - sottocoppo (per garantire l impermeabilizzazione) e tegole Capriate in c.a. per luci fino a m; per luci maggiori si preferiscono le capriate in acciaio
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26 Per luci da 5 a 7 m capriata semplice (senza saette)
27 CAPRIATE IN LEGNO Massello di rovere Lamellare di abete bianco Massello di castagno Lamellare di larice
28 CAPRIATE IN LEGNO Connessioni e staffaggi in acciaio per capriate in legno
29 CAPRIATE IN ACCIAIO
30 CAPRIATE MISTE IN LEGNO E ACCIAIO Capriata palladiana Capriata Polonceau
31 Strato di tenuta Lo strato di tenuta (o manto, o tegumento) può essere costituito da: - elementi di piccola dimensione (tegole, lastre lapidee, scandole) Tegole in laterizio Tegole in cemento Tegole bituminose Scandole in legno Lastre di ardesia - elementi di grande dimensione (lastre piane, ondulate o nervate, pannelli coibentati) Lastre in fibrocemento Lastre in rame Lastre in alluminio Pannelli coibentati
32 Tegole in laterizio
33 Posa in opera delle tegole portoghesi e olandesi
34 Posa in opera delle tegole marsigliesi Posa in opera con e senza utilizzo della mezza tegola
35 Posa in opera delle tegole piane Soprani con coppi Soprani con tegole piane
36 Posa in opera delle tegole a coppi e canali 45x14/18x1,1 cm ca.
37 Posa in opera delle tegole a coppi e canali Posa di coppi ordinari su listelli e listellini Evitare il contatto dei coppi tra loro e con i listelli dell orditura inferiore
38 Posa in opera delle tegole a coppi e canali Posa di coppi con dentelli su listelli
39 Elementi speciali
40 Elementi speciali
41 Allontanamento delle acque meteoriche con il principio del deflusso diretto. Grondaie e pluviali in lamiera (acciaio zincato, alluminio, rame) o materiali plastici.
42 Fissaggio delle grondaie Staffe in acciaio zincato ( cicogne ) per il fissaggio delle grondaie Fissaggio con staffa e grembiulino metallico tassellato sotto il listello di gronda Fissaggio con staffa e impermeabilizzazione sottomanto Fissaggio con staffa e grembiulino metallico tassellato sopra il listello di gronda
43 Soluzione di problemi termo-igrometrici TETTO VENTILATO
44 Ventilazione sottotetto (sottotetto non abitabile)
45 Micro-ventilazione sottotegola o sottomanto (sottotetto abitabile)
46 Soluzioni alternative ai listelli in legno per manti microventilati
47
48 Posa in opera a secco del colmo per tetto ventilato
49 Posa in opera con malta del colmo per tetto ventilato tegole di aerazione
50 Soluzioni tecniche Isolamento termico
51 Soluzioni tecniche Isolamento termico
52 Soluzioni tecniche Tenuta all acqua e permeabilità al vapore
53 Dettagli costruttivi - converse
54 Dettagli costruttivi raccordo con chiusure verticali (sul colmo)
55 Dettagli costruttivi raccordo con chiusure verticali (lungo la falda)
56 Dettagli costruttivi finitura al bordo della falda
57 Dettagli costruttivi finitura al bordo della falda
58 Dettagli costruttivi raccordo con finestra a tetto (finestra per mansarda)
59 BIBLIOGRAFIA E. Mandolesi, Edilizia, Volumi 3 e 4 L. Caleca, Architettura Tecnica, 4.2.2
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