GRUPPO. BANCA INTERMOBILIARE DI INVESTIMENTI E GESTIONI S.p.A. BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2010 XXIX ESERCIZIO

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1 GRUPPO BANCA INTERMOBILIARE DI INVESTIMENTI E GESTIONI S.p.A. BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2010 XXIX ESERCIZIO

2 LE SOCIETÀ DEL GRUPPO Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.a. Torino: Via Gramsci, 7 Tel. 011/ Fax 011/ info@bancaintermobiliare.com Banca IntermoBIlIare di InvestImentI e GestIonI suisse S.A. Lugano: Contrada Sassello, 10 Tel. 0041/91/ Fax 0041/91/ bim@bimsuisse.com S U I S S E Banca Ipibi Financial Advisory S.p.A. Milano: Via Meravigli, 2 Tel / Fax / info@bancaipibi.it symphonia sgr S.p.A. Milano: Corso Matteotti, 5 Tel. 02/ Fax 02/ infosgr@symphonia.it BIm FIducIarIa S.p.A. Torino: Via Gramsci, 7 Tel 011/ Fax 011/ fiduciaria@bimfiduciaria.it BIm vita S.p.A. Torino: Via Gramsci, 7 Tel. 011/ Fax 011/ bimvita@bimvita.it BIm Insurance Brokers S.p.A. Torino: Via Gramsci, 7 Tel 011/ Fax 011/ infobroker@bimbrokers.it BIm ImmoBIlIare S.r.l. Torino: Via Gramsci, 7 Tel 011/ Fax 011/ PatIo lugano S.A. Lugano: Contrada di Sassello, 10 Tel. 0041/91/ Fax 0041/91/ ir@bancaintermobiliare.com

3 GRUPPO BANCA INTERMOBILIARE DI INVESTIMENTI E GESTIONI S.p.A. BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2010 XXIX ESERCIZIO Sede Legale: Via Gramsci, Torino Capitale sociale e int. vers. Codice Azienda Bancaria n Albo Banche n Registro Imprese di Torino n C.C.I.A.A. di Torino n. REA Cod. Fisc./ Partita IVA ADERENTE AL FONDO NAZIONALE DI GARANZIA E AL FONDO TUTELA DEI DEPOSITI APPARTENENTE AL GRUPPO BANCARIO VENETO BANCA (Iscritto all Albo dei gruppi bancari in data cod n ) e soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Veneto Banca S.c.p.a.

4 Indice GRUPPO BANCA INTERMOBILIARE RELAZIONE sulla gestione consolidata 5 Dati generali 6 Scenario macroeconomico di riferimento 9 Principali dati del gruppo 13 Prospetti contabili del bilancio consolidato riclassificati 15 Risultati e andamento della gestione in sintesi 20 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio 22 Evoluzione prevedibile della gestione 22 Le grandezze operative e i dati patrimoniali 23 Risultati economici consolidati 34 Risultati delle partecipazioni 41 Informativa sui rischi e fattori che incidono sulla redditività 44 Attività di sviluppo e di organizzazione 47 Le attività di direzione e controllo 49 Altri aspetti 51 PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL Stato patrimoniale consolidato 54 Conto economico consolidato 56 Prospetto della redditività consolidata complessiva 57 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 58 Rendiconto finanziario consolidato 60 NOTA INTEGRATIVA consolidata 63 Parte A - Politiche contabili 64 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 81 Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato 119 Parte D - Redditività consolidata complessiva 135 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 136 Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato 185 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d azienda 191 Parte H - Operazioni con parti correlate 192 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 195 Parte L - Informativa di settore 196 RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO 199 Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell art. 81-ter del Regolamento Consob n del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 200 Relazione del Collegio Sindacale al Bilancio consolidato ed individuale 202 Relazione della Società di Revisione al Bilancio consolidato 210 ALLEGATI AL BILANCIO CONSOLIDATO 213 Allegato 1 - Onorari società di revisione bilancio consolidato 214

5 Indice BANCA INTERMOBILIARE S.p.A. RELAZIONE SULLA GESTIONE INDIVIDUALE 217 Principali dati della Capogruppo 218 Prospetti contabili del bilancio individuale riclassificati 220 Le grandezze operative e i dati patrimoniali 222 Risultati economici 231 Altri aspetti 237 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio 237 Evoluzione prevedibile della gestione 238 Progetto di destinazione del risultato di esercizio 238 PROSPETTI CONTABILI INDIVIDUALI AL Stato patrimoniale individuale 240 Conto economico individuale 242 Prospetto della redditività complessiva individuale 243 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto individuale 244 Rendiconto finanziario individuale 246 NOTA INTEGRATIVA INDIVIDUALE 249 Parte A - Politiche contabili 250 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale 266 Parte C - Informazioni sul conto economico 297 Parte D - Redditività complessiva 312 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 313 Parte F - Informazioni sul patrimonio 347 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d azienda 351 Parte H - Operazioni con parti correlate 351 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 356 Parte L - Informativa di settore 357 RELAZIONI AL BILANCIO INDIVIDUALE 361 Attestazione del bilancio individuale ai sensi dell art. 81-ter del Regolamento Consob n del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 362 Relazione della Società di Revisione al Bilancio individuale 364 ALLEGATI AL BILANCIO INDIVIDUALE 367 Allegato 2 - Onorari società di revisione bilancio individuale 368

6 ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE LE FILIALI DI BANCA INTERMOBILIARE Sede e filiale di Torino 10121, Via Gramsci, 7 Filiale di Alba 12051, Via Pierino Belli,1 Filiale di Arzignano 36071, Corso Garibaldi, 1 Filiale di Asti 14100, Via Bonzanigo, 34 Filiale di Bassano del Grappa 36061, Via Bellavitis, 6 Filiale di Bergamo 24121, C/so Vittorio Emanuele II, 8 Filiale di Bologna 40124, Via de' Pignattari, 1 Filiale di Chivasso 10034, Via Teodoro II, 2 Filiale di Cuneo 12100, Corso Nizza, 2 Filiale di Firenze 50132, Via della Robbia, 24/26 Filiale di Genova 16121, Via XX Settembre, 31/4 Filiale di Ivrea 10015, Via Palestro, 16 Filiale di Milano 20123, Via Meravigli, 4 Filiale di Milano 20121, Corso Matteotti, 5 Filiale di Modena 41100, Corso Cavour, 36 Filiale di Napoli 80133, Via Medina, 40 Filiale di Padova 35137, Via dei Borromeo, 16 Filiale di Pavia 27100, Piazza Belli, 9 Filiale di Pesaro 61100, Via Giusti, 6 Filiale di Piacenza 29100, Via San Siro, 18 Filiale di Pordenone 33170, Corso V. Emanuele II, 21/G Filiale di Roma 00198, Via Donizetti, 14 Filiale di Savona 17100, Via Paleocapa, 16/3 Filiale di Thiene 36016, Via Montegrappa, 6/L Filiale di Treviso 31100, Piazza Sant Andrea, 6 Filiale di Varese 21100, Via Leopardi, 1 Filiale di Venezia 30124, Palazzo Ziani - San Marco, 4934 Filiale di Verona 37122, Corso Porta Nuova, 101 Filiale di Vicenza 36100, Via Contrà Ponte San Michele, 3

7 BILANCIO CONSOLIDATO 31 DICEMBRE 2010 relazione sulla gestione consolidata

8 DATI GENERALI CARICHE SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Il Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intermobiliare, nominato dall Assemblea dei soci del ed in carica sino all approvazione del bilancio al , è attualmente così composto: Roberto RUOZI Presidente indipendente Flavio TRINCA Vicepresidente non esecutivo Pietro D AGUI amministratore Delegato esecutivo Franco ANTIGa consigliere non esecutivo Angelo CECCATo consigliere non esecutivo Vincenzo consoli consigliere non esecutivo Matteo CORDERO DI MONTEZEMOLO Consigliere non esecutivo Mauro CORTese consigliere indipendente Massimo MALVESTio consigliere non esecutivo Giuseppe SANTONOCITo consigliere non esecutivo Luigi TERZoli consigliere non esecutivo COLLEGIO SINDACALE Il Collegio sindacale di Banca Intermobiliare, nominato dall Assemblea dei soci del ed in carica sino all approvazione del bilancio al , è attualmente così composto: Paolo DE POI Paolo ANDOLFATo Roberto D IMPerio Stefano BERTarelli Marco PEZZETTa Presidente sindaco Effettivo sindaco Effettivo sindaco Supplente sindaco Supplente SOCIETÀ DI REVISIONE Deloitte & Touche S.p.A è la società incaricata della revisione contabile del bilancio d esercizio e del bilancio consolidato sino al DIRIGENTE PREPOSTO Il Sig. Mauro VALESANI, Responsabile dell Area Amministrativa ed Operations del Gruppo Banca Intermobiliare, è il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nominato dal Consiglio di Amministrazione di BIM con il parere del Collegio Sindacale ai sensi dell art. 154 bis D.lgs 58/ Relazione sulla gestione consolidata

9 STRUTTURA DEL GRUPPO Veneto Banca, mediante atto di fusione per incorporazione di Cofito (azionista di controllo di Banca Intermobiliare) stipulato il 18 febbraio 2011 ed iscritto presso il Registro delle Imprese di Treviso e Torino in data 25 febbraio 2011, ha acquisito il controllo giuridico dell Emittente Banca Intermobiliare. A seguito della suddetta acquisizione da parte di Veneto Banca, si sono verificati i presupposti giuridici per la promozione di un offerta pubblica di acquisto obbligatoria, ai sensi degli articoli 102 e 106, comma 1, del Tuf avente ad oggetto le azioni BIM residue in circolazione. L Offerente riconoscerà a ciascun aderente all Offerta un corrispettivo, in contanti, pari a Euro 4,25 per ciascuna azione portata in adesione all Offerta. Trattandosi di un offerta obbligatoria, il Corrispettivo è stato determinato in conformità a quanto previsto dall articolo 106, comma 2 del Tuf e corrisponde al prezzo più elevato pagato dall Offerente nei dodici mesi anteriori alla data della presente comunicazione per acquisti di azioni dell Emittente. Veneto Banca intende mantenere le azioni di BIM quotate sul mercato telematico azionario e, pertanto, qualora per effetto della suddetta offerta dovesse superare la quota del 90% del capitale sociale in BIM, procederà a ripristinare il flottante. * * * Si ricorda che in data 5 aprile 2010 gli azionisti di Cofito riferibili alle famiglie Scanferlin, D Aguì e Giovannone avevano stipulato con Veneto Banca - che già deteneva il 40% del capitale di Cofito - un accordo che prevedeva l acquisizione da parte di Veneto Banca stessa del controllo di Bim ed il conseguente ingresso di quest ultima nel Gruppo Veneto Banca, da realizzarsi mediante fusione per incorporazione di Cofito in Veneto Banca. Successivamente alla stipula del predetto accordo, l Assemblea dei soci di BIM tenutasi in data 23 aprile 2010 ha provveduto al rinnovo (per intervenuta scadenza) del Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2010/2012, approvando una lista di candidati presentata dal socio Cofito e determinando in undici il numero dei relativi componenti, la maggioranza dei quali indicati dal Gruppo Veneto Banca. BANCA IPIBI S.p.A. 67,28% BANCA INTERMOBILIARE DI INVESTIMENTI E GESTIONI S.p.A. Capogruppo symphonia SGR S.p.A. 100% BIM FIDUCIARIA S.p.A. 100% BIM insurance broker S.p.A. 51% BIM immobiliare Srl 100% RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA BIM SUISSE S.A. 100% BIM VITA S.p.A. 50% immobiliare D Srl 100% PATIO LUGANO S.A. 100% BANCHE ASSET MANAGEMENT SERVIZI FIDUCIARI ASSICURAZIONI SOCIETà IMMOBILIARI Relazione sulla gestione consolidata 7

10 La composizione del Gruppo è la seguente: RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA la capogruppo Banca Intermobiliare S.p.A. controlla interamente il capitale delle seguenti società: Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni (Suisse) S.A., Symphonia SGR S.p.A., Bim Fiduciaria S.p.A, Bim Immobiliare S.r.l. e Immobiliare D S.r.l. Banca Ipibi Financial Advisory S.p.A., è partecipata per il 67,283% da Banca Intermobiliare S.p.A. e per la quota restante pari al 32,717% da soggetti terzi. Bim Vita S.p.A. è sottoposta al controllo paritetico di Banca Intermobiliare S.p.A. (50%) e di Fondiaria-Sai S.p.A. (50%). Bim Insurance Brokers S.p.A. è partecipata da Banca Intermobiliare S.p.A (51%) e da soggetti terzi (49%). Patio Lugano S.A. (società immobiliare) è controllata al 100% dalla Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni (Suisse) S.A. AREA DI CONSOLIDAMENTO Gruppo Banca Intermobiliare Società capogruppo: Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. Società controllate al 100%, consolidate integralmente: Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni (Suisse) S.A. Symphonia SGR S.p.A. Bim Fiduciaria S.p.A. Patio Lugano S.A. Società controllate non al 100%, consolidate integralmente: Banca Ipibi Financial Advisory S.p.A Partecipazioni non del Gruppo bancario Società controllate al 100%, consolidate integralmente: Bim Immobiliare S.r.l. Immobiliare D S.r.l. Società controllate non al 100%, consolidate integralmente: Bim Insurance Brokers S.p.A. Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto: Bim Vita S.p.A. A decorrere dal la partecipazione totalitaria in Bim Alternative Investments SGR S.p.A è stata oggetto di fusione per incorporazione in Symphonia SGR S.p.A. La società Immobiliare D S.r.l. acquisita nell ambito di un operazioni di recupero crediti a fine 2009 e classificata sino al resoconto intermedio di gestione al attività in via di dismissione secondo l Ifrs 5 è stata riclassificata tra le partecipazioni di controllo e consolidata integralmente. 8 Relazione sulla gestione consolidata

11 Scenario macroeconomico di riferimento L andamento dei mercati finanziari nel corso dell anno è stato positivo riflettendo un quadro macroeconomico ed aziendale nel complesso incoraggiante, seppur caratterizzato da dinamiche e risultati differenziati a livello geografico: la ripresa economica globale ha, infatti, confermato una netta divergenza nel profilo di crescita tra i paesi industrializzati e i paesi emergenti. Nei primi la velocità di ripresa è più contenuta ed ostacolata da fattori strutturali di lungo periodo, aggravati nella recente crisi finanziaria dal ricorso massiccio e generalizzato all indebitamento statale. Nei secondi il profilo di crescita è invece molto più forte, trainato quest anno principalmente dalla Cina e dall India con le autorità monetarie locali che, proprio alla luce di questa dinamica positiva, stanno intervenendo per evitare il surriscaldamento delle rispettive economie e l aumento dell inflazione. Sul fronte economico il 2010 si è concluso con una crescita globale molto positiva stimata dal FMI in misura pari al 5%. Le economie avanzate hanno registrato una crescita media del 3%, con i migliori risultati registrati in Giappone (+4,3%) e in Germania (+3,6%) e l unico dato negativo della Spagna (-0,2%). Nei paesi emergenti invece la crescita è risultata molto più sostenuta con una stima pari in media al 7,1% grazie all apporto decisivo di Cina ed India in crescita, rispettivamente, del 10,3% e del 9,7%. La diversa dinamica di crescita tra i paesi emergenti e quelli industrializzati, nonché la presenza in questi ultimi di fattori deflattivi strutturali, quali gli elevati livelli di disoccupazione e il basso livello di utilizzo degli impianti produttivi (in altri termini un output gap negativo), nonchè l implementazione di riforme fiscali rivolte tendenzialmente a risanare i conti pubblici, dovrebbero continuare a determinare profili inflattivi divergenti tra le due aree. Tra l altro, nei Paesi Emergenti il rialzo di alcune materie prime, principalmente energetiche ed alimentari, ha determinato un netto incremento dei prezzi al consumo. Per il 2010, le stime più recenti del FMI prevedono l inflazione nei paesi industrializzati attestarsi all 1,5% mentre il dato analogo per i paesi emergenti è stimato al 6,3%. Le diverse dinamiche della crescita e dell inflazione hanno determinato politiche monetarie differenti tra le Banche centrali: nella maggior parte dei paesi industrializzati, con l eccezione di alcuni paesi come Australia e Canada, i tassi ufficiali continuano a mantenersi invariati sui livelli minimi raggiunti durante la crisi finanziaria del 2008 ( la c.d. ZIRP policy ). Alla luce del difficile recupero in alcuni parametri macroeconomici, come ad esempio il tasso occupazionale, è stato più volte riaffermato nel corso dell anno, in particolare dalla FED, la volontà di mantenerli su questi livelli ancora per un periodo prolungato. Nei paesi emergenti invece, la constatazione di forti e crescenti aspettative inflazionistiche ha determinato l adozione di politiche monetarie restrittive con un generalizzato rialzo dei tassi d interesse ufficiali. Sul fronte invece delle politiche monetarie non convenzionali (le c.d. manovre di quantitative easing ) bisogna constatare che, anche se per fini diversi, le maggiori banche centrali dei paesi industrializzati hanno deciso di posticipare la c.d. exit strategy ossia il ritiro delle misure straordinarie di stimolo monetario introdotte durante la crisi economica e finanziaria del 2008 e inizialmente previsto per il Nel caso della FED, la decisione è stata motivata principalmente da motivazioni di sostegno alla crescita economica, ritenuta ancora troppo debole ed incerta. A questo scopo, sono state reintrodotte misure straordinarie di politica monetaria per un ammontare pari a 600 MLD di dollari da effettuare fino a giugno 2011, con il reinvestimento del capitale in scadenza delle obbligazioni MBS acquistate durante la crisi del 2008 in titoli di Stato a lunga scadenza per iniettare maggiore liquidità nel sistema economico. Nel caso della BOJ (la banca centrale giapponese) la decisione di reintrodurre misure quantitative ha avuto come duplice scopo di sostenere un economia in peggioramento nella seconda metà dell anno e cercare di indebolire lo yen con l introduzione tra le altre misure quantitative, di un fondo di natura temporanea per circa 60 MLD di dollari destinato a comprare bond governativi a lungo termine, obbligazioni aziendali, commercial paper e altri strumenti finanziari. Nel caso della BCE infine, le misure straordinarie di politica monetaria sono state introdotte e successivamente prorogate allo scopo di contrastare la crisi sui debiti sovrani dei paesi periferici dell area Euro, Grecia ed Irlanda in primis. A tale scopo, nel corso del primo semestre, è stato introdotto un programma di acquisto sul mercato secondario di titoli di stato e obbligazioni societarie da parte delle Banche centrali nazionali per conto della BCE. Successivamente, la banca centrale europea ha segnalato la continuazione delle misure straordinarie introdotte durante la crisi del 2008 fino alla primavera del RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Relazione sulla gestione consolidata 9

12 RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA 2011, alla luce delle tensioni tuttora esistenti sui titoli di stato dei paesi periferici dell area Euro. Per quanto riguarda il mercato valutario, il 2010 è stato caratterizzato dalla crisi dell euro, innescata in una prima fase dalla crisi greca e successivamente dalla crisi irlandese. Le significative differenze strutturali esistenti tra le diverse economie appartenenti alla moneta unica, aggravate peraltro dalle conseguenze della crisi finanziaria del 2008, la mancanza di una politica fiscale omogenea all interno dell area stessa e la percezione di una scarsa coesione politica con il conseguente ritardo nell adozione di misure adeguate a fronteggiare l evoluzione della crisi, ha determinato una significativa flessione della moneta unica, non solo nei confronti delle più classiche valute rifugio quali il franco svizzero, in apprezzamento del 16%, dello yen, in apprezzamento del 18%, ma in una prima fase anche nei confronti del dollaro, in apprezzamento del 7%. Solo con l adozione a maggio del piano di intervento straordinario per 750 MLD di euro varato da parte dell Unione Europea con la partecipazione del FMI e l introduzione delle già citate manovre di politica monetaria non convenzionali da parte della BCE è stato possibile frenare la svalutazione dell euro, peraltro nuovamente indebolito nel corso dell autunno dal riesplodere della crisi irlandese. Anche in questo caso, solo la decisione del governo irlandese di aderire ad un piano di salvataggio straordinario per un ammontare pari a 95 MLD di euro, analogo a quello precedente varato per la Grecia, ha permesso alla valuta unica di recuperare parte del terreno perduto, perlomeno nei confronti della valuta statunitense. Per quanto riguarda le materie prime, il mercato ha espresso prezzi in generale rialzo per l effetto combinato di un miglioramento della crescita economica, trainato principalmente dai paesi emergenti, dove la domanda di materie prime è più elevata, e per il mantenimento di politiche monetarie espansive che favoriscono l investimento a scopo finanziario in beni reali. L indice generale (CRB index) è salito nel corso dell anno del 15%, con i maggiori rialzi realizzati nel segmento dei metalli preziosi e delle materie prime agricole. Il prezzo del petrolio si è apprezzato del 13% mentre il prezzo dell oro si è apprezzato del 28% riflettendo principalmente l incertezza derivante dagli sviluppi della crisi dell euro e la maggiore diversificazione delle riserve valutarie da parte delle banche centrali, principalmente dei paesi emergenti. Sul fronte aziendale, l andamento degli utili societari sia nei paesi industrializzati che nei paesi emergenti ha confermato un quadro estremamente positivo, evidenziando la grande flessibilità ed efficienza che ha caratterizzato il comportamento delle grandi aziende internazionali in questi ultimi anni di grandi e repentini mutamenti degli scenari macroeconomici. A livello aggregato, le stime degli analisti per il 2010 prevedono per l indice americano S&P 500 un rialzo degli utili del 31,6%; in Europa, le analoghe previsioni per l indice DJ Stoxx 600 prevedono un rialzo degli utili del 64,2%, trainato in larga misura dai risultati delle aziende tedesche, fortemente esposte ai mercati emergenti. In questo contesto di riferimento, i principali indici azionari hanno realizzato nell anno buoni rialzi, seppur con risultati poco omogenei anche all interno delle stesse aree geografiche. Se, infatti, l indice MSCI WORLD chiude il 2010 con una performance positiva del 7,7% in valuta locale (+17,4% in euro) e l indice S&P 500 americano in rialzo dell 11,7%, l Eurostoxx 50 e il Topix giapponese sono invece scesi rispettivamente del -5,4% e del -0,9%. Particolarmente penalizzato è risultato anche il listino domestico, con il FTSE Italia All Share in ribasso del -11,5%. I risultati ottenuti dai listini dei Paesi Emergenti sono stati invece incoraggianti con l indice MSCI Emerging Markets in valuta locale in rialzo del 12% e rialzi significativi registrati da alcuni mercati quali ad esempio la Tailandia (indice SET +40,6%) e la Russia (indice RTS +24%). A livello settoriale mondiale, le performance migliori sono state registrate nel settore dei consumi discrezionali (+19,6%) e in quello industriale (+17,7%); risultati negativi hanno invece contraddistinto il settore delle pubbliche utilità (-4,2%) e il settore della salute (-1,4%). Da segnalare anche nel 2010 la sovra performance che ha caratterizzato il segmento delle società a piccola e media capitalizzazione rispetto alle società di maggiori dimensioni; l indice americano Russell 2000 ad esempio, ha segnato un rialzo del 24,7%. ben superiore al risultato dell S&P 500. Per quanto riguarda il mercato obbligazionario governativo, la crisi che ha investito i paesi periferici dell area euro con elevati/crescenti deficit di bilancio o un elevato stock di debito rispetto al PIL (principalmente Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna e Italia) ha determinato risultati estremamente differenziati, pur in presenza di un quadro di sostanziale stabilità dei tassi ufficiali e di un tasso d inflazione in forte flessione, che in alcuni momenti ha sollevato addirittura timori di una spirale deflazionistica. L andamento positivo ha riguardato principalmente i titoli degli emittenti considerati più sicuri: l indice dei titoli governativi americani per la scadenza compresa tra 5 e Relazione sulla gestione consolidata

13 anni è salito del 7,8% con il rendimento del decennale passato dal 3,8% del 2009 al 3,4% di fine In Europa, l indice ML EMU per la scadenza compresa tra 5 e 10 anni è salito solo dello 0,5% per l influenza contrastante tra l andamento estremamente positivo del Bund tedesco e l andamento estremamente negativo dei periferici dell area euro, i cui differenziali di rendimento rispetto al Bund hanno fatto segnare livelli massimi dall introduzione della moneta unica. Il rendimento del decennale tedesco è sceso alla fine dell anno al 2,9% rispetto ad un livello di fine 2009 del 3,4%. Il miglioramento delle prospettive economiche e delle condizioni finanziarie generali hanno nuovamente premiato l andamento dei prezzi dei segmenti più rischiosi del mercato obbligazionario, quali le emissioni societarie, sia Investment Grade che High Yielder, le obbligazioni convertibili e le emissioni sovrane dei paesi emergenti, i cui differenziali di rendimento rispetto ai titoli governativi si sono nuovamente ridotti anche se in misura inferiore rispetto ai restringimenti eccezionali del L indice EMU Corporate ha guadagnato il 5% nell anno, mentre il segmento più rischioso dei titoli societari ha registrato una performance pari al 14,2%. Le obbligazioni convertibili hanno registrato un rialzo pari al 9,4% mentre i governativi dei paesi emergenti sono saliti del 12%. Il 2011 Per quanto riguarda la crescita economica, le previsioni indicano un buon profilo di crescita del Prodotto Interno Lordo nel 2011, con possibili sorprese in senso positivo derivanti da un miglioramento dei consumi negli Stati Uniti. In Europa dovrebbero continuare le dinamiche di crescita divergenti tra i paesi appartenenti all area core, guidati dalla Germania, caratterizzati da tassi di crescita più elevati e i paesi periferici con tassi di crescita deboli, se non negativi. Nei Paesi Emergenti, pur persistendo politiche monetarie e fiscali restrittive atte a frenare l inflazione, la crescita non dovrebbe subire un rallentamento significativo. A livello aggregato, le stime più recenti per il 2011 (fonte FMI) prevedono un tasso di crescita a livello mondiale del 4,4%, in lieve decelerazione rispetto al +5% previsto per il 2010, con una crescita moderata nei paesi industrializzati, prevista al 2,5%, ed una più vigorosa nei paesi emergenti, prevista al 6,5%. Di conseguenza, l effetto sugli utili aziendali dovrebbe essere positivo come confermato dalle stime sia top-down che bottom-up che prevedono in media una crescita compresa tra l 8% e il 20%. Al momento, la crescita degli utili previsti per il 2011 è del 15,2% per l indice S&P500 americano e del 18,1% per il DJ STOXX 600 europeo. Per quanto riguarda i tassi d interesse non dovremmo assistere nel corso del 2011 ad un cambiamento significativo nel livello dei tassi ufficiali dei paesi industrializzati, che dovrebbero rimanere invariati sugli attuali livelli minimi. L inflazione, infatti, dovrebbe rimanere contenuta per via di un output gap tuttora negativo e di un elevato livello del tasso di disoccupazione. Diversamente nei paesi emergenti, il rialzo del petrolio e soprattutto il rialzo delle componenti alimentari continueranno ad esercitare pressioni al rialzo sull inflazione che potrebbe peraltro propagarsi anche al dato core. Al momento le previsioni indicano una crescita dei prezzi al consumo pari all 1,6% per i paesi industrializzati e del 6% per i paesi emergenti (fonte FMI). Sul fronte dei tassi di mercato, però, dovremmo assistere ad una continuazione del trend rialzista emerso nell ultima parte del 2010, sia per una normalizzazione dei rendimenti successiva ai livelli raggiunti nelle fasi più acute della crisi finanziaria del 2008, che per gli effetti della crisi dei paesi periferici dell area Euro. Analogamente, nei paesi emergenti la pressione al rialzo dovrebbe derivare sia dall effetto normalizzazione sopra citato che dagli interventi specifici attuati dalle autorità monetarie per contenere le pressioni sui prezzi. Per quanto riguarda le valutazioni assolute dei principali mercati azionari, non emergono dei fattori di ostacolo significativi ad un ulteriore recupero degli indici, anche se qualche timore è iniziato ad emergere sul livello di redditività delle aziende che è già estremamente elevato rispetto agli standard storici e quindi difficilmente migliorabile. In termini relativi, confrontando le valutazioni delle azioni basate sugli utili previsti con i rendimenti delle obbligazioni corporate, la sottovalutazione dei mercati azionari risulta ancora netta rispetto ai mercati obbligazionari. Si rileva che, sulla base dei principali indicatori valutativi, i mercati azionari dei paesi emergenti non trattano più a sconto rispetto alla media dei mercati azionari dei paesi sviluppati per cui, complice anche una diffusa compiacenza sui primi, la loro forza relativa potrebbe subire un temporaneo deterioramento. RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Relazione sulla gestione consolidata 11

14 RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Il Gruppo Bim: i mercati di riferimento I principali mercati su cui compete il Gruppo Bim sono rappresentati dal mercato italiano del private banking - sia nel segmento servito per mezzo di banker in filiale (Banca Intermobiliare), sia nel segmento servito da promotori/ banker fuori sede (Banca Ipibi) - ed il mercato italiano dei prodotti e servizi di risparmio gestito, su cui opera Symphonia Sgr. Il Gruppo è peraltro presente con un posizionamento rilevante su altri specifici segmenti di mercato (la negoziazione, il private banking in Svizzera), in ogni modo riconducibili ai mercati fondamentali. Le analisi dell Associazione Italiana del Private Banking (alla data di redazione del presente documento sono disponibili elaborazioni con riferimento ai primi 9 mesi dell anno) mostrano alcune principali evidenze per il segmento di mercato servito dagli operatori cosiddetti tradizionali, con il banker in filiale: - una leggera crescita degli asset (1,8%) di mercato, dove Bim mantiene una quota di mercato sostanzialmente stabile e pari al 3,5%. La crescita del mercato è stata principalmente ottenuta grazie a flussi di raccolta netta, essendo poco significativo l effetto dei prezzi di mercato; - una significativa ricomposizione dei portafogli dei clienti, che hanno progressivamente ridotto la quota investita in prodotti di liquidità: questo fenomeno si è verificato sia a livello di sistema bancario italiano, sia a livello di operatori tradizionali, sia presso il Gruppo BIM; - il lieve recupero della redditività degli assets; - la lenta introduzione del servizio di consulenza finanziaria in materia di investimenti. Sul mercato, l unica operazione straordinaria portata a termine nel corso dell anno ha visto l acquisizione di Meliorbanca Private S.p.A da parte di Santander Private S.p.A, banca italiana appartenente al gruppo spagnolo Santander. Per ciò che concerne il mercato del private banking servito da promotori finanziari fuori sede, le statistiche Assoreti hanno mostrato fenomeni molto polarizzati. Si tratta di un mercato che complessivamente ha raccolto circa 12 miliardi mantenendo tassi di crescita superiori rispetto a quelli degli operatori bancari tradizionali. Le scelte di investimento operate nel corso dell anno hanno visto privilegiare i prodotti del risparmio gestito sui quali sono confluiti complessivamente 14,2 miliardi di euro. Le consistenze patrimoniali dei prodotti complessivamente distribuiti dalle imprese del settore sono quindi passate dai 230 miliardi del 2009 ai 236 miliardi di fine All interno del mercato si individuano realtà che crescono con dinamiche molto significative, ma anche operatori in prolungata ristrutturazione, crisi, riposizionamento. In questo segmento Banca Ipibi, con una raccolta netta superiore al 20% delle consistenze patrimoniali e una raccolta media per promotore superiore ai 10 milioni di euro si è resa protagonista di un balzo nelle classifiche di performance, raggiungendo stabilmente una posizione all interno del segmento più prestigioso del mercato. Per ciò che concerne infine le società di gestione del risparmio, Assogestioni mostra un mercato del risparmio gestito estremamente polarizzato con i primi 5 gruppi italiani che gestiscono oltre il 50% del patrimonio complessivamente gestito dal sistema. Le dimensioni del mercato si sono in effetti accresciute passando dai 950 miliardi del 2009 ai miliardi di euro di fine 2010; contestualmente si è ridotto il numero dei gestori che è passato da 344 a 335 per effetto di alcune operazioni straordinarie intervenute sul mercato. Il patrimonio gestito da gruppi italiani è cresciuto di circa 20 Miliardi a fronte di masse gestite totali per 792 Miliardi. Hanno fatto meglio i gruppi esteri, favoriti tra l altro per le note asimmetrie sulle caratteristiche dei prodotti, che hanno registrato una crescita delle masse gestite pari a 37 miliardi, passando dai 177 miliardi dell anno precedente agli attuali 214. Per ciò che concerne i prodotti, da notare i forti deflussi dai prodotti monetari (-27%) a favore principalmente dei comparti azionari (+16%) ed obbligazionari (+11%). 12 Relazione sulla gestione consolidata

15 PRINCIPALI DATI DEL GRUPPO DATI DI SINTESI Variazione Variazione assoluta % VALORI ECONOMICI RICLASSIFICATI (valori espressi in /migl.) Margine di interesse ,2% Margine di intermediazione (6.872) -5,2% Risultato della gestione operativa (10.775) -29,4% Risultato ante componenti non ricorrenti ,0% Risultato ante imposte ,3% Risultato d'esercizio del Gruppo ,6% VALORI PATRIMONIALI ED OPERATIVI (valori espressi in /mln.) Raccolta complessiva (10) -0,1% Raccolta diretta (335) -14,2% Raccolta indiretta ,1% - di cui risparmio amministrato (420) -6,5% - di cui risparmio gestito ,9% - di cui patrimonio fiduciario fuori banca ,4% Impieghi vivi verso la clientela ,7% Totale Attivo (147) -4,3% Patrimonio netto del Gruppo ,74% Patrimonio di vigilanza del Gruppo (16) -3,8% Excess Capital ,4% ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI PATRIMONIALI Attività di rischio ponderate ( /mln) (312) Tier 1 capital ratio 11,47% 9,87% 1,597 Total capital ratio 17,00% 15,61% 1,391 RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA STRUTTURA OPERATIVA (valori espressi in unità) Numero dipendenti e collaboratori (totale) ,1% - di cui Private bankers Banca Intermobiliare (4) -2,1% - di cui Private bankers Banca Ipibi ,5% Numero filiali Banca Intermobiliare Numero filiali e uffici private banker Banca Ipibi ,8% Relazione sulla gestione consolidata 13

16 RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA INDICI DI REDDITIVITÀ Variazione punti % Margine di interesse/margine di intermediazione 23,2% 21,1% 2,1 Commissioni nette/margine di intermediazione 56,4% 53,7% 2,7 Risultato della gestione operativa/margine di intermediazione 20,7% 27,7% -7,1 Cost/income ratio (esclusi altri oneri/proventi di gestione) 81,8% 75,1% 6,7 Cost/income ratio (inclusi altri oneri/proventi di gestione) 79,3% 72,3% 7,1 R.O.E. 2,5% 2,2% 0,3 INDICI DI QUALITÀ DEL CREDITO Attività deteriorate nette / Impieghi vivi 11,6% 26,3% -14,8 - di cui sofferenze nette/impieghi vivi 8,5% 11,1% -2,6 Attività deteriorate nette / Crediti verso la clientela 9,6% 18,8% -9,3 - di cui sofferenze nette/crediti verso la clientela 7,0% 8,0% -1,0 Copertura delle sofferenze (fondi rettificativi/esposizione lorda) 29,4% 32,0% -2, Variazione Variazione assoluta % DATI PER DIPENDENTE (valori espressi in /migl.) Margine di intermediazione / Numero dipendenti (14) -9,1% Costo del personale/ Numero medio dipendenti ,7% Totale attivo/ Numero dipendenti (320) -8,0% INFORMAZIONI SU TITOLO AZIONARIO BANCA INTERMOBILIARE Numero azioni ordinarie in circolazione (al netto delle azioni proprie) (25.990) 0,0% Patrimonio netto unitario su azioni in circolazione in Euro 2,75 2,72 0,03 1,3% Quotazione per azione ordinaria nell'anno media 4,00 3,02 0,98 32,3% minima 3,15 2,12 1,03 48,7% massima 4,32 4,16 0,16 3,9% Utile base per azione (EPS basic) - Euro 0,061 0,048 0,013 26,3% Utile diluito per azione (EPS diluited) - Euro 0,053 0,042 0,011 26,2% Redazione degli aggregati riclassificati Ai fini di consentire un immediata lettura dei risultati economici e patrimoniali rispetto agli schemi previsti dalla Circolare 262/05 della Banca d Italia, sono stati predisposti schemi riclassificati nei quali sono state effettuate alcune riappostazioni ed aggregazioni per le quali si è data informativa analitica in aderenza con quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n del 28 luglio Inoltre rispetto al bilancio pubblicato al negli schemi di bilancio riclassificati è stata effettuata la riclassifica della partecipazione in Immobiliare D S.r.l dalla voce Attività non correnti in via di dismissione alla voce Partecipazioni in quanto allo stato attuale non sono ancora compiutamente stimabili i termini entro cui si procederà alla vendita della suddetta partecipazione e quindi sono venuti a meno i presupposti richiesti dal principio contabile Ifrs Relazione sulla gestione consolidata

17 Prospetti contabili del bilancio consolidato riclassificati Conto economico consolidato riclassificato (valori espressi in e/migliaia) Periodo Periodo Variazione Variazione assoluta % Interessi attivi e proventi assimilati (15.219) -20,0% Interessi passivi e oneri assimilati (31.649) (48.051) ,1% Margine di interesse ,2% Commissioni attive ,4% Commissioni passive (43.072) (36.962) (6.110) 16,5% Commissioni nette (307) -0,4% Dividendi ,8% Risultato netto strumenti di negoziazione (2.497) -13,8% Risultato netto strumenti di copertura (553) -100,0% Risultato netto di cessione altri strumenti (6.347) -47,2% Margine di intermediazione (6.872) -5,2% Spese per il personale (56.715) (55.665) (1.050) 1,9% Altre spese amministrative (37.742) (35.149) (2.593) 7,4% Ammortamenti operativi (8.238) (8.583) 345-4,0% Altri oneri/proventi di gestione (605) -16,2% Costi operativi (99.568) (95.665) (3.903) 4,1% Risultato della gestione operativa (10.775) -29,4% Rettifiche di valore nette sui crediti (4.443) (18.221) ,6% Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (3.237) (11.909) ,8% Risultato netto partecipate valutate al patrimonio netto (318) -92,2% Risultato ante componenti non ricorrenti ,0% Risultato da cessione e rettifiche di valore su strumenti finanziari (1.935) (7.639) n.a. Risultato da cessione partecipazioni n.a. Risultato ante imposte ,3% Imposte sul reddito di periodo (8.315) (6.616) (1.699) 25,7% Utile (Perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte ,1% Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte (1.154) -100,0% Utile (Perdita) d'esercizio ,0% Perdita di pertinenza dei terzi (180) -12,8% Utile (Perdita) d'esercizio del gruppo ,6% RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Nota: Al fine di una migliore rappresentazione gestionale dei risultati sono stati riclassificati (rispetto al conto economico riportato nella Sezione Prospetti Contabili) i costi relativi alla componente variabile della remunerazione dei private bankers dipendenti dalla voce Spese per il personale alla voce Commissioni passive per /migl ( /migl al ) e gli oneri accessori al prestito titoli dalla voce Interessi passivi alla voce Risultato netto delle attività di negoziazione per /migl. 512 ( /migl. 171 al ). Relazione sulla gestione consolidata 15

18 Stato patrimoniale consolidato riclassificato (valori espressi in e/migliaia) Variazione Variazione assoluta % Cassa (1.277) -26,7% Crediti: - Crediti verso clientela per impieghi vivi ,6% RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA - Crediti verso clientela altri ( ) -34,9% - Crediti verso banche ( ) -41,2% Attività finanziarie - Detenute per la negoziazione ( ) -22,2% - Disponibili per la vendita ,0% - Detenute fino alla scadenza ,4% Immobilizzazioni: - Partecipazioni (46) -0,8% - Immateriali e materiali (374) -0,2% - Avviamenti Altre voci dell'attivo ,8% Totale attivo ( ) -4,3% Debiti: - Debiti verso banche (39.340) -8,0% - Debiti verso la clientela ( ) -11,5% Titoli in circolazione ,6% Passività finanziarie: - Detenute per la negoziazione ,0% - Di copertura ,4% Fondi a destinazione specifica (3.336) -15,1% Altre voci del passivo ,3% Patrimonio netto ,9% Totale passivo ( ) -4,3% 16 Relazione sulla gestione consolidata

19 Conto economico consolidato riclassificato IV trimestre 2010 (valori espressi in e/migliaia) Periodo Periodo Variazione Variazione IV Trimestre IV Trimestre assoluta % Interessi attivi e proventi assimilati (2.467) -13,3% Interessi passivi e oneri assimilati (8.460) (12.304) ,2% Margine di interesse ,2% Commissioni attive (4.789) -12,0% Commissioni passive (13.511) (16.194) ,6% Commissioni nette (2.106) -8,8% Dividendi n.a. Risultato netto strumenti di negoziazione ,7% Risultato netto strumenti di copertura (406) -100,0% Risultato netto di cessione altri strumenti (8.357) -81,9% Margine di intermediazione (6.595) -15,4% Spese per il personale (15.380) (15.078) (302) 2,0% Altre spese amministrative (11.940) (9.800) (2.140) 21,8% Ammortamenti operativi (1.928) (2.171) ,2% Altri oneri/proventi di gestione (734) n.a. Costi operativi (27.924) (27.783) (141) 0,5% Risultato della gestione operativa (6.736) -44,6% Rettifiche di valore nette sui crediti (2.360) (19.175) ,7% Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.444) (8.869) ,7% Risultato netto delle partecipate valutate al patrimonio netto (138) -70,8% Risultato ante componenti non ricorrenti (12.746) ,2% Risultato da cessione e rettifiche di valore su strumenti finanziari (1.935) (126) (1.809) n.a. Risultato da cessione partecipazioni n.a. Risultato ante imposte (12.872) ,9% Imposte sul reddito di periodo (2.268) (6.125) n.a. Utile (Perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte (9.015) ,6% Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte (47) - (47) n.a. Utile (Perdita) d'esercizio (9.015) ,1% Perdita di pertinenza dei terzi (97) -20,7% Utile (Perdita) d'esercizio del gruppo (8.546) ,7% RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Relazione sulla gestione consolidata 17

20 Dati economici consolidati/riclassificati per trimestre (valori espressi in e/migliaia) RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Esercizio 2010 I Trim II Trim III Trim IV Trim Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati (7.586) (7.841) (7.762) (8.460) Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive (9.336) (10.098) (10.127) (13.511) Commissioni nette Dividendi Risultato netto strumenti di negoziazione Risultato netto strumenti di copertura (126) Risultato netto di cessione altri strumenti Margine di intermediazione Spese per il personale (12.466) (15.257) (13.612) (15.380) Altre spese amministrative (7.974) (8.808) (9.020) (11.940) Ammortamenti operativi (2.123) (2.080) (2.107) (1.928) Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi (21.430) (25.980) (24.234) (27.924) Risultato della gestione operativa Rettifiche di valore nette sui crediti (2.168) 398 (313) (2.360) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (501) (1.304) 12 (1.444) Risultato netto delle partecipate valutate al patrimonio netto (71) 258 (217) 57 Risultato ante componenti non ricorrenti Risultato da cessione e rettifiche di valore su strumenti finanziari (1.935) Risultato da cessione partecipazioni Risultato ante imposte Imposte sul reddito di periodo (1.591) (1.937) (2.519) (2.268) Utile (Perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte (7) 104 (50) (47) Utile (Perdita) d'esercizio Perdita di pertinenza dei terzi Utile (Perdita) d'esercizio del gruppo Relazione sulla gestione consolidata

21 DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI/RICLASSIFICATI PER TRIMESTRE (valori espressi in e/migliaia) Anno Cassa Crediti: - Crediti verso clientela per impieghi vivi Crediti verso clientela altri Crediti verso banche Attività finanziarie: - Detenute per la negoziazione Disponibili per la vendita Detenute sino a scadenza Immobilizzazioni: - Partecipazioni Immateriali e materiali Avviamenti Altre voci dell'attivo Totale attivo Debiti: - Debiti verso banche Debiti verso la clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie: - Detenute per la negoziazione Di copertura Fondi a destinazione specifica Altre voci del passivo Patrimonio netto Totale passivo RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Relazione sulla gestione consolidata 19

22 RISULTATI E ANDAMENTO DELLA GESTIONE IN SINTESI RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA L esercizio 2010 è stato caratterizzato dall operazione che ha portato all ingresso di Banca Intermobiliare nel perimetro del Gruppo Veneto Banca. L operazione è stata annunciata lo scorso 6 Aprile 2010 a seguito del raggiungimento dell intesa tra i soci della holding CoFiTo S.p.A.: le famiglie Scanferlin, D Aguì e Giovannone hanno siglato un accordo avente ad oggetto la fusione per incorporazione di Cofito in Veneto Banca e - conseguentemente - l acquisizione da parte di quest ultima del controllo di BIM e del relativo gruppo bancario. Successivamente alla stipula del suddetto accordo, BIM ha provveduto al rinnovo del proprio Consiglio di Amministrazione (in scadenza con l approvazione del bilancio d esercizio 2009), attualmente composto di undici membri, la maggioranza dei quali indicati dal Gruppo Veneto Banca. L operazione è stata autorizzata dalle Autorità competenti nel corso dello scorso mese di dicembre. L ingresso della Banca Intermobiliare in un importante gruppo bancario di rilevanza nazionale costituisce una importante novità rispetto al passato e permetterà al Gruppo Bim di ricevere un supporto più strutturato per rispondere alle nuove sfide offerte dal contesto competitivo. L incorporazione di Cofito in Veneto Banca ha avuto efficacia nel mese di febbraio 2011 cui seguirà un offerta pubblica di acquisto obbligatoria lanciata da Veneto Banca su tutte le residue azioni BIM in circolazione. Peraltro, come già reso noto al mercato, Veneto Banca intende mantenere le azioni di BIM quotate sul mercato telematico azionario e, pertanto, qualora per effetto dell offerta pubblica obbligatoria dovesse superare la quota del 90% del capitale sociale in BIM, Veneto Banca procederà a ripristinare il flottante. L esercizio 2010 del Gruppo Banca Intermobiliare si chiude con un utile netto consolidato pari a 10,253 Milioni di Euro, in crescita del 19,6% rispetto all esercizio precedente. La raccolta del Gruppo è rimasta stabile sui livelli dell esercizio precedente: 13,9 Miliardi di Euro: la buona crescita della raccolta private di Banca Intermobiliare, di Banca Ipibi e di Symphonia Sgr è stata in parte neutralizzata dalla riduzione di valore imputabile ad alcuni rapporti della clientela istituzionale. Nel corso dell esercizio, le condizioni dei mercati finanziari hanno favorito il graduale incremento della propensione al rischio dei clienti, i quali hanno abbandonato le posizioni di massima prudenza costruite nel corso dei due precedenti esercizi a causa della crisi dei mercati finanziari. La composizione della raccolta si è dunque significativamente modificata rispetto all anno passato: al 31 dicembre 2010 la raccolta diretta ammonta a 2,0 Miliardi di Euro, in riduzione del 14,2% a/a. La riduzione della raccolta diretta è stata interamente compensata dalla crescita della raccolta indiretta: in particolare, la raccolta investita nel comparto amministrato si è anch essa ridotta a 6 Miliardi di Euro, in riduzione del 6,5% a/a, mentre è risultata particolarmente significativa la crescita della raccolta gestita (5,8 Miliardi di Euro, +14,9% a/a). I crediti verso la clientela alla data del ammontano a Milioni di Euro e risultano in crescita del 7%. In particolare, gli impieghi vivi sono cresciuti in misura rilevante (1.536 milioni di Euro, +23,6%), grazie a nuove erogazioni per circa 145 Milioni di Euro ed al rientro in bonis di posizioni in precedenza classificate come deteriorate per circa 148 Milioni di Euro. Il patrimonio netto consolidato ammonta a 410 Milioni di Euro, in lieve crescita (+1,9%) rispetto all esercizio precedente. 20 Relazione sulla gestione consolidata

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