CASTEL BOGLIONE franco-grossolana, fase tipica CSB1

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1 CASTEL BOGLIONE franco-grossolana, fase tipica CSB1 Distribuzione geografica e pedoambiente Rilievi collinari di notevole mole rispetto alle colline tipiche del Monferrato. I crinali allungati, spesso non arrotondati, sono tendenzialmente isorientati da ovest ad est; i versanti sono asimmetrici ed in particolare quelli esposti prevalentemente a nord, hanno pendenze nettamente maggiori rispetto a quelli in prevalenza a sud; è su questi ultimi che si sviluppano più ampiamente le valli laterali. La pendenza media dei versanti è di circa il 30%; per questo motivo e per la tessitura grossolana dei suoli i processi erosivi possono essere anche forti. La litologia principale sulla quale sono presenti i suoli di questa serie sono le arenarie ma sono anche presenti intercalazioni marnose. Pietrosità e rocciosità superficiali sono completamente assenti. L uso del suolo è agricolo con prevalenza della coltura della vite e del nocciolo. Nelle Langhe il substrato è costituito da formazioni in cui sabbie e arenarie si alternano a banchi, nettamente meno potenti, di marne argillose. L'inclinazione prevalente degli strati è verso ovest- nord-ovest. In questo caso le morfologie caratteristiche per questa fase sono i versanti collinari a reggipoggio che raccordano i crinali posti in sinistra Belbo e Bormida al corso dei fiumi. Le pendenze sono elevate. L'uso prevalente è a bosco di latifoglie a prevalenza di castagno con inclusione di pino silvestre. Descrizione sintetica Proprietà del suolo: la profondità totale del suolo e la profondità utile alle radici possono anche raggiungere i cm. Limitazioni all approfondimento degli apparati radicali sono da segnalare solo nei casi in cui il substrato, molto cementato, è posto nei pressi della superficie del suolo. La disponibilità d ossigeno è buona e la permeabilità è moderatamente elevata; non può essere considerata elevata poiché alternati a strati in prevalenza sabbiosi ve ne sono altri tendenzialmente marnosi, di pochi centimetri e con una tessitura più fine. La profondità della falda principale è elevatissima e non influenza in alcun modo il suolo. Profilo: il suolo è poco evoluto anche dove non si evidenzia lo scasso all impianto dei vigneti, infatti i processi erosivi innescati dalla elevata pendenza ne ringiovaniscono continuamente il profilo. Il profilo tipo è caratterizzato da un orizzonte superficiale (topsoil) leggermente arricchito di sostanza organica che è soggetto a lavorazioni periodiche. Al di sotto è presente un orizzonte C (subsoil) che si differenzia dal precedente essenzialmente per il minor contenuto di sostanza organica e, non sempre, per un colore più chiaro. Gli orizzonti hanno tessitura da franca a franco-sabbiosa, reazione variabile da subalcalina ad alcalina e carbonato di calcio che può raggiungere il 25%. Lo scheletro è completamente assente; il colore è variabile dal bruno oliva al bruno oliva chiaro all oliva. Il substrato è formato da Arenarie calcaree inalterate a forte grado di cementazione, disposte in strati spessi da pochi centimetri ad oltre un metro, a questi si alternano strati molto sottili di depositi marnosi. IPLA spa - Settore Suolo 1 Sistema Informativo Pedologico

2 Classificazione Soil Taxonomy: Legenda Carta dei Suoli: Entisuoli di collina a tessitura grossolana Regime di umidità: Regime Ustico Regime di temperatura: Regime Mesico Descrizione del pedon rappresentativo Profilo: BARB0055 Localizzazione: CROCETTA - CASTELBOGLIONE Pendenza: 20 Esposizione: 270 Quota: 320 m s.l.m. Uso del suolo: vigneti Litologia: Arenarie; Il suolo è stato descritto allo stato umido. Orizzonte Ap: 0-40 cm, umido, colore dominante olivastro (5Y5/3). Tessitura franco-sabbiosa, scheletro assente, struttura poliedrica subangolare debole, radici 30/ dmq, di dimensioni medie 1 mm e massime 2 mm, fortemente calcareo. Orizzonte C: cm, umido, colore dominante olivastro (5Y5/3), colore secondario olivastro (5Y5/4). Tessitura francosabbiosa, scheletro assente, struttura poliedrica subangolare debole. Radici 7/ dmq, di dimensioni medie 1 mm e massime 1 mm, fortemente calcareo. IPLA spa - Settore Suolo 2 Sistema Informativo Pedologico

3 Analisi chimico-fisiche del pedon rappresentativo Ap C Limite superiore 0 40 Limite inferiore ph in H2O 7,9 8 Sabbia grossolana % 14,6 16,2 Sabbia fine % 42,4 43,4 Sabbia molto fine % n.d. n.d. Limo grossolano % 6,7 11 Limo fine % 23,6 16,6 Argilla % 12,7 12,8 CaCO3 % 16,5 18,0 C organico % 1,24 0,30 N % 0,153 0,069 C/N 8 4 Sostanza organica % 2,13 0,52 C.S.C. meq/100g 11,1 n.d. Ca meq/100g n.d. n.d. Mg meq/100g n.d. n.d. K meq/100g 0,76 n.d. Na meq/100g n.d. n.d. Fosforo assimilabile n.d. n.d. Saturazione basica % Orizzonti diagnostici riconosciuti L unico orizzonte diagnostico riconosciuto è l epipedon ocrico. Questo ha uno spessore variabile che è correlato con la profondità alla quale sono effettuate le lavorazioni periodiche del suolo. Sequenza e variabilità degli orizzonti genetici La sequenza tipica è Ap-C. Relazione con altre Fasi di suolo piemontesi Codice Fase Legenda Classificazione Tipi di relazione Descrizione della relazione MBD1 CSB1 si differenzia nettamente per l assenza dei fenomeni erosivi che hanno portato alla formazione di calanchi. Le tessiture sono nella prima nettamente più grossolane con una percentuale di sabbia maggiore IPLA spa - Settore Suolo 3 Sistema Informativo Pedologico

4 OTT1 VNC2 LZZ1 RCV1 VNC1 Data aggiornamento Grado di fiducia Alto. fine-silty, mixed, calcareous, Typic Haplustept, Fase Concorrente CSB1 sorge su arenarie stratificate con alternanze tessiturali come le Arenarie di Serravalle delle Langhe. Fase Concorrente CSB1 è posta sui rilievi collinari formati sulle arenarie (soprattutto le Arenarie di Serravalle). Fase Concorrente Origine e nome della fase Dall omonimo comune sito in provincia di Asti. Note Stima delle qualità specifiche Disponibilità di ossigeno Buona - La tessitura abbastanza grossolana di tutti gli orizzonti e la notevole pendenza, favoriscono un veloce smaltimento delle acque di precipitazione. Fertilità ed equilibrio nutrizionale Buona - Dal punto di vista fisico non si evidenziano problemi di fertilità. In realtà però la tessitura francosabbiosa, la pendenza e la scarsità di precipitazioni possono provocare nel suolo carenze idriche che dovrebbero essere sanate con interventi irrigui, nel caso di coltivazioni differenti dalla vite. Radicabilità Pari al 100% in tutti gli orizzonti. Mancano infatti totalmente sia lo scheletro sia gli orizzonti compatti. Quando gli apparati radicali raggiungono il substrato, essendo questo assai cementato, si dispongono orizzontalmente sulla superficie degli strati inalterati Capacità in acqua disponibile (AWC) 195 mm. Rischio di incrostamento superficiale <1,2 Assente - La quantità totale di limo, benchè non trascurabile, non è sufficiente a creare problemi di incrostamento. Rischio di deficit idrico IPLA spa - Settore Suolo 4 Sistema Informativo Pedologico

5 Elevato rischio di deficit idrico - Durante la stagione estiva la concomitanza di scarse precipitazioni ed elevata evapotraspirazione dovuta alle alte temperature può provocare problemi di deficit idrico, soprattutto per le specie che non possiedono apparati radicali ben sviluppati e profondi. La vite riesce invece ad esplorare tutto il suolo fino a profondità alla quale è posto il substrato. La presenza di un substrato cementato e molto poco permeabile limita i deficit idrici per quelle specie che hanno apparati radicali molto profondi, poichè l'acqua quando raggiunge lo strato inalterato scorre orizzontalmente. Lavorabilità Scarsa - La pendenza dei versanti, sui quali i suoli di questa serie sono posti, è spesso superiore al 30%; questo riduce notevolmente la possibilità di utilizzo di mezzi meccanici durante le lavorazioni. Tempo di attesa <=3 giorni. Percorribilità Scarsa - La notevole pendenza media dei versanti condiziona fortemente la classe di percorribilità. Capacità protettiva nei confronti delle acque di superficie Capacità protettiva moderatamente bassa e basso potenziale di adsorbimento. Capacità protettiva nei confronti delle acque profonde Capacità protettiva moderatamente bassa e basso potenziale di adsorbimento. Attitudine allo spandimento dei liquami Molto bassa. Capacità d'uso Quarta Classe di Capacità d'uso - sottoclasse e1 pendenza. Alterazione delle proprietà chimico-fisiche Lo scasso profondo effettuato all impianto dei vigneti può essere causa di innesco di notevoli fenomeni erosivi che riducono la risorsa suolo e minano la stabilità dei versanti. Cenni sulla gestione di suoli Le carenze chimiche del suolo, la possibilità di deficit idrico estivo e la pendenza notevole dei versanti, condizionano fortemente i possibili utilizzi agronomici di questi suoli. In effetti la viticoltura, la corilicoltura e la frutticoltura, paiono gli unici utilizzi consigliabili se affiancati ad opportune pratiche agronomiche. È da segnalare che vi sono problemi nella maturazione delle uve in alcune zone dove è presente questa serie, a causa dell'eccessiva altitudine (>450 m s.l.m.). Dal punto di vista forestale le considerazioni sono tuttavia molto differenti. L utilizzo forestale di questi suoli è infatti certamente possibile se le specie arboree utilizzate si adattano alle particolari condizioni pedologiche presenti, soprattutto considerando i possibili deficit idrici estivi. IPLA spa - Settore Suolo 5 Sistema Informativo Pedologico

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