La maternità, l adozione, l affidamento e l aborto:

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1 La maternità, l adozione, l affidamento e l aborto: tutela del medico chirurgo ed odontoiatra donna ENPAM INPS- EX-INPDAP

2 L attività lavorativa dei medici e degli odontoiatri dà luogo a rapporti giuridici diversi e conseguentemente comporta versamenti contributivi presso differenti Enti previdenziali con regole proprie e differenti, tanto da comportare talvolta interpretazioni di leggi e di norme in modo differente da Ente ad Ente. L eterogeneità professionale del medico e del odontoiatra comporta difformità applicative per quanto riguarda la tutela della maternità anche se il Testo unico, decreto legislativo 151/2001, ha cercato di uniformare il più possibile. ( Il Testo unico disciplina i congedi, i riposi, i permessi e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori connessi alla maternità e paternità di figli naturali, adottivi ed in affidamento, nonché il sostegno economico alla maternità e paternità) Il medico chirurgo o odontoiatra donna, nel periodo della maternità, di fatto fa riferimento a Enti previdenziali diversi a seconda del proprio rapporto lavorativo

3 All ENPAM: 1. il medico chirurgo o odontoiatra donna, che non svolge alcuna attività lavorativa, iscritta all Ordine e contribuente di fatto obbligatoriamente per la quota A dell ENPAM; 2. il medico chirurgo o odontoiatra donna che svolge attività di libera professione medica-chirurgica o odontoiatrica, iscritta al Fondo Generale per la quota B; 3. il medico donna convenzionata con il SSN ( assistenza primaria, continuità assistenziale, emergenza territoriale, pediatria di libera scelta) che versa al Fondo speciale di medicina generale; 4. lo specialista ambulatoriale donna che versa al Fondo degli specialisti ambulatoriali; 5. lo specialista esterna donna che opera in strutture con accredito, la quale ha l obbligo di versare il contributo a favore dei medici e/o odontoiatri presso il Fondo degli Specialisti Esterni; 6. il medico donna che frequenta il corso triennale di formazione in medicina generale che versa al Fondo Generale Quota B All INPS: 1. il medico chirurgo o odontoiatra donna dipendente di struttura privata (convenzionata, accreditata) All INPS ex-inpdap 1. il medico chirurgo o odontoiatra donna dipendente pubblico All INPS Gestione separata: 1. il medico chirurgo o odontoiatra donna specializzanda Quindi Enti differenti con norme differenti L ENPAM, a differenza della Previdenza Pubblica, tutela le madri anche se non hanno reddito

4 Mentre l INPS ex-inpdap e l INPS devono garantire, per legge, la tutela della maternità rispettivamente ai medici dipendenti pubblici e privati,quindi ad una platea omogenea Storia a parte della tutela il medico chirurgo o odontoiatra donna specializzando che spetterebbe all INPS gestione separata L ENPAM deve garantire, per legge, la tutela della maternità ad una platea più variegata che va dai medici di assistenza primaria e pediatri di libera scelta, ai medici di continuità assistenziale ed emergenza territoriale, dai liberi professionisti iscritti al Fondo generale per la quota B (difformi professionalmente tra loro) agli specialisti ambulatoriali, dagli gli specialisti esterni che operano in strutture con accredito ai medici che frequentano il corso triennale di formazione in medicina generale, fino al medico chirurgo o odontoiatra donna, che non svolge alcuna attività lavorativa, iscritta all Ordine e contribuente di fatto obbligatoriamente per la quota A dell ENPAM. Nel contesto della categoria dei medici le donne che rappresenteranno un numero maggiore rispetto agli uomini (attualmente le neolaureate rappresentano il 70%) ci sono quelle che non hanno da un punto di vista lavorativo una certezza e stabilità (continuità assistenziale, emergenza territoriale, parte di liberi professionisti iscritti alla quota B, medici che frequentano il corso triennale di formazione in medicina generale ed il medico chirurgo o odontoiatra donna specializzando) e ci sono anche colleghe, iscritte all Ordine che non svolgono alcuna attività Da ciò detto si desume che la tutela della maternità da parte di ENPAM è rivolta alla parte di platea più disomogenea e bisognosa

5 Si ha diritto alla prestazione in caso di: maternità; adozione; affidamento a scopo adottivo; aborto.

6 ENPAM Indennità di maternità, adozione e affidamento preadottivo ( D.lgs.26 marzo 2001, n.151, modificato dalla L.15 ottobre 2003, n. 289) Requisiti e Norme Iscrizione all Albo professionale. Nascita di un figlio oppure; adozione oppure; affidamento preadottivo Presentazione della domanda e dei documenti Le iscritte interessate potranno inviare all ENPAM le domande a decorrere dal 6 mese di gravidanza ( dal 181 giorno di gravidanza con certificato medico in originale dove viene attestata la data d inizio della gravidanza e la data presunta del parto), non oltre 180 giorni dalla data del parto o dall ingresso in famiglia del bambino. Decorrenza e base del calcolo per l indennità L art. 70 del Dlgs n. 151 del stabilisce il diritto delle libere professioniste a percepire l indennità di maternità per i due mesi antecedenti la data del parto e i tre mesi successivi alla stessa, in misura uguale a cinque dodicesimi 5/12 del reddito percepito e denunciato ai fini fiscali La legge 289 del , nel modificare il predetto art.70, ha inoltre disposto che il suddetto reddito da assumere a base del calcolo per la determinazione dell indennità non sia quello complessivamente denunciato, bensì esclusivamente il reddito professionale percepito e denunciato ai fini fiscali come reddito da lavoro autonomo

7 Determinazione della prestazione L indennità è calcolata sulla base dell 80% di cinque dodicesimi 5/12 del solo reddito libero professionale percepito e denunciato ai fini fiscali come reddito di lavoro autonomo (non vengono rilevati redditi di altra natura) nel secondo anno precedente a quello dell evento. L indennità, come sopra determinato, non può essere inferiore a 5 mensilità di retribuzione calcolata nella misura dell 80% del salario minimo giornaliero stabilito dall art. 1 del D.L. 1981/402 (l indennità non può essere inferiore ad un minimale calcolato in base al salario minimo giornaliero stabilito per la qualifica di impiegata) e non può essere superiore a 5 volte l importo minimo come sopra determinato Esempio Se la nascita avviene nel 2013 e il medico aveva un reddito di lavoro autonomo nel 2010 di ,00 euro, l indennità per ogni mese sarà pari all 80% di ,00 euro, cioè 1.600,00. Per 5 mesi l indennità risulterebbe pari a Per l anno 2013 importo minimo per nascita e per adozione corrisponde a 978,97 al mese lordi e 4.894,85 lordi per 5 mesi Per l anno 2013 importo minimo per aborto corrisponde a 978,97 lordi. L'indennità di maternità non può comunque essere superiore a cinque volte l'importo minimo (limite per il ,24 lordi).

8 Le libere professioniste possono continuare a lavorare anche durante il periodo coperto dal indennità di maternità senza perdere il diritto al mantenimento del indennità pagata dall ENPAM. L obbligatorietà dell astensione dal lavoro non è prevista per le donne libero professioniste, mentre la legge prevede che il sanitario donna dipendente deve astenersi obbligatoriamente dal lavoro nel periodo che comprende i due mesi precedenti la data presunta del parto ed i tre mesi successivi al parto; in totale quindi l astensione obbligatoria è di cinque mesi. E possibile limitare l astensione dal lavoro ad un solo mese dal parto per poi poterne usufruire nel post partum alla condizione però che tale scelta non pregiudichi la salute della gestante e del nascituro. (La legge 53/2000 ha introdotto la suddetta flessibilità dell'astensione obbligatoria) Per l astensione obbligatoria occorre un certificato, redatto da un medico specialista in ginecologia ed ostetricia del SSN o con esso convenzionato, attestante la data presunta del parto Per procrastinare di un mese astensione obbligatoria occorre anche un certificato redatto dal medico competente; in particolare i due certificati devono attestare che la scelta non pregiudica la salute della gestante e del nascituro. Il certificato deve essere presentato al datore di lavoro e se il medico è un dipendente privato anche all INPS. L indennità è corrisposta, indipendentemente dall effettiva astensione dall attività per le donne libero professioniste In base alla sentenza emessa dalla Corte Costituzionale N. 3/1998 sulla legittimità dell art. 1 L. N. 379/90, con decorrenza dal giorno successivo alla data di pubblicazione della sentenza stessa sulla Gazzetta Ufficiale (4/2/98), alle sanitarie libero professioniste non è più richiesta la sospensione dell attività professionale quale condizione necessaria ai fini della concessione della indennità di maternità, ad eccezione per le specialiste ambulatoriali e della medicina dei servizi presso il SSN, il cui rapporto di lavoro è equiparato a quello delle lavoratrici dipendenti.per le donne professioniste il sistema di autogestione dell attività consentirebbe di poter scegliere modalità di lavoro tali da conciliare il lavoro con la condizione di madre, al contrario delle professioniste sanitarie dipendenti in quanto soggette ad orari ed attività lavorativa difficilmente conciliabili con lo stato di madre.

9 L ENPAM garantisce l indennità di maternità anche se l iscritta non ha reddito professionale o il reddito è stato molto basso Le professioniste sanitarie dipendenti non hanno diritto all indennità ENPAM anche se si sono prodotti redditi da libera professione con contribuzione al Fondo Generale Quota B In caso di parto gemellare o plurigemellare l importo dell indennità non varia Sotto il profilo fiscale l indennità è equiparata a un reddito prodotto svolgendo l attività professionale per cui è soggetta a tassazione da reddito. L indennità va quindi dichiarata nella denuncia dei redditi L indennità, da indicare nella denuncia dei redditi, è tassata alla fonte da parte dell ENPAM con ritenuta d acconto al 20%. Le iscritte che usufruiscono del regime fiscale agevolato possono chiedere all Ente l esenzione della ritenuta d acconto sull indennità. Le indennità di maternità, adozione,affidamento non sono cumulabili con i trattamenti economici eventualmente spettanti alla professionista per altre forme di assicurazione sociale, nonché con qualsiasi altro trattamento similare( ad es. per malattia, disoccupazione, integrazione salariale, ecc)

10 La copertura dell onere La copertura dell onere per le indennità di maternità, adozione e affidamento pre adottivo è assicurata da un contributo annuo a carico di tutti gli iscritti al Fondo Generale che si quantifica in base all andamento della gestione Il contributo viene riscosso assieme a quello dovuto per la Quota A del Fondo di Previdenza Generale La quota di ogni medico e odontoiatra iscritto nel 2013 è di 38,20 euro che verrà riscossa con il contributo della Quota A. Circa 150 mila medici della dipendenza, pur pagando il contributo annuale, non né ricavano alcuna prestazione In base al Decreto legislativo.n 151/2001( art 78) lo Stato contribuisce parzialmente alle indennità erogate dagli enti previdenziali privatizzati In realtà questo finanziamento dello Stato non si è realizzato pienamente L ENPAM dovrebbe ancora ricevere dallo Stato 25,5 milioni di rimborsi dovuti dal 2003 al 2011

11 ENPAM Specialisti Ambulatoriali Per quanto riguarda i medici della specialistica ambulatoriale e della medicina dei servizi, che si assentano dal servizio per gravidanza o puerperio, l ASL mantiene l incarico per 6 mesi continuativi e corrisponde l intero trattamento economico goduto in attività di servizio, per un periodo massimo complessivo di 14 settimane. Alle iscritte al Fondo Specialisti Ambulatoriali, pertanto compete una prestazione erogabile dall ENPAM nella misura dell 80% di 5/12, diminuita delle 14 settimane indennizzate dal S.S.N. Quindi le indennità di maternità date dall ENPAM in favore delle specialiste ambulatoriali e della medicina dei servizi a tempo sono decurtate del periodo di 14 settimane indennizzate dal S.S.N. Il periodo coperto da ENPAM è di 52 giorni Per le specialiste ambulatoriali e della medicina dei servizi nei casi di astensione per adozione o affido, l ASL conserva l incarico per un massimo di sei mesi senza diritto ad alcun compenso; in tal caso l indennità viene erogata dall ENPAM. Medici in formazione in Medicina Generale Per quanto riguarda le professioniste sanitarie che frequentano il corso di formazione triennale in medicina generale, l assenza per maternità ( 5 mesi di astensione obbligatoria) comporta la sospensione temporanea della borsa. Durante l assenza dei 5 mesi l indennità verrà corrisposta dall ENPAM previa domanda. Il medico dovrà poi recuperare obbligatoriamente questo periodo di assenza, con ripresa della corresponsione economica.

12 ENPAM Specializzande Per le specializzande dal 1 novembre 2006, l assenza per maternità è regolata ai sensi del Dlgs 151/2001, come peraltro previsto dal comma 3 dell art.40 del Dlgs 368/1999. A partire dal 1 novembre 2006 non hanno diritto all indennità ENPAM, in quanto iscritte alla Gestione Separata d INPS. E prevista l astensione obbligatoria Le specializzande incinte devono stare a casa un periodo minimo di cinque mesi: due mesi prima più tre dopo il parto (o 1+4). Il congedo per maternità, sul piano della formazione specialistica si traduce in una sospensione della stessa con obbligo di recupero Durante i periodi di sospensione della formazione di cui al comma 3, al medico in formazione compete esclusivamente la parte fissa del trattamento economico.. Nel caso in cui l astensione obbligatoria sia coperta parzialmente ( inizio o fine della specialità nel periodo dei due mesi antecedenti e tre mesi successivi il parto) il restante periodo è a carico dell ENPAM con l erogazione dell indennità prevista dall art. 70 Dlgs 151/2001

13 ENPAM Adozione Affidamento pre adottivo In caso di adozione o affidamento pre adottivo la domanda deve essere presentata dalla sanitaria entro il termine perentorio di 180 giorni dall ingresso del bambino in famiglia, data, quest ultima, equiparata a quella del parto In caso di adozione o affidamento ( finalizzato all adozione)nazionale l ENPAM riconosce un indennità di mesi 5 per bambini da 0 a 6 anni, per età superiore a 6 anni non riconosce alcuna indennità. Per adozioni internazionali l ENPAM riconosce un indennità di mesi 5 per bambini da 0 a 6 anni, per bambini di età superiore a 6 anni riconosce un indennità di 3 mesi. La Corte Costituzionale con sentenza dicembre 2003 n. 371 (Gazzetta ufficiale 31 dicembre 2003 n. 52-Prima parte speciale)ha dichiarato l illegittimità nella parte in cui non è prevista nel caso di adozione internazionale l indennità dei 3 mesi successivi all ingresso di minore adottato o affidato, anche se abbia superato i 6 anni d età. I Giudici della Corte Costituzionale con sentenza n. 385 dell hanno affermato il diritto al beneficio economico in caso di adozione e affidamento di un minore anche in favore del padre, adottivo o affidatario, che esercita un attività libero professionale, riconoscendogli la facoltà di avvalersi dell indennità di maternità, in alternativa alla madre, per i tre mesi successivi all ingresso del bambino in famiglia.

14 ENPAM Indennità di aborto 1. Aborto spontaneo o terapeutico( ad esclusione di quello procurato), relativo a sanitarie libero professioniste, verificatosi non prima del 3 mese di gravidanza e precedente il 6 mese, intendendo dal 61 giorno di gravidanza ed entro la ventiseiesima settimana.( a partire dal 3 mese di gravidanza e fino a 180 giorni dall inizio della gestazione-quando viene considerato parto a tutti gli effetti) 2. In caso di aborto prima del 6 mese indennità corrisponde ad 1 mensilità calcolata nella misura dell 80% del salario minimo giornaliero stabilito dall art. 1 del D.L. 1981/402. E pari all 80% di una mensilità del solo reddito professionale percepito e denunciato ai fini fiscali come reddito da lavoro autonomo nel secondo anno precedente a quello dell evento. 2. In caso di aborto spontaneo o terapeutico dopo il 6 mese di gravidanza all iscritta spetta l intera indennità prevista per i casi di maternità, adozione e affidamento preadottivo.

15 ENPAM Gravidanza a rischio Medici di medicina generale,di continuità assistenziale e emergenza territoriale. Pediatri di famiglia L ENPAM eroga l indennità per la gravidanza a rischio a partire dal 31esimo giorno fino a due mesi prima della data presunta del parto, quando cioe inizia il periodo per cui è prevista l erogazione dell indennità di maternità. I primi 30 giorni di sospensione dal lavoro sono coperti da Assicurazioni Generali in base all Accordo collettivo nazionale. Occorre inviare comunicazione all assicurazione entro 10 giorni, oppure piu tardi a condizione che venga dimostrata l impossibilità a farlo Per le pediatre nei primi 30 giorni non è prevista la copertura tramite Assicurazioni Generali e dovranno rivolgersi ai sindacati FIMP e CIPE Specialisti ambulatoriali e medici della medicina dei servizi L ENPAM interviene dopo i primi 6 mesi che spettano al SSN in quanto la gravidanza a rischio è equiparata a malattia. Le richieste di indennità per i primi 6 mesi devono essere presentate all ASL L ENPAM eroga per le specialiste ambulatoriali e medici della medicina dei servizi l indennità per la gravidanza a rischio a tempo determinato l indennità per la gravidanza a rischio per un massimo di tre mesi

16 ENPAM Gravidanza a rischio Libere professioniste Quota B La Gravidanza a rischio si può inquadrare nelle prestazioni assistenziali aggiuntive del Fondo Generale Quota B Nel regolamento delle Prestazioni assistenziali aggiuntive all iscritto al Fondo Generale Quota B sono previste prestazioni assistenziali per invalidità temporanea: Sono sottoposti a tutela le malattie che determinino la temporanea e totale inabilità all esercizio del attività professionale, con conseguente sospensione dell attività stessa, per periodi precedenti l età prevista per il pensionamento di vecchiaia La prestazione è erogata a partire dal 61 giorno dall insorgenza dell inabilità Le libere professionista devono fare richiesta tramite l Ordine dei Medici di appartenenza Possono ottenere l indennità solo le dottoresse che hanno contribuito al Fondo Quota B per almeno un anno nel triennio anteriore alla presentazione della domanda e che abbiano un reddito complessivo del nucleo familiare, di qualsiasi natura, riferito all anno precedente, non superiore a 6 volte l importo del trattamento minimo INPS nel medesimo anno. Tale limite è aumentato di un sesto per ogni componente il nucleo familiare, escluso il richiedente.

17 Dipendenti pubbliche INPS Ex-INPDAP Il congedo di maternità per il medico donna dipendente pubblico è calcolato a tutti gli effettivi ai fini: dell anzianità di servizio delle ferie della tredicesima previdenziali( trattamento di fine rapporto-pensione) della progressione di carriera della retribuzione ( diritto alla intera retribuzione, con l esclusione degli emolumenti connessi all effettiva presenza in servizio es. lavoro straordinario) N.B. L indennità non può essere richiesta a ENPAM anche se si sono prodotti redditi libero professionali N.B. L astensione del lavoro è obbligatoria

18 INPS Dipendenti Private Nel settore privato la retribuzione corrisponde all 80%, compresa la tredicesima L indennità economica pagata dall Inps alle lavoratrici dipendenti è pari all 80% della retribuzione media globale giornaliera percepita nell ultimo mese di lavoro. Come base si prende l ultimo mese di lavoro precedente il mese di inizio del congedo di maternità N.B. L astensione del lavoro è obbligatoria

19 Periodo dell astensione obbligatoria Il periodo di astensione obbligatoria è di 5 mesi, 2 prima del parto e 3 dopo il parto ma è possibile anche che venga ripartito diversamente Congedo pre-parto Il congedo può ridursi ( con certificato medico) ad 1 mese prima della data presunta Il congedo può comprendere anche i periodi di interdizione anticipata disposti dall Azienda Sanitaria Locale oppure dalla direzione territoriale del lavoro( Ispettorato del Lavoro) per mansioni incompatibili con la gravidanza ( N.B. Dal 1 aprile 2012 le interdizioni anticipate per rischi legati all attività svolta sono di competenza dell Ispettorato del Lavoro; mentre le interdizioni anticipate legate a motivi di salute sono di competenze delle ASL) ( Decreto Legge 5/2012 convertito il legge 35/2012) Congedo post-parto Il congedo può allungarsi fino a 4 mesi dopo la data effettiva con certificato medico E possibile limitare l astensione dal lavoro ad un solo mese dal parto per poi poterne usufruire nel post parto alla condizione però che tale scelta non pregiudichi la salute della gestante e del nascituro. (La legge 53/2000 ha introdotto la suddetta flessibilità) In caso di parto prematuro si aggiungono i giorni non goduti compresi fra la data effettiva del parto e la data presunta Nel caso in cui il parto prematuro avvenga prima dei 2 mesi di astensione obbligatoria dovrà essere riconosciuto un periodo di astensione obbligatoria dopo il parto pari a 3 mesi più i 2 mesi di astensione obbligatoria non goduti prima del parto ( Circolare INPS 45/200) ( Sentenza della Corte Costituzionale 270/1999) Nel caso di parto prematuro verificatosi durante il periodo di interdizione anticipata disposta dall Ispettorato del Lavoro dovranno essere aggiunti ai 3 mesi dopo il parto i soli normali 2 mesi di astensione obbligatoria, escludendo, cioè i giorni non potuti fruire a titolo di interdizione anticipata( Circolare INPS 45/200) ( Sentenza della Corte Costituzionale 270/1999)

20 Congedo post-parto Nel caso di parto prematuro con ricovero del neonato in una struttura ospedaliera, la lavoratrice può anticipare il ritorno al lavoro e spostare, completamente o parzialmente, l utilizzo del congedo di maternità ( e della corrispondente indennità) al momento dell ingresso del neonato nella casa familiare ( Sentenza della Corte Costituzionale del 7 aprile 2011, n. 116) E quanto statuito dalla Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l'articolo 16 del decreto legislativo 26 marzo 2001,n.151Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), «nella parte in cui non prevede, nell ipotesi di parto prematuro, qualora il neonato abbia necessità di un periodo di ricovero ospedaliero, la possibilità per la madre lavoratrice di usufruire del congedo obbligatorio o di parte di esso dalla data di ingresso del bambino nella casa familiare».

21 DIPENDENTI PUBBLICHE e PRIVATE Adozione ed affido La Finanziaria per il 2008 ha elevato a cinque mesi ( anziché tre)il congedo di maternità/paternità per i genitori adottivi dall ingresso del minore in Italia o in famiglia, non ponendo più limiti riguardo all età del bambino adottato Il congedo spetta al padre se la madre lavoratrice non ne usufruisce e, nel caso di adozione internazionale, si può richiedere anche per i periodi di permanenza all estero Aborto L aborto spontaneo o terapeutico prima del 180 esimo giorno è considerato come malattia, mentre l aborto dopo il 180 esimo giorno dall inizio della gestazione è considerato parto a tutti gli effetti, pertanto il medico o odontoiatra dipendente dovrà essere collocata in astensione obbligatoria post- partum per 3 mesi dal giorno successivo a quello dell aborto Decorsi i 3 mesi di assenza obbligatoria se le condizioni della lavoratrice non le consentono di riprendere servizio, l assenza sarà considerata come dovuta a malattia derivante dallo stato di gravidanza e pertanto non si cumula con le assenze per malattia comune. Il certificato rilasciato da un medico dell Asl va consegnato al datore di lavoro entro 15 giorni La dipendente,che volontariamente interrompe la gravidanza (aborto volontario),non può beneficiare della tutela della lavoratrice madre di cui alla legge 1204/71 e successive.

22 Tabella 1 ENPAM ed indennità per nascita figlio. 1. Iscrizione all Albo professionale. 2. Nessuna attività professionale ( basta l iscrizione all Ordine ) 3. Attività di libera professione e non dipendente. 4. Non è necessario sospendere l attività lavorativa 5. Indennità pari all 80% di 5/12 del reddito professionale dichiarato in qualità di lavoro autonomo, nel secondo anno precedente a quello dell evento. Domanda da presentarsi a partire dal compimento del 6 mese di gravidanza ed entro il termine di 180 giorni dalla nascita del bambino.

23 Tabella 2 ENPAM ed indennità per adozione e affidamento. 1. Iscrizione all Albo professionale. 2. Nessuna attività lavorativa( basta l iscrizione all Ordine) 3. Attività di libera professione e non dipendente. 4. Non necessario sospendere l attività lavorativa 5. Indennità pari all 80% di 5/12 del reddito professionale dichiarato in qualità di lavoro autonomo, nel secondo anno precedente a quello dell evento. 6. Esiste il diritto al beneficio economico anche in favore del padre, adottivo o affidatario, che esercita un attività libero professionale riconoscendogli la facoltà di avvalersi dell indennità di maternità,in alternativa alla madre, per i tre mesi successivi all ingresso del bambino in famiglia (sent.c.cost. 385/2005). 7. L adozione e l affidamento di bambini di età compresa tra 0 e 6 anni prevede un indennità pari all 80% di 5/12 del reddito professionale 8. L adozione e l affidamento internazionale di bambini in età compresa fra i 6 e i 18 anni anni prevede una indennità pari all 80% di 3/12 del reddito professionale. Domanda da presentarsi entro 180 gg. dall entrata in famiglia del bambino.

24 Tabella 3 ENPAM ed indennità per aborto. 1. Iscrizione all Albo professionale. 2. Nessuna attività lavorativa( basta l iscrizione all Ordine) 3. Attività di libera professione e non dipendente. 4. Non è necessario sospendere l attività lavorativa 5. Indennità erogabile dal 61 al 180 giorno di gravidanza, pari all 80% di 1/ Indennità erogabile dal 181 giorno di gravidanza pari all 80% di 5/12. Domanda da presentarsi entro 180 gg. dall evento.

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